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    Perugia, ecco Usowicz: ingaggiato in tempi record per sopperire all’assenza forzata di Russo

    E’ arrivato a Perugia nel tardo pomeriggio di ieri, accolto dal Presidente Gino Sirci, da coach Lorenzetti con lo staff tecnico e da tutta la squadra, Łukasz Usowicz, centrale polacco che è stato ingaggiato in tempi record per sopperire alla mancanza di Roberto Russo per questo finale di stagione! Indosserà la maglia numero 12. Al suo esordio assoluto nel campionato italiano, Usowics arriva direttamente dal club polacco del GKS Katowice, quest’anno retrocesso dalla PlusLiga alla seconda lega polacca.

    “Dopo la stagione così pesante a Katowice non mi aspettavo che potessi arrivare qua a Perugia, la più grande società nell’Italia. Spero che soddisferò tutte le aspettative che mi dà l’allenatore e davvero aiuterò la squadra per raggiungere gli obbiettivi”.

    Ventisette anni compiuti il 13 agosto scorso, 203 cm, il centrale va a rafforzare il reparto, garantendo un alto livello di allenamento anche in settimana. Descrivendo se stesso, ha dichiarato di avere una particolare attitudine a muro: “Secondo me penso che sono un centrale più offensivo. Mi sento bene in attacco ma anche muro è mio punto di forza. Spero che potrò mostrare tutto questo sul campo, tutti quelli che sono i miei punti di forza”.

    Dopo aver incontrato e salutato i suoi nuovi compagni, Łukasz, accompagnato dal suo connazionale Kamil Semeniuk, ha fatto un giro del palazzetto, che da oggi sarà la sua nuova casa fino alla fine della stagione.

    “Ho già visto che l’atmosfera è qua veramente “top level” e che i tifosi saranno soddisfatti. Non vedo l’ora di iniziare in Palabarton Energy con i nostri tifosi spettacolari. Ho avuto la possibilità di vedere qualche partita della Sir Susa Vim Perugia dalla Polonia e l’atmosfera durante le partite è di altissimo livello, è qualcosa incredibile. La società anche è molto organizzata, prima non avevo la possibilità di stare una società così. Sono molto eccitato e dal momento in cui ho saputo che c’era la possibilità di giocare in Perugia, da quel momento ho problemi con il sonno”. 

    Tradotto in poche parole: da quando ha saputo che sarebbe arrivato a Perugia, Łukasz era talmente impaziente di raggiungere il gruppo da non riuscire a dormire!

    (fonte: Sir Susa Vim Perugia) LEGGI TUTTO

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    Stoytchev sul cambio allenatore a Piacenza: “Quando le cose non vanno, allenatore primo responsabile”

    Scatta la fase Play Off per Rana Verona, che domenica alle 19.30 inaugurerà la serie dei Quarti di Finale davanti al pubblico amico del Pala AGSM AIM. In prossimità della sfida contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza, è intervenuto in conferenza stampa Coach Stoytchev, che ha presentato Gara 1 di questo turno. 

    Queste le sue parole: “Per presentare Piacenza mi devo ripetere purtroppo, perché è la quarta volta che la affrontiamo. Ci sono Simon, miglior centrale d’Italia negli ultimi quindici anni, Maar, in nazionale canadese con tantissima esperienza in Italia, Galassi, miglior centrale in Italia adesso, Scanferla, secondo libero della Nazionale, e Brizard, campione olimpico, oltre a Kovacevic. È ovvio che tutta l’esperienza è dalla loro parte e la loro qualità è molto alta. In questa serie noi non partiamo da favoriti, nonostante le vittorie che abbiamo già ottenuto contro di loro, ma nei Play Off la storia è diversa, perché sono partite dove si gioca molto di testa e di emozioni, dove chi saprà contenerle meglio avrà un vantaggio. Ovviamente importa anche come la squadra gioca e funziona. Il fattore campo a noi aiuta perché eventualmente avremo una partita in più in casa”. 

    Poi ha continuato: “La squadra non è al livello che vorrei. Abbiamo i nostri problemi, ma come li hanno in tanti, fa parte dello sport. Solo una volta nella mia carriera ho avuto la sensazione di avere la squadra perfetta, ma ho perso la finale di Champions. Nello sport conta la bravura di esprimersi e di dare il cento per cento che hai in quel momento. La partita dipenderà da tante cose, ovvio che è meglio avere la squadra al top della forma, ma non garantisce niente. Preferisco avere il focus sul fatto che dobbiamo dare tutto quando scendiamo in campo. Keita? A Taranto è stato decisivo perché per tre set consecutivi, a fine parziale faceva la differenza, come ha fatto per tutta la stagione, perché è il miglior marcatore del campionato. Speriamo continui così anche nei Play Off”. 

    “Ewert? Da quando è arrivato, in poco tempo ha dimostrato che ha tecnica in tutto, ricezione, attacco, battuta, difesa e anche a muro – ha aggiunto il Coach – E in più è molto lucido in campo, sa utilizzare la sua tecnica al meglio, dando un grande equilibrio. Nelle ultime due partite è stato molto importante, però speriamo che Sani sfrutti questa possibilità perché è consapevole e sta lavorando. I Play Off saranno per lui un’altra opportunità dove potrà fare un salto di qualità. In questi Play Off io non sento nulla di diverso rispetto a qualsiasi altra parte della stagione o a qualsiasi Play Off, perché per me è importante che tutto lo staff e la squadra siano. Questa fase è la parte più interessante del campionato, ma la vivo come al solito”. 

    L’allenatore scaligero ha continuato parlando del valore delle ultime vittorie: “Vincere fa sempre bene, perché dà la consapevolezza ai giocatori che il lavoro che si sta facendo è giusto e dà dei progressi. Se avessimo perso a Taranto sarebbe stato diverso, ma questi equilibri sono molto delicati, perché se avesse vinto Piacenza contro Perugia sarebbe potuto cambiare tutto. Io sono molto tranquillo quando succedono queste cose, perché la vita mi ha insegnato che tutto può cambiare da un giorno all’altro. Il lavoro dell’allenatore è analizzare, saper fare le domande giuste e avere la pazienza di trovare le risposte e solo poi convincere gli altri ad applicare queste risposte. Sono tre step non facili, ma questo è il ruolo dell’allenatore”. 

    Infine, ha detto: “Cambio in panchina di Piacenza? Quando le cose non vanno, l’allenatore è il primo responsabile dei risultati, ma non è sempre così, a volte sì ma altre volte no. Le società forti analizzano bene la situazione e a seconda di questa reagiscono di conseguenza, perché la decisione può dipendere dal risultato del lavoro non svolto bene dallo staff, ma anche dai giocatori. Parlando in generale, non nello specifico di questo caso, è anche vero che il cambio dell’allenatore porta sempre una reazione positiva nel primo periodo, perché i giocatori devono dimostrare che non è colpa loro, e questo durerà un mese. Anche un allenatore esperto e bravo, come può essere Travica, può mettere a posto delle cose che pensa potessero non andare bene prima, ma non può cambiare tanto il livello di una squadra o la forma fisica e tecnica. Quindi, per questo discorso, io credo molto di più nella reazione degli atleti che nel cambio reale dell’allenatore”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Superlega, si parte con Perugia-Modena, Giannelli: “Essere favoriti conta poco”

    Sabato 8 marzo alle 16 si accendono i riflettori sui play off scudetto con l’anticipo di Gara 1 al PalaBarton Energy! La società del Presidente Gino Sirci partecipa ai play off di Superlega per la dodicesima volta, e per la quarta volta in questa stagione incontra Modena. La squadra ha svolto una sessione di allenamento in sala pesi al mattino e, nel pomeriggio, di battuta e ricezione sul taraflex. La presentazione del match che apre ufficialmente questa “nuova fase” del campionato, è stata affidata al capitano, Simone Giannelli.

    “Sicuramente il fatto di essere favoriti conta poco, perché noi dobbiamo giocare in campo: io ho vissuto già tante esperienze in cui dove ero favorito ho perso e dove non ero favorito ho vinto. So che nei play off sicuramente questo conta poco, anzi, conta zero! Giochiamo in casa sabato, quindi sono molto contento di partire qui al PalaBarton Energy con tutti i tifosi, spero che ci sia il palazzetto pieno di gente!“.

    Modena è un avversario “storico”, un club con alle spalle una storia molto lunga, che si traduce in esperienza: “Giochiamo contro una squadra con giocatori molto molto esperti, che sanno come si affrontano queste partite, sanno come fare, ed è una società storica che ha fatto più play off di tutte le altre che ci sono adesso in Superlega, quindi sanno come approcciare il match“.

    Il capitano bianconero sottolinea che la squadra si presenta a questo rush finale del campionato con la consapevolezza di aver svolto durante la stagione un ottimo lavoro, che si è tradotto in un percorso fatto di risultati positivi e ora, con i play off ormai alle porte, il gruppo sta facendo un ulteriore step anche dal punto di vista dell’approccio mentale.

    “Io so quello che abbiamo fatto durante l’anno e so che abbiamo fatto “tanta roba” perché abbiamo perso veramente poche partite, bisogna guardare tutte le cose positive che abbiamo fatto! Ci stiamo allenando molto bene e molto duramente proprio nell’ottica di questi playoff; ci stiamo allenando dal punto di vista tecnico su tanti aspetti del gioco che Angelo ci sta mostrando in cui possiamo fare qualcosina di meglio e dal punto di vista mentale. Penso che questi allenamenti che stiamo facendo, li stiamo facendo con lo spirito giusto e con la testa giusta“.

    La squadra lo ha ampiamente dimostrato nell’ultima giornata del girone di ritorno a Piacenza, specie dopo quel terzo set perso ai vantaggi dopo essere stati sempre avanti, anche di cinque lunghezze. Il gruppo ha immediatamente resettato e si è ricompattato in campo dall’inizio del set successivo, per poi chiudere i conti con ampio margine (14-25).

    “Noi abbiamo utilizzato quella partita per prepararci al meglio per i play off, è stata una partita “fortunata” per noi perché arrivare a giocare l’ultima partita di regular season in trasferta contro Piacenza è stata una grande occasione per prepararci a quello che saranno i play off: non si potrà giocare sempre al cento per cento, i play off sono partite complicate, difficili dove bisogna soffrire. Microdelusioni possono succedere all’interno delle partite, ma bisogna essere bravi a resettare. Dal punto di vista mentale è importante anche quello: capire che stravincere non serve a niente, a noi interessa vincere e cercare di combattere tutti i punti in tutti i set e cercare di essere sempre positivi e combattere contro avversari che prima o poi ci metteranno in difficoltà. Bisogna remare tutti quanti insieme nella stessa direzione per uscirne e resettare come abbiamo fatto nel quarto set contro Piacenza“.

    Dall’altra parte della rete arriverà la squadra di coach Alberto Giuliani, pronta a ripartire dopo una stagione altalenante, chiusa al 7° posto in classifica, con 9 partite vinte e 13 perse. Una squadra da cui ci si aspetta una pressione, a partire dal servizio.

    “Modena ci ha già fatto vedere che contro di noi esprimono molto in battuta: nelle partite scorse contro di loro noi siamo stati molto bravi perché la nostra linea di ricezione ha tenuto, però sono state delle partite dove loro in battuta, anche con grande velocità, hanno spinto parecchio e molto bene, quindi quello penso sarà un punto di partenza per loro perché hanno giocatori che possono tutti fare la differenza in battuta  e poi sicuramente hanno De Cecco che sa come gestire le sue squadre, sa come giocare i play off, quindi anche noi dovremmo battere bene e cercare di metterli in difficoltà perché con palla buona sa come far girare la squadra“.

    (fonte: Sir Susa Vim Perugia) LEGGI TUTTO

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    Il caso Gioiella Prisma Taranto: anatomia di una retrocessione che poteva essere evitata

    Mai stata ultima, tranne al termine dell’ultima drammatica giornata di regular season. Retrocedere così fa malissimo, ma è quello che è accaduto alla Gioiella Prisma Taranto. Una squadra che, per come era stata costruita, avrebbe potuto tranquillamente ambire a un piazzamento da Play-Off. E invece…SQUADRA COSTRUITA BENE, MA…Quello costruito dal ds Vito Primavera era un roster che, sulla carta, mixava alla perfezione esperienza e talento. Gente dalle spalle larghe come Pippo Lanza e il libero Marco Rizzo, un palleggiatore di esperienza internazionale come Jan Zimmermann e una chioccia come Aimone Alletti da una parte. Dall’altra giovani che adesso finiranno sicuramente nel mirino di tante squadre, big comprese. Parliamo dei due centrali Wout D’Heer, un gigante a muro, e Roamy Alonso, più offensivo nell’interpretazione del ruolo. Parliamo dei due martelli Brodie Hofer, canadese classe 2000, e Tim Held, italiano classe 1998. Parliamo di un opposto come Fabrizio Gironi, anche lui del 2000, che dopo aver ben figurato lo scorso anno a Piacenza, quest’anno aveva la grande opportunità, e voglia, di consacrarsi. Tutti giovani, sì, ma comunque nel giro delle rispettive nazionali e già con diversi campionati di alto livello alle spalle.Eppure una sua identità ben precisa questa squadra forse non l’ha mai avuta, finendo col perdersi strada facendo invece che strutturarsi, costruirsi delle certezze, trovare continuità nei risultati. Ne è dimostrazione il girone di ritorno. Dopo i 10 punti conquistati in quello d’andata, nelle successive undici giornate Taranto ha fatto sua una sola vittoria, da due punti contro la Vero Volley, e appena 5 punti.

    BILANCIO SCONTRI DIRETTIAlla fine della fiera, guardando i confronti diretti con le altre squadre alla sua portata, si scopre che i rossoblu hanno raccolto 3 punti nel doppio confronto con la Yuasa Battery, 3 in quello con Monza (due tie-break, il primo vinto, il secondo perso), 1 in quello con Cisterna, 1 in quello con Modena, addirittura 0 contro Padova. Largamente insufficienti le appena 4 vittorie conquistate in tutta la stagione, ben due in meno rispetto a Monza. Sanguinose, a conti fatti, si sono rivelate le occasioni non colte già prima della sfida da ultima spiaggia contro Verona, ad esempio i due tiebreak mancati sia a Civitanova che a Modena nelle due giornate precedenti: terzo set perso contro la Lube 26-24, quarto set perso contro la Valsa Group per 25-23.

    TROPPI ALTI E BASSIPer non parlare di come la squadra di Taranto si sia accesa e spenta troppe volte, anche nel corso di una stessa partita. Alcuni esempi andando a ritroso in questo girone di ritorno. Avanti due set a uno contro Verona, invece di chiudere il conto perde il quarto a 17. A Modena perde il primo a 15 prima di iniziare a dare battaglia dal secondo set in avanti. A Civitanova vince il primo di forza (17-25), salvo poi subire pesantemente nel secondo (25-11). Contro Cisterna, in casa, lotta per quattro set, ma ancora una volta manca di killer instinct (tie-break perso 11-15). Contro Padova un match da aggredire finito invece con l’essere aggredita (25-20, 25-21, 24-26, 25-19). Contro Trento partenza a tutta birra, due set giocati alla pari, se non meglio, poi altro black-out (30-32, 25-19, 20-25, 15-25) e altra occasione persa di muovere la classifica anche con un solo punto. RICEZIONE TALLONE D’ACHILLEChe dire poi dei numeri di Taranto nel fondamentale della ricezione: prima come errori totali (176), prima per numero di ricezioni negative (907 su un totale di 1668), ultima per numero di ricezioni perfette (279 e appena il 16,7%), ultima per efficienza (0,06).

    SI SAREBBE POTUTO EVITARLO?Alla luce di tutte queste evidenze, forse l’unica colpa della società è stata quella di non fiutare il pericolo per tempo e agire di conseguenza. I 2 punti fatti da Grottazzolina nelle prime undici giornate probabilmente hanno gettato fumo negli occhi, alimentando la speranza che, male che fosse andata, alla fine a retrocedere sarebbe stata come al solito la neopromossa “sacrificale”. A ridosso del giro di boa, poi, scoprire dalla stampa che il proprio allenatore aveva già firmato per un’altra squadra per la stagione seguente forse non ha contribuito a mantenere un clima sereno, o quanto meno lo stesso focus sull’obiettivo da raggiungere.

    IN PUGLIA LA STORIA NON CAMBIACi ritroviamo così a salutare l’unica rappresentante di tutto il Sud Italia in Superlega. Purtroppo, sotto le Marche sembra proprio che la pallavolo di alto livello o la si fa in Puglia o non la si fa da nessun’altra parte. Per di più, quando la si è fatta in Puglia (Taranto, Gioia, Molfetta, Castellana Grotte) la storia e le cronache raccontano che con Vincenzo Di Pinto in panchina si sono raggiunti determinati risultati, senza Vincenzo Di Pinto in panchina se ne sono raggiunti altri.Fortunatamente, voci di corridoio di queste ore dicono che la pallavolo a Taranto questa volta non dovrebbe chiudere. La società avrebbe intenzione di giocare in A2 il prossimo anno. Una notizia che la città ionica, che ha già visto i fallimenti quest’anno del calcio e del basket, paradossalmente in prossimità dei Giochi del Mediterraneo che si disputeranno nel 2026, si augura venga confermata al più presto.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Bergamo torna a giocare in città. Gara-2 dei play-off sarà ospitata alla ChorusLife Arena

    Al termine di una stagione sorprendente, che riporta Volley Bergamo 1991 a disputare i play-off Scudetto, le rossoblù tornano protagoniste a Bergamo e, per l’occasione, l’evento andrà in scena su un palcoscenico speciale: la ChorusLife Arena. L’appuntamento è per domenica 16 marzo, alle 17.00, per la gara-2 dei Quarti di Finale: la sfida alla Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano, campione del mondo e detentrice dell’ultimo Scudetto, sarà il match perfetto per inaugurare “sportivamente” il nuovo complesso.

    “Siamo emozionati – spiega Stefano Rovetta, Direttore Generale di Volley Bergamo 1991 – per il ritorno in città. È chiaramente una sfida speciale, in tutti i sensi: sia agonistica, perché andremo a confrontarci contro campionesse di spessore mondiale come quelle dell’Imoco Conegliano, sia logistica, perché l’organizzazione dell’evento in una location per noi tutta da scoprire è un’autentica sfida nella sfida, sia per il fatto che ritroviamo il pubblico cittadino. I nostri tifosi non ci hanno mai lasciati soli e credo che questa gara, su un simile palcoscenico, sia un premio soprattutto per loro. Bergamo merita di riabbracciare la pallavolo. Per quanto riguarda il futuro, siamo disponibili a giocare nel posto migliore per i nostri tifosi, compatibilmente con le esigenze del budget della nostra Società. Qualora si riuscisse a incrementarlo, sarebbe un bene, sia per i risultati sportivi che per quelli logistici”.

    “Stiamo organizzando eventi collaterali che accompagneranno il pomeriggio del match con Conegliano – continua Andrea Veneziani, Amministratore Unico di Volley Bergamo 1991 – tra questi, la presenza dei grandi ex del passato, storici attori protagonisti della storia dei trionfi di Bergamo nella pallavolo italiana ed europea. Rivedremo tante amiche e tanti amici che hanno contribuito a crescere questa Società. Ci auguriamo possa essere una festa per tutti”.

    “Sono molto contenta che Volley Bergamo torni a gareggiare in città per i play-off Scudetto, partita che si disputerà nella ChorusLife Arena da poco inaugurata. Auspico che questa collaborazione sia la prima di una serie che ci consentirà di godere di queste straordinarie atlete che stanno dando davvero moltissimo alla squadra, ai tifosi, alla pallavolo femminile e al prestigio sportivo della nostra città. Noi vi aspettiamo a Bergamo con grande entusiasmo”  Marcella Messina, assessora allo sport del Comune di Bergamo.

    “Grazie a ChorusLife Arena, la città può contare su un nuovo polo d’eccellenza per i grandi eventi, che, come in questo caso, insieme al Comune di Bergamo, apre le porte a una competizione sportiva di alto livello. Il debutto di un evento di questa portata rappresenta un’occasione straordinaria per la pallavolo bergamasca e, al tempo stesso, una conferma della missione di ChorusLife: offrire alla città un’infrastruttura all’avanguardia e inclusiva, capace di ospitare eventi di rilievo nazionale e internazionale. Siamo lieti e orgogliosi di accogliere la Volley Bergamo 1991 per un match così atteso e, compatibilmente con il palinsesto in evoluzione della ChorusLife Arena, ribadiamo la nostra disponibilità, come già dichiarato, a ospitare il prossimo campionato qualora la società desiderasse proseguire questa collaborazione. ChorusLife, con la sua Arena, si afferma come un nuovo luogo di incontro e aggregazione per il territorio e la comunità, aperto ai grandi appuntamenti di intrattenimento e non solo” dichiara Paolo Cervini, amministratore delegato del gruppo Polifin (Gewiss, Costim e Choruslife).

    (fonte: Volley Bergamo 1991) LEGGI TUTTO

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    Resovia-Conegliano 0-3, impresa delle pantere che nel terzo set rimontano dal 14-3

    Nella gara d’andata dei Quarti di finale di CEV Champions League la Antonio Carraro Imoco Conegliano, in trasferta in Polonia, ha battuto 3-0 la Developres Resovia. La settima sfida tra le due formazioni ha quindi premiato ancora una volta le pantere.Coach Daniele Santarelli ritrova Sarah Fahr tra le titolari, al centro con Chirichella, la diagonale è Wolosz-Haak, Gabi e Zhu sono le bande, De Gennaro è il libero. Dall’altra parte, coach Masek schiera la diagonale Werneska-Honorio, Jurczyk e Fedusio sono le bande, Jasper e Korneluk sono le centrali,  Szczyglowska è il libero.1° set – Le pantere portano mattoni e malta nel primo set, l’equilibrio viene spezzato dal muro (5 di squadra sullo 0-1) : Fahr, Haak, Gabi e Zhu, 4 in successione garantiscono il primo parzialone della partita della Antonio Carraro (8-1 che porta al 9-15). Machado fa riavvicinare le polacche (15-17), Fedusio pareggia i conti (22-22): nel momento più caldo Zhu fa la voce grossa, chiudendo il set con 8 punti nel tabellino e il 50% in attacco (chiuderà da top scorer del match a quota 17 con 2 errori). Lukasik e Seki entrano già nel primo set per rinforzare battuta e difesa delle Pantere.2° set – Chirichella sale sul pulpito e guida l’attacco della Antonio Carraro Imoco quando insegue Resovia a inizio secondo set (3 punti sull’8-6), poi Fahr torna a macinare muri (4 in totale al termine della gara, almeno il doppio di tutte le altre) e le pantere piazzano il primo break (9-12). Zhu bacia prestissimo la doppia cifra (9-13, 11 punti), Haak sfonda da posto 2 (devastante nel secondo set con 5 punti e il 56% in attacco) e Wolosz fa un punto alla spider-man di puro istinto, spalle alla rete. Un altro muro di Gabi galvanizza l’Imoco, dominante con il 62% di ricezione positiva (12-20), Fahr scrive 0-2 con un primo tempo per il 17-25.3° set – Resovia trova fiducia nel terzo set partendo sul 9-2, poi Gabi mette a terra un punto che prova a darne altrettanta alla Antonio Carraro Imoco quando lo svantaggio supera la doppia cifra (14-3). Da qui le Pantere trovano una rimonta leggendaria con un parziale di 13-26. Haak spacca con le diagonali e Chirichella trova un ace per il -5 (21-16), Gabi pulisce la riga per il -4 subito dopo, la brasiliana ha commesso solo 2 errori attaccando. Adigwe tiene in vita il set (22-18), Fahr fa sognare con il -2, Haak punge per il 23-23 (20-9 di parziale per ritrovare l’equilibrio): si va ai vantaggi, le Pantere annullano 3 set point e ribaltano la situazione chiudendo sul 27-29. È una risalita da annali che consente alla Antonio Carraro di chiudere la gara dopo il terzo set, con un’esaltante Gabi (15 punti e premio di mvp della gara) e una De Gennaro stoica anche nei momenti più palpitanti della contesa.

    Developres Resovia 0A. Carraro Imoco Conegliano 3(22-25, 17-25, 27-29)

    Developres Resovia: Honorio 6, Korneluk 5, Jasper 13, Machado 4, Centka ne, Wenerska 2, Szczyglowska (L), Chmielewska, Fedusio 4, Dudek 9, Vicet ne, Fedorek ne, Kubas (L) ne, Jurczyk 6 . All. Masek.A. Carraro Imoco Conegliano: Gabi 15, Zhu 17, Seki, Eckl ne, Lubian ne, De Gennaro (L), Haak 12, Wolosz 1, Adigwe 1, Lanier ne, Lukasik, Chirichella 4, Fahr 8, Bardaro (L) ne. All. Santarelli.Arbitri: Dobrev (Bul) e Bensimon (Isr)Note – Durata set: 29′, 22′, 34′. Errori battuti Re 9, Co 7; aces 5-1; muri 7-10. MVP: Gabi.

    (fonte: Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Novara-Istanbul 3-0. Bernardi: “Il miglior risultato possibile anche se abbiamo sofferto troppo”

    La Igor Gorgonzola Novara supera per 3-0 le turche del THY Istanbul nella gara d’andata delle semifinali di CEV Cup femminile 2024-2025 compiendo un importante passo verso la finale. Per raggiungere l’atto conclusivo della seconda più importante manifestazione europea per club le Zanzare di Lorenzo Bernardi dovranno vincere con qualsiasi risultato o perdere al tie-break il return match, da giocare sul Bosforo tra 8 giorni. Diversamente, la contesa andrà al Golden Set di spareggio.Non inganni il risultato finale di stasera, il THY se la gioca con determinazione riuscendo a dare filo da torcere alle igorine nel primo e nel terzo parziale. Queste, però, non si innervosiscono, tengono mentalmente il campo con il piglio della grande squadra e alla fine fanno la differenza, come spesso capita, soprattutto dai nove metri con 4 ace diretti e con una pressione costante sulla seconda linea avversaria e a muro (10 block). Lina Alsmeier e Tatiana Tolok sono le mattatrici della serata, capaci di trasformare in oro ogni pallone ricevuto: 15 punti a referto per la schiacciatrice tedesca (con il 50% in attacco, il 68% di ricezione positiva, 2 ace e il titolo di MVP) e 14 quelli del martello russo (che però esce dopo la seconda frazione per un risentimento muscolare alla coscia). Da registrare anche l’ottima prova di Francesca Bosio in regia: vince il confronto con Roberta Ratzke, si mette in mostra con alcune alzate davvero pennellate e riesce a tenere caldi i suoi bombardieri, chiamando al tempo stesso in causa le centrali con una buona continuità.Dall’altra parte, il THY (in campo con una formazione rimaneggiata a causa dei problemi fisici di Julia Bergmann e dell’impossibilità di schierare Hanna Orthmann in questa competizione) dà battaglia, facendo vedere il proprio potenziale offensivo con Anthi Vasilantonaki (18 punti) e Tugba Ivegin (9 punti). Buona anche la prestazione di Diana Duarte (7 punti): in attacco, pur al cospetto del muro novarese, non sfigura affatto con un positivo 50% e a muro si dimostra solida. Alla fine, però, manca il killer instinct per portare dalla propria parte l’inerzia di un match a lungo equilibrato.LA CRONACA – Per l’occasione Bernardi schiera un 6+1 con Bosio al palleggio, Tolok opposto, Ishikawa e Alsmeier schiacciatrici, Aleksic e Bonifacio al centro, e Fersino libero. Soz risponde con la diagonale Ratzke-Durul, Ivegin e Vasilantonaki in banda, Duarte e Aksoy centrali e Yilmaz nel ruolo di libero.1° set – Partenza aggressiva di Novara che trova subito un break grazie a Tolok e alle imprecisioni delle avversarie (4-2). Le Zanzare provano a imporre il proprio ritmo con Bonifacio e Bosio (6-3). Vasilantonaki riporta le turche in scia, ma Alsmeier ristabilisce immediatamente le distanze (8-5). Poco dopo Tolok mette a segno due punti consecutivi: così, sull’11-7, coach Soz corre ai ripari e chiama il primo timeout della serata. Al rientro in campo il THY reagisce, trova un parziale di 0-4 grazie alle centrali Duarte e Aksoy, e impatta sul 12-12. Tuttavia, la Igor non si perde d’animo e, dopo alcuni scambi equilibrati (15-15), torna a spingere sull’acceleratore con Tolok e Ishikawa (19-16). La giapponese deposita a terra anche la botta del 20-17, prima del controbreak delle biancorosse (20-19). Nel finale, il THY riesce anche a pareggiare grazie a un pallonetto di Ivegin (22-22), ma Novara mostra tutto il suo carattere e si aggiudica il set in volata (25-23).2° set – Il secondo parziale parte con un errore di Ishikawa, l’attacco al centro di Aleksic e prosegue con il botta e risposta tra Alsmeier e Durul (2-2). Tolok spara out, anche se rimedia immediatamente mettendo a segno il 4-3. Vasilantonaki ribalta il risultato con due punti consecutivi, ma Bosio impatta subito sul 5-5 e poco dopo le Zanzare rimettono il musetto avanti grazie ad Alsmeier e Tolok (9-7). A questo punto, la Igor spinge sull’acceleratore e vola a +4: sul block di Bosio, coach Soz decide di richiamare le sue giocatrici (13-9). Dopo l’interruzione, Aksoy e Vasilantonaki dimezzano le distanze (14-12), anche se la risposta delle azzurre non si lascia attendere (18-13). La panchina del THY decide di fermare di nuovo il gioco e, dopo il ‘tempo’, Tolok e Ishikawa fanno volare Novara a più 6 (20-14). Ivevin prova a suonare la carica risolvendo uno scambio prolungato, ma le Zanzare amministrano il vantaggio grazie ai punti di Aleksic e agli errori delle ospiti (22-15) e poco dopo chiudono il set con Alsmeier (25-18).3° set – Aksoy segna il primo punto della terza frazione, Aleksic e Mims (entrata al posto di Tolok) rispondono subito, ma Vasilantonaki deposita la botta del 2-2. Il THY si porta in vantaggio, anche se la risposta della Igor non si lascia attendere (5-3): a questo punto, coach Soz corre ai ripari e si gioca le carte Akin e Kilicli al posto di Ratzke e Durul. Novara spinge di nuovo sull’acceleratore e vola a +4 grazie a Mims e Ishikawa: così, sul 9-5, la panchina biancorossa decide di chiamare timeout. Dopo la pausa, Kilicli e Vasilantonaki accorciano le distanze, poi Ratzke sbaglia dai nove metri (10-8). La Igor si fa raggiungere a quota 12, ma rimette immediatamente il musetto avanti con una magia di seconda di Bosio e un block di Alsmeier (14-12). Il THY non si arrende, impatta sul 16-16 e poco dopo mette la freccia del sorpasso: così, sull’errore di Ishikawa, coach Bernardi decide di chiamare l’interruzione. Al rientro in campo la schiacciatrice giapponese mette a segno il 18-18, poi si fa murare due volte (18-20). Novara non molla e riporta il risultato in equilibrio grazie ad Alsmeier (21-21), che mette a segno anche il 22-22 e il 23-23. È un finale di match al cardiopalma: Ivegin spara out, Vasilantonaki rimedia, alla fine la Igor trova il break decisivo grazie a Ishikawa e Mims (26-24).

    Lorenzo Bernardi (coach Igor Gorgonzola Novara): “Oggi la squadra non si è espressa come fatto sabato a Scandicci. Abbiamo sofferto troppo anche perché loro avevano un’assenza importante come quella di Bergmann. Comunque a livello di risultato è il miglior risultato possibile che potevamo fare. Questa sera abbiamo fatto particolarmente fatica nei primi tempi. Dobbiamo sicuramente trovare una soluzione a questa dinamica perché noi ci basiamo su questo tipo di gioco. Per il resto potevamo gestire meglio alcuni frangenti che sono quelli che hanno permesso loro di rientrare in gioco quando avevamo due o tre break di vantaggio. Penso per esempio all’ultimo set: eravamo sempre a +2 poi ci sono state due nostre imperfezioni, non se le sono guadagnate loro ma sono arrivate da noi. Adesso che le partite diventano tutte determinanti e si gioca contro avversari di primo livello dobbiamo sicuramente migliorare questi aspetti. Nella gara di ritorno Istanbul cercherà di ribaltare il risultato. Lo ha già fatto contro la squadra polacca. Certamente cercheranno di recuperare Bergmann e rimettere tutto a posto, oggi hanno giocato praticamente senza l’opposto. Mi aspetto un ritorno contro un’avversaria che di sicuro non si arrende. Sabato iniziano i quarti di play-off e affronteremo Chieri, una formazione molto agguerrita, ambiziosa e che cercherà di metterci in difficoltà per arrivare in semifinale. È sicuramente il quarto più equilibrato di tutti quelli in programma. Dobbiamo cercare di recuperare energie fisiche e mentali perché ormai si gioca così frequentemente che diventa quasi più importante avere energie mentali e fisiche piuttosto che allenarsi”.

    Igor Gorgonzola Novara 3THY Istanbul 0 (25-23, 25-18, 26-24)

    Igor Gorgonzola Novara: Akimova (L) ne, Villani ne, Bosio 6, Bartolucci ne, De Nardi, Fersino (L), Alsmeier 15, Ishikawa 9, Mims 5, Bonifacio 8, Aleksic 6, Mazzaro ne, Tolok 14, Squarcini ne. Allenatore: Lorenzo Bernardi. Assistente: Davide Baraldi.THY Istanbul: Yilmaz (L), Kayacan, Arici ne, Ivegin 9, Akin, Germen ne, Kilicli 2, Coskun ne, Vasilantonaki 18, Duarte 7, Durul 4, Bergmann ne, Ratzke, Aksoy 5. Allenatore: Mehmet Kamil Soz. Assistente: Hasan Celik.Arbitri: Mirza Basic (Bosnia) e Ioannis Ioannidis (Grecia)Note – Novara: battute vincenti 4, battute sbagliate 10, attacco 51%, ricezione 54%-27%, muri 10, errori 22. Thy: battute vincenti 3, battute sbagliate 7, attacco 40%, ricezione 53%-28%, muri 4, errori 13.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO