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    Zaytsev: “Lavoro 7 ore al giorno. De Giorgi? Se mi chiama rispondo…”

    Di Redazione È un Ivan Zaytsev carico a molla quello che si racconta sulle colonne della Gazzetta dello Sport. L’operazione al ginocchio per lui è già una parentesi lontana, testa e gambe sono già proiettati al ritorno in campo: “Sono a un terzo del percorso di riabilitazione. Lavoro 6-7 ore al giorno per tornare al 100%. Un lavoro sui muscoli e aeroboico, anche con i gradoni in stile Zeman” racconta. Foto Lube Volley In un’altra recente intervista il compagno di mille battaglie in azzurro, Osmany Juantorena, ha dichiarato che senza Zaytsev le squadre che faranno la voce grossa in Superlega saranno sicuramente Perugia in prima battuta, Modena in seconda. Ma anche quando lo “Zar” tornerà in campo rinforzando ancor di più la squadra da battere, la Lube, l’impressione generale è che questo campionato di Superlega sarà un’incognita fino alla fine. “Lo confermo – dice Zaytsev -. La Superlega è in assoluto il campionato di pallavolo più competitivo al mondo. E quest’anno, in particolare, non ci si potrà rilassare neanche contro l’ultima in classifica”. Un importante passaggio della bella intervista rilasciata al collega della Gazzetta dello Sport, Davide Romani, riguarda poi il futuro in nazionale. Una nazionale, quella del nuovo corso voluto da Fefè De Giorgi, che ha dimostrato con i giovani di essere già pronta e vincente, e sono già in tanti a chiedersi (lo abbiamo fatto anche noi con un sondaggio dedicato, i cui risultati sono stati “chiari” sulla questione) se in questo gruppo ci sarà ancora spazio per i “veterani” e campioni come Zaytsev. “Con De Giorgi ci siamo sentiti prima dell’Europeo con l’idea di risentirci quando avrò recuperato. Se mi chiama sono pronto” la sua risposta, che non lascia dubbi sul fatto che l’addio alla nazionale non lo sfiora minimamente. (fonte: Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO

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    Aumenta al 60% la capienza consentita per i palazzetti

    Di Redazione L’aumento tanto atteso è arrivato, anche se siamo ancora lontani dalla riapertura al pubblico totale: il Consiglio dei Ministri di oggi ha votato all’unanimità il provvedimento che incrementa al 60% la capienza consentita in zona bianca per gli impianti al chiuso, in precedenza fissata al 35%. Qualcosa in più, dunque, del 50% suggerito dal Cts che aveva fatto gridare allo scandalo le istituzioni pallavolistiche (e non solo); ma di certo un risultato non pienamente soddisfacente se si considera che lo stesso decreto autorizzerà anche l’apertura delle discoteche – locali in cui i contatti fisici sono certamente ben maggiori che in un palazzetto – con una capienza massima del 50%. C’è poi un ulteriore dettaglio di cui tenere conto: le nuove disposizioni entreranno in vigore da lunedì 11 ottobre, dunque non potranno essere applicate alle gare in programma nella prima giornata dei campionati di Serie A, tra sabato e domenica. (fonte: Governo.it) LEGGI TUTTO

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    Sardinia Beach Finals: inizia male il cammino degli azzurri

    Di Redazione Tre sconfitte in altrettante partite: non è iniziata nel migliore dei modi l’avventura delle coppie italiane alle Sardinia Beach Finals di Cagliari, le finali del World Tour di Beach Volley. Gli unici a strappare il tie break sono stati Daniele Lupo e Paolo Nicolai, che però si sono arresi in rimonta per 1-2 (21-10, 14-21, 15-17) agli olandesi Varenhorst-Van de Velde. Nette sconfitte, invece, per Enrico Rossi e Adrian Carambula contro i campioni olimpici Mol-Sorum (19-21, 10-21), e nel femminile per Marta Menegatti e Valentina Gottardi con le svizzere Betschart-Huberli (16-21, 14-21). Foto FIVB Nelle altre gare, da segnalare la doppia sconfitta delle statunitensi Ross-Klineman, medaglia d’oro a Tokyo 2020, ad opera delle russe Makroguzova-Kholomina e delle tedesche Borger-Sude. Battute anche le terze classificate dei giochi, le elvetiche Vergé Dépré-Heidrich, vittime delle americane Sponcil-Claes. Ancora in corso gli ultimi incontri della giornata per una manifestazione disputata assurdamente senza pubblico, nella stessa città che solo pochi giorni fa ha ospitato la finale dei Mondiali Under 21 indoor davanti a centinaia di spettatori. Domani si ricomincia a giocare alle 9.30: doppio impegno per Menegatti-Gottardi (proprio contro Ross-Klineman alle 11.30 e Makroguzova-Kholomina alle 19.30) e Lupo-Nicolai (con Plavins-Tocs alle 14.30 e Crabb-Gibb alle 21.30), mentre Carambula-Rossi scenderanno in campo soltanto alle 18.30 contro Cherif-Ahmed, finalisti a Tokyo. Tutti i match sono trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube di Volleyball World. MASCHILEPool A: Perusic/Schweiner-Varenhorst/Van de Velde 2-1 (27-25, 27-29, 15-10); Crabb/Gibb-Plavins/Tocs 2-0 (21-19, 21-16); Nicolai/Lupo-Varenhorst/Van de Velde 1-2 (21-10, 14-21, 15-17); Crabb/Gibb-Perusic/Schweiner in corso.Pool B: Brouwer/Meeuwsen-Semenov/Leshukov 1-2 (21-17, 17-21, 11-15); Mol/Sorum-Carambula/Rossi 2-0 (21-19, 21-10); Cherif/Ahmed-Semenov/Leshukov ore 21.30. FEMMINILEPool A: Betschart/Huberli-Borger/Sude 2-1 (16-21, 26-24, 15-12); Makroguzova/Kholomina-Ross/Klineman 2-1 (22-24, 21-19, 15-10); Menegatti/Gottardi-Betschart/Huberli 0-2 (16-21, 14-21); Ross/Klineman-Borger/Sude 1-2 (20-22, 21-13, 8-15). Pool B: Pavan/Humana Paredes-Keizer/Meppelink 2-0 (21-17, 25-23); Sponcil/Claes-Vergé Dépré/Heidrich 2-1 (19-21, 21-14, 15-11); Agatha/Duda-Pavan/Humana Paredes ore 22.30. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Dopo otto anni Matey Kaziyski torna capitano dell’Itas Trentino

    Di Redazione Una scelta che unisce passato, presente e futuro: dopo otto anni la fascia di capitano dell’Itas Trentino torna ad essere indossata da Matey Kaziyski. Lo schiacciatore bulgaro aveva già ricoperto questo ruolo in ben 204 partite ufficiali gialloblù, fra il 2009 e 2013, siglando uno dei tanti record che gli appartengono. Nessun altro giocatore è stato capitano tante volte e nessun altro ha mai alzato per primo, come compete a chi ricopre questa mansione, così tanti trofei. Kaziyski succede a Simone Giannelli (capitano per 130 partite fra il 2018 e 2021), che a sua volta era stato preceduto da Francesco Lavorato (28 volte), Paolo Tofoli (60), Lorenzo Bernardi (31), Andrea Sartoretti (40), Marco Meoni (64), Nikola Grbic (85), Emanuele Birarelli (91) e Filippo Lanza (150). “Vedere nuovamente la maglia numero 1 e la fascia di capitano di Trentino Volley indossate da Kaziyski sarà una grande emozione per tutti i tifosi, me compreso – sono le parole del presidente Diego Mosna –. Matey ha rivestito perfettamente questo ruolo in passato e sono sicuro che sarà ancora una volta la persona giusta per farlo nel presente e nel futuro. Conosce bene lo stile di questa società e lo incarna alla perfezione“. “Il fatto di non aver avuto del tempo per stare insieme – spiega l’allenatore Angelo Lorenzetti – ha reso necessario che questa non fosse una decisione partecipativa, come spesso avviene nelle mie squadre, ma direttiva, nel senso che quella di Matey per questo ruolo è stata una mia scelta. Avevamo bisogno di una personalità importante, che desse un segno di discontinuità rispetto al recente passato; Kaziyski rappresenta questo e ovviamente tanto altro in più per Trentino Volley“. “Dopo tanti anni lontano, tornare a Trento ed essere di nuovo il capitano – dichiara Kaziyski – non era una cosa scontata: sono felice di poterlo fare. Voglio ringraziare tutti per la fiducia che mi è stata nuovamente offerta; sono carico, determinato e motivato per ricoprire al meglio questo ruolo e per dare il mio contributo ad un gruppo giovane che già in questa stagione vuole provare a vincere qualcosa“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Kone, stop di qualche mese per infortunio al ginocchio. Bergamo torna sul mercato?

    Di Redazione Cattive notizie dall’infermeria a pochi giorni dal primo match ufficiale del Volley Bergamo 1991: un infortunio al ginocchio ferma Fatim Kone. La centrale, neo acquisto del Volley Bergamo 1991, è stata sottoposta ad artroscopia. L’intervento, effettuato dal dottor Fabrizio Caroli all’Ospedale di Romano di Lombardia, ha rilevato una lesione alla cartilagine del ginocchio destro. Si allontana perciò il ritorno in campo di Kone, che sarà costretta ad una riabilitazione che la porterà a tornare a giocare solo tra qualche mese. Volley Bergamo 1991 si vede costretto a valutare un possibile ritorno sul mercato per colmare la lacuna: Lino Giangrossi avrà infatti a disposizione due sole centrali, la canadese Alicia Ogoms e la tedesca Marie Schölzel. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Italia è campione del mondo Under 21! A Cagliari una prima volta storica

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Poteva succedere solo nel 2021, l’anno magico dello sport italiano: la nazionale Under 21 maschile conquista la medaglia d’oro ai Campionati Mondiali di categoria per la prima volta nella sua storia, dopo tre finali perse (l’ultima nel 2019). Lo fa in casa propria, a Cagliari, in un PalaPirastu straripante di pubblico (chissà che ne pensa il Cts…), e chiudendo in tre set con autorità la finale contro la Russia, storica dominatrice della categoria. Un sogno, insomma, che si trasforma nell’ennesima bellissima realtà di questa stagione indimenticabile. Foto Volleyball World Al terzo posto si piazza la Polonia, che nella finalina ha sconfitto nettamente l’Argentina per 3-0 (25-16, 25-14, 25-19). La cronaca:Azzurri in formazione tipo e subito avanti 2-0 con Cianciotta e Michieletto. La Russia pareggia i conti con l’ace di Murashko (3-3) ma subisce l’immediato break di Stefani a muro (5-3); gli azzurri mantengono il vantaggio con Michieletto e lo ampliano con il servizio vincente di Crosato (9-6). Un attacco di seconda di Porro e un’invasione regalano all’Italia il 15-11 e, dopo il time out, Michieletto firma il più 5 a muro. Arriva anche il 21-14, sempre firmato dal numero 5, e nonostante il doppio ace di Dineykin (23-19) il set si conclude in scioltezza sul 25-19. Ben diverso l’andamento del secondo parziale, che si apre subito all’insegna del punto a punto, con Murashko in evidenza (3-3). La Russia trova il break con Kurbanov (4-6), Michieletto pareggia i conti, ma è ancora Murashko a mandare i suoi avanti 7-9. Errore di Cianciotta e attacco vincente di Kurbanov per l’8-12; l’Italia però accorcia subito le distanze con Rinaldi (11-12) e resta in scia fino al pareggio dello stesso Michieletto (15-15). È sempre il talento trentino a firmare l’ace del sorpasso sul 19-18; la Russia non molla e con un altro ace di Dineykin ribalta il risultato (20-21). Sul 22-22 però ci pensano Rinaldi e due errori di Kurbanov, a cavallo del time out chiesto dai russi, a decidere il parziale. La voglia di riscatto della Russia è tutta nel rabbioso avvio di terzo set: tre tentativi di fuga (0-2, 2-4, 4-6), tutti però neutralizzati dagli azzurri, che poi mettono la freccia con Crosato (8-6) e, dopo il time out avversario, volano fino al 10-6 sul servizio di Cianciotta. I russi non mollano: si scatena Dineykin, che recupera quasi tutto lo svantaggio (10-9) ma non riesce a completare la rimonta. L’Italia resta avanti con Stefani (12-10) e scava di nuovo il break con il muro di Michieletto (14-11). Ancora lo schiacciatore, stavolta con un ace, firma il 17-13, e l’errore di Dineykin per il meno 5 sa tanto di resa. Ennesimo svarione russo in palleggio per il 20-14, Rinaldi firma il 21-15 e il muro di Michieletto (23-16) porta l’Italia a due punti dall’oro. Qui gli azzurri accusano un po’ di braccino con tre errori consecutivi, ma dopo il time out chiesto da Frigoni è Crosato a procurarsi 4 match point (24-19); Murashko annulla il primo, sul secondo è Stefani a mettere giù la palla del trionfo. Russia-Italia 0-3 (19-25, 22-25, 20-25) LEGGI TUTTO

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    Italia U21 da impazzire: Polonia ribaltata, è finale mondiale

    Di Redazione Gli azzurri conquistano la finale del Mondiale Under 21 recuperando due set di svantaggio alla Polonia e imponendosi poi al tie-break. 20-25, 20-25, 25-11, 25-20, 15-12 i parziali di una semifinale che ha regalato emozioni infinite. Avversaria per il titolo sarà la Russia, che nell’altro match ha battuto 3-0 (27-25, 28-26, 25-17) l’Argentina. – Seguono aggiornamenti – LEGGI TUTTO

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    Mondiali sorde: l’Italia sfiora l’impresa, ma è d’argento. Vince la Turchia 2-3

    Di Redazione La Nazionale Pallavolo Sorde è medaglia d’argento ai Mondiali di categoria. Nella finale per il titolo, andata in scena al Palazzetto Pania di Chiusi, le ragazze allenate da Alessandra Campedelli cedono 2-3 alla Turchia, ma i parziali (23-25, 22-25, 25-18, 25-22, 13-15) dimostrano quanto le azzurre abbiano lottato punto a punto dall’inizio alla fine. Persi, seppur di misura, i primi due set (23-25, 22-25), le azzurre hanno reagito alla grande nel terzo parziale allungando subito (11-5) e andando poi a chiudere, in controllo, con il punteggio di 25-18. Nel parziale successivo la gara torna a viaggiare sui binari dell’equilibrio, tanto che a metà strada il punteggio è in perfetta parità (13-13), così come quando si arriva ai punti decisivi (20-20). Qui il break pesante (+2) lo porta a casa l’Italia, costringendo le avversarie a chiamare time-out. Le turche continuano a restare in scia, ma le azzurre sono caldissime, non sbagliano nulla e completano la rimonta chiudendo 25-22 tra gli applausi dei presenti. Si decide tutto così al tie-break, ma qui sono le turche a partire meglio, trovando subito il +6 sul 3-9. Le azzurre tentano di reagire e ci riescono ancora una volta riportando clamorosamente il punteggio in parità sul 12-12 e regalando un finale degno di un titolo mondiale. Il primo match point è però delle turche (13-14) che non sbagliano. Le campionesse solo loro, ma l’Italia esce a testa altissima mettendosi al collo una medaglia d’argento meritata e pesante. Giù il cappello. LEGGI TUTTO