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    Olimpiadi femminili, Australia e USA accedono alla finalissima per l’oro

    Di Redazione Australia e USA accedono alla finalissima di Tokyo 2020 nel torneo di beach volley. Le semifinali che si sono disputate questa notte, ora italiana, hanno visto entrambi i match chiudersi con il risultato secco di 2-0. Tra Svizzera e USA si può dire non ci sia stata storia: 21-12 e 21-11 i parziali in favore delle stelle e strisce Ross e Klineman. Verge-Depre e la compagna Heidrich scenderanno in campo domani contro la coppia Graudina-Kravcenoka per cercare di portare a casa la medaglia di bronzo. Graudina-Kravcenoka che portano ai vantaggi le australiane Artacho-Clancy nel primo set (21-23), ma perdono energie nel secondo (13-21). PROGRAMMA FINALE Artacho-Clancy / Ross-Klineman 7 agosto ore 03.00 italiane Graudina-Kravcenoka / Verge-Depre-Heidrich 7 agosto ore 04.30 italiane (Fonte: Fivb) LEGGI TUTTO

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    Il Brasile elimina la Russia 3-1. Serbia-USA e Brasile-Corea del Sud le semifinali

    Di Redazione Le Big four delle Olimpiadi femminili sono al completo: il Brasile ha spento il sogno della Russia (ROC), battendola per 3-1 (23-25, 25-21, 25-19, 25-22) nell’ultimo quarto di finale in programma. Non bastano, infatti, i 20 punti di Federovtseva, best scorer della partita, per fermare la grinta delle verdeoro. La squadra di coach Guimaraes se la vedrà con la Corea del Sud di coach Lavarini nella semifinale in programma il 6 agosto. La seconda semifinale sarà invece tra USA e Serbia. PROGRAMMA SEMIFINALI Serbia-USA 6 agosto ore 06.00 italiane Brasile-Corea del Sud 6 agosto ore 14.00 italiane LEGGI TUTTO

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    Tokyo, la maledizione dei quarti di finale continua: eliminata la coppia Lupo-Nicolai

    Di Redazione Un’altra eliminazione azzurra in queste Olimpiadi 2020. Dopo le Italvolley femminile e maschile indoor, anche la coppia azzurra Lupo-Nicolai lascia il torneo iridato ai quarti di finale. Daniele Lupo e Paolo Nicolai non hanno trovato il giusto ritmo davanti alla coppia del Qatar Cherif-Ahmed, che si è imposta per 2-0 (21-17, 23-21) e ha strappato il pass per le semifinali. Semifinali che giocheranno contro la coppia Krasilnikov-Stoyanovskiy, in programma domani alle ore 15.00 italiane. L’altra semifinale sarà tra i norvegesi Mol e Sorum e i lettoni Plavins-Tocs che hanno battuto i campioni in carica del Brasile. Delusione cocente per i verdeoro: fuori ai quarti di finale per la prima volta dal 1996. Lupo-Nicolai / Cherif-Ahmed 0-2 (17-21, 21-23) PROGRAMMA SEMIFINALI Mol-Sorum / Plavins-Tocs 5 agosto ore 14.00 Cherif-Ahmed / Krasilnikov-Stoyanovskiy 5 agosto ore 15.00 LEGGI TUTTO

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    Disastro Italia: la Serbia spicca il volo, le azzurre stanno a guardare

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] La Nazionale italiana di coach Mazzanti saluta le Olimpiadi ancora ai quarti di finale: la maledizione continua. Boskovic contro Egonu. Italia contro Serbia. Le Campionesse del mondo travolgono le azzurre in tre parziali. Boskovic, braccio devastante da 24 punti, e compagne ingranano la marcia fin dal primo set, dimostrando tutta la loro grinta. Dall’altra parte della rete, un’Italia spenta, disordinata. Troppi errori delle azzurre, un blackout lungo tutti e tre i set che servono alla Serbia per strappare il pass e accedere alla semifinale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Termina qua il percorso dell’Italvolley femminile a Tokyo 2020, dopo l’eliminazione ai quarti anche della Nazionale maschile. Dal sogno olimpico del gradino più alto del podio, da essere favorite per l’oro a uscire ai quarti di finale. Avversario di tutto rispetto, ma l’Italia non è scesa in campo. Serbia-Italia 3-0 (25-21, 25-14, 25-21) Serbia: Busa (5), Popovic (6), Ognjenovic (4), Rasic (10), Boskovic (24), Milenkovic (6), Popovic S. N.E. Mirkovic, Mihajlovic, Bjelica, Aleksic, Blagojevic. All. Terzic Italia: Malinov (1), Folie (2), Orro (1), Bosetti (6), Chirichella (1), Danesi (6), Fahr (2), Pietrini (7), Egonu (16), de Gennaro, Sorokaite, Sylla. All. Mazzanti LEGGI TUTTO

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    Serie A, la ripartenza. Fabris: “Atlete vaccinate, obbligo green pass e stop ai no-vax”

    Di Redazione Campionati Covid-free, atlete e staff tecnici vaccinati, obbligo di Green Pass per accedere agli impianti. Sono i principi che le Società di Serie A Femminile hanno definito in vista della prossima stagione sportiva, quella della cosiddetta ‘ripartenza’. I Presidenti dei Club di Serie A1 e Serie A2 Femminile, riunitisi in Consulta nei giorni scorsi, hanno sottoscritto un documento condiviso, destinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, in cui si esprime la netta contrarietà al provvedimento del Governo che limita al 25% la capienza dei palazzetti per le discipline indoor e si annunciano forti prese di posizione nell’eventualità che la tanto proclamata riapertura si risolva in impianti semivuoti. La decisione del Governo è giunta proprio nel momento in cui i Club di Serie A Femminile si apprestano a preparare gli ultimi dettagli in vista del Campionato che inizierà fra due mesi, a raccogliere le risorse per onorare la partecipazione a uno dei tornei più competitivi del mondo, a coinvolgere sponsor e partner che nonostante la crisi sanitaria ed economica abbiano il desiderio di investire in un mondo pulito e onesto, infine a lanciare le campagne abbonamenti. Il provvedimento ha spazzato via ogni buon proposito di Società che intravedevano il cosiddetto ‘ritorno alla normalità’ e la possibilità, con il progredire della campagna vaccinale, di riaprire le porte degli impianti ai tifosi, alle famiglie, alle ragazze e ai ragazzi, alle migliaia di appassionati che con entusiasmo e rispetto per l’avversario occupano le tribune dei campi di pallavolo femminile. Una limitazione così penalizzante significherebbe vedere nuovamente ridotte le entrate dalla biglietteria, interrompere le campagne abbonamenti, privare gli sponsor locali, che costituiscono una grossa fetta dei ricavi delle Società di Serie A, della giusta visibilità. Se mai i Presidenti avevano avuto il dubbio di proseguire l’attività con impegno e passione, nonostante le difficoltà oggettive che tutto il Paese ha dovuto sostenere, ora essi riflettono sulla possibilità di fare un passo indietro.  “Ridurre al 25% la capienza dei palazzetti, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori della vita sociale e ad altre discipline sportive, non è ammissibile – afferma Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile -. Da un anno e mezzo la Serie A Femminile vive in una bolla, recepisce i protocolli sanitari con responsabilità e grande dispendio di risorse e nonostante tutte le difficoltà ha terminato i propri Campionati, altamente spettacolari, e ha espresso squadre che hanno dominato nelle competizioni europee. La Serie A Femminile ha dimostrato di essere in grado di auto-tutelarsi nei confronti della pandemia e così continuerà a fare“.   “Le Consulte dei Presidenti di Serie A1 e Serie A2 Femminile hanno sottoscritto un documento che enuncia dei principi chiarissimi – illustra il Presidente Fabris -. Tutte le atlete, italiane o straniere, che vorranno giocare nei nostri Campionati, dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione. Stessa regola per i componenti degli staff tecnici e dirigenziali. Non ci sarà spazio per i no vax nei nostri palazzetti, che siano atlete, addetti ai lavori o spettatori. Si potrà entrare solo se muniti di Green Pass ottenuto a seguito di doppia vaccinazione o che certifichi la guarigione dal Covid-19; non basterà, dunque, il tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Vogliamo dei Campionati Covid-free e lavoreremo con le istituzioni per promuovere la vaccinazione tra i tesserati e tra le fasce più giovani della nostra popolazione con campagne che avranno come protagoniste le nostre atlete più rappresentative, esempi di responsabilità sociale e corretti stili di vita“.  “Anche in virtù delle disposizioni che la Serie A Femminile ha deciso di darsi per garantire la salute propria e delle decine di migliaia di appassionati – conclude Fabris – auspico che gli imminenti incontri con il Governo conducano a regole più ragionevoli, che ci consentano di riaprire i palazzetti almeno al 50% della loro capienza. La consideriamo una condizione necessaria per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, vanto del nostro Paese“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Continua il sogno olimpico di USA e Corea del Sud: le prime due semifinaliste

    Di Redazione E’ tempo di fare sul serio a Tokyo, è tempo di decretare le semifinaliste delle Olimpiadi femminili. Alle 2 del mattino, ore italiane, sono scese in campo Corea del Sud e Turchia, per una sfida davvero all’ultima palla e un derby italiano sulla panchina. Più agile il cammino degli Stati Uniti che, nonostante l’assenza di Poulter per infortunio, si sbarazza della Repubblica Dominicana in meno di 90 minuti. Adesso, le due vincenti attendono gli esiti di Italia-Serbia e Brasile-Russia (ROC) per scoprire le proprie avversarie alle semifinali. Dopo essere riuscite nell’impresa di battere le padroni di casa del Giappone il 31 luglio scorso e dopo il secco 3-0 subìto dalla Serbia, le ragazze della Corea del Sud ritrovano il successo. Contro la Turchia serve pazienza, è una squadra che, se si concede come nel primo parziale, poi alza la testa e combatte. Ma la pazienza è la virtù dei forti e coach Lavarini lo sa bene. I 28 punti di Kim Yeon Koung sicuramente hanno contribuito a portare la squadra alla tappa successiva delle Olimpiadi. La sfida tra i coach italiani Lavarini e Guidetti è vinta dal tecnico di Novara. Foto FIVB Come anticipato sopra, le americane di coach Kiraly hanno avuto vita più facile. Sono occorsi, infatti, 83 minuti agli Stati Uniti per decretare il loro passaggio alla semifinale delle Olimpiadi. 21 i punti di Drews, best scorer del match. La Repubblica Dominicana arresta, quindi, la sua corsa ai quarti di finale. La delusione delle atlete per un match senza equilibrio è palpabile e comprensibile, ma il percorso compiuto da questa nazionale le decreta comunque tra la 5° e l’8° nazionale più forte al mondo. Foto FIVB Corea del Sud-Turchia 3-2 (17-25, 25-17, 28-26, 18-25, 15-13) Corea: Lee (2), Yeum (2), Kim (9), An (2), Park (2), Kim Yeon (28), Kim Su (3), Park Jeongah (16), Yang (11), Jeong (4), Oh, Pyo. All. LavariniTurchia: Ozbay (2), Senoglu (8), Ercan (4), Baladin (3), Ismailoglu (8), Aydemir Akyol (1), Boz (24), Erdem Dundar (15), Gunes (14), Karakurt (7), Akoz. N.E. Caliskan. All. Guidetti Repubblica Dominicana-USA 0-3 (11-25, 20-25, 19-25) Rep. Dominicana: Vargas Valdez (5), Rivera Brens (7), de la Cruz (2), Martinez B. (16), Martinez J. (6), Gonzalez Lopez (1), Castillo, Dominguez Martinez, Marte Frica, Pena Isabel, Martinez Caro. N.E. Eve Mejia. All. KwiekUSA: Hancock (3), Larson (7), Drews (21), Bartsch-Hackley (13), Hill (1), Akinradewo (7), Washington (10), Wong-Orantes. N.E. Poulter, Thompson, Robinson, Ogbogu. All. Kiraly (Fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    Azzurre contro il tabù Serbia. Mazzanti: “Per noi è uno stimolo in più”

    Di Redazione La nazionale femminile si appresta a disputare i quarti di finale, prima gara da dentro o fuori del torneo olimpico di Tokyo 2020, in programma mercoledì 4 agosto alle 10 italiane contro la Serbia. Le campionesse del mondo, come noto, sono un vero e proprio tabù per le azzurre, che hanno sconfitto sia nella finale dei Mondiali 2018 sia nella semifinale degli Europei 2019, oltre che nelle precedenti Olimpiadi a Rio 2016. Il bilancio totale dei precedenti è però a favore delle azzurre, con 17 vittorie su 31 incontri, tra cui anche quella ottenuta a Pechino 2008 (3-0). Alla vigilia dell’importante sfida, queste le parole del CT Davide Mazzanti: “Siamo arrivati qui passando attraverso un girone difficile, che ci ha preparato a questo quarto di finale. Abbiamo fatto cose buone, ma abbiamo anche sofferto e siamo pronti a giocare contro una squadra che ci ha sempre superato negli ultimi tre anni. Questo ci stimola, stiamo cercando le nostre sicurezze e l’incertezza della sfida di domani è il miglior luogo dove trovarla“. La vincente della semifinale Italia-Serbia sfiderà chi si aggiudicherà il match tra Stati Uniti e Repubblica Dominicana. QUARTI DI FINALEMercoledì 4 agostoBrasile-ROC ore 14.30Turchia-Corea del Sud ore 2.00Serbia-Italia ore 10.00USA-Repubblica Dominicana ore 6.00 SEMIFINALIVenerdì 6 agostovincente Brasile/ROC-vincente Turchia/Corea del Sudvincente Serbia/Italia-vincente USA/Rep.Dominicana (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi addio: l’Italia si spegne al tie break, Argentina in semifinale

    Di Redazione 29 anni: tanti ne sono passati dalla purtroppo indimenticabile Barcellona 1992, l’ultima volta in cui l’Italia restò fuori dalle Olimpiadi. Oggi, dopo 6 semifinali consecutive, la nazionale maschile torna a uscire di scena nei quarti di finale, per mano di un’Argentina sempre più sorprendente che scrive la storia del proprio volley. Un’eliminazione che fa malissimo perché la partita era sembrata a lungo alla portata degli azzurri, devastanti nel primo set e poi bravi a rientrare dopo due parziali molto complicati. Invece nel momento decisivo Bruno Lima sembra trasformarsi in Leon, la difesa e l’attacco dell’Italia svaniscono e vengono al pettine tutti i nodi intravisti nel corso della manifestazione. Il primo tra questi è sicuramente la defezione di Ivan Zaytsev, recuperato dopo il problema a una mano, ma ancora una volta poco incisivo e sostituito a metà terzo set; Luca Vettori al suo posto ha un buon impatto, così come Matteo Piano, ma alla lunga si fa sentire l’assenza di un’alternativa a Osmany Juantorena (22 punti con il 56%, ancora da applausi) e Alessandro Michieletto, che chiude a quota 21 ma nel set decisivo non mette a segno neppure un punto. Non bastano uno straordinario Gianluca Galassi (8 su 9 in attacco) e neppure i 13 muri-punto per raddrizzare un incontro che fin dall’inizio si era messo sul piano sulla battaglia. Grandi meriti vanno naturalmente dati all’Argentina: non ci sono più aggettivi per la squadra di Marcelo Mendez, guidata da un Luciano De Cecco in forma superlativa e capace di giocarsela contro qualunque avversario. Il CT sudamericano azzecca tutte le mosse, compresa quella più difficile, togliendo un Ezequiel Palacios fin lì superlativo (58%) per inserire Cristian Poglajen, che non tradisce nel momento più importante; e poi ci si mette un Facundo Conte chirurgico nell’infilare le due pipe decisive. Tutto bellissimo per l’albiceleste, ma all’Italia restano tanti e dolorosi rimpianti per questo precoce addio ai Giochi. Foto FIVB I SESTETTI – Torna ovviamente la diagonale titolare per Blengini, con Giannelli e Zaytsev; al centro ci sono Anzani e Galassi, gli schiacciatori sono Juantorena e Michieletto, il libero Colaci. Argentina in formazione tipo con De Cecco-Lima, Loser-Solé, Conte-Palacios e Danani libero. E per la prima volta alla Ariake Arena risuonano anche gli inni nazionali (non eseguiti durante la fase a gironi per il pochissimo tempo a disposizione). 1° SET – Gli azzurri trovano subito il break con Michieletto e l’ace di Juantorena (3-1), ma due errori di Anzani e Michieletto valgono il pari già sul 4-4. Come previsto è battaglia: Palacios trova l’ace e De Cecco di seconda porta avanti gli albiceleste (6-8). Pareggia Galassi con un ace e l’Italia rimette la testa avanti con Zaytsev (10-9), che poi va anche a muro per il 12-10. Il servizio di Conte mette un po’ in difficoltà gli azzurri e permette a Lima di firmare il nuovo pari (12-12). L’equilibrio resiste solo fino al 15-15, poi ci pensano Juantorena e ancora Galassi in battuta: Mendez chiama time out, ma al rientro il muro vincente di Giannelli vale il 18-15. Anzani mantiene il vantaggio (20-17), l’Argentina sbaglia con Conte e Lima per il 22-18, ma poi ricuce grazie al servizio di Solé e al muro di Palacios (22-20). Poco male: Galassi in primo tempo si procura il set point (24-21) e al primo tentativo Michieletto chiude subito con l’ace. 2° SET – L’Italia vuole subito sfruttare l’onda del set vinto e parte alla grande: Juantorena, Anzani ed errore di Palacios per il 4-1, con inevitabile time out di Mendez. Sbaglia ancora lo schiacciatore argentino (6-3) e Lima in battuta regala l’8-4. Nel momento più difficile però i sudamericani si ricompattano: proprio Palacios (ace) e Lima accorciano sull’8-7. Gli azzurri sbagliano tre battute consecutive e l’Argentina ne approfitta per pareggiare: 11-11 con errore di Michieletto. Palacios ora è scatenato e firma anche il vantaggio dei suoi (12-13), ma Michieletto sale in cattedra con attacco e muro su Lima: 16-14 e time out. L’Argentina adesso c’è e si lotta punto su punto. Juantorena tiene avanti gli azzurri (18-16), ma l’errore di Anzani concede il 19-19 e stavolta è Blengini a fermare il gioco. Palacios firma il vantaggio argentino e ricadendo si infortuna alla caviglia, ma resta in campo: arrivano il break con Lima (19-21) e il nuovo time out azzurro. Michieletto e Zaytsev confezionano il pareggio (22-22), ma dopo l’errore in battuta di Sbertoli arriva il 22-24 firmato Facundo Conte. Zaytsev annulla il primo match point, sul secondo Juantorena forza in battuta, ma Palacios è implacabile: 23-25. 3° SET – Stavolta è l’Argentina a partire forte sull’onda dell’entusiasmo: Conte attacca e mura, De Cecco colpisce in battuta e Zaytsev sbaglia per l’1-4. L’Italia ricuce con pazienza e Michieletto fa 3-4, ma il muro argentino sembra invalicabile: Loser firma un nuovo break (5-8) e Conte allunga (6-10). Momento difficile per gli azzurri: Anzani sbaglia per il massimo vantaggio avversario (7-12). Blengini getta nella mischia Vettori e Piano, che insieme rimettono in pista l’Italia con il muro del 10-13. Poi è ancora Michieletto a salire di tono: muro e attacco per il nuovo meno uno (13-14). Dopo il time out di Mendez l’Argentina torna avanti con Solé, ma Vettori risponde colpo su colpo (14-15) e Juantorena con un tocco straordinario rimette il punteggio in parità sul 16-16. Si lotta punto a punto (18-19), l’Italia però non passa in battuta e l’Argentina la punisce: doppio attacco di Palacios e muro di Solé su Michieletto per il nuovo break (19-22). Gli azzurri provano disperatamente a rientrare con lo stesso Michieletto (21-23), Vettori però sbaglia e concede tre set point; dopo l’errore al servizio di Poglajen arriva l’invasione di Juantorena per il 22-25. 4° SET – Super reazione azzurra in avvio: 3-0 con Michieletto e l’errore di Conte, 5-1 siglato da Vettori. Michieletto a muro tiene saldamente avanti i suoi (7-3) e Mendez chiama time out. Al rientro però Vettori e Michieletto portano l’Italia al massimo vantaggio: più 6 (9-3). Ci provano gli albiceleste a riavvicinarsi, ma Michieletto li rispedisce indietro con un ace (11-5). Altro time out per l’Argentina, che cambia mezza squadra, ma è tutto inutile: l’Italia dilaga sul servizio di Giannelli, con doppio muro e uno Juantorena scatenato (17-7). Arriva addirittura il 20-9 sul muro di Vettori ed è tutto facile per la chiusura firmata da un errore di Pereyra (25-14). 5° SET – Inizia bene l’Argentina con due attacchi di Conte a segno per lo 0-2. Giannelli manda in rete il pallone dell’1-3, ma si fa perdonare alla grande con il muro vincente del pareggio su Conte (3-3). Juantorena trova il primo vantaggio azzurro (6-5) e Galassi firma il break murando Poglajen, rimasto in campo per Palacios (7-5). Ancora Osmany e Galassi mantengono il margine (9-7), ma non basta: arriva l’ace di Lima per il 10-10 e, dopo uno scambio interminabile, l’opposto realizza anche il punto del sorpasso. Time out Italia, al rientro però Lima infila un altro servizio vincente (10-12). Vettori prova a forzare la battuta, ma Lima si inventa un attacco straordinario per l’11-13. Blengini ferma di nuovo il gioco e inserisce Anzani, ma Conte con la pipe si procura tre match point (11-14). Vettori annulla il primo, sul secondo l’Argentina difende tre volte e piazza il punto del decisivo 12-15 con Conte. Italia-Argentina 2-3 (25-21, 23-25, 22-25, 25-14, 12-15)Italia: Kovar, Vettori 10, Juantorena 22, Giannelli 3, Zaytsev 8, Piano 4, Colaci (L), Galassi 12, Sbertoli, Anzani 5, Michieletto 21, Lavia. All. Blengini.Argentina: Sanchez , Pereyra 1, Poglajen 4, Conte 19, Loser 4, Danani (L), Solé 9, Lima 14, Palacios 18, De Cecco 4, Mendez ne, Ramos. All. Mendez.Arbitri: Simonovic (Serbia) e Maroszek (Polonia).Note: Durata set 29′, 35′, 24′, 21′. Italia: battute vincenti 5, muri 13, errori 27. Argentina: battute vincenti 5, muri 6, errori 22. LEGGI TUTTO