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    Superlega, tutti i risultati LIVE dell’8^ giornata di ritorno

    L’8° turno di ritorno di Superlega Credem Banca si è aperta con la maratona tra Trento e Piacenza, vinta da Michieletto e compagni al tie-break. La giornata prosegue domenica poi con le prime sfide in programma alla 16.00: inciampo Verona-Monza e Grottazzolina-Perugia, entrambe visibili su VBTV e la prima anche su DAZN. Alle 18.00 scenderanno in campo anche Taranto e Cisterna (scontro in chiaro su Rai Sport) e Modena-Civitanova (su DAZN). Il turno si chiuderà con il posticipo che mette di fronte i due fratelli Porro. Il match Milano-Padova, con fischio d’inizio alle 19.00 si potrà vedere su VBTV.

    8ª Giornata di Ritorno – Regular Season SuperLega Credem Banca

    Giocata sabato 8 febbraio 2025Trento – Piacenza 3-2(19-25, 25-27, 25-17, 25-20, 15-9)

    Domenica 9 febbraio 2025ore 16.00Verona – MonzaGrottazzolina – Perugiaore 18.00Taranto – CisternaModena – Civitanovaore 19.00Milano – Padova

    Classifica SuperLega Credem BancaSir Susa Vim Perugia 45, Itas Trentino 45, Cucine Lube Civitanova 39, Gas Sales Bluenergy Piacenza 36, Rana Verona 30, Allianz Milano 30, Cisterna Volley 19, Valsa Group Modena 19, Yuasa Battery Grottazzolina 17, Sonepar Padova 15, Mint Vero Volley Monza 13, Gioiella Prisma Taranto 13.

    1 incontro in meno: Cucine Lube Civitanova, Cisterna Volley, Sonepar Padova;1 Incontro in più: Gas Sales Bluenergy Piacenza. LEGGI TUTTO

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    Ortolani batte il marito Mazzanti, la Coppa Italia di A2 la vince la Omag-MT

    Al termine di una finale giocata in modo pazzesco, la Omag-MT San Giovanni in M.no schianta in tre set l’Itas Trentino e conquista la Coppa Italia di Serie A2 femminile. Si tratta della seconda coccarda tricolore di A2 che finisce sulle maglie della Consolini Volley dopo quella conquistata nella stagione 2017/18. Stesso dicasi per l’allenatore molisano Massimo Bellano, che esattamente la stagione precedente (2016/2017) la Coppa Italia di A2 l’aveva conquistata alla guida del Filottrano. Il derby in famiglia lo vince così Serena Ortolani, capitano e opposto della Omag-MT ma anche moglie di Davide Mazzanti, coach dell’Itas. Omag-MT San Giovanni in M.no 3Itas Trentino 0(25-20, 25-23, 28-26)Omag-MT San Giovanni in M.no: Nardo 14, Parini 5, Ortolani 18, Piovesan 20, Consoli 6, Nicolini 1, Valoppi (L), Bagnoli. Non entrate: Sassolini, Ravarini, Monti, Merli, Clemente, Meliffi (L). All. Bellano.Itas Trentino: Kosareva 12, Marconato 9, Weske 17, Giuliani 3, Molinaro 7, Prandi 1, Fiori (L), Pizzolato 1, Bassi 1, Ristori 1, Batte. Non entrate: Zojzi, Iob, Zeni (L). All. Mazzanti.Arbitri: Marconi, Chiriatti.Note – Spettatori: 6500, Durata set: 24′, 30′, 35′; Tot: 89′.Dal nostro inviato Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Terzo stop consecutivo per Piacenza. A Trento era avanti 0-2

    Impresa di Trento o disfatta di Piacenza? Ci sono voluti cinque set per venire a capo dell’unico anticipo dell’ottava giornata di ritorno di Superlega e alla fine a uscirne vincitori sono stati i padroni di casa. Dopo aver vinto i primi due set, la squadra di Anastasi si è spenta, per l’ennesima volta in questa stagione, offrendo il fianco alla rimonta dell’Itas, che ha fatto suoi terzo e quarto parziale a 17 e 20 punti e dominato poi il tiebreak. Un successo da due punti che porta Trento ad agganciare momentaneamente Perugia a quota 45, mentre Piacenza muove di poco la sua classifica salendo a 36 e confermando comunque il suo quarto posto.

    Starting Players – L’Itas Trentino si presenta di fronte al terzo “tutto esaurito” stagionale della ilT quotidiano Arena con uno starting six che prevede Sbertoli al palleggio, Gabi Garcia opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, Flavio e Bartha al centro, Laurenzano libero. La Gas Sales Bluenergy Piacenza scelta dal tecnico Andrea Anastasi insiste su Brizard al palleggio, Bovolenta opposto, Maar e Mandiraci schiacciatori, Galassi e Simon centrali e Scanferla libero. 1° set – L’avvio dei padroni di casa è fulminante e porta la firma dei suoi centrali, Bartha col servizio (2-0) e Flavio col muro (su Simon, 4-1), ma gli ospiti replicano subito sempre al centro (Galassi ferma lo stesso rumeno per il 7-5) e poi in banda con Mandiraci (9-8), mettendo la contesa sul filo dell’equilibrio (9-9). Un block di Maar su Gabi Garcia e una diagonale di Bovolenta offrono il primo vantaggio agli ospiti (11-12), costringendo Soli a rifugiarsi in un time out; alla ripresa è ancora lo schiacciatore turco con un ace ed una pipe a premere sull’acceleratore, fissando il punteggio sull’11-15. L’allenatore trentino interrompe di nuovo il gioco e avvicenda gli opposti (dentro Rychlicki), ma la sua squadra continua a faticare in attacco, commettendo anche un paio di errori di troppo (Lavia out per il 15-19). Nel finale la Gas Sales si tiene stretto il cospicuo margine (18-22) e si porta a casa il primo set già sul 19-25.2° set – Dopo il cambio di campo la contesa torna ad essere giocata punto a punto (3-3 e 7-6), con l’Itas Trentino che cavalca bene l’opzione Lavia (molto in palla) a rete. I gialloblù tengono bene la fase di sideout (13-12) anche grazie all’incisività a rete di Rychlicki, confermato in starting six da Soli, ma Piacenza non molla e risponde colpo su colpo sino al 16-16, prima che Maar spedisca sull’asticella un attacco da posto 4 (18-16). Poco secondi dopo sbaglia anche Bovolenta e Trento vola sul +3 (20-17), costringendo Anastasi a spendere un time out; ci pensa Galassi, con due ace consecutivi su Michieletto, ad offrire la nuova parità a quota 21. Si va quindi allo sprint; Mandiraci con un’altra battuta punto inverte la tendenza (23-24), ma l’Itas Trentino annulla due palle set prima di cadere sulla terza occasione emiliana per il 25-27 (altro ace, stavolta di Romanò entrato da poco) che vale lo 0-2 esterno.3° set – I Campioni d’Europa provano a voltare pagina in avvio di terzo set, poggiando la propria spinta propulsiva (3-1, 5-3 e 7-3) sulla vena realizzativa di Kamil Rychlicki, che mette a terra palloni in serie. In seguito, ci pensano anche i muri di Sbertoli, due di fila su Romanò, ad allagare la forbice, con Anastasi che sul 13-7 ha già esaurito i time out a disposizione. Nella parte centrale del parziale Piacenza prova a rialzarsi (14-10), ma Trento la respinge subito con Bartha (18-12) e poi vola verso il quarto periodo (21-13 e 25-17) ancora con Bartha (ace) e Lavia (attacco) in bella evidenza.4° set – I servizi del centrale rumeno fanno iniziare bene anche il quarto set ai gialloblù (3-1), imitato poco dopo da Sbertoli (5-3); Piacenza barcolla ma resta nel match (9-6 e 11-8) nonostante i padroni di casa regalino spettacolo soprattutto in difesa con Michieletto. L’Itas Trentino si tiene stretta tre punti di margine (15-12) e poi vola sul +4 grazie al muro di Bartha su Mandiraci (19-15); la Gas Sales ha la forza di risalire ancora sino al meno uno (19-18), ma poi lascia definitivamente spazio ai padroni di casa con Lavia straripante (25-20).

    5° set – Completata la rimonta, i gialloblù si distendono nel tie break prendendo subito in mano le redini del gioco grazie al muro (3-1 e 6-4). Sbertoli piazza l’ace che vale il 10-7, poi Maar spedisce in rete la pipe dell’11-7. Anastasi interrompe il gioco, ma poi c’è solo l’Itas Trentino (15-9).

    Itas Trentino 3Gas Sales Bluenergy Piacenza 2(19-25, 25-27, 25-17, 25-20, 15-9)Itas Trentino: Sbertoli 6, Michieletto 15, Resende Gualberto 9, Garcia Fernandez 1, Lavia 22, Bartha 6, Pesaresi (L), Kozamernik 0, Rychlicki 22, Laurenzano (L), Acquarone 0. N.E. Pellacani, Magalini. All. Soli.Gas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 2, Mandiraci 21, Simon 11, Bovolenta 5, Maar 20, Galassi 7, Loreti (L), Scanferla (L), Romanò 4. N.E. Salsi, Kovacevic, Ricci, Andringa, Gueye. All. Anastasi.Arbitri: Cesare, Carcione.Note – durata set: 25′, 31′, 24′, 30′, 18′; tot: 128′.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Concluso a Bologna lo stage di Velasco con 16 giocatrici di Serie A2

    In occasione della Final Four della Coppa Italia Frecciarossa, si è svolto questa mattina a Bologna, presso il Pala Jesse Owens, uno stage azzurro guidato dal ct Julio Velasco, con presenti 16 atlete dei club che militano nel campionato di Serie A2. L’allenamento, frutto della collaborazione tra la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Volley Femminile, ha visto il CT campione olimpico dirigere una seduta tecnica di quasi 3 ore. Sugli spalti, oltre a molti tecnici, erano presenti il presidente federale Giuseppe Manfredi, il segretario generale Stefano Bellotti, il presidente Cev Roko Sikirić, il managing director Cev Vuk Karanovic, il direttore generale della Lega Volley femminile Enzo Barbaro e il vice segretario Fipav Libenzio Conti.

    LE 16 ATLETE PRESENTISafà Allaoui, Sara Caruso (HR Volley Macerata), Giorgia Amoruso, Princess Omonigho  Atamah, Helena Sassolini (Pall. Lecco Alberto Picco), Andrea Sophie Blasi (Volley Hermaea Olbia), Erika Esposito (Volley Fratte), Binto Diop (Akademia Sant’Anna), Sofia Ferrarini (Pallavolo Vallecamonica Sebino), Denise Meli (Millenium Brescia), Sofia Monza (Futura Volley Giovani) Matilde Munarini (Esperia Volley 1961), Astou Adji Ndoye (Altino), Alexandra Alice Tanase (Volley Melendugno), Agata Tellone (Volley Offanengo), Giulia Viscioni, (Mondovi Volley).

    GLI ALLENATORIJulio Velasco, Marco Mencarelli, Nino Gagliardi, Lorenzo Abbiati.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Frecciarossa: Scandicci-Milano è una corrida, ma l’incornata finale è della Vero Volley

    La seconda finalista della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A1 è la Numia Vero Volley Milano che ha avuto la meglio sì della Savino Del Bene Scandicci, ma solo al termine di una battaglia impronosticabile fino all’11-12 del tiebreak (chiuso poi (12-15). Una seconda semifinale che ha alzato decisamente l’asticella del bel gioco rispetto alla prima, con due squadre che hanno difeso l’impossibile e si sono rincorse per tutto il tempo facendoci perdere il conto dei sorpassi e contro sorpassi all’interno di ogni singolo set. Senza nulla togliere alle altre protagoniste in campo, perché protagoniste lo sono state davvero tutte, questo è stato soprattutto il confronto colpo su colpo (e che colpi!) tra Egonu ed Antropova. Le due opposte azzurre, campionesse olimpiche, hanno chiuso la partita con uno score personale di 30 punti. Serve aggiungere altro per raccontare la loro sfida nella sfida? Eletta MVP, però, è stata Anna Danesi, assolutamente onfire nel quinto e decisivo set con, udite udite, la bellezza di 8 punti (1 muro e 7 attacchi con il 100%).

    Starting Players – Gaspari parte con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Herbots e Mingardi in posto 4, Carol e Nwakalor al centro, Castillo libero. Lavarini risponde con Orro-Egonu, Sylla-Daalderop, Danesi-Kurtagic al centro, Gelin libero.

    1° set – Pronti via arriva, è l’ace di Herbots ad aprire le danze di questa seconda semifinale. Scandicci allunga subito in avvio e sotto 1-4 Lavarini è costretto a spendere il suo primo timeout. Mazzata terrificante in diagonale stretta di Egonu a suonare la carica per Milano. L’opposta azzurra concede anche il bis e la Vero Volley si rimette prontamente in scia. Mingardi in pipe mani-out la ricaccia ancora indietro (7-4), ma Egonu prende la targa a Herbots a muro, Antropova spara out e le squadre tornano a una lunghezza di distanza. Si gioca però a elastico: la Savino accelera ancora (11-6) a suon di muri vincenti e attacchi mani-out, la Numia pareggia ai 14, e allunga anche, con Cazaute (dentro per Daalderop), i punti a raffica di Egonu e gli ace di Sylla (14-16). Altro recupero, questa volta delle toscane, altra parità ai 20, altro contro parziale di Milano (20-24). Un’accelerazione bruciante, però questa, che lascia sul posto le avversarie e porta dritta alla conquista di questo primo parziale (21-25).

    2° set – L’avvio del secondo set vede ancora Milano fare la voce grossa contenendo benissimo a muro, difendendo anche meglio, e contrattaccando con alte percentuali (1-7). Il tutto sfruttando nel migliore dei modi un’altra lunga serie in battuta di Sylla, che in seconda linea è semplicemente un gatto. Scandicci però non va al tappeto, anzi, è brava a resettare e ripartire e al giro di boa mette anche il naso avanti (12-11, 14-11 con ace di Herbots su Sylla). La situazione ora si è completamente ribaltata: le virtù del gioco che abbiamo raccontato poco fa di Milano sono ora le virtù che esprime in campo Scandicci che scappa via (23-16). Dentro Daalderop, Heyrman e Smrek per la Vero Volley che annulla tre palle set alle toscane, ma capitola sull’attacco al centro di Nwakalor (25-19). Deficitario il 27% finale in attacco per Milano, degno di nota il 64% di ricezione positiva (contro il 26% delle avversarie) di Scandicci.

    3° set – Savino del Bene avanti 3-1 una volta girato campo, con Gaspari che ora se la gioca con Ruddins al posto di Mingardi e Graziani al centro. La Numia ristabilisce la parità ai 5, con Gelin che in difesa fa l’aspirapolvere, e le squadre proseguono la corsa spalla a spalla (6-6, 8-6, 9-9, 9-11). Milano difende il break di vantaggio fino al 14-16, poi si incarta in un paio di azione facendosi riprendere ancora da Scandicci. I colpi di Egonu (già a quota 20 punti personali) le permettono ancora di comandare il gioco (18-20). Dentro anche Bajema e Gaspari non molla l’osso, per così dire (altra parità ai 21), ma la stessa cosa fa Egonu che si mette in proprio e chiude il set (23-25) con colpi che faranno brillare gli occhi al ct azzurro Julio Velasco, presente in tribuna con il presidente federale Manfredi.

    4° set – Grande equilibrio anche a inizio del quarto set (4-4), poi si riparte con i parziali e contro parziali: 5-7 Milano, 15-12 Scandicci. Sul 18-14 per la Savino il tabellino riporta 26 punti a testa per Egonu e Antropova e l’impressione ora è che si possa andare al tiebreak. Il sospetto nasce sul 20-15 per Scandicci (Lavarini cambia Orro con Konstantinidou e Sylla per Pietrini), poi diventa un fatto quando la squadra di Gaspari taglia il traguardo per prima con il punteggio di 25-19. Giusto che si vada al quinto per quanto visto sin qui.

    5° set – Per il tiebreak torna Orro in regia per Milano, costretta subito però a inseguire (‘doppietta’ di Herbots). Il contro parziale di cinque a zero della Vero Volley porta le firme di Egonu (attacco), Orro (ace) e Danesi con una ‘tripletta’ (2-5). Inevitabile timeout chiamato da Gaspari per fermare l’emorragia. Stop al gioco che si rivela azzeccato perché le sue ragazze pareggiano subito ai 5. E niente, non se ne esce, è spettacolo puro! Altro jolly pescato da Danesi, altro break di vantaggio per Milano (5-7). Si gira campo così sul punteggio di 6-8. La squadra di Lavarini vola anche sul +3 (7-10), poi Herbots prova a riaccendere Scandicci, Nwakalor la segue a ruota e la panchina lombarda chiama timeout sul 10-11. Altro attacco mani-out di Egonu (fate 30 per lei), ma si va avanti punto su punto. Danesi ancora a segno (raggiunge la doppia cifra), dentro Pietrini per Sylla e la ex Savino segna il quattordicesimo punto per la Vero Volley, che ora ha tre match-point da giocarsi. Orro al servizio, Ruddins trova il mani-out e annulla il primo. Il secondo però vale la finale e lo schiaccia a terra Danesi. Per il terzo anno consecutivo a contendersi la Coppa Italia Frecciarossa saranno così Conegliano e Milano.

    Savino Del Bene Scandicci 2Numia Vero Volley Milano 3(21-25, 25-19, 23-25, 25-19, 12-15)Savino Del Bene Scandicci: Herbots 14, Nwakalor 14, Antropova 30, Mingardi 2, Da Silva 2, Ognjenovic 3, Castillo (L), Ruddins 13, Graziani 8, Bajema 1, Ribechi (L). Non entrate: Mancini, Ung Enriquez, Kotikova. All. Gaspari. Numia Vero Volley Milano: Kurtagic 1, Orro 5, Sylla 14, Danesi 11, Egonu 30, Daalderop 7, Gelin (L), Cazaute 6, Heyrman 5, Pietrini 1, Smrek 1, Konstantinidou, Guidi. Non entrate: Fukudome (L). All. Lavarini.Arbitri: Lot, Luciani.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 27′, 28′, 25′, 18′; Tot: 125′.MVP: Danesi.

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    Coppa Italia Frecciarossa, Conegliano ancora in finale: 3-0 (senza brillare) contro Novara

    La prima semifinale di Coppa Italia Frecciarossa va velocemente in archivio con la Prosecco DOC Imoco Conegliano che stacca per la nona volta consecutiva il biglietto della finale battendo in tre set la Igor Gorgonzola Novara. Un risultato per certi versi bugiardo, che condanna oltre misura una buona Novara, aggressiva ma fallosa nei momenti chiave dei set, resa imprevedibile da continui cambi di sistema da parte di Bernardi che hanno messo spesso in difficoltà Conegliano. Tirando le somme non proprio quella che si definirebbe una bella partita, soprattutto da parte dell’Imoco, come affermerà a fine gara lo stesso Santarelli. Basse percentuali in attacco (39% Conegliano con il 27% di efficienza, 37% Novara con il 19%), tanti errori dai nove metri (10 a 6). Eletta MVP una Sarah Farh da 14 punti e 5 muri (su 11 di squadra).

    Starting Players – Santarelli si affida alle diagonali Wolosz-Haak e Babi-Zhu, al centro Chirichella e Fahr, De Gennaro libero. Bernardi risponde con Bosio-Alsmeier, Ishikawa-Tolok, Aleksic e Bonifacio al centro, Fersino libero.

    1° set – È Gabi a mettere a terra il primo pallone di queste Final Four, poi l’Imoco trova il primo break di vantaggio (5-3) grazie a un fallo di formazione di Novara, che viene subito anche doppiata in virtù del muro stampato da Chirichella a Ishikawa. Sull’8-4 Bernardi chiama già il primo timeout. Wolosz batte corto su Alsmeier, attacco punto di Gabi, muro vincente di Fahr e la forbice continua ad allargarsi (12-5). Altro timeout del coach della Igor sul punteggio di 14-7. Quando finalmente Novara infila un parziale di 0-3 (16-12) a fermare il gioco questa volta è Santarelli. Tolok ancora a segno e svantaggio dimezzato (16-13), la pipe di Alsmeier vale il -2 (19-17), il muro di Bosio su Gabi il -1 (19-18): secondo timeout per Santarelli. Nel finale le piemontesi pagano a caro prezzo un paio di errori in attacco (fuori Alsmeier, dentro Mims) e alla fine il primo set lo porta a casa Conegliano (25-21).

    2° set – In avvio di secondo set è Novara a comandare il gioco (2-4), ma l’Imoco ci mette poco a recuperare, pareggiare e passare avanti: 6-5, 8-6, 10-6 con altri due errori in attacco di Novara. Il gioco troppo falloso della Igor non piace a Bernardi che chiama subito timeout. Sbaglia anche Conegliano con Haak e Zhu, ma non con Gabi (13-8). Wolosz alza di pura classe una palla all’indietro per il primo tempo di Fahr, che poi si gira verso il suo capitano con una faccia come per dire “Ma come hai fatto?”. Per battere una Imoco, che non forza neanche il suo gioco, servirebbe una prova perfetta e quella di Novara al momento non lo è. Bernardi le tenta un po’ tutte e con gli inserimenti di Mims e Mazzaro riesce un’altra volta a rimettere la sua squadra in scia (16-15). Le Pantere, dal canto loro, fanno (19-16), alle volte disfano (22-21), ma gestiscono comunque con estrema tranquillità (23-23), dimostrando come sempre una grande solidità mentale e alla fine fanno loro anche questo set (25-23).

    3° set – Girato campo, Bernardi cambia ancora lasciando fuori anche Ishikawa e la reazione di Novara si fa più rabbiosa, con Santarelli che, sotto 1-5, è costretto a fermare subito il gioco. A lungo avanti, anche di tre lunghezze, la Igor si fa affiancare e superare al giro di boa di questo terzo set (8-11, 12-12, 13-12). Bernardi chiama timeout e da qui in avanti è lotta punto a punto, break e contro break (15-16, 17-16) fino al rush finale. La chiave del match, e di questo set in particolare, sono soprattutto le combinazioni veloci Wolosz-Fahr che il muro di Novara legge sempre in ritardo. Nel finale l’Imoco prova a scappare via (20-17) e l’Igor a restare in scia (22-21, 23-22), ma a far capire il sipario ci pensano Gabi, che quando i palloni scottano non si brucia mai, e l’ennesimo muro, neanche a dirlo, della coppia Wolosz-Fahr.

    Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Igor Gorgonzola Novara 0(25-21, 25-23, 25-23)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Wolosz 1, Braga Guimaraes 11, Fahr 14, Haak 15, Zhu 10, Chirichella 3, De Gennaro (L), Lubian 3, Lukasik, Seki, Bardaro. Non entrate: Lanier, Adigwe, Eckl (L). All. Santarelli.Igor Gorgonzola Novara: Ishikawa 2, Bonifacio 2, Alsmeier 7, Tolok 17, Aleksic 7, Bosio 3, Fersino (L), Mims 10, Mazzaro 1, De Nardi. Non entrate: Villani, Squarcini (L), Bartolucci, Akimova. All. Bernardi.Arbitri: Vagni, Canessa.Note – Spettatori: 6850, Durata set: 27′, 29′, 28′; Tot: 84′.MVP: Fahr.

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    Coppa Italia Frecciarossa: tutti i record di Paola Egonu (che può diventare leggenda)

    Se Paola a un certo punto della sua carriera è diventata Egonu, la stella, la campionessa, il nuovo mito della pallavolo italiana, è perché molte delle pagine più esaltanti della sua storia le ha scritte proprio durante le finali di Coppa Italia. Unica giocatrice a vantare tre titoli di Mvp (2018, 2021, 2022), ha già messo le mani su ben 5 Coppe Italia, le prime due vinte con la maglia di Novara, le successive tre con quella di Conegliano. Coppe tutte conquistate una di fila all’altra per cinque stagioni consecutive a cavallo tra il 2018 e il 2022. Se Conegliano è stata ospite fissa dell’ultimo atto della Final Four negli ultimi otto anni, Paola Egonu lo è stata per le ultime sette stagioni ma con la bellezza di tre squadre differenti.

    ALZO L’ASTICELLA A… 42!Ovviamente, in queste sette partecipazioni, qualche record porta già da tempo il suo nome. Detto degli MVP, ad oggi Egonu è anche la giocatrice che dal 2010 ad oggi ha segnato il maggior numero di ace in Coppa Italia (46), ma soprattutto quella che ha stabilito uno score personale pazzesco di 42 punti in occasione del match dei quarti di finale del 10 marzo 2021 tra Conegliano e Busto Arsizio. Dicasi quarantadue punti in quattro set! Di anni quel giorno Paola ne aveva ancora 22…

    VUOI ESSERE LEGGENDA?Questo weekend di Bologna, dunque, potrebbe diventare un ulteriore appuntamento con la storia per Egonu, ma anche per il club. In caso di vittoria della Coppa Italia, per di più contro pronostico, per Egonu si tratterebbe della sesta vinta con tre squadre diverse. Per la Vero Volley del primo titolo nazionale di Serie A1 dopo i successi a livello continentale in Challenge Cup (2017/2018) e Cev Cup (2020/2021).

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    Coppa Italia Frecciarossa, tutti in carrozza destinazione… Conegliano? Sì secondo il voto popolare

    Anno nuovo, stessa storia? Il weekend di Coppa Italia di Serie A1 negli ultimi cinque anni ha visto il trofeo mettersi in viaggio in direzione Veneto per finire nella ricca bacheca dell’Imoco, in una ‘stanzetta’ che ormai immaginiamo stia diventando grande quanto tutto il Palaverde… e anche in questa stagione sembra che nessuno abbia dubbi sulla sesta vittoria consecutiva delle Pantere, la settima negli ultimi nove campionati. Il nostro sondaggio (chiuderà a mezzanotte di venerdì 7 febbraio) sta dando un risultato inequivocabile (ultimo aggiornamento,venerdì 7 febbraio, ore 12.00: Imoco 65% delle preferenze).

    VERSO IL RECORDIn caso di successo, Conegliano diventerebbe la squadra più vincente in Coppa Italia, con 7 trofei, superando in un sol colpo Bergamo e Ravenna. Stesso dicasi per Moki De Gennaro che, sempre a quota 7, raggiungerebbe l’ex compagna Robin De Kruijf, attuale primatista in solitaria. Al secondo posto, a quota 6, salirebbe Wolosz eguagliando Bernardi (6 Coppe Italia vinte con la Teodora Ravenna tra il 1980 e il 1991).LE ULTIME FINALI VINTELa storia vincente dell’Imoco in Coppa Italia è iniziata nella stagione 2016/17 con un combattuto 3-0 (25-23, 25-22, 25-23) ai danni della Liu Jo Nordmeccanica Modena. Nei due anni successi fu Novara ad alzare il trofeo battendo in finale sempre Conegliano, dopo di che ha avuto inizio il filotto delle Pantere: stagione 2019/20, 3-0 (25-20, 25-18, 25-16) ai danni della Unet E-Work Busto Arsizio; stagione 2020/21 e 2021/2022 rivincita ai danni di Novara con successi per 3-1 (25-17, 25-23, 22-25, 25-18) e 3-2 (19-25, 19-25, 25-21, 25-22, 15-13); infine stagioni 2022/2023 e 2023/2024 coppa che si tinge ancora di gialloblu ai danni della Vero Volley Milano, battuta 3-1 (23-25, 26-24, 25-17, 25-21) la prima volta e 3-2 (25-21, 22-25, 25-19, 19-25, 15-11) la seconda. A conti fatti, dunque, se l’Imoco approdasse in finale anche quest’anno, lo farebbe per il nono anno consecutivo!

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