consigliato per te

  • in

    Gli azzurri crescono ancora: Sbertoli e Galassi tra le note liete

    Di Paolo Cozzi Ancora una sconfitta per gli azzurri impegnati in VNL nella “bolla” di Rimini contro l’Iran, ma la nostra squadra – composta da tanti giovani anche alla prima esperienza internazionale – dà segnali di crescita. Anche se pesa vedere la nostra nazionale perdere, credo che il percorso intrapreso sia quello giusto per mettere alla prova questo gruppo e vedere chi fra questi ragazzi ha le carte in regola per fare il salto di qualità già quest’anno, e meritarsi magari un biglietto aereo per Tokyo. Quello che salta subito all’occhio è il braccino che viene ai nostri dopo il 20, ed è l’aspetto più mentale che tecnico su cui lo staff della nazionale dovrebbe soffermarsi maggiormente. Troppe volte siamo arrivati noi per primi al 21 o addirittura al 23, per poi perderci in errori gratuiti e farci superare al rush finale. Ne è la prova il dato dell’attacco: mettiamo a terra molti più punti degli iraniani, ma regaliamo loro una infinità di punti fra battute sbagliate ed errori gratuiti e soffriamo molto a muro, fondamentale che invece gli asiatici sfruttano per piazzare break decisivi. Il gioco è migliorato molto, complice una ricezione che gradualmente nel corso del torneo sta affinando i meccanismi consentendo a Sbertoli una maggior fluidità di gioco e una scelta della strategia offensiva più ampia. Proprio il giovane capitano azzurro, in attesa di capire se firmerà per Trento, appare molto cresciuto nella gestione della squadra, coinvolge con ottima puntualità i centrali ed è bravo a velocizzare il gioco sulle bande. Inoltre mi piace proprio l’atteggiamento che mette in campo, e questo si riflette anche sulla difesa, fondamentale in cui si è fatto trovare spesso pronto. Lavora bene per due set baby Michieletto, ragazzo dal futuro assicurato e dal presente già splendente. Due bei set per lui, chiusi sopra il 50%, peccato si blocchi sul più bello subendo un paio di murate, e consegnando in pratica il set agli iraniani, ma anche questi momenti servono a temprare un giovane talento. Fatica di più a trovare continuità Cavuto, atleta che anche quest’anno in campionato ha reso sotto le aspettative e che speravo usasse questa vetrina per rilanciarsi. Efficienza bassa in attacco ma una prova discreta in ricezione e battuta. Buono l’impatto di Recine sul match: d’altronde a lui si chiede proprio quello quando entra, di mettere tutta la sua foga, la sua adrenalina  a disposizione della squadra, e lui lo fa in modo puntuale sia in prima che in seconda linea. Continua a chiudere primi tempi su primi tempi Galassi, autentica rivelazione di questa VNL che potrebbe essere l’uomo in più da portare alle Olimpiadi… un centrale capace di portare via l’uomo e martellare costantemente potrebbe essere di grande aiuto. Ancora un po’ discontinuo a muro, ma se penso alla nazionale A in cui Anzani e Piano sono due centrali molto forti in questo fondamentale, lui potrebbe offrire caratteristiche diverse molto interessanti. Segnali di ripresa anche per l’altro centrale azzurro Cortesia, finalmente innescato con continuità al centro della rete. A muro però è ancora molto acerbo e spesso si trova a rincorrere il gioco di Marouf, vecchio volpone iraniano che sa nascondere la palla fino all’ultimo come pochi al mondo sanno fare. Si riprende dopo le prime due partite davvero complicate anche Nelli, che al servizio punge con continuità ed anche in attacco cerca di restare un punto fermo per Sbertoli per tutta la partita. Ancora qualche errore di troppo sui finali di set, segno di una tensione evidente, mi piacerebbe vederlo giocare con il braccio più sciolto perché penso che possa fare di più in questo torneo. Ultimo, ma forse l’azzurro che in questo momento offre le maggiori garanzie di prestazioni è Balaso, libero che ormai in difesa è diventato un autentico numero uno. L’esperienza marchigiana lo ha fatto maturare molto e sarà una bella lotta fra lui e Colaci per il posto di titolare (anche se la sensazione è che Blengini confermerà il più possibile anche a Tokyo il gruppo di Rio 2016). In conclusione, una nazionale che perde tanto non fa chiaramente piacere, ma credo per una volta che più del risultato fine a se stesso sia importante vedere il percorso di crescita che stanno facendo i nostri ragazzi, perché da questo gruppo uscirà lo zoccolo duro di una Nazionale che per forza di cose da dopo l’Olimpiade ripartirà in preparazione di Parigi 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italia lotta fino in fondo, ma l’Iran la lascia a bocca asciutta

    Di Redazione L’Italia non riesce a replicare contro l’Iran la vittoria ottenuta ieri contro la Bulgaria in VNL maschile. Ancora una volta i finali di set in volata sono fatali agli azzurri, che perdono i primi due parziali ai vantaggi: brucia specialmente il secondo, in cui Sbertoli e compagni restano avanti fino al 23-21 e hanno anche un’occasione per chiudere. Vinto con autorità il terzo set, l’Italia subisce però un immediato break in avvio del quarto, che non riesce più a recuperare nonostante gli ingressi dalla panchina di Pinali, Spirito e Michieletto (che aveva lasciato il posto a Recine). Non mancano comunque i segnali positivi per gli azzurri: su tutti il buon ritorno da titolare di Gabriele Nelli, incisivo anche in battuta così come Riccardo Sbertoli, e l’ottimo impatto sul match di Oreste Cavuto, schierato ancora una volta da titolare. A penalizzare l’Italia, protagonista di una prova incoraggiante in attacco, sono le carenze in ricezione e soprattutto a muro, con soli 3 vincenti contro i 10 messi a segno dagli iraniani. Nella nazionale di Alekno brillano l’inarrestabile Saber Kazemi, autore di altri 24 punti, e il regista Saeid Marouf, abile ad azionare tutti i suoi attaccanti. La cronaca:Valentini cambia schieramento rispetto alla sfida con la Bulgaria, riproponendo Nelli da opposto; confermato invece Cavuto in diagonale con Michieletto. Obbligato invece il cambio di Galassi, vittima di un sanguinamento dal naso nel riscaldamento: a suo posto Mosca. Cambi anche per l’Iran, che lascia fuori Mousavi e Salehi schierando dall’inizio Esfandiar e Mojarad. Partenza difficile per gli azzurri, che subiscono subito il break del 2-4 e poi un nuovo allungo pesante firmato da Ebadipour ed Esfandiar (4-9). Nelli e Michieletto limano il gap (7-10) ma poi l’opposto subisce il muro di Esfandiar per il 7-12. Ancora Nelli protagonista con la battuta vincente dell’11-13 e con l’attacco che riporta l’Italia a meno 1 (13-14). Kazemi allunga di nuovo sul 14-17, ma Sbertoli riduce di nuovo le distanze con un ace (16-17). Il lungo inseguimento dell’Italia – che nel frattempo ha recuperato Galassi – si completa sul 20-20 con un altro servizio vincente di Nelli; si arriva in parità sul 23-23, poi l’opposto con un errore regala il set point agli iraniani. Michieletto annulla (24-24), Gholami a muro si procura una seconda chance e il tocco (dubbio) di Balaso sul servizio di Ebadipour vale il 24-26. Si continua a lottare punto a punto anche in avvio di secondo set, con l’Iran che prova più volte a scappare (3-5 con l’ace di Kazemi, 10-12 con il muro di Gholami) ma viene sempre raggiunto dagli azzurri. L’Italia passa in vantaggio sul 15-14 con Michieletto, ed è proprio lo schiacciatore di Trento a firmare il primo break della partita per i nostri colori (17-15). Mojarad pareggia subito a muro, ma ancora Michieletto ristabilisce le distanze (19-17), vantaggio ribadito da Nelli e Galassi (21-19). Un lunghissimo challenge nega a Cavuto il possibile più 3, ma Cortesia tiene avanti gli azzurri (23-21). Proprio nella volata finale arriva l’ace di Gholami per il 23-23; Valentini chiama time out, ma è l’Iran a procurarsi il set point con il muro di Mojarad su Michieletto. Annulla Cortesia (24-24) e Galassi cancella una seconda chance. C’è un’occasione anche per gli azzurri, procurata da Recine (26-25), ma l’Iran annulla e se ne guadagna altre due (26-27, 27-28), chiudendo con il neoentrato Salehi sul 27-29. Resta in campo Recine per Michieletto nel terzo set. L’Italia parte forte e con Galassi e Nelli vola subito avanti 4-1, ma l’Iran ritrova subito la parità sul servizio di Gholami (5-5). Immediato il controbreak azzurro, ancora con la battuta di Nelli (8-5), e poi un errore avversario regala il massimo vantaggio sul 10-6. Salehi accorcia (10-8) ma l’Italia si mantiene avanti, con Recine e Cavuto sugli scudi (12-9, 15-12), contenendo i tentativi di rimonta avversari. Nel momento decisivo arriva l’allungo: attacco di Nelli, servizio vincente di Sbertoli e muro di Recine per volare sul 21-15. Qualche brivido nel finale con l’Iran che prova a rientrare dal 23-17 al 23-20, ma poi Cavuto si procura il set point e Cortesia al secondo tentativo chiude (25-21). Azzurri subito a costretti a rincorrere nel quarto parziale, dopo l’ace di Ebadipour (2-5). Recine riavvicina i suoi sul 6-8, ma l’Iran controlla e allunga nuovamente con un altro servizio vincente di Kazemi (7-11). Rientra Michieletto, stavolta al posto di Cavuto, e firma il punto del 10-13; sulla battuta di Marouf però arriva un nuovo break firmato da Salehi (11-16). Dentro anche Spirito e Pinali, ancora Michieletto prova ad accorciare con l’ace del 13-16. Gli iraniani pasticciano anche sul servizio di Cortesia e regalano il 15-17; Pinali tiene in scia gli azzurri (16-18), ma poi manda out la palla del 16-20. Galassi manda fuori la battuta del 18-22, gli iraniani fanno sperare ancora l’Italia (20-22), ma dopo il time out chiamato da Alekno è Kazemi a procurarsi tre match point (21-24) e a trasformare il secondo per il 22-25. Italia-Iran 1-3 (24-26, 27-29, 25-21, 22-25)Italia: Gardini ne, Balaso (L), Galassi 10, Sbertoli 2, Michieletto 14, Nelli 20, Spirito, Pinali 1, Cavuto 10, Cortesia 9, Recine 9, Bottolo, Mosca, Federici (L) ne. All. Valentini.Iran: Ebadipour 8, Abedini, Marouf, Mousavi ne, Fayazi, Hazratpour (L) ne, Gholami 8, Kazemi 24, Mojarad 10, Salehi M. 9, Vadi, Salehi A. (L), Esfandiar 6, Saadat 2. All. Alekno.Arbitri: Macias (Messico), Simonovic (Serbia). LEGGI TUTTO

  • in

    Marco Fabroni in cabina di regia per Porto Viro

    Di Redazione Mani di qualità, mani con cui poter costruire una grande stagione. Il Delta Volley Porto Viro piazza il primo colpo di mercato in vista del prossimo campionato di Serie A2 Credem Banca. Salutato il regista delle ultime due stagioni Martin Kindgard, la compagine nerofucsia trova la sua nuova guida in mezzo al campo in Marco Fabroni, palleggiatore classe 1981 che nell’ultima stagione si è diviso tra Lagonegro e, da gennaio in poi, Siena. Basta un dato su tutti per inquadrare il tasso tecnico e di esperienza del nuovo acquisto del Delta Volley: tra A1 e A2, Fabroni gioca ininterrottamente nei campionati di massima serie addirittura dal 2001. Vent’anni esatti in cui l’atleta nato a Castellanza, provincia di Varese, ha girato l’Italia in lungo e in largo vestendo maglie prestigiose come quelle di Perugia, Cagliari, Gioia del Colle, Castellana Grotte, Pineto, Latina, Modena, Segrate, Corigliano, Sora, Reggio Emilia, oltre alla già citate Lagonegro e Siena. Proprio ai colori della Emma Villas sono i legati i successi più recenti della straordinaria carriera di Fabroni, ovvero la promozione in Superlega conquistata nel 2018 e la vittoria della Coppa Italia di A2 l’anno precedente. Due stagioni magiche che lo hanno consacrato come “totem” della formazione toscana, che infatti lo ha richiamato lo scorso gennaio per raddrizzare una stagione fin lì piuttosto deludente. Con l’arrivo di Fabroni, Siena si è rilanciata chiudendo al quarto posto la stagione regolare e poi arrivando fino alle semifinali playoff. Avrebbe certamente voluto centrale un’altra promozione il palleggiatore varesino, ma chissà cosa gli riserverà il suo prossimo futuro in nerofucsia: “Trovo che il Delta sia una società molto ambiziosa, ha sempre fatto bene in questi anni fino a meritarsi la promozione in A2. Nei mesi scorsi ho visto la finale di Coppa Italia contro Bergamo e soprattutto la parte finale dei playoff, Sono bastate un paio di telefonate con il Direttore Sportivo Pavan per trovare un accordo ed entrare a far parte di questa realtà e di questo progetto. Dalle parole che ho scambiato con la dirigenza e con Matteo Sperandio, che è stato mio compagno a Sora, mi aspetto di trovare un ambiente professionale e con tanta voglia di fare bene”, sono le prime parole di Fabroni da nuovo giocatore di Porto Viro. La sfida che attende il Delta Volley sarà impegnativa, perché la A2 ha un altro ritmo rispetto alla A3: “Sarà sicuramente molto più dura rispetto alle ultime due stagioni, c’è un bel divario fisico e tecnico tra le due categorie – prosegue Fabroni –. In A2 devi tenere sempre molto alto il livello di gioco, ogni domenica e soprattutto in settimana, altrimenti rischi di perdere contro chiunque. Non ci sono partite facili”. Ma quale potrebbe essere la griglia di partenza del campionato? “Fare pronostici ai primi di giugno è sempre complicato. Molte squadre stanno ancora lavorando per completare il proprio roster, meglio aspettare qualche settimana per avere un quadro più chiaro di chi saranno le cosiddette ‘favorite’. Dal canto nostro, so che la società di sta muovendo molto bene sul mercato, allestendo una squadra competitiva. Daremo del filo da torcere a tutti”. Mentalità da campione quella di Fabroni, che solletica subito le ambizioni del Delta Volley: “Mi piace sognare in grande, uno ‘sfizio’ che vorrei togliermi è senz’altro poter disputare di nuovo una finale promozione. Nella passata stagione ci sono andato molto vicino, ma purtroppo non è andata come speravo. Chissà, magari con Porto Viro…”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italia parte agguerrita ma cede il passo al Brasile in quattro set

    Di Redazione Scende di nuovo in campo la Nazionale italiana di coach Bregoli in questa Vnl complicata in termini di risultati. Contro un Brasile che sembra concedere campo, concedendo il primo set 19-25, l’Italia riabbassa i toni già nel secondo parziale, lasciando le oroverdi chiudere con 10 break point di vantaggio. Non riesce la rimonta per le azzurre, nonostante i 19 punti di Melli, che chiudono il terzo ed il quarto set a 19 punti. Al termine delle prime due settimane di gare la giovane squadra azzurra ha raccolto 2 punti e in classifica generale occupa la penultima posizione. L’Italia tornerà in campo domenica 6 giugno alle ore 19 per affrontare la Corea del Sud: diretta televisiva su La7d. Questa sera diverse le novità presentate da Giulio Bregoli nella formazione iniziale: Bosio in palleggio, opposto Mingardi, schiacciatrici D’Odorico e Melli, centrali Lubian e Bonifacio, libero De Bortoli.Fin dai primi scambi l’Italia ha mostrato un ottimo atteggiamento (8-7), Bosio in regia ha chiamato spesso in causa la coppia centrale Bonifacio-Lubian, molto precisa ed efficace in attacco (16-14). Le ragazze di Bregoli hanno trovato una buona continuità in battuta e questo ha messo in difficoltà le sudamericane (18-15). Bosio ha gestito alla perfezione il vantaggio, mentre le avversarie sono incappate in una serie di errori e l’Italia non ha perso occasione per chiudere (25-19). Molto diverso l’andamento della seconda frazione, il Brasile è partito forte e l’Italia ha faticato (5-10). La ricezione azzurra è calata e così Bosio non è riuscita a innescare le sue attaccanti come nel primo set (9-16). Lubian e compagne hanno perso brillantezza anche in battuta e lo svantaggio è cresciuto ulteriormente (12-20). Bregoli ha operato diversi cambi, dentro Battistoni, Furlan e Guerra, ma il Brasile si è imposto di forza (15-25).      Nel terzo parziale il Brasile ha cercato nuovamente di scappare, mentre le azzurre che in un primo momento hanno tentato di replicare (6-9). Le fasi successive, invece, hanno visto le ragazze di Bregoli andare in difficoltà e perdere terreno (9-14). L’Italia non è più riuscita ad accorciare, dovendo cedere alle avversarie (19-25). La nazionale tricolore è cresciuta nel quarto set e, grazie a una Giulia Melli ispirata, ha tenuto testa alle brasiliane (13-13). Il Brasile più volte ha provato ad allungare e le azzurre ce l’hanno messa tutta per restare a contatto (17-17). A lanciare la fuga decisiva delle sudamericane è stata Rosamaria e il match si è chiuso sul (19-25).   CAMILLA MINGARDI: “È stata una partita difficile, ma sapevamo che il Brasile squadra molto forte. Siamo partite forte, poi nei due set successivi abbiamo faticato, mentre nel quarto abbiamo lottato. Adesso avremo tre giorni per recuperare e allenarci, siamo una squadra giovane ed è importante crescere partita dopo partita. Abbiamo bisogno di tanto lavoro per migliorare, ce la metteremo tutta nelle prossime partite per ottenere dei buoni risultati”. Tabellino: BRASILE – ITALIA 3-1 (19-25, 25-15, 25-19, 25)  BRASILE: Gabi 8, Carol 14, Tandara 17, Ana Cristina, Ana Beatriz 11, Macris, C. Brait (L). Rosamaria 17, Roberta, Lorenne 1. N.e: Adenizia, Fè Garay, Caroline, Victoria (L). All. Zè RobertoITALIA: Bosio 3, Luban 10, Melli 19, Mingardi 13, Bonifacio 8, D’Odorico 7, De Bortoli (L). Fersino, Battistoni, Guerra, Furlan, Omoruyi. N.e: Mazzaro, Nwakalor. All. BregoliArbitri: Casamiquela (ARG), Dziewirz (CAN). CLASSIFICA GENERALE: Stati Uniti (6V 18p.), Turchia (6V 16p.), Brasile (5V 15p.), Giappone (5V 14p.), Olanda (4V 13p.), Serbia e Repubblica Dominicana (3V 10 p.), Cina (3V, 9p.), Russia (3V 8p.), Belgio (3V 7p.), Polonia, Canada e Germania (2V 6p.), Corea del Sud (1V 4p.), Italia (0V 2p.), Thailandia (0V 0p.). (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’Italia tiene testa al Giappone ma il tie break premia le nipponiche

    Di Redazione Nella quinta giornata della Volleyball Nations League femminile, in corso di svolgimento a Rimini, la nazionale italiana femminile è stata superata 2-3 (25-27, 19-25, 25-16, 25-21, 13-15) dal Giappone. La formazione azzurra ha confermato i progressi messi in mostra contro la Russia e questa sera ha offerto probabilmente la miglior prestazione nel torneo. Perso il primo set ai vantaggi, nel secondo le azzurre hanno subito il gioco delle giapponesi. Dal terzo in poi, invece, sono state le ragazze di Bregoli a imporre la propria pallavolo, mentre le avversarie sono andate in difficoltà. Dopo un quarto set ben gestito da Guerra e compagne, tutto si è risolto al tie-break, vinto in volata dalle asiatiche. Con il risultato di questa sera le ragazze di Bregoli muovono la classifica generale, salendo a quota due punti. Domani le azzurre torneranno in campo per chiudere la seconda settimana di gare, affrontando alle ore 21 il Brasile (diretta televisiva su La7d). L’Italia si è schierata in campo con Bosio in regia, opposto Nwakalor, schiacciatrici Guerra e D’Odorico, centrali Mazzaro e Bonifacio, libero Fersino.Le azzurre sono partite bene e con gli attacchi di Guerra e Nwakalor hanno messo in difficoltà il Giappone (10-5). La formazione nipponica con il passare del gioco è cresciuta e dopo un lungo inseguimento ha trovato la parità sul (19-19). Nel finale le ragazze di Bregoli sono scivolate sotto (22-24), tuttavia non si sono arrese e hanno annullato entrambe le palle set (24-24). Il Giappone non ha sfruttato nemmeno il terzo tentativo, ma poi ha chiuso il conto (25-27). Nella seconda frazione le due squadre si sono espresse per lunghi tratti sugli stessi livelli, arrivando in perfetta parità sul (14-14). A rompere l’equilibrio sono state le nipponiche, brave in difesa e precise in attacco (15-17). L’Italia ha accusato diversi passaggi a vuoto e nemmeno il doppio cambio Battistoni e Mingardi per Bosio e Nwakalor ha spostato l’inerzia del set (18-23). Il Giappone ha gestito con sicurezza il vantaggio, imponendosi (19-25). Molto diverso l’andamento del terzo set, la nazionale tricolore ha aggredito subito le avversarie, imponendo il proprio gioco (10-6). Le ragazze di Bregoli hanno messo in mostra una bella pallavolo con Guerra e Nwakalor determinanti in attacco (13-8). Le azzurre non hanno mai abbassato il ritmo e anche in battuta sono state capaci di far male alle avversarie (16-8). Il monologo italiano è proseguito fino al definitivo (25-16). L’Italia è tornata in campo con lo stesso atteggiamento, non permettendo alle giapponesi di allungare (11-12). Anastasia Guerra ha continuato a far male in attacco e così le azzurre hanno preso il comando (16-14). La squadra nipponica ha tentato di resistere (20-19), senza però scalfire le sicurezze delle ragazze di Bregoli (22-19). Il finale ha confermato l’ottimo momento dell’Italia, capace di chiudere (25-21). Nel tie-break (dentro Melli per D’Odorico) le asiatiche hanno provato a scappare (5-7), ma la nazionale tricolore ha risposto presente (8-8). La parità è durata fino al (10-10), poi il Giappone ha guadagnato due punti di vantaggio (10-12) e, nonostante gli sforzi delle azzurre, si è aggiudicato il match (13-15). ANASTASIA GUERRA: “Penso che questa sera sia vista un’Italia in crescita ed è quello che dobbiamo continuare a fare anche nelle prossime partite. Sarà molto importante acquisire esperienze di gioco, perché il tempo per lavorare assieme è stato poco. Fondamentale è l’atteggiamento con il quale si scende in campo, per crescere dobbiamo metterci sempre grinta e pazienza. Questa partita è importante perché ci deve dare la forza di non mollare e spingere sempre di più, solo così potremo ottenere dei buoni risultati nelle prossime gare“. Tabellino: ITALIA – GIAPPONE 2-3 (25-27, 19-25, 25-16, 25-21, 13-15) ITALIA: Bosio 4, Mazzaro 11, Guerra 25, Nwakalor 24, Bonifacio 9, D’Odorico 9, Fersino (L). De Bortoli (L), Mingardi 1, Battistoni, Melli 5. N.e: Lubian, Omoruyi, Furlan. All. Bregoli GIAPPONE: Ishikawa 20, Shinomiya 16, Kurogo 14, Koga 23, Shimamura 1, Momi 2, Kobata (L). Nabeya, Hayashi, Okumura 1, Ishii 1, Tashiro 1. N.e: Akutagawa, Inoue (L). All. Nakada Arbitri: Alrousi (UAE) e Nasr (EGY). Durata Set: 29′, 29′, 27′, 30′, 21’ Italia: 7 a, 9 bs, 13 mv, 25 et. Giappone: 6 a, 7 bs, 6 mv, 19 et. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Russia è più cinica nel finale dei set, l’Italia si arrende per 3-0

    Di Redazione Nella quarta giornata della Volleyball Nations League femminile, in corso di svolgimento a Rimini, la nazionale italiana femminile è stata battuta dalla Russia 0-3 (24-26, 23-25, 25-27).Le azzurre hanno mostrato incoraggianti segnali di crescita, giocandosela alla pari in tutti i parziali contro le avversarie, presentatesi in campo con la formazione titolare.Il quarto ko consecutivo tiene ferma la nazionale tricolore a un solo punto nella classifica generale. Domani le azzurre torneranno in campo per affrontare il Giappone: ore 19, diretta televisiva sul canale La7d.L’Italia si è schierata in campo con Bosio in regia, opposto Nwakalor, schiacciatrici Guerra e D’Odorico, centrali Mazzaro e Lubian, libero Fersino.Le azzurre nel primo set hanno tenuto testa alle avversarie fino al (12-13), prima di commettere alcuni errori che hanno permesso alle russe di allungare (16-19). Una Nwakalor ispirata ha guidato la rimonta tricolore e così le ragazze di Bregoli hanno trovato la parità sul (23-23). Fatale alla nazionale italiana è stata ancora una volta il finale, la Russia ha sprecato il primo match-ball, ma non il secondo (24-26) Nel secondo parziale il copione non è cambiato, l’Italia ha risposto colpo su colpo alla squadra avversaria e provato anche ad allungare (11-9). La Russia ha risposto prontamente e l’equilibrio è tornato a regnare (14-14). Le azzurre, dentro Bonifacio e Omoruyi, hanno lottato con determinazione per tutto il set (23-23), prima di venir piegate dall’ace decisivo di Fedorovtseva (23-25). Al ritorno in campo, dopo un vantaggio azzurro (8-5), le due squadre hanno proseguito il lungo punto a punto che ha caratterizzato tutta la gara (13-13). L’Italia con determinazione e grinta, nonostante lo svantaggio, ha trovato la forza di prendere il comando (21-19). Omoruyi è andata a segno a ripetizione e ha guidato le compagne sul (23-19). Sul più bello Bosio e compagne si sono bloccate, rimettendo in partita la Russia (23-23). La formazione tricolore non ha concretizzato un set-point (24-24), poi ne ha annullato uno alle avversarie, ma al secondo tentativo le russe si sono imposte (25-27). FRANCESCA BOSIO: “Forse siamo entrate in campo un po’ nervose, ma poi durante la partita siamo cresciute. Decisivi sono stati i finali di set, però siamo un gruppo giovane e dobbiamo avere pazienza. Nelle prossime partite bisognerà migliorare ulteriormente in diversi fondamentali, però questa sera la squadra ha dimostrato di saper lottare. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare assieme e perciò dobbiamo sfruttare ogni partita per crescere e migliorare il nostro gioco”. Tabellino: RUSSIA – ITALIA 3-0 (26-24, 25-23, 27-25) RUSSIA: Startseva 1, Koroleva 6, Kosheleva 11, Goncharova 10, Fetisova 5, Voronkova 3, Pilipenko (L). Fedorovtseva 18, Kapustina, Smirnova, Voronkova 3, Zaitseva (L). N.e: Malygina, Lazareva. All. BusatoITALIA: Bosio 1, Mazzaro 5, Guerra 9, Nwakalor 22, Lubian 4, D’Odorico 2, Fersino (L). Melli, Omoruyi 5, Bonifacio 7, Mingardi, De Bortoli (L). N.e: Furlan, Battistoni. All. BregoliArbitri: Simonovic (SRB) e Macias (MEX).Durata Set: 32′, 30′, 34’.Russia: 4 a, 10 bs, 9 mv, 17 et.Italia: 5 a, 10 bs, 5 mv, 24 et. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Alla giovane Italia adesso serve un cambio di passo

    Di Paolo Cozzi Primo week end di VNL maschile andato in archivio, con la nostra nazionale che dopo i primi tre incontri giace sul fondo della classifica, con zero punti fatti e un solo set conquistato. Per dovere di cronaca c’è da dire che i nostri ragazzi sono un gruppo quasi esordiente in cerca di una identità e di esperienza a livello internazionale, ma dai nostri miglior giovani ci si aspettava sicuramente di più. Se la sconfitta contro la Polonia poteva essere preventivata, anche se Heynen ha schierato una formazione rimaneggiata, fanno più male i due set persi senza lottare con la Slovenia e l’incapacità di chiudere i set una volta in vantaggio, dimostrata sempre contro gli sloveni e i serbi. Resto dell’idea che sia stato giusto non portare nella bolla di Rimini alcuni atleti che hanno finito logori la stagione e che, più che di campo, avevano bisogno di recupero mentale e di lavorare sulla parte fisica e tecnica con serenità, ma ora mi aspetto un deciso cambio di passo da questo gruppo azzurro, anche perché molti sono già titolari e protagonisti della nostra Superlega e ora devono dimostrare di meritarsi quei colori azzurri che indossano. Primo grosso problema è stata sicuramente la ricezione, spesso ballerina e imprecisa, che non ha permesso a Sbertoli di poter realizzare una strategia al palleggio costante e mirata. Anche al servizio siamo stati molto leggerini a fronte di tanti errori, serve che chi ha il braccio pesante vada in battuta con l’intento di far male alla ricezione avversaria e costringere il palleggiatore avversario a giocare scontato. Tanti problemi di continuità anche in attacco e a muro, con sprazzi interessanti intervallati però da lunghe pause di gioco. Insomma serve resettare tutto, far calare i giri del motore e riprendere il controllo della situazione partendo dalle cose basilari, da quelle semplici e da un atteggiamento più aggressivo in campo. Vediamo anche una veloce analisi dei singoli atleti: nelle prime due partite non mi è piaciuto molto Sbertoli, spesso impreciso e leggibile nel gioco, mentre ieri con la Serbia ha decisamente cambiato ritmo e il fatto di avere Pinali che attaccava con continuità gli ha dato una bella mano. Bene nel gioco al centro, manca un po’ di affiatamento con le bande; sicuramente il ruolo di capitano e il fatto di giocarsi Tokyo possono aver influenzato un po’ il primo weekend, ma lo Sbertoli visto ieri ha già alzato di molto l’asticella e sembra essere pronto per guidare il riscatto dei suoi. Chi sbaglia tanto e troppo è Nelli, che spreca le sue chances in entrambe le partite, in cui non riesce mai ad essere incisivo soprattutto nei finali di set. Qualche errore in meno nella partita con la Slovenia, ma lui che è il giocatore veterano del gruppo poteva e doveva sfruttare meglio questa occasione, peccato. Bottolo e Michieletto, entrambi all’esordio in nazionale, pagano lo scotto della prima volta, ma quello che mi spiace di più è non averli visti giocare con quella spensieratezza e spregiudicatezza che li ha resi protagonisti in Superlega. Restano però due giovani di grandi prospettive, e Michieletto già con la Serbia ha dato segnali importanti, di quelli che fanno sorridere gli allenatori e che spero di rivedere già dal prossimo turno. La nota positiva di questa squadra è stato sicuramente Galassi, che prosegue con la nazionale l’ottimo momento dimostrato anche in campionato con Monza. Centrale dal braccio veloce, è bravo ad aprire a Sbertoli alternative di scelta, a muro manca un po’ di continuità ma è comunque il più positivo del gruppo azzurro, mentre deve imparare a limitare il numero di errori al servizio. Manca invece l’apporto di Cortesia, che prima di restare fuori per un fastidio agli addominali gioca due partite da titolare senza mai riuscire ad incidere sul match; molto meglio il giovane Mosca, forse il giocatore meno conosciuto dal pubblico visto che quest’anno ha fatto tanta panchina a Milano, ma a dispetto della giovane età e della poca esperienza gioca contro i serbi con la grinta e la voglia giusta, sfruttando appieno l’occasione. Ottimo l’inserimento di Pinali, che mostra già un’intesa importante con Sbertoli e impatta bene sul match con la Serbia. Anche per lui questa VNL è una grossa vetrina che sfrutta al meglio facendosi trovare pronto in attacco e chiudendo il match con 22 punti, sicuramente insieme a Galassi la nota più bella di questi primi 3 giorni. Positivo anche l’impatto di Recine, forse un pelo leggerino in attacco, ma è uno di quegli atleti capaci di mettere sul taraflex il giusto atteggiamento e di fare da traino per la squadra. Ultimo ma non meno importante Balaso, che, pur essendo giovane, è giocatore plurivincente e di grande esperienza. Non facile il suo compito di costruire una linea di ricezione con giocatori nuovi e inesperti, ma mi è piaciuto molto il suo modo di stare in campo e il suo cercare di dare una mano a chi gli stava vicino. LEGGI TUTTO

  • in

    Le azzurre “olimpiche” si radunano a Caorle dal 1° al 12 giugno

    Di Redazione Mentre è in corso la VNL a Rimini, il gruppo “olimpico” della nazionale femminile continua la sua preparazione: conclusi gli allenamenti a Cavalese, da martedì 1° giugno le azzurre si raduneranno a Caorle per un collegiale che terminerà sabato 12 giugno dopo l’ultima sessione della mattinata. 15 le giocatrici convocate dal commissario tecnico Davide Mazzanti: le palleggiatrici Ofelia Malinov, Alessia Orro e Giulia Gennari, l’opposta Paola Egonu, le centrali Cristina Chirichella, Anna Danesi, Sarah Fahr e Raphaela Folie, le schiacciatrici Caterina Bosetti, Alessia Gennari, Elena Pietrini, Indre Sorokaite e Miriam Sylla e i liberi Monica De Gennaro e Beatrice Parrocchiale. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO