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    La Svezia saluta Bregoli, per lui ora c’è la Germania

    Ufficiale, Giulio Bregoli non è più il ct della Svezia. A comunicarlo è la stessa Federazione svedese.“Giulio è un allenatore di livello mondiale e sapevamo che c’era il rischio che altre federazioni più grandi lo ingaggiassero se la nazionale femminile avesse continuato a crescere. Nel 2024 le aspettative sono state superate e ora è pronto per un’altra nazionale È ovviamente molto triste, ma abbiamo una squadra fantastica e due anni molto entusiasmanti davanti a noi, con il Mondiale nel 2025 e l’EC in casa a Göteborg nel 2026, quindi sono fiducioso che troveremo una nuova soluzione che possa far crescere ancora la squadra”, sono le parole pronunciate da Simon Dahl, segretario generale dell’Associazione svedese di pallavolo.

    Come scritto giorni fa, Bregoli era finito in cima alla lista dei candidati per la panchina della Germania. Le prime voci avevano iniziato a circolare su diversi blog stranieri e questo comunicato della Svezia non fa altro che confermarle.

    A questo punto si attende solo l’ufficialità da parte della Federazione tedesca.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Scontro diretto Taranto-Grottazzolina, Santangelo: “Prevedo una battaglia”

    Sabato alle ore 18:00 in anticipo televisivo (diretta Raisport) al PalaMazzola di Taranto, la Prisma è chiamata a una prova di carattere contro una Grottazzolina, squadra neopromossa, allenata da coach Ortenzi, in cerca di conferme.

    Il prossimo match si preannuncia come una sfida cruciale per entrambe le squadre. La formazione di Taranto è chiamata a una prova di forza e carattere, con l’obiettivo di raccogliere punti fondamentali per risalire la classifica e dimostrare il proprio valore davanti ai propri tifosi.

    La Gioiella Prisma Taranto arriva a questo match con la necessità di invertire la rotta. Le ultime prestazioni non hanno pienamente soddisfatto le aspettative, seppur si sia giocata una buona pallavolo, e la squadra deve assolutamente tornare a fare punti per mantenere vive le speranze di raggiungere una posizione più sicura. La partita di sabato rappresenta dunque un banco di prova importante per i rossoblù, che dovranno approfittare del fattore campo e dell’energia del PalaMazzola per mettere in difficoltà gli avversari.

    Le parole dell’opposto Santangelo: “Sarà una sfida intensa e ricca di emozioni, dove solo chi riuscirà a mantenere la concentrazione nei momenti chiave potrà avere la meglio. Sarà una partita molto tosta e sentita da entrambe le squadre, prevedo una battaglia con molta gente sugli spalti, perché è una partita importante che può lanciare una delle due squadre in avanti e psicologicamente potrebbe cambiare la prospettiva della classifica. Entrambe le squadre stanno giocando bene ma faticano a trovare la vittoria e di conseguenza i punti. Vincere aiuta a vincere, e sicuramente uscire da questa partita con un successo influenzerebbe anche il lavoro successivo in palestra di tutti portando entusiasmo all’ambiente, cercheremo di interpretarla al meglio e invitiamo tutti a venire a sostenerci”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Louati ricomincia da Milano: “L’affiatamento che si è creato mi ricorda quello della nazionale”

    L’Italia è il Paese che amo, disse nel primo discorso del 1994 il politico più influente della storia della Seconda Repubblica. Se dovessi fare una campagna elettorale nel mondo della pallavolo, oserei dire che Yacine Louati è invece il pallavolista francese e la Francia che amo. 

    La piacevolezza, il candore, la meraviglia che si prova infatti di fronte a un plurimedagliato (d’oro, n.d.r.) che vive la pallavolo come Yacine, ossia con emozione, sensibilità, responsabilità e impegno civile, è sorprendente. Louati, dal canto suo, si è innamorato di noi, gente fintamente non alleata, pallavolisticamente parlando, dei cugini francesi, da cui abbiamo attinto alcuni dei giocatori più talentuosi degli ultimi anni e li abbiamo cresciuti con lo stesso amore (leggi Earvin Ngapeth ad esempio) che abbiamo riservato al trentaduenne schiacciatore della Allianz Milano.

    Il percorso di Louati parte da Padova, dove ventiseienne trova Travica pronto a dirigere la sua classe in attacco e arriva poi a Monza, dove è Orduna a giostrarlo. Una lunga parentesi, da cui partiamo, gli ha fatto poi capire quanta mancanza provasse per la sua amata Italia:

    “In realtà sono anni, quelli all’estero, che mi sono serviti parecchio per ciò che è stato il mio percorso e la mia formazione. Sono andato a Wegiel per vincere il campionato polacco e quello stesso anno il destino ha voluto che conquistassi il mio primo oro olimpico a Tokyo. Gli anni turchi, nonostante Istanbul all’inizio sia stata una bella boccata di aria fresca perché avevo bisogno di staccare un po’ e di ritrovarmi, sono stati non certo la scelta migliore della mia carriera. A Resovia forse si poteva fare qualcosa di più, ma ho spinto tanto per poter tornare in Italia e ricominciare proprio da Milano”.

    foto Instagram @lauraheyrman

    Ci è mancato Louati. Noi le siamo mancati?

    “(ride n.d.r.) Assolutamente sì. Adesso vivo in Bicocca con Laura (Heyrman n.d.r) che gioca invece a Monza e a Milano ci troviamo molto bene”.

    Ho visto nelle prime partite un Louati forse galvanizzato da quello che ha vinto a Parigi.

    “Mi ha visto felice perché il gruppo mi piace molto. Viviamo molto bene la settimana e l’atmosfera e l’affiatamento che si è creato mi ricorda molto quello della nazionale. Faremo molte cose belle ne sono certo. Se poi mi chiede ciò che spero, dico che vogliamo fare bene la Champions, oltre a trovare un nostro ritmo in campionato. Sono obiettivi alti, lo sappiamo, e cerchiamo di impegnarci al massimo tutti quanti. Poi non dimentichiamo che in squadra abbiamo uno come Matej Kaziyski, che a 40 anni ci insegna ancora la pallavolo”.

    foto Lega Volley

    Ripeto, si nota l’entusiasmo che proviene da un’estate fantastica. Parigi cosa è stato?

    “Le due settimane più belle del 2024, sia per la pallavolo che per aver affrontato un torneo come quello olimpico nel mio Paese. È stato un viaggio bellissimo, culminato con una medaglia così importante vinta assieme alle persone che considero i miei fratelli. Un gruppo fantastico, che si meritava il bis dopo Tokyo 2021 e una Francia che si è unita attorno a noi”.

    Parliamo di due compagni di avventura. Un mese fa, proprio ai nostri microfoni, Brizard ha parlato del sentimento di fratellanza che vi lega.

    “Ringrazio la vita che mi ha donato un amico come Antoine. È una persona saggia, serena ed è un onore poter dire di essergli amico. Ci siamo conosciuti grazie alla pallavolo nel 2014 ed è un giocatore che è stato in grado di fare un percorso eccezionale. Poi se posso aggiungere sono anche zio dei suoi gatti!”

    foto Paris 2024

    Cosa prova quando trova Antoine dall’altra parte del campo?

    “Ne parlavo con Babar (Chinenyeze n.d.r.) quando abbiamo sfidato la Lube poche settimane fa. È particolare restare a guardarlo e vedere quanto è incredibile quando fa certe magie in campo e pensare che quelle stesse cose le ha fatto quando entrambi indossavamo la stessa maglia. Ci sono sguardi, complici, penso che ognuno di noi viva questa sensazione perché ci sono mesi in cui stiamo invece assieme per questo sport 24 ore al giorno”.

    Le manca giocare nel campionato italiano contro Earvin?

    “Molto. Earvin ha scritto pagine importantissime della nostra storia della pallavolo. Ha innovato, è stato un grande pioniere. Lui sa quanto lo ammiro. Vorrei rivederlo in Italia, certo”.

    Il suo rapporto con la Francia invece? Sogna di tornarci?

    “Certamente dopo la fine della carriera ci tornerò. Mi piacerebbe un luogo tranquillo, nel Nord o nel Sud. Mio fratello vive a Parigi e al di là della bellezza di vedere la città sotto l’Olimpiade, io cerco un posto più sereno e meno caotico”.

    foto Instagram @yacinelouati

    Suo fratello è un noto musicista. Si dice che anche lei sia in fondo un artista.

    “Ma solo perché ho studiato tromba e solfeggio per 14 anni. Ho suonato anche il pianoforte, ma a Tourcoing ho poi dovuto scegliere tra la musica e la pallavolo. Però è vero, la tromba la porto sempre qui con me e da circa cinque anni ho ripreso a suonarla”.

    Louati non è uno che però pubblicizza queste sue seconde vite sui social. Timidezza?

    “Ho bisogno della mia discrezione. Non ho il culto dell’esibirmi di fronte a un pubblico”.

    Diciamo che dopo l’Olimpiade in Francia avrà acquisito una bella popolarità.

    “Non pensi chissà quanto. Sono però felice che la pallavolo nel mio paese sia cresciuta tanto grazie al lavoro e ai successi di questa nazionale”.

    Popolarità in Italia fa rima con televisione. Ha visto le compagne di Laura a Ballando con le Stelle?

    “Sì, so che si sono divertite molto”.

    Dicono che lei sia bravissimo a ballare. Se chiamato, si cimenterebbe in un programma così in Francia?

    “Ma non è vero che sono bravo a ballare. Però sì, mi divertirei, anche se in Francia gli sportivi che fanno trasmissioni di questo tipo sono molto pochi. Però perché no. Ovviamente più avanti, ora devo mettere la testa nel progetto Allianz”.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    A Los Angeles 2028 troverò Louati.

    “Sarebbe bellissimo, fisicamente non sarebbe un problema. Ma non voglio ancora pensarci, è prematuro. Mi godo la medaglia conquistata due mesi fa”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Zoran Terzic torna alla guida della Serbia: firma fino al 2028

    Certi amori non finiscono: fanno giri immensi e poi ritornano al punto di partenza. Definizione più che mai congeniale con la parabola di Zoran Terzic, il quale – a poche settimane dalla scadenza del suo contratto triennale con la nazionale femminile russa – torna alla guida della Serbia.La panchina era rimasta vacante dopo che la federazione aveva deciso di non rinnovare il contratto di Giovanni Guidetti, a seguito dell’eliminazione ai quarti di finale durante le Olimpiadi di Parigi.Per il tecnico originario di Belgrado (che allena anche la Dinamo Kazan) è stato concordato un contratto fino al 2028, anno della rassegna a cinque cerchi di Los Angeles. L’accordo è già stato firmato, ma l’annuncio ufficiale verrà fatto solo tra qualche giorno, poiché Terzic ha chiesto di poter comunicare personalmente la sua decisione alla federazione russa.Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Milano, Egonu ha superato la visita di controllo e riprenderà progressivamente l’attività sportiva

    /*! elementor – v3.18.0 – 20-12-2023 */
    .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-] >a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} LEGGI TUTTO

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    Fischi e lacrime: il caso Perinelli e la presa di posizione dei Pinerolo Boys

    Anticipo della terza giornata di Serie A1 tra Pinerolo e Cuneo, Elena Perinelli segna il punto della vittoria per la Wash4Green e poi scoppia in lacrime. Perché? Lacrime di gioia per la vittoria? No, tutt’altro, lacrime di sconforto per i fischi ricevuti proprio alla fine, e l’accaduto diventa subito un caso.Chi ha fischiato Perinelli? Capitan Akrari, costretta ad assistere al match dalla panchina per un infortunio, ha tuonato su Instagram: “Una vittoria amara quella di oggi. Elena è rientrata in campo e ha fatto l’ultimo punto della partita sommersa dai fischi dei ‘nostri tifosi’. Vedere una giocatrice, una propria compagna, finire la partita in lacrime perché ferita dal proprio pubblico è stato orribile. Esistono preferenze, giudizi, critiche e polemiche e ci sono moltissimi modi per esprimerli senza mancare di rispetto a nessuno”.Altra domanda, quali tifosi nello specifico? Di sicuro non quelli del tifo organizzato, che hanno preso subito le distanze sul brutto episodio, costretti anche a difendersi da chi nelle ore successive li aveva indicati come colpevoli sui social. Di seguito il loro post.Che dite facciamo un po’ di chiarezza !? Oggi ci sono arrivati messaggi di persone maleducate come questi. Beh mi spiace per loro ma né lei come nessuna giocatrice di casa e rivale e’ stata da noi fischiata. Anzi abbiamo saputo tutto al termine del match, siamo andati poi di persona dalla giocatrice per prendere le distanze dall’accaduto, i fischi sono partiti esattamente dalla parte opposta a dove siamo noi, successivamente abbiamo ribadito di persona alla giocatrice il massimo appoggio a lei come a tutta la squadra e soprattutto la nostra vicinanza ad Elena che era molto scossa. Spiace che ci sia gente che pensi questo di tutti noi, sicuramente perché non ci conosce, perché se ci conoscesse bene saprebbe che non siamo persone del genere. Se non credete alle nostre parole, chiedete direttamente alla giocatrice o a chi presente a Palazzetto. Nessuno si permetta di infangare il nostro nome, chi ha bisogno di spiegazioni ci venga a parlare e sarà messo a conoscenza di tutto. Questa situazione la troviamo ridicola, pensare che noi possiamo fischiare o insultare una nostra giocatrice e’ a dir poco irreale. Pazzesco.Dunque non loro, non i Pinerolo Boys, ma molti altri nel palazzetto Perinelli l’hanno fischiata. Per qualcuno, però, i fischi in questo caso erano rivolti più alla decisione sul cambio che alla giocatrice nello specifico, protagonista tra l’altro di un’ottima partita (14 punti), in quanto parte della tifoseria vorrebbe che Bracchi avesse più spazio di quello che le è stato concesso in questo inizio di stagione da coach Marchiaro. Com’è, come non è, resta il fatto che i fischi nei palazzi del volley sono sempre un suono che si sente di rado, per non dire mai. Quanto accaduto non ha giustificazioni o spiegazioni plausibili. Se parte dei tifosi vogliono vedere Bracchi in campo, forse intonarle un coro mentre è in panchina sarebbe cosa più buona e più giusta, salvo poi accettare di buon grado le scelte dell’allenatore e tifare la propria squadra sempre e comunque. Almeno questo è il nostro pensiero.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Ravenna-Siena vale la vetta di A2, le parole pre match di Valentini e Cattaneo

    La terza giornata del campionato di A2 si conclude alle 20 al Pala de Andrè con il posticipo tra Consar Ravenna ed Emma Villas Siena. Si affrontano due formazioni partite benissimo, avendo entrambe ottenuto due vittorie nelle prime due partite.Il punto in meno della truppa di Graziosi, ex coach di Ravenna nel 2018/19, è dovuto al tie-break vinto in rimonta a Pineto, da dove Gabriele Nelli si è portato a casa il pallone dopo avere scritto 39 punti sul tabellino. Limitare l’opposto di Siena, sceso in A2 dopo avere vinto nelle ultime due annate uno scudetto e una Champions con Trento, è una delle chiavi che la Consar dovrà usare per provare a centrare il tris.“Nelli è un giocatore fortissimo, che conosco da tanti anni e che ho anche allenato – evidenzia il coach della Consar Antonio Valentini –. E’ uno di quelli che può fare la differenza, come è successo nella scorsa partita a Pineto, dove è stato impressionante, bravissimo nelle fasi di cambio palla. Dobbiamo essere bravi in alcuni momenti ad accettare anche i suoi colpi però dobbiamo anche essere consapevoli che andiamo ad affrontare una squadra di alto livello, costruita per un obiettivo importante, che è quello di vincere il campionato”. Alla luce dei risultati maturati domenica, appare chiaro che chi vince va in testa alla classifica: può restarci la Consar, addirittura in solitudine se sarà capace di imporsi da tre, può tornarci la compagine toscana, che espugnando il Pala de Andrè sempre da tre, aggancerebbe a quota 8 Cuneo. Per la giovanissima formazione ravennate questo è il primo test di maturità della stagione.“Ci attendono quattro partite in 13 giorni, da gestire e interpretare bene anche alla luce di due trasferte logisticamente faticose, e nelle quali il livello si alza sensibilmente. Pensando al match con Siena, i ragazzi sono ben consapevoli che ci sarà bisogno di disputare una partita brillante, di avere il giusto approccio e di essere bravi tecnicamente perché dall’altra parte della rete troveremo avversari che hanno ottime qualità tecniche. Sono fiducioso perché anche questa settimana abbiamo condotto buone sedute di allenamento e abbiamo continuato a rodare e perfezionare il nostro sistema di gioco”.Sponda Siena, a parlare in vista del match è lo schiacciatore Claudio Cattaneo: “Ravenna ha delle qualità molto importanti ed è una realtà che ha una storia di Superlega. Li abbiamo già affrontati in precampionato e abbiamo perso. Sarà una partita tosta, poi in casa loro non sarà certamente semplice. Per quanto ci riguarda abbiamo avuto un buon avvio di stagione e non era scontato che accadesse. Sono contento di quanto abbiamo fatto nelle prime due giornate, nelle quali abbiamo raccolto due vittorie, a Pineto tra l’altro in rimonta dopo essere andati in svantaggio per due set a zero. Ovviamente siamo ancora a inizio stagione, lavoreremo per far crescere ulteriormente il nostro gioco”.(fonte: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Superlega, 4° giornata: le pagelle di Paolo Cozzi e il sestetto ideale

    Quarta giornata andata in archivio con un terzetto di pretendenti (Trento, Piacenza e Perugia) che tentano la fuga con 4 vittorie in altrettante giornate. Bene Verona che si impone su Civitanova e si issa al quarto posto, e bene anche Milano che vince il derby lombardo e sembra sulla strada giusta nel suo percorso di crescita.Nella zona bassa della classifica troviamo invece Modena e Monza. Se la prima gioca bene, ma è penalizzata anche da un calendario non proprio agevole; la seconda sembra ancora lontana parente di quel gruppo che l’anno scorso ha stupito tutti. Vero che la rosa è cambiata totalmente e che ci sono molti infortunati, ma ora c’è da lavorare e fare punti.Sestetto di giornata: Porro-Keita, Rinaldi–Plotnytskyi, Demyanenko–Simon, Colaci TRENTO – MODENA 3-1Bel match a Trento, dove i padroni di casa devono sudare le proverbiali sette camicie per battere una ottima Modena. Nonostante una buona ricezione, Sbertoli (voto 6) non riesce ad innescare i suoi opposti con Gabi (voto 6) meno performante che in altre occasioni. Meglio Michieletto (voto 7,5) che nei momenti chiave prende per mano i compagni di squadra per trascinarli fuori dalle sabbie mobili. Sottotono invece Kozamernik (voto 5,5) specie in attacco.Modena è sciupona e sbaglia tanto, troppo nei finali di set oltre essere zavorrata da una infinità di errori gratuiti. Rinaldi (voto 8) è in grande spolvero e con lui si esalta anche Buchegger (voto 7). Alterno Gutierrez (voto 6); mentre ancora una volta mancano i muri di Sanguinetti (voto 5), volonteroso ma in difficoltà in questo inizio di campionato.PIACENZA – TARANTO 3-1Prosegue indisturbata la marcia di Piacenza che regola Taranto spinta dal duo mancino Kovacevic (voto 7) e Romanò (voto 7,5) e sogna in grande. Gli errori diretti sono ancora tanti, ma Brizard (voto 7) sembra aver bene in mano i suoi attaccanti e la riprova è l’ottima prova di Mandiraci (voto 7,5) autore di 18 punti. Bene anche il reparto centrali (voto 7,5) uno dei più pericolosi della Superlega.Taranto sbanda paurosamente in ricezione con Rizzo (voto 5) e Hofer (voto 5) messi davvero sotto enorme pressione. Con tanti km da macinare Zimmermann (voto 6) cerca di giocare preciso, ma alla lunga i suoi attaccanti Gironi (voto 5,5) e Lanza (voto 6) vengono contenuti dal muro avversario.PERUGIA – CISTERNA 3-1Primo set di assestamento per Perugia senza capitan Giannelli, poi Zoppellari (voto 7) trova le giuste chiavi del gioco e sbriciola le velleità pontine. Ben Tara (voto 8) è infermabile in attacco e pericoloso a muro, Plotnytskyi (voto 8,5) letale dalla linea dei 9 metri e sempre preciso in ogni fondamentale. Restano un po ai margini del gioco i due centrali (voto 5,5) nonostante la prova concreta di Colaci (voto 7) in ricezioneCisterna gioca bene, senza timore reverenziale, ma alla fine si ritrova con un pugno di mosche e ultima in classifica. Faure (voto 7) torna bomber di razza, ma manca l’apporto sia di Bayram (voto 5,5) che di Ramon (voto 4,5) mai entrato in partita, e senza attaccanti laterali diventa dura impensierire una corazzata come Perugia!MONZA – MILANO 1-3Derby lombardo combattuto e avvincente, con super Reggers (voto 8,5) che regala i tre punti ai meneghini insieme ad un Kazyiski (voto 7) che riesce sempre a stupire nonostante i suoi soli 39 anni!Con Louati (voto 7,5) alla sua miglior gara in biancorosso ecco che Porro (voto 7) può gestire al meglio i suoi attaccanti, ma al momento pesa nei suoi schemi d’attacco la mancanza di un centrale capace di attaccare 15 palloni e portare via l’uomo, anche se Caneschi (voto 6,5) comunque il suo lo fa.Monza ha il pregio di non mollare, ma non basta la prima monzese di Zaytsev (voto 5,5) a rivitalizzare una squadra che appare ancora “under construction”.Senza Averill, il brasiliano Cachopa (voto 5,5) sfrutta poco i centrali appoggiandosi di più sul tedesco Rohrs (voto 6) bravo in prima linea quanto disastroso in ricezione. Meglio Martila (voto 7) entrato stabile dal quarto set, ma alla fine manca una alternativa a Szwarc (voto 7) nei momenti di punto a punto.VERONA – CIVITANOVA 3-1Vittoria importantissima di Verona contro Civitanova spinta da un Keita (voto 9) assoluto protagonista del match specie nel quarto set. Si rivede al palleggio Spirito (voto 7) e la squadra sembra girare meglio con Dzavoronok (voto 6,5) più continuo del solito e Jensen (voto 6) che fa la sua parte. Mancano i muri dei centrali (voto 5,5) mentre la ricezione sempre un po più stabile di quella della passata stagione.Civitanova sfrutta un Bottolo (voto 7) in buona giornata per restare nel match, ma paga un Lagumdzija (voto 5) altalenante e un Loeppky (voto 6) prolifico ma ancora lontano dai suoi migliori standard. Al centro brilla come sempre l’eterno Podrascanin (voto 7) mentre continua a darmi la sensazione di giocare col freno a mano tirato Chinenyeze (voto 6). GROTTAZZOLINA – PADOVA 2-3Vince ancora Padova, che sul difficile campo di Grottazzolina trova due punti sempre importanti per la salvezza ma anche in ottica play off.Nonostante i tanti ace subiti dai suoi, Zhukoski (voto 6,5) riesce a tenere i suoi in gara esaltando Demyanenko (voto 9) al centro e Tatarov (voto 7) di banda. Buona anche la prova dell’ex azzurro Antonov (voto 6,5) mentre manca qualcosa dall’altra banda con Cvanciger (voto 5) prima e Scalk (voto 6) dopo che non riescono ad incidere.E’ una ottima organizzazione muro e difesa quella che permette il colpaccio a Padova con Falaschi (voto 7,5) che si appoggia ad un Masulovic (voto 8) in formato deluxe. Continua proficua la crescita di Porro (voto 7,5) in banda mentre per una volta mancano i muri al centro di Crosato (voto 5) ben sostituito da Orioli (voto 6,5)Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO