ROMA – Dopo la sconfitta patita dai Cleveland Cavaliers in gara 1 delle NBA Finals al termine di un tempo supplementare, nell’occhio del ciclone c’è finito JR Smith che, nell’ultimo possesso, sul 107-107, dopo aver raccolto il rimbalzo scaturito dall’errore in lunetta di George Hill, non ha cercato la conclusione a pochi passi dal canestro che avrebbe potuto portare i Cavs al successo, ma ha inspiegabilmente portato il pallone fuori dall’area. A mente fredda Smith ha cercato di spiegare l’accaduto: «Sapevo che eravamo pari nel punteggio e ho cercato di prendere quanto più spazio possibile visto che c’era Durant nei paraggi. Siccome avevamo ancora un timeout credevo che dalla panchina lo volessero chiamare». L’esterno dei Cavs prova quindi a gettare acqua sul fuoco e a chiudere un caso nato nell’immediato dopo gara, pur non riuscendo a lenire la comprensibile delusione dei tifois dei Cavs che avevano visto il traguardo molto vicino.
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NBA, JR Smith si giustifica: “Credevo chiamassimo timeout”
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