during the Turkey vs USA final in Nanjing, China, on July 1, 2018.
Di Redazione
Con la vittoria degli Stati Uniti che vale la bellezza di un milione di dollari cash per la federazione (alle giocatrici andrà una percentuale consistente) si è chiusa la prima edizione della Volleyball Nations League: una formula criticata e anche osteggiata per via degli impegni davvero numerosi e del continuo rimbalzare da un angolo all’altro del pianeta; ma bisogna anche ammettere che il format è stato avvincente e che ha spinto al massimo tutte le squadre consentendo colpi di scena imprevedibili – come la doppia sconfitta del Brasile nelle ultime due partite – e partite estremamente interessanti e incerte.
“Sicuramente è stata un’esperienza molto faticosa ma anche appagante – dice Giovanni Guidetti, tecnico della Turchia seconda classificata, 500mila dollari di premio – arrivare alla medaglia d’argento in un torneo così difficile significa aver portato la Turchia al suo livello più alto nella pallavolo femminile. E’ ovvio che non vogliamo né fermarci né accontentarci ma credo sia giusto valorizzare quanto di buono abbiamo fatto…”
Karch Kiraly si conferma uomo adatto per qualsiasi impresa. Il giocatore che condivide con Lorenzo Bernardi il titolo di “uomo del millennio” vince anche come allenatore ma soprattutto dimostra di sapere plasmare anche i talenti più giovani: “E’ una squadra incredibile – dice il tecnico vittorioso nella Volleyball Nations League – sono orgoglioso di ognuna di loro e di tutto il gruppo. Hanno fatto un lavoro incredibile, hanno saputo cambiare e adattarsi. C’è un vero e grande lavoro di squadra dietro questo successo, uno dei più belli della mia carriera”.
Assegnati anche i premi individuali della rassegna: MVP della fase finale della Volleyball Nations League è stata votata Michelle Bartsch che ha anche ottenuto il premio di miglior schiacciatrice. Tra le premiate Zhu Ting (schiacciatrice), Dixon e Dundar (centrali), Suelen (Libero), Tandara (opposto), Ozbay (alzatrice).