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    Gara 2 Vallefoglia-Milano si giocherà alla Vitrifrigo Arena, impianto da oltre 10mila posti

    La Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia gioca domenica 16 marzo alle 16.30 alla Vitrifrigo Arena Gara 2 dei Play-off Scudetto del Campionato di A1 Tigotà contro la Numia Vero Volley Milano. I biglietti (da 10 a 25 euro, posti non numerati) sono in vendita su liveticket.it, in tutti i punti vendita Liveticket e da ProdiSport (viale Piceno, 14 – Fano). Info: info@megaboxvolley.it

    Così il presidente della Megabox Ivano Angeli: “Siamo molto felici dell’entusiasmo che il pubblico sta dimostrando per la partita di domenica. Abbiamo scelto di giocarla alla Vitrifrigo Arena perché volevamo dare a tutti la possibilità di tifare le nostre tigri in questa sfida contro una delle squadre più forti d’Europa, ricca di campionesse, quattro delle quali erano nel sestetto della nazionale che ha vinto le Olimpiadi. Ringrazio di cuore il Comune di Pesaro, Aspes e la VL Pesaro per la collaborazione e l’aiuto: vogliamo che questo sia un evento speciale per tutto il movimento pallavolistico regionale e per lo sport femminile in genere, e aspettiamo ancora tanti altri tifosi domenica. Sarà una giornata indimenticabile”.

    Queste le parole di Luca Pieri, presidente di Aspes Spa, società pubblica che gestisce la Vitrifrigo Arena: “Siamo molto contenti di accogliere la partita della Megabox nel nostro impianto e, compatibilmente con la programmazione molto fitta di eventi che abbiamo al nostro interno, la cosa potrebbe anche ripetersi in futuro. Per noi è un vanto ospitare questa partita, e siamo convinti che possa essere un momento di valorizzazione per la squadra, potendo richiamare un pubblico maggiore non solo da Pesaro”.

    (fonte: Megabox Volley) LEGGI TUTTO

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    Colpo di scena a Verona, Rado Stoytchev si è dimesso

    Verona Volley e Radostin Stoytchev comunicano che il coach ha presentato oggi le proprie dimissioni che il club ha accettato venendo incontro alla sua volontà.

    Radostin Stoytchev: “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni. Ringrazio la squadra, lo staff, tutti i componenti della società, partner ed amici con cui abbiamo condiviso il percorso ed emozioni forti assieme e auguro a tutti salute e il migliore futuro.”

    Verona Volley: “Siamo dispiaciuti dalle dimissioni comunicate da Rado ma ne abbiamo compreso i motivi e per questo le abbiamo accettate. Lo ringraziamo sentitamente per tutto quanto ha fatto con impegno e grande dedizione sin dalla nascita di Verona Volley e per la crescita della squadra raggiungendo assieme importanti risultati sportivi e societari, condividendo momenti di forte passione. Gli auguriamo tutto il meglio per il proprio futuro.”

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO

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    La Serie A femminile domina la scena in Europa, Fabris: “Eccellenza assoluta”

    Sarà un finale di stagione elettrizzante per la Serie A. Dopo il derby tutto italiano tra Roma e Chieri per la finale di CEV Challenge Cup, Novara giocherà la Finale di CEV Cup contro l’Alba Blaj mentre in CEV Champions League saranno ben tre le italiane che voleranno a Istanbul per la Final Four del 3-4 maggio: Conegliano e Milano, che si affronteranno in Semifinale, e Scandicci, che affronterà invece il VakifBank padrone di casa. 

    Il commento del Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris: “Cambiano le formule delle Competizioni internazionali, ma si conferma l’eccellenza assoluta a livello continentale del campionato italiano della pallavolo femminile di Serie A. Dopo la Finale tutta tricolore di Champions dello scorso anno, quest’anno saranno ben tre le rappresentanti della Serie A alla Final Four di CEV Champions League di Istanbul del 3 e 4 maggio. Un successo inequivocabile della Serie A italiana, che va ad aggiungersi alla Finale di CEV Cup che si svolgerà tra il 25 marzo e il 1 aprile, raggiunta oggi da Novara, e al trionfo di Roma martedì nella finale con Chieri di CEV Challenge Cup”.

    “La dimensione di questo dominio italiano è data dai numeri: due squadre italiane in Finale di Challenge su due partecipanti, l’unica italiana partecipante alla CEV Cup conquista la Finale, tre squadre italiane iscritte alla Champions, tutte e tre partecipanti alla Fase Finale. Insomma sei partecipanti alle competizioni europee, tutte e sei arrivano in fondo! La nostra Serie A è davvero un movimento di eccellenza perché esprime così tante squadre che dominano la scena internazionale“.

    (fonte: LVF) LEGGI TUTTO

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    En Plein Italia: anche Milano vola alla Final Four di Champions League!

    Saranno tre italiane su quattro a contendersi a Istanbul a inizio maggio la Champions League femminile di volley. Dopo Scandicci e Conegliano, si qualifica anche Milano! Nella gara ancora in corso contro l’Eczacibasi, la Numia Vero Volley ha già conquistato con un doppio 24-26 quei due set che le servivano per staccare il pass dopo la netta vittoria per 3-0 ottenuta nel match di andata in casa una settimana fa.

    Starting Players – Lavarini parte con le diagonali Orro-Egonu e Sylla-Daalderop, Danesi e Kurtagic al centro, gelin libero. Akbas risponde con Sahin-Boskovic e Plummer-Erkek, al centro Rettke e Jack-Kisal, Akoz libero.

    1° set – Le turche partono subito forte con un parziale di 4-0 frutto anche di due attacchi out di Egonu. Immediato timeout di Lavarini. A sbloccare Milano ci pensa Sylla, poi arriva anche l’ace di Orro su Plummer. Al quarto tentativo va a segno anche Egonu (5-3), ma la Vero Volley deve ancora sciogliersi. Parità acciuffata agli 8 con due monster block di Kurtagic e Daalderop, ma in attacco la Numia deve ancora trovare la giusta misura (13-11). Dall’altra parte, invece, Boskovic usa più i polpastrelli che la clava sorprendendo sempre la seconda linea di Milano (16-14). Altra parità ai 16, ancora con Kurtagic, e primo vantaggio firmato Sylla (16-17). Timeout Akbas. Il mani-out di Egonu vale il +2 (17-19), ma quando Boskovic la clava inizia ad usarla per davvero, l’Eczacibasi trova la rimonta che porta la contesa ai vantaggi (20-22, 23-22, 24-24). Milano non si lascia impressionare, chiude con un muro di Orro e porta a casa il primo dei due set che le servono per volare alla Final Four.

    2° set – L’inizio del secondo parziale è una spettacolare battaglia giocata punto su punto sino ai 6, poi l’Eczacibasi trova il break con una Rettke on-fire in questo set e Plummer (8-6), e anche il +3 con un ace della schiacciatrice americana battezzato a torto out da Daalderop (12-9). Plummer svirgola e riporta la Numia a -1 (15-14), l’attacco-nastro di Egonu vale la parità, un altro errore in attacco delle turche determina il contro sorpasso per la squadra di Lavarini (15-16), ma c’è ancora da lottare per le italiane. Altro punto a punto, altro break firmato da una scatenata Rettke (21-19), altra parità ai 22 con Sylla, altro break delle turche con Boskovic (24-22). Rally-point infinito, Cazaute tira su tre difese allucinanti e alla fine la palla a terra la mette Egonu (24-23). Murone di Danesi e si va ancora ai vantaggi. Secondo monster block di fila di Anna “The Wall”, Boskovic viene contenuta dal muro-difesa, palla per Sylla che trova la diagonale vincente che fa esplodere la panchina di Milano: la Vero Volley è matematicamente alla Final Four!

    3° set – [IN AGGIORNAMENTO]

    Eczacibasi Dynamit Istanbul (TUR) 0*Numia Vero Volley Milano 2*(24-26, 24-26, …)Match di andata: 3-0 Milano

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Thy-Novara 0-3. Igor approda in finale. Bernardi: “Contento e orgoglioso di queste ragazze”

    Per la terza volta nella sua storia, la Igor Gorgonzola Novara vivrà l’emozione e il prestigio di una finale europea: dopo quella di Champions League 2019 e quella di Challenge Cup 2024 (entrambe vinte), le azzurre si giocheranno l’atto conclusivo della CEV Cup 2025. Le ragazze di Lorenzo Bernardi bissano il successo per 3-0 della gara d’andata anche a Istanbul ed eliminano, dopo un serratissimo testa a testa, la corazzata turca del THY Istanbul. Azzurre che si aggiudicano ai vantaggi i primi due set e poi dilagano nel terzo, a qualificazione acquisita, in cui Bernardi concede spazio a tutte le effettive a disposizione. Nella finalissima, le azzurre sfideranno le romene dell’Alba Blaj: andata a Novara il 25 marzo (orario da definire) e ritorno a Blaj il 1 aprile alle 17 italiane (le 18 locali).

    Si parte con il THY che conferma Durul opposta a Ratzke, Aksoy e Duarte Alecrim centrali, Vasilantonaki schiacciatrice con la rientrante Bergmann e lancia Kayacan come libero. Novara con Bosio in regia e Tolok in diagonale, Bonifacio e Aleksic al centro, Ishikawa e Alsmeier in banda e Fersino libero.

    1° set – Bergmann parte forte e rompe il punto a punto iniziale (6-4) ma Ishikawa ricuce (6-6) e Bonifacio prova la fuga con l’ace del 7-9 mentre un muro su Tolok vale la nuova parità (11-11) e Bergmann trascina le sue in maniout, sul 13-11. Due muri sulla brasiliana (14-14), il THY cambia la diagonale principale ma il servizio di Bosio manda avanti le azzurre (14-16) con la subentrata Ivegin che ristabilisce l’equilibrio (16-16) che regge fino al 20-20. Ishikawa fa 20-21, il THY sbaglia (20-22) e Novara fa 21-24 con il muro di Bosio. Durul in battuta fa saltare tutto (ace, 23-24) fino alla parità (24-24, poi ai vantaggi è un errore di Vasilantonaki a are il set a Novara (25-27).

    2° set – Bosio prova subito a spaccare il secondo set (0-3, ace) e spinge le sue al +4 mentre tra le ospiti c’è Ivegin per Bergmann in banda; anche il secondo turno di Bosio in battuta è pesantissimo, con la regista che firma l’ace del 7-12 e propizia la fuga di Tolok sul 7-14 mentre le ospiti faticano a reagire. Lo fa Duarte Alecrim (ace, 12-17) ma Tolok mantiene le distanze e avvicina il traguardo con due colpi chirurgici per il 15-21. Novara si inceppa sul più bello, il THY rientra prima 18-21 e poi 21-22 con l’ex Durul protagonista mentre Ishikawa, due volte, mantiene il cambio palla mandando le azzurre al set point sul 22-24. Due muri ospiti (24-24) e tutto si riapre ma Alsmeier trova una diagonale strettissima (24-25) e Tolok chiude i conti in rigiocata, sul 24-26, mandando la Igor in finale.

    3° set – Sestetto azzurro rivoluzionato con Bartolucci, Mims, Squarcini, Mazzaro e Villani in campo; il THY ci prova (3-1) ma il turno in battuta di Villani (ace, 4-6) inverte l’inerzia mentre Bergmann firma la reazione turca per il controsorpasso (9-8) e il THY tocca il massimo vantaggio sull’11-8 prima e sul 14-9 (VasilantonakI) poi. La Igor ricuce lo strappo (14-13) mentre il THY ferma invano il gioco, Villani (15-15) e un ace di Mims per il sorpasso azzurro e il resto lo fa il turno in battuta di Squarcini: due ace (con l’aiuto del nastro) “spezzati” dal tocco a rete di Mazzaro, per il 17-23. Chiude, poco dopo, la diagonale di Ishikawa, 18-25.

    Lorenzo Bernardi (Igor Volley Novara): “Sono molto contento e orgoglioso di queste ragazze. Hanno giocato una partita importante, ce la siamo un po’ complicata noi nel primo set dopo il 24-21 e anche nel secondo, però avere la capacità di mantenere alta l’attenzione e la testa fredda nei momenti cruciali della partita – nei finali dei primi due set – è stato impostante. Fino a oggi, in questa stagione, abbiamo fatto un percorso straordinario. Siamo arrivati alle Final Four di Coppa Italia giocando una buona semifinale con Conegliano, siamo arrivati alla finale della Coppa Cev che è un gradino – forse due – più importante di quella dello scorso anno. Abbiamo incontrato squadre che stanno disputando stagioni ai vertici. Per celebrare dobbiamo aspettare perché finali, prima, vanno giocate e poi vedremo l’esito del campo”.

    Federica Squarcini (centrale Igor Gorgonzola Novara): “Siamo venute qui sapendo che in questo palazzetto e in Turchia in generale non è mai facile giocare, perché comunque il tifo si fa sentire, e soprattutto consapevoli che come era capitato a noi con Aksaray nei Playoff anche loro potessero di fatto ribaltare tutto e compiere un’impresa. Per questo siamo entrate in campo dal primo punto con lo spirito giusto e al netto di qualche piccolo passaggio a vuoto abbiamo compiuto il nostro dovere, conquistandoci la possibilità di giocare una finale. A tal proposito siamo già cariche ma prima dovremo rientrare in Italia e misurarci con gara due della serie con Chieri, che mi aspetto nuovamente ostica e combattuta“.

    THY Istanbul 0Igor Gorgonzola Novara 3 (25-27, 24-26, 18-25)

    THY Istanbul: Yilmaz (L) ne, Kayacan (L), Arici 3, Ivegin 5, Akin 1, Germen Korkmaz, Kilicli ne, Coskun, Vasilantonaki 13, Duarte Alecrim 5, Bergmann 7, Ratzke 1, Aksoy 6. All. Soz.Igor Gorgonzola Novara: Akimova ne, Villani 5, Bosio 4, Bartolucci 1, De Nardi, Fersino (L), Alsmeier 3, Ishikawa 10, Mims 2, Bonifacio 6, Aleksic 4, Mazzaro 2, Tolok 15, Squarcini 4. All. Bernardi.

    (fonte: Igor Gorgonzola Novara) LEGGI TUTTO

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    Romanò si racconta: il presente dice Piacenza, il futuro Russia, l’estate matrimonio e Nazionale

    Sapevo già, all’inizio della nostra conversazione, che come nella migliore scena di Nanni Moretti ne “La stanza del figlio”, mi sarei ritrovato con lui a cantare quel pezzo di “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli (arrivederci amore ciao, le nubi sono già più in là). Scrivo col cuore di un innamorato della pallavolo e provo a far capire cosa abbia provato in questi anni, nei quali Yuri Romanò ha compiuto un percorso che non ho visto fare a molti da quando scrivo di pallavolo, ovvero circa vent’anni. È la strada di chi fatica, moltissimo, e non si vede riconoscere i propri sforzi e i propri meriti per una lunga fetta di carriera. Nonostante questo Yuri lavora, giocando già quando tutti pensavano che dovesse stare dove è oggi, o quantomeno gravitare nella stessa serie, a giocare in A2. Il cortocircuito si genera quando De Giorgi comprende che Romanò meritasse di sbocciare e su di lui scommette molto, non pensando minimamente che l’esperimento potesse essere azzardato. Yuri sboccia in una notte, è come un girasole che al primo sole viene fuori in tutta la sua bellezza e diventa ciò che poi lo porta a indossare la maglia azzurra, salire alla ribalta della cronaca del volley, vincere e ancora vincere, arrivare in Superlega, giocare a Parigi. Fine primo tempo. 

    Bello, penserete tutti. È andata effettivamente così, ed esattamente alla velocità di una fioritura, Romanò è passato dall’essere un esperimento a diventare un successo. È così che molti ragazzi hanno cominciato a credere quanto nella pallavolo la gavetta conti e quanto i treni nella vita possano passare, basta tenersi pronti. È una storia più americana che italiana, e come ogni cosa alla quale ci si affeziona, arriva un momento in cui è bene lasciarla andare. La nuova casa si chiamerà Russia, lo scrivo io perché è un momento in cui la testa di Romanò è occupata dai playoff, e con la Piacenza che racchiude molto di quello che più rappresenta la varietà dell’estetica pallavolista (il cavaliere dal doppio oro Brizzard, il più forte del mondo Simon, l’essere Galassi e l’arte della sua misura, etc.) è giusto che pensi solo ed esclusivamente a questo.

    Lei cosa aggiungerebbe?

    “Che andrò con Marta e Bianca a sperimentare qualcosa di nuovo per tutti. Per il resto è ancora prematuro parlarne, anche perché il mio presente dice Piacenza e soprattutto playoff”.

    Si ricorda quando è arrivata Bianca? Sembra passato un secolo Romanò.

    “Ricordo l’enorme felicità. Ricordo di aver ricevuto la telefonata di Marta una mattina presto durante le finali della VNL e di averlo condiviso con i soli compagni di squadra dopo Italia-Francia all’Europeo”.

    Il sei gennaio 2025 che è successo invece?

    “Ho chiesto a Marta di sposarmi. L’anno giusto, anche se ci sposeremo la prossima estate”.

    I testimoni?

    “Top secret”.

    Il mondo della pallavolo quanto sarà coinvolto?

    “Un testimone sicuramente. Il resto tanti invitati, ma non posso dire di più, perché ne dobbiamo ancora parlare”.

    È tutto successo nei momenti migliori Yuri. La sua vita è una consequenzialità di ordine ed eventi con una logica e un senso preciso. Sbaglio?

    “La mia vita è come una scala. Non lo so se i passi che ho fatto sono tutti corretti e fatti nell’ordine canonico. Ma per me ogni cosa ha avuto un senso, nelle scelte fatte, negli eventi che ho vissuto, nelle emozioni che ho provato”.

    La pallavolo è stata una grande battaglia. Ora?

    “Ha la giusta importanza, è il mio lavoro, è ciò che influenza la mia vita. Ma la vita stessa mi ha dato anche Marta e Bianca e ha rimescolato priorità, ordine, e importanza. Adesso non vedo l’ora di finire l’allenamento per andare a casa e stare con loro, ad esempio. Quando cade l’ultima palla dell’allenamento so che c’è anche qualcosa al di fuori del palazzetto”.

    A Piacenza la stagione è stata una scalata. Ora, con Travica in panchina, mi sembra siate in una strada più scorrevole, in discesa.

    “Tra me e lui c’è stato un bel confronto all’inizio della sua collaborazione con Piacenza e questo l’ho apprezzato molto. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo dimostrare ai playoff di aver acquisito quella continuità che è mancata per tutta la stagione. Si lavora, tutti i giorni, e la domenica cerchiamo di tirare fuori ciò che di meglio sappiamo fare. È un altro campionato, bisogna avere il coraggio di archiviare la stagione che è stata e giocare ripartendo da zero, o meglio dal piazzamento in regular season”.

    Con Verona è cominciata la seconda fase. Per ora il campo dice 1-0 Piacenza.

    “Per come sono andate le partite anche in regular season, siamo contenti di avere la possibilità di giocarci la prima fase con loro. Un po’ li soffriamo, ma abbiamo dimostrato di poter avere la meglio. Non sarà semplice, ma non lo è nemmeno l’eventuale proseguimento. Daremo il massimo, questo è poco ma sicuro”.

    Poi si torna a lavorare in azzurro? Lei mi sembra l’unico ad aver vissuto Parigi come un traguardo.

    “Il traguardo della mia prima Olimpiade. Lo è stato sul serio, e per me era già un sogno poterci essere. Non nego che io l’abbia vissuta dall’inizio come un’occasione in cui godermi anche l’essere arrivato fino a lì. Tanti anni fa certi traguardi erano molto molto lontani. C’è stata inevitabilmente la delusione dopo la Francia e poi gli Stati Uniti. Personalmente è un’esperienza che si è archiviata e di cui mi porterò dietro ricordi e insegnamenti”.

    Ripartirà da qui.

    “Sì. Il resto si costruirà stradafacendo”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Trento rimonta dallo 0-2 e passa al tie-break nella semifinale d’andata di CEV Cup

    Si era messa davvero male, anzi malissimo per Trento questa semifinale d’andata di CEV Cup, giocata per di più in casa. I turchi dello Ziraat Bank Ankara hanno rischiato seriamente di far saltare il fattore campo andando avanti due set a zero, entrambi vinti ai vantaggi, salvo poi subire la rimonta rabbiosa di Michieletto e compagni. Vinto il terzo, e soprattutto il quarto che poteva davvero mandarli al tappeto, i ragazzi allenati da Fabio Soli nel tie-break hanno poi fatto la voce grossa centrando un successo tanto sofferto quanto importante nella corsa al trofeo. Top scorer Michieletto con 27 punti a referto (col 55% in attacco, 3 muri e 3 ace), 19 per Rychlicki, 18 per Lavia, 15 punti col 73% per Flavio.

    Match di ritorno in programma mercoledì prossimo, 19 marzo. Nell’altra semifinale altra battaglia lunga cinque set vinta anche in questo caso dai padroni di casa dell’Asseco Resovia sui francesi del Tours VB.

    Starting Players – La Trentino Itas si presenta in formazione tipo al cospetto del proprio pubblico: Sbertoli in regia, Rychlicki opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, Flavio e Kozamernik centrali, Laurenzano libero. Lo Ziraat Bank Ankara risponde con Yenipazar al palleggio, Ter Maat opposto, Anderson e Clevenot schiacciatori, Bülbül e Savas centrali, Baykatar libero.

    1° set – La sfida è subito vibrante, con le due squadre che lottano su ogni pallone; Flavio (muro e contrattacco) garantisce il primo vantaggio significativo ai gialloblù (6-4), ma Anderson risponde immediatamente (7-7). Il muro di Bülbül sullo stesso brasiliano inverte la tendenza (11-12), che dura solo un attimo perché poi ci pensa Lavia ad offrire di nuovo il +2 ai gialloblù (15-13). I turchi non si disuniscono e ancora con il muro ritrovano immediatamente contatto (16-16), ma Michieletto in contrattacco affonda il colpo (20-18), costringendo gli ospiti a rifugiarsi in un time out. Nel finale, Anderson pareggia i conti a quota 21, poi Clevenot blocca Lavia per 22-23; stavolta è Soli ad interrompere il gioco e alla ripresa le due squadre arrivano a braccetto ai vantaggi. Trento annulla tre palle set (26-26), ma cade alla quarta ancora per mano dello schiacciatore statunitense (ace per il 26-28).2° set – La Trentino Itas accusa il colpo e anche nel secondo parziale parte subito all’inseguimento degli avversari, soffrendo in ricezione e con l’attacco di palla alta (1-3 e 7-9). Dopo un errore a rete di Michieletto, che garantisce il +3 (7-10) ai turchi, Soli spende il primo time out, ma alla ripresa sono sempre gli ospiti a dettare il ritmo (8-12 e 10-14) con un muro davvero roccioso. I gialloblù non si arrendono e ripartono grazie ad una invasione a rete di Yenipazar, un muro di Rychlicki su Clevenot ed il successivo ace millimetrico verso posto 1 di Michieletto (14-14). In seguito i padroni di casa mettono la freccia con Lavia (18-17), ma devono stringere i denti per conservare il vantaggio (20-19), prima di trovare un altro break point con Flavio, che mura Anderson e garantisce il 22-20. Stern, appena entrato per il servizio, realizza l’ace che vale il 23 pari e che manda le due squadre di nuovo allo sprint. Stavolta è Trento ad avere immediatamente palle set in serie (tre), prima che lo Ziraat passi a condurre grazie ad un contestatissimo fallo di doppia su ricezione ravvisato dall’arbitro Varbanov a Michieletto (25-26). Alla terza occasione Ankara si porta sullo 0-2 (27-29) sempre grazie ad una battuta vincente (Yenipazar).3° set – I Campioni d’Europa provano a voltare pagina subito dopo il cambio di campo; l’inizio di terzo set è a spron battuta (6-5 e 10-7) grazie soprattutto a Michieletto che in attacco e a muro (due consecutivi su Ter Maat) si carica la sua squadra sulle spalle. Ankara rimane costantemente in scia (12-10) e pareggia i conti a quota 14 con due muri consecutivi, prima di mettere la freccia con un contrattacco di Anderson (16-17). Il solito Michieletto a rete inverte di nuovo la tendenza (19-18), poi è un errore di Clevenot a materializzare il +2 italiano (22-20, time out di Kavaz). Nel finale Lavia (attacco) e Gabi Garcia (ace) fanno pendere definitivamente l’ago della bilancia verso il fronte trentino (24-20 e poi 25-21 col primo tempo di Kozamernik).4° set – La Trentino Itas adesso ci crede e parte bene anche nella quarta frazione, trovando il +2 (10-8) dopo l’iniziale punto a punto grazie ad una buona intuizione a rete di Lavia. Lo Ziraat Bank prova a mettere più pressione col servizio e si costruisce la parità a quota 14 con l’ace di Yenipazar, prima di passare a condurre con la diagonale di Ter Maat (15-16). Soli si gioca la carta Bartha (dentro per Kozamernik), ma è ancora l’opposto olandese a dettare il ritmo in fase di break point (17-19). Il servizio del centrale rumeno propizia l’aggancio (19-19), ma la parità dura pochissimo, perché Savas subito dopo ferma Rychlicki (20-22). Lo stesso Kamil firma però la parità a quota 23, poi Bartha mura Anderson e ancora l’opposto gialloblù realizza in diagonale il 25-23 che manda le squadre al tie break.5° set – Il set di spareggio viene preso subito in mano da Trento (4-1) con Michieletto in pipe; il vantaggio viene difeso da Lavia e poi incrementato da Rychlicki (ace di nastro per il 7-3). Ankara prova a ricucire lo strappo col servizio, ma la seconda linea gialloblù fa buona guardia (10-7); Lavia sbarra la strada a Ter Maat (12-7), poi ci pensa definitivamente Alessandro Michieletto con due ace consecutivi (14-7) a mandare in archivio il match: 15-8, col cambiopalla finale di Rychlicki.

    Trentino Itas 3Ziraat Bank Ankara (TUR) 2(26-28, 27-29, 25-21, 25-23, 15-8)Trentino Itas: Bartha 1, Garcia Fernandez 1, Kozamernik 5, Laurenzano (L), Lavia 18, Michieletto 27, Resende Gualberto 15, Rychlicki 19, Sbertoli 1. Non entrati Acquarone, Bristot, Magalini, Pellacani, Pesaresi. All. Soli Fabio.Ziraat Bank Ankara (TUR): Anderson 21, Ter Maat 16, Savas 12, Bulbul 10, Yenipazar 5, Zonca, Gunes, Clevenot 11, Bayraktar (L), Stern 1. Non entrati Sahin Hilmi, Sahin Haci, Kir, Gedik. All. Kavaz.Arbitri: Varbanov, Batkai-katona.Note – durata set: 29′, 37′, 29′, 31′, 19′; tot: 145′. Trentino Itas: Battute sbagliate 25, Vincenti 5. Ziraat Bank Ankara (TUR): Battute sbagliate 24, Vincenti 8.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    La finale d’andata di Challenge la vince il Lublino di Botti e Leon

    Massimo Botti alla vigilia lo aveva detto chiaro e tondo: “Vogliamo questa Challenge”. È stato di parola. Per lo meno il primo atto di questa doppia finale gli ha dato ragione. Il suo Lublino si è imposto in casa per 3-1 sulla Lube Civitanova, trascinato da un Wilfredo Leon che questa sera ha dimostrato davvero di giocare come il “Maradona del volley”, definizione del suo allenatore. Per l’ex Perugia, eletto ovviamente MVP del match, 23 punti a referto con il 46% in attacco, conditi da 6 ace e 4 muri. Best scorer per i cucinieri Nikolov con 13. Per il Bogdanka ben 13 ace di squadra e altrettanti muri, eppure, nonostante questo, la Lube, soprattutto con Balaso, ha tenuto come ha potuto in ricezione (43% di positiva e 12% di perfetta). La conquista del trofeo continentale resta comunque alla portata di Balaso e compagni, che al ritorno, mercoledì 19 marzo (ore 20.30), sul campo dell’Eurosuole Forum, dovranno vincere da tre punti per poi giocarsi la Coppa al Golden Set.

    Starting Players – Lube in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Loeppky e Bottolo in banda, Chinenyeze e Podrascanin al centro, Balaso libero. Padroni di casa schierati con Komenda in cabina di regia per l’opposto Sasak, laterali Leon e Sawicki, al centro Mc Carthy e Grozdanov, libero Hoss. 

    1° set – Nel primo set a fare la differenza per i polacchi è la battuta (7 ace a 2, quattro di Leon, autore di 7 sigilli). Lo schiacciatore ex Sir si presenta con un ace (5-2), Civitanova cresce a muro e impatta su un errore ospite (7-7), l’ace di Bottolo vale il sorpasso (8-9). Il team di casa colpisce dai nove metri con Mc Carthy e altre tre volte con Leon (15-11) confezionando un parziale di 7 a 2. Civitanova sembra risalire (16-14), ma i polacchi tirano a tutto braccio come sull’ace di Sawicki (20-15). Medei inserisce Nikolov per Loeppky. I cucinieri vanno a segno con il servizio di Bottolo (20-17). Sul settimo ace nel set, il quarto di Leon, il Lublin va sul 24-19 e chiude al secondo set point (25-20).

    2° set – Nel secondo set parte Nikolov (6 punti), la Lube ha il merito di rimanere glaciale nei momenti critici, alza il livello a muro (6 i vincenti) ed è più costante in attacco. Come nel primo set, il servizio garantisce un bonus al team di Botti (10-8), ma anche gli attacchi e il muro di Leon non aiutano (13-9) in avvio. La squadra di Medei resta lucida e si riavvicina con il primo tempo e il block di Chinenyeze (13-12). Si apre un punto a punto serrato con Nikolov molto coinvolto e con Bottolo che trova a muro il 17 pari. Sul 18-18 entra Gargiulo al servizio e il mani out di Bottolo frutta il sorpasso (18-19). Sul 20-20 Loeppky torna in campo per Lagumdzija. Il muro di Nikolov consente ai cucinieri di tenere il naso avanti, l’errore di Sawicki dopo il servizio del nuovo entrato Poriya regala un break (21-23). Sull’errore di Grozdanov la Lube ha due palle set (22-24), Nikolov chiude i giochi con un mani out (22-25).

    3° set – Nel terzo set una Lube troppo molle in ricezione stecca fin dall’avvio (11-4) e prova a rialzarsi cambiando pelle con Loeppky dentro per Lagumdzija e Orduna per Boninfante, ma trova sulla sua strada un Leon tirato a lucido (7 punti) e una squadra che continua a martellare al servizio (4 ace). Sul 13-7 Medei butta nella mischia Gargiulo per il Potke, ma sull’ace di Sasak i polacchi doppiano i cucinieri (14-7) e sui due attacchi out dei biancorossi si portano sul +9 (16-7). La reazione dei marchigiani è tardiva ed estemporanea (16-9). Il Lublin si conferma una squadra ostica sotto tutti i punti di vista e, in particolare, dalla linea dei nove metri con l’ace del 19-9. Nel finale c’è spazio anche per Bisotto e rientra Boninfante, suo il muro del 22-15. Il muro di Sasak porta il Lublin sul 24-16. L’attacco di Loeppky e l’ace di Nikolov allungano il set, che si chiude sulla battuta a rete dello schiacciatore bulgaro (25-18). 

    4° set – Nel quarto set la Lube entra con la diagonale titolare e trova una fiammata (3-6), ma il servizio capita sulle mani di Leon e il Lublin mette il naso avanti sull’ace del cubano (7-6). L’attacco di Nikolov e il muro del Potke girano l’inerzia (9-10), il bolide di Lagumdzija dalla seconda linea vale il break (10-12). Un ottimo dialogo tra Boninfante e il nazionale turco toglie subito il servizio a Leon (13-15). Nella fase calda il Lublin trova il pari su un attacco out di Civitanova (18-18), ma la Lube viene riabilitata da due errori polacchi e trova il +3 con l’ace di Boninfante (18-21). Sul 19-21 entra Loeppky per Lagumdzija. Il canadese spreca due chance (21-21) e rientra l’opposto. Il Lublin sfrutta il servizio di Leon e trova il sorpasso con Sasak (23-22), che firma anche il punto del 24-23. Podrascanin annulla il match point (24-24). La pipe di Bottolo sfiora solo la linea, il muro di Mc Carthy gela i cucinieri (26-24).Bogdanka Lui Lublin (POL) 3Cucine Lube Civitanova 1(25-20, 22-25, 25-18, 26-24)Bogdanka Lui Lublin (POL): Komenda 1, Sawicki 9, Malinowski, Leon Venero 22, Grozdanov 6, Czyrek, Hoss (L), Mccarthy 11, Sasak 16. Non entrati Nowakowski, Wachnik, Slotarski, Zajac, Tuinstra. All. Botti.Cucine Lube Civitanova: Balaso (L), Bisotto (L), Boninfante 4, Bottolo 12, Chinenyeze 8, Dirlic 1, Gargiulo, Hossein Khanzadeh, Lagumdzija 11, Loeppky 7, Nikolov 12, Orduna, Podrascanin 6. Non entrati Tenorio. All. Medei Giampaolo.Arbitri: Wijnstra, Cevik.Note – durata set: 28′, 30′, 28′, 33′; tot: 119′. Bogdanka LUK Lublin (POL): Battute sbagliate 21, Vincenti 13. Cucine Lube Civitanova: Battute sbagliate 21, Vincenti 6.MVP: Leon

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO