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    F1, Wolff: “Non abbiamo ancora chance di vincere”

    ROMA – Dopo i primi tentennamenti iniziali, la Mercedes prova a ritrovare i propri punti di riferimento. La casa di Brackley è ora seconda nel campionato costruttori a 39 punti dalla Ferrari capolista con George Russell e Lewis Hamilton che hanno rispettivamente agguantato la terza e la quarta posizione nel Gran Premio d’Australia. Una prova concreta che Toto Wolff, team principal delle Frecce d’Argento ha così sottolineato: “Lasciamo Melbourne in condizioni migliori rispetto a quando siamo arrivati. È evidente che non abbiamo ancora nessuna chance per vincere gare, ma siamo consapevoli di poter migliorare”.
    Le parole di Wolff
    La W13 a Melbourne è sembrata più reattiva in pista rispetto alle gare del Bahrain e di Jeddah, anche se lontana dalla Ferrari. “Il motivo del mio ottimismo – ha continuato il viennese – è il modo in cui la squadra sta lavorando per cercare di risollevarci. Lewis e George sono andati oltre i limiti della macchina. Siamo ottimisti, ma anche realistici sul vantaggio che hanno i nostri concorrenti. Entrambi i piloti avrebbero meritato il podio oggi, ma Lewis non ha avuto fortuna con i tempi della Safety Car“. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Dobbiamo essere umili, in alcuni aspetti ancora non capiamo la vettura”

    MELBOURNE – La Formula 1 ha fatto il proprio ritorno a Melbourne, dopo che nelle ultime due stagioni, le restrizioni legate al Covid avevano portato all’annullamento del Gran Premio d’Australia. Le tre sessioni di prove libere hanno confermato ancora le difficoltà della Mercedes, ma Toto Wolff non si fa prendere dalla frenesia: “Mi sono già trovato in questa situazione in passato, bisogna affrontarla con umiltà. Lo avevo detto l’anno scorso, con un nuovo regolamento ci sarebbe potuta essere una gerarchia diversa. Noi semplicemente non siamo abbastanza veloci. Ci sono vari settori in cui sappiamo dove migliorare e altri in cui ancora non comprendiamo la vettura. Dobbiamo concentrarci su noi stessi. Il team è lo stesso che ha vinto otto campionati. Credo ancora nella vettura, quale sarebbe la soluzione? Tornare indietro e rifare da capo? Non porterebbe a niente. Abbiamo bisogno di capire dove intervenire, se cambiare o ottimizzare la macchina, facendo anche un paragone con gli avversari”, le sue parole nella conferenza dei team principal dopo le FP3.
    “Haas? Tutti meritano di fare bene” 
    Wolff ha poi commentato le polemiche che si sono sviluppate sulla Haas, definita “troppo simile” alla Ferrari: “Hanno fatto un enorme salto in avanti dall’ultimo posto fino a occupare la Q1. Per noi è un esercizio di apprendimento, visto che all’improvviso ci siamo ritrovati dal vincere a lottare con un team più piccolo che ha fatto un lavoro super. Tutti meritano di fare bene, però il fatto che alcuni lavorino nelle stesse strutture getta un’ombra sullo sport. Dobbiamo capire se sarà possibile continuare a permettere queste situazioni”. Infine, un commento sul ritorno in Australia: “È bello essere tornati qui, sono cambiate molte cose in questi due anni, sono cambiate le vetture ma non la passione dei fan. Il Gp di Las Vegas? Penso che Stefano (Domenicali, ndr) stia facendo un lavoro straordinario, nell’equilibrio tra nuovi e vecchi tracciati, trovando non solo nuovi orizzonti economici, ma anche nuovi pubblici. Correre in certi circuiti iconici, è importante per il pubblico locale. Non è una banalità trovare questo tipo di equilibri”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff sulle difficoltà della Mercedes: “Rifare tutto non è la soluzione”

    MELBOURNE – Il Gran Premio d’Australia è tornato finalmente nel calendario della Formula 1, dopo che le ultime due stagioni a Melbourne non si è corso per le restrizioni legate al Covid. Le tre sessioni di prove libere hanno confermato ancora le difficoltà della Mercedes, ma Toto Wolff non si fa prendere dalla frenesia: “Mi sono già trovato in questa situazione in passato, bisogna affrontarla con umiltà. Lo avevo detto l’anno scorso, con un nuovo regolamento ci sarebbe potuta essere una gerarchia diversa. Noi semplicemente non siamo abbastanza veloci. Ci sono vari settori in cui sappiamo dove migliorare e altri in cui ancora non comprendiamo la vettura. Dobbiamo concentrarci su noi stessi. Il team è lo stesso che ha vinto otto campionati. Credo ancora nella vettura, quale sarebbe la soluzione? Tornare indietro e rifare da capo? Non porterebbe a niente. Abbiamo bisogno di capire dove intervenire, se cambiare o ottimizzare la macchina, facendo anche un paragone con gli avversari”, le sue parole nella conferenza dei team principal dopo le FP3.
    Il commento sul “caso Haas”
    Wolff ha poi commentato le polemiche che si sono sviluppate sulla Haas, definita “troppo simile” alla Ferrari: “Hanno fatto un enorme salto in avanti dall’ultimo posto fino a occupare la Q1. Per noi è un esercizio di apprendimento, visto che all’improvviso ci siamo ritrovati dal vincere a lottare con un team più piccolo che ha fatto un lavoro super. Tutti meritano di fare bene, però il fatto che alcuni lavorino nelle stesse strutture getta un’ombra sullo sport. Dobbiamo capire se sarà possibile continuare a permettere queste situazioni”. Infine, un commento sul ritorno in Australia: “È bello essere tornati qui, sono cambiate molte cose in questi due anni, sono cambiate le vetture ma non la passione dei fan. Il Gp di Las Vegas? Penso che Stefano (Domenicali, ndr) stia facendo un lavoro straordinario, nell’equilibrio tra nuovi e vecchi tracciati, trovando non solo nuovi orizzonti economici, ma anche nuovi pubblici. Correre in certi circuiti iconici, è importante per il pubblico locale. Non è una banalità trovare questo tipo di equilibri”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Prestazione deludente, dobbiamo lavorare sodo”

    ROMA – La Formula 1 non sorride alla Mercedes in questo avvio di 2022: i progetti di Ferrari e Red Bull risultano già vincenti e avviati. E al team principal viennese dunque non rimane che lo sviluppo lungo la stagione, ben consapevole del divario alla partenza: “Il quadro generale è preoccupante ed è chiaro che dobbiamo continuare a lavorare sodo se vogliamo fornire una prestazione migliore in Australia”. Al termine del Gran Premio dell’Arabia Saudita, Wolff ha aggiunto: “La gara di oggi è specchio del nostro livello attuale. I gap sembravano essere simili in qualifica e in gara: c’è molto lavoro da fare per poter rientrare nella lotta al vertice”.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Russell al limite
    Successivamente Wolff passa in rassegna le prestazioni dei suoi due piloti, a partire dalla clamorosa eliminazione di Lewis Hamilton, che sabato è stato tagliato fuori in Q1: “Sapevamo che sarebbe stato un pomeriggio difficile per lui. Le safety car non ci hanno aiutato. Russell ha fatto bene, ma era il massimo che potessimo sperare”. Anche il neopilota Mercedes ha ammesso: “Tutti stanno lavorando duramente per colmare il divario con Red Bull e Ferrari, ci manca il carico aerodinamico perché non riusciamo a far girare la macchina vicino all’asfalto. Ho spinto più che potevo e per me sono stati 50 giri al limite. Dal punto di vista fisico questa è stata la gara finora più impegnativa per me”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Quadro generale deludente, molto lavoro da fare”

    ROMA – Le prime due tappe di questa Formula 1 pongono la Mercedes di fronte alla realtà dei fatti: Ferrari e Red Bull sono già molto più avanti in termini di progettazione. Al team principal viennese dunque non rimane che lo sviluppo lungo la stagione, ben consapevole del divario alla partenza: “Il quadro generale è deludente ed è chiaro che dobbiamo continuare a lavorare sodo se vogliamo fornire una prestazione migliore in Australia”. Al termine del Gran Premio dell’Arabia Saudita, Wolff ha aggiunto: “La gara di oggi è specchio del nostro livello attuale. I gap sembravano essere simili in qualifica e in gara: c’è molto lavoro da fare per poter rientrare nella lotta al vertice”.Guarda la galleryEcco la nuova Mercedes W13, l’arma d’argento di Hamilton e Russell
    Le parole di Russell
    Successivamente Wolff passa in rassegna le prestazioni dei suoi due piloti, a partire dalla clamorosa eliminazione di Lewis Hamilton, che sabato è stato tagliato fuori in Q1: “Sapevamo che sarebbe stato un pomeriggio difficile per lui. Le safety car non ci hanno aiutato. Russell ha fatto bene, ma era il massimo che potessimo sperare”. Anche il neopilota Mercedes ha ammesso: “Tutti stanno lavorando duramente per colmare il divario con Red Bull e Ferrari, ci manca il carico aerodinamico perché non riusciamo a far girare la macchina vicino all’asfalto. Ho spinto più che potevo e per me sono stati 50 giri al limite. È stata gara più fisica che abbia mai dovuto affrontare finora in Formula 1”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “La Ferrari sembra aver superato tutti”

    ROMA – L’avvio stentato della Mercedes in Formula 1 ha già messo in cattiva luce lo sviluppo della W13. La scuderia di Toto Wolff è riuscita sì ad strapparare il podio in Bahrain con Lewis Hamilton, ma solo perché le Red Bull sono uscite dai giochi. Anche George Russell non ha dato l’apporto che forse ci si aspettava e quindi sotto inchiesta ci finisce il motore della W13, una pista che però il team principal della Mercedes si sente di escludere: “Non credo che ci siano grandi differenze tra power unit. La Ferrari ha fatto grandi passi avanti e se guardiamo al Bahrain è come se avessero surclassato tutti gli altri”, ha infatti detto l’austriaco, le cui parole sono riportate da “racefans.net”.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Il commento di Wolff
    I problemi iniziali di questa Mercedes per Wolff sono quindi da ricercarsi in altro. E il manager viennese individua quello che per lui può essere un punto debole della W13: “Prima di esprimere un giudizio su una nostra presunta carenza di potenza si devono analizzare i livelli di resistenza aerodinamica “. Sarebbe tutto una questione di telaio e di attrito e Wolff, che così commenta: “Ridurre la resistenza da una macchina fino a eliminarla è semplice: basta prendere una motosega e fare a pezzi l’ala posteriore e faremo questo in Arabia Saudita”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Il nostro problema non è nella power unit”

    ROMA – Un inizio a tinte chiaroscure questo della Mercedes in Formula 1. La scuderia di Toto Wolff è riuscita sì ad agguantare il podio in Bahrain con Lewis Hamilton, ma in questo senso è stato decisivo il blackout di entrambe le Red Bull. Anche George Russell non ha dato l’apporto che forse ci si aspettava e quindi sotto inchiesta ci finisce il motore della W13, una pista che però il team principal della Mercedes si sente di escludere: “Non credo che ci siano grandi differenze tra power unit. La Ferrari ha fatto grandi passi avanti e se guardiamo al Bahrain è come se avessero surclassato tutti gli altri”, ha infatti detto l’austriaco, le cui parole sono riportate da “racefans.net”.Guarda la galleryEcco la nuova Mercedes W13, l’arma d’argento di Hamilton e Russell
    Le parole di Wolff
    I problemi iniziali di questa Mercedes per Wolff sono quindi da ricercarsi in altro. E il manager viennese individua quello che per lui può essere un punto debole della W13: “Prima di esprimere un giudizio su una nostra presunta carenza di potenza si devono analizzare i livelli di resistenza aerodinamica “. Sarebbe tutto una questione di telaio e di attrito e Wolff, che commenta: “Eliminare la resistenza da una macchina è facile: basta prendere una motosega e fare a pezzi l’ala posteriore, a Jeddah faremo questo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Lottare per il vertice? Difficile ora solo pensarlo”

    ROMA – La Mercedes, nonostante il terzo posto di Lewis Hamilton, non sembra ritenersi soddisfatta della partenza di stagione, con il Gran Premio del Bahrain che si è tinto di rosso Ferrari. Fin dai primi testi a Barcellona, le Frecce d’Argento si sono rivelate sottotono e i piloti, Lewis Hamilton e George Russell, hanno più volte confermato questo aspetto. Le altre scuderie credevano fosse però un tentativo di nascondersi, ma Toto Wolff – dalle colonne del “The Sun” – conferma: “Al momento ci risulta difficile anche solo pensare di poter lottare per un titolo mondiale”.Guarda la galleryHamilton e Russell svelano la nuova Mercedes W13
    Le parole di Wolff
    La F1 W13 di casa Mercedes sembra non avere infatti lo slancio degli anni scorsi, quella predominanza in termini di cavalli capace di staccare le altre vetture. Il podio di Lewis Hamilton è infatti frutto del disastro Red Bull, mentre George Russell non è andato oltre la quarta posizione. Anche sul piano della strategia la scuderia di Brackley sembra in panne, con la scelta poco felice della gomma dura al primo pit stop. Il nemico della Mercedes in questo momento però si chiama “porpoising”, ossia le oscillazioni verticali. “È rassicurante – dice Wolff – vedere che altri team sono riusciti a risolvere questo problema, ma fatichiamo a trovare la soluzione. Vogliamo eliminare questo problema al più presto, ma dobbiamo guardare la realtà: siamo la terza forza non possiamo pensare alla vittoria”, ha chiosato il viennese. LEGGI TUTTO