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    Un punto d’oro per Pinerolo, la Savino Del Bene cresce ancora

    Di Redazione

    Gli occhi di tutti gli appassionati erano puntati – giustamente – sulla sfida dell’Arena di Monza, e invece la storia più bella della settima giornata di ritorno di Serie A1 femminile ha rischiato di scriverla Pinerolo, capace di trascinare al tie break la capolista Conegliano. Non è andata bene fino in fondo, ma la squadra di Marchiaro è l’unica (Scandicci a parte) ad aver fatto punti al Palaverde e soprattutto ha ormai completamente riaperto la lotta per la salvezza, portandosi a un solo punto da una Perugia naufragata a Bergamo. Lotta da cui sembra ormai irrimediabilmente fuori Macerata, mai in grado di impensierire una Cuneo che veniva da 6 sconfitte consecutive e finalmente ha trovato il primo sorriso del girone di ritorno.

    Tornando in vetta, è una vittoria pesante quella di Scandicci, che contro Milano vendica una delle poche sconfitte subite all’andata e si dimostra squadra solida e matura anche in una vera e propria battaglia. Il più 4 sulla Vero Volley è un gran bel bottino di punti, mentre è ancora “rimandata” la formazione di Gaspari, che tra l’altro domenica prossima dovrà affrontare il big match con l’Imoco. Chieri completa la grande giornata delle piemontesi battendo Busto Arsizio e guadagnando un altro punto su Novara che, senza Bosetti e Chirichella, riesce a strappare il successo su una Casalmaggiore a sua volta in emergenza. In chiave Play Off, infine, Firenze spreca un’occasione per rientrare tra le prime 8, mentre Vallefoglia lascia accesa la fiammella della speranza.

    RISULTATIIl Bisonte Firenze-Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 2-3 (21-25, 23-25, 25-23, 25-22, 13-15)Vero Volley Milano-Savino Del Bene Scandicci 2-3 (22-25, 28-26, 22-25, 25-21, 7-15)Reale Mutua Fenera Chieri-E-Work Busto Arsizio 3-1 (20-25, 25-20, 25-23, 25-22)CBF Balducci HR Macerata-Cuneo Granda S.Bernardo 0-3 (18-25, 17-25, 20-25)Volley Bergamo 1991-Bartoccini Fortinfissi Perugia 3-0 (25-21, 25-15, 25-21)Prosecco DOC Imoco Conegliano-Wash4Green Pinerolo 3-2 (22-25, 25-22, 25-22, 23-25, 15-13)Igor Gorgonzola Novara-Trasportipesanti Casalmaggiore 3-2 (25-17, 22-25, 14-25, 25-20, 15-10)

    CLASSIFICAProsecco Doc Imoco Conegliano 54; Savino Del Bene Scandicci 50; Vero Volley Milano 46; Reale Mutua Fenera Chieri 42; Igor Gorgonzola Novara 40; Volley Bergamo 1991 31; Trasportipesanti Casalmaggiore 29; E-Work Busto Arsizio 28; Il Bisonte Firenze 27; Megabox Ond. Savio Vallefoglia 22; Cuneo Granda S.Bernardo 21; Bartoccini-Fortinfissi Perugia 12; Wash4green Pinerolo 11; Cbf Balducci Hr Macerata 7.

    PROSSIMO TURNODomenica 5/3 ore 17.00Vero Volley Milano – Prosecco Doc Imoco Conegliano ore 20.30Il Bisonte Firenze – Igor Gorgonzola Novara lun 6/3 ore 18.30Wash4green Pinerolo – E-Work Busto ArsizioSavino Del Bene Scandicci – Reale Mutua Fenera ChieriBartoccini-Fortinfissi Perugia – Cuneo Granda S.BernardoCbf Balducci Hr Macerata – Trasportipesanti CasalmaggioreMegabox Ond. Savio Vallefoglia – Volley Bergamo 1991 ore 18.00 LEGGI TUTTO

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    Serie A1 femminile: i risultati della settima giornata di ritorno

    Di Redazione

    Dopo l’anticipo vinto da Vallefoglia ai danni di Firenze, la settima giornata di ritorno di Serie A1 femminile si completa con altre sei partite: il programma è ricchissimo, con 5 match alle 17 e il posticipo delle 19.30 tra Novara e Casalmaggiore in diretta su Sky Sport Arena. Ecco tutti gli aggiornamenti in tempo reale:

    RISULTATI

    Il Bisonte Firenze-Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 2-3 (21-25, 23-25, 25-23, 25-22, 13-15) giocata ieri

    Vero Volley Milano-Savino Del Bene Scandicci

    Reale Mutua Fenera Chieri-E-Work Busto Arsizio

    CBF Balducci HR Macerata-Cuneo Granda S.Bernardo 0-3 (18-25, 17-25, 20-25)

    Volley Bergamo 1991-Bartoccini Fortinfissi Perugia 3-0 (25-21, 25-15, 25-21)

    Prosecco DOC Imoco Conegliano-Wash4Green Pinerolo

    Igor Gorgonzola Novara-Trasportipesanti Casalmaggiore ore 19.30 LEGGI TUTTO

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    Lorenzetti: “Milano ha meritato nei primi due set, ma quando abbiamo trovato il ritmo…”

    Di Redazione

    La seconda vittoria al tie break negli ultimi sei giorni contro l’Allianz Milano spalanca le porte per una nuova Finale di Coppa Italia a Trentino Volley, la nona di sempre. 

    Quella che si giocherà domenica alle ore 16 nell’impianto capitale sarà quindi la quarta Finale di una competizione negli ultimi dodici mesi per il Club gialloblù, tenendo conto anche delle due internazionali disputate nel corso del 2022 (Champions League e Mondiale per Club); Kaziyski e compagni hanno staccato il pass dimostrando di avere carattere da vendere, abbinati sapientemente ad una grande condizione atletica e tecnica.

    “Sono contento perché questa vittoria consegna a Trento anche la qualificazione alla Final Four di Supercoppa della prossima stagione – ha spiegato a fine gara l’allenatore dell’Itas Trentino Angelo Lorenzetti – . In avvio di partita Milano è meritatamente andata sul 2-0 in proprio favore giocando molto bene in particolar modo in difesa e gestendo al meglio tante situazioni difficili; dal canto nostro, sapevamo che avremmo faticato inizialmente a trovare il ritmo adatto a questa partita perché in settimana avevamo lavorato poco sul gioco di squadra. A dire il vero speravo lo trovassimo prima ed un po’ di rammarico per aver perso il secondo set obiettivamente c’è; in seguito, siamo stati bravi a cambiare marcia e a centrare l’accesso alla Finale con una squadra molto giovane: la più giovane per età media che giocherà una partita del genere”.

    Matey Kaziyski: “Sicuramente la partita ribaltata in casa loro ci ha dato speranza perchè anche oggi non abbiamo mollato e questo ci ha dato la forza di sperare fino all’ultimo. Ovviamente un po’ di problemi dalla loro parte, con l’uscita di Ishikawa, ma purtroppo sono cose che succedono. Domani sarà una partita molto dura, bisogna recuperare in fretta“.

    Gabriele Nelli: “Siamo partiti carichi ma loro ci hanno messo in difficoltà e non è bastato quello che abbiamo fatto, dopo ci siamo svegliati e siamo riusciti a trovare il nostro gioco, come è successo domenica scorsa. Abbiamo fatto la nostra partita e siamo riusciti a portare a casa il risultato. Questo era importante. Sapevamo che la partita sarebbe stata molto difficile, il palazzetto molto carico. Ora testa a domani perchè sarà un’altra battaglia“.

    Gabriele Laurenzano: “Alla fine questi siamo noi: anche sotto 2-0 non molliamo mai, sappiamo quanto valiamo e si è visto anche domenica scorsa a Milano. Anche oggi ci è andata bene, in alcune situazioni abbiamo giocato meglio di loro, siamo stati bravi e ce la siamo portati a casa. Domani ci aspetta un’altra finale, la prepareremo al meglio e cercheremo di portarci la coppa a Trento“.

    (fonte: Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Vallefoglia va vicina al successo da 3, poi passa al tie-break con Firenze

    Di Redazione

    Nell’anticipo della 20° giornata di Serie A1 femminile, la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia riesce a conquistare il successo contro un Bisonte Firenze mai domo. Dopo essere stato sotto per 2 set, infatti, la squadra di coach Parisi ha un sussulto d’orgoglio ed esce alla distanza, anche complice l’abbassamento dei ritmi da parte delle marchigiane.

    Col punto conquistato Firenze non agguanta il trenino composto da Busto, Casalmaggiore e Bergamo al settimo posto, ma ci si avvicina ricucendo al solo punticino le distanze. Lo stop, inoltre, pone fine al filotto di 5 gioie consecutive fiorentine. Vallefoglia, invece, perde l’occasione per fare un gran bel salto in ottica play-off, ma ottiene comunque una vittoria che fa morale, specialmente dopo le due sconfitte patite in fila contro la stessa Busto e Milano.

    Il Bisonte Firenze-Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia 2-3 (21-25, 23-25, 25-23, 25-22, 13-15)

    (articolo in aggiornamento) LEGGI TUTTO

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    La Lube infila la terza: Siena cede per 0-3

    Di Redazione

    Il recupero dell’8° giornata del girone di ritorno di SuperLega tra i Campioni d’Italia in carica della Cucine Lube Civitanova ed il fanalino di coda Emma Villas Aubay Siena ha visto i cucinieri espugnare il PalaEstra in poco più di un’ora e mezza con un netto 0-3 finale.

    Siena, che ha saputo rimanere in partita solamente nel terzo set, incappa nella terza sconfitta consecutiva dopo gli stop patiti in quel di Modena e Taranto. La Lube, di contro, centra il terzo bollino verde consecutivo dopo la doppietta interna contro Cisterna e Piacenza e sembra aver ritrovato, così, la giusta quadra.

    Nell’economia del match fondamentali i 16 punti di Zaytsev, MVP e top scorer, capace di superare i 4000 sigilli personali nelle competizioni della Lega Volley. Importanti anche i 9 punti di Nikolov ed i 9 di Bottolo, entrato molto bene dalla panchina. Sul fronte senese, invece, in evidenza Van Garderen, in grado di rianimare i suoi e di regalare speranze di rimonta poi vanificate dal ritorno dei biancorossi.

    La cronacaLa Lube scende in campo con De Cecco al palleggio per Zaytsev opposto, Nikolov e Yant in banda, Chinenyeze e Anzani al centro, Balaso libero. I padroni di casa dell’Emma Villas Aubay Siena si dispongono con Finoli in cabina di regia per l’opposto Barman, Petric e Van Garderen in banda, Biglino e l’ex Ricci al centro, Bonami libero.

    In avvio l’Emma Villas risponde colpo su colpo fino al filotto biancorosso di 6 punti: un attacco e un ace di Zaytsev, un block e un’offensiva di Nikolov, ancora un attacco e un ace dello Zar (11-17). Sul 12-17 Pelillo inserisce Pereyra per Bartman. Sul 14-20 tra i toscani entra Raffaelli per Petric. I senesi dimezzano il divario imponendo il time out a Blengini (19-22) per poi portarsi in scia con Pereyra (20-22). Il servizio out di Siena e il muro di Nikolov (20-24) rimettono le cose a posto. Il bulgaro chiude (21-25). Biancorossi più efficaci a muro (4 a 2) e al servizio (2 ace a 1). Buon impatto di Zaytsev con 7 punti.

    Nel secondo set Zaytsev conferma di avere la mano calda (5-9), Nikolov non è da meno (6-12). Lo Zar si esalta al servizio (7-15). Sul 7-16 Raffaelli entra al posto di Petric. Nel finale di set in diagonale per Siena giocano Pinelli e Bartman, la Lube è compatta a muro e allunga (9-18). Con Van Garderen al servizio, l’Emma Villas macina punti e prova a risalire (15-18), Blengini si gioca la carta Bottolo per Yant. Il nuovo entrato si segnala a muro (15-20) e in attacco con tre punti importanti tra cui il decisivo (18-25). Marchigiani più efficaci in attacco, padroni di casa affossati anche dai 10 errori.

    In avvio di terzo atto Bottolo resta in campo, ma i biancorossi accusano una flessione (6-1) per poi ricompattarsi e crescere a muro (8-6). L’Emma Villas dà la sensazione di essere più sul pezzo (14-10), ma come abbassa il livello la Lube rientra in gioco. Il muro di Zaytsev e il successivo attacco out di Pereyra valgono il pari (16-16). Un altro attacco a vuoto dei toscani manda avanti Civitanova, mentre l’ace di Bottolo vale il break (17-19). Sempre lo schiacciatore veneto mette a terra il pallone importante del 21-23. Un errore senese consegna due match point nelle mani dei campioni d’Italia (22-24) che chiudono con il nuovo entrato Garcia Fernandez alla seconda occasione (23-25). Zaytsev chiude il match con 16 punti personali raggiungendo il numero di 4002 sigilli nelle competizioni della Lega Volley.

    Emma Villas Aubay Siena–Cucine Lube Civitanova 0-3 (21-25, 18-25, 23-25)Emma Villas Aubay Siena: Finoli, Petric 4, Biglino 5, Bartman 3, Van Garderen 12, Ricci 6, Bonami (L), Pereyra 8, Raffaelli 8, Pinelli. N.E. Pochini. All. Pelillo.Cucine Lube Civitanova: De Cecco 2, Yant Herrera 2, Anzani 4, Zaytsev 18, Nikolov 10, Chinenyeze 4, Balaso (L), Bottolo 9, D’Amico, Sottile, Garcia Fernandez 1. N.E. Ambrose (L), Diamantini, Gottardo. All. Blengini. Arbitri: Cerra, Curto. Note: Durata set: 27′, 29′, 33′. Tot. 1h 29′. Spettatori: 1.572. MVP: Ivan Zaytsev (Cucine Lube Civitanova)Siena: 15 battute sbagliate, 2 ace, 9 muri vincenti, 38% in attacco, 49% in ricezione (21% perfette). Civitanova: 12 battute sbagliate, 4 ace, 12 muri, 39% in attacco, 55% in ricezione (33% perfette).

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia, la cronaca live della 2° semifinale Trento-Milano

    Di Giuliano Bindoni

    Dopo l’inizio col botto di Piacenza che è volata in finale battendo 3-0 la super favorita Perugia, la Final Four di Coppa Italia prosegue con la seconda semifinale, quella fra Trento e Milano.

    [IN AGGIORNAMENTO LIVE]Cronaca.Dopo un avvio in perfetto equilibrio, Milano trova l’allungo a metà parziale portandosi sul 12-16 con Ishikawa. Trento riduce subito le distanze con un muro di D’Heerr che vale il -2 (14-16). Poi Michieletto e Ishikawa se le cantano a suon di pipe (15-18). Ma è lo schiacciatore giapponese di Milano a prendersi la scena per quattro attacchi di fila. L’Itas resta comunque in scia con un ace di Nelli che vale il 17-19, seguito dall’attacco vincente di Kaziyski e ancora da un ace del numero 2 di Trento che vale la nuova parità ai 19.

    Il primo set point lo trova Trento (24-23), ma Ishikawa, letteralmente indemoniato, porta la contesa ai vantaggi. Ancora Michieletto (26-25), risponde Vitelli dal centro. Errore in battuta di Milano, errore in battuta di Trento (pari a 27). Mani fuori di Ishikawa e questa volta il vantaggio è di Milano, annullato subito da Michieletto. E si continua. Vitelli regala un’altra chance ai suoi, Kaziyski dice no in lungo linea. LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia, la cronaca live della 1° semifinale Perugia-Piacenza

    Di Giuliano Bindoni

    La Final Four della Coppa Italia torna nello splendido scenario del Palasport di Roma dove nella stagione 2011/12 iniziò a denominarsi per la prima volta Del Monte Coppa Italia.

    Ad affrontarsi nella prima semifinale sono l’imbattuta Sir Safety Susa Perugia e una delle sue più accreditate rivali alla conquista dello scudetto, quella Gas Sales Bluenergy Piacenza che sta trovando proprio in questa fase finale della stagione i giusti meccanismi e la consapevolezza per dire la sua.

    Perugia è anche la detentrice della Coppa, alzata lo scorso anno dopo aver battuto Trento in finale per 3-1, nonché la squadra finalista delle ultime cinque edizioni, di cui ne ha vinte in totale tre. Piacenza, invece, è ancora alla caccia del suo primo successo nel massimo campionato maschile dopo la Coppa Italia di A2 vinta nella stagione 2018/19.

    [IN AGGIORNAMENTO LIVE]

    Sestetti.Anastasi schiera Giannelli in regia opposto a Rychlicki, Leon e Semeniuk le bande, Russo e Flavio centrali, Colaci libero. Botti risponde con le diagonali Brizard-Romanò, Lucarelli-Leal, Simon e Caneschi centrali, Scanferla libero. LEGGI TUTTO

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    Myriam Sylla: “Alle critiche non penso più. Sono soddisfatta di me stessa”

    Di Eugenio Peralta

    Una nuova città, una nuova maglia, una nuova avventura. Una nuova Myriam Sylla, a cominciare dal nome di battesimo: esatto, Myriam con la “Y”, e non con la “I” come siamo sempre stati abituati a leggerlo negli ultimi 15 anni e rotti. Nessuna variazione all’anagrafe, il motivo lo spiega la stessa schiacciatrice della Vero Volley Milano e della nazionale: “È che all’inizio con la ‘Y’ mi sentivo troppo diversa, così sui social lo avevo scritto in modo più ‘normale’. Poi invece ho imparato che è bellissimo e ho cominciato a scriverlo come si deve“. Risposta che dice già tutto del carattere, e della maturità, che la campionessa azzurra rivela (o meglio, conferma) nell’intervista concessa in esclusiva a Volley NEWS.

    foto LVF

    Togliamoci subito il pensiero: hai guardato Sanremo?

    “L’ho guardato sì, diversamente dagli altri anni, quando non lo vedevo mai. È stato emozionante vedere Paola scendere quelle scale, è stata molto elegante e devo dire che se l’è cavata molto bene. Penso che da casa tutti noi pallavolisti ci siamo un po’ immaginati nei suoi panni, e non so quanti ce l’avrebbero fatta a reggere davanti a un pubblico del genere“.

    E di tutto quello che è successo dopo, e intorno, all’intervento di Egonu cosa hai pensato?

    “Devo dire che spesso alcune frasi vengono estrapolate dal contesto e ingigantite in tantissimi modi differenti. Ci sono tante sfumature nelle parole e tanti modi di analizzarle; bisogna anche capire che Paola è una ragazza giovane, e in alcuni momenti è istintiva. Poi tutti i commenti e i discorsi sui social… be’, sono sempre gli stessi, sono 28 anni che li sento ed è sempre la stessa storia, anzi si va peggiorando. Sinceramente, mi astengo e vado avanti così“.

    Foto Gabriele Sturaro

    Passiamo alla pallavolo giocata. Milano per te è una grande sfida: sei arrivata in una squadra che “deve” vincere, per come è stata costruita.

    “Non lo so se ‘deve’, ma sicuramente vuole vincere. Noi vogliamo arrivare a realizzare i nostri sogni. È una cosa bella ma… ok, da un lato anche brutta, perché a differenza degli anni scorsi in questa stagione non ho ancora nulla in bacheca e siamo in via di costruzione. Sono cambiate tante cose, perché sono cambiate anche le compagne di squadra: integrarsi e creare un nuovo sistema non è mai facile, ma è sempre molto divertente. Un atleta è sempre più stimolato quando ci sono nuove sfide“.

    La pressione c’è alla Vero Volley, ma c’era sicuramente anche a Conegliano. Quali sono le differenze?

    “Be’, sono passata da una squadra che ha vinto tutto e sta ancora vincendo a livello mondiale a una che sta cercando di affermarsi sempre di più, dopo aver già dato filo da torcere all’Imoco. La pressione c’è da entrambe le parti, ma chi gioca in queste squadre vuole proprio questo tipo di pressione: ci stimola essere sempre un po’ sul filo del rasoio, è il nostro lavoro“.

    Foto Rubin/LVF

    Negli anni sei diventata la giocatrice delle partite decisive, quella che dà il meglio nelle semifinali e nelle finali, quando l’obiettivo conta. È qualcosa di voluto o che riesci a gestire?

    “(ride, n.d.r.) Pensa che all’inizio della carriera mi dicevano esattamente il contrario… Ma secondo te, se avessi questo tipo di potere, non lo avrei usato – ad esempio – per vincere la Coppa Italia? Assolutamente per me non esiste il concetto di risparmiare energie, se gioco male è perché gioco male e basta, io faccio sempre ‘all in’ in tutte le partite“.

    Spesso ti è capitato di essere sostituita e di non avere il “posto fisso”, soprattutto in nazionale. Come si gestiscono queste situazioni a livello emotivo e mentale?

    “È capitato spesso e capiterà ancora, perché credo che il posto sicuro non ce l’abbia nessuno. Non è che io non abbia mai subito la cosa: ci rimango male se vado in panchina o se non vengo schierata. Il fatto è che io ho fiducia in me stessa, conosco Myriam e so che ci metterò tutto l’impegno possibile per arrivare al mio obiettivo. Poi se arriva quello che spero sarò ancora più contenta, altrimenti continuerò a lavorare per far sì che avvenga“.

    Foto Volleyball World

    Tra le giocatrici della tua generazione sei quella che è esplosa più tardi, facendo il definitivo salto di qualità quando avevi 22-23 anni. Cosa è cambiato per te in quel periodo?

    “È una questione di occasioni. Prima ero sempre stata la giocatrice ‘sì, ma…’, quella non abbastanza convincente, anzi a dire la verità per qualcuno lo sono ancora. Poi ho avuto la mia occasione con i Mondiali del 2018, sarà che quell’anno sono successe tante cose importanti nella mia vita, ma era ciò che volevo e ci ho messo tutto quello che potevo per arrivare. Quello è stato l’inizio di tutto per me“.

    Davvero c’è qualcuno che ancora, dopo tutto quello che hai vinto, non ti considera “abbastanza convincente”?

    “Lo sento dire spesso, in realtà. Ma non mi interessa. Quando avevo 25 anni ci rimanevo male, mi chiedevo: ‘Perché la gente non mi capisce?’. Adesso ne ho 28, non posso stare ancora dietro a quelle cose. Non ci penso più, quando torno a casa e mi guardo allo specchio vedo un’atleta che si è fatta un c… così per arrivare a quello che si è guadagnata, tra medaglie e premi individuali. Nessuno mi ha regalato niente e io sono soddisfatta. Poi non si può piacere a tutti, come nella vita: anche Paola, che è un fenomeno, ha gente che la accusa di essere scarsa… figuratevi io!“.

    Un’ultima cosa: qual è stata la persona più importante per la tua carriera, quella che ti ha aiutato di più?

    “I miei genitori sono stati l’esempio di quello che sono io. In campo e fuori, il modo in cui mi comporto, è tutto merito loro in primis. Poi ci sono stati tantissimi allenatori che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui, tante compagne di squadra, è difficile citare una persona sola: per arrivare a fare una carriera così hai bisogno di tante persone buone e brave, ma anche di persone cattive, che ti danno contro. Servono anche quelle“. LEGGI TUTTO