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    Viola Tonello saluta la Futura: “Due anni pieni di emozioni, mi sono sentita a casa”

    Dopo due stagioni intense e ricche di emozioni, si separano le strade di Futura Volley Giovani e Viola Tonello. Una storia d’amore bellissima quella tra il club biancorosso e la centrale ligure, legati a doppio filo sin dall’inizio della carriera di Viola nelle giovanili bustocche lontana dalla sua Genova.

    L’ultima stagione, affrontata con i gradi da capitano delle Cocche, ha confermato le preziose doti da leader e trascinatrice della giocatrice classe 1994. Nei due campionati disputati con la maglia della Futura, Tonello ha messo a referto cifre di assoluto livello: 60 gare e 178 set giocati, 435 punti realizzati con la media del 45,7% di positività in attacco e 85 muri messi a segno.“Sono stati due anni davvero pieni di emozioni. Sono tornata a Busto dopo il periodo del giovanile e mi sono sentita a casa, anche perché Futura ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore. Tenevo già alla maglia, in più avevo voglia di portare avanti il progetto della società e di esserci nel momento in cui avesse fatto il salto. Mi è dispiaciuto che non sia accaduto ma ci abbiamo provato per due anni e sono contenta per il percorso fatto e per le persone che ho incontrato lungo il cammino. Gli amici rimarranno anche se indosserò una maglia diversa. Per me i rapporti interpersonali sono importanti e per fortuna c’è sempre una parte che non andrà di pari passo rispetto alla casacca che indosserò. Mi mancheranno tante cose. Auguro il meglio a tutti e faccio un grande in bocca al lupo a Futura: sarò felice per tutti i successi che raggiungerà. Sarei rimasta per sempre”.

    Foto di Loris Marini

    Il momento più bello con la maglia della Futura: “Di momenti belli in due anni ce ne sono stati tanti. Ogni partita giocata in casa è stata importante perché il PalaBorsani rappresenta un contesto meraviglioso dove giocare. Se però devo sceglierne solo uno, per una questione cronologica dico le tre partite contro Macerata (l’ultimo turno della Pool Promozione e la semifinale playoff, ndr) dove abbiamo giocato una bellissima pallavolo. Dopo un momento di difficoltà ho visto riemergere una squadra compatta e con tanta voglia di rivalsa. È stato bello perché mi ha ricordato quanto mi piace giocare a pallavolo”.

    E il significato di essere capitano delle Cocche: “Essere il capitano di Futura è stato bellissimo, sono stata veramente felice di ricoprire questo ruolo e ho cercato di farlo nel migliore dei modi, con la mia personalità. I valori di base sono stati quelli di mettere la squadra al primo posto, il sacrificio e la disponibilità verso le mie compagne; la positività che cercavo di portare ogni giorno in palestra e l’energia che volevo donare a tutti e trasmettere ogni giorno”.

    “Quest’anno mi è piaciuto veramente tanto giocare a pallavolo. Finché potrò continuerò a farlo e a darmi la voglia di andare avanti sono state le mie compagne, nelle situazioni di difficoltà ma anche in quelle positive. Oltre a questo ho messo in valigia la voglia di vivere altri campionati ambiziosi, perché la fame di rimanere in alto c’è sempre, e l’idea che nonostante tutto le amicizie rimarranno, se sai seminare bene”.

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    Messina, al centro arriva Maria Adelaide Babatunde: “Ci aspetta una stagione di soddisfazioni”

    Ancora un prezioso tassello per Akademia Sant’Anna. Il club messinese blinda il reparto centrale con Maria Adelaide Babatunde. Insieme a Modestino e Olivotto, all’ ex giocatrice di Olbia, San Giovanni in Marignano e Brescia, spetterà il compito di far male a muro e picchiare in attacco con i colpi tipici del suo ruolo.

    Con il suo innesto, la società si assicura le prestazioni di un atleta con esperienza alle spalle e ancora notevoli margini di crescita a disposizione.

    Felice di poter tornare a giocare al Sud, Maria Adelaide spiega anzitutto il nome inconsueto ma al tempo stesso di grande fascino: “Maria si chiamava la nonna dal lato di mamma, mentre Adelaide l’altra dalla parte di papà. Il primo anno che sono andata a giocare fuori, però, hanno iniziato a chiamarmi prima Ade, poi Mari, infine è venuto fuori Baba e da allora mi è rimasto questo come diminutivo”.

    Il suo cognome, invece, racconta anche di origini e culture lontane; papà, infatti, è afro-brasiliano: “E’ cresciuto in Africa; poi, si è trasferito a Roma dove ha studiato. Lì ha conosciuto mamma ed è nata la loro storia d’amore.  Sono andati a vivere in Puglia, dove c’era la famiglia di mamma e vivono tutt’ora. Non sono mai stata nè in Africa, nè in Brasile, ma in futuro mi piacerebbe conoscere questi luoghi”.

    Baba, però, è anzitutto salentina, terra di straordinaria cultura impregnata di note musicali di grande vivacità e dinamismo; il salento lo immaginiamo così: “E’ casa e si sta sempre bene. C’è il mare e mi piace viverlo con lunghe passeggiate; è il mio posto sicuro. A Messina c’è tanto mare e gente solare che ti fa sempre sentire di essere nel posto giusto; sarà un pò come stare a casa. Ho avuto modo di conoscere già la Sicilia ed è davvero meravigliosa”.

    Parlando di pallavolo, dopo le esperienze giovanili con Volley Ruffano, Baba trasferisce a Rimini non ancora diciottenne: “E’ stata la prima volta fuori casa. Inizialmente, c’era tanto timore – non lo nego – anche da parte dei miei genitori. Ma sono stata entusiasta sin da subito e non vedevo l’ora di poter intraprendere questo cammino che mi ha fatto crescere sia sul piano personale che tecnico. E’ anche grazie a questa scelta che sono diventata la persona di adesso”.

    Dopo una breve permanenza in Toscana, Baba torna al Sud, precisamente in Molise: “Ogni luogo è differente ma ti lascia sempre qualcosa dentro. In tutti i posti dove sono stata, ci è rimasto un pezzo di cuore. Ogni città, a modo suo, ti segna e ti lascia qualcosa di positivo”.

    E’ arrivata in serie A relativamente tardi, dopo diversi anni di permanenza in B. La prima società a crederci  Olbia; un’esperienza in cui Baba ha iniziato a pensare di poter arrivare in alto: “Inizialmente la pallavolo era tanta passione. A me piaceva giocare, stare in campo e mi divertivo tanto. Ci sono state varie occasioni in cui mi dicevano di provare a salire di categoria. Poi, finalmente, si è concretizzata questa opportunità proprio con la chiamata di Olbia. Da lì ho iniziato questo percorso”.

    Una stagione in Sardegna, poi la chiamata di uno dei club più apprezzati di tutta la A2, la Consolini Volley, con cui Baba arriva a giocarsi una sfortunata Semifinale Play-Off: “San Giovanni è rimasta nel cuore, sia come società che come posto. Lì si sta molto bene e, non a caso, viene chiamata l’isola felice. Ti fanno sentire a casa, accolta. Eravamo molto unite dentro e fuori dal campo e questo ci ha consentito di arrivare lontano, anche se poi sportivamente non è andata come si sperava. E’ stato comunque un anno molto emozionante il cui ricordo porterò sempre con me. A Brescia, nella stagione passata, invece, la situazione si è messa diversamente da come ci si aspettava, ma ci sono stati comunque aspetti positivi e tante conoscenze che rimarranno compagne di vita”.

    Proprio con Brescia, Baba a inizio Gennaio ha conosciuto la gente del PalaRescifina: “Un ambiente bello e molto caloroso. Da ciò che ho potuto vedere, la società è molto ambiziosa con obiettivi ben definiti e ci mette l’anima per arrivare dove vuole. Non vedo l’ora di entrarne a far parte. Direi che ci aspetta una stagione di soddisfazioni. Ammetto che sarà complicato perchè anche le altre squadre si stanno attrezzando per disputare un buon campionato. Però, sono sicura che con la giusta determinazione e il duro lavoro – e questo è il posto giusto – potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia ha un nuovo opposto: da Pinerolo arriva l’ungherese Anett Nemeth

    La Bartoccini Fortinfissi Perugia ha un nuovo opposto. Dopo quello di Adelina Ungureanu c’è un altro arrivo da Pinerolo, quello dell’ungherese Anett Nemeth. Il direttore sportivo Remo Ambroglini ha selezionato la giocatrice classe ’99 per ricoprire il ruolo di posto 2 nella prossima stagione. Nella scorsa annata a Pinerolo ha giocato 25 partite e messo a terra 245 punti di cui 15 ace. In attacco ha registrato una percentuale di efficienza del 39.1 % e ha messo a referto 22 muri. Andiamo subito a sentire le prime impressioni di Anett Nemeth dopo la scelta di trasferirsi alla Bartoccini Fortinfissi Perugia:

    “Volevo tanto rimanere in Italia – ammette l’opposto –. Visto l’interesse di Perugia e il loro importante progetto non potevo rifiutare questa offerta, soprattutto per la responsabilità che la società mi vuole dare. E naturalmente ho scelto questa città perché so quanto è buona la torta al testo (ride, ndr)”.

    “Mi reputo una giocatrice a cui piacciono le sfide e alla quale piace molto percepire la responsabilità del gruppo. Mi piace mettermi in gioco e cercare di migliorare ogni giorno sia come atleta che come persona. Sotto l’aspetto tecnico mi reputo un’atleta abbastanza completa, in quanto mi piace allenarmi e mettermi alla prova in tutti i fondamentali”.

    Nonostante la giovane età ha alle spalle già importanti esperienze all’estero. “Prima di arrivare in Italia ho ‘programmato’ la mia carriera passo per passo. Partendo inizialmente dal campionato ungherese per poi andare in U.s.a., Germania e infine in Italia. Questo è stato un processo di crescita tecnica e fisica progressivo. Le maggiori difficoltà che ho riscontrato nel campionato italiano sono sicuramente legate all’alto livello tecnico e fisico delle squadre. E, come ultima cosa, nel campionato italiano non esistono partite facili o scontate”.

    Qui Anett Nemeth ritrova Cekulaev, che ha conosciuto al Potsdam, e Ungureanu, nell’ultima stagione anche lei a Pinerolo. “Sono molto amica con loro e mi fa tanto piacere giocare un altro anno con loro. Sono sicura che creeremo un bel gruppo”.

    “Sono già stata a Perugia e ho già conosciuto coach Giovi e il suo staff. Sicuramente ho avuto delle impressioni positive. Mi sembrano tutte persone molto professionali con le quali spero di poter crescere tanto. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con loro”.

    Anett Nemeth vanta anche esperienze importanti con la nazionale ungherese con la quale è tutt’ora impegnata: “Con la nazionale sto sicuramente vivendo una buona esperienza formativa. Nell’ultimo anno abbiamo iniziato questo nuovo progetto, dove sono state inserite molte giovani con l’obbiettivo di crescere e cercare di alzare il livello di gioco. Per fare questo, questa estate parteciperemo alla Silver League e in una seconda parte avremo le qualificazioni ai prossimi Europei”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Prende forma la nuova Tecnoteam Albese Volley Como: ecco Sara Tajè

    Prende sempre più forma – giorno dopo giorno – la nuova Tecnoteam Albese Volley Como che è attesa alla sua quarta stagione di fila in serie A2. Giorni di annunci in casa albesina: le conferme, finora, sono quelle del coach Chiappafreddo e del suo staff, del capitano (centrale) Veneriano e della banda Longobardi. Poi il capitolo partenze: dalla palleggiatrice Nicolini alla centrale Meli, dalla banda Bulaich all’opposta Zatkovic senza dimenticare il libero Silvia Fiori che ad Albese ha lasciato – per sua stessa ammissione – un pezzo di cuore. Ma la “chiamata” di Trentino” – ad un passo dalla famiglia a Merano – è stata decisiva per questa scelta di vita del bravissimo libero, una delle strepitose protagoniste dell’ultima stagione in casa Tecnoteam.

    Negli ultimi giorni il nuovo roster si è quasi completato con l’annuncio dei nuovi acquisti che si aggiungono a Pericati (libero) ed alla schiacciatrice Grigolo: da Lecco la palleggiatrice Rebecca Rimoldi, da Montecchio l’esuberenza di Giorgia Mazzon come opposto, in cerca di rilancio dopo una stagione che l’ha vista fermata da un infortunio. Ora è in ripresa:”Non vedo l’ora di tornare in campo e di dare il mio contributo: sono pronta e carica”.

    E in queste ore anche la conferma dell’arrivo in maglia Tecnoteam della centrale Sara Tajè, nata a Novara il 3/12/98, alta 1,87 centimetri. La sua carriera è sempre stata in A2 con una bella – e intensa – parentesi nell’anno del Covid alla Igor Novara: coach Stefano Lavarini l’ha fatta anche debuttare nella massima serie.

    Debutto nel 2015 con Trecate e anno successivo con Monticelli Brusati (in B1), poi il passaggio in A2 a Caserta, quindi Olbia, Macerata e Sassuolo prima della chiamata di Lavarini alla Igor. Una stagione a Novara, poi Soverato, Olbia in A2, in entrambi i casi ha giocato contro la Tecnoteam Albese), nell’ultimo anno ad Offanengo in A2 dove ha trascinato le compagne alla salvezza con tutta la sua esperienza sotto rete.

    Sara è stata di recente a colloquio con il presidente Crimella che è rimasto soddisfatto della ragazza e del suo entusiasmo per questa nuova avventura. Squadra quasi sistemata anche se mancano ancora alcuni tasselli. Il Ds Mozzanica li annuncerà nelle prossime settimane. Il raduno della squadra fissato ad agosto.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Pineto dà il benvenuto a Matteo Zamagni

    Matteo Zamagni è il nuovo centrale dell’ABBA Pineto. Terzo e importante rinforzo per il sodalizio biancoazzurro, che si assicura le prestazioni dell’esperto giocatore reduce dall’esperienza con la maglia della Delta Group Porto Viro. Classe 1989, originario di Cesena, Matteo Zamagni rappresenta un’eccellenza della Serie A2 Credem Banca, categoria di cui il prossimo anno, per la prima volta con Pineto, calcherà i campi per la 14esima stagione, la nona consecutiva. Tante maglie in carriera: detto di Porto Viro, in precedenza Zamagni ha giocato con Castellana Grotte, Reggio Emilia, Siena, Spoleto, Matera, Potenza Picena e Perugia; gli esordi tra i senior risalgono al 2005 coi romagnoli del Bellaria.

    Palmares importante: una Coppa Italia e un campionato di A2 vinti con Reggio Emilia nel 2022 e, nella stessa categoria, altri due campionati vinti nel 2011 sempre coi ravennati e nel 2012 con Perugia.

    L’ABBA Pineto si assicura un giocatore con doti importanti sia a muro – 195 centimetri per il nuovo centrale – che in fase d’attacco. Nella stagione 2023/24 Zamagni ha garantito a Porto Viro un totale di 199 punti, di cui 147 in attacco e 45 a muro (con l’aggiunta di sette ace). In carriera ha già raggiunto le quattro cifre: sono 1052 i punti totali nel campionato di Serie A2.

    Le prime parole del neo-centrale biancoazzurro Matteo Zamagni: “Ovviamente sono molto contento di arrivare a Pineto. Sono felice di ritrovare Paolo Di Silvestre, col quale mi sono trovato molto bene nell’anno a Castellana. Non vedo l’ora di conoscere l’ambiente, in particolare i tifosi che ho già avuto modo di vedere quando sono venuto a giocare lì in stagione: l’ambiente è veramente caldo e il tifo può essere l’uomo in più della nostra stagione. Il Pala Santa Maria dovrà diventare il nostro fortino. Avremo da subito bisogno di creare un bel gruppo. Sarò uno dei più grandi in termini di età, per cui spero di essere un punto di riferimento per i più giovani e di dare il mio aiuto a tutta la squadra. Sono già carico e non vedo l’ora di iniziare”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lecce conferma Michele Deserio al centro

    Aurispa DelCar Lecce ufficializza la riconferma del centrale Michele Deserio, anche per la stagione 2024/25 di Serie A3 Credem Banca. Il direttore sportivo Antonio Scarascia, nel costruire la squadra di concerto con l’allenatore Tonino Cavalera, mette così il primo tassello al roster del prossimo anno, sulle basi di un gruppo che, per buoni tratti del campionato, ha dato ottime garanzie e discrete soddisfazioni.

    Sono queste le motivazioni che hanno portato alla volontà di ripartire da Deserio, una delle garanzie della passata stagione che, dopo un inizio complicato a causa di un infortunio, ha saputo prendersi un posto da titolare inamovibile, contribuendo a raggiungere gli obiettivi, con 21 presenze e 112 punti all’attivo.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Piacenza: Gianluca Galassi è un nuovo centrale biancorosso

    Gianluca Galassi, centrale nato a Trento, campione del mondo in carica con la nazionale azzurra, vestirà la maglia di Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza nelle prossime tre stagioni. Classe 1997, 201 centimetri di altezza, nelle ultime cinque stagioni Gianluca Galassi ha vestito la maglia del Vero Volley Monza.

    Gianluca Galassi ha giocato otto stagioni in SuperLega ed una in A2. Nella massima serie ha disputato 258 incontri di cui 131 vinti: 1742 i punti messi a segno dal centrale di cui 1210 in attacco, 143 ace, 389 muri.

    È stato nominato nel 2021 Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2022 ha ricevuto il Collare d’Oro al Merito Sportivo.

    A 15 anni ha iniziato la sua carriera sportiva militando nel settore giovanile del Trentino Volley dove è rimasto fino al 2015 partecipando ai campionati di serie C e serie B1 e vincendo 2 Junior League (2014, 2015), 2 campionati italiani Under 19 (2014, 2015 risultando MVP in entrambi gli anni), 1 campionato italiano Under 17 (2013), 1 campionato italiano Under 16 (2012) e 1 Trofeo delle Regioni nel 2012.

    Nella stagione 2015-2016 è stato ceduto in prestito al Club Italia e ha giocato il campionato di A2 per poi passare nella stagione successiva a Milano in SuperLega dove è rimasto per due anni.

    Nuova maglia nella stagione 2018-2019: entra a far parte del roster della Sir Safety Perugia e si aggiudica la Coppa Italia. Nella stagione successiva si trasferisce a Monza dove è rimasto per cinque anni vincendo una Coppa Cev (2021-2022). Nell’ultima stagione ha giocato la finale della Coppa Italia e la finale scudetto oltre alla finale della Challenge Cup.

    In Nazionale Gianluca Galassi nel 2019 è stato convocato nella squadra maggiore dopo aver giocato nelle formazioni giovanili. Nel 2015 veste la maglia della nazionale azzurra Under 19 con cui vince la medaglia d’argento al Campionato Europeo, e a luglio dello stesso anno ha partecipato al Torneo 8 Nazioni conquistando la medaglia d’oro e il bronzo al XIII Festival Olimpico della gioventù europea. Tra agosto e settembre 2015 ha partecipato al Campionato Mondiale Under 19 e al Campionato Mondiale Under 21. Tra il 2016 e 2017 ha fatto parte della Nazionale Under 20 e Under 21, giocando il Campionato Europeo, dove viene premiato come migliore centrale, e anche il Campionato Mondiale di categoria.

    Con la Nazionale maggiore ha vinto nel 2019 la medaglia d’oro alla XXX Universiade e al Campionato Europeo 2021 e nel 2022 ha conquistato un altro oro questa volta al Campionato Mondiale dove viene premiato anche come miglior centrale mentre nel 2023 ha messo al collo la medaglia d’argento al Campionato Europeo.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Bisonte ha scelto: Simone Bendandi è il nuovo allenatore

    Il nuovo allenatore de Il Bisonte Firenze è Simone Bendandi, che sarà coadiuvato da Federico Chiavegatti come vice e da Maurizio Gardenghi come preparatore atletico: queste le nuove figure dello staff tecnico della prima squadra presentate oggi in conferenza stampa a Palazzo Wanny, alla presenza del patron Wanny Di Filippo e del presidente Elio Sità.

    Per Simone Bendandi, reduce dal biennio come assistente di Marco Gaspari nell’Allianz Vero Volley Milano, sarà la prima volta da capo allenatore in A1. Grandi trascorsi invece per Maurizio Gardenghi, che nelle ultime due stagioni ha lavorato a Casalmaggiore ma che nella sua lunga carriera da preparatore atletico vanta esperienze a livello maschile e femminile sia con la nazionale che con i club di A1. A completare lo staff tecnico saranno la team manager Valentina Tiloca, l’assistente allenatore Carlo Maria Mitti, lo scoutman Lorenzo Librio e il responsabile dei fisioterapisti Michele Savarese, tutti confermati dalla scorsa stagione. Nel corso della conferenza stampa, il presidente Elio Sità ha parlato anche del nuovo corso del settore giovanile del club, presentando il progetto Il Bisonte Volley Company.

    Foto de Il Bisonte Firenze

    Le parole di Simone Bendandi: “È un grande piacere essere qui e voglio esprimere enorme gratitudine al patron e al presidente per avermi dato l’opportunità di allenare in A1 e soprattutto in questa società che stimo tantissimo. Il Bisonte è un club storico e solido, e credo che poter lavorare qui sia molto ambito e prezioso per me e per noi nuovi dello staff. Quello che faremo è infondere nella squadra lo spirito di appartenenza e di identità a cui io tengo tantissimo: ultimamente questo aspetto sta un po’ mancando in generale, invece credo sia ampiamente rilevante, così come l’entusiasmo e il rispetto per il nostro lavoro. Mi piace tantissimo curare l’aspetto personale, perché nel nostro sport il 30% è tecnica ma il 70% è far star bene le giocatrici e motivarle. Abbiamo costruito una squadra giovane e molto divertente e vogliamo innanzitutto appassionarci a noi stessi, perché solo facendo questo saremo in grado di infondere passione a chi verrà a tifarci. Non vedo l’ora di poter esordire, già a partire dalla preparazione, e di conoscere le ragazze: vogliamo divertirci, il che non significa prendere le cose alla leggera ma mettersi in gioco sempre e rendersi disponibili alla squadra”.

    “Ringrazio la società, Elio e Wanny mi hanno lasciato subito buone impressioni ed è molto importante che ci sia rispetto reciproco – così Federico Chiavegatti. – Con Simone ho già avuto il piacere di lavorare, è un’opportunità che ho colto al volo e sono sicuro che ci divertiremo”.

    “Io ho sempre grande entusiasmo quando arrivo in una nuova società: sono felice di essere qui e di poter iniziare questa avventura – aggiunge Maurizio Gardenghi .- Ho visto una società organizzatissima e non è una cosa scontata: in tanti altri ambienti non c’è questa efficienza, quindi c’è ancora più entusiasmo. Conosco già molti membri dello staff e anche diverse giocatrici, quindi mi sento a casa”.

    Le parole di Elio Sità: “Innanzitutto voglio parlare delle voci di qualche mese fa su un nostro possibile passo indietro. Tutto era scaturito da una mia frase pronunciata in un momento particolare, in cui avevo detto di non riconoscermi più in questo mondo e che era meglio mandare tutti a quel paese: si era creata una situazione insostenibile, con alcune giocatrici con poco attaccamento che già a dicembre avevano avviato contatti con altre società, ma mai abbiamo pensato di chiudere un’avventura del genere, soprattutto nella stagione che sfocerà nel cinquantesimo anniversario del club. Siamo ripartiti con diverse nuove giocatrici ma anche con un nucleo importante di confermate: non sono soddisfatto di come sono andate le ultime due stagioni, ma le responsabilità sono di tutti e in primis del presidente. Abbiamo deciso di costruire una squadra molto giovane, con ragazze di interesse nazionale e solo un paio di straniere che già conoscono bene il nostro campionato, e ringrazio Simone per aver accettato con molto entusiasmo e per aver sposato subito il progetto: ha voluto Federico per il passato insieme e gli ho dato fiducia al 100%, in più abbiamo preso Maurizio che ha un trascorso importante. Sono contento del lavoro che abbiamo fatto finora, la società è impostata in modo serio grazie soprattutto a Wanny e l’obiettivo è far divertire le persone e passare un anno tranquillo e sereno. Riguardo il settore giovanile, a fine stagione ho deciso di convocare i presidenti delle società consorziate e chiudere l’esperienza del Volley Art, perché non mi è piaciuto il comportamento di determinati elementi. Abbiamo deciso di ripartire in modo abbastanza importante, coinvolgendo Loreno Fiesoli che è l’artefice degli anni della Sestese in serie A ma anche di tanti altri progetti: alcune società del consorzio sono rimaste con noi, altre sono uscite, e nascerà un nuovo progetto, Il Bisonte Volley Company, con uno slogan ben preciso che è ‘Educazione, Correttezza e Crescita’. Quando si lavora sul settore giovanile il focus deve essere su questi aspetti: ripartiamo con più energie rispetto a prima, Matteo Rovai e Carlo Maria Mitti guideranno l’Under 18 che farà anche il campionato di serie regionale, mentre Alessandro Bruni lavorerà con le più piccole. La società è viva e va avanti a tutti i livelli”.

    Le parole di Wanny Di Filippo: “L’unica cosa che chiedo è che ci sia grande rispetto fra lo staff e le ragazze: noi siamo l’unica società di A1 che ha un impianto di proprietà, e il ct dell’Italia Julio Velasco mi ha detto che Palazzo Wanny è il più bel palazzetto d’Italia”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO