ROMA – I dubbi erano tutti lì, in prima pagina, già dal giorno della firma. Era palese che la scelta di LeBron James di accasarsi ai Los Angeles Lakers non fosse una decisione prettamente sportiva: tanto talento giovane a disposizione ma nessuna stella a fare da partner credibile in ottica playoff. Al massimo, un progetto a lungo termine: una sorta di paradosso per una star assoluta ma di 35 anni. Negli States c’è già chi parla di fallimento, etichetta pronta all’uso da attaccare sulla testa di uno dei giocatori più divisivi della storia Nba. È indubbiamente un eccesso, ma il fatto che i Lakers siano praticamente fuori dalla corsa playoff nonostante l’approdo del Re fa storcere il naso ai più. Non è bastato James a far fare il salto di qualità a tanti giovani di indubbio valore, ma che non necessariamente si sposano bene con il talento del fuoriclasse di Akron.
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Basket Nba: Lakers, i playoff sono un miraggio. LeBron James aspetta una stella
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