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    Coppa Italia Frecciarossa: Scandicci-Milano è una corrida, ma l’incornata finale è della Vero Volley

    La seconda finalista della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A1 è la Numia Vero Volley Milano che ha avuto la meglio sì della Savino Del Bene Scandicci, ma solo al termine di una battaglia impronosticabile fino all’11-12 del tiebreak (chiuso poi (12-15). Una seconda semifinale che ha alzato decisamente l’asticella del bel gioco rispetto alla prima, con due squadre che hanno difeso l’impossibile e si sono rincorse per tutto il tempo facendoci perdere il conto dei sorpassi e contro sorpassi all’interno di ogni singolo set. Senza nulla togliere alle altre protagoniste in campo, perché protagoniste lo sono state davvero tutte, questo è stato soprattutto il confronto colpo su colpo (e che colpi!) tra Egonu ed Antropova. Le due opposte azzurre, campionesse olimpiche, hanno chiuso la partita con uno score personale di 30 punti. Serve aggiungere altro per raccontare la loro sfida nella sfida? Eletta MVP, però, è stata Anna Danesi, assolutamente onfire nel quinto e decisivo set con, udite udite, la bellezza di 8 punti (1 muro e 7 attacchi con il 100%).

    Starting Players – Gaspari parte con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Herbots e Mingardi in posto 4, Carol e Nwakalor al centro, Castillo libero. Lavarini risponde con Orro-Egonu, Sylla-Daalderop, Danesi-Kurtagic al centro, Gelin libero.

    1° set – Pronti via arriva, è l’ace di Herbots ad aprire le danze di questa seconda semifinale. Scandicci allunga subito in avvio e sotto 1-4 Lavarini è costretto a spendere il suo primo timeout. Mazzata terrificante in diagonale stretta di Egonu a suonare la carica per Milano. L’opposta azzurra concede anche il bis e la Vero Volley si rimette prontamente in scia. Mingardi in pipe mani-out la ricaccia ancora indietro (7-4), ma Egonu prende la targa a Herbots a muro, Antropova spara out e le squadre tornano a una lunghezza di distanza. Si gioca però a elastico: la Savino accelera ancora (11-6) a suon di muri vincenti e attacchi mani-out, la Numia pareggia ai 14, e allunga anche, con Cazaute (dentro per Daalderop), i punti a raffica di Egonu e gli ace di Sylla (14-16). Altro recupero, questa volta delle toscane, altra parità ai 20, altro contro parziale di Milano (20-24). Un’accelerazione bruciante, però questa, che lascia sul posto le avversarie e porta dritta alla conquista di questo primo parziale (21-25).

    2° set – L’avvio del secondo set vede ancora Milano fare la voce grossa contenendo benissimo a muro, difendendo anche meglio, e contrattaccando con alte percentuali (1-7). Il tutto sfruttando nel migliore dei modi un’altra lunga serie in battuta di Sylla, che in seconda linea è semplicemente un gatto. Scandicci però non va al tappeto, anzi, è brava a resettare e ripartire e al giro di boa mette anche il naso avanti (12-11, 14-11 con ace di Herbots su Sylla). La situazione ora si è completamente ribaltata: le virtù del gioco che abbiamo raccontato poco fa di Milano sono ora le virtù che esprime in campo Scandicci che scappa via (23-16). Dentro Daalderop, Heyrman e Smrek per la Vero Volley che annulla tre palle set alle toscane, ma capitola sull’attacco al centro di Nwakalor (25-19). Deficitario il 27% finale in attacco per Milano, degno di nota il 64% di ricezione positiva (contro il 26% delle avversarie) di Scandicci.

    3° set – Savino del Bene avanti 3-1 una volta girato campo, con Gaspari che ora se la gioca con Ruddins al posto di Mingardi e Graziani al centro. La Numia ristabilisce la parità ai 5, con Gelin che in difesa fa l’aspirapolvere, e le squadre proseguono la corsa spalla a spalla (6-6, 8-6, 9-9, 9-11). Milano difende il break di vantaggio fino al 14-16, poi si incarta in un paio di azione facendosi riprendere ancora da Scandicci. I colpi di Egonu (già a quota 20 punti personali) le permettono ancora di comandare il gioco (18-20). Dentro anche Bajema e Gaspari non molla l’osso, per così dire (altra parità ai 21), ma la stessa cosa fa Egonu che si mette in proprio e chiude il set (23-25) con colpi che faranno brillare gli occhi al ct azzurro Julio Velasco, presente in tribuna con il presidente federale Manfredi.

    4° set – Grande equilibrio anche a inizio del quarto set (4-4), poi si riparte con i parziali e contro parziali: 5-7 Milano, 15-12 Scandicci. Sul 18-14 per la Savino il tabellino riporta 26 punti a testa per Egonu e Antropova e l’impressione ora è che si possa andare al tiebreak. Il sospetto nasce sul 20-15 per Scandicci (Lavarini cambia Orro con Konstantinidou e Sylla per Pietrini), poi diventa un fatto quando la squadra di Gaspari taglia il traguardo per prima con il punteggio di 25-19. Giusto che si vada al quinto per quanto visto sin qui.

    5° set – Per il tiebreak torna Orro in regia per Milano, costretta subito però a inseguire (‘doppietta’ di Herbots). Il contro parziale di cinque a zero della Vero Volley porta le firme di Egonu (attacco), Orro (ace) e Danesi con una ‘tripletta’ (2-5). Inevitabile timeout chiamato da Gaspari per fermare l’emorragia. Stop al gioco che si rivela azzeccato perché le sue ragazze pareggiano subito ai 5. E niente, non se ne esce, è spettacolo puro! Altro jolly pescato da Danesi, altro break di vantaggio per Milano (5-7). Si gira campo così sul punteggio di 6-8. La squadra di Lavarini vola anche sul +3 (7-10), poi Herbots prova a riaccendere Scandicci, Nwakalor la segue a ruota e la panchina lombarda chiama timeout sul 10-11. Altro attacco mani-out di Egonu (fate 30 per lei), ma si va avanti punto su punto. Danesi ancora a segno (raggiunge la doppia cifra), dentro Pietrini per Sylla e la ex Savino segna il quattordicesimo punto per la Vero Volley, che ora ha tre match-point da giocarsi. Orro al servizio, Ruddins trova il mani-out e annulla il primo. Il secondo però vale la finale e lo schiaccia a terra Danesi. Per il terzo anno consecutivo a contendersi la Coppa Italia Frecciarossa saranno così Conegliano e Milano.

    Savino Del Bene Scandicci 2Numia Vero Volley Milano 3(21-25, 25-19, 23-25, 25-19, 12-15)Savino Del Bene Scandicci: Herbots 14, Nwakalor 14, Antropova 30, Mingardi 2, Da Silva 2, Ognjenovic 3, Castillo (L), Ruddins 13, Graziani 8, Bajema 1, Ribechi (L). Non entrate: Mancini, Ung Enriquez, Kotikova. All. Gaspari. Numia Vero Volley Milano: Kurtagic 1, Orro 5, Sylla 14, Danesi 11, Egonu 30, Daalderop 7, Gelin (L), Cazaute 6, Heyrman 5, Pietrini 1, Smrek 1, Konstantinidou, Guidi. Non entrate: Fukudome (L). All. Lavarini.Arbitri: Lot, Luciani.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 27′, 28′, 25′, 18′; Tot: 125′.MVP: Danesi.

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    Coppa Italia Frecciarossa, Conegliano ancora in finale: 3-0 (senza brillare) contro Novara

    La prima semifinale di Coppa Italia Frecciarossa va velocemente in archivio con la Prosecco DOC Imoco Conegliano che stacca per la nona volta consecutiva il biglietto della finale battendo in tre set la Igor Gorgonzola Novara. Un risultato per certi versi bugiardo, che condanna oltre misura una buona Novara, aggressiva ma fallosa nei momenti chiave dei set, resa imprevedibile da continui cambi di sistema da parte di Bernardi che hanno messo spesso in difficoltà Conegliano. Tirando le somme non proprio quella che si definirebbe una bella partita, soprattutto da parte dell’Imoco, come affermerà a fine gara lo stesso Santarelli. Basse percentuali in attacco (39% Conegliano con il 27% di efficienza, 37% Novara con il 19%), tanti errori dai nove metri (10 a 6). Eletta MVP una Sarah Farh da 14 punti e 5 muri (su 11 di squadra).

    Starting Players – Santarelli si affida alle diagonali Wolosz-Haak e Babi-Zhu, al centro Chirichella e Fahr, De Gennaro libero. Bernardi risponde con Bosio-Alsmeier, Ishikawa-Tolok, Aleksic e Bonifacio al centro, Fersino libero.

    1° set – È Gabi a mettere a terra il primo pallone di queste Final Four, poi l’Imoco trova il primo break di vantaggio (5-3) grazie a un fallo di formazione di Novara, che viene subito anche doppiata in virtù del muro stampato da Chirichella a Ishikawa. Sull’8-4 Bernardi chiama già il primo timeout. Wolosz batte corto su Alsmeier, attacco punto di Gabi, muro vincente di Fahr e la forbice continua ad allargarsi (12-5). Altro timeout del coach della Igor sul punteggio di 14-7. Quando finalmente Novara infila un parziale di 0-3 (16-12) a fermare il gioco questa volta è Santarelli. Tolok ancora a segno e svantaggio dimezzato (16-13), la pipe di Alsmeier vale il -2 (19-17), il muro di Bosio su Gabi il -1 (19-18): secondo timeout per Santarelli. Nel finale le piemontesi pagano a caro prezzo un paio di errori in attacco (fuori Alsmeier, dentro Mims) e alla fine il primo set lo porta a casa Conegliano (25-21).

    2° set – In avvio di secondo set è Novara a comandare il gioco (2-4), ma l’Imoco ci mette poco a recuperare, pareggiare e passare avanti: 6-5, 8-6, 10-6 con altri due errori in attacco di Novara. Il gioco troppo falloso della Igor non piace a Bernardi che chiama subito timeout. Sbaglia anche Conegliano con Haak e Zhu, ma non con Gabi (13-8). Wolosz alza di pura classe una palla all’indietro per il primo tempo di Fahr, che poi si gira verso il suo capitano con una faccia come per dire “Ma come hai fatto?”. Per battere una Imoco, che non forza neanche il suo gioco, servirebbe una prova perfetta e quella di Novara al momento non lo è. Bernardi le tenta un po’ tutte e con gli inserimenti di Mims e Mazzaro riesce un’altra volta a rimettere la sua squadra in scia (16-15). Le Pantere, dal canto loro, fanno (19-16), alle volte disfano (22-21), ma gestiscono comunque con estrema tranquillità (23-23), dimostrando come sempre una grande solidità mentale e alla fine fanno loro anche questo set (25-23).

    3° set – Girato campo, Bernardi cambia ancora lasciando fuori anche Ishikawa e la reazione di Novara si fa più rabbiosa, con Santarelli che, sotto 1-5, è costretto a fermare subito il gioco. A lungo avanti, anche di tre lunghezze, la Igor si fa affiancare e superare al giro di boa di questo terzo set (8-11, 12-12, 13-12). Bernardi chiama timeout e da qui in avanti è lotta punto a punto, break e contro break (15-16, 17-16) fino al rush finale. La chiave del match, e di questo set in particolare, sono soprattutto le combinazioni veloci Wolosz-Fahr che il muro di Novara legge sempre in ritardo. Nel finale l’Imoco prova a scappare via (20-17) e l’Igor a restare in scia (22-21, 23-22), ma a far capire il sipario ci pensano Gabi, che quando i palloni scottano non si brucia mai, e l’ennesimo muro, neanche a dirlo, della coppia Wolosz-Fahr.

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Igor Gorgonzola Novara 0(25-21, 25-23, 25-23)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Wolosz 1, Braga Guimaraes 11, Fahr 14, Haak 15, Zhu 10, Chirichella 3, De Gennaro (L), Lubian 3, Lukasik, Seki, Bardaro. Non entrate: Lanier, Adigwe, Eckl (L). All. Santarelli.Igor Gorgonzola Novara: Ishikawa 2, Bonifacio 2, Alsmeier 7, Tolok 17, Aleksic 7, Bosio 3, Fersino (L), Mims 10, Mazzaro 1, De Nardi. Non entrate: Villani, Squarcini (L), Bartolucci, Akimova. All. Bernardi.Arbitri: Vagni, Canessa.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 29′, 28′; Tot: 84′.MVP: Fahr.

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    Coppa Italia Frecciarossa: tutti i record di Paola Egonu (che può diventare leggenda)

    Se Paola a un certo punto della sua carriera è diventata Egonu, la stella, la campionessa, il nuovo mito della pallavolo italiana, è perché molte delle pagine più esaltanti della sua storia le ha scritte proprio durante le finali di Coppa Italia. Unica giocatrice a vantare tre titoli di Mvp (2018, 2021, 2022), ha già messo le mani su ben 5 Coppe Italia, le prime due vinte con la maglia di Novara, le successive tre con quella di Conegliano. Coppe tutte conquistate una di fila all’altra per cinque stagioni consecutive a cavallo tra il 2018 e il 2022. Se Conegliano è stata ospite fissa dell’ultimo atto della Final Four negli ultimi otto anni, Paola Egonu lo è stata per le ultime sette stagioni ma con la bellezza di tre squadre differenti.

    ALZO L’ASTICELLA A… 42!Ovviamente, in queste sette partecipazioni, qualche record porta già da tempo il suo nome. Detto degli MVP, ad oggi Egonu è anche la giocatrice che dal 2010 ad oggi ha segnato il maggior numero di ace in Coppa Italia (46), ma soprattutto quella che ha stabilito uno score personale pazzesco di 42 punti in occasione del match dei quarti di finale del 10 marzo 2021 tra Conegliano e Busto Arsizio. Dicasi quarantadue punti in quattro set! Di anni quel giorno Paola ne aveva ancora 22…

    VUOI ESSERE LEGGENDA?Questo weekend di Bologna, dunque, potrebbe diventare un ulteriore appuntamento con la storia per Egonu, ma anche per il club. In caso di vittoria della Coppa Italia, per di più contro pronostico, per Egonu si tratterebbe della sesta vinta con tre squadre diverse. Per la Vero Volley del primo titolo nazionale di Serie A1 dopo i successi a livello continentale in Challenge Cup (2017/2018) e Cev Cup (2020/2021).

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    Coppa Italia Frecciarossa, tutti in carrozza destinazione… Conegliano? Sì secondo il voto popolare

    Anno nuovo, stessa storia? Il weekend di Coppa Italia di Serie A1 negli ultimi cinque anni ha visto il trofeo mettersi in viaggio in direzione Veneto per finire nella ricca bacheca dell’Imoco, in una ‘stanzetta’ che ormai immaginiamo stia diventando grande quanto tutto il Palaverde… e anche in questa stagione sembra che nessuno abbia dubbi sulla sesta vittoria consecutiva delle Pantere, la settima negli ultimi nove campionati. Il nostro sondaggio (chiuderà a mezzanotte di venerdì 7 febbraio) sta dando un risultato inequivocabile (ultimo aggiornamento,venerdì 7 febbraio, ore 12.00: Imoco 65% delle preferenze).

    VERSO IL RECORDIn caso di successo, Conegliano diventerebbe la squadra più vincente in Coppa Italia, con 7 trofei, superando in un sol colpo Bergamo e Ravenna. Stesso dicasi per Moki De Gennaro che, sempre a quota 7, raggiungerebbe l’ex compagna Robin De Kruijf, attuale primatista in solitaria. Al secondo posto, a quota 6, salirebbe Wolosz eguagliando Bernardi (6 Coppe Italia vinte con la Teodora Ravenna tra il 1980 e il 1991).LE ULTIME FINALI VINTELa storia vincente dell’Imoco in Coppa Italia è iniziata nella stagione 2016/17 con un combattuto 3-0 (25-23, 25-22, 25-23) ai danni della Liu Jo Nordmeccanica Modena. Nei due anni successi fu Novara ad alzare il trofeo battendo in finale sempre Conegliano, dopo di che ha avuto inizio il filotto delle Pantere: stagione 2019/20, 3-0 (25-20, 25-18, 25-16) ai danni della Unet E-Work Busto Arsizio; stagione 2020/21 e 2021/2022 rivincita ai danni di Novara con successi per 3-1 (25-17, 25-23, 22-25, 25-18) e 3-2 (19-25, 19-25, 25-21, 25-22, 15-13); infine stagioni 2022/2023 e 2023/2024 coppa che si tinge ancora di gialloblu ai danni della Vero Volley Milano, battuta 3-1 (23-25, 26-24, 25-17, 25-21) la prima volta e 3-2 (25-21, 22-25, 25-19, 19-25, 15-11) la seconda. A conti fatti, dunque, se l’Imoco approdasse in finale anche quest’anno, lo farebbe per il nono anno consecutivo!

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    Test-match tutto bustocco tra UYBA e Futura (che non ha sfigurato)

    Amichevole di lusso per la Futura Volley Giovani, che nella settimana di sosta del campionato per lasciare spazio, nel week-end, alle finali di Coppa Italia, è scesa in campo sul taraflex della e-Work Arena per un allenamento congiunto contro le padrone di casa dell’Eurotek Uyba.Un’occasione utilissima per tenere il ritmo partita in vista della Pool Promozione che prenderà il via da Costa Volpino domenica 16 febbraio, contro un’avversaria di categoria superiore che ha permesso alle biancorosse di mettersi alla prova in un test di livello davanti ad una folta cornice di pubblico (oltre 300 spettatori presenti). La squadra di coach Alessandro Beltrami ha saputo rispondere colpo su colpo ad una formazione con una fisicità e una velocità di palla da A1 vera, portando a casa sensazioni positive e tanto morale in vista della fase calda della stagione.

    Starting Players – Coach Barbolini ha iniziato la gara con l’usuale sestetto composto da Boldini – Obossa, Sartori – Van Avermaet, Piva – Kunzler, Pelloni libero, dando poi largo spazio anche a tutte le giocatrici della panchina, fatta eccezione per la febbricitante Lazic. Il tecnico bustocco Alessandro Beltrami manda in campo in avvio il 6+1 titolare con Zanette opposta a Monza, Rebora e Kone centrali, Enneking e Orlandi coppia di schiacciatrici e Cecchetto libero.1° set – Nel primo set, dopo un avvio in cui faticano a prendere le misure (9-3), le Cocche hanno un ottimo sprazzo di gioco, riuscendo riportarsi sotto fino al 13-10. L’elastico si riallunga in favore dell’Uyba (20-13) con Rebora e compagne che vendono però cara la pelle su ogni pallone fino al 25-19 finale.2° set – Nessun cambio in avvio di secondo parziale (coach Barbolini mette invece già mano alla panchina), con le due squadre che si sfidano sul punto a punto (4-4, 6-6). Il primo piccolo allungo è delle padrone di casa, che mettono bene le mani a muro e sfruttano qualche sbavatura della Futura (12-9), brava però a tenere la scia delle avversarie con grande carattere e buone soluzioni offensive (19-17). 3° set – Coach Beltrami tira dritto con le sue titolari anche nella terza frazione, che vede l’Uyba partire subito a tutto gas (6-1). Immediata la reazione di Rebora e compagne, che sfruttando il turno in battuta di Enneking si riportano a tiro (7-5) ridando vita ad un set equilibrato. Le Cocche mettono la testa avanti sul 10-11, prendono coraggio e proprio innescando a ripetizione la fast del capitano biancorosso allungano sul 13-16. Le Farfalle non ci stanno ma la Futura è brava a respingere al mittente i tentativi di rimonta delle padrone di casa (20-23). A rimettere tutto in discussione sono le bordate dai 9 metri di Obossa (24 pari) e nell’emozionante susseguirsi di set-point è il missile di Enneking a fissare il 29-31 finale.4° set – Nel quarto parziale c’è spazio in campo per Brandi, Landucci, Del Freo, Osana e Baratella; è l’Uyba a prendere l’iniziativa per prima (8-5) ma le biancorosse impiegano poco a ristabilire la parità a quota 8. Qualche errore ridà margine alle avversarie (13-9) ma c’è partita, eccome, con la Futura sempre in scia (17-16 con l’ace di Brandi, 19 pari). Nel finale però, sono le Farfalle a sbagliare meno e a chiudere i conti col muro di Howard su Del Freo.5° set – Fissato il 3-1 si gioca un altro mini-set e anche Spiriti trova spazio al posto di Zanette. Dopo l’8 pari al virtuale cambio campo, l’Uyba strappa sull’11-8 ma le Cocche mordono ancora (11 pari) rendendosi protagoniste dell’ennesimo finale da brividi (13 pari). Frosini attacca out per il 13-14 poi ci pensa Enneking a chiuderla 13-15.

    Sofia Monza: “Questo palazzetto è nel mio cuore perché ho giocato qui per molti anni e sin dal settore giovanile. Poi c’era tanto pubblico ed è un bel segnale che questa partita sia stata così seguita. Siamo entrate in campo con un po’ di agitazione ma alla fine ce la siamo giocata. Uyba è molto forte, abbiamo però portato a casa qualche set e sono davvero contenta di com’è andata”.

    Nicolò Cozzi: “Sono state belle emozioni, contro un team di A1 è stato un test importante da affrontare. L’abbiamo fatto nel migliore dei modi; ci siamo presi una metà set per adattarci a quella che era la velocità della battuta e alle traiettorie dei colpi. Poi ci siamo alleggeriti e abbiamo fatto il nostro gioco lavorando abbastanza bene anche a muro difesa. Possiamo essere davvero contenti di come è andata la partita”.

    Eurotek Uyba 3Futura Volley Giovani 2(25-19, 25-20, 29-31, 25-20, 13-15)UYBA: Boldini 2, Obossa 12, Sartori 7, Van Avermaet 1, Kunzler 11, Piva 8, Pelloni (L), Scola 3, Frosini 16, Lualdi 3, Morandi, Howard 10, Van Der Pijl 7. All. Barbolini.FUTURA: Monza, Zanette 13, Rebora 9, Kone 8, Enneking 24, Orlandi 9, Cecchetto (L), Landucci 2, Del Freo 4, Brandi 2, Baratella 1, Osana (L2), Spiriti 1. N.e. Zakościelna. All. Beltrami.Note – durata set: 21’, 23’, 28’, 22’, 14’; tot. 1h48’. Uyba: battute sbagliate 14, vincenti 8, ricezione positiva 39% (perfetta 14%), attacco 40%, muri 13, errori 18. Futura: battute sbagliate 14, vincenti 8, ricezione positiva 25% (perfetta 5%), attacco 35%, muri 10, errori 23. Spettatori 300 circa.

    (fonte: Futura Volley Giovani Busto Arsizio) LEGGI TUTTO

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    La palleggiatrice serba del Fenerbahce, Bojana Drca, lascerà la pallavolo a fine stagione?

    La stagione in corso, con tutta probabilità, segnerà la conclusione della carriera agonistica di Bojana Drca, 36enne palleggiatrice serba che ha militato in diversi campionati europei (Svizzera, Francia, Russia e Turchia) distinguendosi sia per le sue qualità tecniche sia per le sue doti umane. Il periodo più luminoso del suo percorso da professionista è probabilmente quello che sta vivendo adesso, a Istanbul con la maglia del Fenerbahce. Qui, nel giro di un anno e mezzo ha conquistato uno Scudetto, una Coppa nazionale e una Supercoppa, e si appresta a vivere un finale di stagione che potrebbe riservare ulteriori soddisfazioni.Oltre ai successi nei club, la regista originaria di Belgrado è stata una figura rilevante anche per la nazionale serba, con cui ha vinto due ori mondiali, due ori europei e un argento olimpico. In particolare, il suo contributo è stato fondamentale nel trionfo al Campionato del Mondo 2022, dove ha ricevuto il premio di “Miglior Palleggiatrice” del torneo.La decisione di Drca di appendere le ginocchiere al chiodo verrà ufficializzata al termine della stagione e, secondo le nostre indiscrezioni, non è prevista la sua partecipazione agli impegni estivi con la Serbia.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Preparazione mentale, un pilastro fondamentale per il successo sportivo. Il progetto dell’Akademia Kioene Padova

    L’Accademia Kioene Padova ha dato avvio lo scorso settembre ad un progetto di Psicologia dello Sport, affidato alla competenza della dott.ssa Francesca Stecchi. Questa iniziativa, destinata agli atleti della squadra Under 19/Serie B, nasce con l’intento di rafforzare la preparazione mentale come elemento centrale del percorso sportivo e di crescita personale. 

    Preparazione mentale: un pilastro fondamentale per il successo sportivoConsapevoli dell’importanza dell’equilibrio tra preparazione tecnica, tattica, fisica e mentale, la nostra Accademia ha ritenuto opportuno integrare il lavoro psicologico nella routine dei giovani atleti. Il progetto prevede incontri bisettimanali e la presenza della dott.ssa Stecchi in tutte le partite casalinghe, garantendo un supporto costante e strutturato. Attraverso questo percorso, gli atleti potranno migliorare la consapevolezza emotiva, la gestione dell’ansia da prestazione e degli errori, rafforzando al contempo la coesione del gruppo. L’obiettivo è costruire una mentalità resiliente, permettendo ai giocatori di esprimere al meglio il proprio potenziale.

    Allenare la mente: focus, gestione dell’ansia e coesione di squadraIl percorso è iniziato con l’utilizzo delle carte Dixit, un efficace strumento basato sul linguaggio simbolico, che ha permesso agli atleti di esprimere le proprie emozioni, la motivazione personale e le sensazioni vissute in partita. Successivamente, attraverso tecniche di respirazione, i giocatori hanno lavorato sulla gestione dell’ansia e della pressione, imparando a controllare l’attivazione emotiva nei momenti più critici della partita.Un altro aspetto chiave del percorso ha riguardato l’allenamento cognitivo: con l’utilizzo delle luci di reazione Sportlight, gli atleti hanno lavorato sulla concentrazione, la rapidità di risposta e la capacità di rimanere focalizzati anche dopo un errore.Particolare rilevanza è stata data anche al potenziamento della coesione di squadra: lavorare sull’affiatamento del gruppo affinché ogni giocatore si senta parte integrante di un progetto comune. Per rafforzare questi legami, sono stati proposti esercizi mirati di team building, finalizzati a migliorare la comunicazione in campo. Attraverso attività strutturate, i ragazzi hanno lavorato sull’ascolto attivo, sulla capacità di comunicare in modo chiaro e sulla gestione dei momenti di difficoltà. 

    Il valore della squadra: un lavoro condivisoNel mondo della pallavolo, come anche in altri sport di squadra, l’attenzione è spesso rivolta ai sei giocatori in campo. C’è però un elemento altrettanto fondamentale che viene spesso sottovalutato o trascurato: il ruolo della panchina. La dott.ssa Stecchi sta lavorando con i giovani atleti per trasformare la panchina da semplice attesa a momento di crescita e analisi. Anche da bordo campo si può contribuire in modo decisivo al successo della squadra. Il gioco può essere osservato con maggiore lucidità rispetto a chi è immerso nell’azione. Questo consente ai giocatori di cogliere dettagli tattici, schemi ripetitivi degli avversari e punti di forza o debolezza della propria squadra. Essere osservatori attivi permette di accumulare conoscenze utili sia per supportare i compagni sia per migliorare la propria comprensione del gioco.Le partite di pallavolo sono costellate da momenti critici: un set in salita, errori che si accumulano, avversari particolarmente ostici. In questi frangenti, la panchina può fare la differenza, rappresentando una riserva inesauribile di energia positiva per la squadra. Tifo, incoraggiamento e sostegno emotivo da parte dei compagni in panchina contribuiscono a mantenere alto il morale e a rafforzare lo spirito di squadra. Il tempo trascorso in panchina non è tempo perso. È un’occasione per osservare, imparare e prepararsi mentalmente. Lavorare su questo aspetto permette di valorizzare ogni ruolo all’interno della squadra, creando un senso di appartenenza e di responsabilità collettiva.

    Un passo in avantiL’Accademia Kioene Padova crede fortemente che il benessere mentale sia una componente essenziale per la performance e la crescita degli atleti. Con questo progetto, la società si impegna a fornire ai propri giovani strumenti concreti per affrontare le sfide dentro e fuori dal campo.

    (fonte: Pallavolo Padova) LEGGI TUTTO

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    Milano senza problemi sul campo dello Schwerin, l’andata dei Playoff di Champions termina 0-3

    Vittoria preziosa nell’andata del Play Off di CEV Champions League per la Numia Vero Volley Milano che sul campo del SSC Palmberg Schwerin passa in tre set grazie a una prova corale di alto livello.

    Primo set chiuso agevolmente da Orro e compagne grazie a una partenza aggressiva unita ad un’organizzazione di gioco sempre precisa; più in equilibrio l’andamento del secondo set dove entrambe le squadre mettono a referto tanti errori con Milano che la spunta di un break. Terza frazione in discesa per le rosablù che ritrovano lo smalto del primo parziale e gestiscono il vantaggio. MVP del match una Paola Egonu da 17 punti totali, di cui 3 ace e 2 muri; in doppia cifra anche l’olandese Daalderop (10 punti).

    Per le ragazze di Lavarini è ora tempo di tuffarsi nel weekend delle Finali di Coppa Italia Frecciarossa: sabato 8 febbraio alle ore 18.00 è in programma all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno la semifinale contro la Savino del Bene Scandicci.

    1° set – Il primo punto di Milano porta la firma di Sylla, l’ace di Daalderop regala poi alle rosablù il momentaneo +3 (5-8). La Numia accelera ancora e si porta sul +5 (5-10), time-out per coach Koslowski. La distanza tra le due squadre si allarga ancora di più complici gli errori in attacco delle tedesche (10-18) e Vero Volley può così gestire il vantaggio fino alla fine del parziale (14-25).

    2° set – Inizio di secondo set in equilibrio con Milano che resiste abilmente alla pressione dello Schwerin; il punteggio resta in parità grazie anche a una scatenata Dambrink, fastidiosa in attacco col suo mancino. Monster-block di Kurtagic per il 14-15 Vero Volley, ma le milanesi non affondano il colpo e subiscono il break delle padrone di casa (17-15), Lavarini chiama la sospensione. Orro e compagne riportano il risultato in parità (20-20) e chiudono un set intenso sul 23-25.

    3° set – Il terzo parziale si apre con tre punti consecutivi delle ragazze di Lavarini e il conseguente time-out tedesco. Lo Schwerin rientra in campo con entusiasmo e trova il sorpasso 4-3, ma le lombarde alzano subito i giri del motore e allungano sul 7-13, da segnalare due ace consecutivi di Egonu. Dentro Pietrini e Cazaute fuori Sylla e Daalderop. Vero Volley si esalta: muro granitico di Heyrman per l’8-15, diagonale potente di Pietrini per il 12-18. Il set scivola velocemente sul 16-25 finale.

    SSC Palmberg Schwerin 0Numia Vero Volley Milano 3(14-25, 23-25, 16-25)

    Numia Vero Volley Milano: Cazaute 2, Gelin (L), Guidi, Heyrman 6, Pietrini 2, Orro 4, Konstantinidou, Kurtagic 6, Smrek 3, Sylla 8, Egonu 17, Daalderop 10. N.E. Danesi, Fukudome (L). All. Lavarini.SSC Palmberg Schwerin: Antunovic 1, Wolowicz 2, Stuut 4, Grozer 7, Holzig 1, Kohn, Llabres (L), Dambrink 11, Hanle, Keene 5, Kokram 3. N.E. Frommann (L). All. Koslowski.Arbitri: Bogdan Laurentiu Stoica, Sinisa OvukaNOTE – Durata set: 20′, 28′, 23′. TOT: 1h11′MVP: Paola Egonu (Numia Vero Volley Milano)

    (fonte: Vero Volley) LEGGI TUTTO