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    Fefè De Giorgi sarà il CT della nazionale fino al 2026

    L’avventura di Fefè De Giorgi sulla panchina della nazionale maschile proseguirà almeno per altri due anni. Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo, ha annunciato durante la riunione del Consiglio Federale tenutasi oggi a Cagliari di aver raggiunto l’accordo per prolungare fino al 2026 il contratto con il CT, campione d’Europa nel 2021 e campione del mondo nel 2022. Sarà quindi ancora De Giorgi a guidare gli azzurri verso i Mondiali 2025 nelle Filippine e gli Europei 2026 sul suolo italiano, oltre che nella prossima VNL che servirà anche da qualificazione alle Olimpiadi di Parigi.

    “Siamo davvero felici per il rinnovo di Fefè sulla panchina azzurra – è il commento di Manfredi – oltre ai fantastici risultati conquistati, De Giorgi rispecchia perfettamente lo stile e l’immagine che vogliamo dare della nazionale italiana. Non è un caso la straordinaria ondata di affetto che gli appassionati hanno manifestato durante gli ultimi Europei, così come in altre occasioni. L’obiettivo è continuare quest’avventura, che finora ha regalato grandissime gioie a tutto il movimento della pallavolo italiana“.

    “Sono felice per la fiducia accordatami dal presidente e dal Consiglio Federale – le parole di Fefè De Giorgi – da parte mia c’era grande voglia di continuare assieme questo percorso, basato sulla progettualità e sui giovani. In questi anni è stato creato un gruppo di lavoro con atleti che hanno grandi margini di miglioramento e l’idea di poter proseguire un’avventura, fino ad ora ricca di soddisfazioni, mi gratifica molto. Ringrazio per la fiducia riposta in me, continueremo a lavorare con il massimo impegno per ottenere i migliori risultati possibili e trasmettere sempre valori positivi“.

    Sempre in tema della nazionale maschile sono stati rinnovati per la stagione agonistica 2025 i contratti del secondo allenatore Massimo Caponeri e dell’assistente allenatore e preparatore atletico Nicola Giolito. Il Consiglio Federale, inoltre, ha deliberato la nomina del tecnico Juan Manuel Cichello in qualità di assistente allenatore della nazionale femminile: l’allenatore argentino farà quindi nuovamente parte dello staff di Julio Velasco, con cui aveva lavorato anche a Busto Arsizio nella prima parte della stagione. 

    Sono state poi ufficializzate due amichevoli della nazionale femminile, che si disputeranno a Novara mercoledì 8 maggio e a Piacenza giovedì 9. Entrambe le partite si giocheranno alle 19 e l’avversaria dell’Italia sarà la Svezia. 

    Nel corso della riunione, a cui è intervenuto anche il presidente della Fipav Sardegna Eliseo Secci, ampio spazio è stato dato all’illustrazione della nuova struttura della Federazione, elaborata dopo un attento e approfondito studio dalla società Ernst & Young. Il presidente Giuseppe Manfredi ha sottolineato come alla base di questo progetto ci sia la volontà di proseguire nel percorso di trasformazione della Federazione Italiana Pallavolo in un’azienda al passo con i tempi, capace di rispondere alle necessità e allo stesso tempo produrre nuovi e migliori servizi per tutto il movimento pallavolistico.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Colaci da Oscar, Loeppky non si ripete

    In tanti si aspettavano una Perugia pronta a mangiarsi in un solo boccone una Monza stanca e reduce dalla maratona con Trento, e invece al PalaBarton di Perugia è andata in scena una gran bella Gara 1 di Finale Scudetto, con la Mint Vero Volley che soprattutto nel primo set ha messo in mostra quel gioco veloce e spumeggiante che è costato l’eliminazione all’Itas. Da parte sua Perugia parte lenta, rientra in partita, domina, ma proprio sul più bello pecca di narcisismo facendo rientrare in gioco Monza prima di ricompattarsi e chiudere la partita sul 3-1. E in attesa di Gara 2, ecco il pagellone del match!

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    SIR SUSA VIM PERUGIA

    Giannelli voto 8. Cinque muri e squadra che attacca con il 57%… di più non si può chiedere al regista della nazionale, che come tutta la squadra perde leggermente il bandolo della matassa a fine terzo set, ma prontamente raddrizza la barra del timone per una chiusura in crescendo.

    Russo voto 8. Al centro domina la scena in attacco e a muro, dove trova un solo block vincente, ma con una infinità di palle spizzate permette tante rigiocate ai suoi compagni.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Ben Tara voto 7,5. Una infinità di errori in battuta, ma anche tanta potenza nei momenti chiave, che permette a Perugia di respingere l’assalto monzese.

    Semeniuk voto 7. Continua il momento positivo del talentuoso polacco, che in seconda linea è una certezza, ma risulta importante anche nel lavoro di prima linea.

    Plotnytskyi voto 8. In ricezione balbetta fin troppo, ma quando arriva in prima linea si trasforma e mette a terra palloni anche difficili con grande continuità. Benissimo anche a muro, dove con 4 punti personali toglie sicurezza agli attaccanti monzesi.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Flavio voto 7. Ha il grandissimo merito di salire in cattedra sul finire del primo set e distruggere le speranze monzesi a suon di attacchi e muri. Poi esce lentamente dalla partita, restando però sempre pericoloso a muro.

    Colaci voto 8,5. prova da Oscar per il libero perugino, che blinda la seconda linea perugina sia in fase di ricezione che in fase di copertura e difesa, dove è davvero uomo ovunque.

    Leon voto 6,5. Ingresso importante sul finire del match, quando contribuisce al rush decisivo di Perugia.

    Lorenzetti voto 8. Nel primo set la squadra sbanda, ma il timoniere resta calmo alla guida e pian piano Perugia ritrova fiducia e spinta nel gioco.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    MINT VERO VOLLEY MONZA

    Maar voto 5,5. Dopo una semifinale da incorniciare il martello canadese fatica a trovare i colpi giusti contro il muro perugino, perdendo di lucidità anche negli altri fondamentali.

    Loeppky voto 5. In attacco non riesce a ricreare quell’alchimia con Cachopa che lo ha portato ad essere devastante nelle gare contro Trento. Meglio in ricezione, mentre resta sottotono a muro, dove spesso in stagione era stato determinante.

    Cachopa voto 6,5. L’incredibile primo set di Monza porta la sua firma, poi la ricezione fatica e non gli permette più di forzare il gioco centrale, primo tempo o pipe che sia. Peccato perché lo scontro con Giannelli è davvero intenso!

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Takahashi voto 8. Ancora una volta il giapponese tira fuori una perla e sfodera una prestazione mostruosa in tutti i fondamentali, servizio compreso, divenendo per tutto il match una spina nel fianco di Perugia.

    Szwarc voto 8. Entra quando Monza sembra pronta alla disfatta, e a suon di potenza riapre il match. Non avrà la mano educata, ma quando c’è da combattere non si tira indietro, anche dopo una semifinale che lo aveva visto relegato in panchina.

    Galassi voto 7. Bella sfida sotto rete con il compagno di reparto in nazionale Russo, fatta di attacco, battute importanti e muri, come quello a Flavio che a fine terzo set sembra poter riaprire l’intera gara.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Martino voto 5,5. La lunga semifinale gli ha prosciugato tante energie fisiche ma soprattutto nervose, ma prova a dare il suo contributo specialmente in attacco, dove è comunque positivo.

    Gaggini voto 6. Alla sua prima Finale Scudetto potrebbe pagare l’emozione, e invece nel primo set gioca da veterano. Poi, come tutta la squadra, paga un black out che costa set e alla lunga il match. Però ormai è una solida certezza nella seconda linea monzese.

    Eccheli voto 7. Nonostante la sconfitta l’allenatore monzese ha creato una squadra che non molla davvero mai, e ha avuto coraggio di stravolgerla rinunciando allo schema con i tre schiacciatori per tornare al classico schema con l’opposto, che forse contro una squadra come Perugia paga di più.

    di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Eccheli: “Dispiaciuto per il primo set, contento della reazione dei ragazzi”

    Stop in Gara-1 della Finale Scudetto per la MINT Vero Volley Monza di Massimo Eccheli, superata 3-1 (27-25, 25-18, 23-25, 25-23) dai Campioni del Mondo della Sir Susa Vim Perugia. Dopo l’entusiasmante vittoria in Semifinale contro la Itas Trentino, la prima squadra maschile del Consorzio Vero Volley non è riuscita a trovare il risultato sperato nel primo match di una Serie che si preannuncia incandescente. Una Monza che, nonostante abbia subito la rimonta nel primo set e perso anche il secondo, ha mostrato però in campo un buon gioco soprattutto nel terzo parziale, riuscendo a mettere in difficoltà in diverse occasioni la squadra di Lorenzetti e lottando fino all’ultimo in un combattutissimo quarto set.

    “Ho due dispiaceri questa sera – dichiara Massimo Eccheli ai microfoni di Rai Sport al termine della gara –. Il primo è sicuramente il primo set, che era lì, era solo da vincere e invece Perugia è stata molto brava, ci ha creduto e ha giocato benissimo in quei punti finali. Il secondo è il calo nel secondo set, però di contro mi è piaciuto il fatto che poi dopo la squadra ha ritrovato quella che è la sua caratteristica principale che è la voglia di stare in campo e di giocare senza mai mollare”.

    “Abbiamo fatto qualche cambio, qualche adattamento che poi ha funzionato e alla fine è venuta fuori una buona partita per noi contro una Perugia sicuramente più riposata e che giocava davanti al proprio pubblico in questo splendido palazzetto. Sicuramente per noi non era semplice, però io sono contento della prestazione dei ragazzi”.

    “Ora dipenderà tutto da come riusciremo a recuperare dal punto di vista fisico e da come Perugia riuscirà ad alzare ancora il livello del proprio gioco. Questa sera la differenza dal punto di vista fisico è stata evidente. Noi facciamo un po’ fatica a contrastare queste situazioni dal punto di vista tecnico. In attacco abbiamo avuto qualche difficoltà da posto 4 (in riferimento alle prestazioni di Maar e Loeppky, ndr), però quella loro zona 2-3 è una zona molto difficile da superare”.

    Per riuscirci, però, Eccheli è stato bravo a cambiare ancora sistema di gioco tornando all’antico, per modo di dire, ovvero rinunciando a uno dei tre schiacciatori per tornare a schierare l’opposto di ruolo. Un cambio che ha dato decisamente i suoi frutti. “È vero, siamo tornati al sistema classico e sono molto contento della prestazione di Szwarc in tutti i fondamentali. Sono contento per lui perché è un ragazzo bravissimo che ha delle grandi doti e che si è sacrificato in questo periodo per la causa. Ripeto, alla fine siamo stati bravi perché ci abbiamo creduto fino alla fine”.

    Arthur Szwarc guarda il bicchiere mezzo pieno: “Penso che la sfida con Trento ci abbia insegnato molto: questa è solo la prima partita della serie contro Perugia, domenica avremo un’altra occasione. Abbiamo avuto una buona occasione nel primo set, giocando assieme da squadra. Poi abbiamo fatto un po’ più fatica nel secondo e non siamo riusciti a riprendere il match”.

    Gianluca Galassi, infine, ribadisce ancora una volta quella che è la dote principale della sua squadra: “Siamo veramente tanto gruppo, ci vogliamo bene, passiamo tantissimo tempo insieme e ci piace farlo anche al di fuori della palestra. E questa è un po’ la chiave che ci porta a giocare bene. Oggi siamo partiti molto bene, una cosa che ci eravamo detti e che volevamo fare, ma probabilmente non siamo stati solidi e lucidi come lo siamo stati con Trento. Abbiamo lasciato un po’ di spazio a Perugia, loro se lo son preso e poi dopo il primo set è andata un po’ in salita la partita. Ora dobbiamo ricordarci che la pressione è tutta di là quindi dobbiamo tornare a giocare bene, a divertirci e stare tranquilli.

    (fonte: Rai Sport e Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Monza ci ha provato, ma Gara 1 di finale scudetto va a Perugia

    Come pronostico voleva, la Sir Susa Vim Perugia ha fatto sua Gara 1 di questa inedita Finale Scudetto battendo la Mint Vero Volley Monza in quattro set. Una sfida che ha regalato subito una grandissima pallavolo, con i brianzoli che hanno tenuto botta partendo fortissimo ma senza poi riuscire a trascinare la contesa al tie-break, schiacciati in molti frangenti dalla maggiore fisicità di Perugia.

    La Vero Volley, che per arrivare qui aveva giocato tre partite in più rispetto agli umbri, è apparsa anche in calo dal punto di vista fisico e mentale, cosa che però era anche prevedibile dopo la serie contro Trento, ma alla fine, ancora una volta, ha cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo. In questa Gara 1 non è bastato, ma la serie è solo all’inizio. Per Perugia ottima la prova di Plotnytskyi (18 punti), bene anche Ben Tara (17), Semeniuk (13) e soprattutto Russo (12). Per Monza Takahashi è l’unico dei tre schiacciatori a tenere botta (18 punti, solo 9 a testa per Maar e Loeppky), supportato a referto dal solito Galassi in doppia cifra (10).

    foto Lega Volley

    Nel primo set Monza deve mangiarsi le mani e pure i gomiti: subito avanti 0-4 e poi 11-16, sul 15-21 la Mint va in grande difficoltà in ricezione su una serie al servizio di Giannelli e alla fine perde ai vantaggi (27-25) un set giocato alla perfezione fino a pochi, pochissimi metri dal traguardo. Una vera mazzata per i ragazzi di Eccheli, soprattutto a livello mentale perché di fatto Gara 1 finisce qui.

    Nel secondo set i giocatori di casa diventano Block Devils di nome e di fatto (6 muri in totale) ed è dominio assoluto. Sotto due set a zero, Monza cambia qualcosa e prova a restare aggrappata al match. Il terzo set è equilibrato dal primo all’ultimo punto, ma in volata questa volta sono due muroni di Galassi (23-25) a far tornare il sorriso ai ragazzi di Eccheli, che in questo parziale sono stati bravi soprattutto a non sbattere più sul muro avversario (zero block di Perugia contro 2 di Monza).

    Nel quarto altra battaglia punto a punto, ma nel finale Monza non trova la zampata per allungare il match e Perugia chiude la pratica andando 1-0 nella serie.

    foto Lega Volley

    Sestetti – Lorenzetti per questa Gara 1 di finale sia affida alle diagonali Giannelli-Ben Tara e Plotnytskyi-Semeniuk, al centro Flavio e Russo, libero Colaci. Eccheli risponde Cachopa in regia opposto a Loeppky, Takahashi e Maar in banda, Galassi e Di Martino centrali, Gaggini libero.

    1° set – Dopo l’Inno di Mameli e una pioggia di stelle filanti che gli stessi giocatori sono costretti a spazzare via dal campo, è Plotnytskyi ad aprire le danze dai nove metri, ma il primo punto di questa serie scudetto porta la firma di Ran Takahashi. Seguono due errori quasi inspiegabili di Semeniuk e Ben Tara (missili aria-aria) e un ace di Galassi: 0-4 Monza e Lorenzetti ferma subito il gioco. Perugia recupera un punto di svantaggio grazie a una invasione di Maar, ma Cachopa come al solito gioca a carte coperte e la Mint risponde colpo su colpo mantenendo due break di vantaggio (7-11 con un altro ace di Galassi).

    foto Lega Volley

    Se da un lato del campo è sempre difficile intuire chi andrà a concludere, dall’altra Giannelli preferisce mettere la palla in banca giocando soprattutto con Plotnytskyi (anche in pipe) e i centrali, ma un’altra palla sparata fuori misura (Flavio) porta Monza sul +5 (11-16). Con la Sir che ha litigato con il servizio per tutto il set, sul 14-19 Lorenzetti si gioca la carta Leon sperando in una serie lunga in battuta, ma a toglierlo subito dalla linea dei nove metri ci pensa ancora Galassi.

    I suoi accorciano comunque con un muro di Russo, una diagonale micidiale di Plotnytskyi sopra il muro a tre avversario e una fucilata di Ben Tara all’incrocio delle righe (18-21 e time out di Eccheli). Arriva anche l’ace di Semeniuk e un altro punto subito dopo e Perugia, che ormai forse non ci sperava più, si rimette clamorosamente in scia: altro time-out di Monza sul 20-21 (parziale di 5-0). La Vero Volley reagisce e si porta a un passo dal traguardo (21-24), Perugia annulla ben tre set point e porta la contesa ai vantaggi. Flavio a muro ribalta addirittura la situazione e dopo un paio di azioni chiude addirittura il set consegnandolo ai Block Devils (27-25).

    foto Lega Volley

    2° set – I brianzoli accusano il colpo e continuano a subire anche in avvio di secondo set (7-2), pagando ora anche qualche imprecisione di Cachopa, frutto dell’ottimo lavoro a muro di Perugia. Eccheli prova a cambiare qualcosa inserendo l’opposto di ruolo Szwarc per Loeppky, ma i suoi, nessuno escluso, continuano a sbattere rovinosamente sulle mani del muro umbro (10-3).

    Un vantaggio importante che i Block Devils mantengono e difendono per tutto il set (17-10) senza cadere nell’errore commesso fatalmente dagli avversari nel parziale d’apertura. Anche perché ora Monza appare davvero rassegnata e incapace di trovare un contro parziale tale da rimetterla in gioco. Al cambio di campo è 2-0 per la Sir Susa Vim.

    foto Lega Volley

    3° set – Nel terzo set altra mossa di Eccheli che conferma Szwarc in posto 2 ma lascia in panchina un appannato Maar per Loeppky. Soluzione che sembra funzionare perché questo è il primo set che di fatto inizia con un punto a punto (8-8). Proprio Loeppky piazza un ace dei suoi in zona di conflitto costringendo Lorenzetti a chiamare time out per rimettere ordine nella sua linea di ricezione e difesa.

    Altro ace di Takahashi e l’inerzia passa dalla parte dei brianzoli (13-14), seppur in una situazione di punteggio che continua ad essere di perfetto equilibrio (15-15, 20-20) e stranamente avara di break da una parte e dall’altra. Eccezion fatta per il finale, deciso da due monster block di Galassi (23-25) che rimettono Monza in partita.

    foto Lega Volley

    4° Set – Ora il match è un bivio: o la Mint ritrova la concentrazione e le percentuali in attacco della prima parte del primo set, oppure Gara 1 si deciderà in questo quarto parziale. Perugia parte forte (4-6), si fa subito riprendere ai 6 ma poi trova un altro strappo potenzialmente decisivo (15-10) sfruttando una lunga serie in battuta di Ben Tara.

    Cachopa in questa fase dà fiducia a Szwarc che contribuisce alla costruzione di un contro parziale che rimette i suoi in gioco (16-14), Giannelli dall’altra parte aiuta anche a muro e riporta Perugia sul +4 (18-14). Ma questa è una finale e a perdere non ci sta nessuno, figurarsi i brianzoli che per arrivare qui di imprese e rimonte ne hanno compiute sin dal primo turno di questi play off: 18-19 e altra volata in vista.

    In campo c’è anche Maar, il leader che serve ora a Monza per crederci davvero. Sul 20 pari ace di Leon che riporta avanti Perugia, poi pasticcio sottorete di Cachopa e i punti di vantaggio della Sir diventano due. Jolly clamoroso pescato da Maar saltando da fermo dalla seconda linea, ma Monza è ancora staccata (23-21). Takahashi spara in rete dai nove metri e Perugia è a un punto dalla vittoria. Szwarc annulla il primo match point ma Russo mette il punto esclamativo sull’1-0 più che meritato dei Block Devils nella serie.

    foto Lega Volley

    Sir Susa Vim Perugia – Mint Vero Volley Monza 3-1 (27-25, 25-18, 23-25, 25-23) Serie 1-0Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 6, Plotnytskyi 18, Resende Gualberto 9, Ben Tara 17, Semeniuk 13, Russo 12, Toscani (L), Leon Venero 2, Solé 2, Colaci (L). N.E. Candellaro, Held, Herrera Jaime, Ropret. All. Lorenzetti.Mint Vero Volley Monza: Kreling 1, Takahashi 18, Di Martino 4, Loeppky 9, Maar 9, Galassi 10, Morazzini (L), Visic 0, Mujanovic 0, Gaggini (L), Szwarc 16. N.E. Comparoni, Beretta. All. Eccheli.Arbitri: Florian, Zanussi.Note – durata set: 35′, 27′, 31′, 35′; tot: 128′.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Stoytchev e Cortesia concordano: “La squadra c’è, ora testa alla semifinale”

    Con Cisterna arriva la terza vittoria di fila per la Rana Verona nel girone dei Play Off 5° Posto e, complice la vittoria della Lube su Piacenza, anche il primo posto.

    “Era una partita molto importante ma anche molto complicata per noi perché loro non avevano niente da perdere e potevano giocare molto rilassati – così Radostin Stoytchev a fine gara. – Sapevamo anche che Baranowicz avrebbe potuto esagerare nel gioco e così è stato: nel primo set abbiamo giocato abbastanza bene e lo abbiamo vinto. Secondo set liscio e mantenuto sotto controllo, nel terzo ci siamo distratti e ha concesso uno stimolo positivo loro. Qui però è uscito fuori Amin che ha fatto cose straordinarie e ci ha permesso di tornare a controllare il gioco.”

    L’allenatore bulgaro chiude: “Sono contento anche di Mozic che da tempo non giocava e anche dell’ingresso di Leo Mosca. Ora dobbiamo lavorare tranquilli perché la semifinale è una partita sempre molto complicata nonostante giochiamo in casa. Questo torneo lo abbiamo giocato con il giusto approccio e lavoro ma non basta perchè se non portiamo a casa il risultato ci si dimentica in fretta di quello che si è fatto. La squadra c’è, ora pensiamo alla prossima.”

    A Stoytchev fa eco Lorenzo Cortesia: “Era molto importante per noi questa partita per concludere al meglio il girone, siamo contenti di averlo concluso come primi e avere quindi la possibilità di giocare in casa. Ora c’è solo da focalizzarci sulla semifinale. Molto importante chiudere la gara con Cisterna in tre set, ci dà molta fiducia per la prossima partita.“

    (fonte: pagina Facebook Verona Volley) LEGGI TUTTO

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    Kamil Rychilcki: “Con Milano sfida difficile ma vogliamo il terzo posto”

    L’Itas Trentino ha iniziato ieri sera alla ilT quotidiano Arena la serie di Finale per il 3° posto dei Play Off con una sofferta vittoria sull’Allianz Milano al tie-break.

    “Con Milano è una sfida molto difficile e molto importante – ha sottolineato Kamil Rychilcki a fine gara. – Vogliamo il terzo posto, oggi abbiamo dato tutto ed è bastato e siamo 1-0 avanti. Proveremo a rendere la serie il più corta possibile e vincente ma vedremo come finirà.”

    Foto di LVM

    Spazio anche per Giulio Magalini, titolare per sostituire l’infortunato di Daniele Lavia, autore di 19 punti e di un’ottima prestazione: “L’abbiamo portata a casa, siamo sempre stati un po’ sotto ma l’abbiamo spuntata al tie-break e sabato andiamo a Milano per portare la serie sul 2-0. Il numero 12 trentino chiude: “Difficile trovarsi di punto in bianco a giocare a questi livello ma la squadra mi ha dato una mano e io cerco di dare il meglio di me.”

    (Fonte: canale Youtube Trentino Volley) LEGGI TUTTO

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    Milano lotta fino all’ultimo, Trento la chiude al tie break

    A tre giorni di distanza dalla conclusione della Semifinale Scudetto, l’Itas Trentino si ripresenta alla ilT quotidiano Arena ancora priva di Sbertoli (comunque in panchina) ed in questo caso anche di Lavia (nemmeno a referto per una lesione di basso grado al retto addominale rimediata domenica sera); al suo posto gioca quindi Magalini, che agisce in banda in diagonale a Michieletto in un sestetto che vede anche Acquarone in cabina, Rychlicki opposto, Kozamernik e Podrascanin al centro e Laurenzano nel ruolo di libero. L’Allianz Milano risponde con Porro al palleggio, Reggers opposto, Ishikawa e Mergarejo Hernandez schiacciatori, Loser e Vitelli centrali, Catania libero. L’attesissimo ex Kaziyski siede in panchina ma senza poter entrare, bloccato anche lui da un problema fisico.

    L’avvio è tutto nel segno di Magalini, che ottiene subito tre punti personali (due in attacco e uno a muro, su Reggers) che valgono l’immediato allungo sul 5-2 e che costringono Piazza ad interrompere presto il gioco. Alla ripresa, è ancora il martello scaligero ad andare a segno per il 7-3, prima che Acquarone muri Ishikawa (9-5). L’Itas Trentino si tiene stretta il vantaggio a lungo (12-8), prima che Reggers (attacco) e Loser (ace) lo riducano drasticamente (13-12). Soli chiama allora un time out e subito dopo è Rychlicki ad offrire un nuovo spunto (15-12), che dura però pochi secondi perché poi Ishikawa ed il muro meneghino salgono in cattedra firmando prima la parità a quota 16 e poi il primo allungo ospite (16-17). Il giapponese realizza l’ace del +2 (19-21), costringendo i gialloblù a rifugiarsi di nuovo verso la propria panchina; sosta utile per agguantare la parità sul 21-21 grazie ad un muro di Rychlicki. Il finale regala ancora incertezza ed emozioni: Podrascanin mura Reggers per il 23-22, poi l’Allianz realizza un break di 0-3 con lo stesso belga che manda le due squadre al cambio di campo sul 23-25.

    I padroni di casa provano a reagire nelle battute iniziali del secondo set con un muro di Acquarone (6-4); Milano impatta subito sul 6-6 ma poi Michieletto alza il ritmo con due break point a rete (10-7, time out di Piazza). Al rientro, ci pensa Reggers ad agguantare i Campioni d’Italia (10-10); è un equilibrio instabile perché Trento gioca meglio e trova di nuovo la via della fuga (13-10 e 16-13) con Rychlicki e Podrascanin (muro). Sale di nuovo in cattedra Michieletto (due pipe a segno per il 18-12) e per l’Allianz è notte fonda; i gialloblù non concedono più molto (22-17) e trovano la parità già sul 25-18.

    Nel terzo parziale il muro trentino mette subito il bavaglio agli attaccanti meneghini (5-1 e 8-3), con Ishikawa che fatica a trovare soluzioni vincenti. Piazza interrompe il gioco ma sono sempre i Campioni d’Italia a dettare il ritmo (11-6), sfruttando anche un servizio sempre più incisivo. Proprio con questo fondamentale, interpretato bene da Porro, l’Allianz rialza la testa risalendo sino al 12-10 e costringendo Soli a chiamare un time out, ma alla ripresa l’ace di Ishikawa vale l’aggancio a quota 13. Si va avanti a lungo a braccetto (16-16), prima che un errore di Michieletto non garantisca il primo vantaggio esterno del set (17-18). Nel finale un attacco out di Podrascanin raddoppia il gap (20-22), ma Trento ha la forza per impattare sul 22-22 con Magalini, che pochi istanti dopo si fa murare dal neoentrato Piano (22-24). Mergarejo Hernandez firma il 23-25 che va l’1-2.

    I locali non si danno per vinti e scattano meglio dai blocchi di partenza anche nella quarta frazione, grazie ad un paio di notevoli acuti di Kozamernik (6-3), ma nel giro di pochi scambi si mangiano tutto il vantaggio con troppi errori diretti (7-7 e 11-11). Nella parte centrale l’Itas Trentino scappa via di nuovo (15-12), approfittando di una Milano troppo nervosa che però dopo il time out di Piazza si rianima subito di nuovo con Reggers (15-15). L’andamento del set è discontinuo; Soli interrompe il gioco e alla ripresa è ancora +3 gialloblù con Magalini in battuta (anche un ace diretto per il 18-15). In questo caso i padroni di casa difendono il vantaggio ed in seguito lo incrementano (21-17 e 23-18) con Michieletto e Acquarone. Il tie break arriva già sul 25-19.

    Il quinto set vede i Campioni d’Italia spingersi avanti 5-2 grazie a Podrascanin e Rychlicki, ma Milano agguanta la parità grazie al servizio già a quota 5. Trento riaccelera con Michieletto (due contrattacchi) e un errore di Ishikawa (11-8) e si tiene stretto il margine (13-10) con Magalini. Il successo arriva sul 15-11 ancora con Giulio.

    Damiano Catania: “Credo sia stata comunque una bella partita, pur fatta di alti e bassi. Anche dall’altra parte ci sono dei grandi giocatori. Abbiamo fatto meglio la fase break e faticato invece sul cambio palla. Nel quarto set ci sono state due decisioni arbitrali discutibili sulle quali ci siamo un po’ innervositi. Si tratta di qualcosa che non si deve fare mai. Poi nel tie-break abbiamo avuto i palloni per rientrare ma non siamo riusciti e alla fine quelle quattro azioni hanno fatto la differenza”.

    Itas Trentino-Allianz Milano 3-2 (23-25, 25-18, 23-25, 25-19, 15-11)Itas Trentino: Acquarone 4, Magalini 19, Kozamernik 9, Michieletto 17, Rychlicki 21, Podrascanin 8, Sbertoli, Laurenzano (L), Berger ne, Pace, Nelli ne, Garcia ne, Cavuto ne, D’Heer ne. All. Fabio Soli. 2° All. Adriano Di Pinto.Allianz Milano:  Mergarejo 8, Porro 2, Catania (L), Vitelli 5, Reggers 24, Loser 10, Zonta, Dirlic, Ishikawa 20, Piano 1, Kaziyski ne,  Innocenzi ne, Colombo (L2) ne, Starace. All. Roberto Piazza. 2° All. Nicola Daldello.Arbitri: Massimiliano Giardini di Verona e Andrea Puecher di Rubano (Padova)Durata set: 28’, 26’, 28’, 27, 17’ per 2 ore e 6 minutiNote: Muri punto Trento 16, Milano 7. Attacco punto Trento 47%, Milano 43%. Ricezione Trento 42% (16% perfetta), Milano 43% (14%), Battute punto Trento 2 con 18 errori, Milano 8 con 22 errori.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scandicci fa saltare il banco: Conegliano finisce ko in Gara 1

    Salta subito il fattore campo nella Finale Scudetto di Serie A1 Tigotà: la Savino Del Bene Scandicci riesce a imporsi in Gara 1 in casa della Prosecco DOC Imoco Conegliano, infliggendole la seconda sconfitta dell’intera stagione (la prima in casa). Una vittoria a dir poco rocambolesca se si considera che la squadra toscana, dopo essersi vista annullare un match point nel quarto set, nel quinto ha messo in scena un’incredibile rimonta dal 13-8 cancellando a sua volta due chance per le Pantere sul 14-12. Se il buon giorno si vede dal mattino, sarà un’altra serie spettacolare, già a cominciare da Gara 2 in programma sabato 20 aprile a Palazzo Wanny…

    Al Palaverde si assiste a una partita davvero pazzesca, frizzante e imprevedibile, grazie soprattutto ai turni di battuta killer che ribaltano spesso e volentieri il risultato: alla fine si contano 9 ace per Scandicci e 8 per Conegliano, ma è la squadra di Barbolini a gestire molto meglio i finali, riuscendo per tre volte nella rimonta vincente e sfiorandola anche nel quarto set, in cui era sotto 20-18. Ekaterina Antropova conferma il suo stato di forma stellare con 31 punti, il 45% in attacco, 3 muri e 5 ace, ma dai nove metri ci mettono del loro anche Maja Ognjenovic e Bintu Diop, che quasi ripete la clamorosa impresa della semifinale con Milano. Zhu Ting (16 punti) inizia alla grandissima e nel finale lascia la vetrina a Britt Herbots (14), per non parlare dell’apporto dalla panchina di Haleigh Washington (86% in attacco) che incornicia una splendida vittoria di squadra.

    E Conegliano? La formazione di Daniele Santarelli aveva ancora una volta confezionato una reazione stellare, risvegliandosi nel momento più difficile e dominando buona parte del tie break, con la solita Isabelle Haak travolgente (34 punti, 50%, 5 muri e 3 ace) e una Marina Lubian in formato azzurro (13 punti con 2 muri, 4 ace e il 64% in attacco). Poi però le Pantere si sono fermate incredibilmente sul più bello, pagando la sofferenza in ricezione che aveva già contrassegnato tutta la partita e forse anche un po’ di “braccino”, inedito per la squadra più vincente di sempre. Un equilibrio, quello mentale, da ritrovare subito in vista della seconda gara della serie.

    Foto Rubin/LVF

    I SESTETTI – Nessuna sorpresa negli schieramenti di partenza delle due squadre. Conegliano si presenta con Wolosz in regia, Haak opposta, Fahr e Lubian al centro, Robinson e Plummer in posto 4 e De Gennaro libero; Scandicci risponde con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Carol e Nwakalor centrali, Herbots e Zhu schiacciatrici, Parrocchiale libero. Ci sono però da registrare le importanti assenze di Di Iulio, che ha accusato un infortunio alla caviglia prima della partenza (al suo posto la giovane Giacomello), e Piani, che indossa la maglia del secondo libero. Solita cornice d’eccezione al Palaverde, dove anche un’ospite speciale, la leggendaria Jenny Lang Ping, assiste all’esecuzione dell’inno nazionale da parte del coro degli Alpini di Oderzo.

    Foto Rubin/LVF

    1° SET – I primi due punti della partita sono di Haak, ma sul servizio di Antropova arriva un controbreak di 0-5 con un ace dell’azzurra e due attacchi vincenti di Nwakalor (2-5). La battuta corta di Ognjenovic sorprende Plummer e Santarelli chiama time out sul 5-9; al rientro il primo errore di Antropova consente a Conegliano di ridurre lo svantaggio (7-9), che si azzera totalmente poco dopo con un altro attacco out dell’opposta (10-10). Stavolta è Barbolini a fermare il gioco, ma al rientro la serie dell’Imoco continua con l’ace di Lubian e il muro di Fahr (12-10). Risponde bene la Savino Del Bene, che torna avanti con Antropova e Zhu (12-13). Comincia un lungo testa a testa (13-14, 17-16) che si sblocca con la fast vincente di Lubian per il 19-17; Scandicci non molla e pareggia sul 20-20 grazie all’errore di Haak, al termine di uno scambio intensissimo, ma Plummer restituisce subito il break a Conegliano (22-20). In battuta però va Antropova e sono di nuovo dolori: doppio ace per il 22-23, poi la neoentrata Washington si procura due set point. Il time out di Santarelli serve a poco: Antropova chiude con un altro ace (22-25).

    2° SET – Si comincia con un botta e risposta tra Robinson e Antropova: tre punti dell’azzurra per il 2-3. Lubian fa ancora la differenza in battuta con un doppio ace (6-4); Barbolini chiama time out dopo il più 3 siglato da Plummer, ma al rientro continua la serie dai nove metri per la centrale azzurra, che firma un altro servizio vincente (9-4). Haak allunga in attacco e a muro (11-5) e Scandicci si gioca anche il secondo time out. Il muro di Nwakalor riduce le distanze (12-8), ma Robinson neutralizza subito il turno di servizio di Antropova (14-9). Ruddins entra per Herbots e accorcia subito (15-12), ma Plummer sfonda il muro ristabilendo il distacco (17-12) e poi firma anche il 19-13 approfittando del servizio insidioso di Wolosz. Conegliano mantiene il vantaggio (21-15) e nel finale dilaga con tre ace consecutivi di Isabelle Haak pareggiando i conti (25-16).

    3° SET – Scandicci riparte con Herbots nel sestetto, ma l’Imoco prende subito il largo sfruttando gli errori di Nwakalor (2-0) e Ognjenovic (4-1) e Barbolini ferma tutto; al rientro però arrivano anche l’ace di Fahr e l’attacco in rete di Antropova per il 6-1. L’opposta prova a riscattarsi riducendo il gap (7-4) e poi fa il resto con un altro turno di battuta a tutto fuoco, che riporta Scandicci sull’11-10 e convince Santarelli al time out. La rimonta della Savino Del Bene si completa con un servizio maligno di Zhu ben sfruttato da Nwakalor (12-12). Wolosz riporta avanti Conegliano con il muro su Antropova (15-13), che risponde subito per la nuova parità; altro break firmato Haak (17-15) e altro pareggio di Zhu (19-19). Scandicci passa anche avanti con Antropova (20-21), ed è Carol a risolvere uno scambio assai complicato con il punto del 22-24. Santarelli chiama il time out ma l’ultimo pallone di Antropova, deviato dal muro e dal net, sorprende Wolosz per il nuovo 22-25.

    Foto Rubin/LVF

    4° SET – Partenza nel segno di Herbots, che sigla tre punti per il 3-4. Plummer sbaglia in attacco e poi si fa murare da Carol, portando il punteggio sul 4-7 e spingendo Santarelli al time out; Antropova (5-8) e Zhu (6-9) tengono però avanti le ospiti. Si scatena ancora Herbots, con un attacco per il 7-11 e altri due consecutivi per l’8-13: nuovo time out per Conegliano. Robinson accorcia le distanze (10-13), Santarelli prova il doppio cambio con Bugg e Lanier e l’Imoco si riporta sotto sul 12-14; ora è Barbolini a fermare il gioco. Al rientro una rocambolesca difesa di Bugg vale il meno 1, ma la Savino Del Bene torna subito avanti con l’ace di Ognjenovic e l’attacco di Antropova (13-17). Accorciano di nuovo le distanze Lanier, Plummer e Haak (17-18) e Barbolini deve richiamare le sue, ma non può evitare l’attacco vincente di Haak che completa la rimonta. Arrivano anche i muri di Fahr e Haak a far scappare l’Imoco (20-18) per un break complessivo di 6-0. Scandicci non demorde e pareggia con il “solito” ace di Antropova (21-21). Si va di nuovo in volata: Diop, appena entrata, indovina il servizio vincente del 22-23, ma sbaglia la battuta successiva. Herbots conquista il match point per la Savino Del Bene, Haak da seconda linea lo annulla (24-24). Ai vantaggi decidono Lubian e Wolosz con due muri che portano la sfida al tie break (26-24).

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    5° SET – Subito avanti Conegliano con Plummer e Robinson (2-0), vantaggio annullato dall’ace di Zhu (3-3) ma subito ripristinato da Haak e Lubian (5-3). Il muro vincente di Plummer su Carol (7-4) costringe Barbolini a chiamare time out, ma anche Wolosz ferma Herbots mandando l’Imoco sull’8-4 al cambio di campo. Antropova riesce ad accorciare le distanze con il muro su Plummer (9-7), ma Fahr restituisce il favore murando Zhu (11-7) ed è ancora time out. Altro errore di Antropova per il 13-8, ma la stessa opposta tiene vivo il match con un altro gran turno di battuta: servizio vincente ed errore di Haak (13-11). Santarelli ferma tutto, ma al rientro anche Robinson manda out per il meno 1 e il coach gialloblu deve giocarsi anche il secondo time out. Stavolta Antropova sbaglia la battuta e ci sono due match point per Conegliano: ancora la numero 17 annulla il primo e sul secondo finisce out l’attacco di Haak (14-14). Il servizio di Diop regala a Washington la free ball del vantaggio, ma la battuta successiva è fuori (15-15). Altra occasione per Washington e questa volta Herbots la sfrutta: 15-17 e 1-0 per la Savino Del Bene.

    Prosecco DOC Imoco Conegliano-Savino Del Bene Scandicci 2-3 (22-25, 25-16, 22-25, 26-24, 15-17)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Lubian 13, Wolosz 5, Plummer 15, Fahr 8, Haak 34, Robinson-cook 12, De Gennaro (L), Lanier 1, Bardaro, Gennari, Bugg. Non entrate: Squarcini, Piani (L), De Kruijf. All. Santarelli.Savino Del Bene Scandicci: Da Silva 4, Antropova 31, Zhu 16, Nwakalor 5, Ognjenovic 3, Herbots 14, Parrocchiale (L), Washington 6, Diop 1, Ruddins 1, Alberti. Non entrate: Giacomello, Armini (L), Nowakowska. All. Barbolini. Arbitri: Pozzato, Zavater. Note: Spettatori: 5031, Durata set: 26′, 24′, 29′, 29′, 23′; Tot: 131′. Conegliano: battute vincenti 8, battute sbagliate 13, attacco 50%, ricezione 58%-34%, muri 14, errori 26. Scandicci: battute vincenti 9, battute sbagliate 11, attacco 46%, ricezione 52%-34%, muri 7, errori 22. LEGGI TUTTO