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    Lavoro differenziato per Rychlicki, Lavia e Sbertoli, il test Trento-Verona finisce 1-3

    Al Sanbapolis di Trento, Rana Verona raccoglie buone indicazioni dall’allenamento congiunto con l’Itas Trentino, a pochi giorni dal debutto casalingo in campionato contro Cisterna Volley. La squadra di Coach Stoytchev, che ha provato diverse dinamiche di gioco, si impone per 3 a 1 grazie a una prova convincente. Doppia cifra in termini di punti per Sani (16), Jensen (12) e Keita (10). 

    Sponda Trento, privi di Rychlicki, Lavia e Sbertoli (che hanno svolto lavoro differenziato), i Campioni d’Europa nei primi due set hanno sfruttato molto bene l’asse composta da Michieletto (9 punti con il 90% in attacco) e Magalini (13, best scorer gialloblù) per restare in partita, perdendo il primo parziale allo sprint e vincendo il successivo in maniera netta.

    Nella seconda metà della seduta c’è stato poi spazio anche per chi ha visto sino ad ora meno spazio; nonostante la supremazia degli ospiti, Bristot (7 punti col 50%), Pellacani (5), Pesaresi e Bartha (4 su 4 in primo tempo) si sono fatti trovare pronti, dimostrando di poter essere valide alternative alle prime linee.

    Itas Trentino-Rana Verona 1–3(21-25, 25-18, 21-25, 15-25)Itas Trentino: Acquarone 5, Garcia 12, Michieletto 9, Magalini 14, Flavio, Kozamernik, Laurenzano (L), Spagnolli, Bristot 7, Pellacani 5, Boschini 1, Bartha 8, Pesaresi (L). All. SoliRana Verona: Abaev 1, Jensen 12, Sani 16, Dzavoronok 6, Cortesia 2, Vitelli 3, D’Amico (L), Spirito 3, Keita 10, Mozic, Chevalier 2, Zingel 3, Zanotti 1, Bonisoli (L). All. StoytchevNOTE – Durata set: 25’; 23’; 24’; 21’; totale: 1h33’Attacco: Itas Trentino 50%; Rana Verona 52%Muri: Itas Trentino 3; Rana Verona 11Ace: Itas Trentino 7; Rana Verona 4

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Su VBTV anche i campionati polacchi di PlusLiga maschile e TauronLiga femminile

    Volleyball World annuncia una storica partnership pluriennale con le principali leghe di pallavolo della Polonia, PlusLiga (maschile) e TauronLiga (femminile), per offrire agli abbonati di VBTV in tutto il mondo un numero ancora maggiore di partite di pallavolo di alto livello.

    VBTV, la piattaforma OTT di Volleyball World, sarà l’emittente internazionale esclusiva per tutte le partite dei campionati polacchi, con l’obiettivo di aumentare significativamente la visibilità e la portata di entrambe le leghe, trasmettendo i match agli oltre 1,5 milioni di abbonati in tutto il mondo e ampliando ulteriormente il loro già vasto seguito di fan in Polonia.

    La partnership rafforza ulteriormente il ruolo di VBTV come hub globale della pallavolo, offrendo ai fan una gamma sempre più ricca di competizioni di alto livello. Oltre a PlusLiga e TauronLiga, il palinsesto di VBTV include già i campionati maschili e femminili italiani, la Big Ten Conference dell’NCAA negli Stati Uniti, i campionati maschili e femminili brasiliani, oltre a tutte le principali competizioni FIVB e AVC, tra cui la VNL, i Campionati Mondiali FIVB, i Campionati per Club AVC e molte altre competizioni nella sua vasta programmazione.

    “La Polonia è una nazione di appassionati di pallavolo, e siamo entusiasti di collaborare con PlusLiga e TauronLiga, due delle leghe professionistiche più avvincenti al mondo” – afferma Finn Taylor, CEO di Volleyball World – “Portare queste leghe su VBTV è un passo fondamentale nella nostra missione di offrire ai fan un accesso senza precedenti alle competizioni di massimo livello, consolidando ulteriormente VBTV come la destinazione di riferimento per tutto il mondo della pallavolo.”

    Tutta l’azione dei campionati nazionali e delle principali competizioni internazionali in diretta streaming su VBTV insieme a contenuti originali esclusivi sul mondo della pallavolo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Torna a grande richiesta il FantaLVF, il fantasy game della Lega Volley Femminile

    Dopo l’enorme successo della stagione di lancio 2023-24, con oltre 30mila squadre iscritte, torna il FantaLVF, il fantasy game ufficiale della Lega Volley Femminile.

    Diverse le novità, a partire da un rinnovato sistema di punteggio, che avrà l’obiettivo di rendere comparabili i fantapunti di ognuno dei cinque ruoli ed esaltare le super prestazioni.

    Da quest’anno sarà inoltre possibile creare dei campionati aperti a tutti, a differenza delle leghe private della prima edizione, ma soprattutto di giocare al nuovissimo “Testa a Testa“, che di giornata in giornata metterà a confronto giocatrici di match differenti: starà all’abilità del fantallenatore predire chi delle due atlete farà un punteggio migliore.

    Importante inoltre l’implementazione della lingua inglese, che darà quindi modo anche agli appassionati all’estero di mettersi alla prova con il volley femminile italiano.

    In palio ricchi premi, dai codici d’accesso a VBTV fino ai biglietti dei match di Serie A Tigotà, palloni e magliette. Il vincitore assoluto a fine stagione avrà invece la possibilità di ottenere due pass VIP con Hospitality per la Supercoppa 2025-26.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    A2 maschile, si parte nel weekend: formula del campionato e dove vederlo

    Dopo il grande esordio dello scorso weekend per la SuperLega Credem Banca, il primo campionato di Serie A Credem Banca a dare il via alla propria Regular Season, si avvicina l’inizio del campionato di Serie A2: Campi Reali Cantù e Delta Group Porto Viro, domenica 6 ottobre alle 17.00 daranno ufficialmente il via alla stagione.

    La formula della stagione 2024/25 sarà piuttosto simile a quella precedente: i Play Off, che incoroneranno la squadra promossa in SuperLega, si concluderanno ad aprile, mentre tra aprile e maggio si disputeranno Del Monte® Coppa Italia e Del Monte®Supercoppa.

    Le prime sette classificate al termine della Regular Season partecipano ai Play Off, con la prima classificata che accede direttamente alle Semifinali, mentre le altre sei formazioni disputano i Quarti di Finale. Tutte le serie dei Play Off validi per la promozione sono al meglio delle tre sfide. Retrocedono le ultime due formazioni classificate, ovvero la tredicesima e la quattordicesima, al termine della Regular Season. Non si disputeranno Play Out.

    Proprio come nella scorsa stagione, la serie dei Quarti di Finale Play Off avrà inoltre una doppia valenza: le formazioni vincenti, oltre ad accedere le Semifinali Play Off, si qualificheranno anche ai Quarti di Finale di Del Monte® Coppa Italia A2. Le formazioni sconfitte nei Quarti, invece, partiranno in Coppa Italia dagli Ottavi di Finale, assieme alle formazioni dall’8° al 12° posto.

    Gli Ottavi di Del Monte® Coppa Italia A2 si giocheranno su tre sfide (Gara 1 e 3 in casa della meglio classificata), mentre Quarti, Semifinali e Finali, si giocheranno in gara “secca” in casa della meglio classificata.

    Dove vedere in streaming la Serie A2 Credem Banca

    Sarà ancora VBTV (Volleyball TV) a trasmettere tutte le gare di campionato e gli eventi di Serie A2: come nella scorsa stagione resterà sempre necessario registrarsi a VBTV, ma non sarà richiesto nessun abbonamento a pagamento per vedere tali gare, che saranno di fatto gratuite. Dopo un primo anno nella stagione 2021/22 dove tutti i match sono stati trasmessi sul canale YouTube di Volleyball World, si tratta della terza stagione consecutiva su VBTV per la Serie A2, che potrà dunque continuare a godere della piattaforma OTT interamente dedicata al volley e alla sua vetrina offerta, al fianco della SuperLega e di tante altre competizioni di alto livello.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’ingegner Rossini si racconta: “Felice di non aver chiuso la carriera due anni fa”

    Nella sua nuova vita professionale, oltre i palloni che riceve e difende ancora con enorme maestria, Salvatore Rossini ha inserito anche la consulenza strategica. Ingegnere per un’azienda di Modena, libero della Evolution Green Aversa, Totò si destreggia tra Emilia e Campania dando ancora molto di sé ad uno sport in cui ha primeggiato per molti anni.

    “Ho pensato due stagioni fa di interrompere la carriera perché dalla Federico II di Napoli mi è arrivato un assegno di ricerca per la facoltà di Ingegneria che reputo tra le più prestigiose dell’Ateneo. Il Presidente Di Meo, che conoscevo dai tempi della Icom Latina, mi aveva strappato tempo fa la promessa che avrei chiuso la carriera assieme a lui, così non ho saputo dire di no. A distanza di due anni sono felice di non aver interrotto con la pallavolo, anche perché con l’azienda per la quale lavoro a Modena, sono riuscito ad ottenere un accordo per il lavoro da remoto”.

    Ad Aversa la presenza di Rossini viene considerata una sorta di regalo.

    “Io sono molto felice di essere percepito così dai tifosi e dalla società in tal caso. Questo sport lo faccio perché mi diverto ancora e mi creda, lo spirito è quello di quando avevo diciotto anni e giocavo in D a Latina”.

    Le manca giocare la pallavolo di vertice?

    “Beh, quando vedo la Superlega in tv, il desiderio di rigiocare certe partite è fortissimo. Non posso ad esempio non ammettere che due domeniche fa alla finale di Supercoppa volevo esserci. Quando ti trovi di fronte alcune sfide lo spirito battagliero è fortissimo. Ma è lo stesso che poi porto in serie A2”.

    foto Lega Volley

    Tutti la ricordiamo a Modena. L’anno del triplete resta il più importante?

    “Certamente sono esperienze che segnano il proprio percorso. Il livello di competizione è davvero stimolante e giocare certe gare con alcuni compagni dell’epoca resta un ricordo indelebile”.

    Con Ngapeth e Bruninho vi siete ritrovati al matrimonio di Earvin. La malinconia di quella Modena esiste?

    “Esiste la mancanza di quel gruppo, di due cari amici che fa sempre un enorme piacere rivedere. Ciò che ha permesso a Modena di vincere in quell’anno è un ciclone di emozioni e legami che è rimasto anche fuori dal campo da gioco. L’essere famiglia assieme a Lorenzetti, alla Presidente Pedrini e ai ragazzi è stata una cosa molto molto profonda, tanto che siamo riusciti a vincere e andare contro tutto e tutti. Mi creda, se oggi quelle persone mi chiedessero di andare in capo al mondo perché hanno bisogno di me io ci andrei”.

    Pensavo che ritornerebbe a giocarci assieme per un ultimo anno.

    “Il Presidente Di Meo mi dice sempre di proporre ad Earvin di venire ad Aversa (ride n.d.r.). Con noi starebbe benissimo e non vorrebbe più andare via”.

    Cosa farà con Aversa in questa stagione?

    “Vogliamo entrare nei playoff. C’è sicuramente un gruppetto di squadre, parlo di Siena, Brescia, Catania, Cuneo e Ravenna che saranno molto difficili da battere perché hanno costituito degli organici davvero interessanti e competitivi. Ma noi possiamo inserirci all’interno di questa mischia. Scherzando dico che potremo essere la Monza dello scorso anno. Dobbiamo solo essere consapevoli della nostra forza”.

    Si è creato un bel legame con Matheus Motzo. Forse rivede in lui alcuni compagni talentuosi del passato?

    “Si è creato da subito un bel legame. È un giocatore che fa impazzire il pubblico, ha molte potenzialità e credo che la velocità che raggiungono alcuni suoi palloni, alcuni suoi servizi, siano una rarità per il campionato di A2. A Civitanova ha fatto una bella esperienza e sono certo che possa portare molto entusiasmo e tanta energia al palazzetto la domenica”.

    Contro Catania o Brescia, per dirne due, immagino non vedo l’ora di giocare, conoscendola.

    “Sono le sfide che amo di più! Non vedo davvero l’ora”.

    foto Virtus Aversa

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Ester Serafini, un’altra italiana in Francia: “La pallavolo? Una scuola di vita”

    Quando si parla di pallavolisti italiani emigrati all’estero per la stagione 2024-2025 si pensa subito ai vari Francesco Recine, Jiri Kovar, Caterina Bosetti, Sylvia Nwakalor, Anna Nicoletti, Raphaela Folie, e via dicendo. Nomi di spicco, insomma, le cui avventure in terra straniera incuriosiscono ed appassionano parecchio, come giusto che sia.

    È bene sapere, però, che esiste anche una folta schiera di giocatori che milita nelle squadre dei college americani o nei campionati europei “minori”, senza godere di considerazione alcuna da parte di appassionati o addetti ai lavori.

    Per questo, noi abbiamo deciso di farvi conoscere la storia di Ester Serafini, palleggiatrice toscana classe 2001 che quest’anno veste la maglia del CSM Clamart nella seconda serie francese.

    Per cominciare ci racconti chi è Ester Serafini, cosa rappresenta per lei la pallavolo e come ha scoperto il suo talento per questo sport.

    “Sono una ragazza di 23 anni, pallavolista e studentessa universitaria. Ho già conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione e attualmente studio per diventare biologa nutrizionista. Gioco a pallavolo da quando avevo 6 anni. È stato mio padre a farmi scoprire questo sport portandomi a vedere alcuni allenamenti. Nella mia famiglia, però, non ci sono pallavolisti. Fin da subito mi sono innamorata del volley, e così, all’età di 14 anni, ho iniziato a trasferirmi lontano da casa per inseguire il mio sogno. Cosa rappresenta per me la pallavolo? Sicuramente una scuola di vita. Questo sport mi ha fatto crescere moltissimo, sia come giocatrice sia come persona”.

    C’è una giocatrice alla quale si è ispirata per il suo ruolo di palleggiatrice o a cui si ispira ancora adesso?

    “Ci sono molti giocatori e giocatrici che ammiro, ma per quanto riguarda il mio ruolo, la fonte di ispirazione è stata Eleonora Lo Bianco. Ho sempre apprezzato il suo modo di giocare e la sua tenacia”.

    Quali sono state le tappe più importanti del suo percorso pallavolistico?

    “Ho iniziato a giocare ad Aulla, il paese in cui vivo, e ho trascorso gran parte delle giovanili a Santo Stefano nel Valdimagra Volley. All’età di 14 anni, mi sono trasferita a Trento per vivere la mia prima esperienza lontano da casa con l’ATA Volley in Serie B1. Ho avuto l’opportunità di giocare per un anno in una società molto ambiziosa, l’Amatori Atletica Orago, e poi sono passata alla V36 Plus Chiavenna. Qui ho avuto Ivan Iosi come allenatore, e sotto la sua guida sono cresciuta notevolmente. Infine, prima di trasferirmi in Francia, ho vissuto due stagioni molto importanti in Serie A2: una a Mondovì e l’altra all’Itas Trentino, con cui ho raggiunto la promozione in A1”.

    Foto Fabio Cucchetti

    Come mai dopo l’esperienza all’Itas Trentino in Serie A2 ha deciso di trasferirsi in Francia? Come valuta la stagione 2023-2024 con l’US Villejuif?

    “Quando ho ricevuto questa proposta, non ho voluto lasciarmela sfuggire, poiché l’idea di vivere un’esperienza all’estero mi aveva sempre affascinato. Alla fine, posso dire che la mia stagione a Villejuif è stata molto positiva e mi ha aiutato a crescere. Oltre a essere stata un’esperienza meravigliosa dal punto di vista sportivo, ho avuto la possibilità di confrontarmi con un nuovo paese e una nuova lingua”.

    Invece com’è nata l’occasione di trasferirsi al CSM Clamart? Quali ragioni l’hanno convinta a continuare a giocare in Francia?

    “Durante la scorsa stagione, ho ricevuto una chiamata da questa squadra di Élite (la seconda serie francese, ndr) e non potevo dire di no. Fin dal primo momento, ho avuto una bella impressione: è una società seria, ambiziosa e con una grande cultura del lavoro. L’organizzazione è eccellente, poiché siamo seguite da quattro allenatori, due preparatori atletici e un fisioterapista. Dunque, a convincermi a restare in Francia è stata la volontà di lavorare e di fare bene di questo club. Inoltre, trovavo interessante la possibilità di trascorrere un altro anno all’estero, in una città come Parigi, e di continuare a imparare il francese”.

    Un bilancio delle prime settimane della stagione 2024-2025? Quali sono gli obiettivi del Clamart?

    “La nostra stagione è partita con due vittorie per 3-1, una contro Pays Viennois e l’altra contro Vitrolles. Abbiamo obiettivi importanti, ma siamo consapevoli che non sarà un campionato semplice. Infatti, accederanno ai Playoff le prime tre squadre di ciascun girone, e solo una di queste sarà promossa in Ligue A. In generale siamo una squadra giovane, ma con qualche giocatrice di esperienza. Abbiamo molta voglia di fare bene e sono sicura che continueremo a lavorare sodo per ottenere buoni risultati”.

    Visto che è una grande appassionata di cucina e gestisce una pagina Instagram chiamata “Cuciniamo Sano”, quale piatto sceglierebbe per descrivere la sua nuova squadra?

    “Domanda veramente difficile. Però, penso che un bel risotto alla zucca possa rendere l’idea di che squadra siamo. È un piatto realizzato con ingredienti semplici, ma dal sapore molto deciso e intenso, con una nota dolce data dalla zucca. Facile da preparare, anche se richiede tanta precisione e attenzione ai dettagli. E, alla fine, riesce a soddisfare il palato di tutti!”.

    Al di fuori del campo, come procede? Ci parli un po’ della vita a Clamart.

    “Clamart è una città tranquilla, e mi ritengo molto fortunata a viverci, dato che si trova a pochi minuti da Parigi. Questo mi permette di trascorrere il mio tempo libero nella capitale francese, un posto che adoro perché ti dà l’opportunità di fare e vedere tantissime cose”.

    Se dovesse individuare le differenze nel modo di vivere la pallavolo in Francia rispetto all’Italia quali sarebbero?

    “Non ci sono molte differenze, poiché, in fin dei conti, lo sport è lo stesso. Tuttavia, posso dire che all’interno della palestra c’è un clima diverso: si percepisce un ambiente molto familiare e, basandomi sulla mia esperienza finora (che non è molto ampia), la pallavolo viene insegnata in modo meno tecnico. Gli esercizi di ripetizione, precisione e tecnica vengono spesso combinati con attività meno standardizzate che stimolano la mente. Per quanto riguarda il livello, invece, dipende molto dalla squadra in cui si gioca, un po’ come accade in Italia”.

    Foto Jonathan Lemire

    A suo parere, quali sono i primi passi che bisogna intraprendere per approcciare al meglio un’esperienza all’estero?

    “Quando sono partita, parlavo pochissimo francese. Posso quindi affermare che la voglia di fare e di mettersi in gioco è più che sufficiente per intraprendere questo tipo di esperienze”.

    Quali sono i suoi sogni per il futuro, dentro e fuori dal campo?

    “Ho diversi sogni nel cassetto, ma preferisco tenerli per me. Posso dire che, fuori dal campo, sono attualmente molto concentrata sui miei studi universitari e, come ho già accennato, mi piacerebbe diventare biologa nutrizionista. Per quanto riguarda la pallavolo, non mi pongo limiti. Punto a migliorare e a crescere sia come sportiva che come persona. E i risultati, se dovranno arrivare, arriveranno”.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Oreste Cavuto si racconta: “Dura lasciare Trento, a Brescia per giocare con continuità”

    L’anno è quello in cui l’occhio stile Grande Fratello orwelliano è rivolto verso di lui. Oreste Cavuto ne è consapevole e pare anche che stesse aspettando solo questo momento. Il contesto sembra quello giusto, ossia un campionato di A2 molto competitivo in cui l’ex stella della Itas Trentino dovrà dimostrare non solo di poter divorare la categoria, ma anche di poter essere un elemento distintivo della nuova Brescia.

    “Sicuramente per me è un anno molto importante perché sono arrivato a Brescia per poter giocare con continuità, ma anche attraverso la presentazione di un progetto ambizioso della società, che viste le premesse e il mercato fatto ha come obiettivo quello di fare il salto di categoria. Naturalmente il progetto raccoglie il grande entusiasmo non solo mio, ma anche di tutti quelli che in questa società hanno disputato alcune stagioni e quelli che sono arrivati assieme a me”.

    Cito solo due nomi. Raffaelli e Tondo.

    “Mi piacciono molto. Raffa lo conosco da tantissimi anni perché abbiamo fatto assieme alcune esperienze con la nazionale. Con Alessandro ci siamo trovati talvolta da avversari e quest’anno è il primo anno in cui lavoriamo assieme. Mi rivedo molto in lui, è un grande lavoratore ed è un elemento con cui ho trovato affinità sin dal primo giorno”.

    A guidare il gruppo ambizioso è ancora Tiberti.

    “Una chioccia, oltre ad essere un ottimo compagno di squadra. È una persona che gestisce tutto molto bene sia dentro che fuori dal campo, è un collante importante per la squadra e una figura su cui la società fa giustamente molto affidamento. Credo che per giocare a questo livello alla sua età tu debba essere in grado di fare la differenza e Simone la fa ancora sotto molti aspetti”.

    L’altra squadra su cui tutti puntano il dito è Catania, che avete sfidato nel torneo di Palmi.

    “Hanno avuto la meglio loro al tie break e si è dimostrata una squadra ostica con degli elementi, tra cui un palleggiatore ottimo, che non hanno bisogno di essere presentati. Penso, non me ne vogliano, che contro Catania anche noi potremo dire la nostra con la formazione al completo. Sarà una bellissima battaglia e partite così belle non vedo l’ora di giocarle”.

    Altre squadre da tenere d’occhio.

    “In generale è un ottimo livello, ma Ravenna, Cuneo e Siena sono altre tre squadre con cui si giocherà ad armi pari”.

    La sua scelta di lasciare Trento e la Superlega è stata particolarmente al centro delle cronache del volley. Sente, lo chiedo in totale onestà, di aver fatto la scelta giusta?

    “Premetto che lasciare Trento non è stato per niente facile. Poteva essere Brescia o qualsiasi altra destinazione, ma ha significato ovviamente lasciare un posto che per me significa casa. Non è un caso che abbia acquistato un appartamento, lo abbia arredato e fatto mio e non è una scelta azzardata pensare che per me quello con Trento sia stato un arrivederci. Sono legatissimo alla società, penso che la mia vita futura la indirizzerò verso quella città e ci sono persone alle quali voglio molto bene e che mi mancheranno molto. Fatta questa premessa, tutti hanno capito che avessi l’esigenza di tornare a giocare in maniera continuativa, volendo dimostrare in primis a me stesso che tipo di giocatore sono diventato. Ho lasciato un gruppo molto forte e spero di non risultare presuntuoso se dico che è anche un pochino merito mio se assieme ai miei compagni di sempre ho contribuito a fortificare e creare quel gruppo”.

    Per lei, Lavia e Sbertoli si può parlare di fratellanza?

    “Sono stati la mia quotidianità per anni e resta un’amicizia veramente profonda. Mi mancheranno molto”.

    Sente più la pressione o la motivazione in questo momento?

    “Sento la pressione che trasformo in motivazione. Quando devi dimostrare qualcosa è logico che tu ti debba esporre. A me non pesa, anzi”.

    È vero che vuole rimanere nell’ambiente una volta terminata la carriera?

    “Voglio giocare ancora moltissimi anni, ma una volta che terminerò gli studi in Ingegneria Civile nel 2025, vorrei fare un Master in Management dello Sport. Ho cominciato a collaborare con il camp di Trento e capito che sullo sport vorrei basare il mio lavoro non solo nel presente, bensì anche nel futuro”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Superlega, 1° giornata: le pagelle di Paolo Cozzi e il sestetto ideale

    Riparte la Superlega e come spesso capita nelle prime giornate i risultati sono meno scontati che in altri periodi della stagione. Ed ecco quindi che le cosiddette piccole ne approfittano per cercare punti preziosi nella lunga corsa alla salvezza. In alta quota partono con il piede giusto Perugia, Civitanova e Piacenza, Trento barcolla ma esce a testa alta dall’insidioso campo di Cisterna, le lombarde dimostrano una condizione precaria perdendo a Taranto nel caso di Milano e vincendo di misura con la neopromossa Grottazzolina nel caso di Monza.

    Sestetto di giornata: Sbertoli–Szwarc, Michieletto–Semeniuk, Flavio-Mattei, Colaci

    Foto Sir Susa Vim Perugia

    PERUGIA-VERONA 3-0Ma partiamo da Perugia, i campioni in carica e freschi vincitori della Supercoppa. Verona è avversario tosto, che non nasconde ambizioni di alta classifica e può contare su un sestetto collaudato. Ma Giannelli (voto 8) e compagni murano alla grande trascinati da un Loser (voto 8,5) perfetto e da una ricezione di alto livello. Se Ben Tara (voto 5,5) non incide come in altre occasione ecco Semeniuk (voto 7,5) trascinare i compagni ad un tranquillo tre a zero.

    Verona rinuncia a Mozic e Keita e mostra una ricezione davvero ballerina con Sani (voto 6) preso molto di mira. Sottotono Dzavoronok (voto 5) il nuovo regista Abaev (voto 5,5) si dimentica dei centrali e cerca di far accendere Jensen (voto 5) senza grosso successo.

    foto Lega Volley

    PIACENZA-MODENA 3-1Partita tirata a Piacenza dove i padroni di casa approfittano della poca lucidità dei modenesi nei momenti chiave del match per portare a casa bottino pieno. Romanò (voto 8) è in versione deluxe e con lui parte alla grande il duo centrale Simon (voto 8), Galassi (voto 7,5) con primi tempi anticipati e ottima attenzione a muro. Se Maar (voto 8) appare già a suo agio nel ruolo di martello potente, appare ancora in ritardo di condizione Kovacevic (voto 5) che chiude con 7 murate subite e 4 errori in battuta.

    Modena gioca già una bella pallavolo, ma sul finale di set un paio di erroracci gratuiti minano le certezze di una squadra giovane ma in grado di far bene. Rinaldi (voto 7,5) è il braccio pesante, Buchegger (voto 6,5) la costanza ma Gutierrez (voto 5) incappa in una giornata no. Sottotono anche la linea dei centrali con Stankovic e Sanguinetti (voto 5,5), meglio invece Anzani (voto 7) subito pronto a mettere la sua esperienza al servizio della squadra.

    Foto Cisterna Volley

    CISTERNA-TRENTO 1-3Soffre tre set ma poi inserisce il pilota automatico una buona Trento che sorretta dal duo Michieletto (voto 8) Lavia (voto 8) regala a coach Soli i primi tre punti stagionali. Da applausi la prova di Flavio (voto 9) che sfrutta uno Sbertoli (voto 8) lucido in palleggio. Discreta la prova di Gabi Garcia (voto 5,5) nel ruolo di vice Rychlicki.

    Cisterna ritrova subito super bomber Faure (voto 8) e la potenza di Ramon (voto 7), ma nonostante la gran prova di Pace (voto 7), all’esordio come libero titolare, non riesce a sfruttare il gioco al centro con un Diamantini (voto 5) in difficoltà.

    Foto Gioiella Prisma Taranto

    TARANTO-MILANO 3-0Vittoria col botto per Taranto che festeggia la prima panchina in Superlega del duo Boninfante-Papi schiantando una brutta Milano, molto lontana dai suoi standard.

    Man of the match è quel Gironi (voto 7,5) alla prima vera chance importante in Superlega. Con lui bene anche il canadese Hofer (voto 7,5) e soprattutto Zimmerman (voto 8), palleggiatore cresciuto davvero molto nelle ultime stagioni, abile nel far girare al meglio anche il sempre verde Lanza (voto 7) devastante in attacco quanto in grande difficoltà in seconda linea.

    Milano stecca sonoramente la prima, con un attacco che stenta e un muro che latita. Non basta l’esuberanza di Reggers (voto 6) e il lavoro in seconda linea di Louati (voto 5,5), i centrali non riescono a leggere il gioco di Zimmermann e la squadra al servizio non riesce mai ad incidere. Nonostante una discreta ricezione, anche il talento di Porro (voto 5,5) fatica ad accendersi e non riesce a trovare la chiave di gioco per aiutare i suoi attaccanti.

    foto Lega Volley

    GROTTAZZOLINA-MONZA 2-3Porta a casa un primo storico punto la neo promossa Grottazzolina che approfitta di una incerottata Monza per mostrarsi al grande pubblico. Trascinata da bomber Petkovic (voto 8,5) e da un Antonov (voto 7,5) in formato deluxe, i padroni di casa lavorano bene a muro e in ricezione e dimostrano di non voler essere solo una meteora in Superlega. Molto bene anche Mattei (voto 8) al centro, piacevole sorpresa di giornata.

    Monza, senza i suoi big Juantorena e Zaytzev, si aggrappa al braccio pesante di Szwarc (voto 9) e ad un Cachopa (voto 8) già ispiratissimo che riesce ad esaltare il giovane martello Marttila (voto 7,5). Se Rohrs (voto 5) è la delusione di giornata, piace la grinta di capitan Beretta (voto 7,5) che a suon di muri spegne i sogni di vittoria marchigiani.

    foto Lega Volley

    CIVITANOVA-PADOVA 3-1Parte bene anche la rinnovata Civitanova che mostra già una ottima intesa fra il giovane Boninfante (voto 7) e i suoi attaccanti. La squadra di Medei trova un super Lagumdzija (voto 8) che impressiona soprattutto per il basso numero di errori. Bene anche Bottolo (voto 7,5) che sfodera una prova solida anche in ricezione. Sottotono Chinenyeze (voto 5,5), sempre in difficoltà a muro, mentre buona la prestazione di Gargiulo (voto 6,5) alla prima grande occasione della carriera.

    Non Basta un’ottima prova dei centrali Plak (voto 7) e Crosato (voto 8) per garantire a Padova il tie-break. Nonostante i pochi errori, Masulovic (voto 5,5) non decolla e anche il fresco talento di Porro (voto 5) non si accende se non a tratti; meglio invece Sedlacek (voto 6,5), unico punto di riferimento nel trio laterale.

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO