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    Lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle conferma l’opposto Lukasz Kaczmarek

    Di Redazione Il fenomenale Zaksa Kedzierzyn-Kozle che ha vinto l’ultima edizione della Champions League rischia di essere già un bel ricordo: la squadra polacca ha cominciato a smembrarsi già prima dello storico successo, con la partenza di tre elementi fondamentali, e poi ha continuato a perdere pezzi pregiati come il tecnico Nikola Grbic, diretto quasi certamente a Perugia. Ora però arriva anche la conferma di uno dei grandi protagonisti del trionfo europeo, l’opposto Lukasz Kaczmarek, che ha prolungato di un altro anno il suo contratto. “Sono stato decisamente convinto da tutta la famiglia dello Zaksa – dice l’attaccante, che sarà alla sua quarta stagione a Kedzierzyn-Kozle – questo club dalla squadra, allo staff, al presidente e ai dirigenti, è un’unica grande famiglia che lavora insieme per ogni successo. Mi sento benissimo qui, non ci manca nulla. Per me è importante anche quello che tante volte ho già sottolineato: il modo in cui lo Zaksa si è comportato con me nel mio momento più difficile, dandomi una mano quando non sapevo nemmeno se avrei potuto continuare la mia carriera“. “L’obiettivo principale della prossima stagione – spiega Kaczmarek – sarà tornare a vincere il campionato nazionale. Sappiamo bene come si stanno rinforzando le altre squadre, quindi sarà una PlusLiga ancora più avvincente nella prossima stagione“. (fonte: PlusLiga.pl) LEGGI TUTTO

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    Nikola Grbic: “È normale che adesso arrivino le offerte, per me e i giocatori”

    Di Redazione All’indomani della storica Champions League conquistata dal Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, l’allenatore Nikola Grbic ha rilasciato a Przeglad Sportowy un’intervista (realizzata da Edyta Kowalczyk) che sa molto di addio in vista del suo trasferimento alla Sir Safety Conad Perugia. “Questa è la mia migliore esperienza come allenatore – dice Grbic – e la ricorderò per il resto della mia vita. Ho un legame straordinario con questo gruppo di giocatori e questo è un qualcosa che rimarrà con noi per sempre, anche quando loro non saranno più i miei giocatori e io non sarò più il loro tecnico“. Alla domanda specifica sul mercato il coach neo-campione d’Europa risponde: “Giocando così e battendo queste squadre, è logico che arrivino le offerte dei club stranieri, per me o per Kaczmarek, Sliwka e Semeniuk. Oggi le big vogliono Kamil, ma all’inizio della stagione qualcuno l’aveva chiesto? Circa un mese fa, quando sono apparse le prime voci su di me, ho detto ai ragazzi: ‘Ora i media inizieranno a parlare di noi, ma sappiate che non sto trattando con nessuno. Concentriamoci su ciò che dobbiamo fare e vinciamo ciò che dobbiamo vincere. Non ha senso approfondire le voci, non ci aiuterà“. Quindi, incalza la giornalista, rimarrà allo Zaksa o no? “Per ora – dice Grbic – lasciatemi godere questo successo storico. Questi giocatori mi hanno fatto sentire estremamente orgoglioso di ciò che abbiamo ottenuto“. (fonte: Przeglad Sportowy) LEGGI TUTTO

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    Grbic a Perugia? I polacchi provocano: “Dalla più forte d’Europa alla più debole…”

    Di Redazione Sembra farsi sempre più concreta l’ipotesi che Nikola Grbic, allenatore neo-campione d’Europa alla guida del Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle possa diventare (o meglio, tornare) il tecnico della Sir Safety Conad Perugia, malgrado il rinnovo per due anni con lo Zaksa arrivato a fine 2020. In diretta su Polsat Sport il commentatore Jerzy Mielewski ha rivelato: “Sappiamo che il presidente Gino Sirci è venuto a Verona e si è caricato Nikola subito in macchina“. E lo stesso Sirci in un’intervista a TVP Sport ha confermato la trattativa: “Sabato ho incontrato Sebastian Swiderski (ds dello Zaksa, n.d.r.) e l’agente di Grbic. Siamo vicini al raggiungimento di un accordo“. La prospettiva del passaggio di Grbic alla Sir, ovviamente, non fa particolarmente piacere ad appassionati e addetti ai lavori polacchi. Wojciech Drzyzga, storico giocatore e allenatore nonché padre del palleggiatore Fabian, ha dedicato a Perugia una battuta al veleno: “Lascerà la squadra migliore d’Europa e passerà alla più debole“. E poi ha aggiunto: “Sono un sostenitore dei contratti in vigore. L’allenatore ha ricevuto un’offerta, l’ha accettata e ha prolungato il contratto per due stagioni. Certo, abbiamo brutte esperienze, ad esempio con De Giorgi quando era allo Jastrzebski Wegiel… Non so se possiamo sentirci al sicuro come tifosi dello Zaksa, ma anche di qualsiasi altro club polacco“. (fonte: Przeglad Sportowy) LEGGI TUTTO

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    Simone Anzani: “Complimenti allo Zaksa, ma il rimpianto resta”

    Di Redazione Dalla vittoria del sesto Scudetto della Cucine Lube Civitanova è trascorsa una settimana. I giocatori biancorossi devono fare i conti con il primo weekend senza volley giocato, ma il centrale Simone Anzani non si stacca dal calendario e cerchia i giorni che lo separano dall’imminente paternità, un bellissimo regalo che, insieme ai successi professionali e all’amore per la sua compagna, ha portato la luce in una stagione complicata e logorante. Ecco l’intervista realizzata dall’ufficio stampa della società: La consapevolezza di diventare papà ha cambiato il tuo modo di intendere la vita? “Per prima cosa scatto il triplo delle foto con Carolina. Sono la stessa persona di prima, ma quando lo abbiamo saputo si è generata in noi una grande energia e sono dilagate le emozioni. Non vediamo l’ora che il percorso culmini con la nascita di mia figlia, tra un mese esatto. Stiamo fremendo“. Energia da vendere l’ha avuta anche lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che ha alzato al cielo la Champions League. Vedi l’eliminazione della Lube con occhi diversi? “Vanno fatti i complimenti al team polacco, ha dimostrato di essere un gruppo quadrato che non molla mai e ha vinto con merito battendo big come Lube, Kazan e Trento. Da parte nostra c’è il rimpianto per aver fallito l’andata dei quarti. Era una fase delicata. Al ritorno bel match, peccato il Golden Set“. Forse il periodo più difficile, poi vi siete rifatti in campionato. “Tra l’andata e il ritorno dei quarti di Champions c’è stato il cambio di allenatore, quindi possiamo considerarlo il ‘momento X’ della stagione. Il picco massimo di gioia l’ho toccato sabato scorso nel match Scudetto“. Una grande soddisfazione perché il gruppo ha fatto la differenza. “In una squadra che ha un’identità comune, una mentalità vincente e 14 titolari è così. Contro Modena è arrivato il salto di qualità. Le assenze di due top player pesano, ma se hai un gruppo così completo superi la tempesta“. Il tuo feeling con le vittorie è ben rodato. “Ho sempre pensato che i miei titoli più belli fossero il primo Scudetto e il Mondiale per Club. Devo ricredermi. Vincere questo campionato è stato il massimo, dopo lo stop al precedente torneo e i patimenti per la pandemia. Siamo stati più forti di tutto e di tutti. Quante emozioni concentrate, mi sarebbe piaciuto condividerle dal vivo con i nostri cari e i supporter, ma ci rifaremo appena si potrà“. I fan saranno contenti, ma soprattutto sono felici che tu abbia fatto il pallavolista. Il preparatore Merazzi dice che giocavi bene a calcio. “Il passato è passato. Ero un calciatore normale come ce ne sono tanti. La mia strada era la pallavolo. Il sogno di tanti ragazzi è indossare l’azzurro della nazionale di calcio. Io ho coronato il mio vestendo la maglia dell’Italvolley“. Una speranza per il futuro? “Questa è facile, riabbracciare i tifosi della Cucine Lube! Magari ballando con i Predators il nostro jingle dopo un successo!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Capolavoro Grbic, mancano Lucarelli e Kooy

    Di Paolo Cozzi Partita combattuta e tirata a Verona per la Super Final di Champions League. Grazie ad ottimi spunti in battuta lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle si porta avanti sul 2-0, ma la Trentino Itas trova la forza di rientrare in partita vincendo il terzo set e portandosi avanti nel quarto, prima di incepparsi sul più bello regalando errori gratuiti in attacco e spalancano così ai polacchi la via per il gradino più alto del podio. La cosa incredibile è che Trento attacca e riceve meglio, murando e battendo con la stessa qualità dei polacchi, ma nei momenti chiave del match i ragazzi di Grbic hanno il merito di sbagliare poco e giocare meglio di squadra, sfruttando una ottima correlazione muro-difesa. Una sconfitta che brucia e fa male, ma che farà crescere molto giocatori come Michieletto e Nimir, non abituati a questi palcoscenici ma ieri comunque ottimi attori. Ma veniamo alle pagelle: TRENTINO ITAS Nimir voto 6. È la solita fabbrica di punti, anche se 4 murate subite e 3 errori sono un po’ troppi in una finale. Rispetto al solito a Trento è mancata la sua battuta, meno efficace e pungente. Giannelli voto 6,5. Tatticamente gioca bene la partita, sfruttando ottimamente il gioco al centro alternato al gioco laterale, però ha la “colpa” di non essere riuscito a portare Lucarelli ad attaccare con continuità e di essersi dimenticato della pipe incerte fasi del gioco. Troppo falloso anche al servizio a fronte di zero ace. Lucarelli voto 5. In ricezione è solido, ma in attacco non trova lo smalto delle partite migliori, e quando viene cercato con continuità non dà le giuste garanzie, come quando spara fuori un pallone chiave a fine quarto set. Da un campionissimo come lui ieri serviva un apporto diverso. Kooy voto 5,5. in attacco bene, ma Trento aveva bisogno di più ricezione per poter impensierire i polacchi. Michieletto voto 7. A 19 anni gioca una finale di Coppa Campioni da veterano. In battuta cercano di metterlo sotto pressione e lui chiude con il 54% di perfette! In attacco è forse ancora un po’ leggerino e penserà molto all’errore sul finale di partita, ma il ragazzo anche ieri ha impattato alla grande nel match ed è un valore assoluto. Lisinac e Podrascanin voto 7. Partita fotocopia per la coppia di centraloni serba, sempre presente quando chiamata in attacco e precisa a muro. Forse è mancato solo il guizzo al servizio, ma anche ieri hanno mostrato tutto il loro valore. Rossini voto 6. La seconda linea gira bene e la ricezione tiene per gran parte della partita, ma manca qualcosa nella difesa e nella gestione dei secondi tocchi. GRUPA AZOTY KEDZIERZYN-KOZLE Kaczmarek voto 7,5. In attacco non è esaltante, ma ha il merito di trovare l’ace vincente che porta lo Zaksa in paradiso. Semeniuk voto 7. Poteva essere l’anello debole della squadra polacca, invece tiene bene in ricezione e scava break importanti a muro e al servizio. Sliwka voto 8,5. Un’autentica spina nel fianco per il muro e la difesa di Trento che non riescono mai a trovare le giuste contromisure ai suoi colpi. Ogni volta che lo Zaksa barcolla lui se lo carica sulle spalle. Toniutti voto 6,5. La squadra gira bene, lui le dà una ottima velocità di crociera, e si conferma uno dei palleggiatore più talentuosi d’Europa. Smith voto 7. Attacco, muro e ace, lo yankee mette in mostra tutto il suo repertorio e lo mette al servizio della squadra. Kochanowski voto 6,5. In attacco è perfetto, con una palla in zona 1 che spesso elude il muro Trentino, ma a muro è parso molto in difficoltà. Zatorski voto 7. Non sono solo i numeri a consacrato come grandissimo libero, ma anche l’atteggiamento che ha in campo, dove è un vero trascinatore. Grbic voto 10. Permettetemi di spendere due parole per l’autentico artefice di questa vittoria, un ragazzo con cui ho giocato per 4 anni e che ero sicuro avrebbe portato organizzazione di gioco e qualità nelle sue squadre. Come sempre in Italia non diamo il tempo agli allenatori di lavorare, e dopo le esperienze di Perugia e Verona è stato “esiliato” senza troppi se e ma. Una gran bella rivincita per Nik, e chissà che proprio Perugia non gli riapra le porte del palazzetto… magari facendo mea culpa per come lo hanno trattato anni fa. LEGGI TUTTO

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    Paola Egonu e Aleksander Sliwka gli MVP delle Super Finals

    Di Redazione Premiazione doppia come a Berlino, anche se in un clima ben diverso per via degli spalti “vuoti” (anche se assai lontani dall’annunciata chiusura ermetica): le Super Finals di Champions League si chiudono con la gioia condivisa da A.Carraro Imoco Conegliano e Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle, vittoriosi nelle rispettive sfide contro VakifBank Istanbul e Trentino Itas. Foto CEV Quasi obbligata l’assegnazione dei premi di MVP: nella finale femminile il riconoscimento va per l’ennesima volta a Paola Egonu, autrice di 40 punti di cui 10 nel solo tie break decisivo. Nel maschile è invece Aleksander Sliwka, schiacciatore mancino dello Zaksa, ad aggiudicarsi il premio individuale dopo una delle sue migliori prestazioni stagionali. LA FINALE FEMMINILE LA FINALE MASCHILE LEGGI TUTTO

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    Trentino Itas alla prova decisiva: contro lo Zaksa è l’ottava finale europea

    Di Redazione Tutto pronto in casa Trentino Itas per la Super Final della CEV Champions League: sabato 1° maggio all’AGSM Forum di Verona la squadra di Lorenzetti affronterà il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle per il titolo di campione d’Europa. Si gioca alle 20.30: diretta su RaiSport +HD, Sky Sport Uno, Radio Dolomiti e su www.eurovolley.tv. Dopo 24 giorni di attesa, la formazione gialloblù è pronta per tornare in campo per l’ultima partita della stagione 2020-21, la più importante. Giannelli e compagni si sono presentati a Verona già giovedì pomeriggio, al termine di tre intere settimane di allenamenti, senza partite ufficiali, in cui lo staff tecnico ha proposto ai giocatori un notevole volume di attività per arrivare nel miglior modo possibile all’appuntamento sia dal punto di vista tecnico sia fisico. Angelo Lorenzetti per l’occasione potrà contare su 14 giocatori; ai 13 della rosa tradizionale è stato infatti aggiunto anche il giovane dell’UniTrento Volley Alberto Pol, che vestirà la maglia di secondo libero, permettendo all’allenatore trentino di schierare De Angelis come quinto schiacciatore, eventualmente molto utile per puntellare la seconda linea qualora ve ne fosse bisogno. La Trentino Itas perfezionerà la preparazione al match fra l’allenamento di questa sera e quello di sabato mattina all’AGSM Forum, dove ha già svolto una sessione con palla nella serata di giovedì. Nel roster sono cinque i giocatori che hanno disputato una o più finali europee per club: l’elenco comprende De Angelis, Nimir, Podrascanin, Giannelli e Lisinac, quest’ultimi due già vincitori della 2019 CEV Cup con la società di via Trener.  Per Trentino Volley quella in programma sabato sarà l’ottava finale europea della sua storia, la tredicesima internazionale negli ultimi dodici anni. Sarà la finale numero 35 in assoluto; nel computo si segnalano anche i 22 ultimi atti disputati in campo nazionale, 3 contro Piacenza nei playoff scudetto 2008, 2009 e 2013 (rispettivamente al meglio delle tre e cinque gare), 6 contro Cuneo (Coppa Italia 2010 e 2011, V-Day 2010 e 2011, Supercoppa Italiana 2010 e 2011), 7 contro Macerata (V-Day 2012, Play Off 2017, Coppa Italia 2012 e 2017, Supercoppa Italiana 2008, 2012 e 2013) e 5 con Modena (Coppa Italia 2015 e 2016, finale scudetto 2015, finale di Supercoppa Italiana 2015 e 2018). Il bilancio nelle partite che assegnano un titolo vede la formazione gialloblù vittoriosa in 18 circostanze su 34: la particolarità sta nel fatto che Trentino Volley sino ad oggi ha vinto 9 delle 12 finali internazionali a cui ha preso parte. All’incredibile ruolino di marcia, oltre alle Champions League (2009, 2010 e 2011) vanno infatti aggiunte anche cinque finali del Mondiale per Club, le prime quattro giocate a Doha contro il Belchatow (3-0 l’8 novembre 2009 e 3-1 il 21 dicembre 2010), Jastrzebski (3-1, il 14 ottobre 2011) e Cruzeiro (19 ottobre 2012, 3-0) e quella a Czestochowa (2 dicembre 2018) contro Civitanova oltre a quella di CEV Cup (vinta ad Istanbul il 27 marzo 2019) che sino ad oggi era anche la più recente. Sabato sera Trentino Volley disputerà la 104esima partita della sua storia in Champions League, concludendo la sua decima partecipazione assoluta al massimo trofeo continentale per Club. Il bilancio è di 82 vittorie e 21 sconfitte, l’ultima delle quali rimediata il 24 marzo a Perugia (unico ko nell’edizione in corso, in cui vanta 13 vittorie). Lontano da Trento, ha vinto 41 delle 56 partite complessivamente disputate. L’atleta che ha collezionato il maggior numero di presenze con la maglia gialloblù in questa competizione è Birarelli (47), mentre Giannelli (41) è quello dell’attuale rosa che ne conta di più. In Champions League la Società trentina ha sfidato cinque differenti squadre polacche: oltre al Kedzierzyn-Kozle (8), in archivio ci sono incontri anche col Belchatow (4), Czestochowa (2), Jastrzebski (2) e Rzesow (2). Il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, conosciuto semplicemente col nome di Zaksa, si accinge a giocare la partita più importante della sua lunga storia, non essendo mai riuscita prima d’ora a superare lo scoglio delle semifinali di Champions League. Da anni è fra le società di spicco della pallavolo polacca (nazione che non vanta nemmeno una vittoria in questo torneo), grazie ad un palmares in cui trovano spazio ben otto scudetti e otto Coppe Nazionali (la più recente vinta qualche mese fa), oltre ad una serie di prestigiosissimi piazzamenti in campo europeo. Il più significativo è senza ombra di dubbio quello fatto registrare nella stagione 2010-11, quando arrivò ad un passo dalla vittoria proprio della Coppa CEV, cedendo solo al golden set nel doppio confronto di finale con la Sisley Treviso. In Champions League invece il miglior risultato di sempre del sodalizio fondato nel 1947 è il terzo posto ottenuto nella Final Four 2003 che si giocò al Forum di Assago a Milano. Nella rosa affidata a Nikola Grbic (indimenticato regista e capitano delle prime due vittorie di Trentino Volley: Scudetto 2008 e Champions 2009) sono tanti i nomi noti agli appassionati di pallavolo italiana: il palleggiatore francese Toniutti, il centrale statunitense Smith (ex Resovia e Tours), il libero Campione del Mondo 2014 con la Polonia Zatorski ed il centrale della nazionale Kochanowski. I punti di forza della formazione sono rappresentati però soprattutto dai tre attaccanti di palla alta, tutti e tre polacchi: gli schiacciatori Sliwka e Semeniuk e l’opposto Kaczmarek; le statistiche fatte registrare durante tutto il torneo spiegano bene il perché. In patria però la stagione si è conclusa senza sorrisi, visto che la squadra biancorossa è stata superata in finale dallo Jastrzebski per 0-2 al termine di una serie in cui partiva coi favori del pronostico avendo vinto la precedente regular season. I due club vantano una lunga serie di confronti diretti nelle Coppe Europee, tant’è vero che lo Zaksa rappresenta la seconda formazione straniera affrontata il maggior numero di volte da Trentino Volley con otto precedenti ufficiali; l’unica a vantarne di più è la Dinamo Mosca (9). Il duello è andato in scena nella fase a gironi delle edizioni 2012, 2013 e 2018 della Champions League e nella semifinale di Coppa CEV 2015, quando nel roster polacco figuravano curiosamente anche Nimir e Kooy. Il bilancio sorride ai colori gialloblù per 5-3, con Trento che però ha perso in entrambi i casi al tie break le ultime due partite, giocate il 20 dicembre 2017 in Polonia e poi il 14 febbraio 2018 alla BLM Group Arena. Quest’ultimo match è tutt’ora anche quello durato più a lungo di tutta l’esperienza gialloblù in Champions League: 139 minuti. La gara sarà diretta dal greco Epaminondas Gerothodoros e dal serbo Vladimir Simonovic. Fra i due, l’unico a poter vantare precedenti con Trentino Volley è Gerothodoros, residente ad Atene, che ha diretto i gialloblù in tre occasioni: Trento-Czestochowa 3-0 dell’11 marzo 2009, Trento-Tours 3-0 del 5 dicembre 2012 e Civitanova-Trento 3-0 del 26 gennaio 2020. Faceva inoltre parte del lotto degli arbitri presenti alla Final Four 2011 di Bolzano, vinta dal Club di via Trener, dove arbitrò la finale per il terzo posto Mosca-Jastrzebski 3-1. In passato ha diretto anche la Finale dell’edizione 2018 (vinta dal Kazan per 3-2 sulla Lube). Per Simonovic, residente a Belgrado, si tratterà invece del primo incrocio con la società trentina. In passato ha diretto anche la Finale dell’edizione 2017 (vinta dal Kazan a Roma per 3-0 su Perugia) e le Finali per il terzo posto (Berlino-Belchatow 3-2) dell’edizione 2015 a Berlino e dell’edizione 2014 (Jastrzebski-Kazan 3-1) ad Ankara. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Jastrzebski Wegiel campione di Polonia: lo Zaksa si arrende in Gara 2

    Di Redazione Si chiude nel modo più clamoroso la PlusLiga in Polonia: lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che aveva dominato la stagione regolare perdendo solamente 3 partite (oltre a raggiungere la Super Final di Champions League), esce sconfitto dalla finale scudetto per mano dello Jastrzebski Wegiel senza vincere neppure un incontro. I “Falchi” di Andrea Gardini replicano infatti in Gara 2 il 3-1 già ottenuto in trasferta (22-25, 25-19, 27-25, 25-23) e celebrano così un titolo storico, il primo di sempre dopo tre secondi posti e ben 5 medaglie di bronzo dal 2006 a oggi. Eppure la sfida decisiva era iniziata nel segno dello Zaksa, che aveva dominato il primo set malgrado il tentativo di rimonta finale dei rivali (7-13, 11-18, 20-22). Nel secondo parziale la grande reazione degli uomini di Gardini, ma il set decisivo è stato il terzo in cui lo Jastrzebski, dopo essersi fatto rimontare dal 21-18, ha annullato un set point sul 24-25 prima di chiudere ai vantaggi sul 27-25. Nel segno delle emozioni anche il quarto parziale: Zaksa avanti 2-5 e 8-11, ma dal 12-16 i padroni di casa ritrovano la parità, e sul 21-21 arriva il break che decreta la vittoria con i punti di Szymura e Gladyr. Ancora una volta fondamentali i cambi operati da Gardini: Jakub Bucki, entrato al posto di Al Hachdadi, è nuovamente MVP con 11 punti e il 45% in attacco. Con lui giocano una gran partita anche Yacine Louati e Tomasz Fornal, entrambi a quota 16 punti e incisivi anche al servizio, di gran lunga il fondamentale più importante dell’incontro; in doppia cifra pure il centrale Yuri Gladyr con 3 muri personali. Per lo Zaksa soltanto Kaczmarek (21 punti) e Semeniuk (19) giocano sui livelli consueti, mentre sparisce Sliwka, fermo al 23% in attacco con soli 6 punti. Continuerà invece fino a Gara 3 la battaglia per il terzo posto: il Verva Varsavia di Anastasi non riesce a chiudere in casa e viene sconfitto per 1-3 (25-13, 21-25, 22-25, 23-25) dallo Skra Belchatow, che si dimostra competitivo nonostante l’assenza dell’infortunato Taylor Sander. La sfida decisiva per il podio (e la qualificazione alla Champions) si disputerà mercoledì. (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO