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    Presentato il nuovo Volley Marcianise: “Rappresenteremo al meglio la nostra città”

    La grande famiglia del Volley Marcianise
    Si è svolta ieri sera presso il Cafeinà Eat in Via Mundo 9 la presentazione del Volley Marcianise. Una location curata in ogni dettaglio da Antonio e Riccardo Letizia e Francesco Paolella. L’appuntamento ha richiamato tanti appassionati e tifosi desiderosi di conoscere da vicino i propri beniamini. Presenti al tavolo il Sindaco Antonello Velardi (che ha sottolineato la necessità di costruire il nuovo palasport in città), il Presidente della Fipav Campania Guido Pasciari, il Consigliere Federale Felice Vecchione, il Presidente della Fipav Caserta Gaetano Cinque, il Presidente Dino Sgueglia, Marina Ramelli responsabile relazioni esterne e rapporti istituzionali, Giuseppe Carito top sponsor. Sono stati illustrati obiettivi e programmi per la nuova stagione che è ormai è alle porte. Ovazione per i giocatori e lo staff tecnico che avranno il compito di rappresentare la città di Marcianise in giro per l’Italia della pallavolo. “Onoreremo i colori di questo club – ha detto il tecnico Michele Pacecchi – e siamo pronti per un lungo campionato che ci farà togliere le soddisfazioni che meritiamo”. Un ringraziamento speciale per la Consigliera Francesca Tortora e Raffaele Cangiano, Ceo della Mya Service che da anni ha sposato il progetto biancoblù divenendo ben presto un punto fermo della società. “Abbiamo fatto un ulteriore passo avanti – ha sottolineato il presidente Sgueglia – e grazie al sostegno dei nostri sponsor riteniamo di aver allestito una squadra competitiva in un girone molto difficile come questo. Un ringraziamento speciale a tutti gli sponsor che hanno creduto in noi come Giuseppe Carito e Raffaele Cangiano ma anche tutti gli altri che non fanno mai mancare il loro sostegno. Grazie all’Amministrazione per la vicinanza dimostrata e non ci resta che riempire il ‘Palamoro’. Dovrà essere il nostro fortino inespugnabile”.

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    Nuovo allenamento per Aurispa Libellula che comincia a prendere il ritmo

    Aurispa Libellula torna in campo per un nuovo allenamento congiunto con la Leo Shoes Casarano, dopo quello della settimana scorsa in cui le due compagini hanno aperto gli incontri preseason.
    Mister Peppe Bua, per il sestetto di partenza, sceglie Ciardo in regia, i centrali Pepe e Agrusti, l’opposto Giacomini, i martelli Mazzone e Ferrini, con Giaffreda libero.
    Il primo set scorre sui binari dell’equilibrio, con gli ospiti che maturano un leggero vantaggio e lo mantengono sino al ritorno di Aurispa Libellula (13-13). Rispetto alla prima uscita, i padroni di casa sfoggiano una condizione fisica e atletica in netto miglioramento e anche le trame di gioco diventano sempre più fluide. La battuta diventa il fondamentale decisivo in alcune fasi del set, particolarmente efficace quella di Mazzone (17-15). A turno, trovano punti importanti e giocate convincenti i vari Ferrini e Giacomini (22-19). Il palleggio di Ciardo libera bene le bocche di fuoco di Aurispa Libellula che raggiungono il 25-22.
    Si ritorna sul taraflex con Casarano che parte meglio e prova ad allungare ma Aurispa Libellula si rimette subito in corsa (5-5). Si gioca punto a punto, con Ferrini e Giacomini sugli scudi che evitano la fuga avversaria e ricuciono sul 10 pari. Casarano sembra averne di più, poi i padroni di casa trovano qualche spazio al centro con Agrusti e le seconde linee ma senza riuscire a riavvicinarsi (12-15). Gli ospiti, spinti dall’entusiasmo, mettono il piede sull’acceleratore e, nonostante due buoni attacchi di Ferrini e i colpi di Mazzone, conquistano il set (22-25).
    Il terzo set si apre con la solita altalena nel punteggio, che vede però un’Aurispa Libellula maturare un leggero vantaggio (8-5). L’ingresso di Tulone in regia toglie qualche punto di riferimento agli avversari, ma gli errori in battuta non permettono ai padroni di casa di allungare ulteriormente (13-10). Casarano torna a far male con Cianciotta in battuta (ace pregevole), prima di agganciare gli avversari con un monster block (14-14). Ferrini torna a colpire da posto quattro e anche in battuta, con due ace consecutivi che portano in dote alla sua squadra un buon vantaggio (19-15). Una strepitosa difesa di Morciano, appena entrato, permette di costruire un nuovo attacco vincente, cui seguono i punti degli altri neo entrati Bello e Coppola che chiudono il set sul 25-23.
    Ultimo set che riparte col punteggio in bilico e con Coppola e Bello che si esibiscono in nuovi attacchi vincenti (5-5). Ancora bene la difesa di Morciano e la ricostruzione di Tulone, quindi il solito Ferrini in attacco e il ritorno con cattiveria agonistica di Giacomini (11-10). Casarano trova per due volte l’attacco vincente di seconda con Rampazzo, prima dell’allungo decisivo di Aurispa Libellula che, ai vantaggi, porta a casa il set con Pepe e Giacomini (18-16).
    Aurispa Libellula – Leo Shoes Casarano  (25-22; 22-25; 25-23; 18-16)
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    Altro successo in amichevole, Antonio Libraro: “In netta crescita. Ci faremo sempre trovare pronti”

    Antonio Libraro
    Nuovo successo in amichevole per il Volley Marcianise che piega 3-1 Napoli. Altre buone indicazioni per coach Pacecchi a tre settimane dall’inizio del campionato. Tra i migliori contro i partenopei Antonio Libraro, il regista di una squadra che migliora settimana dopo settimana. “Abbiamo dimostrato di aver sistemato qualche tassello rispetto alla gara contro Sorrento. Ed era anche fisiologico perché siamo all’inizio e questi test servono proprio per capire a che punto sei della preparazione e cosa migliorare. Siamo una squadra di livello, uomini in primis, tutti giocatori disposti al sacrificio, a lanciarsi su ogni pallone senza badare alla fatica e al sudore. Fin dal primo giorno ho visto gente che non si è mai risparmiata e questo è molto importante. Vogliamo farci trovare pronti sin dalla prima giornata perché quest’anno vogliamo dare fastidio a chiunque, indipendentemente dal blasone dell’avversario. Un grosso in bocca al lupo a noi, alla società e li ringrazio per lo sforzo che hanno fatto e stanno facendo per non farci mancare niente”. Poi un appello ai tifosi: “Vi invito tutti al Palamoro per sostenerci perché il vostro calore, la vostra passione e il tifo possono essere determinati. Quest’anno più che mai”.

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    Il relax di Balaso, la Slovenia di Mozic. Orro-Sylla… oro di Napoli!

    Di Redazione I 10 scatti più belli della settimana sono solo su Volley Glamour! Ricordiamo a tutti i lettori di Volley Glamour che è possibile inviarci segnalazioni all’indirizzo redazione@volleynews.it. E’ sufficiente indicarci il link del post Instagram selezionato, unito ad un breve commento. KAJA GROBELNA     Gli occhi sono lo specchio dell’anima, vero Kaja? SARAH FAHR     Oggi […] LEGGI TUTTO

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    Il primo allenamento congiunto tra Aurispa Libellula e Casarano

    Primo test stagionale per Aurispa Libellula che affronta la Leo Shoes Casarano per un allenamento congiunto, prequel della prima giornata di campionato (domenica 9 ottobre) che vedrà opposte proprio le due squadre salentine.
    Mister Peppe Bua sceglie di schierare Ciardo in regia, i centrali Coppola e Agrusti, l’opposto Prespov, i martelli Mazzone e Ferrini, con Giaffreda libero.
    Le due compagini si studiano e arrivano appaiate sul 9-9 dopo un allungo del Casarano. Buoni segnali dall’opposto Prespov, già sciolto e determinante negli attacchi, ma anche dalla ricezione di Giaffreda e dalla regia di Ciardo. Gli ospiti ingranano la marcia e tentano un nuovo allungo, ma Mazzone e Ferrini cominciano a prendere le misure e a sferrare le prime offensive vincenti. Seguono Agrusti dal centro e di nuovo Ferrini per il 15 pari. Risale Casarano bucando spesso il muro avversario. Mister Bua prova qualche avvicendamento con l’ingresso di Tulone e Giacomini, poi ritornano Prespov e Ciardo con Aurispa Libellula che riacciuffa il pari, prima dell’allungo definitivo degli ospiti che chiudono sul 24-26.
    Secondo set che inizia con l’inevitabile altalena nel punteggio, in cui si evidenzia un gioco ancora non fluido per entrambe le squadre che pagano l’inevitabile carico di lavoro della preseason. Si giunge al 10 pari quando un muro di Coppola riporta avanti Aurispa Libellula che non riesce però nell’allungo. Si segnala l’ingresso di Bello tra gli innesti di mister Bua. Casarano risale la china e costruisce un buon vantaggio (18-21), sfruttando la battuta e qualche errore avversario. La forbice non si restringe e il set termina 25-22 per i rossoblu.
    È sempre punto a punto, anche nel terzo set, sino ad un buon turno di battuta di Prespov che prova a spezzare gli equilibri (11-9). Cianciotta è sempre tra i più pericolosi tra gli ospiti e il punteggio torna in parità. Marzolla è l’altra bocca di fuoco ospite, ma un monster block di Coppola prova a spegnere l’entusiasmo di Casarano. I padroni di casa difficilmente sbagliano il fondamentale della battuta (vedi ace di Mazzone) e da quello provano a costruire una mini fuga (17-13). Mister Bua lancia nella mischia anche Riccardo Morciano in palleggio, prima di ripristinare il sestetto di partenza che subisce un piccolo contraccolpo, ma poi vince il set 25-21.
    Termina così il primo allenamento stagionale che serviva per mettere minuti nelle gambe e per provare i primi meccanismi. Le due squadre torneranno ad affrontarsi tra sette giorni per un altro allenamento congiunto.
    Aurispa Libellula – Leo Shoes Casarano 1-2 (24-26; 22-25; 25-21)
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    Fanno la festa a Rocchi

    Più che l’incipit di un fondo, questo è il più banale dei sommari, riassume emozioni domenicali di straordinario e ordinario livello. Siamo un Paese complicato, diviso e fragile, un non-sistema con uno sport che non si merita e per i successi dobbiamo ringraziare chi ogni giorno, settimana, mese e anno riesce a risultare più forte dei blocchi strutturali, mentali e politici.La Juve, ora, l’ordinario. Azzerata la festa, è scattata la rissa e si sono moltiplicate le espulsioni. Elettroshock a parte, anche contro la Salernitana, la migliore del lato destro (potenziale) della classifica, la squadra di Allegri ha mostrato il “bellino” (la ribellione alla sconfitta che stava maturando, la voglia di fare risultato) e il “bruttino” (la mollezza in alcune fasi, le amnesie non solo difensive) di questo inizio di stagione.Mi sto sempre più convincendo che senza quei tre (Di Maria, Pogba e Chiesa) sia una Juve normale, ovvero distante dagli standard naturali, attesi e pretesi. Dopo Parigi lo stesso Allegri ha sottolineato per la prima volta la notevole incidenza su gioco e risultati delle assenze eccellenti: “Provate a togliere l’equivalente di Pogba, Di Maria e Chiesa alle altre squadre” ha detto, “noi dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo, sapendo che le prospettive sono rosee”. Lo vogliamo interpretare come un segno di insicurezza? O, piuttosto, come il modo più chiaro, quasi didascalico, con cui l’allenatore dei livelli, delle categorie che fanno la differenza, ha voluto ricordare che il miglioramento di questo gruppo doveva derivare e ancora deriva dal ritorno del francese e dell’argentino, oltre che dal rientro in pianta stabile di Chiesa?

    Propendo per la seconda opzione. La voglia di antipatia manifestata da Max sabato, poi, altro non è che la reazione all’atteggiamento tenuto dalla stampa dopo il 2-1 in Champions. Nei giorni scorsi una figura di spicco del mondo bianconero si lamentava proprio del fatto che i commenti più benevoli e le manifestazioni di simpatia nei confronti della Juve accompagnino esclusivamente le sconfitte.Ieri ne ha trovata una a metà (il punto non risolve) e adesso i punti sono 10 nelle prime sei partite, 10 su 18, un bilancio preoccupante che, al di là del torto arbitrale, non frena l’ondata critica nei confronti di tecnica e società.

    Di critiche sta facendo la raccolta anche il mondo arbitrale. Marco Giampaolo ha confessato di aver dato del “coglione e arrogante” all’arbitro Fabbri e non soltanto perché sabato sera, dopo l’espulsione di Leao, “ha arbitrato a senso unico” (sono sempre parole sue). Marco è una delle persone più corrette e misurate del nostro calcio: la sua sbroccata mi ha sorpreso, non del tutto però.

    Ieri Daniele Pradè, dirigente pompiere della Fiorentina, dichiarandosi incazzato ha chiesto che in settimana il designatore Rocchi ammetta l’errore commesso da Orsato e collaboratori al Dall’Ara. L’episodio, il gol del 2-1. “Il tocco di Kasius su Dodo (era Quarta, nda) è netto” ha spiegato. “Hanno fatto tre minuti di Var solo per il fuorigioco di Arnautovic. Non va bene”.

    Con gli arbitri se l’è presa anche il presidente del Lecce Sticchi Damiani: “Il Var ci ha già retrocessi, danno grave”. Naturalmente l’avversario, il Monza, ha fatto subito sapere che al 78’ un contrasto Ciurria-Hjulmand avrebbe meritato il rigore.

    È finita l’estate di Gianluca Rocchi che nei giorni scorsi aveva già avvertito i primi effetti del cambiamento climatico quando i suoi Piccinini e Sozza erano stati attaccati da Sarri. Soltanto la sosta per le nazionali e i 50 giorni del Mondiale potranno restituire un minimo di serenità al designatore che in questa fase hot – non potendo pretendere che gli arbitri non sbaglino più e allenatori e dirigenti non protestino – avrebbe bisogno del sostegno pubblico dei presidenti di Figc, Lega e Aia. Non nell’ordine.PS. C’è una dignità meravigliosa, nascosta nella forza che serve a non scendere a compromessi, una dignità costosa e a volte irrinunciabile (cit.). LEGGI TUTTO

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    I ragazzi di Fefé, Poz, Max e Rocchi

    Più che l’incipit di un fondo, questo è il più banale dei sommari, riassume emozioni domenicali di straordinario e ordinario livello. Siamo un Paese complicato, diviso e fragile, un non-sistema con uno sport che non si merita e per i successi dobbiamo ringraziare chi ogni giorno, settimana, mese e anno riesce a risultare più forte dei blocchi strutturali, mentali e politici.La Juve, ora, l’ordinario. Azzerata la festa, è scattata la rissa e si sono moltiplicate le espulsioni. Elettroshock a parte, anche contro la Salernitana, la migliore del lato destro (potenziale) della classifica, la squadra di Allegri ha mostrato il “bellino” (la ribellione alla sconfitta che stava maturando, la voglia di fare risultato) e il “bruttino” (la mollezza in alcune fasi, le amnesie non solo difensive) di questo inizio di stagione.Mi sto sempre più convincendo che senza quei tre (Di Maria, Pogba e Chiesa) sia una Juve normale, ovvero distante dagli standard naturali, attesi e pretesi. Dopo Parigi lo stesso Allegri ha sottolineato per la prima volta la notevole incidenza su gioco e risultati delle assenze eccellenti: “Provate a togliere l’equivalente di Pogba, Di Maria e Chiesa alle altre squadre” ha detto, “noi dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo, sapendo che le prospettive sono rosee”. Lo vogliamo interpretare come un segno di insicurezza? O, piuttosto, come il modo più chiaro, quasi didascalico, con cui l’allenatore dei livelli, delle categorie che fanno la differenza, ha voluto ricordare che il miglioramento di questo gruppo doveva derivare e ancora deriva dal ritorno del francese e dell’argentino, oltre che dal rientro in pianta stabile di Chiesa?

    Propendo per la seconda opzione. La voglia di antipatia manifestata da Max sabato, poi, altro non è che la reazione all’atteggiamento tenuto dalla stampa dopo il 2-1 in Champions. Nei giorni scorsi una figura di spicco del mondo bianconero si lamentava proprio del fatto che i commenti più benevoli e le manifestazioni di simpatia nei confronti della Juve accompagnino esclusivamente le sconfitte.Ieri ne ha trovata una a metà (il punto non risolve) e adesso i punti sono 10 nelle prime sei partite, 10 su 18, un bilancio preoccupante che, al di là del torto arbitrale, non frena l’ondata critica nei confronti di tecnica e società.

    Di critiche sta facendo la raccolta anche il mondo arbitrale. Marco Giampaolo ha confessato di aver dato del “coglione e arrogante” all’arbitro Fabbri e non soltanto perché sabato sera, dopo l’espulsione di Leao, “ha arbitrato a senso unico” (sono sempre parole sue). Marco è una delle persone più corrette e misurate del nostro calcio: la sua sbroccata mi ha sorpreso, non del tutto però.

    Ieri Daniele Pradè, dirigente pompiere della Fiorentina, dichiarandosi incazzato ha chiesto che in settimana il designatore Rocchi ammetta l’errore commesso da Orsato e collaboratori al Dall’Ara. L’episodio, il gol del 2-1. “Il tocco di Kasius su Dodo (era Quarta, nda) è netto” ha spiegato. “Hanno fatto tre minuti di Var solo per il fuorigioco di Arnautovic. Non va bene”.

    Con gli arbitri se l’è presa anche il presidente del Lecce Sticchi Damiani: “Il Var ci ha già retrocessi, danno grave”. Naturalmente l’avversario, il Monza, ha fatto subito sapere che al 78’ un contrasto Ciurria-Hjulmand avrebbe meritato il rigore.

    È finita l’estate di Gianluca Rocchi che nei giorni scorsi aveva già avvertito i primi effetti del cambiamento climatico quando i suoi Piccinini e Sozza erano stati attaccati da Sarri. Soltanto la sosta per le nazionali e i 50 giorni del Mondiale potranno restituire un minimo di serenità al designatore che in questa fase hot – non potendo pretendere che gli arbitri non sbaglino più e allenatori e dirigenti non protestino – avrebbe bisogno del sostegno pubblico dei presidenti di Figc, Lega e Aia. Non nell’ordine.PS. C’è una dignità meravigliosa, nascosta nella forza che serve a non scendere a compromessi, una dignità costosa e a volte irrinunciabile (cit.). LEGGI TUTTO

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    Fabio Mechini sull’amichevole di domani nelle Marche: “Andiamo a Grottazzolina per proseguire il nostro percorso di crescita”

    La Emma Villas Aubay Siena disputerà domani a partire dalle ore 18 il secondo test match del proprio precampionato. Lo farà nelle Marche, al PalaGrotte contro la Videx Yuasa Grottazzolina, squadra neopromossa in Serie A2. È il secondo impegno dei senesi dopo la prima amichevole giocata venerdì scorso al PalaEstra contro la Kemas Lamipel Santa Croce e pareggiata per 2-2. “Si tratta di un altro passaggio per vedere la crescita del gruppo – afferma Fabio Mechini, vicepresidente della squadra senese. – Questa settimana Finoli ha potuto allenarsi pienamente con i compagni. Il tutto nell’attesa che arrivino i tre giocatori impegnati al Mondiale, il primo a farlo sarà Maarten Van Garderen, poi Nemanja Petric e infine Giulio Pinali. Per noi la gara nelle Marche sarà un percorso migliorativo rispetto alla prima amichevole, qualche meccanismo si sarà ulteriormente oliato perché durante gli allenamenti si vede che il team migliora e lavora bene. A parte il risultato l’aspetto più importante è quello di vedere la crescita della squadra in vista della prima giornata di campionato”.
    “Nell’amichevole contro Santa Croce – prosegue Mechini – si sono viste cose interessanti. Si dovranno ulteriormente limitare gli errori, che in una partita di campionato possono fare la differenza. La prossima settimana arriveranno a Siena i tre giocatori che hanno disputato i Mondiali. Non hanno giocato tanto nella rassegna iridata, ma sicuramente per tutti e tre si è trattato di un’esperienza importante che si porteranno dietro nel loro bagaglio. In questi Mondiali ci sono tanti giocatori che sono impegnati nel torneo di Superlega e che quindi affronteremo nei prossimi mesi. A Siena saranno impegnati quest’anno i migliori giocatori al mondo. Al PalaEstra quindi vedremo spettacolo. Siamo molto contenti anche di come sta andando la campagna abbonamenti, a breve taglieremo il traguardo dei primi cento abbonati. La città ha già dimostrato di esserci vicina e lo sarà sin dalla prima partita in casa del campionato”.
    Soltanto a guardare le prime quattro squadre classificate del Mondiale, che si sfideranno ora nelle semifinali, la Polonia schiera Semeniuk che rivedremo tra le fila di Perugia. Del team brasiliano vedremo in azione al PalaEstra Lucarelli e Leal nel match contro Piacenza, Bruninho nel match contro Modena e Flavio Resende Gualberto, nuovo centrale di Perugia. Anche la Slovenia, semifinalista contro l’Italia domani sera alle ore 21, ci presenta altri due avversari di Siena nella prossima stagione di Superlega: Ropret da Perugia e Mozic da Verona. E poi ovviamente c’è la Nazionale italiana, che sta disputando un Mondiale meraviglioso e nelle cui fila c’è pure tanta Emma Villas Aubay Siena: Giulio Pinali, ma anche l’ex senese Yuri Romanò. E poi il fisioterapista Francesco Alfatti e lo scoutman Simone Cruciani che compongono lo staff azzurro insieme ad ex biancoblu come Massimo Caponeri e Ivan Contrario. LEGGI TUTTO