A tutto Blengini: i nuovi arrivi, il caso Zaytsev e… “Scudetto? Dobbiamo essere realisti”
Di Redazione Gianlorenzo Blengini è nella sua Torino, “occupato dalla famiglia e le faccende di casa”, lontano dalla palestra che rivedrà solo a fine estate, non prima di essersi concesso un viaggio “in Grecia o Spagna, non abbiamo ancora deciso”, racconta al collega Andrea Scoppa in un’intervista rilasciata al a Il Resto del Carlino Macerata.Per il coach si tratta della seconda estate con lo scudetto della Lube sul petto. Non c’è due senza tre? Chi può dirlo. Anche la passata stagione i cucinieri erano dati per spacciati nella corsa al titolo, e invece sappiamo bene come sia andata a finire. Ma quest’anno ripetere l’impresa potrebbe essere oggettivamente più complicato e a fornire le ragioni è lo stesso Blengini: “Dobbiamo essere onesti e realisti, sono partiti Lucarelli e soprattutto Simon. Perugia era la favorita già l’anno scorso, figurati ora che si è ulteriormente arricchita. Anche Piacenza è forte, ma avrà bisogno di tempo. Attenzione comunque a Trento, che partirà da un progetto già avviato e quindi più pronta e pericolosa”. Se Lucarelli e Simon sono indubbiamente due pezzi da novanta, va comunque detto che al loro posto ne sono arrivati altri che di talento ne hanno in abbondanza: Mattia Bottolo, che Blengini ha lanciato per primo in Nazionale e che dunque conosce molto bene, e i centrali Isac e Chinenyeze. “Sicuramente avremo molte più opzioni tecnico tattiche – riferendosi anche al fatto che con l’arrivo di Bottolo si risolverà il problema degli italiani/stranieri in campo – e saremo meno prevedibili”. Ultimo ma non ultimo il capitolo Zaytsev, che resterà a Civitanova nonostante la società lo avesse messo sul mercato e dichiarato in più occasioni che gli preferisce Gabi Garcia, ma sulla questione Blengini taglia corto: “Il mio ruolo mi impone di scegliere e schierare la soluzione che rende più forte la squadra, quando saremo tutti in palestra determinerò la cosa”. LEGGI TUTTO