consigliato per te

  • in

    Play-Off 3° Posto, Perugia batte Piacenza al tie-break e conquista l’accesso in Champions

    Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza incerottata butta il cuore oltre all’ostacolo ma deve arrendersi alla Sir Susa Vim Perugia al tie-break. Dopo non avere concretizzato sei match ball e capitolato alla prima occasione utile di Perugia. Gli umbri si aggiudicano Gara-2 della Finale 3° Posto e la prossima stagione giocheranno la Champions League, Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza sarà protagonista nella seconda competizione europea, la Cev Cup.

    Non sono bastati ai biancprossi 21 punti di Maar e 19 di Romanò oltre agli 11 di Simon uscito per infortunio nel tie break sul 14 pari. Perugia ha fatto meglio a muro con 17 block in.

    In avvio di gara coach Travica manda in campo Brizard e Romanò in diagonale, Simon e Bovolenta al centro, Maar e Mandiraci alla banda, Scanferla è il libero. Gianluca Galassi è inizialmente in panchina con una fascia alla schiena. Perugia risponde con Giannelli e Ben Tara in diagonale, Loser e Solé al centro, Semeniuk e Plotnytskyi alla banda, Colaci è il libero.

    1° set – Punto di Maar, turno di battuta importante per Bovolenta ed è 4-0 con Lorenzetti a chiamare subito tempo. Alla ripresa del gioco primo punto di Perugia sulla battuta lunga di Bovolenta, un errore in battuta e un attacco out biancorosso regalano il meno due agli umbri (11-9) e quando Semeniuk segna il meno uno (11-10) è coach Travica a chiamare tempo. Il muro sull’attacco di Romanò vale per gli umbri la parità a quota 12, un paio di scambi dopo dentro Galassi, nuovo muro su Romanò e sono due le lunghezze di vantaggio degli ospiti (14-16) che diventano tre con il muro su Galassi (15-18) con Travica che utilizza il secondo time out. Al rientro in campo primo tempo di Galassi, muro dello stesso centrale che concede il bis nell’azione successiva per il 18 pari, Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza di nuovo avanti sull’attacco out perugino (19-18). Il muro di Simon vale due lunghezze di vantaggio (21-19), l’attacco di Maar porta quattro set point ai suoi (24-20), Piacenza chiude alla seconda occasione.

    2° set – Andringa entrato nel corso del primo set per Mandiraci con qualche problema fisico resta in campo, c’è anche Galassi al posto di Bovolenta. Si gioca punto a punto, Perugia mette in campo Ishikawa per Plotnytskyi, a quota 14 squadre ancora a braccetto, allungo degli umbri (14-16) con Travica a chiamare time out. Un gap di due lunghezze che i biancorossi faticano a colmare, il muro di Galassi vale il meno uno (21-22), la pipe di Ishikawa riporta avanti di due gli umbri (21-23), punto di Ben Tara (100% in attacco) e sono tre i set point (21-24), si va al cambio campo sull’attacco out di Maar.

    3° set – Due grandi difese di Scanferla infiammano il PalabancaSport, il mani out di Romanò dice 8-7, a quota 12 è parità, il muro di Galassi vale il doppio vantaggio per Piacenza (14-12), nuova parità a quota 14, l’ace di Bovolenta appena entrato in campo per Galassi riporta avanti i suoi di due (16-14) con Lorenzetti a chiamare tempo. Il primo tempo di Simon vale tre lunghezze di vantaggio (18-15), l’ace di Brizard quattro lunghezze (19-15), Perugia dimezza lo svantaggio (20-18) e Travica chiama tempo. Romanò (23-20), Maar trova l’angolo in fondo al campo e sono tre i set point (24-21), chiude con un ace Bovolenta.

    4° set – Bovolenta è in campo per Galassi, l’avvio del parziale è targato Perugia (0-3, 1-5), Piacenza si porta a una lunghezza (5-6), l’ace di Giannelli vale il più tre per i suoi (5-8), gli umbri fanno la voce grossa a muro e allungano ancora (8-13). Dentro Salsi per Brizard, poco dopo spazio a Gueye per Bovolenta, ace di Andringa (16-23), si va verso il tie break che arriva con Ben Tara.

    5° set – Si gioca punto a punto, ace Brizard (3-2), sale in cattedra Ishikawa con tre punti consecutivi (3-6), al cambio campo è Perugia avanti (5-8) sulla battuta lunga di Simon, la parità arriva a quota 9 con Gueye da poco entrato, time out di Lorenzetti. E alla ripresa del gioco, dopo tanti muri biancorossi recuperati dalla difesa umbra, chiude Perugia per il 9-10. Parità a quota 12 con Maar, vantaggio biancorosso (13-12) per un fallo dalla seconda linea in casa umbra, time out Lorenzetti. Alla ripresa del gioco ace di Maar e sono due i match ball (14-12), il primo è annullato con la battuta in rete di Maar, il secondo con l’attacco out di Romanò. Sul 14 pari infortunio a Simon alla caviglia destra, dentro Gueye. Piacenza si crea altri quattro match ball ma non chiude, il muro sull’attacco di Maar consegna il primo match ball agli umbri che subito chiudono con l’ace di Semeniuk.

    Gas Sales Bluenergy Piacenza 2Sir Susa Vim Perugia 3 (25-21, 21-25, 25-21, 17-25, 18-20)

    Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 4, Maar 21, Simon 11, Romanò 19, Mandiraci 0, Bovolenta 4, Loreti (L), Salsi 0, Ricci 0, Scanferla (L), Galassi 7, Andringa 8, Gueye 2. N.E. Kovacevic. All. Travica. Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 8, Plotnytskyi 5, Loser 8, Ben Tara 16, Semeniuk 16, Solé 10, Piccinelli (L), Zoppellari 0, Cianciotta 0, Herrera Jaime 0, Usowicz 0, Colaci (L), Ishikawa 18. N.E. Candellaro. All. Lorenzetti. Arbitri: Puecher, Giardini. Note – durata set: 32′, 31′, 31′, 27′, 34′; tot: 155′.

    (fonte: Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza) LEGGI TUTTO

  • in

    Scandicci raggiunge Conegliano in finale di Champions. È secondo en-plein consecutivo dell’Italia nelle Coppe!

    Neanche il VakifBank campione di Turchia, nella sua Istanbul, riesce a riempire il palazzetto, ma ci va comunque vicino. Saranno ‘cose turche’, per metterla sul ridere, ma evidentemente erano in pochi i tifosi locali a credere in un exploit contro la truppa italiana. E infatti Scandicci si è dimostrata squadra di livello superiore, conquistando la sua prima storica finale di Champions League, la seconda consecutiva per coach Marco Gaspari. La finale sarà dunque tutta italiana e di conseguenza è certo il secondo en-plein consecutivo della pallavolo italiana femminile nelle competizioni continentali. Un risultato che conferma il valore senza uguali del campionato di Serie A1 in Europa, ma anche nel mondo.[IN AGGIORNAMENTO]

    1° set – Pronti via, la seconda semifinale inizia a correre su binari che parlano ancora italiano perché a prendere subito in mano il match è Scandicci (4-8, 7-14, 10-20). Un dominio assoluto che porta il primo set di questa sfida a chiudersi tanti a pochi, come si suol dire (12-25).

    2° set – Il copione non cambia, è un monologo a senso unico anche nel secondo set (6-12). Dopo i 4 ace (a 1) piazzati nel primo, Scandicci bombarda dalla linea dei nove metri anche nel secondo (alla fine ne manderà a segno altri due, provocando ancora tante ricezioni slash), ma questa è solo una delle chiavi che esprimono la superiorità della Savino Del Bene sulle turche. Guidetti è una furia in due occasioni contro il primo arbitro Valentar (lo manda anche platealmente a quel paese), ma né lui né i fischi assordanti dei tifosi gialloneri riescono a deconcentrare Scandicci che sola sul 2-0 (19-25).

    3° set – Il terzo parziale si apre con una magia di seconda, a due mani, di Ognjenovic, che poi ci prende gusto e ne piazza anche un’altra, e un’altra ancora, che valgono il 2-4 per le toscane. Poi altro giro dai nove metri, altri danni procurati, forbice che si allarga (2-6) e Guidetti che chiama timeout. Con palla in testa per Ognjenovic sembra di stare al parco giochi, e con lei si divertono tutte le attaccanti di Gaspari, centrali comprese (ottima Nwakalor). Markova prova a rimettere le sue in scia (6-9, 11-13), ma Herbots, grande prestazione anche la sua, riporta la Savino a distanza di sicurezza (11-16). Altra seconda nascosta e a segno di Ognjenovic e Pala ammutolito. Sugli spalti qualcuno inizia già ad alzarsi e andare via (siamo sul 15-20). Lo stesso fanno le toscane. Se ne vanno in finale! L’ultima palla a terra la schiaccia Antropova e vale il 21-25 che fa calare il sipario su queste semifinali.

    VakifBank Istanbul 0Savino Del Bene Scandicci 3(12-25, 19-25, 21-25)Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Final Four Champions League: Conegliano prima finalista, Milano cede il passo tra i rimpianti

    In una Ülker Sports Arena di Istanbul ben lontana dal tutto esaurito (capienza massima 13.800 spettatori), la prima semifinale tutta italiana della Final Four di Champions League femminile, che evidentemente suscitava poco interesse per il pubblico turco, ha visto trionfare la Prosecco DOC Imoco Conegliano in quattro set con i parziali di 21-25, 25-20, 17-25, 23-25.

    Ennesimo primo set di rimpianti per Milano, avanti anche di quattro (10-6), poi ripresa ai 15 e incapace di reagire nel finale (18-21, 21-25). Con quattro campionesse olimpiche nel suo roster, e altre giocatrici di caratura internazionale, non si può pensare che la Vero Volley non abbia le armi per competere con Conegliano, ma appare ormai evidente quanto l’aspetto mentale diventi determinante quando si affrontano queste due squadre. Alla prima difficoltà la Vero Volley va in tilt, perde di lucidità e convinzione lasciando campo libero a una squadra che di certo sa come approfittare di queste situazioni.

    L’inizio del secondo set è da incubo per le lombarde (1-5, 4-9, 10-17), poi nella metà campo della Vero Volley si accende l’interruttore dell’orgoglio. Orro suona la carica e le prende tutte per mano (18-18, 22-18), Conegliano subisce e finisce inaspettatamente al tappeto sotto i muri di Danesi (3)e gli attacchi di Cazaute (6 punti) ed Egonu (25-20). Tra lo stupore generale si riapre così un match che sembrava destinato a finire molto presto. Una delle chiavi sin qui è sicuramente la poca efficacia di Conegliano dai nove metri, con la ricezione della Vero Volley che dopo il 64% di positiva del primo set sale ora al 73% (60% su 5 ricezioni per Cazaute e Fukudome, addirittura 100% sempre su 5 ricezioni per Daalderop).

    Nel terzo parziale l’aspetto mentale torna a scrivere la sceneggiatura di questo match, perché da una parte Conegliano resetta tutto e torna a viaggiare a ritmo sostenuto (57% in attacco), dall’altra Milano dovrebbe aggrapparsi al suo killer-instinct e invece va subito in carenza d’ossigeno (38% in attacco) e il set si chiude con un netto 17-25. Altro fattore sin qui è anche lo scarso apporto di Egonu in termini di punti: appena uno in questo parziale e 10 in totale sin qui dopo tre set giocati. Strano per lei che nelle finali di Champions ha sempre fatto registrare ben altri score personali. Nel quarto grande equilibrio fino alle battute finali, con continui break e contro break, poi la palla che vale la finale la schiaccia a terra Gabi.[IN AGGIORNAMENTO]

    foto CEV

    La cornice – Il ‘volume’ del pubblico è così basso che dalla nostra postazione si possono udire nitidamente anche i passi delle giocatrici in campo. Un vero peccato per questo match che avrebbe meritato una cornice più adeguata. Con tre italiane su quattro presenti non si comprendono ancora una volta certe scelte logistiche della CEV, o di chi in Italia non sia stato in grado di organizzare un evento come questo. Una gran bella occasione persa, e dispiace dirlo. Nota di colore il lungo striscione esposto in una delle curve, evidentemente dai tifosi del Fenerbahce, con la foto di Alessia Orro e la scritta “Benvenuta principessa”. Questa, ormai non è un segreto, sarà la sua casa per le prossime due/tre stagioni.

    Starting Players – Lavarini a sorpresa lascia in panca Sylla e risponde con Orro-Egonu e Daalderop-Cazaute, Danesi e kurtagic al centro, Fukudome libero. Santarelli parte con le diagonali Wolosz-Haak e Gabi-Zhu, Chirichella e Fahr coppia centrale, De Gennaro libero.

    foto CEV

    1° set – Si parte subito con un rallypoint deciso da un muro di Fahr, poi risponde Egonu con due punti in fila e in fotocopia. L’ace sempre di Paola vale il primo break del match (4-2), poi la Numia allunga anche sul +4 (10-6) con un block vincente di Danesi. Al netto di alcune giocate degne di nota di Orro, Conegliano ricuce comunque lo strappo ai 15 con una appoggiata velenosa di Zhu nella terra di nessuno e poi mette anche la freccia con Gabi (16-18) costringendo Lavarini a fare due chiacchiere con la sua squadra. Il +3 delle Pantere porta la firma di Haak, che buca il muro avversario (18-21) costringendo la Vero Volley a un secondo timeout a stretto giro di posta. È l’allungo che decide di fatto questo primo parziale, con l’Imoco che alla fine lo porterà a casa con il punteggio di 21-25 (block di Chirichella su Egonu).

    foto CEV

    2° set – Come sempre accaduto in questa stagione, perso il primo set dopo essere stata rimontata la Vero Volley accusa il colpo, e l’inizio del secondo set ne è la controprova (1-5, 4-9). Per Conegliano gestire cinque punti di vantaggio è un esercizio fin troppo facile. Alle Pantere riesce praticamente tutto, dalla difesa all’attacco, dal contenimento a muro alle rigiocate, con Wolosz che esalta a turno le frecce del suo arco, da Haak a gabinetto, da Zhu alle centrali, giocando anche tante pipe ad alte percentuali. La forbice così si allarga inevitabilmente (10-17), ma Orro, che oggi evidentemente ha qualche motivazione in più per far bella figura, prova a suonare la carica andando anche a schiacciare (13-17). Peccato che Cazaute spari larga la palla che sarebbe valsa il -2 (14-18). Incredibilmente, però, la Vero Volley sembra aver sentito la scossa data dalla sua capitana perché ai 18 la situazione torna in perfetta parità con Egonu e a chiamare il tempo questa volta è Santarelli. Ace di Orro e si materializza anche il sorpasso delle lombarde, poi murone di Danesi su Gabi, mani-out trovato da Cazaute, altro block vincente di Anna ‘The Wall’ e l’Imoco in un amen si ritrova sotto di quattro (22-18). Davvero incredibile come sia girato il vento in questo set, che ora gonfia forte sulle vele della Numia. Nel finale a prendersi la scena è Egonu e alla fine si gira campo sull’1-1.

    foto CEV

    3° set – Equilibrio nei primi scambi del terzo parziale (4-4), poi arriva il break lungo dell’Imoco (7-10, 8-12). Lavarini getta nella mischia Sylla per Daalderop, poi il doppio cambio con Konstantinidou-Smrek, ma il gap non si riduce, anzi (13-17, 13-19). Conegliano è squadra capace di resettare subito, ed evidentemente ci è riuscita anche dopo il secondo set, nonostante averlo perso in quel modo, avanti di sette, poteva anche aprire delle falle nello scafo di Santarelli. Il terzo parziale invece scivola via veloce e si chiude con un netto 17-25.

    foto CEV

    4° set – Il quarto set si gioca nelle battute iniziali a suon di sorpassi e controsorpassi (4-2, 4-5, 10-8, 13-14). Superata la boa di metà set, nessuna delle due squadre dimostra di voler cedere un centimetro all’altra (ancora parità ai 17 e ai 18). Azioni prolungate, difese che si esaltano, attacchi che pescano conigli dai rispettivi cilindri. Insomma, un grande spettacolo di pallavolo per i pochi presenti qui e i tanti incollati alle Tv immaginiamo in Italia. A dare una nuova spinta all’Imoco è una discutibile invasione a rete ravvisata contro Milano dal secondo arbitro Michlic, poi le Pantere ci mettono anche del loro, pestano forte sull’acceleratore e scappano via (19-23). Il traguardo ormai è lì a portata di mano, Milano recupera fino al 23-24, ma a spalancare alle venete le porte della finale per il titolo continentale è alla fine Gabi.

    Numia Vero volley Milano 1A.Carraro Imoco Conegliano 3(21-25, 25-20, 17-25, 23-25)Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Finals Champions Femminile, verso Milano-Conegliano. Santarelli: “Quanto abbiamo ottenuto finora non vale nulla ora”

    CEV Champions League, siamo arrivati all’atto finale che decreterà anche la fine della stagione 2024-25 delle Pantere. Per la prima volta nella storia della competizione, tre italiane partecipano alla Final Four, un’altra medaglia al petto di un movimento al top del volley internazionale che continua il suo periodo d’oro anche con i club dopo la vittoria olimpica di Parigi. A. Carraro Prosecco DOC Conegliano, Numia Vero Volley Milano, Savino del Bene Scandicci voleranno alla volta di Istanbul dove troveranno anche il Vakifbank Istanbul.

    Torna il formato delle Final Four torna per la prima volta dal 2018, dal 2019 in poi era stata adottata la formula delle Superfinals. Sabato 3 maggio, alle ore 15 Italia (16 locali), la A. Carraro Prosecco DOC Conegliano affronterà la Numia Vero Volley Milano. Successivamente, alle ore 18 italiane (19 locali), si sfideranno la Savino del Bene Scandicci contro il Vakifbank Istanbul, squadra campione di Turchia. La finalissima si giocherà domenica 4 maggio alle 18 italiane, mentre la finale per il terzo posto inizierà alle 15.

    Coach e capitano insieme, al Marriott Hotel Asia di Istanbul i rappresentati delle squadre partecipanti parlano alla vigilia della Final Four di CEV Champions League. Per la A. Carraro Prosecco DOC Conegliano arrivano i commenti di coach Daniele Santarelli e capitan Asia Wolosz.

    Il coach Daniele Santarelli: “Per me è sempre speciale venire qui a Istanbul, a maggior ragione se giochiamo una competizione così importante. Saremo nel miglior palazzetto per disputare un torneo ad alto livello, di fronte a noi ci sono i club italiani e una delle migliori squadre del mondo. Dal nostro punto di vista è un privilegio esserci, sappiamo di avere tanta pressione addosso, abbiamo giocato diverse volte e conosciamo il valore degli avversari. Milano è molto forte, dovremo esprimere il gioco migliore, quello che abbiamo ottenuto finora non vale nulla ora. Conterà quello che accadrà da domani, è normale che dopo questa annata riceviamo tutta questa attenzione adesso”.

    La capitana Asia Wolosz: “È fantastico essere qui alla Final Four e riabbracciare la vecchia formula per le finali di Champions League, voglio fare i complimenti a tutte le altre squadre che si sono qualificate. È stata una stagione lunghissima per noi, piena di successi, abbiamo uno staff che ci aiuta a rimanere con i piedi per terra: torniamo in palestra a lavorare sempre con grande concentrazione. Questo è l’ultimo week-end della stagione, desideriamo chiudere nella maniera migliore possibile, ma sappiamo che sarà complicato. Affrontiamo ancora Milano, ma solo in gara secca questa volta, abbiamo il focus puntato solo sulla nostra pallavolo per mostrare tutto ciò su cui abbiamo lavorato quest’anno”.

    (fonte: Imoco Volley) LEGGI TUTTO

  • in

    Volley Glamour: spiagge, frecce tricolori e la famiglia Galassi si allarga

    Tra i tanti post sui social della settimana, sicuramente ha spiccato quello di Gianluca e della sua dolce metà Laura. Sono bastati dei cappellini colorati con scritto ‘mum’ e ‘dad’ per annunciare la lieta notizia, dedicando un pensiero anche a Rey che sarà “un fratello maggiore fantastico”.

    Se per i futuri coniugi Galassi è iniziato un nuovo capitolo di vita, per altri giocatori e giocatrice un capitolo si è chiuso con la stagione dei club ormai alle spalle. Come prima meta Leonardi ha scelto Formentera, Lualdi la Puglia, Negretti e Gennari il Porto Rico e Cecconello l’Indonesia… Questo e molto altro solo su VolleyGlamour!

    GIANLUCA GALASSIE Laura diventeranno presto genitori

    GIULIA LEONARDI Vacanza di famiglia a Formentera

    GABRIELE DI MARTINODi corsa per una mezza maratona

    SARAH FAHRRelax in famiglia

    GIUDITTA LUALDITra le meraviglie della Puglia

    OMAR BIGLINOFamily portrait in terra francese

    ILARIA BATTISTONIE le frecce tricolori

    BEATRICE NEGRETTI e ALESSIA GENNARISulle spiagge di Porto Rico

    ALICE TANASETra Milano e Napoli

    AGNESE CECCONELLOIn viaggio in Indonesia LEGGI TUTTO

  • in

    Velasco in vista dei test-match con la Germania: “Non tutto sarà perfetto, siamo all’inizio”

    L’8 e il 9 maggio la nazionale italiana femminile di pallavolo scenderà in campo in preparazione dei prossimi Mondiali programmati in Thailandia dal 22 agosto al 7 settembre. I due BPER Test-Match sono previsti a Novara, al PalaIgor, e a Milano, all’Allianz Cloud: due amichevoli contro la Germania dell’italiano Giulio Bregoli, alla guida della rappresentativa tedesca dopo aver allenato la Svezia.Per la Nazionale femminile di Julio Velasco si tratta di due impegni importantissimi e, per gli amanti del volley, è una bellissima occasione per vedere da vicino una pallavolo di altissimo livello. 

    “La Germania ha un nuovo allenatore: vorranno testare idee nuove ma anche per noi queste due partite saranno molto importanti – spiega Velasco – Abbiamo un gruppo misto: alcune atlete dell’ultima Olimpiade e altre che provengono dal secondo gruppo di lavoro. È fondamentale sviluppare queste giovani perché dobbiamo dare respiro a chi ha giocato di più in passato con la maglia azzurra, parliamo di un gruppo reduce da una stagione durissima, tra finali di campionato e Champions. Ma dobbiamo anche formare il ricambio. L’errore più grande che si possa fare è pensare che, quando vinci, puoi andare avanti sempre con le stesse”.

    Il percorso, dunque, è chiaro: costruire il presente senza perdere di vista il futuro: “In queste settimane abbiamo lavorato bene – ha aggiunto Velasco ai microfoni di Fipav Lombardia – e ora vogliamo capire cosa è già stato consolidato e cosa no. Non tutto andrà alla perfezione, siamo all’inizio, ma mi aspetto che le ragazze giochino forte. E saranno partite da non perdere: quando c’è un allenatore nuovo, c’è sempre effervescenza”.

    Nel gruppo azzurro c’è anche un volto ben conosciuto in Lombardia: Carlo Parisi. “Carlo è il primo allenatore del secondo gruppo di lavoro in collegiale al Pavesi, che parteciperà all’Universiade e ai Giochi del Mediterraneo del 2026. Lavora con Massimo Bellano e si confronta con noi nel quotidiano: la loro responsabilità è proprio quella di far crescere le generazioni nate dopo il 2006, una fascia d’età fondamentale per il futuro della pallavolo italiana”.

    “Tutti gli allenatori dovrebbero portare i propri atleti a vedere partite di Serie A e della Nazionale ogni volta che possono – conclude Velasco – Si può imparare, delle volte, molto di più, guardando una partita di alto livello che in allenamento. Purtroppo a volte si rinuncia per non saltare un allenamento, ma queste occasioni sono rare, gli allenamenti, invece, sono tanti. Il senso della Nazionale, poi, è proprio questo: non è solo vincere, è far crescere la pallavolo nel Paese affinché la pratichino più persone possibili. E queste due sfide offriranno grande spettacolo: due squadre con ottime giocatrici, partite belle da vedere. Vi aspettiamo”.

    (fonte: Fipav Lombardia) LEGGI TUTTO

  • in

    Finale Scudetto: arriva la reazione di Civitanova in Gara2; Trento schiantata in tre set

    La reazione della Cucine Lube Civitanova non si è fatta attendere. In un Eurosuole infuocato i cucinieri non lasciano scampo all’Itas Trentino che cede in tre set (25-21, 25-21, 25-22). La squadra di Medei conquista così Gara 2 in una sfida senza storia e riapre la serie di Finale Scudetto.

    [IN AGGIORNAMENTO]

    Sestetti – Gli starting six non riservano variazione rispetto a quanto visto in campo a Trento quattro giorni prima negli ultimi due set; l’Itas Trentino si ripresenta nelle Marche con Sbertoli in regia e Gabi Garcia (preferito a Rychlicki) opposto, Michieletto e Lavia in banda, Kozamernik e Flavio al centro, Laurenzano nel ruolo di libero, mentre Civitanova riparte dai sette titolari che hanno conquistato solo giovedì sera la qualificazione alla Finale: Boninfante alzatore, Lagumdzija opposto, Nikolov e Bottolo laterali, Gargiulo e Chinenyeze al centro, Balaso libero.

    1° set – L’avvio è subito difficile per i gialloblù, con Bottolo che in battuta crea subito il gap (0-3), che però Trento è brava a colmare in fretta, già sul 5-5 grazie a due muri (Flavio e Gabi Garcia); in seguito, le due squadre si avvicendano al comando sino al 10-10, prima che Bottolo (muro e due ace) non realizzi un altro spunto importante (10-13), con consiglia Soli di interrompere il gioco.

    Alla ripresa è ancora lo schiacciatore veneto a marcare la differenza (14-17), ma poi l’Itas Trentino reagisce con Michieletto e Gabi Garcia (battuta punto), mettendo la freccia sul 19-18. Medei chiama il time out e alla ripresa trova la risposta desiderata con un servizio vincente di Boninfante e un contrattacco di Bottolo (20-21); nel finale i marchigiani mettono il turbo ancora con Bottolo, chiudendo la frazione sul 21-25 in proprio favore.

    2° set – Dopo il cambio di campo la formazione gialloblù prova a ripartire; sul 7-7 affonda il colpo con Michieletto e Lavia su ricostruita, trovando il +2 (9-7), che dura poco perché Civitanova pareggia i conti già a quota 11 e poi passa a condurre sul 15-16, approfittando di un errore a rete di Gabi Garcia. In seguito sono ancora i biancorossi a fare la voce grossa con Gargiulo e Bottolo (15-18 e 18-22); è l’accelerazione che vale anche il secondo set, chiuso sempre sul 21-25 con un errore in alzata di Sbertoli sul primo set ball.

    3° set – Nel terzo parziale l’equilibrio dura sino al 7-8, poi la Cucine Lube scappa via con Bottolo e Chinenyeze (8-11); Trento prova a rialzare la testa con Michieletto (13-14). Medei spende un time out e trova una nuova risposta dai suoi: Bottolo e Nikolov realizzano il 14-17. L’Itas Trentino prova a reagire con Gabi Garcia sino al 20-22, poi lascia spazio definitivamente ai cucinieri che chiudono sul 22-25 con Bottolo guadagnandosi un’altra sfida casalinga (gara 4).

    Cucine Lube Civitanova 3Itas Trentino 0 (25-21, 25-21, 25-22)Cucine Lube Civitanova: Bottolo 16, Chinenyeze 6, Lagumdzija 5, Nikolov 12, Gargiulo 7, Boninfante 4, Loeppky 1, Bisotto 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 0, Dirlic 0. N.E. Tenorio, Orduna, Podrascanin. All. Medei. Itas Trentino: Lavia 10, Kozamernik 4, Sbertoli 3, Michieletto 11, Resende Gualberto 2, Garcia Fernandez 12, Rychlicki 0, Laurenzano (L), Bartha 1, Acquarone 1. N.E. Bristot, Pesaresi, Pellacani, Magalini. All. Soli.Arbitri: Lot, Cerra. Note – durata set: 28′, 30′, 32′; tot: 90′.

    (fonte: Itas Trentino) LEGGI TUTTO

  • in

    Verso le Finali di Champions: chi ha più ‘orecchio’ tra Santarelli, Lavarini e Gaspari?

    Simpatica iniziativa della Lega Pallavolo Serie A Femminile che ha messo alla prova Daniele Santarelli, Stefano Lavarini e Marco Gaspari, coach rispettivamente di Conegliano, Milano e Scandicci, le tre squadre italiane che nel weekend andranno a caccia della Champions League a Istanbul.

    Il gioco consisteva nel riconoscere le proprie giocatrici dalla voce senza guardarle, inutile dire che il risultato, in tutti e tre i casi, è stato tutto da ridere. LEGGI TUTTO