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    Scandicci lotta per cinque set, ma deve arrendersi all’Eczacibasi

    Resta ancora proibito per la Savino Del Bene Scandicci il sogno delle semifinali di Champions League femminile. In un Palazzo Wanny stracolmo di pubblico la squadra toscana si arrende ancora al tie break, come all’andata, al termine di una lunghissima battaglia contro le campionesse del mondo dell’Eczacibasi Dynavit Istanbul, iniziata malissimo (con un primo set sprecato dal 23-19) ma proseguita con la grande reazione del secondo e del terzo parziale. Nel quarto Scandicci sembra avere in mano la partita, ma sul 19-17 subisce un altro break di 0-5 che indirizza il set e di fatto anche il match, visto che il quinto si apre con un 1-4 per la squadra turca che non viene più recuperato.

    Restano quindi parecchi rimpianti alla squadra di Massimo Barbolini, nonostante le 5 giocatrici in doppia cifra e la grande prova in particolare delle centrali: Carol chiude a quota 13 con 6 muri, Haleigh Washington a 17 con altri 5 block vincenti e 3 ace sui 13 di squadra. Anche Zhu Ting torna a offrire un’ottima prestazione in attacco (19 punti con il 46%), ma alla resa dei conti soffre troppo in ricezione, ed è questo il fondamentale che condanna la Savino Del Bene all’eliminazione. Per l’Eczacibasi, che ora attende la vincente tra Conegliano e VakifBank, decisivi i “soliti” 29 punti di Tijana Boskovic (52% in attacco), ma anche gli ingressi in corsa di Sahin, Voronkova e dell’ex Stevanovic al posto di Naz, Baladin e Arici.

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    Savino Del Bene Scandicci-Eczacibasi Dynavit Istanbul 2-3 (25-27, 25-20, 25-18, 22-25, 12-15)Savino Del Bene Scandicci: Alberti, Herbots, Zhu, Ruddins, Di Iulio, Villani, Ognjenovic, Parrocchiale (L), Armini (L), Nwakalor, Washington, Carol, Antropova, Diop. All. Barbolini.Eczacibasi Dynavit Istanbul: Ozel (L), Akoz (L), Boskovic, Arici, Baladin, Gray, Erkek, Naz, Sahin E., Stevanovic, Voronkova, Czyrnianska, Sahin Y., Jack. All. Akbas.Arbitri: Simonovska (Montenegro) e Szabo-Alexi (Romania).Note: Spettatori 3625. Scandicci: battute vincenti 13, battute sbagliate 13, attacco 38%, ricezione 47%-22%, muri 14, errori 27. Eczacibasi: battute vincenti 3, battute sbagliate 12, attacco 44%, ricezione 38%-22%, muri 9, errori 22.

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    Civitanova elimina l’Halkbank e cancella il tabù dei quarti di finale

    Dopo tre anni di dolorose eliminazioni nei quarti di finale di Champions League, la Cucine Lube Civitanova cancella finalmente il tabù e lo fa proprio contro la squadra che aveva interrotto il suo cammino europeo nella scorsa stagione, l’Halkbank Ankara: dopo il 3-1 dell’andata in terra turca, i marchigiani ripetono lo stesso risultato anche al ritorno e si prendono la qualificazione. Non era un’impresa facile sul piano psicologico, all’indomani della batosta in campionato contro Piacenza, ma Anzani e compagni giocano senza paura e dopo il secondo set perso ripartono alla grandissima chiudendo ogni discorso. Sarà dunque la sesta semifinale nella massima competizione europea per la Lube, che salvo clamorose sorprese dovrà affrontare un infuocato derby italiano con l’Itas Trentino.

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    Cucine Lube Civitanova-Halkbank Ankara 3-1 (25-23, 20-25, 25-15, 25-23)Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 3, Thelle 2, Cremoni (L) ne, Motzo, Bisotto, Balaso (L), Lagumdzija 15, Nikolov 10, Diamantini, De Cecco, Anzani 4, Bottolo, Larizza, Yant 13. All. Blengini.Halkbank Ankara: Perrin 3, Ivgen (L) ne, Matic 3, Lagumdzija M., Done (L), Ngapeth 15, Uzunkol ne, Unver, Ma’a 1, Abdel-Aziz 8, Ulu, Coskun ne, Tayaz 6, Blankenau. All. Kovac.Arbitri: Cambré (Belgio) e Strandson (Norvegia).Note: Civitanova: battute vincenti 3, battute sbagliate 19, attacco 52%, ricezione 58%-30%, muri 13, errori 26. Halkbank: battute vincenti 2, battute sbagliate 21, attacco 46%, ricezione 57%-35%, muri 10, errori 28.

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    La Reale Mutua espugna Parigi e vola in finale di CEV

    Per il secondo anno consecutivo la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 va a giocarsi una Coppa europea: l’anno scorso fu la Challenge (poi vinta), quest’anno la CEV Cup. Dopo il soffertissimo successo al tie break dell’andata sul Levallois Paris Saint Cloud, la squadra piemontese si guadagna il pass per la finale con un successo in tre set – comunque tiratissimi – sul campo delle parigine. Una grande prova di carattere per Malinov e compagne, che recuperano break importanti sia nel primo set (16-13) sia nel terzo (18-16) e dimostrano di meritare pienamente questo ennesimo grande traguardo.

    Per lunghi tratti in difficoltà in ricezione, Chieri si dimostra comunque più efficace delle avversarie in attacco, con Kaja Grobelna (17 punti con il 47%) e Avery Skinner (13), ma soprattutto con una superlativa Katerina Zakchaiou al centro (9 su 11 offensivo). Importanti anche l’ingresso di Kingdon (7 punti) al posto di Omoruyi e i 6 muri di squadra. Per le padrone di casa, in doppia cifra solo Bianca Cugno (15). Ora Chieri si prepara ad affrontare in finale il Viteos Neuchatel, grandissima sorpresa di questa edizione della Coppa, che ha eliminato il Budowlani Lodz.

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    Levallois Paris Saint Cloud-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 0-3 (22-25, 23-25, 23-25)Levallois Paris Saint Cloud: Gelin (L), Palgutova 8, Zyani ne, Verger, Gilfillan ne, Alanko 2, Cugno 15, Thater 7, Ngolongolo ne, Chemama (L) ne, Kecman 9, Enright 2, Herrera 9, Depie ne. All. Orefice.Reale Mutua Fenera Chieri ’76: Rolando, Morello, Spirito (L), Skinner 13, Jatzko ne, Grobelna 17, Kingdon 7, Anthouli ne, Gray, Kone (L) ne, Omoruyi 4, Zakchaiou 10, Weitzel 5, Malinov 3. All. Bregoli.Arbitri: Akbulut (Turchia) e Batkai-Katona (Ungheria).Note: Spettatori 1578. Paris: battute vincenti 6, battute sbagliate 5, attacco 35%, ricezione 35%-19%, muri 9, errori 16. Chieri: battute vincenti 4, battute sbagliate 6, attacco 47%, ricezione 33%-14%, muri 6, errori 15.

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    Novara regina a Nantes: per Bernardi arriva subito una Coppa

    Le squadre italiane portano a casa il primo trofeo europeo della stagione 2023-2024: lo vince l’Igor Gorgonzola Novara, che torna ad alzare una coppa dopo 4 anni di digiuno aggiudicandosi la Challenge Cup femminile. Dopo la vittoria per 3-0 dell’andata, sul campo delle Neptunes Nantes le “Zanzare” regalano un brivido ai propri tifosi perdendo il primo set, ma poi vincono nettamente i due successivi, sufficienti per dare il via alla festa, e si aggiudicano la partita per 1-3. Protagonista assoluta del trionfo novarese Vita Akimova con 25 punti in tre set e il 67% in attacco; la Igor domina poi al servizio con 11 ace, 5 dei quali di Marina Markova, e anche Sara Bonifacio si conferma in gran forma con il 78% in attacco e 4 muri-punto. Per le padrone di casa 20 punti di Mims e 16 di Rotar.

    È il secondo titolo continentale per la Igor dopo la Champions del 2019, il quinto se si considerano anche i tre vinti dall’allora Asystel nei primi anni Duemila. Ed è, al tempo stesso, il primo oro nel settore femminile per Lorenzo Bernardi, che anche in questo nuovo capitolo della sua carriera si conferma subito vincente. Nell’albo d’oro della Challenge Cup l’Italia scrive il suo nome per la terza volta consecutiva dopo i successi di Scandicci e Chieri nelle ultime due stagioni, e si conferma dominatrice assoluta della competizione con ben 24 successi su 42 edizioni.

    Foto Igor Volley

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    Neptunes Nantes-Igor Gorgonzola Novara 1-3 (25-23, 16-25, 20-25, 19-25)Neptunes Nantes: Keene 6, Giardino (L), Rakotozafy, Respaut 2, Jasper 8, Davai ne, Rotar 16, Mims 20, Lukasik ne, Legrand ne, Kurtagic 8, Karasoy 1, Ndoye, Erman (L) ne. All. Hernandez.Igor Gorgonzola Novara: Szakmary 6, Bosio 2, Bartolucci 2, De Nardi, Buijs 8, Fersino (L), Bosetti 1, Chirichella 3, Danesi 5, Bonifacio 11, Guidi (L) ne, Akimova 25, Markova 15, Kapralova 1. All. Bernardi.Arbitri: Mitrovic (Montenegro) e Maroszek (Polonia).Note: Spettatori 4726. Nantes: battute vincenti 5, battute sbagliate 10, attacco 43%, ricezione 44%-13%, muri 7, errori 19. Novara: battute vincenti 11, battute sbagliate 9, attacco 50%, ricezione 56%-21%, muri 9, errori 19.

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    Piacenza saluta la Champions: lo Jastrzebski mostra i muscoli e chiude 3-0

    Finisce nei quarti di finale l’avventura della Gas Sales Daiko Piacenza in Champions League: la squadra di Andrea Anastasi non ripete il successo al tie break dell’andata e cade per 3-0 in casa dello Jastrzebski Wegiel, che si guadagna così il passaggio alle semifinali senza passare per il Golden Set di spareggio. Non mancano i rimpianti in casa emiliana, soprattutto per un secondo set in cui Romanò e compagni restano lungo avanti (5-8, 9-13, 21-23) e nel punto a punto finale non riescono a sfruttare un’occasione per chiudere sul 23-24. Piacenza accusa il colpo e va largamente sotto nel terzo set, poi va vicina a un’incredibile rimonta (dal 18-10 al 21-20) ma si arrende definitivamente sul servizio di Fornal.

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    Jastrzebski Wegiel-Gas Sales Daiko Piacenza 3-0 (25-22, 26-24, 25-21)Jastrzebski Wegiel: Jurczyk (L) ne, Skruders, Popiwczak (L), Markiewicz ne, Toniutti 1, Sedlacek ne, Patry 15, Sclater 1, Gladyr 3, Fornal 14, Mbaye ne, Szymura 7, Jozwik ne, Huber 9. All. Mendez.Gas Sales Daiko Piacenza: Hoffer (L) ne, Recine 3, Gironi, Alonso 2, Brizard 5, Lucarelli 8, Leal 7, Scanferla (L), Ricci ne, Simon 6, Andringa, Romanò 13, Caneschi 3, Dias ne. All. Anastasi.Arbitri: Boulanger (Belgio) e Mokry (Slovacchia).Note: Jastrzebski: battute vincenti 7, battute sbagliate 13, attacco 59%, ricezione 33%-16%, muri 5, errori 20. Piacenza: battute vincenti 6, battute sbagliate 18, attacco 57%, ricezione 43%-21%, muri 2, errori 26.

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    Velasco a “Un giorno da pecora”: “Egonu ha fatto bene a reagire a Vannacci”

    Il CT della nazionale femminile Julio Velasco è stato uno degli ospiti della puntata di oggi di “Un giorno da pecora“, popolare trasmissione di Rai Radio 1. Nel corso del programma l’allenatore azzurro, incalzato da Giorgio Lauro ed Enzo Iacchetti, è stato chiamato in causa anche sul “caso” del giorno: la querela sporta da Paola Egonu nei confronti del generale Roberto Vannacci per i contenuti del suo libro “Il mondo al contrario”.

    “Non so se ha fatto bene a querelarlo – ha detto Velasco – ma una reazione doveva averla. Quello che ha scritto Vannacci non ha molto senso, perché il concetto di italianità sta cambiando, come avviene in tutti i paesi del mondo. Se la sua non è una frase razzista, diciamo che stimola il razzismo, perché basare l’italianità sui tratti somatici è una questione di razza“. Poi il CT della nazionale ha dato un giudizio severo sul generale (ora sospeso dall’incarico per decisione del Ministero della Difesa): “Ci sono uomini che corrispondono al significato più classico della parola ‘reazionari’ e non vogliono che cambi niente, non riescono a sopportare che le donne abbiano un nuovo ruolo, che ci siano persone di altre etnie in Italia, che sia cambiato l’atteggiamento verso gli omosessuali… è proprio una reazione al cambiamento che c’è tutto il mondo“.

    Velasco ha poi in qualche modo “risposto” anche alle scherzose dichiarazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ieri in un incontro con la stampa estera ha svelato uno dei suoi sogni non esauditi: “Avrei voluto giocare nella nazionale di pallavolo, ma sono nana!“. L’allenatore italo-argentino ha spiegato: “Ai suoi tempi le giocatrici basse non avevano grandi possibilità perché non c’era la figura del libero… adesso potrebbe senz’altro giocare. A chi la paragonerei? L’attuale libero della nazionale, De Gennaro (citazione che cancella ogni possibile dubbio sul ritorno in azzurro di Moki, n.d.r.) è una giocatrice di grande personalità e molto aggressiva, un po’ come lei. In ogni caso, a noi fa sempre piacere quando si parla di pallavolo, perché il nostro è uno sport che deve crescere“.

    Infine, il CT si è prestato anche a un gioco sulla natura “politica” del volley, ispirato alla famosa canzone “Destra-Sinistra” di Giorgio Gaber: “A me piace pensare che la pallavolo sia di sinistra, visto che io mi identifico con la sinistra… Potrei dire che il palleggiatore, che è più creativo, è un ruolo più di sinistra, mentre il muro che impedisce agli altri di essere creativi è più di destra“.

    La registrazione completa della puntata è disponibile su RaiPlay.

    (fonte: RaiPlay) LEGGI TUTTO

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    Il Viteos Neuchatel scrive la storia al Golden Set portando la Svizzera in finale

    È il Viteos Neuchatel la prima finalista della CEV Cup femminile 2023-2024: la squadra di Lauren Bertolacci scrive una pagina di storia del volley in Svizzera, visto che soltanto una volta una squadra elvetica aveva raggiunto l’ultimo atto di una competizione europea (proprio in CEV Cup nel 2003). Davanti a un pubblico caldissimo – biglietti esauriti già da una settimana – il Neuchatel cede al Grot Budowlani Lodz con lo stesso risultato dell’andata, 1-3, ma poi si impone in volata nel Golden Set decisivo, dopo essere stato rimontato dall’11-8 al 13-13.

    Ancora una volta fondamentale per la vittoria del Viteos la coppia di attaccanti made in USA formata da Madeline Haynes (22 punti) e Tia Scambray (21), aiutate in questa occasione anche dalla connazionale Tessa Grubbs (19) e da 10 muri di squadra. Tra le polacche, invece, vengono meno proprio nel momento decisivo le giocatrici di maggiore esperienza internazionale come Mackenzie May (19 punti, ma con 5 errori e 4 murate subite) e Ana Bjelica (13). Ora le svizzere attendono la vincente dell’altra semifinale tra Reale Mutua Fenera Chieri ’76 e Levallois Paris, con il ritorno in programma mercoledì sera in Francia.

    SEMIFINALIViteos Neuchatel UC (Svizzera)-Grot Budowlani Lodz (Polonia) 1-3 (21-25, 21-25, 25-17, 23-25) Golden Set 15-13 andata 3-1Levallois Paris (Francia)-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 mer 28/2 ore 20.00 andata 2-3

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    Paola Egonu ha querelato per diffamazione il generale Roberto Vannacci

    C’è anche la querela per diffamazione sporta da Paola Egonu tra i problemi giudiziari che deve affrontare il generale Roberto Vannacci, salito agli onori delle cronache con la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario“. Come riporta La Nazione, la campionessa della nazionale italiana ha contestato al militare i passaggi del libro in cui Vannacci si riferisce a lei con queste parole: “anche se italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità“.

    La querela, a quanto si apprende, è stata depositata inizialmente a Bergamo e poi trasmessa per competenza territoriale a Lucca; il pubblico ministero aveva optato per l’archiviazione, ma la decisione è stata impugnata e ora il gup (giudice dell’udienza preliminare) dovrà decidere se rinviare a giudizio il generale o archiviare definitivamente il procedimento. Vannacci è attualmente sotto indagine anche da parte della Procura di Roma per istigazione all’odio razziale, sempre in relazione ai contenuti del libro. A suo carico c’è anche un’inchiesta sulle spese sostenute quando ricopriva il ruolo di addetto militare a Mosca.

    (fonte: La Nazione) LEGGI TUTTO