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    Il tour ATP torna in Cina, e per la prima volta i giocatori cinesi… “ci sono”

    I tre assi del tennis cinese, Wu, Shang e Zhang

    嗨,欢迎回来! No, non siamo impazziti… I sinogrammi appena scritti sono probabilmente le prime parole che avranno ascoltato i tennisti appena sbarcati in Cina, “Ciao, Bentornati!”. Con gli ATP 250 di Zhuhai e Chengdou il tour maschile questa settimana torna nel gigante asiatico dopo 4 anni. La tempesta Covid e le durissime restrizioni imposte dal governo nazionale hanno impedito lo svolgimento dei tornei cinesi dal 2020. Quest’anno invece si disputano 4 tornei, a salire di importanza: dopo i due 250 appena scattati, ci sarà il 500 di Pechino e quindi il 1000 di Shanghai, un torneo che potrebbe risultare decisivo anche in ottica qualificazione per le ATP Finals di Torino.
    Sembra passato un secolo da allora, soprattutto perché in questi 4 anni il tennis cinese è finalmente decollato. Per anni c’è stato un abisso tra l’esplosione potente del movimento rosa, che con Li Na ha avuto anche un campionessa Slam e grandissimo personaggio insieme a molte altre tenniste di valore (inclusa la “povera” Peng Shuai, della quale si sono perse le tracce…), e le miserie del settore maschile, con giocatori relegati nelle retrovie, impantanati nei tornei minori e troppo indietro per capacità tecnica, fisica e mentale per esplodere ed imporsi agli occhi del miliardo abbondante di connazionali. Il Paese infatti viveva il tennis in modo marginale, distratto dalla forza delle discipline Olimpiche e altri sport, dal nascente movimento calcistico al basket, sport occidentale più amato grazie alla superstar Yo Ming. Le ottime prestazioni delle ragazze hanno iniziato a muovere l’interesse, ma si era ancora ai minimi termini nel 2019, quando gli ultimi tornei vennero disputati in Cina. Da allora, tutto è cambiato.
    Riproponiamo l’articolo dello scorso febbraio, quando per la prima volta la Cina ha brindato a due tennisti nella top 100 ATP, Yibing Wu e Zhizhen Zhang. Insieme alla novità del momento, nell’articolo trovate un reportage del 2019 in cui si tracciava la storia e un bilancio dei fortissimi investimenti nel tennis maschile, ancora senza risultati apprezzabili, con un’analisi dettagliata grazie a chi quel paese lo conosce e c’ha lavorato. A rileggerla oggi, si intuisce come alla fine soldi e lavoro abbiano portato risultati apprezzabili. Basta un secco confronto delle classifiche per rendersene conto.
    Al 30 settembre 2019, la Cina non aveva alcun tennista tra i primi 200 ATP. Il migliore Zhizhen Zhang (allora 22enne) al n.213, seguito dal 30enne Yan Bai (224) e altri connazionali già maturi a scendere, tutti senza risultati apprezzabili. Il 19enne Yibing Wu era impegnato nei Futures al n.490, ancor più dietro il promettente (a livello Junior) Jie Cui, n.625. In pratica, 4 anni fa il movimento maschile cinese era ancora in fase embrionale e con tutti i pasticci della pandemia nessuno credeva in un salto di qualità che invece c’è stato.
    Questa settimana la situazione del tennis maschile cinese è la seguente: Zhizhen Zhang n.60,  Yibing Wu n.98, il giovanissimo e promettente Juncheng Shang (18 anni) n.158, in rampa di lancio. Cresciuto assai anche Yuchaokete Bu, 21 anni, a n. 182. Zhang ha toccato un best ranking al n.52 quest’anno, ha raggiunto i quarti al 1000 di Madrid e semifinali ad Amburgo, battendo nell’anno gente come Norrie, Fritz e Sonego. Wu è stato n.54, ha vinto il suo primo torneo ATP a Dallas, una cavalcata memorabile che ha riscritto letteralmente i libri del tennis nel suo paese. Nel complesso una crescita notevolissima, che pone finalmente la Cina a pieno titolo nella “mappa” del tennis maschile, messa non peggio di tanti altri paesi con una storia ricca di successi (Austria, Brasile o India, solo per dirne qualcuno).
    Per questi motivi, c’è grande interesse nel vedere che cosa accadrà nei tornei maschili di quest’anno. Da più punti di vista. Intanto sarà assai curioso valutare se i risultati dei giocatori nazionali e la loro presenza muoverà il pubblico. Negli anni passati era stridente il contrasto tra l’efficenza di strutture moderne, davvero all’avanguardia, e i vuoti sugli spalti, con un discreto numero di spettatori solo a Shanghai nel weekend, qualcosa anche a Pechino se in campo c’era Federer o Djokovic, ma davvero poca roba rispetto a quel che si assiste mediamente nell’annata in giro per il mondo. La Cina non ha ancora il campione che “muove le masse”, ma di sicuro oggi di tennis nel paese se ne parla anche al maschile, e dopo qualche anno di assenza sarà possibile tirare una bilancio dell’interesse generato dai tornei, sia come presenze/pubblico, sia per l’impatto sui media nazionali che in passato snobbavano quasi bellamente i propri eventi… Se arrivavi a Shanghai e chiedevi a un taxista del torneo di tennis in corso, ti avrebbe guardato stralunato, del tutto ignaro dell’evento. Oggi le cose sembrano cambiate.
    Inoltre, cosa faranno in campo le tre stelle del tennis cinese? Avvertiranno di sicuro la pressione del giocare in casa, stavolta non con la simpatia di chi scende in campo con una bella wild card e niente da perdere, ma con il “peso” del dover confermare davanti al proprio pubblico quanto di bene fatto in giro per il mondo. Questa settimana Juncheng Shang è in tabellone a Zhuhai, insieme ad altre tre WC locali, mentre a Chengdu figurano nel draw solo le wild card Tau Mu e Jie Cui. Proprio il 18enne Shang ha parlato di questo al sito ATP. “Penso che sia una cosa davvero interessante il clamore suscitato dalla crescita dei tennisti cinesi. È una bella pressione ma allo stesso tempo una grande motivazione per andare avanti e fare meglio ogni giorno”.
    “Sono il tipo di giocatore che gestisce abbastanza bene la pressione nei momenti importanti”, continua Shang, “L’hype sul tennis cinese non mi ha mai infastidito, mi ha spinto verso allenamenti duri e partite difficili. I miei connazionali hanno un’energia incredibile. A New York l’altra settimana mi sembrava di giocare in casa, questo è stato molto utile, non vedo l’ora di scendere in campo in Cina”.
    Shang si è poi soffermato sul rapporto con i due connazionali più esperti, che hanno segnato i passi più importanti nella storia del tennis nazionale: “Io e Zhizhen in realtà abbiamo lo stesso nome, siamo entrambi ‘Jerry’. Lo chiamo Big Jerry, lui mi chiama Little Jerry. L’ho incontrato forse quando avevo nove o dieci anni, ricordo che era molto amichevole. Era una stella emergente in Cina. Era molto giovane, ma restava sempre molto positivo sul proprio futuro, è davvero interessante ora poter condividere dei momenti insieme in torneo. Con Wu, non ricordo la prima volta che l’ho incontrato. Penso di averlo visto giocare ad un torneo junior in Cina. Tutti lo conoscono come ‘diritto laser’. Probabilmente ha uno dei più grandi diritti del tour, è così che me lo ricordo guardandolo. Inoltre quella volta abbiamo fatto una foto insieme, subito prima che giocasse al China Open, fu una bella esperienza per me, ero un ragazzino. Sono molto più giovane di loro e sicuramente loro hanno più esperienza, penso di poter imparare da loro, dai loro errori, affinché io non li commetta. Parliamo e mi danno consigli su tante cose”.
    Ecco cosa pensa Shang sul giocare per la prima volta in carriera davanti al pubblico di casa: “Sarà bellissimo e tutto nuovo, mai ho giocato un torneo ATP in Cina. Ho sempre sognato che questo potesse accadere, ed eccomi qua. La gente ricorda soprattutto i successi di Li Na, quando lei vinceva gli Slam io ero piccolissimo… ma speriamo di poter fare altrettanto bene. Ci saranno grandi aspettative, speriamo di divertire il pubblico ma ci vorrà tanto lavoro e del tempo per provare ad avvicinare i risultati raggiunti da Li Na e le altre ragazze. Se oggi siamo qua, molto è anche merito loro, hanno aperto una strada, dobbiamo essere sempre riconoscenti per quello che hanno fatto”.
    Non una parola invece sullo scottante caso di Shuai Peng, di fatto scomparsa dopo aver rassicurato la WTA (per bocca di Steve Simon) sulle proprie condizioni. Questa è, purtroppo, un’altra storia… Difficilmente in questa Leg cinese se ne potrà parlare liberamente. Il tennis purtroppo pare stia facendo passi in avanti più rapidamente dei diritti civili.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Eastbourne: Sonego spreca e cede in due set a Zhang

    Lorenzo Sonego

    Le troppe occasioni mancate sono la foto che meglio racconta la prestazione modesta di Lorenzo Sonego, sconfitto all’esordio nell’ATP 250 di Eastbourne, ultima tappa di avvicinamento a Wimbledon. Il torinese, testa di serie n.7 del torneo, è stato sconfitto dal cinese Zhizhen Zhang col punteggio di 7-6(4) 6-3 in poco meno di due ore di gioco, in quello che si è rivelato il primo successo in carriera a livello ATP su erba per il 26enne di Shanghai, tennista in grande crescita negli ultimi mesi. Bravo è stato Zhang a disputare una partita solida, con buoni numeri al servizio e soprattutto più incisivo nello scambio, pronto a prendersi il rischio e comandare col quel diritto carico di spin e spesso incrociato che ha mandato spesso in crisi la difesa dell’azzurro.
    Zhang ha terminato il match con 8 Ace (alcuni in momenti davvero importanti) e nessun doppio fallo, con il 68% dei punti vinti con la prima e un eccellente 47% con la seconda. Proprio un’efficacia rivedibile in risposta è costata cara all’azzurro, che ha strappato 9 palle break convertendone solo due, ma la partita si è decisa soprattutto per le chance non sfruttate dall’allievo di Arbino. Lorenzo infatti ha sprecato la chance per servire per il set avanti 5-3, e quindi 3 Set Point (non consecutivi) sul 6-5, che avrebbero potuto spostare nettamente la bilancia del match a favore dell’azzurro. Purtroppo Sonego ha giocato male alcune occasioni e si è innervosito, finendo per disputare un tiebreak in rincorsa, poi perso. Bravo al contrario Zhang a giocare ordinato, aggrappandosi a schemi semplici ma efficaci. Alcuni suoi vincenti in corsa di rovescio sono stati eccezionali. Nel secondo set ha dominato il servizio, ma l’azzurro è incappato in pessimo game sul 4-3, che ha pagato con un break rivelatosi decisivo. Nemmeno due palle del contro break in extremis hanno riaperto la partita.
    Sonego ha servito un buon 76% di prime in campo, ma è stato troppo falloso in certe fasi, soprattutto quelle decisive, e per tutto il match non è riuscito a trovare costanza nella profondità col diritto. Ha tirato alcune ottime accelerazioni, ma mediamente è stato spesso troppo conservativo nello scambio, con molti diritti e rovesci centrali, non così profondi, che il rivale è stato bravo ad anticipare e aggredire. Probabilmente Sonego non è mai riuscito a trovare il giusto feeling con le condizioni, tanto che si è lamentato vistosamente con se stesso, un atteggiamento negativo che certamente non l’ha aiutato.
    Una sconfitta inattesa, che brucia, ma da cancellare in fretta. C’è Wimbledon alle porte e Sonego ha tutto quel che serve per essere una delle sorprese del torneo.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sonego debutta nell’edizione 2023 di Eastbourne al servizio, sparando il primo Ace del match. Poi il game si complica, un brutto errore di diritto sul 15-30 gli costa subito due palle break. Risponde profondo Zhizhen, Lorenzo sbaglia ancora un diritto in rete. BREAK immediato, Zhang serve avanti 1-0. Nonostante la poca esperienza sui prati del 26enne cinese, il suo tennis scorre via veloce e aggressivo, si muove bene e conduce gli scambi. Il rovescio dell’azzurro soffre le traiettorie cariche di spin e profonde dell’asiatico. Sotto 40-15, Sonego finalmente prende ritmo e strappa una palla del contro break ai vantaggi. Servizio e diritto lungo linea, si salva Zhang. Il Contro BREAK arriva alla seconda chance, con un bel diritto d’attacco. 1 pari. Ingiocabile con la prima palla l’azzurro, in un attimo lo score è 2-1 Sonego. Dopo l’avvio movimentato, il set avanza sui turni di battuta. Nel sesto game, sul 3-2 per l’azzurro, Zhang smarrisce la prima palla e Sonego tira su “il muro” in difesa, si procura una palla per scappare sul 30-40. Attacca col diritto, ma la palla non è così profonda e il passante di Zhizhen è stretto, troppo difficile la volée. Il BREAK arriva ancora alla seconda chance, un diritto di scambio di Lorenzo è profondo, Zhang non fa spazio alla palla e sbaglia. 4-2 e servizio Sonego. Arriva un altro game laborioso, ma senza concedere palle break e con una bella smorzata conclusiva, il torinese consolida il vantaggio volando 5-2. Lorenzo serve per il set sul 5-3, ma è Zhizhen a rispondere molto bene. Sullo 0-30 rischia la seconda, e commette un doppio fallo (primo del match) che gli costa lo 0-40. Non è fortunato Zhang sulla prima, la palla in scambio – difficile per Lorenzo – è chiamata out, ma la verifica la giudica buona. Si rigioca il punto, Lorenzo salva la prime due chance, ma sulla terza gioca un diritto con poco equilibrio, in controbalzo, e trova solo il corridoio. BREAK Zhang, 5-4 Sonego ma ora serve il cinese. La bagarre continua. Un errore col diritto in spinta gli costa il 15-30, ma poi trova un rovescio vincente lungo linea splendido. Ai vantaggi, Zhang impatta 5 pari. Non è un buon momento per l’azzurro, è nervoso per i troppi errori e nemmeno così continuo nella spinta, finendo spesso corto nello scambio. Un altra sbracciata col diritto out gli costa un pericoloso 0-30. Finalmente ritrova l’Ace, momento provvidenziale, ma sul 30 pari Zhang trova un altro passante lungo linea di rovescio clamoroso, stavolta la palla rasoterra. Un vincente che gli vale la palla break. Col servizio e un urlaccio Lorenzo la cancella. Con grinta, è 6-5 Sonego. Si lotta punto a punto, Lorenzo strappa un Set Point ai vantaggi ma Zhang lo annulla di forza. Con un errore di diritto il cinese ne concede un altro. La risposta di rovescio di Sonego è di poco lunga. È il game più lungo e sofferto del match, c’è grande pressione e Zhang forza, troppo. È attento sul Terzo Set Point, attacco sicuro. Si va al tiebreak. Un errore in apertura condanna l’azzurro ad un mini Break che paga caro, 3-0 Zhang, mentre Lorenzo esterna la sua rabbia parlando da solo, non è affatto contento della sua prestazione. Un altro diritto largo dopo una risposta “nei piedi” costa a Sonego il 4-1 sotto. Si gira 4-2, vince un punto in risposta Lorenzo. Con un bello schema col diritto, aprendo al massimo il campo, Zhizhen vola 6-3, ora è lui a triplo Set Point. Sfrutta il secondo, una solida prima di servizio al corpo. 7 punti a 4.
    Inizia bene anche il secondo set, al servizio, Zhang, sicuro col diritto e nella spinta, 1-0. La rabbia accumulata nel finale del primo set, con le occasioni sprecate, mette il turbo al diritto di Sonego, 1 pari, però in questa fare in risposta non riesce ad incidere, costretto a rincorrere. Soffre soprattutto il diritto cross bello carico di Zhizhen. Quando serve, le cose cambiano, anche perché adesso il servizio lo aiuta molto. Col primo game vinto a zero, si porta 2 pari. Più complicato il sesto game per l’azzurro, meno prime e subito la differenza è netta, ma con grinta impatta 3 pari. Dopo tre game filati lisci, ora è Zhang ad “incartarsi”. Cede due punti rocamboleschi per lo 0-30. Rimedia con due ottime prime al centro, di fatto imprendibili. 4 punti di fila, e 4-3. I punti vinti di fila da Zhizhen diventano sei, molto aggressivo in risposta e pure un errore di volo dell’azzurro. Purtroppo sullo 0-30 Lorenzo è corto col diritto, il cinese è rapido ad approfittarne ed accelerare forte. 0-40 Risponde bene Zhang in tutto il game, anche sulle prima palla break, Sonego è sorpreso e spara largo. BREAK Zhang, 8 punti di fila, che serve per il match sul 5-3. Trova una risposta TOP Sonego, 0-15, ma poi spreca sul 15 pari, con una risposta non impossibile su di una seconda palla non irresistibile. Il giudice di sedia corregge una palla chiamata out, ma buona. 30 pari. Zhizhen sente la pressione, due errori (un rovescio e poi un diritto) classici non forzati gli costano il 30-40, e la prima palla break del set da difendere. Troppo centrale col diritto Lorenzo, e nemmeno così lungo, ne approfitta il cinese, rapido a fare un passo avanti e quindi spingere. Un altro errore di rovescio costa a Zhang un’altra palla break. Se la gioca ancora benissimo, prima palla potente e via in controllo fino alla chiusura vincente. Con un Ace esterno siamo a Match Point. Ace, al T, perfetto. Davvero una splendida prestazione per il 26enne di Shanghai, che così ottiene il primo successo ATP su erba. Sonego invece un po’ troppo falloso e poco incisivo col diritto. Una sconfitta inattesa, ma Zhizhen ha certamente meritato.

    Zhizhen Zhang vs [7] Lorenzo Sonego ATP Eastbourne Zhizhen Zhang76 Lorenzo Sonego [7]63 Vincitore: Zhang ServizioSvolgimentoSet 2Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-3 → 6-3L. Sonego 0-15 0-30 0-404-3 → 5-3Z. Zhang 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-303-3 → 4-3L. Sonego 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-2 → 3-3Z. Zhang 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2L. Sonego 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1L. Sonego 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 1-1Z. Zhang 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 4*-1 4*-2 5-2* 5-3* 6*-3 6*-46-6 → 7-6Z. Zhang 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-405-6 → 6-6L. Sonego 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-405-5 → 5-6Z. Zhang 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-5 → 5-5L. Sonego 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-40 ace3-5 → 4-5Z. Zhang 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-5 → 3-5L. Sonego 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace 40-40 A-402-4 → 2-5Z. Zhang 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A2-3 → 2-4L. Sonego 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-301-2 → 2-2L. Sonego 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace1-1 → 1-2Z. Zhang 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 1-1L. Sonego 15-0 ace 15-15 15-30 15-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Zhang Zhizhen, tra studio e nuoto ha preferito il tennis

    Wu Yibing, Shang Juncheng e Zhang Zhizhen all’ultimo Australian Open (foto ATP tour)

    Zhang Zhizhen è l’uomo copertina dell’edizione 2023 del Masters 1000 di Madrid. Il 26enne cinese oggi disputa il primo match di quarti di finale alla Caja Magica, affrontando il russo Aslan Karatsev per un posto tra i migliori quattro del torneo. Mai un tennista del suo paese si era spinto così avanti in un evento di questa categoria, un risultato storico nel senso pieno del termine. Davvero un viaggio incredibile per un ragazzo simpatico, lavoratore, molto corretto e divertente, diventato prima top100 ATP e ora volato addirittura al n.66 dell’ATP Ranking Live. Una scalata impensabile fino allo scorso autunno, quando era normale vederlo lottare nei Challenger, spesso anche in Italia (nel 2022 vinse a Cordenons e fece finale a Trieste). Ritrovarlo così in alto in classifica e con buoni margini di crescita è ancor più straordinario ripensando al suo passato. In Cina si sta investendo molto sul tennis da anni, ma Zhizhen non era esattamente considerato il classico “talento” che prima o poi sarebbe esploso con grandi risultati.
    La carriera giovanile di Zhang infatti fu piuttosto anonima, solo n.166 del ranking junior, niente di che insomma. In Cina si puntava molto di più su Wu Yibing, attualmente al n.54 del ranking live, miglior classifica mai raggiunta per un tennista cinese grazie alla vittoria dell’ATP 250 di Dallas quest’anno, o sul 18enne Shang Juncheng, che da anni si allena negli USA. Entrambi sono stati n.1 junior, erano per così dire “attesi”, mentre la scelta di diventare tennista prima e di continuare a provarci poi Zhizhen, nonostante risultati inizialmente modesti, è frutto di passione e della cultura sportiva della sua famiglia. Il giornalista di tennis cinese Zhang Bendou ha raccontato al sito ATP alcuni retroscena curiosi.
    “Ciò che rende Zhizhen unico e diverso è innanzitutto il non esser è mai stato un prodigio, figuriamoci il numero 1 del mondo junior come Wu e Shang”, racconta Bendou. “Non ha mai giocato uno Slam junior in vita sua, non aveva un ranking junior alto. In Cina si è puntato molto sulla crescita da giovani, e Zhizhen da giovane non era un grande prospetto. Tuttavia non è nemmeno un ragazzo di provincia e non è arrivato così in alto per caso. Viene da Shangai, suo padre è una famosa stella del calcio”.
    Il padre di Zhizhen infatti è Zhang WeiHua, ex un difensore dello Shanghai ShenHua, calciatore molto noto e apprezzato in patria. Quando Zhizhen era giovane, suo padre gli lasciò tre opzioni: studiare, diventare nuotatore o giocare a tennis. Il giovanissimo Zhizhen non era così portato per lo studio, lo trovava noioso, ma il nuoto, da lui praticato a buon livello, aveva un’ostacolo importante: un allenatore troppo duro, che lo intimoriva. Zhang così, di fatto, scelse di provarci col tennis come “ultima chance”, dopo aver scartato il resto delle opzioni.
    Wu Di, uno dei migliori tennisti cinesi del recente passato, crede che Zhizhen abbia ancora un bel margine di crescita: “Ha sicuramente i colpi per restare nella top 50, o salire anche verso la top 30. Li ha sempre avuti, è un giocatore che è sempre stato un po’ sottovalutato. C’ha messo un po’ ad arrivare perché in campo spesso non sapeva come usare al meglio le sue qualità”, afferma Wu. “È un ragazzo intelligente, forse sin troppo intelligente perché in campo pensa tanto invece di non lasciar scorrere il gioco. Ha un buon servizio, il diritto e tutto il resto va bene, ma deve adattarsi e spesso non lo faceva”. Proprio la difficoltà di adattarsi al contesto e agli avversari è quello che gli ha impedito finora la scalata. “Pensa di poter battere chiunque, ed è un bene, ma ogni giorno è diverso. A volte riesci ad imporre il tuo tennis, altre devi rincorrere. Non puoi pensare di vincere solo quando trovi una bella giornata”, continua Wu. “Non è bel tempo tutti i giorni. Oggi piove. Domani c’è il sole. Ma devi competere in silenzio e dare il meglio in ogni contesto”.
    Una foto esatta delle difficoltà di Zhizhen nei primi anni di carriera. In più occasioni l’abbiamo ammirato nei Challenger, a volte producendo un tennis di pressione e offensivo davvero formidabile, altre perdendosi completamente appena non sentiva bene la palla o contro un avversario scaltro che non gli consentiva di comandare il gioco. Da qua la lenta crescita di Zhang. Nel 2019 è entrato finalmente nella top 200, grazie ai suoi primi due titoli sull’ATP Challenger Tour. Due anni dopo, Zhang si è qualificato per Wimbledon, diventando il primo cinese a partecipare al tabellone principale del torneo nell’era Open. L’anno scorso ha compiuto la stessa impresa agli US Open (così come Wu Yibing). Proprio il 2022 è stato l’anno della svolta. Nella vittoria a Cordenons ha mostrato momenti di tennis di alto livello, davvero incontenibile nella spinta col diritto dopo un gran servizio. A Madrid invece sta impressionando non tanto per i suoi i colpi quanto per la resistenza sotto stress, come dimostrano i tanti tiebreak vinti, anche decisivi. La testa del resto è fondamentale per eccellere sul super competitivo tour dei nostri giorni.
    “Adesso gli appassionati cinesi sono molto orgogliosi di ciò che il nostro Paese ha realizzato negli ultimi 30 anni” continua il giornalista Bendou. “Tuttavia, se parli di sport, il tennis maschile sembrava essere il nostro ‘buco nero’ per sempre. Abbiamo ottenuto così tante grandi cose, anche nel tennis grazie alle ragazze, ma non siamo riusciti a produrre nemmeno un giocatore ATP Top 100 per così tanto tempo, il che è davvero impensabile. Vedere Zhizhen Zhang finalmente conquistare quell’obiettivo è stato un grande successo e sollievo. Zhizhen e Yibing hanno entrambi dimostrato che anche gli uomini cinesi possono farcela”.
    Il fattore fisico è stato spesso chiamato in causa per spiegare la carenza di risultati dei tennisti asiatici. Le nuove leve cinesi sembrano smentire quest’ipotesi. “Per molti anni, si argomentava del fatto che gli uomini asiatici non fossero abbastanza forti per competere con i giocatori occidentali. E anche qualora ci fossero riusciti, si pensava che sarebbero durati poco perché sono soggetti a infortuni. Zhang è diverso, è alto e forte e gioca un tennis potente. Non ho visto grandi differenze tra il suo diritto e il suo servizio a Madrid rispetto a quello dei migliori giocatori del torneo” conclude il giornalista cinese Bendou.
    Vedremo oggi se il momento magico di Zhizhen riuscirà ad arginare la rinascita di un altro tennista a dir poco “particolare” come Karatsev, un ciclone nel 2021, arrivato nella top15 in classifica, e poi quasi scomparso nell’anonimato la scorsa stagione. Certamente questo quarto di finale è un’occasione incredibile per entrambi. Forse sarà proprio la forza mentale, più che il gioco, a fare la differenza.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Zhizhen Zhang scrive la storia al Mutua Madrid Open

    Zhizhen Zhang nella foto

    Il tennis è uno sport capace di produrre sorprese e storie incredibili, una di queste sta avendo luogo al Mutua Madrid Open. Zhizhen Zhang sta vivendo un momento davvero storico al Masters 1000 spagnolo, dove ha sconfitto un top 10 per la prima volta nella sua carriera, e con tanto di colpi di scena.
    Il numero 99 del ranking ATP sembrava in procinto di arrendersi di fronte a Taylor Fritz (n.10 ATP), ma ha ribaltato la situazione vincendo colo punteggio di 3-6 7-6(5) 7-6(8) in 2 ore e 29 minuti. Il tennista statunitense, che cercava di raggiungere un altro quarto di finale 1000 in questa stagione, era in vantaggio per 6-3 4-3, con un break di vantaggio, prima che Zhang riuscisse a recuperare e ribaltare l’incontro, incluso anche un 1-3 nel tiebreak del secondo parziale. Il terzo set è avanzato in equilibrio, fino a quando Zhang ha ottenuto il break, andando a servire per chiudere l’incontro sul 5-4. Lì ha sentito la pressione del momento, ha tremato perdendo l’occasione. Si è arrivati al fotofinish, un altro tiebreak per risolvere la contesa. Fritz si è lanciato fino al 6-4. Finita? Niente affatto! Zhang ha salvato due match point, ne ha fallito uno al servizio sul 7-6, ne ha salvato un altro sull’ 8-7, sino al secondo a suo favore, finalmente trasformato, che ha risolto la partita per 10 punti a 8.
    Una vittoria straordinaria, che lancia il 26enne Zhizhen Zhang verso un nuovo traguardo storico: è il primo cinese a raggiungere i quarti di finale di un Masters 1000, e potrebbe non essere finita qua visto che al prossimo turno – il match per la semifinale – il suo avversario non sarà il favorito Daniil Medvedev ma Aslan Karatsev (121°). Grazie ai quarti già raggiunti, il cinese farà un balzo al 66° posto nel ranking ATP.
    “Non ho pensato alla sua classifica, perché devi solo dare il meglio che puoi”, ha detto Zhang nella sua intervista in campo. “Prima della partita, se consapevole che è un giocatore molto duro. Non ha grandi punti deboli, quindi ho solo provato quello che posso fare. Poi dopo aver perso il primo set, ho pensato che poteva diventare un incontro un po’ più combattuto. Alla fine, che potevo anche vincere. È andata bene, è fantastico”, conclude Zhang.
    Curioso il retroscena raccontato dal cinese sul suo prossimo avversario: “Karatsev? Vi dirò un segreto. Abbiamo fatto un set di allenamento, ho perso 6-0”, ha detto Zhang. “Farò del mio meglio. Qui ogni tennista in gara è un grande giocatore. Tutti ha ottenuto degli ottimi risultati. Cercherò di fare il meglio che posso fare”, conclude Zhizhen mantenendo un profilo basso, nonostante la grande emozione e il risultato eccezionale.
    La marcia storica del tennista cinese al Mutua Madrid Open è un esempio delle emozioni e delle sorprese che il tennis può offrire.

    ATP Madrid Taylor Fritz [8]666 Zhizhen Zhang377 Vincitore: Zhang ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 4*-3 5*-3 5-4* 6-4* 6*-5 6*-6 6-7* 7-7* 8*-7 8*-8 8-9*6-6 → 6-7Z. Zhang 15-0 30-0 ace 40-06-5 → 6-6T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5Z. Zhang 0-15 0-30 0-40 15-404-5 → 5-5T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 df 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A4-4 → 4-5Z. Zhang 15-0 30-0 40-0 40-154-3 → 4-4T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3Z. Zhang 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3T. Fritz 0-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Z. Zhang 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-01-1 → 2-1Z. Zhang 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1T. Fritz 0-15 15-15 30-15 ace 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 3*-3 3-4* 3-5* 4*-5 5*-5 5-6*6-6 → 6-7T. Fritz 30-0 40-0 ace5-6 → 6-6Z. Zhang 30-0 30-15 30-30 40-305-5 → 5-6T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 5-5Z. Zhang 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A4-3 → 4-4Z. Zhang 0-15 0-30 15-30 15-40 30-403-3 → 4-3T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace ace2-3 → 3-3Z. Zhang 15-0 30-15 40-15 40-30 df2-2 → 2-3T. Fritz 0-15 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 2-2Z. Zhang 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace0-1 → 1-1Z. Zhang 0-15 0-30 30-30 ace 30-40 df 40-40 ace A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3Z. Zhang 30-0 ace 30-15 40-155-2 → 5-3T. Fritz4-2 → 5-2Z. Zhang 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A3-2 → 4-2T. Fritz 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 3-2Z. Zhang 15-0 30-0 40-0 ace2-1 → 2-2T. Fritz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 df A-401-1 → 2-1Z. Zhang 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-00-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Zhizhen Zhang continua a fare storia nel tennis cinese al Masters 1000 di Madrid

    Zhizhen Zhang nella foto

    Zhizhen Zhang continua a fare storia per il tennis cinese nel Masters 1000 di Madrid. Nessun tennista di quel paese aveva mai vinto un incontro in questa categoria sulla terra battuta, ma Zhang è già al terzo turno, dopo aver ottenuto una straordinaria rimonta contro Denis Shapovalov (27º).
    Il numero 99 del ranking ATP ha festeggiato con i parziali 6-7(4), 6-4 7-6(1), mentre Shapovalov sembrava avviato verso la vittoria nel terzo set. Il canadese infatti aveva un vantaggio di 4-2, che però ha finito per sprecare, aggiungendo un’altra delusione a questa stagione. In questo modo, Zhang continua a sognare a Madrid e ora ha un incontro con Cameron Norrie (13º), che ha resistito alla sfida di Yosuke Watanuki (117º) per vincere 6-4 7-6(5), nonostante fosse in svantaggio per 4-1 nel primo set.
    ATP Madrid Denis Shapovalov [21]746 Zhizhen Zhang667 Vincitore: Zhang ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 1*-3 1-4* df 1-5* 1*-66-6 → 6-7Z. Zhang 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5Z. Zhang 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5D. Shapovalov 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4Z. Zhang 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 30-30 30-404-2 → 4-3Z. Zhang 15-0 15-15 15-30 30-30 30-403-2 → 4-2D. Shapovalov 15-0 30-0 40-02-2 → 3-2Z. Zhang 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2D. Shapovalov 0-15 15-15 30-15 30-30 ace1-1 → 2-1Z. Zhang 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1D. Shapovalov 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Z. Zhang 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 4-6D. Shapovalov 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5Z. Zhang3-4 → 3-5D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 ace ace2-4 → 3-4Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4D. Shapovalov 15-0 30-0 ace 30-15 df 40-151-3 → 2-3Z. Zhang 15-0 30-0 40-01-2 → 1-3D. Shapovalov 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-40 ace 40-A df1-1 → 1-2Z. Zhang 15-0 ace 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 4-4* 5*-4 6*-46-6 → 7-6D. Shapovalov 15-0 30-0 40-0 40-155-6 → 6-6Z. Zhang 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 5-6D. Shapovalov 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 ace4-5 → 5-5Z. Zhang 15-0 15-15 30-154-4 → 4-5D. Shapovalov 15-0 30-0 30-15 40-15 ace3-4 → 4-4Z. Zhang 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4D. Shapovalov 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-152-3 → 3-3Z. Zhang 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3D. Shapovalov 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Z. Zhang 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2D. Shapovalov 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1Z. Zhang 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Zhizhen Zhang lunedì prossimo sarà il primo cinese nella top100 ATP

    Zhizhen Zhang (foto ATP site)

    Il torneo di Napoli passerà certamente alla storia anche in Cina. Infatti Zhizhen Zhang grazie ai quarti di finale raggiunti nel torneo partenopeo lunedì prossimo farà segnare il proprio best ranking al n.96, diventando il primo giocatore cinese nella storia (dal 1973, quando il ranking è calcolato al computer) a sbarcare tra i migliori cento tennisti al mondo.
    “È stata una strada difficile arrivare tra i primi 100”, ha detto Zhang al sito ATP. “Sono così felice, è un piccolo passo per me, ma è anche un grande passo per il tennis maschile cinese”.
    Il 26enne di Shanghai ha compiuto nel 2022 passi da gigante. Ha iniziato la stagione al Challenger di Forlì come n.321 in classifica. Da aprile ha iniziato a raccogliere buoni risultati: semifinale al Challenger di Tallahassee, quindi altra semifinale a Tunisi, e a giugno la finale nel Challenger di Luedenscheid.
    L’abbiamo visto in azione in diversi eventi in Italia, con la finale disputata (e persa) contro Passaro a Trieste, e quindi la bella vittoria a Cordenons, dove ha superato in finale Vavassori. La sua grande forma in agosto l’ha portato ancora a giocarsi il titolo in Polonia a Grodzisk Mazowiecki, battuto da Machac. Ha quindi passato le qualificazioni a US Open, sconfitto al primo turno da Van Rijthoven. In autunno ha tentato con successo l’ingresso nei main draw nei tornei ATP, passando le quali ad Astana, Firenze e quindi a Napoli, dove è stato battuto da McDonald in tre set.
    Dotato di un tennis aggressivo e discretamente completo, e sostenuto da un bel fisico, Zhang ha le carte in regola per continuare a crescere e restare tra i migliori 100 al mondo. LEGGI TUTTO

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    Matteo Berrettini firma con LJ Sports Group, l’agenzia di Ivan Ljubicic

    Ivan Ljubicic

    Matteo Berrettini ha firmato un accordo con LJ Sports Group, società fondata dall’ex n.3 del mondo Ivan Ljubicic. L’agenzia di management seguirà la parte contrattuale del n.1 azzurro, da poco diventato testimonial di punta del produttore di telai Head per la gamma Extreme; una sponsorizzazione notevole che sottolinea quanto il grande marchio austriaco creda nel potenziale e carriera di Matteo.
    LJ Sports Group è una delle varie attività del croato, cresciuto a Moncalieri presso il club Le Pleiadi e quindi seguito da Riccardo Piatti durante la propria fortunata carriera. Infatti “Ljubo” è anche coach di Roger Federer e impegnato in diversi progetti tennistici e non.
    Racconta Ljubicic nel sito ufficiale della sua agenzia: “Siamo il tuo partner di fiducia nello sport. LJ Sports Group fornisce tutto ciò di cui un atleta ha bisogno, permettendogli di concentrarsi nell’eccellere in ciò che sa fare meglio: la competizione sportiva. Sebbene LJ Sports Group sia un’agenzia sportiva, fornisce molto di più dei classici servizi di management di vertice. Miriamo a offrire un ambiente in cui gli atleti possano sentirsi a casa, in cui i nostri marchi e partner possano connettersi e gli stakeholder possano sentirsi supportati in ogni fase del percorso di partnership”. Una società fondata da uno sportivo, che conosce il proprio ambiente e capisce quali siano le esigenze dell’atleta dal punto di vista legale, contrattuale e della consulenza. La gamma dei servizi offerti è assai completa, con un approccio “tailor made” (ossia su misura): negoziazione di contratti, social media management, organizzazione di eventi, clinic e Pro-Am, strategie di marketing e branding, consulenza legale, opportunità di business off-court, consulenza finanziaria, programmazione del dopo-carriera, sviluppo del proprio team professionale, pubbliche relazioni.

    Oltre alla new entry Berrettini, la LJ Sports Group vanta tra i propri assistiti anche Borna Coric, il pilota di F1 Niko Hulkenberg, il tennista cinese Zhizhan Zhang ed alcune giovani promesse tennistiche e di altri sport.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO