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    Il Golden Set castiga Trento, in semifinale passa lo Zaksa

    Di Redazione

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    Sfuma al Golden Set l’accesso in semifinale Cev Champions League per il Trentino Itas: dopo aver conquistato il tie break, i ragazzi di Angelo Lorenzetti cedono il passo ai polacchi del Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, che si aggiudicano 9-15 il set di spareggio.

    Nessuna sorpresa negli starting six, che i due allenatori confermano rispetto alla gara d’andata giocata nove giorni fa in Polonia; Angelo Lorenzetti opta per Sbertoli in regia, Kaziyski opposto, Michieletto e Lavia in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Laurenzano libero. Tuomas Sammelvuo schiera Kedzierzyn-Kozle con Janusz palleggiatore, Kaczmarek opposto, Sliwka e Bednorz schiacciatori, Smith e Pashitskii centrali, Shoji libero.

    L’iniziale equilibrio viene rotto da un servizio vincente di Kaziyski (5-3), imitato qualche secondo dopo da Michieletto (altro ace, per il 7-4); i polacchi barcollano ma non mollano e con due break point di Sliwka (attacco e muro su Matey) rientrano immediatamente in partita (9-8). Nella fase centrale del set Alessandro affonda di nuovo il colpo, stavolta in pipe e a muro, disegnando il nuovo allungo (15-11) e costringendo al time out gli ospiti. Alla ripresa Bednorz attacca out ed offre il massimo vantaggio ai locali (16-11) che poi lo conservano sino al 18-13 ed in seguito anche sul 21-16 grazie al muro di Lisinac sullo stesso posto 4. L’1-0 interno arriva senza ulteriori scossoni, già sul 25-19, con un errore diretto di Sliwka.

    Sull’onda dell’entusiasmo, la Trentino Itas parte alla grande anche nella seconda frazione, issata al +3 da tre ace consecutivi di Alessandro Michieletto (da 5-5 a 8-5). Kedzierzyn-Kozle prova a riavvicinarsi (10-8), ma è solo un attimo perchè poi Lisinac e lo stesso numero 5 suonano la carica, consentendo ai gialloblù di dilagare sempre di più (14-9 e 16-10). Nel momento migliore dei padroni di casa però i polacchi trovano un paio di spunti col servizio di Huber, appena entrato, e risalgono sino al meno tre (17-14); Trento non si scompone e riparte approfittando degli errori ospiti (20-15, time out Sammelvuo). Nel finale il Grupa Azoty alza i giri del proprio motore con Kaczmarek (20-18) e col muro (22-21, Huber ferma Michieletto); la Trentino Itas fatica in attacco e Kedzierzyn-Kozle mette la freccia con Huber e lo stesso opposto (ace per 22-24) e si porta in parità grazie all’errore al servizio del neoentrato Džavoronok (23-25).

    La squadra di Lorenzetti paga in avvio di terzo periodo il contraccolpo psicologico e va subito sotto 1-4, tanto che l’allenatore è costretto a spendere subito un time out. Alla ripresa, gli ace di Kaziyski rimetto in gioco i locali (due consecutivi per il 6-6), che poi riprendono le redini del match con Lisinac, Podrascanin e Kaziyski, macchine da cambiopalla ma anche da break point (da 10-10 a 14-11). Il time out di Sammelvuo schiarisce le idee ai suoi che in seguito trovano la parità già sul 16-16 con muro e contrattacco; i gialloblù rispondono con Lavia (19-17), ma vengono di nuovo ripresi sul più bello da uno slash facile facile di Bednorz (21-21). Il rush finale del parziale è al cardiopalma (23-23, 25-25); i padroni di casa annullano due palle set agli avversari, se ne procurano una con Lavia (26-25) e poi anche una successiva, poi i polacchi murano Kaziyski con Kaczmarek e si portano sull’1-2 esterno grazie a Bednorz (27-29).

    La battaglia punto a punto riparte nel quarto set, in cui la Trentino Itas impatta bene (5-3, Michieletto) prima di essere nuovamente ripresa dal Grupa Azoty (10-10). Le due squadre offrono il meglio di loro da tutti i punti di vista (14-13, 16-16), la partita si alza ancora di livello. Podrascanin mura Kaczmarek consegnando l’atteso +2 (20-18), che si trasforma in +3 dopo il time out di Sammelvuo grazie ad un ace di nastro di Michieletto. I padroni di casa non concedono più nulla e mandano la sfida al tie break sul 25-21 (errore a rete di Huber).

    Il quinto set vede subito la Trentino Itas prendere in mano le operazioni (5-3) ed allungare ulteriormente subito dopo il cambio di campo con Kaziyski e Lavia (10-5). Il successo arriva già sul 15-12 e manda la contesa al golden set.

    Il parziale di spareggio inizia benissimo per il Kedzierzyn-Kozle con Bednorz (0-3 e 1-4); Podrascanin prova a ricucire lo strappo (3-4) ma gli ospiti riallungano con l’ace di Bednorz su Laurenzano (3-6) e poi respingono il nuovo tentativo di riavvicinarsi dei locali (da 5-6 a 6-10). I Campioni d’Europa non concedono più nulla (7-12) e volano verso la qualificazione alla semifinale che arriva sul 9-15.

    Trentino Itas-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle (25-19, 23-25, 27-29, 25-21, 15-12) Golden Set 9-15Trentino Itas: Kaziyski 28, Nelli 1, Dzavoronok 0, Michieletto 23, Sbertoli 0, Cavuto 0, Laurenzano (L), Lavia 11, Podrascanin 13, Lisinac 14. N.E. D’Heer, Pace, Berger, Depalma. All. Lorenzetti. Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Kaczmarek 27, Janusz 2, Staszewski 0, Kluth 0, Bednorz 20, Sliwka 16, Smith 12, Pashitskii 2, Shoji (L), Huber 12. N.E. Stepien, Wiltenburg, Zalinski, Banach. All. Sammelvuo.Arbitri: Schimpl, Szabo. Note – durata set: 22′, 29′, 32′, 24′, 17′; GS: 20′; tot: 144′.

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Pallavolo Padova, buona la prima: Cisterna regolata in tre set

    Di Redazione

    Buona prova di Padova che, nel primo turno preliminare dei PlayOff 5° posto, batte a domicilio la Top Volley Cisterna con un netto 3-0. Tante rotazioni per coach Cuttini, che ha potuto contare su degli ottimi Gardini (MVP con 17 punti, 5 ace e il 57% in attacco) e Guzzo (13 punti, 1 muro con il 63% offensivo). In generale Padova ha attaccato bene (60% di squadra) e ha saputo approfittare di alcune incertezze di Cisterna in fase di costruzione.

    Prossimo appuntamento domenica 26 marzo alle 15.30, ancora in trasferta, contro la Gioiella Prisma Taranto.

    Coach Cuttini cambia alcune pedine dello starting six rispetto alle ultime uscite: dentro Zoppellari in cabina di regia e Guzzo opposto, mentre Takahashi rifiata in panchina con Desmet e Gardini a completare il reparto degli schiacciatori. Approccio migliore da parte dei pontini, con i bianconeri che trovano i giusti automatismi dopo qualche minuto. Il break decisivo del primo set è dei patavini che, dopo il doppio ace di Gardini che vale il +4 (19-23), chiudono il set a proprio favore grazie ad un muro di Canella (21-25).

    Nel secondo set Padova parte bene e allunga, approfittando anche di qualche imprecisione da parte dei padroni di casa. I ragazzi di coach Cuttini arrivano fino al +5 (12-17), ma Bayram al servizio rimette tutto in discussione portando i suoi in parità. Da qui in poi è punto a punto, ma alla fine sono nuovamente i bianconeri a spuntarla e, dopo un’invasione di Bayram, incassano anche il secondo parziale (22-25).

    Soli chiama time out dopo poche battute nel terzo set, visto che Padova sale subito 2-7. Al rientro la Top Volley accorcia, ma Gardini al servizio rispedisce i suoi ad un rassicurante +7 (10-17). Spazio anche per Cengia, che dopo essere entrato nel set precedente, ritrova il campo nella terza frazione. Il match scivola via e Padova, senza particolare sofferenza, vince nettamente in 3 set (18-25).

    Top Volley Cisterna – Pallavolo Padova 0-3 (21-25, 22-25, 18-25) Top Volley Cisterna: Zanni 1, Sedlacek 5, Rossi 6, Dirlic 8, Bayram 15, Mattei 1, Catania (L), Martinez 2, Staforini (L). N.E. Zingel, Gutierrez, Baranowicz. All. Soli. Pallavolo Padova: Zoppellari 0, Desmet 11, Canella 4, Guzzo 14, Gardini 17, Crosato 5, Zenger (L), Asparuhov 2, Takahashi 0, Cengia 0, Saitta 0. N.E. Lelli, Volpato. All. Cuttini. Arbitri: Verrascina, Saltalippi. Note: Top Volley Cisterna: ace 3, err.batt. 12, ric.prf. 34%, att. 50%, muri 3. Pallavolo Padova: ace 5, err.batt 15, ric.prf. 28%, att. 60%, muri 5.Durata set: 25′, 25′, 22′; tot: 72′.

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    Che batosta per Conegliano! Il Fenerbahce travolge le Pantere

    Di Redazione

    La doppia trasferta di Champions League femminile delle squadre italiane a Istanbul si conclude con un bilancio da incubo: dopo il 3-0 subito da Milano per mano del VakifBank, anche l’A.Carraro Imoco Conegliano va incontro a un vero e proprio tracollo sul campo del Fenerbahce Opet Istanbul nell’andata dei quarti di finale. Sconfitta di proporzioni inedite (e non solo quest’anno) per le Pantere, letteralmente travolte da una squadra che rasenta la perfezione: muro-difesa strepitoso, battuta efficacissima e devastanti attacchi di palla alta gestiti alla grande da un’ispirata Macris. Numeri impietosi per un’Imoco che non trova mai i mezzi per impensierire le avversarie.

    C’è davvero da lustrarsi gli occhi per la partita giocata da Arina Fedorovtseva (19 punti con 4 ace), Melissa Vargas (17 con il 54% in attacco) e da una Ana Cristina in crescita esplosiva (16 punti, 56% e zero errori): bocche da fuoco intercambiabili di una squadra in forma stellare. Dall’altra parte però c’è una Conegliano impalpabile: serata da incubo per Haak, Plummer e Robinson, nessuna delle quali supera il 33% in attacco, ma anche le centrali non incidono (nonostante il cambio Squarcini–Fahr) e persino Wolosz ha le sue difficoltà. L’unica notizia positiva per le Pantere sono i segnali di risveglio mostrati nel finale di ciascun set (20-16 nei primi due, 22-18 nel secondo): è poco, ma da qui bisogna ripartire per una rimonta che si annuncia molto complicata.

    I SESTETTI – Santarelli sceglie Squarcini al centro insieme a De Kruijf; per il resto la diagonale palleggiatrice-opposta è Wolosz-Haak, le schiacciatrici Robinson e Plummer e il libero De Gennaro. Una novità nel Fenerbahce, con Ana Cristina in banda al fianco di Fedorovtseva; Macris in regia, Vargas opposta, Erdem e Vuchkova al centro, Orge libero.

    1° SET – Subito efficace il muro del Fenerbahce: tanti tocchi e due punti diretti (di Vuchkova e Fedorovtseva) per il 4-1 iniziale. Conegliano si riporta sotto con l’ace del 5-4 di Wolosz, ma un altro muro di Ana Cristina vale il nuovo allungo (8-4) e costringe Santarelli al time out. Al rientro Squarcini accorcia le distanze (8-6), poi però la brasiliana firma anche l’ace del 10-6. Haak prova a farsi sentire (11-9), ma subito dopo commette due errori e Vargas ne approfitta per il 15-9. Altro time out dell’Imoco, che però subisce altri due punti sul servizio di Macris (17-9): Santarelli ricorre al doppio cambio con Carraro e Samedy. L’americana va a segno due volte (17-10, 18-13) e aiuta l’Imoco a tornare sotto con Squarcini e Robinson (20-16). Terzic non si fida e ferma il gioco, il Fenerbahce resta avanti grazie a una serie di errori (22-17) e si procura 4 set point con Vargas; chiude Ana Cristina al secondo tentativo (25-19).

    2° SET – Sale di livello anche il muro-difesa dell’Imoco in avvio e così si gioca punto a punto, con Ana Cristina che però è inarrestabile in attacco (5-4). Sul 7-7 allora ci pensa Fedorovtseva: 4 punti consecutivi della stella russa, che nonostante il time out delle Pantere esce dal suo turno di battuta solo sul 13-7, con due ace all’attivo. Un break letale per Conegliano, che incassa anche il 17-10 sull’invasione fischiata a Wolosz. Santarelli ferma di nuovo il gioco e inserisce Fahr per Squarcini: la centrale va a segno per il 19-13 e da lì l’Imoco prova a risalire grazie a una fiammata di Haak (20-16). Time out per Terzic, la rimonta dell’Imoco non va oltre il 21-17: Ana Cristina fa miracoli in attacco e Vargas piazza addirittura due ace di fila per la chiusura sul 25-17.

    3° SET – Si comincia ancora nel segno del Fenerbahce, con il solito servizio di Fedorovtseva che regala il 4-1. Sull’errore di Plummer (6-2) Santarelli tenta di risvegliare le sue con il time out, ma arriva anche il muro di Erdem per il 9-4. Ora è Vargas a recitare il ruolo di protagonista in attacco (11-6) e quando Fedorovtseva torna in battuta piazza ancora un ace per il 13-7. Nuovo time out per l’Imoco, ma Haak sbaglia ancora (15-8) e Ana Cristina si scatena per il 17-9. Dentro Carraro, Samedy, Gennari e Lubian, e l’opposta USA piazza anche due punti consecutivi (17-12). Sembra davvero troppo tardi, anche perché Fedorovtseva piazza il 20-12, ma l’Imoco comunque non molla: Haak firma il meno 5 (21-16), Lubian accorcia ancora con l’ace del 22-18. Dopo il time out arriva anche il meno 3 di Gennari, ma Vuchkova interrompe la serie (23-19), Robinson sbaglia la ricostruzione ed è match point: decide Vargas per il 25-19.

    Fenerbahce Opet Istanbul-A.Carraro Imoco Conegliano 3-0 (25-19, 25-17, 25-19)Fenerbahce Opet Istanbul: Orge (L), Macris 1, Lazareva, Eroglu ne, Cetin (L) ne, Kalaç ne, Ismailoglu ne, Fedorovtseva 19, Ana Cristina 16, Boz ne, Erdem 2, Unal ne, Vuchkova 2, Vargas 17. All. Terzic.A.Carraro Imoco Conegliano: Carraro, Plummer 4, Robinson 6, Squarcini 3, De Kruijf 4, Gennari 2, Samedy 4, Gray ne, Lubian 1, De Gennaro (L), Haak 10, Pericati (L) ne, Wolosz 2, Fahr 1. All. Santarelli.Arbitri: Geukes (Germania) e Krticka (Rep.Ceca).Note: Spettatori 5500. Fenerbahce: battute vincenti 8, battute sbagliate 14, attacco 48%, ricezione 44%-23%, muri 5, errori 18. Conegliano: battute vincenti 2, battute sbagliate 9, attacco 40%, ricezione 42%-22%, muri 1, errori 18. LEGGI TUTTO

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    Top di Superlega, quanto equilibrio e quanti sorpassi nell’ultima giornata di regular season

    Di Redazione

    A differenza della passata stagione, in cui chi ha vinto le classifiche individuali lo ha fatto per distacco nella maggior parte dei casi, quest’anno per stabilire i migliori giocatori della regular season di Superlega è stato necessario aspettare i risultati dell’ultima giornata, che in alcuni casi hanno determinato sorpassi proprio in prossimità della linea del traguardo, a testimonianza dell’estremo equilibrio del campionato.

    Il caso più eclatante è quello della classifica dei servizi vincenti, vinta da Yuri Romanò (Piacenza) con 45 ace: solo uno in più rispetto a Noumory Keita (Verona), e questo solo grazie ai 6 missili sparati dai nove metri contro Padova dall’azzurro, mentre stranamente contro Cisterna il numero 9 della WithU non ha messo a referto nemmeno uno subendo così un sorpasso clamoroso. Al terzo posto Tommaso Rinaldi di Modena con 39.

    L’attaccante di Verona, però, si è rifatto con la classifica della miglior percentuale di efficacia in attacco, vinta con il 56.30% (grazie anche al 63% fatto registrare nell’ultimo match). Secondo posto per Wilfredo Leon di Perugia con il 55.96%, terzo per l’altra punta di diamante degli scaligeri, il gigante Maksim Sapozhkov, con il 53.95%.

    Grande equilibrio anche nella classifica dei muri, tanto che alla fine i vincitori, con 53 monster block a testa, sono due: Marko Podrascanin di Trento e Aidan Zingel di Cisterna. Quest’ultimo prima dell’ultimo match era saldamente al comando, ma contro Verona di muri ne ha realizzati appena uno, facendosi così raggiungere dal centrale dell’Itas, che invece contro Modena ne ha stampati 3. A seguire un’altra coppia appaiata a quota 47, Robertlandy Simon di Piacenza e Gianluca Galassi di Monza.

    Senza storia, invece, la classifica relativa alla ricezione, dominata anche quest’anno dallo schiacciatore di Perugia Oleh Plotnytskyi con media ponderata di 5,90. Alle sue spalle Ran Takahashi di Padova con 5,77; terzo classificato l’altro schiacciatore-ricevitore dei Block Devils, Kamil Semeniuk, con 5,69.

    Infine la classifica regina, quella del miglior marcatore del campionato, in cui primeggia Adis Lagumdzija di Modena con 419 punti: 10 in più di Petar Dirlic di Cisterna (409) e 47 in più rispetto al terzo classificato, l’highlander Matey Kaziyski di Trento (372).

    Passando ai numeri di squadra, l’Itas Trentino è quella che ha messo a terra il maggior numero di palloni (1.491), realizzato il maggior numero di attacchi vincenti (1.135) e anche di muri-punto (211); la Gas Sales Bluenergy Piacenza quella che giocato più set di tutte (88) e realizzato il maggior numero di ace (164, uno in più di Perugia), la Sir Safety Susa Perugia quella che ha conquistato più break-point (593) e infine la Valsa Group Modena quella che ha fatto registrare il numero più alto di ricezioni perfette (400 tondi tondi). LEGGI TUTTO

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    Golden Set fatale per Civitanova: l’Halkbank fa fuori la Lube

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Continua la maledizione dei quarti di finale per la Cucine Lube Civitanova, che per il terzo anno consecutivo resta fuori dalle prime quattro della Champions League. Questa volta a eliminarla è l’Halkbank Ankara, che al Golden Set vanifica dopo due ore e mezza di battaglia la grande rimonta portata a termine dagli uomini di Blengini, capaci di imporsi con un 3-1 speculare al risultato dell’andata. Un gigantesco Ivan Zaytsev (32 punti con il 65% in attacco) e il recupero di Marlon Yant non bastano alla Lube, che nel parziale decisivo deve inchinarsi a un approccio quasi perfetto di Nimir Abdel-Aziz e compagni: i turchi giocheranno la seconda semifinale della loro storia contro lo Jastrzebski Wegiel, che ha eliminato il VfB Friedrichshafen.

    Cucine Lube Civitanova-Halkbank Ankara 3-1 (31-29, 25-20, 23-25, 25-20) Golden Set 12-15 andata 1-3Cucine Lube Civitanova: Garcia 1, Sottile ne, D’Amico, Balaso (L), Zaytsev 32, Chinenyeze 7, Nikolov 15, Diamantini, Gottardo ne, Ambrose (L), De Cecco 2, Anzani 5, Bottolo 4, Yant 20. All. Blengini.Halkbank Ankara: Eksi, Ivgen (L), Matic 11, Dogruluk ne, Jaeschke 20, Done (L), Coskun ne, Gulmezoglu, Ma’a 3, Abdel-Aziz 26, Ulu 3, Tayaz 5, Bruno 2. All. Atik.Arbitri: Jurkovic (Croazia) e Collados (Francia).Note: Civitanova: battute vincenti 5, battute sbagliate 24, attacco 57%, ricezione 45%-24%, muri 9, errori 39. Halkbank: battute vincenti 9, battute sbagliate 17, attacco 46%, ricezione 54%-31%, muri 3, errori 30.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dopo 15 anni Modena è in finale! Eliminato lo Skra di Gardini

    Di Redazione

    A 15 anni di distanza dall’ultima volta (la finale di Challenge Cup vinta nel 2008) la Valsa Group Modena torna in una finale europea: quella di CEV Cup, conquistata grazie ai due set vinti sul campo del PGE Skra Belchatow dopo il 3-1 dell’andata. Una grande impresa quella compiuta dalla squadra di Andrea Giani che, contro l’amico-nemico Andrea Gardini, deve lottare punto a punto per tre set, ma nel quarto prende nettamente in comando e resiste a tutti i tentativi di rimonta dei polacchi. In finale non ci sarà il derby con Piacenza, eliminata al Golden Set, ma la sfida ai belgi del Knack Roeselare.

    Due le chiavi con cui Modena si aggiudica un match equilibratissimo: la battuta, decisiva soprattutto nel quarto set (6 ace nel parziale), e la gestione degli errori, solo 21 contro i 37 degli avversari. Grande protagonista Earvin Ngapeth, autore di 17 punti con il 58% in attacco e il 55% in ricezione; brillano anche Giovanni Sanguinetti (13 punti con 4 muri) e il “solito” Adis Lagumdzija (20). Allo Skra non basta un super Dick Kooy (21 punti), anche perché Atanasijevic cala alla distanza e Lanza soffre in ricezione.

    La cronaca:Modena comincia con Bruno-Lagumdzija in diagonale principale, Ngapeth-Rinaldi martelli, Stankovic-Sanguinetti centrali e Rossini libero. Belchatow schiera Lomacz-Atanasijevic, schiacciatori Lanza-Kooy, al centro Klos-Gunia con libero Gruszczynski.

    Belchatow parte forte, 7-3. Modena si riavvicina subito a suon di muri, 10-9. I padroni di casa spingono al servizio e allungano nuovamente, 18-15. Nel finale di set Modena prova a recuperare lo svantaggio, ma i polacchi chiudono sul 25-22 e si portano avanti nel match.

    Belchatow approccia meglio anche il secondo parziale, 6-3. Rimane avanti la squadra di Gardini ma Modena non molla, 11-10; poco dopo i gialloblù passano in vantaggio, 15-16. Allunga la formazione di Andrea Giani, 19-23, poi 21-25 e gara in parità.

    La Valsa Group entra meglio nel terzo set, 3-6. Belchatow riprende il ritmo e trova il sorpasso, 14-11. Non si fermano i padroni di casa, 21-17. I polacchi conquistano il terzo set con il punteggio di 25-21 e si riportano in vantaggio per 2-1.

    Avvio equilibrato nel quarto parziale, 6-6. Modena spinge e va 8-13 con l’ace di Lagumdzija, poi 11-17. I gialloblù dilagano nell’ultimo tratto del quarto set e chiudono 16-25, conquistando quindi l’accesso alla finale in virtù del 3-1 dell’andata.

    Nel tie break, ormai ininfluente, entrambi gli allenatori danno spazio alle seconde linee. Belchatow va avanti 8-7 al cambio campo; nella seconda parte del quinto set Modena sorpassa, poi chiude 14-16 e vince il match 3-2.

    PGE Skra Belchatow-Valsa Group Modena 2-3 (25-22, 21-25, 25-21, 16-25, 14-16)PGE Skra Belchatow: Musial 3, Gunia 8, Janus 1, Klos 11, Gruszczynski (L), Kooy 21, Vasina 2, Atanasijevic 18, Lomacz 2, Milczarek (L), Rybicki 3, Mitic 1, Lanza 10. All. Gardini.Valsa Group Modena: Bruno 2, Marechal, Gollini (L), Sanguinetti 13, Stankovic 4, Ngapeth 17, Sala 6, Lagumdzija 20, Rousseaux 1, Bossi 1, Salsi, Rossini (L), Rinaldi 8. All. Giani.Arbitri: Deneri (Turchia) e Rychlik (Rep.Ceca).Note: Spettatori 1949. Skra: battute vincenti 5, battute sbagliate 26, attacco 47%, ricezione 43%-23%, muri 12, errori 37. Modena: battute vincenti 10, battute sbagliate 16, attacco 44%, ricezione 46%-24%, muri 12, errori 21.

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    Perugia trema contro il Berlin, ma può festeggiare la semifinale

    Di Redazione

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    La Sir Sicoma Monini Perugia è in semifinale di Champions League per il terzo anno consecutivo: questo il verdetto della sfida di ritorno dei quarti di finale con il Berlin Recycling Volleys, che ha impegnato ben oltre le attese gli uomini di Anastasi, andando per due volte in vantaggio al PalaBarton e facendo tremare i tifosi di casa. Alla fine però Perugia ha cambiato marcia – grazie anche all’inserimento in corsa di Wilfredo Leon, inizialmente in panchina – e vinto i due set necessari per passare il turno dopo il 3-1 dell’andata. Ora la Sir aspetta la vincente tra Trentino Itas e Zaksa Kedzierzyn-Kozle (domani la gara di ritorno).

    Sir Sicoma Monini Perugia-Berlin Recycling Volleys 3-2 (24-26, 25-21, 22-25, 25-17, 15-13)Sir Sicoma Monini Perugia: Giannelli, Herrera 2, Rychlicki 16, Leon 18, Piccinelli (L), Solé 15, Russo 14, Colaci (L), Flavio ne, Semeniuk 1, Plotnytskyi 18, Ropret, Cardenas ne, Mengozzi 1. All. Anastasi.Berlin Recycling Volleys: Kowalski, Tsuiki (L), Ronkainen, Mote 16, Tille 4, Brehme 7, Carle 3, Trinidad de Haro, Kessel 13, Schott 9, Sotola 23, Krauchuk ne. All. Enard.Arbitri: Cambré (Belgio) e Vasileiadis (Grecia).Note: Spettatori 2474. Perugia: battute vincenti 8, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 43%-21%, muri 15. Berlin: battute vincenti 6, battute sbagliate 17, attacco 47%, ricezione 49%-23%, muri 10.

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    Piacenza si ferma sul più bello: al Golden Set passa il Roeselare

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    Si chiude in semifinale, e nel modo più amaro possibile, l’avventura della Bluenergy Daiko Volley Piacenza in CEV Cup maschile. Al PalabancaSport, dopo aver ribaltato il 3-0 dell’andata contro il Knack Roeselare, la squadra emiliana perde un Golden Set in cui era stata avanti anche di tre punti (6-3) e dice addio alla possibilità di disputare la sua prima finale europea. È la seconda impresa consecutiva per i belgi, che già nei quarti erano passati… perdendo in tre set il derby contro il Greenyard Maaseik: saranno loro ad affrontare la vincente tra Modena e Skra Belchatow nella doppia sfida per il trofeo.

    Bluenergy Daiko Volley Piacenza-Knack Roeselare 3-0 (25-17, 25-19, 25-21) Golden Set 12-15 andata 0-3Bluenergy Daiko Volley Piacenza: Basic ne, Hoffer (L) ne, Recine ne, Gironi, Alonso ne, Brizard 8, Lucarelli 11, Leal 18, Scanferla (L), Cester ne, Simon 12, Romanò 16, Caneschi 4, De Weijer ne. All. Botti.Knack Roeselare: Deroey (L), D’Hulst, Coolman 9, Ahyi, Plaskie ne, Verhanneman 6, Maicon ne, Tammearu, Rotty 10, Depovere 1, Koukartsev 14, Fasteland 7, Maerten ne. All. Vanmedegael.Arbitri: Akbulut (Turchia) e Teixeira (Portogallo).Note: Piacenza: battute vincenti 10, battute sbagliate 18, attacco 51%, ricezione 48%-30%, muri 13, errori 25. Roeselare: battute vincenti 4, battute sbagliate 9, attacco 39%, ricezione 35%-21%, muri 10, errori 18.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO