consigliato per te

  • in

    Semifinali Scudetto: Trento vince Gara 1; l’impresa di Piacenza sfuma ai vantaggi del tie-break

    Alla IlT Quotidiano Arena la serie di Semifinale Scudetto viene inaugurata con un match dalle mille emozioni e senza esclusione di colpi terminato solo sul del tie-break. Alla fine Gara 1 sorride all’Itas Trentino, che conquista la vittoria contro Gas Sales Bluenergy Piacenza dopo più di due ore e mezza di gioco.

    Il testa a testa è tra i posti 4, Michietto e Maar, i miglior realizzatori dell’incontro, ma non sono da meno Rychlicki (17), Mandiraci (20) e Romanò. Con l’opposto azzurro che alza la voce al sevizio, piazzando 6 ace in tutto il match e risultando fondamentale a fine quarto parziale per riaprire i conti.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Itas Trentino 3Gas Sales Bluenergy Piacenza 2(25-23, 23-25, 25-21, 23-25, 18-16)

    Itas Trentino: Sbertoli 5, Michieletto 25, Resende Gualberto 10, Rychlicki 17, Lavia 12, Kozamernik 7, Pesaresi (L), Garcia Fernandez 2, Laurenzano (L), Bartha 0, Acquarone 0. N.E. Bristot, Pellacani, Magalini. All. Soli. Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 2, Mandiraci 20, Simon 11, Romanò 17, Maar 24, Galassi 10, Loreti (L), Scanferla (L), Bovolenta 1. N.E. Salsi, Kovacevic, Ricci, Andringa, Gueye. All. Travica.

    Arbitri: Cerra, Cesare. Note – durata set: 31′, 31′, 34′, 30′, 27′; tot: 153′. LEGGI TUTTO

  • in

    Semifinali Scudetto: Novara parte bene, ma Conegliano reagisce e conquista Gara 3 in rimonta

    Al PalaVerde non si passa. Dopo essere partita nel modo migliore possibile, con un set vinto 16-25, la Igor Gorgonzola Novara ha poi subito il rientro della Prosecco DOC Imoco Conegliano, che va a vincere Gara 3 in quattro set e si riporta avanti nella Serie di Semifinale.

    Tornano a dominare Zhu, Gabi (nominata MVP al termine della sfida) e Haak, ma grande merito va a Wolosz che ha orchestrato il gioco nel modo migliore lasciando spesso le sue schiacciatrice con muro a zero. Se le Pantere hanno avuto una settimana per arrivare preparate a questo appuntamento, Novara paga la stanchezza dell’appuntamento in Turchia che le ha portate sul tetto d’Europa.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Igor Gorgonzola Novara 1(16-25, 25-18, 25-11, 25-15) LEGGI TUTTO

  • in

    Girone Play-Off Challenge: successo in rimonta per 3-1 di Verona su Milano

    Parte dalla bella cornice del Pala Agsm AIM di Verona il Play Off 5° Posto Credem Banca di Allianz Milano. E parte davvero bene, vincendo il primo set contro un’ottima Rana. La partita vive poi su un bell’equilibrio e il costante punto a punto, ma sono gli scaligeri a festeggiare e portare a casa l’intera posta con un 3-1 frutto in particolare del recupero nel quarto e decisivo set. Numeri sempre molto vicini tra le due formazioni. Tante azioni spettacolari in questo esordio del girone che regalerà il pass per la Challenge Cup, ultimo utile per l’Europa. Cortesia con i suoi 14 punti viene premiato MVP al termine della gara.

    Starting Players – Coach Piazza schiera il 6+1 delle ultime uscite con Paolo Porro in diagonale a Ferre Reggers, Otsuka e Louati schiacciatori laterali, al centro Caneschi e Schnitzer, libero Catania.Risponde Simoni con Abaev in regia con Keita opposto, Sani e il rientrante capitan Mozic in posto quattro, Zingel Cortesia al centro e libero D’Amico.

    1° set – Louati chiude il primo scambio lungo per il 2-3 Allianz Milano. Anche Tatsu Otsuka sale subito sugli scudi nel punto a punto iniziale, suoi il 6-7 e il mini-break del 7-9. Errore di Mozic da posto due e Allianz prova a scappare 9-12. Il primo ace del match di Keita (metterà 7 punti nel parziale contro i 5 di Reggers e Otsuka) riporta gli scaligeri 13-14, pareggia sempre il maliano da seconda linea 14-14. Ancora lo schiacciatore giapponese a riportare il break 14-16. Ace di Sani ed è 16-16. Muro di Schnitzer sull’opposto di Verona 17-18, poi Mozic manda out, Simoni vuole il check, ma non c’è stato tocco a muro, time out Verona sul 17-19. Pareggia Rana al rientro 19-19. Attacco monster di Reggers a colpire in volto il malcapitato Sani che deve uscire dal campo a farsi medicare il naso per Ewert. Sul 20-21 dentro Kaziyski per Reggers in battuta. Risponde Verona con l’ex Vitelli per Cortesia sul 21-21. Sul 22-22 Piazza spende un time out sul servizio di Keita. Centimetri in prima linea, dentro Piano per Porro, è Otsuka a murare Keita per il 22-24 con time out Verona. Ancora il giapponese a muro sul maliano per il 23-25 è il 3° muro punto milanese contro un unico dei veneti. Milano attacca meglio 48% di palla punto contro il 47% e non bastano i due ace scaligeri a girare il parziale.   

    2° set – Ewert resta in campo per Sani anche nel secondo parziale, la partenza di Rana è più decisa 3-0, recupera Allianz anche grazie a un check vincente di Piazza a interrompere un’azione per palla a terra, l’errore di Ewert vale il 5-5. Si prosegue neanche a dirlo punto a punto. Spezza l’equilibrio ancora Keita 11-9. Sul punto successivo di Cortesia, Piazza ferma il gioco la prima volta. Filotto veronese fino al 16-11 e seconda interruzione per Allianz. Allunga ancora però la squadra di casa sul turno al servizio di Keita (18-12). Doppio cambio Milano, dentro la diagonale Zonta-Barotto, con Caneschi che mura Keita per il 18-14, sul successivo errore in pipe di Mozic è Simoni a fermare il gioco. Vitelli per Zingel sul 20-17, poi rientrano Porro e Reggers (20-17). Ewert mette il 23-19, Larizza per Schnitzer al servizio, serve un break e Louati fa un bel muro 23-21 con time out Simoni. Tre setpoint Rana, rientra Sani con Spirito in campo 24-21, chiude un bilanciere di Keita 25-22. Decide il parziale l’attacco di Verona con un importante 64% contro il 48% lombardo, Reggers mette altri 5 punti con l’83%, 6 Keita con il 75% e altrettanti Cortesia con i 2 muri.

    3° set – Parità ristabilita, l’ace di Reggers viene seguito da quello di Cortesia 5-4, errore di Mozic in pipe e nuova parità 6-6. Non basta una copertura pazzesca di Catania a fare chiudere il punto ad Allianz, Verona mette un break 9-7. Pareggia l’ace di Porro 9-9. Allianz si ferma pericolosamente per tre azioni. Larizza per Schnitzer in battuta sul 13-11. Allunga Rana e Piazza ferma il gioco sul 17-13. Kaziyski per Caneschi al servizio. Sul 18-16 e il turno di Porro al servizio, Simoni ferma il gioco. Resta il break per Verona, dentro Piano per Porro sul 22-20, poi, il punto successivo Spirito e Sani nel campo avversario dopo il time out di Piazza (23-20). Rana ha tre setpoint, annullato il primo da un errore di Keita dai nove metri, Simoni ferma il gioco, ma Allianz difende l’impossibile, Keita manda out: 24-23. Chiude Mozic 25-23. Valori vicinissimi in questo set: 6 punti di Reggers contro 5 di Keita, Allianz attacca con il 54% contro il 52% avversario, ma questo non basta.

    4° set – Allianz vuole portare la sfida al quinto e mette il break iniziale, scambio lungo con muro su Keita 6-8. Allunga di un altro punto la formazione del presidente Lucio Fusaro. Simoni ferma il gioco. Vitelli per Zingel sul 10-12. Rana rosicchia un punticino e resta attaccata al set 12-13. Un murone di Porro su Mozic vale il 14-17. Spirito per Mozic sul 16-18. Louati si inventa il 17-20, dentro Kaziyski per la battuta. Sani per Ewert l’azione successiva (18-20). Mozic trova il -1 con time out Piazza (20-21). Il pareggio è un ace di Vitelli 22-22. Gardini per Otsuka in prima linea, nuova parità 23-23, sul muro di Cortesia contro il rientrato giapponese, c’è il matchpoint Verona con time out Piazza 24-23. Chiude Keita 25-23.

    Rana Verona 3Allianz Milano 1(23-25, 25-22, 25-23, 25-23)Rana Verona: Abaev 1, Mozic 14, Cortesia 17, Keita 24, Sani 3, Zingel 3, Ewert 4, D’Amico (L), Spirito 0, Bonisoli (L), Vitelli 2. N.E. Chevalier, Jensen, Zanotti. All. Simoni.Allianz Milano: Porro 3, Otsuka 11, Schnitzer 8, Reggers 22, Louati 13, Caneschi 5, Staforini (L), Kaziyski 0, Larizza 0, Zonta 0, Catania (L), Barotto 1, Piano 0, Gardini 0. N.E. All. Piazza.Arbitri: Cavalieri, Papadopol.Note – durata set: 31′, 32′, 31′, 29′; tot: 123′.

    (fonte: Allianz Milano) LEGGI TUTTO

  • in

    Semifinali Scudetto: Gara 1 è di Perugia, Civitanova piegata 3-0 al PalaBarton

    Il primo atto della serie di semifinale Play-Off di Superlega non tradisce il pronostico: al PalaBarton la Sir Susa Vim Perugia batte 3-0 la Cucine Lube Civitanova con i parziali di 25-22, 25-19, 25-22. Best scorer del match sono Plotnytskyi per gli umbri con 14 punti e Lagumdzija per i marchigiani con 16.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Sir Susa Vim Perugia 3Cucine Lube Civitanova 0(25-22, 25-19, 25-22)Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 2, Plotnytskyi 14, Solé 7, Ben Tara 10, Semeniuk 10, Loser 8, Piccinelli (L), Cianciotta 0, Herrera Jaime 0, Colaci (L). N.E. Candellaro, Zoppellari, Usowicz, Ishikawa. All. Lorenzetti.Cucine Lube Civitanova: Boninfante 3, Bottolo 1, Chinenyeze 4, Lagumdzija 16, Nikolov 10, Podrascanin 1, Gargiulo 1, Loeppky 4, Orduna 0, Bisotto (L), Hossein Khanzadeh 0, Dirlic 0, Dolcini (L). N.E. Tenorio. All. Medei.Arbitri: Giardini, Zavater.Note – durata set: 31′, 32′, 30′; tot: 93′. LEGGI TUTTO

  • in

    Ortona chiude i battenti, il presidente Lanci: “Lo confermo con la morte nel cuore”

    Un’altra piazza storica della pallavolo italiana alza bandiera bianca. “Con la morte nel cuore sono costretto ad annunciare che venderemo il titolo di Serie A3 perché non siamo più in grado di sostenere i costi di gestione di un campionato che è diventato troppo oneroso”. A riferirlo è Andrea Lanci, presidente ed ex capitano della Sieco Impavida Ortona. “È una decisione che non avrei mai voluto prendere, ma questa è la realtà dei fatti. Purtroppo, è finita un’epoca”.

    Già, purtroppo è proprio così. Anche Ortona, e sottolineante ‘anche’, perde la pallavolo di alto livello pur mantenendo le squadre giovanili. Come fatto ad esempio da Vibo Valentia, solo per citarne una, qualche anno fa. Una storia lunga oltre vent’anni, tra campionati di A2 e A3, e una Superlega anche sfiorata, che finisce nel modo più amaro. Un tema, quello della sostenibilità (e non solo) che meriterebbe una riflessione profonda e onesta sui pro e i contro delle ultime riforme attuate, così come sugli effetti che stanno generando.

    “Già un paio d’anni fa siamo stati vicini alla cessione del titolo – racconta Lanci – poi è intervenuta la politica con promesse non mantenute. Il sistema non aiuta realtà di provincia come la nostra. Dagli anni ’80 e ’90 Ortona ha sempre avuto una caratteristica: dare la possibilità ai giovani del posto di giocare. Oggi invece i prodotti del settore giovanile a 15/16 anni vanno via per giocare nei grandi club senza che alla società arrivi un euro di indennizzo”.

    “In questi anni abbiamo dimostrato serietà e coerenza – conclude Andrea Lanci, figlio dello storico patron Tommaso Lanci e fratello di Nunzio, ex allenatore della prima squadra – non vogliamo sporcare il nome della famiglia e di Ortona con atteggiamenti che non ci appartengono. Le motivazioni che ci hanno indotto a lasciare la pallavolo di alto livello sono tante”. Un vero peccato.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

  • in

    Match-point Milano per la Finale Scudetto, ma Lavarini avverte: “Scandicci può allungare la serie”

    Torna di scena all’Allianz Cloud la Numia Vero Volley Milano. Dopo la vittoria al tie-break di domenica scorsa in casa delle avversarie, la formazione di coach Lavarini è pronta a scendere in campo domenica 6 aprile alle ore 17.00 (diretta DAZN e VBTV) per Gara 3 di Semifinale Scudetto contro la compagine toscana della Savino Del Bene Scandicci; una sfida delicata per le meneghine e che vale il match point per accedere in Finale. Un eventuale successo regalerebbe infatti a Milano, che attualmente guida la Serie con un parziale di 2-0, un posto nell’atto finale della competizione.

    In questi Playoff, la Numia Vero Volley si conferma estremamente solida a muro, guidando la classifica con 50 blocks realizzati in quattro partite, con Conegliano seconda, ferma a 35. Determinanti per questo risultato sono state le prestazioni della centrale serba Hena Kurtagic, MVP dell’ultimo match – e anche di entrambe le sfide dei Quarti contro Vallefoglia – autrice finora di ben 24 monster block.

    Stefano Lavarini, allenatore Numia Vero Volley Milano: “Ci stiamo concentrando completamente su Gara 3, senza pensare a nient’altro. Sapevamo che sarebbe stata una Serie lunga e ne siamo ancora certi. Scandicci sta confermando la sua forza e, come noi, ha la possibilità di vincere questi incontri. L’unico obiettivo ora è dare il massimo in campo, in ogni singolo momento. Le gare precedenti sono alle spalle; ogni esperienza acquisita ci aiuta a migliorare, ma alla fine ciò che determinerà il nostro futuro sarà solo la performance di domenica”.

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO

  • in

    Semifinali Scudetto: Paolo Cozzi analizza pregi e difetti di Trento, Piacenza, Perugia e Civitanova

    Tutto pronto per le semifinali di Superlega, che cosi come i quarti si preannunciano molto incerte e combattute. Le squadre hanno avuto un periodo insolitamente lungo per preparare la serie, con la possibilità di lavorare sia dal punto di vista tecnico-tattico che da quello fisico, quindi ci aspettiamo quattro squadre vicine al loro 100% pronte a non trascurare nessun dettaglio nella corsa alle Finals.

    Certo, l’infortunio occorso a Balaso mina un po’ le sicurezze in seconda linea di Civitanova e carica Bisotto di molte responsabilità, ma la linea di ricezione marchigiana è migliorata molto nel corso della stagione e sembra comunque ben rodata. Ma veniamo all’analisi delle due semifinali partendo da Trento Piacenza.

    TRENTO vs PIACENZAPronostico della serie: 3-2

    Trento arriva da un periodo non brillantissimo dopo un finale di regular season da applausi. La sconfitta in Copa Cev e le troppe fatiche contro una motivata Cisterna sollevano qualche dubbio sulla tenuta di un gruppo che già sa di cambiare allenatore la prossima stagione. Certo la voglia di scudetto di Sbertoli, Lavia e Michieletto è tanta. Basterà per superare quelle difficoltà che spesso hanno attanagliato la squadra di Soli nei momenti clou in questi due anni?

    Con ricezione buona il palleggiatore milanese fa girare bene i suoi attaccanti forzando molto il gioco al centro (primo tempo – pipe) per scaricare un po’ di pressione sui suoi laterali. In regular season hanno sempre battuto Piacenza grazie al proprio muro, mentre hanno faticato molto in ricezione. Da tenere d’occhio la prova di Rychlicki, molto altalenante nella stagione, con punte di assoluta bravura alternate a partite davvero sottotono.

    Quello che manca forse a Trento è un giocatore determinante non solo in attacco ma anche al servizio nei momenti topici. Riuscirà Michieletto a vestire i panni di superman e a guidare i suoi fino alla finale?

    Attacco⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Muro⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Palleggio⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Ricezione⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Battuta⭐️⭐️⭐️⭐️

    Pausa importante per Piacenza che in queste due settimane ha avuto modo di lavorare con serenità e conoscere meglio i dettami del nuovo coach Travica. Dopo una parte di stagione deludente, c’è ora tanta fiducia e la possibilità di fare il colpaccio non è poi così remota. Brizard nei quarti è sembrato essere meno “solitario” e più a disposizione della squadra, Maar e Mandiraci sono parsi in condizioni fisiche pazzesche, Simon e Galassi al centro sono garanzia di punti e di preoccupazioni per il muro avversario.

    Qualcosa manca a muro anche se Brizard e Maar sanno essere molto pericolosi, mentre la ricezione potrebbe essere il tallone d’Achille della squadra che spesso è andata in difficoltà.

    Fondamentale top è invece la battuta, che spesso ha risolto situazioni complicate, con Romanò fra i migliori della Superlega. E se il nostro opposto della nazionale dovesse attaccare intorno al 50% di positività, ecco che per Piacenza sognare in grande sarebbe più facile.

    Attacco⭐️⭐️⭐️⭐️Muro⭐️⭐️⭐️⭐️Palleggio⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Ricezione⭐️⭐️⭐️⭐️Battuta⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

    Foto Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza­­­­

    PERUGIA vs CIVITANOVAPronostico della serie: 3-1

    Con le Finals di Champions già conquistate, la Perugia di Lorenzetti ha avuto modo di preparare al meglio l’appuntamento con Civitanova, ricordandosi bene che proprio i marchigiani sono stati una delle poche squadre a batterli aprendo una piccola crisi di risultati fra gennaio e febbraio.

    Nei due scontri in campionato Perugia ha sempre faticato a muro e in ricezione, ma Loser al centro della rete nel corso degli ultimi match è cresciuto molto, anche se l’assenza di Russo, specialista nel fondamentale, regala qualcosa agli avversari. Se Solè e Loser portano comunque punti preziosi al centro, è dai lati che passa il gioco di Perugia con Plotnytskyi che è il vero trascinatore del gruppo ben coadiuvato da Ben Tara. Qualche alto e basso per Semeniuk, ma la classe cristallina del polacco non è in discussione. E poi Perugia può contare in panchina su un Ishikawa che certo riserva non è.

    A Giannelli quindi il compito di tenere attivi tutti i suoi attaccanti, sapendo già in partenza che contro i battitori della Lube ci sarà da correre.

    Attacco⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Muro⭐️⭐️⭐️⭐️Palleggio⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Ricezione⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Battuta⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

    foto Lega Volley

    Civitanova, uscita a testa alta da un quarto di Finale contro Milano che poteva essere molto insidioso, è una squadra giovane cresciuta molto sotto la guida di Medei e che ha in Bottolo il giocatore che ha fatto il salto di qualità più importante. Certo, l’assenza di Balaso complica un po’ i piani dei marchigiani, ma se Nikolov e soprattutto Lagumdzija riusciranno ad attaccare con continuità ed efficienza, ecco che la semifinale potrebbe aprirsi di colpo.

    In una squadra di giovani è piaciuto molto anche Boninfante, al suo primo anno da assoluto protagonista e già molto maturo in regia: riuscirà ad esaltare Chinenyeze in attacco e a dare continuità al duo Podrascanin-Gargiulo? Dal centro potrebbero passare molte delle speranze Lube.

    Se il muro resta fondamentale ben fatto, è comunque la battuta l’arma in più di questa squadra che spesso ha creato break vincenti proprio partendo dalla spinta dai 9 metri.

    Attacco ⭐️⭐️⭐️⭐️Muro⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️Palleggio⭐️⭐️⭐️⭐️Ricezione⭐️⭐️⭐️⭐️Battuta⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

    foto Lega Volley

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

  • in

    Stephen Maar tra passato, futuro, famiglia (si sposa) e Trento: “L’avversaria peggiore, ma…”

    Prendi un ragazzo di 22 anni che arriva in Italia, a Padova, direttamente dal Canada. Capisci subito che ha un’energia speciale, fatta più di quello che non è ancora, ma che saltuariamente ti mostra in campo, che di quello che poi sarà il suo vissuto negli anni successivi. Questo ragazzo fa un percorso, articolato tra alcune delle piazze più importanti della Superlega, parliamo di Verona, Milano, Cisterna. Arriva a Monza, gioca dei playoff meravigliosi, tra esplosioni di gioia, rabbia agonistica, palloni che pensi possano saltare per aria e un tormento interiore, che è la sua cifra. 

    L’arrivo a Piacenza di Stephen Maar è forse l’ultima fase di questa evoluzione complessa, durata otto anni (per la parentesi russa alla Dinamo Mosca ci arriviamo) e nella quale lo schiacciatore oggi tira qualche somma, un po’ perché a trent’anni tutto appare più chiaro, tutto prende una forma diversa, e forse perché si è pronti per essere ciò che veramente si vuole essere da grandi, con o senza la pallavolo davanti:

    “Ho trovato la mia tranquillità, il mio mondo. Per tanti anni sono andato avanti, girando il mondo e vivendo anni molto intensamente. Per la prima volta quest’anno la mia famiglia avrà la priorità rispetto a tutto e in estate voglio spendere un po’ di tempo assieme a loro”.

    Ha annunciato il matrimonio con la sua compagna Molly Lohman, pallavolista, solo qualche settimana fa. Vi sposerete in Italia?

    “Le ho chiesto di sposarci in un pomeriggio sul Lago di Garda. Ma per ora non abbiamo i dettagli precisi anche perché dobbiamo incrociare le agende e i programmi. Adesso che mi fa pensare, sarebbe proprio bello se ci sposassimo in Italia (ride n.d.r.)”.

    Anche perché l’Italia è stata la sua fortuna Maar. Ma anche per noi averla nel campionato italiano.

    “Un bel viaggio, lungo otto stagioni, che comprende anche la mia parentesi russa. Ho giocato in tantissime città e ho considerato casa ogni luogo in cui sono stato. Ognuno di quei luoghi mi ha lasciato qualcosa, dalle persone, alle esperienze”.

    Quella che ricorda per un motivo particolare?

    “Credo Cisterna. È stato un anno molto particolare, dopo Milano e prima della proposta di Monza, dove poi ho trascorso tre anni della mia vita. Era un contesto molto piccolo, una città molto vivibile e una squadra capitanata da Fabio Soli e da uno staff, ricordo su tutti Gioele Rosellini, con cui ho lavorato molto bene. La pallavolo era seguitissima ed è stata la prima volta in Italia in cui le persone con cui avevo a che fare nella quotidianità, parlo magari del panettiere o dei ragazzi o ragazze che trovavo al supermercato, poi le ritrovavo sugli spalti a tifare la domenica”.

    Si ricorda il Maar di Padova invece? Arrivato con tante novità a Padova? 

    “Ricordo una squadra completamente nuova, che fece un inizio di campionato incredibile. Peccato perché poi ci siamo persi durante l’anno. Ma ripeto, la casa per me è ovunque in Italia”.

    Ora la casa è Piacenza. Un anno che è stato letteralmente una montagna russa.

    “Un anno in cui questo weekend cominceremo un importante semifinale contro Trento, e a cui teniamo davvero molto”.

    Dall’arrivo di Travica, Piacenza sembra avere una luce nuova.

    “Ogni cambio porta con sé uno scossone, o meglio, una reazione. Il periodo di difficoltà precedente ci ha fatto riflettere e c’è stata come pensavo e dicevo una reazione da parte di tutti. Ora tutti ci crediamo un po’ di più. Certo, Trento è l’avversaria che nessuno vorrebbe ritrovare in semifinale, anche perché è stata la migliore della regular season. Io ora non penso più a chi mi ritroverò di fronte, ma a come lo affronterò”.

    foto Gas Sales Bluenergy Piacenza

    La affronterà, mi permetto di dire in una condizione mentale diversa.

    “Cosa intende?”

    La rivedo in campo con una serenità che non conoscevo.

    “Sì, è un bel momento della mia vita”.

    Stephen Maar pensava di arrivare fino a qui quando studiava alla McMaster University?

    “Non pensavo di avere fino a qui. Ho tanta gratitudine per tutti coloro che mi hanno permesso di fare un percorso, la mia strada. Ho studiato, ho aperto la mente a tutto ciò che mi è stato insegnato e ritrovarmi oggi a questo punto mi rende davvero orgoglioso”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO