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    Botte, macchina distrutta e beffa finale: è successo di tutto tra Karakurt e Brovkina

    Nelle scorse settimane una lite clamorosa ha scosso lo spogliatoio della Lokomotiv Kaliningrad, squadra attualmente seconda nel campionato femminile russo. Protagoniste di questo spiacevole episodio sono state Ebrar Karakurt, opposta turca nota sia per le sue qualità tecniche sia per il suo carattere fumantino, e Yulia Brovkina, talentuosa centrale russa classe 2001. Secondo le indiscrezioni, un acceso diverbio tra le due giocatrici – che avevano avuto una relazione sentimentale terminata all’inizio di questa stagione – durante l’allenamento si è poi trasformato in un attacco fisico da parte di Karakurt all’interno dello spogliatoio, al punto da rendere necessario l’intervento delle compagne di squadra.

    La situazione è ulteriormente degenerata quando la turca, in un impeto di rabbia, ha danneggiato pesantemente l’auto di Brovkina nel parcheggio del palazzetto. Questo gesto, ripreso dalle telecamere di sorveglianza, ha portato a una crisi interna alla squadra, culminata con l’ultimatum di Karakurt al presidente del club: o lei o Brovkina.

    Nonostante l’addio ormai certo al termine della stagione (Karakurt tornerà in patria per vestire la maglia dell’Eczacibasi), la dirigenza della Lokomotiv ha deciso di far giocare Brovkina con la seconda squadra, che milita nella Vischaya Liga A, la cadetteria russa. Questa scelta, sebbene controversa (basti pensare che il club vorrebbe confermare la centrale per la prossima annata), sarebbe stata presa per garantire la continuità delle prestazioni della prima squadra, che punta a vincere il campionato.

    L’episodio solleva molte domande sulla gestione dei conflitti interni nei club e su alcuni comportamenti poco professionali di cui Karakurt è stata protagonista negli ultimi anni (a Novara ne sanno qualcosa). Resta da vedere come questo influenzerà le dinamiche future della Lokomotiv Kaliningrad e se ci saranno ulteriori conseguenze per le protagoniste di questa vicenda.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Bach, presidente del CIO, omaggia lo sport italiano: “Sono qui per dire Grazie Italia”

    Il Salone d’Onore del CONI ha fatto da palcoscenico all’incontro del Presidente del CIO Thomas Bach con i rappresentanti del mondo dello sport italiano. All’evento, per la Fipav, era presente il presidente federale Giuseppe Manfredi.“E’ un grande onore avere con noi il Presidente Bach”, ha dichiarato il Presidente del CONI Giovanni Malagò introducendo l’intervento del numero uno del Comitato Olimpico Internazionale. “Sarà con noi fino a giovedì, quando a Milano celebreremo il ‘One year to go’ a Milano Cortina 2026”.

    “La ragione per cui sono qui è dire ‘Grazie Italia’”, ha spiegato Bach. “Devo ringraziare la comunità olimpica e le istituzioni, questa mattina ho detto grazie al Presidente Mattarella, da sempre grande sostenitore dei valori olimpici. Il mio affetto per l’Italia viene da molto lontano, dai tempi della scuola: i miei vicini avevano una gelateria e mi hanno permesso di guadagnare qualche soldo lavorando e imparando i segreti del gelato italiano”, ha raccontato il Presidente del CIO.

    “Ho trascorso tanto tempo in Italia e ci sono momenti che non dimenticherò. Uno in particolare, quando Mario Pescante e Franco Carraro mi rivelarono che avrebbero sostenuto la mia candidatura alla guida del CIO. Voglio ringraziare entrambi, non lo dimenticherò mai”, ha proseguito Bach ringraziando poi ’ex Presidente dell’Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi Francesco Ricci Bitti, il membro CIO Ivo Ferriani e i Presidenti internazionali Sabatino Aracu, Luciano Rossi e Marco Scolaris. “Voglio donare oggi alla comunità olimpica italiana l’IOC President’s Trophy, noto anche come ‘The Sky is the Limit’”, ha concluso consegnando la scultura al Presidente Malagò. “Grazie Italia, forza Italia”.

    “Questo è un premio che il CONI condivide con tutti voi”, ha dichiarato Malagò rivolgendosi ai rappresentanti degli organismi sportivi. “Penso che siate tutti orgogliosi di far parte di questa famiglia e questo riconoscimento è il massimo per quanto fatto dal CONI nella storia”.

    Durante l’incontro Malagò ha consegnato il Collare d’Oro, la più alta onorificenza sportiva, alla Federazione Medico Sportiva Italiana, rappresentata dal Presidente Maurizio Casasco, “per quanto fatto durante il Covid. Il nostro Paese è stato un esempio per tutto il mondo e voglio ringraziarvi davanti al Presidente Bach”, ha spiegato il Presidente del CONI.

    “E’ un grande onore ricevere il Collare d’Oro, ringrazio Malagò”, ha sottolineato Casasco. “Durante il periodo del Covid abbiamo lavorato giorno e notte per varare un protocollo che consentisse a tutti di svolgere attività fisica in sicurezza. E lo stesso abbiamo fatto durante il periodo di vaccinazione, con un coinvolgimento diretto dei nostri medici. Siamo fieri di aver garantito la salute”.

    (fonte: Fipav) LEGGI TUTTO

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    Keita illegale: mura al primo piano di un palazzo, colpisce come un pugile professionista!

    Nel weekend delle Final Four di Coppa Italia, girando per l’Unipol Arena prima delle partite, davanti a un cartellone gigantesco siamo rimasti letteralmente a bocca aperta. Roba da Sindrome di Stendhal. A grandezza naturale erano rappresentate le sagome di quattro giocatori con relative altezze: 206 cm per Keita, 211 cm per Michieletto, 204 cm per Chinenyeze, 200 cm per Giannelli. E sin qui nulla di nuovo. Alzando lo sguardo, però, abbiamo letto altri numeri: 350 cm Keita, 345 cm Michieletto, 338 cm Chinenyeze, 335 cm Giannelli. Ovvero le misure dei loro salti a muro, ovviamente a braccia distese, dunque dalla punta delle dita.

    Grazie alla collaborazione della Lega Volley, nella persona di Francesco Mazziotti, responsabile della Comunicazione, abbiamo chiesto e ottenuto quella grafica che potete ammirare qui in basso.

    foto Lega Volley

    Vi possiamo garantire che vederla a schermo è una cosa, farlo dal vivo trovandocisi sotto fa tutto un altro effetto perché, nel caso di Keita, 3 metri e mezzo d’altezza sono una misura che fa impallidire.

    Detto che la rete di pallavolo, nel maschile, è piazzata a un’altezza di 2,43 metri, capite bene che quando il numero 9 di Verona ti salta davanti a muro, tra la banda e le sue mani c’è un ostacolo alto un metro in più. Ma cosa ancor più impressionante è capire realmente di che misura stiamo parlando. Tre metri e mezzo, ad esempio, è l’altezza del balcone del primo piano di un palazzo. Dunque, se vi trovate per strada, provate ad alzare gli occhi e fare un salto, e poi pensate al fatto che lui arrivi a toccare sotto il balcone con la punta delle dita e noi altri al massimo al tasto dell’ultimo piano… del citofono.

    Non contenti, abbiamo chiesto informazioni anche sul punto più alto che Keita raggiunge con una breve rincorsa e non da fermo, ovvero quando attacca un pallone con qualche passo di rincorsa. Udite udite, la misura passa da 350 a 380 cm!!! Stiamo parlando di quasi quattro metri d’altezza, l’equivalente di un tir misurato dall’asfalto al tetto del rimorchio. Si tratta comunque di misure che vengono prese, è corretto precisarlo, utilizzando il vertec jump test. In partita magari sarà qualcosina di meno, ma tre metri e ottanta li devi comunque saltare e non è cosa banale neanche tra i giocatori professionisti (cestisti compresi). Pensate che alcuni suoi compagni di squadra, ridendo di gusto, ci hanno anche raccontato che proprio al vertec, in palestra, Keita i 380 cm “li fa tranquillamente quando non c’ha voglia” e che a muro, in realtà, arriverebbe anche ai 364 centimetri. Misura, aggiungiamo noi, che difficilmente sfiora in partita a causa di quel saltare a muro sempre tutto scomposto, ma questa è un’altra storia.

    foto Verona Volley

    Detto dell’altezza siderale da cui partono i palloni che schiaccia, notevole è anche la potenza di sparo. In questo caso abbiamo interpellato direttamente l’ufficio stampa della Rana Verona che ci ha risposto così: arriva a schiacciare a 120 km/h e a battere a 130!!!

    No, dimenticate i paragoni con auto e moto, gli esempi che vi stiamo per fare potrebbero incuriosirvi molto di più. Partiamo dalla forza che un giocatore come Keita può imprimere a un pallone schiacciandolo da tale altezza e a quelle velocità con una traiettoria inclinata di 40°/45°. Il risultato si aggira attorno ai 470 Newton, unità di misura della forza. Per darvi un’idea, un pugile professionista, con un pugno potente, può generare una forza che varia tra i 400 e i 700 Newton.

    Subito, ovviamente, il pensiero va a quei liberi e ricettori che certe bordate se le vedono arrivare addosso e, come visto fare ad esempio in diverse azioni a Fabio Balaso proprio in finale di Coppa Italia, magari le tirano pure su mettendo la palla in testa al palleggiatore… (mostri pure loro senza se e senza ma). Ebbene, detto della forza sprigionata dall’impatto con il pallone al momento della schiacciata, quella relativa all’impatto del pallone stesso a terra o sui polsi di un giocatore avversario, dunque a fine corsa, è ancora maggiore e supera i 482 Newton.

    Cosa vuol dire questo? Che un pallone che pesa 280 grammi viene percepito da chi lo riceve come un peso di 47/50 kg che gli arriva addosso alla velocità 34,5 metri al secondo. Bisogna avere davvero braccia d’acciaio, proprio come quelle di Balaso.

    La foto che lo ritrae qui in alto, per quanto non sia recentissima, ci torna utile perché mostra chiaramente la deformazione del pallone sulle sue braccia. E dire che, chi gioca lo sa bene, i palloni da pallavolo non sono certo morbidi (la pressione interna è di 0,33 bar). Se ti arrivano addosso fanno davvero male. Qualche volta lo scoprono persino i computer dei giornalisti seduti a bordo campo…

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Novara ipoteca la semifinale di CEV Cup, Maritza Plovdiv battuto in tre set

    La Igor Gorgonzola Novara compie un primo importante passo di avvicinamento alla semifinale della CEV Cup 2024-2025, superando col massimo scarto il Maritza Plovdiv nella gara d’andata dei quarti di finale. Un 3-0 quasi mai in discussione e decisamente promettente in vista del ritorno, in programma il 18 febbraio in Bulgaria, dove alle Zanzare basterà vincere due set per staccare il pass per il penultimo atto del torneo.

    Partita gestita ottimamente dalle igorine che, dopo una partenza “diesel”, sprigionano tutti i cavalli del proprio motore allungando sulle avversarie nel momento decisivo del primo set (25-20), dominando il secondo (25-13) e vincendo il terzo in rimonta (25-19). 

    Stasera è la battuta il fondamentale di punta per le azzurre che piazzano 8 ace e mettono per tutto il match in costante apprensione la seconda linea avversaria. Ma Novara è molto altro. È qualità in seconda linea con il libero Giulia De Nardi (60% di ricezione positiva), che si conferma elemento estremamente affidabile a disposizione di Lorenzo Bernardi. È qualità in attacco con Francesca Bosio e Valentina Bartolucci fini direttrici d’orchestra per i loro violini offensivi. È killer instinct nei momenti chiave perché la Igor, quando serve trovare la giocata vincente, raramente sbaglia.

    Alla fine, il tabellino recita 23 punti per Tatiana Tolok, MVP e best scorer del match, ben spalleggiata in attacco da Taylor Mims (15 punti con il 50% di positività in fase offensiva) e Mayu Ishikawa (7 su 17 in attacco). Da registrare anche l’esordio stagionale di Vita Akimova, al rientro in campo dopo l’operazione alla spalla di otto mesi fa.

    Dall’altra parte, mastica amaro il Maritza che se la gioca a viso aperto per due set, mostra un buon carattere ma anche una cifra tecnica decisamente inferiore a Novara. In particolare, le bulgare tengono botta grazie alle qualità della centrale Borislava Saykova (13 punti di cui 1 ace e 5 block) e dell’opposta Iva Dudova (8 punti), riuscendo però solo a tratti a essere veramente incisive in attacco (31% di squadra) e al servizio (6 ace).

    SESTETTI – La Igor scelta per questa occasione da coach Bernardi prevede Bosio in regia, Mims opposto, Ishikawa e Tolok schiacciatrici, Aleksic e Squarcini centrali, De Nardi libero. Il Maritza risponde con Slavcheva al palleggio in diagonale a Dudova, Agbortabi e Koeva in posto 4, Saykova e Angelova al centro, Pashkuleva libero.

    1° SET – Partenza aggressiva di Novara che trova subito il break (4-2). Il Maritza prova a restare in scia grazie agli errori al servizio delle padrone di casa, ma la risposta di Ishikawa e Mims non si lascia attendere: così, dopo il secondo ace consecutivo dell’opposta statunitense, coach Ersimsek corre ai ripari e richiama le sue giocatrici (9-5). Al rientro in campo, le bulgare reagiscono e si riportano sotto con un parziale di 0-3 (9-8). Le Zanzare pungono con Ishikawa e Aleksic, ma ancora una volta si fanno rimontare (11-11).

    Saykova e Dudova replicano ai tentativi di allungo novaresi, anche se poi Mims sale in cattedra con un block vincente e fa scivolare le ospiti a meno 2 (15-13). Dopo alcuni scambi equilibrati, il Maritza spinge sull’acceleratore e mette la freccia del sorpasso (17-18). Coach Bernardi decide di chiamare timeout e, dopo l’interruzione, le igorine trovano il controbreak e rimettono il musetto avanti: sul 21-19 firmato da Tolok, è la panchina bulgara a fermare il gioco (21-19). Nel finale il Maritza scivola addirittura a meno 5 e, dopo l’ingresso di Akimova (per la prima volta in campo dopo il lungo stop per infortunio), Agbortabi incappa in un errore e regala il primo set alle padrone di casa (25-20).

    2° SET – La seconda frazione parte con un’invasione a muro della Igor e un errore al servizio del Maritza, e prosegue con il maniout di Mims e il block di Tolok (3-1). Le bulgare scivolano in un attimo a meno 4 e così, sul 5-1 firmato da Bosio, coach Ersimsek decide di chiamare timeout. Le piemontesi spingono ulteriormente sull’acceleratore con Mims, ma Angelova ferma l’emorragia di punti (7-2). Nel frattempo, però, Novara continua a macinare punti e vola a più 8: Ersimsek corre ai ripari e ferma di nuovo il gioco (11-3).

    Dopo la pausa Bernardi concede spazio a Mazzaro, che prende il posto di Aleksic. Intanto gli errori di Dudova e Agbortabi regalano alla Igor la doppia cifra di vantaggio (15-4). Poco dopo entrano anche Alsmeier, Bartolucci e Akimova; l’opposta russa si fa stampare il primo attacco, anche se poi la sua connazionale Tolok rimedia mettendo a segno tre punti consecutivi (20-7). Nel finale Saykova e Koeva (22-10) provano a rendere meno amaro il gap, ma le Zanzare vanno di fretta e chiudono il set grazie a un errore della neoentrata Nikolova (25-13).

    3° SET – Novara torna in campo con Bartolucci in regia, Mims opposta, Villani e Tolok in banda, Squarcini e Mazzaro al centro, e De Nardi libero. L’avvio del set è letteralmente dominato dal Maritza, che trova subito un parziale di 0-6 grazie a Slavcheva e Dudova. Dopo il timeout chiamato da coach Bernardi, Tolok ferma l’emorragia di punti, ma la risposta di Saykova non si lascia attendere; poco dopo Dudova fa volare le bulgare a più 7 (2-9).

    Tuttavia, la reazione novarese non si lascia attendere: sull’ace del 6-9 firmato da Tolok, coach Ersimsek ferma il gioco con un timeout. Al rientro in campo Dudova è la prima a segnare, anche se poi Villani e Mims dimezzano il gap (8-10). Le bulgare reagiscono prontamente con Agbortabi (11-14), ma la Igor si rifa subito sotto grazie a due punti consecutivi di Tolok (13-14). Tuttavia, il tentativo di rimonta delle Zanzare viene interrotto da alcuni errori in attacco che danno ossigeno alle ospiti (13-17).

    Dopo il timeout chiamato da Bernardi, la Igor trova un controbreak (16-17) e a questo punto è la panchina del Maritza a chiamare il ‘tempo’. Mazzaro firma il block che vale il pareggio; poi Novara completa la rimonta e mette la freccia grazie a Tolok (19-17). Nel finale di set il Maritza perde contatto e scivola a meno 5 (23-18); Dudova ferma il parziale delle igorine, ma subito dopo incappa in un errore al servizio. Alla fine, è Villani chiudere la contesa alla prima palla match (25-19).

    Igor Gorgonzola Novara 3Maritza Plovdiv 0 (25-20, 25-13, 25-19)

    Igor Gorgonzola Novara: Bosio 5, Ishikawa 7, Mims 15, Aleksic 1, Tolok 23, Squarcini 1, De Nardi (L), Fersino (L), Alsmeier, Akimova, Villani 2, Bartolucci 2, Mazzaro 3. Non entrate: Bonifacio. All. Bernardi.Maritza Plovdiv: Agbortabi 6, Slavcheva 5, Koeva 3, Saykova 13, Angelova 3, Dudova 8, Todorova (L), Borisova, Nikolova 1. Non entrate: Petrova, Guncheva, Kitipova, Doshkova, Pashkuleva (L). All. Ersimsek.

    ARBITRI: Miklosic, Butto. NOTE – Durata set: 23′, 21′, 23′; Tot: 67′.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Superlega, 18ª giornata: il sestetto ideale e il pagellone di Paolo Cozzi

    Riparte la Superlega dopo la sosta per le Finals di Coppa Italia e le due grandi deluse del weekend bolognese si fanno trovare pronte e agguerrite per dimostrare che le sconfitte in semifinale sono state solo uno spiacevole inciampo. Ottima Civitanova che dimostra tutto il suo valore sul campo ostico di Piacenza, aprendo ufficialmente la crisi in casa biancorossa. A centro classifica male Verona e Milano, bene Cisterna e disastro Modena che rischia addirittura di veder sfumare la qualificazione playoff. In coda alla classifica passo avanti di Grottazzolina che ora sogna addirittura un pass per la post season, sprint salvezza di Monza in un duello all’ultimo colpo con Padova e Taranto che di colpo si trova a giacere sul fondo classifica.

    Ma veniamo al sestetto di giornata e alle pagelle: Boninfante–Petkovic, Lavia–Davyskiba, Chinenyeze–Averill, Laurenzano (L).

    Perugia – Taranto 3-0Torna alla vittoria Perugia dopo 3 settimane avvero complicate, e lo fa col piglio delle grandi, annichilendo Taranto e chiudendo il match con pochissimi errori gratuiti. Ben Tara (voto 8) torna nelle vesti del bombardiere di razza e Semeniuk (voto 8) monopolizza la riga dei 9 metri portandosi a casa ben 5 ace. Bene anche Ishikawa (voto 8,5), semplicemente infermabile in attacco, e Giannelli (voto 7) che alterna con la solita bravura i suoi attaccanti.

    Taranto non regge il ritmo perugino e sprofonda all’ultimo posto, anche se non era certo questa la gara dove trovare punti salvezza. Con la ricezione che fa acqua da tutte le parti Zimmermann (voto 5) trova risposte solo da Gironi (voto 6), mentre gli altri attaccanti faticano sia in attacco che in ricezione con Held (voto 5,5) bersagliato in seconda linea e Lanza (voto 5) che non riesce ad incidere nel match.

    Verona – Trento 0-3Una Trento arrabbiata e ferita dopo la Coppa Italia riparte da Verona asfaltando i padroni di casa che non riescono a proporre soluzioni alternative al duo Keita (voto 7) – Mozic(voto 5,5). La ricezione resta il fondamentale più in difficoltà con ben 10 ace subiti, ma nonostante tutto Abaev (voto 6) fa chiudere l’attacco con il 57%. Il grosso problema resta, come detto da tempo, il poco uso dei centrali (voto 4,5), anche ieri pressoché spettatori nelle fasi di attacco e non pervenuti a muro.

    In casa trentina ottimo Sbertoli (voto 8) che esalta un Lavia (voto 8,5) lucido e spietato come nelle grandi occasioni. Con lui bene anche l’altro nostro azzurro Michieletto (voto 8) e Flavio (voto 8), mentre continuano i problemi con gli opposti dove Gabi (voto 5) non va oltre un misero 30%. Una prova di forza degna di nota quella dei ragazzi trentini che dopo una settimana sulla graticola danno ad allenatore e società la miglior risposta possibile.

    Piacenza – Civitanova 0-3Tonfo sonoro per Piacenza che a ranghi completi si inchina a Civitanova e vede allontanarsi il terzo posto. La battuta della Lube mette tanta pressione, ma non può bastare per spiegare l’opaca prova piacentina che non brilla in attacco e sbaglia tanto al servizio. Brizard (voto 5) riesce ad illuminare solo Romanò (voto 7) in una gara in cui Kovacevic (voto 4) sprofonda in ricezione e Simon (voto 6) non riesce ad incidere come in altre occasioni. Passo indietro anche per Mandiraci (voto 5,5) probabilmente non ancora al top della forma dopo l’infortunio.

    La Lube ormai ha superato anche il mal di trasferta, sbaglia pochissimo, batte forte e mura ben organizzata con Medei che ha fatto fare ai suoi ragazzi un bel salto di qualità. Chinenyeze (voto 8,5) finalmente attacca e mura con continuità, Bottolo (7,5) oltre servizio e attacco ha acquisito nuove sicurezze in ricezione, manca forse un po l’apporto di Lagumdzija (voto 5), ma la squadra dimostra di essere cresciuta mentalmente e di saper gestire i suoi alti e bassi.

    Grottazzolina – Milano 3-2Non smette di stupire Grottazzolina che in questo suo pazzo girone di ritorno prende un altro scalpo importante come quello di Milano. Marchiani (voto 8) chiede gli straordinari a Petkovic (voto 8,5) trovando una super prova del suo opposto, ma gira bene anche Fedrizzi (voto 6,5) e un plauso va fatto ad Antonov (voto 6,5), bravo a dare il suo contributo nel momento del bisogno. 

    Milano, nonostante un muro di qualità, fatica a trovare continuità in attacco dove Porro (voto 5,5) non riesce ad accendere un Louati (voto 5,5) molto falloso per i suoi standard. Spreca l’occasione Gardini (voto 5,5), mentre esce dall’anonimato Caneschi (voto 7,5) con una prova sontuosa a muro cosi come Larizza (voto 6,5).

    Cisterna – Modena 3-2Vittoria al fotofinish per Cisterna che trova punti preziosi per i playoff e si lascia alle spalle la zona turbolenta della classifica. Muro e attacco spingono i pontini con i centrali grandi protagonisti a partire da Nedelkovic (voto 8) e con un Baranowicz (voto 7) sempre attento nell’innescare i suoi laterali dove Ramon (voto 7,5) è il più positivo del trio. Male invece la ricezione dove si contano ben 15 ace subiti… una enormità!

    Modena sprofonda, attacca comunque bene, batte forte, ma alla lunga manca completamente a muro. Buchegger(voto 7,5) è la linfa dell’attacco canarino, ma Rinaldi (voto 5) è spento e non basta una prova da standing ovation di Davyskiba (voto 9) per regalare la vittoria ad una squadra che manca di fiducia nei momenti chiave e ora deve anche guardarsi dietro.

    Monza – Padova 3-1Nella partita da ultima spiaggia Monza si ritrova e con grinta e cuore porta a casa tre punti fondamentali che dimostrano come la squadra di Eccheli sappia soffrire e lottare unita. Un buon Cachopa (voto 7) sfrutta la giornata positiva in ricezione per esaltare Averill (voto 8) e Beretta (voto 6,5), con Rohrs (voto 7) e poi Martila (voto 6,5) ottimi comprimari. Fatica, ma fa un lavoro prezioso in seconda linea, Juantorena (voto 6) dando serenità ad un ambiente che dopo tante settimane può tornare lentamente a respirare.

    Padova da par suo gioca una bella gara, mura tanto e attacca con continuità, manca però nei momenti finali di set dove regala troppi punti diretti. Porro (voto 7) dimostra anche a Monza tutto il suo talento, Sedlacek (voto 6,5) dà equilibrio e Masulovic (voto 7) punti. Però ora la classifica è davvero corta sul fondo e l’allarme, anche per i patavini, suona a più non posso.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Risultati A3: blitz da tre punti di Bellunno e Savigliano, Sorrento doma Gioia

    Nel primo weekend di febbraio in Serie A3 si sono giocate la 5a giornata di ritorno del Girone Bianco e la 7a nel Girone Blu. Nel primo San Donà prende 2 punti in Sardegna. Blitz da 3 per Belluno e Savigliano. Prova di forza in casa per Acqui e San Giustino. Nel secondo Castellana, Lecce e Reggio Calabria fanno il pieno in trasferta. Tre punti interni per Modica e Sorrento.

    Risultati Serie A35a giornata di ritorno – Girone BiancoSarroch – San Donà di Piave 2-3(25-19, 21-25, 19-25, 25-18, 12-15)San Giustino – CUS Cagliari 3-0(25-20, 25-21, 25-22)Ancona-Belluno 1-3(17-25, 22-25, 25-22, 21-25)Acqui Terme-Mantova 3-1(25-22, 20-25, 26-24, 25-23)Brugherio-Savigliano 0-3(18-25, 22-25, 13-25)Riposa: Rinascita Lagonegro

    Risultati Serie A38a giornata di ritorno – Girone BluSabaudia – Reggio Calabria 1-3(25-21, 20-25, 18-25, 21-25)Napoli – Castellana Grotte 1-3(23-25, 25-20, 18-25, 21-25)Modica – Campobasso 3-0(25-13, 25-22, 25-16)Sorrento-Gioia Del Colle 3-0(25-23, 25-17, 33-31)Ortona-Lecce 1-3(25-22, 21-25, 21-25, 15-25)

    Classifica Serie A3 – Girone BiancoPersonal Time San Donà di Piave 32, Negrini CTE Acqui Terme 29, Belluno Volley 28, Gabbiano FarmaMed Mantova 25, ErmGroup Altotevere San Giustino 23, CUS Cagliari 20, Sarlux Sarroch 20, Monge Gerbaudo Savigliano 18, The Begin Volley Ancona 12, Diavoli Rosa Brugherio 3.

    Classifica Serie A3 – Girone BluRomeo Sorrento 41, JV Gioia Del Colle 34, Domotek Reggio Calabria 32, Rinascita Lagonegro 29, Sieco Service Ortona 24, Aurispa Links per la vita Lecce 24, Avimecc Modica 24, Vidya Viridex Sabaudia 21, BCC Tecbus Castellana Grotte 16, Gaia Energy Napoli 13, EnergyTime Campobasso 9.1 incontro in più: JV Gioia Del Colle, Vidya Viridex Sabaudia

    Prossimo Turno Serie A3 – Girone Bianco6ª Giornata di Ritorno

    Sabato 8 febbraioore 18.30 Savigliano – San Giustinoore 20.30Belluno – SarrochDomenica 9 febbraioore 16.00Brugherio – AnconaCUS Cagliari – Mantovaore 18.00San Donà di Piave – Acqui Terme

    Prossimo Turno Serie A3 – Girone Blu8ª Giornata di Ritorno

    Sabato 8 febbraioore 18.00 Campobasso – SorrentoDomenica 9 febbraioore 16.00Reggio Calabria – Castellana Grotteore 18.00Lecce – LagonegroNapoli – Ortonaore 19.00Modica – SabaudiaRiposa: JV Gioia Del Colle

    (fonte: Lega Volley) LEGGI TUTTO

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    Chiusa la regular season di A2 femminile, capoliste sono San Giovanni e Busto Arsizio

    Si è chiusa oggi, domenica 2 febbraio, la Regular Season della Serie A2 Tigotà. San Giovanni e Busto Arsizio chiudono la prima parte di stagione in vetta al Girone A e al Girone B, con le romagnole avanti di 3 punti nella Pool Promozione che comincerà il weekend del 15-16 febbraio, con i calendari in uscita ad inizio settimana. Dietro di loro, nell’ordine della futura classifica, Messina, Macerata, Trento, Brescia, Cremona, Padova, ultima qualificata grazie ai risultati di oggi, Melendugno e Costa Volpino. Le restanti dieci formazioni giocheranno la Pool Salvezza, che decreterà le 4 retrocesse. Questa la prossima classifica: Offanengo, Olbia, Albese, Castelfranco, Imola, Casalmaggiore, Lecco, Mondovì, Concorezzo e Altino.

    C’era evidentemente già aria di Pool Promozione al PalaRescifina, dove l’Akademia Sant’Anna Messina e l’Omag-MT San Giovanni in M.no danno vita ad una partita di altissimo livello, emozionante, vibrante ed equilibrata. Dopo essere andata in vantaggio due volte ed essersi vista rimontare altrettante, è la squadra di coach Bellano, attesa domenica prossima dalla Finale di Coppa Italia Frecciarossa A2 contro Trento, a piazzare l’allungo decisivo 12-15 al tie-break. Bella la sfida nella sfida tra Diop, 29 punti, e Piovesan, MVP con 26, a giocare il ruolo di scudiere da un lato Olivotto (14 punti) e Mason (13), dall’altro Nardo (16) e Consoli (11). A beneficiare del risultato è la Cbf Balducci Hr Macerata, che grazie al 3-0 contro la Cbl Costa Volpino aggancia proprio le siciliane a 42 punti. A referto, 13 punti per Decortes e Buffo, MVP Caruso con 10 punti di cui ben 8 muri.

    Altri due tie-break nelle restanti partite. La Valsabbina Millenium Brescia piega la Volleyball Casalmaggiore con 24 punti di Pistolesi (5 ace) e 21 di Siftar (5 muri), nonostante i 31 di Montano e i 20 di Costagli (5 muri). Decisivo il tie-break, finito 15-8, dopo un grande quarto set chiuso 30-32. Stesso risultato anche tra Orocash Picco Lecco e Clai Imola Volley, con il successo delle romagnole in un tie-break lunghissimo, terminato 20-22. Sono sempre Stival, 17 punti, e Bulovic, 16, gli assi a disposizione di coach Speek, subentrato a Caliendo in settimana, non bastano alle padrone di casa i 23 punti di Amoruso e i 16 di Mangani. Nell’ultimo match, altro importante successo della Bam Mondovì in ottica Pool Salvezza: secco 3-0 alla Fgl-Zuma Castelfranco Pisa, Bosso e Viscioni protagoniste con 18 e 15 punti.

    Nel Girone B si attendeva l’ultima qualificata alla Pool Promozione e alla fine la Nuvolì Altafratte Padova riesce ad approfittare dello scivolone di Offanengo grazie al 3-0 all’Imd Concorezzo. Soffre solo nel secondo set, vinto 26-24, la squadra di coach Sinibaldi, trascinata dai 20 punti di Grosse Scharmann. Consolida la vetta la Futura Giovani Busto Arsizio, che contro una Narconon Volley Melendugno già qualificata ieri, vince 3-1. Formidabile la coppia Zanette-Enneking: 25 punti per la prima, con 2 ace, 23 per la seconda, con 4 muri. Infine, netto 3-0 della Volley Hermaea Olbia contro la Tenaglia Abruzzo Volley, Trampus migliore in campo grazie ai suoi 16 punti.

    Risultati Serie A2 – Girone AMessina – San Giovanni In M.No 2-3(22-25, 25-11, 16-25, 25-23, 12-15)Mondovì – Castelfranco Pisa 3-0(25-21, 25-19, 25-19)Brescia – Casalmaggiore 3-2(25-21, 23-25, 25-22, 30-32, 15-8)Lecco – Imola 2-3(25-17, 21-25, 25-18, 14-25, 20-22)Macerata – Costa Volpino 3-0(25-21, 25-22, 25-23)

    Classifica Serie A2 – Girone AOmag-Mt San Giovanni In M.No 46, Akademia Sant’Anna Messina 42, Cbf Balducci Hr Macerata 42, Valsabbina Millenium Brescia 32, C.B.L. Costa Volpino 29, Fgl-Zuma Castelfranco Pisa 19, Clai Imola Volley 19, Volleyball Casalmaggiore 16, Orocash Picco Lecco 14, Bam Mondovì 11.

    Risultati Serie A2 – Girone BComo – Offanengo 3-0(25-18, 25-21, 27-25)Olbia – Altino 3-0(25-11, 25-16, 25-18)Cremona – Trento 3-1(25-23, 21-25, 25-22, 25-18)Altafratte Padova – Concorezzo 3-0(25-11, 26-24, 25-21)Futura Busto Arsizio – Melendugno 3-1(21-25, 25-16, 25-21, 25-18)

    Classifica Serie A2 – Girone BFutura Giovani Busto Arsizio 43, Itas Trentino 38, U.S. Esperia Cremona 32, Nuvolì Altafratte Padova 31, Narconon Volley Melendugno 31, Trasporti Bressan Offanengo 30, Volley Hermaea Olbia 26, Tecnoteam Albese Volley Como 24, Imd Concorezzo 10, Tenaglia Abruzzo Volley 5.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    Superlega, 7^ di ritorno: Perugia si risolleva, punti pesanti per Grottazzolina, Cisterna e Monza

    Ma che domenica bestiale questa domenica in Superlega, è proprio il caso di dire parafrasando una celebre canzone di Fabio Concato. La prima notizia di giornata è il ritorno al successo di Perugia dopo quattro sconfitte di fila (tra campionato, Coppa Italia e Champions). A subire la rabbiosa reazione d’orgoglio di Giannelli e compagni è la povera Taranto, travolta in tre set e ora ultima perché nel frattempo Monza ha battuto Padova in quattro combattutissimi set, salendo così anche lei a quota 12 punti ma con una vittoria in più. Boato sugli spalti del PalaBarton sul finale del terzo set quando è rientrato in campo di Oleh Plotnytskyi: un segnale importante che attesta che il giocatore è sulla via del recupero.

    La seconda notizia di giornata è una non notizia, ovvero l’ennesimo exploit in questo girone di ritorno di Grottazzolina che in casa passa all’incasso anche contro Milano battendola al tiebreak e salendo così a quota 17 in classifica, a meno due dalla coppia formata da Cisterna e Modena, che si sono affrontate proprio in questo turno in terra laziale. Altra gara lunga cinque set che ha regalato due punti ai padroni di casa e uno agli emiliani.

    Terza doppia notizia, non meno clamorosa della seconda, sono i perentori 0-3 rifilati a domicilio da Trento e Civitanova rispettivamente a Verona e Piacenza.

    7ª Giornata di Ritorno – SuperLega

    Verona – Trento 0-3(16-25, 19-25, 23-25)Piacenza – Civitanova 0-3(20-25, 19-25, 23-25)Monza – Padova 3-1(25-23, 21-25, 25-23, 25-23)Perugia – Taranto 3-0(25-13, 25-16, 25-22)Grottazzolina – Milano 3-2(25-23, 31-33, 25-21, 23-25, 15-11)Cisterna – Modena 3-2(25-22, 13-25, 25-22, 23-25, 15-12)Classifica SuperlegaSir Susa Vim Perugia 45 (16 vinte-2 perse), Itas Trentino 43 (15-2), Cucine Lube Civitanova 39 (12-5), Gas Sales Bluenergy Piacenza 35 (12-6), Rana Verona 30 (10-8), Allianz Milano 30 (10-8), Cisterna Volley 19 (7-10), Valsa Group Modena 19 (6-12), Yuasa Battery Grottazzolina 17 (5-13), Sonepar Padova 15 (4-13), Mint Vero Volley Monza 12 (5-13), Gioiella Prisma Taranto 12 (4-14).

    Prossimo Turno Superlega8ª Giornata di RitornoSabato 8 febbraio, ore 20.30Trento – PiacenzaDiretta Rai Sport e VBTV

    Domenica 9 febbraio, ore 16.00Verona – MonzaDiretta DAZN e VBTV

    Domenica 9 febbraio, ore 16.00Grottazzolina – PerugiaDiretta VBTV

    Domenica 9 febbraio, ore 18.00Taranto – CisternaDiretta Rai Sport e VBTV

    Domenica 9 febbraio, ore 18.00Modena – CivitanovaDiretta DAZN e VBTV

    Domenica 9 febbraio, ore 19.00Milano – PadovaDiretta VBTV LEGGI TUTTO