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    Ilaria Demichelis in cabina di regia per la Futura Volley Giovani

    Di Redazione Prosegue la presentazione ufficiale delle atlete biancorosse che andranno a comporre il roster per la stagione 2021/22 agli ordini di coach Matteo Lucchini: questa volta il sipario si alza sul palleggio, ruolo di primo piano nel volley e determinante nell’andamento di un team. La Futura Volley Giovani ha perciò deciso di puntare su una sicura protagonista del prossimo campionato cadetto: la regia sarà infatti affidata ad Ilaria Demichelis, alzatrice ricca di classe ed esperienza ad alti livelli! Ilaria, classe 1987 e nativa di Carmagnola, comincia la propria carriera pallavolistica in provincia di Cuneo, più precisamente a Bra, con cui affronta per la prima volta il campionato di Serie C. Nel 2007 arriva il doppio salto di categoria che la porta direttamente in B1 con la maglia del Volley Asti, per un biennio che si conclude con la prima avventura fuori regione e l’approdo a Castellanza nel 2009-10, sempre in terza serie. Nella stagione successiva ecco l’esordio in Serie A2: Ilaria prende le misure alla categoria con la maglia del Dahlia TV Busnago (2010/11) e del Biancoforno Volley Santa Croce (2011/12). L’annata 2012/13 è quello dell’esordio in massima serie: la neopromossa Banca Reale Yoyogurt Giaveno la sceglie come riserva di Giulia Pincerato per un’avventura che dura fino a Gennaio, mese in cui Demichelis approda al Volley Soverato in A2 e aiuta il team al raggiungimento dei playoff. Nel 2013/14 vengono affidate ad Ilaria le chiavi dell’ambizioso progetto della Trentino Volley Rosa, in quel momento in Serie B1: la cavalcata in terza serie è trionfale, con la conquista della Coppa Italia, del primo posto in regular season e della promozione in A2 a conclusione di un’annata magica. Scontata la riconferma anche in serie cadetta, in cui il club cresce guidato dalle prestazioni di Demichelis: il biennio seguente vede Trento sempre presente nel gruppo di testa, fino alla finale playoff persa contro Monza nel 2015/16. Per la palleggiatrice seguono due ottime annate in serie cadetta con Soverato (4° posto in Regular Season nel 2016/17) e Mondovì (3° piazza stagionale nel 2017/18), fino all’exploit con la maglia della Bartoccini Gioiellerie Perugia con cui conquista la prima posizione nella Pool Promozione 2018/19 e la conseguente promozione in A1. Ilaria guida in regia il team umbro anche in massima serie, fino allo stop dettato dall’emergenza sanitaria, quindi decide di “ripartire” dall’ambiziosa Sigel Marsala in A2: le mani dell’alzatrice piemontese sono determinanti per la conquista della quarta piazza nel Girone Ovest e per l’approdo ai playoff, in un 2020/21 che la vede premiata come MVP all’interno del team siciliano. Cosa ti ha spinto ad accettare l’offerta della Futura?Innanzitutto mi ha fatto molto piacere che la squadra abbia puntato nettamente su di me sin da subito; la costruzione della squadra, poi, è sotto gli occhi di tutti e il progetto della società è veramente ambizioso, quindi dopo un’annata in cui ho deciso di accettare una sfida leggermente differente ho di nuovo molti stimoli per poter fare bene in un’avventura che si preannuncia importante. Nella prossima stagione ritroverai anche delle ex compagne di squadra…Esatto, e mi piace sottolineare il rapporto che ho con Federica Biganzoli: siamo state coinquiline è c’è un rapporto che va oltre quello canonico della palestra, andiamo anche in vacanza insieme! Questa è una cosa che mi fa molto piacere, e sarà importante sfruttare in campo sin dall’inizio questa complicità che ho con “Biga”; a quanto pare non dovrebbe essere la sola ex compagna che ritroverò alla Futura, ma vedremo quali saranno le novità delle prossime settimane. Qual è la caratteristica che prediligi in una tua compagna di squadra?Negli ultimi anni, al di là di quelli che possono essere gli aspetti tecnici o tattici, ho notato che una grossa differenza è creata dal gruppo: il sacrificio della singola atleta per il bene della squadra è la tattica migliore da utilizzare contro qualsiasi avversario, penso sia giusto che ogni atleta abbia ben chiaro in mente quali richieste vengano fatte e quale sia il proprio ruolo all’interno del team. Le presentazioni delle passate stagioni parlano di te come di un’atleta molto professionale: ti rivedi in questa caratteristica?Assolutamente sì… Forse fin troppo. Sono molto “quadrata” e molto diretta, e questo lato del mio carattere è probabilmente dovuto alle esperienze che ho fatto; negli anni ho smussato alcuni angoli e mi sono resa conto che a volte fa bene anche una risata in più in palestra, però sì, mi ritengo estremamente professionale. Quando sposo un progetto e una città do tutto quello che posso fino alla fine! (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Paul Buchegger diventa turco: “Ma se ho un futuro lo devo a Modena”

    Di Stefano Benzi Non è stata una stagione facile per Paul Buchegger. L’infortunio al ginocchio, l’intervento chirurgico della scorsa estate, il lento recupero, il desiderio di giocare in una Leo Shoes Modena che lentamente stava migliorando e che ha concluso la stagione in crescendo centrando anche la qualificazione alle coppe europee. Ora Paul, austriaco di Linz, lascia l’Italia, la sua seconda casa, per andare a giocare ad Ankara con l’ambizioso Spor Toto, che ha messo sotto contratto anche Kawika Shoji e il polacco Artur Szalpuk, lo scorso anno a Varsavia. È il momento di pensare al futuro, ma senza dimenticare il passato: “Non posso scordare tutto il lavoro che ho fatto a Modena, la pazienza e il tempo che lo staff della squadra mi hanno dedicato, il modo in cui mi sono stati accanto in uno dei momenti più difficili della mia carriera. Certi infortuni possono essere devastanti anche da un punto di vista emotivo. Modena mi ha prima curato e poi aspettato con pazienza, senza forzarmi mai. Se ho un futuro e posso continuare ad esprimermi in questo sport al massimo livello lo devo a Modena“. Quello di Buchegger è stato un vero calvario. Un primo infortunio in nazionale nel 2018 dopo una stagione straordinaria: prima operazione. Poi, sempre in nazionale, un secondo infortunio. Altro intervento. Con non pochi problemi causati anche dalla pandemia: “Ora è finita – dice Paul – ne sono fuori e sono sereno. Tenevo molto a lasciare l’Italia con un sorriso e una bella notizia. Il quinto posto ha dimostrato che eravamo una squadra per alti traguardi e io nel finale sono riuscito anche a dire la mia“. Foto Modena Volley Due sole partite di regular season, quest’anno: un solo punto. Ma è come riaccendere la luce di una stanza buia e piena di spigoli. Ora la Turchia: “Per il momento l’impegno è di un anno, ma a Modena resto legato anche da un rapporto pratico. Continueranno a seguire il mio lavoro, il mio allenamento e il mio recupero. Ho parlato con lo staff che mi affiancherà: faremo una DAD… – dice scherzando e riferendosi a qualche consulenza a distanza, con telefono e chat – ormai mi fido di loro al 100%. Loro sanno tutto del mio ginocchio. È perfetto: e vogliamo che resti perfetto!“. L’Italia gli mancherà: “Cinque anni qui mi hanno completamente cambiato, ho vissuto qui dieci mesi all’anno e posso considerarmi quasi un italiano di adozione. Mi mancherà tutto: la lingua, la gente, la cucina. Ringrazio tutti e parto. Ma nel cuore spero un giorno di potere tornare…“. Paul Buchegger lascia l’Italia con quattro stagioni di Superlega all’attivo, dal 2017 al mese scorso: 52 partite, 558 punti, 458 dei quali marcati nella stagione 2017/18 con Ravenna. LEGGI TUTTO

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    L’Italia conclude il cammino nella VNL con una maratona: 3-2 sulla Germania

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Scende in campo per l’ultimo incontro di questa VNL l’Italia di coach Valentini. Nella bolla di Rimini, l’ultimo avversario degli azzurri è la Germania allenata da coach Andrea Giani. L’Italia parte in quarta, chiudendo il primo parziale 25-12. I tedeschi iniziano poi ad ingranare e portano a casa il set ai vantaggi. Inizia l’equilibrio: 25-22 e 21-25 sono i punteggi del terzo e quarto parziale, si arriva al tie break. Gli azzurri sono intenzionati a chiudere con il sorriso la competizione internazionale, e così è: 15-13. Top scorer azzurro, con 22 punti, Michieletto. LA PARTITA Valentini ha schierato la diagonale Sbertoli-Nelli, Michieletto e Bottolo i martelli, Mosca e Cortesia i centrali con Balaso libero. Nel primo set la giovane formazione azzurra ha immediatamente imposto un buon ritmo che ha messo in difficoltà gli avversari fin dalle primissime battute. Il vantaggio accumulato è stato importante da subito e questo ha permesso a Sbertoli e compagni di gestire la situazione senza alcun problema fino al 25-12 che ha decretato la conclusione del primo parziale. Nel secondo set gli azzurri hanno subìto il ritorno dei tedeschi che hanno giocato molto meglio che nella frazione d’apertura. Nonostante qualche difficoltà nella parte centrale del parziale, i ragazzi di Valentini sono stati comunque in grado di recuperare la situazione e dopo un interessante testa a testa nelle fasi conclusive sono arrivati addirittura a servire per il set. Proprio sul più bello però la rimonta tricolore si è interrotta con i tedeschi che dopo aver annullato la palla set, grazie a due ace di Schott hanno vinto ai vantaggi portando la gara in parità. Terzo set molto combattuto con le due squadre che hanno battagliato per lunghi tratti con nessuna delle due formazioni in grado di piazzare l’allungo decisivo. Gli azzurri da parte loro hanno giocato con lucidità solo a tratti, alternando buoni momenti a fasi di difficoltà. Ciò che ne è scaturito è stato un parziale equilibrato e concluso tra le polemiche per una chiamata arbitrale che non ha convinto Giani e i suoi uomini.   Nel quarto nuovamente azzurri in difficoltà e costretti a inseguire per lunghi tratti con i tedeschi che hanno gestito costantemente vantaggi tra i 4 e i 6 punti. Valentini da parte sua ha effettuato qualche cambio sperando di invertire l’inerzia della frazione che però non è mai cambiata con gli uomini di Giani in grado di impattare la situazione sul 2-2. Proprio quando l’Italia sembrava conoscere la situazione di massima difficoltà, il giovane gruppo azzurro si è ritrovato nel tie-break e proprio nel momento clou ha trovato la forza mentale di chiudere 15-13 seppur con qualche difficoltà. Italia-Germania 3-2 (25-12, 24-26, 25-22, 21-25, 15-13) LEGGI TUTTO

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    Filippo Lanza verso i Giochi: “Proviamo a rimarginare la ferita di Rio 2016”

    Di Redazione A un mese esatto dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, il Corriere di Verona ha intervistato Filippo Lanza, uno dei sicuri protagonisti con la maglia della nazionale. Pensando ai Giochi lo schiacciatore non può fare a meno di ripensare alla finale di Rio 2016: “Il momento più duro della carriera. Tanti di noi ricordano la gioia d’essere arrivati all’argento. Però la verità è che quel Brasile-Italia 3-0 ha anche lasciato una ferita aperta“. Rammarico, dunque, ma anche voglia di riscatto: “Siamo il gruppo di cinque anni fa – continua Lanza – ma più maturo a livello internazionale. La fame agonistica di Rio, quando paradossalmente ci rendemmo conto solo alla fine di dov’eravamo, ci servirà a Tokyo. Poi si vedrà. Alle Olimpiadi entrano in gioco la fortuna, il caso e mille altre variabili“. Lo schiacciatore analizza così la situazione azzurra all’inizio dell’avventura: “Abbiamo singoli delle caratteristiche importanti: la battuta, che nella nuova pallavolo incide molto, il contrattacco, la fase di muro-difesa con la regia di Giannelli. Nel girone partiamo avvantaggiati, al netto della Polonia le altre sono il Giappone, il Canada che ha difficoltà a trovare un gioco fluido, il Venezuela che non ci ha mai dato problemi e l’Iran che col cambio d’allenatore dovrà ritrovare equilibri“. Nell’altro girone Usa, Francia, Russia e Brasile: “Cercheranno di farsi fuori l’una con l’altra. Per noi è importante chiudere in testa il girone: se usciamo ai quarti sarà un disastro, se andiamo in semifinale siamo contenti, arrivare in finale significherebbe aver fatto il botto. Se ci fosse l’occasione di rimarginare la ferita di Rio, varrebbe la pena provarci” conclude Filippo lanciando il guanto di sfida. (fonte: Corriere di Verona) LEGGI TUTTO

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    Megabox, da Martignacco arriva Viola Tonello: “Ci tenevo a lavorare con Bonafede”

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia aggiunge un altro importante tassello al suo organico: si tratta della centrale Viola Tonello, nata a Genova il 3 gennaio 1994, al debutto in massima serie dopo anni di alto livello in A2 tra Pesaro, Mondovì e Martignacco. Dopo i primi passi in palestra all’età di 8 anni, la carriera di Viola è cominciata a 16 anni alla Futura Busto Arsizio, in B1; poi sono seguiti altri tre anni in B1 tra Chieri e Pinerolo, prima dell’anno di A2 a Pesaro (2016/17) e altri tre a Mondovì, sempre in A2. L’anno scorso era a Martignacco, con cui ha incontrato due volte le tigri nel Girone Est, perdendo a Vallefoglia al tie-break e in casa per 3-1. Così presenta la nuova atleta biancoverde il Direttore sportivo della Megabox Piero Babbi: “Viola è un’atleta esperta: è all’esordio in A1, ma ha giocato la A2 a lungo e con squadre ambiziose, vincendo un campionato e giocando finali di Coppa Italia di categoria. L’anno scorso l’abbiamo incrociata a Martignacco e abbiamo visto quanto vale. Per lei questa stagione è l’occasione per testare il proprio valore in massima serie, noi crediamo in lei e siamo convinti che possa giocarsela anche a questi livelli”. Queste le prime parole della nuova centrale delle tigri: “Sono molto felice di tornare nella provincia di Pesaro, dove sono stata nella stagione 2016/17 al Volley Pesaro, con cui conquistammo la promozione in A1. Ho bellissimi ricordi della città e delle persone, io poi sono di Genova e quindi adoro le città di mare. Vallefoglia è così vicina, quindi sarà come trovarsi a casa. E poi ritroverò i Balusch, che ricordo molto bene per l’affetto con cui ci hanno seguito all’epoca. Spero che quest’anno possano ritornare presto al palasport a tifare per noi e che con la squadra ci si possa prendere delle belle soddisfazioni. Vengo in una società solida e molto organizzata, che è stata capace di conquistare subito un obiettivo enorme come la serie A1. Bonafede è un tipo esigente, tenevo moltissimo a lavorare con lui. La società mi ha voluto qua per questa nuova avventura, sono molto riconoscente della fiducia che mi è stata data e che farò di tutto per ripagare. Per me questa è un’occasione meravigliosa, è la mia prima stagione in A1 dopo tanta A2, anche se sempre con squadre di fascia medio-alta. A Mondovì ho incrociato per una stagione Francesca Scola, con cui mi sono trovata molto bene. Il buffo è stato che entrambe abbiamo firmato per la Megabox senza sapere l’una dell’altra, per cui quando abbiamo saputo che ci saremo ritrovate insieme a Vallefoglia in A1 siamo state felicissime: siamo amiche, e tra l’altro abbiamo in comune l’amore per il disegno. Io mi sono laureata in Architettura e adesso sto studiando privatamente Disegno ed Illustrazione: non so se ciò si trasformerà in un lavoro in futuro, ma è una mia grande passione che coltivo nel mio tempo libero”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Martina Ghezzi e Alessia Conti, due nomi nuovi per la Unet E-Work

    Di Redazione Mercato quasi completo per la Unet E-Work Busto Arsizio, che in vista della prossima stagione deve ancora riempire soltanto la casella della quarta schiacciatrice. Una decisione che, secondo La Prealpina, la società bustocca potrebbe decidere di spostare più avanti nel tempo, aspettando un profilo esperto a cui affidare una maglia che, originariamente, sarebbe stata destinata al ritorno di Francesca Marcon (la quale ha poi deciso di restare al Volley Bergamo). Se invece si decidesse di optare per una giocatrice più giovane, le strade percorribili sarebbero due: una “promozione” dal vivaio o un innesto dall’esterno. Nel primo caso tra le papabili ci sarebbe Alessia Conti, classe 2003 che quest’anno ha vestito la maglia biancorossa in Serie B2 e Under 19; nel secondo il nome più caldo è quella di Martina Ghezzi, in A2 prima a Sassuolo e poi a Olbia nelle ultime due stagioni. Per la milanese classe 2001, cresciuta nei settori giovanili più titolati d’Italia (Orago e Volleyrò), sarebbe un’occasione d’oro per sbarcare nel volley delle “grandi”. LEGGI TUTTO

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    Azzurri da applausi, la Russia passa solo al tie break

    Di Redazione Ancora una prestazione da incorniciare per l’Italia nella VNL maschile: gli azzurri confermano di esaltarsi contro le “big” e trascinano al tie break una Russia in piena lotta per la qualificazione alla final four di Rimini. Nelli e compagni lottano alla pari con gli uomini di Sammelvuo per tre set, ma il capolavoro arriva nel quarto con una rimonta strepitosa: da 11-16 a 21-16! Partita riaperta e decisa soltanto al quinto dai russi, che con questo risultato rischiano di restare fuori dalle prime 4 in caso di vittorie di Slovenia e Francia nelle gare di domani. Da sottolineare un dato eclatante: gli azzurri vincono la sfida sia a muro sia in battuta, mettendo a segno 10 block vincenti (contro 8) e 8 ace a 5. A far pendere la bilancia dalla parte degli avversari sono invece gli errori, 30 per la squadra di Valentini, in una gara comunque equilibratissima. Protagonista assoluto della gara Lorenzo Cortesia, autore di 12 punti con 6 muri vincenti, mentre Mattia Bottolo è il top scorer azzurro con 14 punti, ma è tutta la squadra a brillare in una partita in cui vengono chiamati in campo con continuità 12 giocatori. Domani la chiusura contro la Germania alle 19.30. La cronaca:Valentini manda in campo Spirito e Nelli in diagonale, Recine e Bottolo schiacciatori, Cortesia e Mosca dal centro con Balaso libero. Il primo punto della gara porta la firma di Kliuka. L’errore al servizio di Kobzar segna il primo punto dell’Italia, 1-2 per la Russia. Cortesia mette a terra il primo tempo vincente, 2-4 a favore dei russi. La Russia prende il largo, 2-6. Dopo l’errore in attacco, Bottolo trova la parallela vincente 3-6. Mikhaylov mette a terra il punto del 3-8. Kurkaev mette a terra il primo tempo che vale il 4-10 per la Russia. Nelli a segno per il punto numero 10 dell’Italia contro i 14 della Russia. L’Italia accorcia le distanze con il muro di Cortesia su Mikhaylov per l’11-14. Russia avanti 12-16 al secondo time out tecnico con il primo tempo vincente di Kurkaev. Recine a segno al ritorno in campo per il 13-16. Valentini manda in campo Michieletto per Recine e Vitelli per Mosca al servizio nel finale di set. Dentro anche Cavuto in seconda linea. Nelli prova a tener vivo il set, suo l’ace che segna il punto numero 17 per l’italia contro i 21 della Russia. Mikhaylov mette a terra il 18-23 con un pallonetto. Prima palla set per la Russia con il primo tempo di Kurkaev, 19-24. Michieletto annulla la prima e Vitelli la seconda, 21-24. Kliuka chiude il set 21-25.  Stesso 6+1 per l’Italia in campo che con Nelli mette a segno il primo punto. La Russia si porta subito in vantaggio 2-3 col muro di Kurkaev su Bottolo. Il block out vincente di Bottolo per il 5-4 a favore degli azzurri arriva dopo un bel recupero di piede sotto rete di Cortesia. Il muro di Cortesia porta l’Italia avanti 8-5 al primo time out tecnico. Bottolo mette in difficoltà la Russia al servizio, Recine finalizza per il 10-5 a favore degli azzurri. Bottolo a segno al servizio, suo l’ace che vale il 12-5 che diventa 13-5 grazie al muro di Cortesia su Volkov. Il muro di Mosca su Poletaev vale il 16-8 per l’Italia al secondo time out. Nelli trova il tocco del muro avversario per il 18-12, dentro Vitelli per Mosca al servizio. Nelli ferma a muro Volkov, 19-13 per l’Italia. Dentro Sbertoli e Pinali per Spirito e Nelli. A segno Recine con la pipe che vale il 20-14. Il grande momento di forma di Recine porta gli azzurri sul 21-15. Ancora Recine a segno porta l’Italia sul 23-16. Il muro di Recine chiude il set 25-16. L’Italia, con lo stesso sestetto in campo, inizia bene con Bottolo al servizio 2-0. Il muro russo ferma Nelli e pareggia i conti 2-2. Poletaev mantiene l’avvio di set in equilibrio, 4-4. Il servizio vincente di Spirito porta l’Italia avanti 5-4. Al primo time out tecnico Italia avanti 8-7. Un’invasione a rete di Bottolo porta avanti la Russia 9-10. Italia nuovamente avanti grazie al muro di Spirito per il 12-11. Break della Russia che si porta avanti con cinque punti consecutivi fino al 12-16 al secondo time out tecnico. Dentro Michieletto per Bottolo e la diagonale Sbertoli-Pinali. Recine accorcia e mette a terra il punto numero 14 contro i 19 della Russia. La ricezione lunga dell’Italia viene chiusa da Volvich, Russia avanti 14-21. La pipe di Volkov vale il 16-23 per la Russia. Il set point della Russia arriva con il primo tempo vincente di Volvich 17-24, set chiuso 17-25 dal muro di Kurkaev su Cortesia. C’è Pinali in campo dall’inizio nel quarto set con Spirito. Il primo punto azzurro porta la firma di Bottolo, 1-1. Il primo tempo di Kurkaev porta la Russia avanti 2-4. L’Italia rimonta e trova il vantaggio con l’errore in attacco di Kliuka 5-4. Lo stesso Kliuka mura Pinali e riporta avanti la Russia 5-6. Recine fermato a muro, Russia avanti 6-8 al primo time out tecnico. Kliuka, suo l’attacco vincente del 7-10 a favore della Russia, il successivo ace di Pankov porta la Russia sul 7-11. L’Italia tenta la rimonta, ma l’errore in attacco di Pinali manda la Russia sull’8-14. Valentini manda in campo Vitelli per Mosca. L’Italia non molla, l’ace di Pinali porta l’Italia a quattro punti dalla Russia, 11-15. Russia avanti 11-16 al secondo time out tecnico. Cortesia ferma a muro Volkov, 13-16 per i russi. Cavuto, entrato in campo per Recine in questa fase di set, mette a terra il pallonetto che accorcia a due i punti di distacco dalla Russia. Block out di Cavuto, Italia ad un solo punto, 15-16. L’Italia trova la parità e il vantaggio, con un errore in attacco dei russi 17-16 per gli azzurri e subito 18-16 con l’attacco vincente di Pinali. Prosegue il fantastico momento degli azzurri, 20-16 con l’ace di Bottolo. Il break azzurro, con 10 punti consecutivi, si ferma con il punto di Mikhaylov, Italia avanti 21-17. Valentini manda in campo Michieletto per Bottolo sul 21-18 per gli azzurri. Il set point dell’Italia arriva con un block out vincente di Cavuto, 24-19. Michieletto chiude il set 25-19.  Cavuto e Pinali in campo dall’inizio nel tie break. Bottolo pareggia subito i conti 1-1. L’ace di Pinali porta avanti l’Italia 2-1. L’invasione di Bottolo porta avanti la Russia 2-3 in una fase iniziale di set altalenante. Volkov a segno per il 2-4. Pinali vincente, suo il quinto punto con la Russia avanti 5-6. Il punto del 7-8 a favore della Russia porta la firma di Volkov. Ancora Bottolo tiene la scia russa, suo l’ottavo punto, 8-9. L’Italia trova la parità 10-10. Dentro Michieletto per Bottolo. Il muro di Kurkaev non permette all’Italia il sorpasso, Russia avanti 11-12. L’ace di Volkov porta la Russia sull’11-13. La Russia conquista set e match 12-15 con il primo tempo vincente di Kurkaev.  Francesco Recine: “Siamo contenti della nostra prestazione, anche a livello mentale, contro una grande squadra come la Russia. Speravamo di vincere al tie break ma alcuni episodi hanno dato ragione a loro. Hanno grandi centrali e ottimi battitori, se non ricevi perfettamente è complicato costruire gioco contro la Russia. Speriamo in una vittoria domani“. Italia-Russia 2-3 (21-25, 25-16, 17-25, 25-19, 12-15)Italia: Gardini ne, Balaso (L), Sbertoli, Michieletto 4, Nelli 7, Spirito 2, Pinali 9, Cavuto 6, Vitelli 2, Cortesia 12, Recine 11, Bottolo 14, Mosca 7, Federici (L) ne. All. Valentini.Russia: Podlesnykh, Vlasov ne, Volvich 5, Baranov (L), Volkov 16, Bogdan, Pankov 2, Poletaev 14, Mikhaylov 7, Kliuka 13, Kurkaev 11, Kobzar, Golubev (L). All. Sammelvuo.Arbitri: Gerothodoros (Grecia) e Mokry (Slovacchia).Note: Durata Set: 29′, 29′, 29′, 33′, 18′. Russia: 5 a, 17 bs, 10 mv, 26 et. Italia: 8 a, 15 bs, 10 mv, 30 et. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fahr confermata a Conegliano. “Un grande onore”

    Di Redazione Dopo una magica annata d’esordio, Sarah Fahr è stata confermata dall’Imoco Volley Conegliano anche per la stagione 2021/22. La giovanissima centrale azzurra di 192 cm (classe 2001, compirà 20 anni il 12 settembre) nella sua prima stagione con le Pantere, proveniente da Il Bisonte Firenze, ha impressionato per solidità e affidabilità, giocando tanto e bene sia in campionato che nelle coppe europee, dove ha mostrato tutto il suo talento di giocatrice completa, con un alto rendimento che l’ha vista al quinto posto nella A1 nella classifica di rendimento delle centrali con una fantastica percentuale in attacco (67%), costanza a muro (1,31 per set) e al 10° posto negli aces con 21, prima delle centrali nel campionato e nell’Imoco seconda solo a Egonu. Attualmente la 19enne nata a Kulmbach in Germania e trasferitasi a due anni con la famiglia a Piombino, è a Caorle in preparazione alle Olimpiadi di Tokyo con la Nazionale, che l’ha già vista protagonista nonostante la giovane età sia nell’argento mondiale del 2018 sia il bronzo europeo del 2019 Sarah in un anno a Conegliano hai già vinto tutto, era uno dei tuoi obiettivi?“Sapevo che era una squadra con tante ambizioni e che avremmo lottato per vincere quando sono arrivata. Abbiamo vinto tanto, ma non è stato facile, siamo state brave a impegnarci tutto l’anno, spingere sempre tutti i giorni e portarci a casa tutti questi titoli dopo una stagione intensa ed emozionante.” Sarà dura per il gruppo trovare motivazioni per il prossimo anno?“Non credo proprio, questo gruppo non si tira mai indietro. Il trend sarà ancora quello, impegno massimo in palestra, obiettivi sempre altissimi e voglia di migliorarsi per vincere. Di certo non possiamo abbassare la guardia perchè avremo tutti gli occhi puntati e le avversarie sono sempre più forti.” I tuoi ricordi-flash di questa fantastica prima stagione?“Ho solo ricordi positivi, ovviamente mi ricordo ogni singola vittoria, sono stati i primi successi così importanti con il club e resteranno indelebili nella mia memoria. Ogni finale è stata bella, ricordo comunque tutte le partite della stagione, ognuna con la sua storia, ma con il filo conduttore di un gruppo che anche quando avevamo delle difficoltà o momenti difficili è sempre riuscito a risolvere i problemi lavorando insieme ed aiutandosi, questo è stato importante.” Cosa rende questo club speciale?“Ogni singola persona che compone questo club è speciale, dai presidenti, all’ufficio, ai coach e alle compagne. Principalmente, cosa che per me è fondamentale, c’è molta umanità ed empatia. Si lavora sodo, ma c’è anche modo di scherzare, divertirsi, stare in compagnia. Non è retorico dire che all’Imoco siamo una grande famiglia, di cui fa parte anche il pubblico che è un altro aspetto che rende speciale questo posto.” Com’è la sensazione di essere nella squadra contemporaneamente Campione d’Italia, d’Europa e del Mondo?“Io personalmente non sono campionessa del Mondo, spero che si faccia il Mondiale appunto per poter provarci anch’io, ecco uno dei miei obiettivi stagionali. Comunque fare parte di questo gruppo, una squadra che entrerà nella storia, è bellissimo, un grande onore. E penso che con la voglia di migliorare e di spingere sempre che ha questa squadra possiamo avere ancora margine per fare ancora meglio in campo, non ci accontentiamo mai.” Si spera possa tornare il pubblico, così potrai goderti un aspetto del Palaverde che purtroppo non hai ancora conosciuto“Che meraviglia, spero davvero che possa tornare la normalità, speravo quando sono arrivata di vivere l’emozione del pubblico del Palaverde che tutti conoscono bene. Non vedo l’ora adesso di poterlo provare nella stagione che verrà, sarà tutto diverso rispetto a questa strana stagione, sarà strano, un po’ come fare un altro sport, giocare senza il pubblico è stato veramente difficile. Ci vediamo al Palaverde!” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO