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    Del Monte Coppa Italia, la cronaca live della 1° semifinale Perugia-Piacenza

    Di Giuliano Bindoni

    La Final Four della Coppa Italia torna nello splendido scenario del Palasport di Roma dove nella stagione 2011/12 iniziò a denominarsi per la prima volta Del Monte Coppa Italia.

    Ad affrontarsi nella prima semifinale sono l’imbattuta Sir Safety Susa Perugia e una delle sue più accreditate rivali alla conquista dello scudetto, quella Gas Sales Bluenergy Piacenza che sta trovando proprio in questa fase finale della stagione i giusti meccanismi e la consapevolezza per dire la sua.

    Perugia è anche la detentrice della Coppa, alzata lo scorso anno dopo aver battuto Trento in finale per 3-1, nonché la squadra finalista delle ultime cinque edizioni, di cui ne ha vinte in totale tre. Piacenza, invece, è ancora alla caccia del suo primo successo nel massimo campionato maschile dopo la Coppa Italia di A2 vinta nella stagione 2018/19.

    [IN AGGIORNAMENTO LIVE]

    Sestetti.Anastasi schiera Giannelli in regia opposto a Rychlicki, Leon e Semeniuk le bande, Russo e Flavio centrali, Colaci libero. Botti risponde con le diagonali Brizard-Romanò, Lucarelli-Leal, Simon e Caneschi centrali, Scanferla libero. LEGGI TUTTO

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    Myriam Sylla: “Alle critiche non penso più. Sono soddisfatta di me stessa”

    Di Eugenio Peralta

    Una nuova città, una nuova maglia, una nuova avventura. Una nuova Myriam Sylla, a cominciare dal nome di battesimo: esatto, Myriam con la “Y”, e non con la “I” come siamo sempre stati abituati a leggerlo negli ultimi 15 anni e rotti. Nessuna variazione all’anagrafe, il motivo lo spiega la stessa schiacciatrice della Vero Volley Milano e della nazionale: “È che all’inizio con la ‘Y’ mi sentivo troppo diversa, così sui social lo avevo scritto in modo più ‘normale’. Poi invece ho imparato che è bellissimo e ho cominciato a scriverlo come si deve“. Risposta che dice già tutto del carattere, e della maturità, che la campionessa azzurra rivela (o meglio, conferma) nell’intervista concessa in esclusiva a Volley NEWS.

    foto LVF

    Togliamoci subito il pensiero: hai guardato Sanremo?

    “L’ho guardato sì, diversamente dagli altri anni, quando non lo vedevo mai. È stato emozionante vedere Paola scendere quelle scale, è stata molto elegante e devo dire che se l’è cavata molto bene. Penso che da casa tutti noi pallavolisti ci siamo un po’ immaginati nei suoi panni, e non so quanti ce l’avrebbero fatta a reggere davanti a un pubblico del genere“.

    E di tutto quello che è successo dopo, e intorno, all’intervento di Egonu cosa hai pensato?

    “Devo dire che spesso alcune frasi vengono estrapolate dal contesto e ingigantite in tantissimi modi differenti. Ci sono tante sfumature nelle parole e tanti modi di analizzarle; bisogna anche capire che Paola è una ragazza giovane, e in alcuni momenti è istintiva. Poi tutti i commenti e i discorsi sui social… be’, sono sempre gli stessi, sono 28 anni che li sento ed è sempre la stessa storia, anzi si va peggiorando. Sinceramente, mi astengo e vado avanti così“.

    Foto Gabriele Sturaro

    Passiamo alla pallavolo giocata. Milano per te è una grande sfida: sei arrivata in una squadra che “deve” vincere, per come è stata costruita.

    “Non lo so se ‘deve’, ma sicuramente vuole vincere. Noi vogliamo arrivare a realizzare i nostri sogni. È una cosa bella ma… ok, da un lato anche brutta, perché a differenza degli anni scorsi in questa stagione non ho ancora nulla in bacheca e siamo in via di costruzione. Sono cambiate tante cose, perché sono cambiate anche le compagne di squadra: integrarsi e creare un nuovo sistema non è mai facile, ma è sempre molto divertente. Un atleta è sempre più stimolato quando ci sono nuove sfide“.

    La pressione c’è alla Vero Volley, ma c’era sicuramente anche a Conegliano. Quali sono le differenze?

    “Be’, sono passata da una squadra che ha vinto tutto e sta ancora vincendo a livello mondiale a una che sta cercando di affermarsi sempre di più, dopo aver già dato filo da torcere all’Imoco. La pressione c’è da entrambe le parti, ma chi gioca in queste squadre vuole proprio questo tipo di pressione: ci stimola essere sempre un po’ sul filo del rasoio, è il nostro lavoro“.

    Foto Rubin/LVF

    Negli anni sei diventata la giocatrice delle partite decisive, quella che dà il meglio nelle semifinali e nelle finali, quando l’obiettivo conta. È qualcosa di voluto o che riesci a gestire?

    “(ride, n.d.r.) Pensa che all’inizio della carriera mi dicevano esattamente il contrario… Ma secondo te, se avessi questo tipo di potere, non lo avrei usato – ad esempio – per vincere la Coppa Italia? Assolutamente per me non esiste il concetto di risparmiare energie, se gioco male è perché gioco male e basta, io faccio sempre ‘all in’ in tutte le partite“.

    Spesso ti è capitato di essere sostituita e di non avere il “posto fisso”, soprattutto in nazionale. Come si gestiscono queste situazioni a livello emotivo e mentale?

    “È capitato spesso e capiterà ancora, perché credo che il posto sicuro non ce l’abbia nessuno. Non è che io non abbia mai subito la cosa: ci rimango male se vado in panchina o se non vengo schierata. Il fatto è che io ho fiducia in me stessa, conosco Myriam e so che ci metterò tutto l’impegno possibile per arrivare al mio obiettivo. Poi se arriva quello che spero sarò ancora più contenta, altrimenti continuerò a lavorare per far sì che avvenga“.

    Foto Volleyball World

    Tra le giocatrici della tua generazione sei quella che è esplosa più tardi, facendo il definitivo salto di qualità quando avevi 22-23 anni. Cosa è cambiato per te in quel periodo?

    “È una questione di occasioni. Prima ero sempre stata la giocatrice ‘sì, ma…’, quella non abbastanza convincente, anzi a dire la verità per qualcuno lo sono ancora. Poi ho avuto la mia occasione con i Mondiali del 2018, sarà che quell’anno sono successe tante cose importanti nella mia vita, ma era ciò che volevo e ci ho messo tutto quello che potevo per arrivare. Quello è stato l’inizio di tutto per me“.

    Davvero c’è qualcuno che ancora, dopo tutto quello che hai vinto, non ti considera “abbastanza convincente”?

    “Lo sento dire spesso, in realtà. Ma non mi interessa. Quando avevo 25 anni ci rimanevo male, mi chiedevo: ‘Perché la gente non mi capisce?’. Adesso ne ho 28, non posso stare ancora dietro a quelle cose. Non ci penso più, quando torno a casa e mi guardo allo specchio vedo un’atleta che si è fatta un c… così per arrivare a quello che si è guadagnata, tra medaglie e premi individuali. Nessuno mi ha regalato niente e io sono soddisfatta. Poi non si può piacere a tutti, come nella vita: anche Paola, che è un fenomeno, ha gente che la accusa di essere scarsa… figuratevi io!“.

    Un’ultima cosa: qual è stata la persona più importante per la tua carriera, quella che ti ha aiutato di più?

    “I miei genitori sono stati l’esempio di quello che sono io. In campo e fuori, il modo in cui mi comporto, è tutto merito loro in primis. Poi ci sono stati tantissimi allenatori che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui, tante compagne di squadra, è difficile citare una persona sola: per arrivare a fare una carriera così hai bisogno di tante persone buone e brave, ma anche di persone cattive, che ti danno contro. Servono anche quelle“. LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev: “Voglio dimostrare che non sono vecchio come mi definiscono”

    Di Redazione

    A volerla guardare con occhio un po’ malizioso, quella di domenica scorsa tra Cucine Lube Civitanova e Gas Sales Bluenergy Piacenza è stata anche la sfida tra passato (recente) e presente della nazionale italiana nel ruolo di opposto: da una parte Ivan Zaytsev, dall’altra Yuri Romanò. Un confronto reso ancora più suggestivo dal fatto che all’Eurosuole Forum fosse presente anche il CT Fefè De Giorgi: “Ma non sapevo che ci fosse – assicura lo “Zar” in un’intervista di Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino Macerata – l’ho intravisto durante la partita. E con Yuri non ho niente di personale“.

    Nessuna rivincita, dunque, per l’opposto escluso lo scorso anno dalla nazionale prima dei Mondiali: “Cerco solo di giocare bene e di far vedere che non sono vecchio come qualcuno mi definisce. Anzi, mi sento meglio rispetto alla scorsa stagione“.

    Archiviato il discorso nazionale, Zaytsev è focalizzato sul recupero di sabato contro Siena: “Queste partite sono difficili perché affronti un animale ferito, e l’animale ferito può reagire con energia“. E dedica una battuta anche ai noti problemi di temperatura del PalaEstra: “È più freddo rispetto ad altri palazzetti, ma questa cosa condiziona solo chi cerca alibi. Semmai bisogna stare attenti a evitare infortuni: la Lega dovrebbe avere più riguardi per questa situazione, specie per Siena che ci si allena sempre“. LEGGI TUTTO

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    Davide Mazzanti: “Che strano non giocare più nel ‘tempio’ di Bergamo”

    Di Redazione

    Giornata insolita e ospiti speciali per il Volley Bergamo 1991: alla seduta di allenamento di mercoledì 22 febbraio hanno presenziato il CT della nazionale italiana Davide Mazzanti e il team manager azzurro Stefano Recine, spettatori interessati di un pomeriggio di lavoro del gruppo rossoblù guidato da coach Micoli e dal suo staff. Per entrambi è una tappa di un “tour” che li porterà nelle case di diverse squadre di Serie A1 (oggi saranno ospiti della Vero Volley Milano all’Arena di Monza).

    Mazzanti, che a Bergamo ha conquistato uno Scudetto e una Supercoppa, una Coppa Italia e una Champions League, spiega così i motivi della sua visita: “Sono qui perché guardare gli allenamenti penso sia il momento migliore per seguire alcuni aspetti tecnici e per vedere come le ragazze interpretano alcune situazioni che sto studiando. Ma anche per confrontarmi con gli allenatori, perché, avendo sotto mano la situazione quotidiana, mi possono dare spunti che saranno poi utili per la mia stagione“.

    Il CT non si sbilancia su possibili nuove convocazioni: “Ci sono tante giovani interessanti, che hanno già fatto qualcosa di importante con noi anche l’anno scorso e quindi stiamo valutando come continuare il loro percorso“. Sulla squadra orobica, invece, commenta: “L’ho vista dal vivo solo alla Final Four di Coppa Italia, ma l’ho seguita in tv in molte altre occasioni e mi ha colpito nei quarti di Coppa con Scandicci, e poi con Novara e Milano. Credo siano state le partite in cui ha messo in campo tanta qualità in attacco e anche in difesa. Penso che tanti dei risultati ottenuti fino ad ora passino da lì“.

    “Secondo me – aggiunge Mazzanti – la Bergamo di quest’anno è figlia del percorso fatto in questi anni, perché ha saputo scommettere su alcune persone che adesso stanno garantendo un rendimento importante. E ogni persona che Bergamo è riuscita a trattenere ha iniziato poi a fare parte di un nucleo che adesso si sta esprimendo ancora meglio anche grazie a chi è arrivato quest’anno. Credo che il gruppo creato in queste stagioni più i nuovi acquisti siano il motivo per cui Bergamo sta facendo così bene. È il risultato di un percorso“.

    Dove può arrivare Bergamo? “Riuscire a passare i quarti dei Play Off è veramente tosto – risponde il CT –: si incontrano quattro squadre super organizzate, quindi riuscire a superare quello scoglio è veramente difficile, anche perché vorrebbe dire superarsi più di una volta durante i Play Off. Però è già riuscita a farlo, perciò credo che Bergamo sia una squadra difficile da affrontare e anche pericolosa per chi ha ambizioni d scudetto“.

    La stagione rossoblù, però, oltre che sul campo, avrà i riflettori puntati anche sulla questione del Palazzetto di Bergamo, destinato all’addio. “La prima cosa che mi fa veramente strano – commenta Mazzanti – è il fatto di pensare che non si entrerà più qui a vedere pallavolo. Ricordo ancora la mia prima volta da avversario, con Santeramo: sentivo l’emozione di essere in un tempio. Pensare che qui non si possa più fare volley mi lascia veramente incredulo. Senza poi pensare a tutte le problematiche che questa società dovrà vivere, perché oltre a non avere più un tempio, Bergamo non avrà più nemmeno una casa“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Rinforzo in regia per la Vero Volley: arriva la canadese Avery Allard

    Di Redazione

    Corre ai ripari la Vero Volley Milano dopo il grave infortunio che ha messo fine anzitempo alla stagione di Letizia Camera: ad affiancare Alessia Orro in cabina di regia sarà la giovane canadese Avery Allard. Prima ancora dell’annuncio ufficiale, ad anticipare il trasferimento via Instagram è stata l’agenzia che segue la giocatrice (la Joost Kooistra Sport Management).

    Classe 1999, Aillard farà il suo debutto all’estero proprio a Milano: la sua carriera, fin qui, si è svolta interamente nella Saskatchewan University. Con le “Huskies” ha conquistato, proprio nell’ultima stagione, il terzo posto a livello nazionale (miglior piazzamento nella storia dell’ateneo). Ha già fatto parte della rosa della nazionale canadese in occasione della Pan American Cup Final Six dello scorso anno.

    (fonte: Instagram Joost Kooistra Sport Management) LEGGI TUTTO

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    Serie A2 femminile, i risultati dei quattro recuperi della 4° giornata di ritorno

    Di Redazione

    Nessun colpo di scena nei quattro recuperi della quarta giornata di ritorno del campionato femminile di Serie A2. Nel Girone A Mondovì resta immeritatamente con un pugno di mosche in mano nonostante una grandissima prestazione contro Trento, ne approfitta Busto Arsizio che la scavalca al terzo posto grazie al successo sulla Futura Giovani. Nel Girone B, invece, vincono in tre set sia Roma che San Giovanni in M.no.

    Risultati recuperi 4° giornata di ritorno:

    Girone ALPM BAM Mondovì – Itas Trentino 1-3 (20-25, 25-23, 25-27, 23-25)BSC Materials Sassuolo – Futura Giovani Busto Arsizio 3-1 (25-22, 17-25, 25-21, 25-14)

    Classifica aggiornata Girone AItas Trentino 51 (16 – 4); Valsabbina Millenium Brescia 45 (15 – 5); Bsc Materials Sassuolo 42 (14 – 6); Futura Giovani Busto Arsizio 39 (13 – 7); Lpm Bam Mondovi’ 39 (13 – 7); Tecnoteam Albese Volley Como 27 (10 – 10); Volley Hermaea Olbia 24 (9 – 11); D&a Esperia Cremona 24 (7 – 13); Orocash Lecco 21 (7 – 13); Chromavis Eco Db Offanengo 21 (7 – 13); Emilbronzo 2000 Montale 18 (6 – 14); Club Italia 9 (3 – 17).

    Prossimo turno – 10° giornata di ritorno – 26 febbraio 2023, ore 17.00Volley Hermaea Olbia – Emilbronzo 2000 Montale ore 15:00Futura Giovani Busto Arsizio – Tecnoteam Albese Volley ComoValsabbina Millenium Brescia – Club Italia Bsc Materials Sassuolo – Chromavis Eco Db Offanengo Lpm Bam Mondovi’ – D&a Esperia CremonaItas Trentino – Orocash Lecco

    Girone BCDA Talmassons – Roma Volley Club 0-3 (19-25, 27-29, 18-25)OMAG-MT San Giovanni in M.no – Ipag S.lle Ramonda Montecchio 3-0 (25-22, 25-21, 25-18)

    Prossimo turno – 10° giornata di ritorno – 26 febbraio 2023, ore 17.00Anthea Vicenza Volley – Roma Volley Club ore 15:00Itas Ceccarelli Martignacco – Seap-Sigel Marsala ore 15:00Assitec Volleyball Sant’Elia – Cda TalmassonsDesi Shipping Akademia Messina – Omag-Mt San Giovanni In M.NoVolley Soverato – Ipag S.Lle Ramonda Montecchio

    Classifica Aggiornata Girone BRoma Volley Club 54 (18 – 0); Omag-Mt San Giovanni In M.No 39 (13 – 5); Cda Talmassons 38 (13 – 5); Ipag S.Lle Ramonda Montecchio 37 (13 – 5); Itas Ceccarelli Martignacco 35 (12 – 6); Volley Soverato 29 (10 – 8); Anthea Vicenza Volley 21 (8 – 10); Assitec Volleyball Sant’Elia 15 (3 – 15); Desi Shipping Akademia Messina 14 (4 – 15); Seap-Sigel Marsala 9 (3 – 15); 3m Pallavolo Perugia 9 (3 – 16). LEGGI TUTTO

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    Chieri passeggia in Germania e prenota già la finale di Challenge Cup

    Di Redazione

    Nel primo atto della semifinale di Challenge Cup femminile la Real Mutua Fenera Chieri si impone in Germania con un nettissimo 0-3 che le consente di ipotecare la finale della competizione. Gara mai in discussione quella contro il VfB Suhl Lotto Thüringen, come dimostrano i parziali di 17-25, 17-25, 17-25. Kaja Grobelna top scorer con 15 punti, uno in più di Helena Cazaute.

    [seguono aggiornamenti] LEGGI TUTTO

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    Il Presidente della Repubblica sarà ospite alla Finale di Coppa Italia

    Di Redazione

    Il rapporto di grande vicinanza tra Sergio Mattarella e il mondo della pallavolo continuerà anche in occasione della Final Four di Del Monte Coppa Italia a Roma: la Lega Pallavolo Serie A ha annunciato infatti che il Presidente della Repubblica sarà presente alla finalissima di domenica 26 febbraio al Palazzo dello Sport della capitale e parteciperà alla cerimonia di premiazione. Un graditissimo “bis” per il Capo di Stato, che lo scorso anno – sempre a Roma – aveva presenziato alle finali di Coppa Italia femminile, oltre ad aver ricevuto in più occasioni le nazionali azzurre dopo i trionfi ai Campionati Europei e ai Campionati Mondiali.

    “Ringraziamo il Capo dello Stato – dice Massimo Righi, presidente di Lega Pallavolo Serie A – per la grande sensibilità dimostrata verso il nostro sport. La sua presenza alla finale certifica l’affetto che nutre verso la pallavolo, dimostrando anche una comunanza di valori col nostro ambiente. Sarà un onore per me accoglierlo al Palazzo dello Sport assieme al presidente del CONI Giovanni Malagò e al presidente della Federazione Giuseppe Manfredi; siamo inoltre lieti di annunciare che sarà lui a consegnare il trofeo alla squadra vincitrice“.

    Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo, aggiunge: “Siamo contenti che il Presidente della Repubblica ancora una volta prenda parte a un evento di pallavolo. Negli ultimi due anni ci siamo visti spesso… e questo naturalmente ci inorgoglisce. Il Presidente è un grande appassionato di volley e averlo con noi dà lustro e prestigio alla nostra organizzazione. Permettetemi di ringraziarlo per la vicinanza che continua a dimostrarci“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO