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    Supercoppa: Monza dà tutto, ma Trento le è superiore e vola in finale

    La seconda finalista della Del Monte Supercoppa è l’Itas Trentino che supera in tre set una Mint Vero Volley Monza tutt’altro che nelle vesti di vittima sacrificale, nonostante le tante assenze. I brianzoli tornano a casa comunque a testa altissima, ma in finale, con merito, ci vanno Michieletto e compagni. 25-20, 25-21, 25-23 i parziali del match. Daniele Lavia top scorer con 17 punti, 3 ace (gli ultimi due hanno chiuso la sfida) e il 61% in attacco. In doppia cifra per i Campioni d’Europa anche Michieletto (13) e Gabi Garcia, gettato nella mischia a metà del secondo set al posto di uno sfortunato Rychlicki, infortunatosi in una discesa a muro. Per Monza se ne contano 15 di un positivo Marttila (64% in attacco) e 14 del solito Szwarc.

    A inizio match Trento pecca forse di presunzione, Monza fa bella figura con il suo top player Cachopa che porta subito in ebollizione tanto i nuovi arrivati Marttila e Rohrs quanto i veterani Di Martino e Szwarc, e l’Itas va anche sotto di quattro (7-11). Qui Michieletto e Lavia incrociano lo sguardo e cambiano ritmo. Rincorsa, parità, sorpasso e via fino al 25-20 a suon di ace e percentuali in attacco che salgano fino al 64%, contro comunque un buon 57% della Mint.

    Nel secondo stesso copione, in campo Monza ci mette tutto quello che ha, non sfigura, ma il divario tra le due squadre è oggettivamente netto. Trento sembra quasi giocare al gatto col topo, poi nel finale fa ancora ciao ciao, se ne va e gira campo con un ace vincente. La storia non cambia neanche nel terzo, nonostante la Vero Volley rischi seriamente di prolungare la contesa (era avanti 21-23) e Trento alla fine archivia in fretta la pratica staccando il secondo pass per la finale.

    foto Lega Volley

    SESTETTI – Soli parte con Rychlicki opposto a Sbertoli, la premiata ditta Michieletto-Lavia in posto 4, Kozamernik e Flavio coppia centrale, Laurenzano libero. Andriani, secondo di Eccheli, assente oggi per presenziare al matrimonio del figlio, risponde con le diagonali Cachopa-Szwarc e Rohrs-Marttila, Di Martino e Beretta centrali, Gaggini libero.

    1° SET – Sostanziale parità a inizio match con inerzia a favore di Monza in virtù di un ace di Cachopa (6-7), poi i brianzoli allungano anche con Di Martino, Szwarc e il nuovo arrivato Rohrs (7-11). Soli chiama timeout. Mazzata tremenda di Michieletto che rischia di abbassare di qualche centimetro il povero Rohrs, a segno anche Lavia a scavalcare il muro e il gap si dimezza (9-11), poi Trento impatta anche ai 13.

    Altra pipe mostruosa di Michieletto che questa volta fa tunnel (tra le gambe sempre di Rohrs) e arriva anche il sorpasso dell’Itas (15-14). Ace di Rychlicki, Monza sotto di due (18-16) e timeout chiamato da Andriani. La Vero Volley non si disunisce e resta in scia (20-19), ma subisce un altro ace, questa volta a firma Sbertoli, e vede il set scivolarle via proprio nel finale (23-19). Andriani alza il muro inserendo Lawani per Cachopa, ma Michieletto passa comunque. Quattro set point per Trento, a chiudere subito il discorso ci pensa Lavia (anche lui dalla linea dei nove metri).

    foto Lega Volley

    2° SET – Itas subito avanti anche a inizio secondo set (5-3, 6-4), ma Monza non si fa travolgere, lavora bene con i muri di contenimento e riaffianca i Campioni d’Europa ai 10 con un ace di Szwarc. Sull’11-11 il secondo arbitro ferma il gioco, c’è Rychlicki a terra. L’opposto esce dal campo zoppicando forse a causa di una distorsione alla caviglia in una discesa a muro. Al suo posto Gabi Garcia.

    Altro break con Michieletto (mani-out e 15-13) e +3 firmato da Gabi Garcia in battuta. Andriani ferma il gioco. Monza, per quanto rimaneggiata e con tante facce nuove, resta comunque lì con le unghie e con i denti (19-18, 20-19), ma anche nel finale di questo set non riesce a stare al passo quando Michieletto e soci aumentano le falcate: 22-19, 24-21, 25-21 ancora con un ace (Michieletto).

    3° SET – Altro inizio in sostanziale equilibrio anche nel terzo parziale (6-6), poi Sbertoli, una doppia fischiata a Monza e un ace di Gabi Garcia allargano subito la forbice (9-6). Parziale di 0-3 di Monza (parità ai 13), controparziale di Trento e distanze ristabilite (17-14).

    Altro finale in controllo per Trento? Non proprio perché Monza getta il cuore oltre l’ostacolo: 20-19, 21-21, 21-23. Rally point infinito e carambolesco, alla fine Gabi Garcia schiaccia da posto 2, la palla carambola prima sul muro della Mint, poi sulla sua testa e alla fine cade a terra nel campo dei brianzoli. Lavia al servizio e arriva anche l’ace che ribalta tutto (24-23).

    Ne arriva anche un secondo ed è la fine dei giochi. Onore a questa Monza “spuntata” che avrebbe meritato di conquistare almeno questo set, ma alla fine la maggiore qualità di Trento ha fatto la differenza.

    ITAS TRENTINO 3MINT VERO VOLLEY MONZA 0(25-20, 25-21, 25-23)ITAS TRENTINO: Bristol, Pesaresi (L), Kozamernik 3, Michieletto 13, Sbertoli 2, Pellacani, Gabi Garcia 11, Rychlicki 7, Magalini, Laurenzano (L), Lavia 17, Bartha, Flavio 7, Acquarone. All. Soli.MINT VERO VOLLEY MONZA: Lee, Taiwo, Juantorena, Rohrs 9, Marttila 15, Lawani, Mancini, Beretta 5, Cachopa 2; Picchio, Di Martino 3, Gaggini (L), Szwarc 14. All. Andriani.ARBITRI: Cerra, Brancati, Pozzato.NOTE – durata set: 27′, 30′, 28′; tot: 85′.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Supercoppa: Maar non basta a Piacenza, Perugia la chiude in quattro set

    La prima finalista della Del Monte Supercoppa è Perugia “piglia tutto”. Piacenza gioca alla pari i primi due set, poi cala d’intensità e lucidità alla distanza nonostante un Maar come sempre in trance agonistica anche vestito di biancorosso (top scorer del match con 18 punti, 3 ace, 1 muro e il 47% in attacco). Al Pala Wanny finisce 3-1 (25-22, 23-25, 25-20, 25-21).

    Nel primo set è subito spettacolo, poi nel finale, dopo aver riacciuffato Perugia più volte, e messo anche il naso avanti (11-12, 14-16), Piacenza getta tutto alle ortiche con due erroracci di Brizard (schiacciata in rete ed errore al servizio) e addirittura un fallo di formazione proprio sul 24-22 per la Sir. Meglio la squadra di Lorenzetti in attacco (52% contro il 43%), poi 1 ace e 3 muri per parte.

    Nel secondo parziale la squadra di Anastasi dimostra tutto il suo potenziale, reso ancor più esplosivo da i nuovi arrivati Maar e Kovacevic, e ristabilisce la parità nel computo dei set con un più che eloquente 63% in attacco dove spiccano le prove immacolate proprio dello schiacciatore canadese (6 punti su altrettanti attacchi) e anche dell’esordiente Bovolenta (3 punti, anche lui con il 100%), in campo nel finale.

    Nel terzo set, però, salta la corrente nella metà campo degli emiliani, la percentuale in attacco crolla al 39%, male anche la ricezione (12%) e Perugia gira campo avanti 2-1. Nel quarto Block Devils sempre in controllo dall’inizio alla fine e titoli di coda che scorrono nel segno di Ishikawa (12 punti).

    foto Lega Volley

    SESTETTI – Lo starting seven schierato da Lorenzetti vede Giannelli in regia in diagonale con Ben Tara, Plotnytskyi e Semeniuk in posto 4, Loser e Russo coppia centrale, Colaci libero. Anastasi risponde con Brizard-Russo, Maar e Kovacevic schiacciatori, Galassi e Simon al centro, Scanferla libero.

    1° SET – Pronti via e Perugia piazza subito un break in avvio (2-0), risponde Romanò pizzicando le mani alte del muro umbro. Giannelli dà subito il benvenuto a Loser, primo tempo vincente. Lo stesso fa dall’altra parte Brizard con Marr. Il muro di Kovacevic su Ben Tara ristabilisce la parità ai 5, squadre comunque entrambe fallosette dalla linea dei nove metri in questo avvio di match (alla fine del set si conteranno 6 errori per Perugia, 5 per Piacenza).Perugia pesta ancora prepotentemente sull’acceleratore e allunga di tre (8-5). Sponda Piacenza, se Marr difende e fa anche il palleggiatore all’occorrenza, Kovacevic mette regolarmente palla a terra. Grazie a questa nuova premiata ditta la squadra di Anastasi si rimette ancora in scia (8-7), con un ace all’incrocio delle righe del canadese ex Monza pareggia ancora agli 11 e poi mette anche la freccia con un gran muro a tre.

    foto Lega Volley

    Lorenzetti si gioca la carta Ishikawa (per Plotnytskyi), il gioco sale di livello azione dopo azione, ma il punteggio rimane sostanzialmente in bolla per tutta la seconda metà di questo primo set (14-14, 14-16, 17-16, 20-20). Brizard schiaccia in rete nel momento topico del set e regala il break alla Sir (22-20) costringendo Anastasi a chiamare timeout.

    Ace di Ben Tara su Romanò e Perugia si porta sul +3, poi il contro break della Gas Sales lancia la volata (23-22). Brizard batte lungo (24-22), poi addirittura a Piacenza viene fischiato un fallo di formazione: un regalone che manda Anastasi su tutte le furie e Perugia avanti 1-0.

    foto Lega Volley

    2° SET – Il secondo parziale inizia in perfetto equilibrio (5-5, 7-7, 9-9) fino al break di Piacenza grazie alla “doppietta” (attacco ed ace) di un ispiratissimo Stephen Maar. A new entry risponde new entry, ace di Ishikawa per Perugia e controsorpasso (13-12). Ben Tara, però, continua a sparare alto e lungo, sbaglia anche Semeniuk, Piacenza ringrazia e rimette il naso avanti (14-16, 15-17, 16-18).

    Ace di Romanò, Gas Sales avanti di tre (16-19) e timeout Lorenzetti. Come sul finire di primo set, Anastasi getta nella mischia Bovolenta, oggi al suo esordio assoluto in una sfida del massimo campionato. Dentro anche Andringa per Maar, ma l’ace di Giannelli non permette agli avversari di cantar vittoria troppo presto (19-20).

    Primo e secondo punto da ricordare e mettere lì, nell’album dei ricordi, per Bovolenta (19-22), Ben Tara accorcia ancora per la Sir (21-22). Errore al servizio di Ishikawa (21-23), diagonale vincente di Semeniuk (22-23), mani-out ancora di Bovolenta ma da posto 4 (22-24), Kavacevic spara in rete dai nove metri (23-24), timeout Anastasi.

    La chiude Maar con un colpo spacca polsi dei suoi, palla in tribuna e 1-1 Piacenza.

    3° SET – Subito +3 per i Campioni d’Italia in avvio di terzo set (5-2). Distanza che resta di sicurezza anche in prossimità del giro di boa (11-8, 13-9, 15-10). Sotto di cinque arriva inevitabile il timeout di Anastasi. I suoi riducono il gap con una ricezione-punto (!) e un muro di Kovacevic, ma Piacenza continua ad apparire comunque più “sgonfia” rispetto al parziale precedente.

    A suonare la carica ci prova ancora Maar (due in fila per il 17-14), ma ora i Block Devils sono davvero devils di nome e di fatto, non sbagliano nulla e allungano ancora (+6 sul 20-14). Ben Tara piazza un altro ace che pesa come un macigno (22-15), la “curva” dei tifosi di Perugia alza il volume (casa o trasferta, loro da scudetto sempre) e alla fine si gira campo con la Sir avanti 2-1 (25-20).

    foto Lega Volley

    4° SET – Anche nel quarto set l’unico a mantenere l’adrenalina caricata a pallettoni tra le file di Piacenza è Stephen Maar, ma a comandare il gioco sono ancori gli umbri (10-8, 13-10). La squadra di Lorenzetti appare più ordinata e presente sotto rete anche in questo parziale, per allungare il match al tie-break Piacenza deve assolutamente tornare sui livelli dei primi due set.

    L’ace di Romanò prova a riattaccare il contatore della luce ma Ishikawa in attacco continua a fare malissimo. Romanò ancora a segno per il -1 (15-14), ma dall’altra parte Giannelli è il solito direttore d’orchestra, legge magistralmente il muro avversario, arma random tutte le sue bocche da fuoco e Perugia resta in controllo (20-17, 22-18).

    Avanti di quattro a ridosso del traguardo finale i campioni di tutto non si voltano più indietro: segna Ishikawa, segna Semeniuk, chiude i conti ancora il giapponese: Perugia è la prima finalista della Del Monte Supercoppa 2024!

    SIR SUSA VIM PERUGIA 3GAS SALES BLUENERGY PIACENZA 1(25-22, 23-25, 25-20, 25-21)SIR SUSA VIM PERUGIA: Piccinelli (L), Candellaro, Zoppellari, Cianciotta, Giannelli 5, Herrera, Loser 11, Ben Tara 15, Colaci (L), Ishikawa 12, Semeniuk 10, Plotnytskyi 3, Russo 7. All. Lorenzetti.GAS SALES BLUENERGY PIACENZA: Salsi, Kovacevic 10, Ricci, Brizard 1, Maar 18, Mandiraci 2, Scanferla (L), Galassi 6, Simon 5, Andringa, Romanò 12, Bovolenta 3, Gueye, Loreti (L). All. AnastasiDi Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Lube, Podrascanin firma un biennale: “Otto anni fa avevo promesso che sarei tornato”

    La Cucine Lube Civitanova dei giovani talenti gonfia il petto con un rinforzo di spessore che porterà al centro della rete qualità ed esperienza. A.S. Volley Lube comunica di aver riabbracciato con contratto di due anni il centrale italo-serbo Marko Podrascanin, originario di Novi Sad, 203 cm d’altezza e un repertorio di colpi da grande campione già apprezzato negli 8 anni alla Lube tra il 2008/09 e il 2014/15.

    Nelle ultime settimane Marko si è allenato all’Eurosuole Forum in veste di svincolato, durante la preparazione cuciniera, con la ferma volontà di far parte del gruppo, lasso di tempo in cui il giocatore ha rinnovato il feeling con l’ambiente.

    Nel suo precedente cammino da cuciniero Potke ha indossato per un periodo la fascia da capitano e ha vinto con la Lube due Scudetti, una Challenge Cup, una Coppa Italia e tre Supercoppe. Reduce da quattro stagioni all’Itas Trentino, coronate negli ultimi due anni dalla conquista dello Scudetto (2023) e della CEV Champions League(2024), il centrale serbo giocherà da italiano grazie al cambio di federazione.

    Cresciuto nel Vojvodina Novi Sad, Club con cui ha vinto la SuperLega Serba e la Coppa Nazionale nel 2006/07, ma anche due Coppe di Serbia e Montenegro in precedenza, Podrascanin si appresta ad affrontare la sua diciottesima stagione in Italia. L’esordio è avvenuto con la Famigliulo Corigliano in A1, poi il floridomatrimonio con la Lube, quattro campionati a Perugia con la Sir (uno Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe) e quattro sulle Dolomiti con l’Itas, in cui oltre a Champions e Scudetto ha alzato anche una Supercoppa. Fresco di Olimpiadi parigine con la Serbia, Potke in Nazionale ha vinto due Europei (2019 e 2011) ma anche una World League (2016). 

    Albino Massaccesi (vice presidente Lube Volley): “Per noi è il ritorno a casa di un atleta a cui avevamo rinunciato solo per le limitazioni sul numero di stranieri. Per alcuni anni Podrascanin è stato lontano da noi, ma la volontà del ragazzo di tornare in biancorosso ci ha spinto a perfezionare l’ingaggio. Al termine del suo ultimo anno a Trento, chiuso con il titolo di campione d’Europa, Marko ha pensato solo a Civitanova come destinazione, senza considerare altre opzioni. Parliamo di un ragazzo di grande signorilità che ha trascorso con noi già otto stagioni con risultati importanti. Il nostro centrale sarà un punto di riferimento per i più giovani, non solo per la qualità della sua pallavolo, ma anche dal punto di vista di mentalità ed esperienza. Nonostante il divario di età anagrafica con gran parte dei compagni di squadra, Marko ha dato prova in queste settimane di legare con tutti. Il risultato è un gruppo molto affiatato e che può crescere ancora di più grazie al suo aiuto!”.

    Marko Podrascanin: “Otto anni fa avevo promesso che sarei tornato, sono stato di parola! Sono felice di poter chiudere la carriera con la mia squadra del cuore. Ho terminato dei bei percorsi, prima con Perugia e poi con Trento, tra l’altro con la ciliegina della mia prima Champions League nel Palmares. I sentimenti mi hanno riportato qui, questo era il momento giusto per tornare! Non vedo l’ora di scendere in campo e divertirmi di nuovo con la bellissima maglia della Lube”.

    “Ho ritrovato tanti amici, mi sembra quasi di non essermene mai andato. Ci tengo a dire che la squadra sarà anche giovane, ma è davvero talentuosa e vanta atleti che sono stati grandi protagonisti alle Olimpiadi”.

    “Sono molto contento di ritrovare i Predators, a loro chiedo di avere un po’ di pazienza perché il gruppo si sta amalgamando e salirà di livello nel tempo, con l’esperienza. Ci sono le potenzialità per inseguire obiettivi importanti, anche se sulla carta squadre come Perugia e Trento sono più avanti. In queste settimane di allenamenti sono rimasto impressionato dalla crescita costante del collettivo”. “Possiamo essere una sorpresa? Penso proprio di sì! Ci tengo a ringraziare la Lube Volley, non solo perché ha accolto la mia richiesta di tornare, ma anche perché prima mi ha permesso di partecipare ai Giochi di Parigi con la Serbia accettando l’inevitabile ritardo nelle questioni burocratiche. L’ho apprezzato molto!”

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Courmayeur Cup: Novara tutto cuore, ma non basta, Conegliano in finale contro Milano

    Al Torneo di Courmayeur, che ha seguito la spettacolare presentazione del campionato tenuta in mattinata dalla Lega Volley Femminile nella cittadina valdostana, le Pantere della Prosecco DOC Imoco Volley hanno sfidato nella seconda semifinale l’Igor Novara cogliendo una bella vittoria per 3-1 (25-20, 18-25, 25-21, 34-32), dopo che nella gara d’esordio tra la Numia Milano e la Savino del Bene Scandicci avevano prevalso Egonu e compagne dopo un match infinito chiuso al tie break.

    Sabato quindi alle 17.30 in campo per il 3/4 posto Novara e Scandicci, alle 20.30 in diretta Rai Sport HD (canale 58 ddt) e sui social gialloblù, la Prosecco DOC Imoco Conegliano sfiderà la Numia Vero Volley Milano in un’anteprima della Supercoppa di sabato 28 settembre a Roma.

    SESTETTI – Sestetto gialloblù schierato da coach Santarelli, che ha Lubian ancora ai box, con Wolosz in regia, Haak opposta, Fahr e Chirichella al centro, Gabi e Lanier schiacciatrici, libero De Gennaro. La squadra di coach Bernardi invece, alle prese con qualche assenza per infortuni vari, ha messo in campo Bosio-Tolok ,Aleksic-Squarcini, Ishikawa-Alsmeier, libero De Nardi.

    1° SET – Il primo set vede le Pantere scatenarsi in avvio con Wolosz che, potendo contare su una ricezione precisa e tanti palloni recuperati dal muro-difesa, riesce sempre a smarcare puntualmente le sue attaccanti. La Prosecco DOC Imoco prende subito le redini del match (8-5), poi il solco diventa importante con un altro break propiziato da una serie di difese extra lusso di Moki De Gennaro e dalle soluzioni a tutto campo di Gabi, Haak e Lanier, con il buon contributo delle centrali (18-12). Novara però dopo le sollecitazioni di coach Bernardi approfitta di un leggero calo di Conegliano per riavvicinarsi (23-20) con la verve di Tolok (7 punti nel set) e della tedesca Alsmeier, ma subito le pipe micidiali della brasiliana Gabi (4 punti nel set, come Haak) e il muro finale di Chirichella (alla prima volta da ex dopo due lustri in maglia Igor) chiudono il parziale sul 25-21.

    2° SET – Anche nel secondo set le campionesse d’Italia iniziano pimpanti (3-1), ma le piemontesi si fanno compatte in difesa e aggressive in attacco sulla scia del buon finale di primo set. Bosio e compagne insistono, trovano due bei muri e sorpassano fino al 10-12. Asia Wolosz non ci sta e prova a smarcare le sue attaccanti (5 punti nel set per Gabi), ma la partita diventa combattuta, Ishikawa e De Nardi difendono, Tolok chiude con autorità fino al 16-12 che costringe coach Santarelli al time out. Il momento difficile continua fino al 18-12 con l’Igor che prende fiducia e gioca con entusiasmo, mentre la Prosecco DOC Imoco fatica in attacco commettendo qualche errore che agevola la fuga delle piemontesi (20-14). Entrano Bardaro, Adiwge e Seki, ma Novara non molla e chiude avanti senza soffrire nel finale (bene Tolok, 8 punti) per 18-25.

    3° SET – Equilibrio nel terzo set, De Gennaro e compagne provano il break con le fast di Chirichella e i colpi potenti di Bella Haak (10-7), ma l’Igor resta sempre in scia minacciosa e pareggia con Ishikawa.Le squadre si equivalgono, Haak colpisce, ma Tolok risponde sempre, Chirichella imperversa in fast, ma l’ex Squarcini ribatte con il muro (18-18). E’ il momento di Sarah Fahr con due punti pesanti (5 in totale nel set) per il 20-18. Le Pantere mettono le marce alte e macinano minuti di ottimo volley, il contrattacco di Haak e Gabi è micidiale e arriva il break decisivo (22-18). Il set si chiude con un paio di prodezze di Haak (5 punti nel set) con la Prosecco DOC Imoco che sigla con Lanier il punto del 25-21 che riporta avanti Conegliano.

    4° SET – Nel quarto set c’è Martyna Lukasik in campo al posto di Lanier, ma l’Igor vuole il tie break e il muro si fa sentire, tre “blocks” consecutivi di Tolok, Bosio e Aleksic scavano il primo divario (2-6). Le piemontesi spingono con entusiasmo mentre le Pantere si inceppano nonostante i richiami nei time out di coach Santarelli. L’Igor arriva a +7 (3-10), poi le piemontesi sbagliano qualcosa e il gap si dimezza (6-10). Un punto alla volta, tornando ordinate in tutti i fondamentali, Wolosz e compagne tornano vicine (12-14), ma nonostante una Prosecco DOC Imoco di nuovo a buon ritmo Novara non molla. Ci vuole la migliore Gabi, da prima e da seconda linea,con un’ottima Fahr (12) per raggiungere la parità a quota 17, complice anche un bell’ace di Chirichella. Dopo un lungo inseguimento arriva il sorpasso (19-18) lo firma un gran muro di Gabi, salita in cattedra (6 punti nel set, 17 in totale), prima di uno sprint finale intenso che premia il carattere della squadra di coach Santarelli, cinica e caparbia dopo il bel recupero a chiudere la contesa dopo aver annullato anche ben cinque set point alle avversarie. Il punto finale, alla sesta occasione per chiudere, dopo la botta di Haak (18 punti alla fine) è un errore di Alsmeier che chiude un lunghissimo quarto set (32-30) e manda la Prosecco DOC Imoco in finale.

    PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO – IGOR GORGONZOLA NOVARA 3-1(25-20, 18-25, 25-21, 34-32)PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO: Lanier 6, Chirichella 6, Wolosz, Braga Guimaraes 17, Fahr 12, Haak 17, De Gennaro (L), Lukasik 3, Adigwe 2, Bardaro, Seki. Non entrate: Eckl, Arici (L), Lubian. All. Santarelli.IGOR GORGONZOLA NOVARA: Alsmeier 13, Squarcini 13, Tolok 24, Ishikawa 15, Aleksic 13, Bosio 3, De Nardi (L). Non entrate: Bonifacio, Bartolucci, Orthmann, Mims, Mazzaro, Fersino (L). All. Bernardi.ARBITRI: Venturi, Marigliano.NOTE – Durata set: 23′, 24′, 25′, 37′; Tot: 109′.

    (Fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    WEVZA Cup: Roma spazza via anche l’Academy Zurich, sabato la semifinale

    Ancora una vittoria, ancora un 3-0. Prosegue senza sosta la marcia della Roma Volley, che in tre set (25-18; 25-12; 25-11) regola le svizzere del Volleyball Academy Zurich e si qualifica al penultimo atto della WEVZA Cup 2024 chiudendo a punteggio pieno la Pool B.

    Dopo una prima frazione portata a casa senza strafare, le Wolves mettono il piede sull’acceleratore nel secondo set e non permettono mai più alle avversarie di rientrare in partita. Buone indicazioni per coach Cuccarini, che ha ruotato quasi tutte le giocatrici a sua disposizione e ottenuto le risposte desiderate da coloro che avevano giocato meno o non erano state impiegate nella vittoria all’esordio.

    MVP dell’incontro Margherita Muzi, che ha dettato i tempi di una vittoria mai in discussione davanti al calore del Palazzetto dello Sport, che per l’occasione ha ricevuto la visita dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato.

    Non c’è tempo però per i festeggiamenti perché sabato pomeriggio, alle ore 17:00, le giallorosse torneranno in campo per la prima semifinale contro le francesi del Béziers VB, seconde nella Pool A. Servirà il pubblico delle occasioni importanti. A seguire si svolgerà la seconda semifinale, dove le spagnole del CD Heidelberg Volkswagen se la vedranno con un’altra compagine transalpina, il Terville Florange OC.

    Roma Volley – Volleyball Academy Zürich 3-0(25-18; 25-12; 25-11)Roma Volley: Provaroni 5, Salas 4, Ciarrocchi, Rotar 9, Rucli 5, Adelusi 7, Cicola, Schölzel 5, Melli, Zannoni, Mirković, Orvošová 5, Muzi 1, Costantini 5. All. Giuseppe CuccariniVolleyball Academy Zürich: Morandi, Wenger, Licka, Mäder 5, Hindgren, Schibli 3, Kellenberger, Zuvic, Kuch, Lüthi 1, Zingg 1, Lohrer, Koutsogiannakis 9, Stewart 3. All. Robin De Bont

    Arbitri: Adrien Isnard, Juan Antonio Erce AlvarezSpettatori: 200Durata set: 21’, 21, 20’. Tot: 1h 02 minMVP: Margherita Muzi (Roma Volley)Impianto: Palazzetto dello Sport di Roma

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Courmayeur Cup: Scandicci non completa la rimonta, il tie break sorride a Milano

    Non poteva cominciare meglio la stagione della Serie A Tigotà. Al Courmayeur Sport Center, la Savino Del Bene Scandicci e la Numia Vero Volley Milano fanno subito vedere il meglio della loro pallavolo, regalando uno spettacolo già di altissimo livello al pubblico accorso per la prima semifinale della Courmayeur Cup, il torneo amichevole organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile in collaborazione con Master Group Sport.

    A guadagnare l’accesso all’appuntamento per il trofeo sono le meneghine, che si impongono al termine di un combattuto tie-break dopo aver subìto la rimonta dallo 0-2. Già caldissima Egonu, che chiude con 32 punti e 6 muri, bene anche Antropova (28), Sylla (18) e Herbots (16).

    SESTETTI – Milano scende in campo con la diagonale Orro-Egonu, Sylla-Daalderop, Danesi-Heyrman e il libero Gelin, mentre Scandicci risponde con Gennari-Antropova, Nwakalor-Carol, Ruddins-Herbots e libero Castillo.

    1° SET – Primo set tirato nelle fasi iniziali, poi le ragazze di coach Lavarini prendono il largo e chiudono 17-25 con ultimo punto di Egonu, top scorer della frazione con 8 palloni a terra davanti ai 6 di Antropova. Bene anche Heyrman con 3 muri.

    2° SET – Più equilibrato il secondo set, dove brilla una Castillo già in splendida forma, ma la formazione agli ordini di Stephane Antiga pecca di precisione in attacco (8% di efficienza) e lascia l’opportunità alle milanesi di chiudere 23-25 ancora con una zampata di Egonu. Sette i punti per l’opposta azzurra, uno in più della pari ruolo rivale, ma buono anche il contributo delle schiacciatrici, con 4 punti a testa da Sylla e Daalderop.

    3° SET – Terzo set partenza a razzo di Milano, che domina la prima metà di parziale lasciando intendere una veloce conclusione sul 9-16. Ma basta un piccolo calo per rimettere in partita Scandicci, che non si lascia sfuggire l’occasione e impatta nel finale, riuscendo poi ai vantaggi (26-24) a conquistare l’1-2. Determinanti i 6 punti di Herbots con il 50% e la grande efficacia in ricezione di squadra (78%).

    4° SET – Semplicemente mozzafiato il quarto set, che di certo non è sembrato quello di un torneo amichevole: punto a punto infinito, con giocate pazzesche da un lato e dall’altro in difesa e in attacco. Il risultato è stato un 35-33 che ha lasciato senza parole il pubblico del Courmayeur Sport Center e che ha portato Scandicci al sorprendente pareggio sul 2-2. Molteplici gli highlights della frazione, dagli 8 punti di Antropova fino ai 7 muri di squadra (contro 1) di Scandicci, dai tuffi di Castillo agli attacchi di Egonu (7 punti), Sylla (6) e Cazaute (4).

    5° SET – Il tie-break inizia in equilibrio, poi a ritrovare le certezze perdute è Milano, che nonostante i tentativi delle toscane riesce a portarsi a casa il gioco corto agguantando la finale, in programma domani, sabato 21 settembre, alle ore 20.30 su Rai Sport. L’avversaria uscirà fuori dal match tra la Prosecco Doc Imoco Conegliano e l’Igor Gorgonzola Novara.

    SAVINO DEL BENE SCANDICCI – NUMIA VERO VOLLEY MILANO 2-3 (17-25 23-25 26-24 35-33 12-15)

    SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Herbots 16, Da Silva 8, Antropova 28, Ruddins 7, Nwakalor 11, Gennari 4, Castillo (L), Bajema 5, Graziani 2, Mingardi 2. Non entrate: Baijens, Ognjenovic, Villani, Kotikova, Parrocchiale (L), Bernardeschi. All. Antiga. NUMIA VERO VOLLEY MILANO: Orro 2, Sylla 18, Danesi 9, Egonu 32, Daalderop 12, Heyrman 7, Gelin (L), Cazaute 4, Kurtagic 4. Non entrate: Fukudome (L), Guidi, Konstantinidou, Guerra, Marinova. All. Lavarini.

    ARBITRI: Pristera’, Pasin. NOTE – Durata set: 24′, 31′, 29′, 41′, 16′; Tot: 141′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Supercoppa: le quattro finaliste sotto la lente d’ingrandimento di Paolo Cozzi

    Ancora poche ore e la stagione di pallavolo maschile prenderà ufficialmente il via con la Supercoppa italiana, primo grande evento stagionale targato lega volley che nel weekend vedrà scendere sul taraflex di Firenze Perugia, Piacenza, Trento e Monza.

    Inutile dire che a metà settembre le squadre sono ancora al 50% del loro potenziale, soprattutto dal punto di vista fisico visto che in preparazione i carichi di lavoro sono stati pesanti per mettere benzina in cascina per il finale di stagione; certo è che nonostante tutti dicano che la Supercoppa non sia un obiettivo, poi alla fine si finisce sempre con una squadra che festeggia e le altre tre che spiegano…

    Certo perdere a settembre non è un dramma, le 4 semifinaliste sono infarcite di atleti nazionali che arrivano da una lunga estate di VNL e Olimpiadi e che quindi hanno avuto bisogno di riposo e di lavorare tanto fisicamente per recuperare dalla stanchezza accumulata.

    foto Sir Susa Vim Perugia

    La prima semifinale di sabato vedrà opposte Perugia e Piacenza. Gli umbri, autentici mattatori della stagione 2023-2024, si presentano ai nastri di partenza come favoriti assoluti, hanno fatto vedere già un buon gioco nelle amichevoli pre campionato e soprattutto possono contare su un sestetto collaudato, impreziosito dall’arrivo di due fuoriclasse come Ishikawa e Loser.

    Giannelli in cabina di regia è il fulcro di un gruppo che ha tre schiacciatori di banda magari non altissimi per la fase muro, ma tecnici e al contempo scattanti e potenti; Ben Tara è il braccio potente per le situazioni più calde mentre al centro Russo e Loser portano anticipo, velocità di attacco e una ottima capacità di lettura del gioco a muro. Chiude il sestetto l’eterno Colaci, una garanzia in seconda linea.

    foto Gas Sales Bluenergy Piacenza

    Gli emiliani, dopo un’altra stagione di alti e bassi, hanno rivoluzionato la squadra per salire quell’ultimo gradino apparso insormontabile negli ultimi due campionati. Il tutto con una squadra che in battuta è probabilmente la più forte del campionato.

    Brizard, fresco di bis olimpico, è chiamato a dare continuità ad un gruppo che di banda si affida all’estro creativo di Kovacevic  e alla potenza di Maar, ma sarà la ricezione, coadiuvata dal confermatissimo Scanferla, che dovrà dare maggior continuità per sfruttare la potenza al centro di Simon e Galassi, due giocatori in grado di far  tremare i taraflex di tutta Italia con l’obbligo di mettere molta pressione ai centrali avversari, lasciando così spesso i compagni muro a 1.

    Opposto ancora una volta nelle mani di Romanò, titolare fisso e sicuro, ma che dovrà stare attento a non rilassarsi troppo visto la presenza ingombrante del giovane Bovolenta che spinge per essere protagonista in quel palazzetto che già ha esultato per le giocate di papà Vigor.

    Foto di Cev

    Seconda semifinale con Trento che affronta subito Monza, la sua bestia nera della stagione passata, con tanta voglia di ripartire invece da quella finale di Champions che ha riportato la coppa sulle rive dell’Adige dopo tanti anni e finali perse.

    Il sestetto è pressoché invariato, con capitan Sbertoli in cabina di regia sempre ottimo nel velocizzare il gioco in banda alternandolo alle vie centrali del campo. Michieletto e Lavia, dopo la deludente estate azzurra, regalano esperienza e spensieratezza, uniti ad un talento immenso e ad una buona solidità in seconda linea. Rychlicki deve trovare continuità di rendimento specie nelle partite chiave, e la presenza di Gabi in panchina non potrà che far bene all’italo-lussemburghese, che se vorrà rimanere protagonista dovrà alzare e di parecchio la propria asticella.

    Al centro alla solidità di Kozamernik, reduce da una estate da grande protagonista, ecco Flavio che subentra a Podrascanin migliorando la fase offensiva mentre a muro l’assenza dell’esperto centrale serbo potrebbe farsi sentire. Chiude il sestetto un altro di quei giovani che già sono bellissime  certezze  della pallavolo mondiale, ovvero Laurenzano come libero.

    foto Roberto Del Bo

    Ultima pretendente è Monza che l’anno scorso, ottimamente guidata da Eccheli, ha fatto sognare e ha stupito un po’ tutti: la rosa è completamente rinnovata e ci sarà da lavorare parecchio per avvicinare i risultati dello scorso anno, ma l’arrivo di Zaytzev completa un reparto schiacciatori che sembrava essere l’anello debole della squadra.

    Cachopa è il punto di riferimento della squadra con la sua velocità e la sua capacità di cambiare continuamente ritmo alla partita. Szwarc, unico canadese rimasto, è il braccio armato che magari non avrà una mano educatissima, ma di certo non trema mai. Di banda ecco la classe infinita di sua maestà  Juantorena, chiamato a fare da chioccia ad un gruppo di ragazzi giovani e promettenti fra i quali il titolare dovrebbe essere Rohrs, anche se reduce da una estate da infortunato.

    Al centro insieme al confermato Di Martino, e in attesa del recupero di Mosca, ecco la potenza di Averill che, reduce da una estate da assoluto protagonista con team USA, dovrà portare tanti punti nel gioco monzese. Libero il confermatissimo Gaggini che dovrà confermarsi ad alti livelli dopo la strepitosa stagione passata. Da non sottovalutare infine il rientrante Lawani e soprattutto la voglia di essere ancora protagonista di quel Ivan Zaytzev approdato in terra lombarda da poche ore.In Supercoppa, però, la Vero Volley scenderà in campo con una formazione che dovrà ancora fare a meno di molte di queste stelle. Guai però a darli per sconfitti troppo presto.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Santiago Orduna a cuore aperto: “Mi sono sentito Lube sin dal primo giorno”

    Per la sua diciottesima stagione in Italia ha voluto fortemente regalarsi il massimo. Quando infatti laCucine Lube Civitanova ha annunciato i due palleggiatori, ossia Mattia Boninfante e Santiago Orduna, quest’ultimo ha subito descritto la scelta fatta come un qualcosa legato alla maturità e al bisogno di tornare ad un contesto particolare: “Ho voluto fortemente questa scelta, e già da quando si è avviato il dialogo con la Lube, sapevo bene cosa avrei desiderato per questa stagione.

    “Dopo lo scorso campionato, avevo capito che un contesto come quello di Civitanova potesse essere il posto giusto per me. Ho espresso la necessità di lavorare in un ambiente da professionista con degli obiettivi chiari e se vogliamo ambiziosi. Volevo innanzitutto lavorare, senza pensare alle priorità del ruolo, all’essere primo o secondo, e mettermi a disposizione della squadra”.

    Foto Instagram @santiorduna

    Cosa ha trovato in queste prime settimane?

    “Mi sono sentito Lube sin dal primo giorno. Ho trovato un ambiente di professionisti, unaorganizzazione dalla quale si resta colpiti perché la struttura di Civitanova è una delle migliori nelnostro Paese. Poi, se vogliamo parlare della squadra e di Medei, ho respirato un’aria molto buonasin dalle prime sedute. Lavoriamo tanto, stiamo creando un bel gruppo con il quale mi confrontoogni giorno e c’è un clima molto bello tra di noi. Ho ritrovato anche qualche ex compagno e sono felice di aver conosciuto anche i nuovi elementi”.

    Di obiettivi di squadra non parliamo?

    “No, è troppo presto. Ci sono sicuramente tre ottime squadre come Piacenza, Trento e Perugia chehanno alzato ulteriormente l’asticella rispetto allo scorso anno. Dove colloco la Lube? Voglio chesia una sorpresa e per ora non faccio alcun pronostico”.

    Di obiettivi personali?

    “Dopo diciotto anni, il mio principale obiettivo era mettermi a disposizione. Sto lavorando per lasocietà e la squadra e ho avuto modo di apprezzare il talento di Mattia Boninfante. Ho giocato tuttala mia vita. L’obiettivo quest’anno è essere parte di una squadra che mi piace”.

    Foto Lube Volley

    Si capisce che il colpo di fulmine c’è stato.

    “Sì, è una squadra giovane, io ormai a 41 anni faccio parte dei vecchietti del gruppo e mettere lamia esperienza al servizio della squadra mi fa piacere. Quando ti arrivano chiamate come quelledella Lube non puoi dire di no”.

    L’impatto con la realtà marchigiana?

    “Ottimo. C’è molto fermento e amo l’entusiasmo che si respira”.

    Foto Lube Volley

    Mi ha detto di essere appunto arrivato alla soglia dei quarantuno anni. Si pensa al dopo?

    “No, sto ancora bene e voglio proseguire. L’unica cosa a cui ho pensato in quest’estate è di tenermiin forma con il padel. Per il resto voglio ancora dare tanto a questo sport perché lo sento ancora come parte fondamentale della mia vita. Mi sento ancora un ragazzino e mi godo ogni momento. Ogni volta che entro in spogliatoio sono felice e la motivazione e la voglia di giocare è la stessa di diciotto anni fa”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO