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    Federica Stufi a Bergamo: “Una sfida e una gioia tornare dove ho iniziato”

    Di Redazione Adesso è ufficiale: Federica Stufi vestirà la maglia del Volley Bergamo 1991 nel prossimo campionato. La centrale fiorentina, classe 1988, arriva dalla Bosca S.Bernardo Cuneo al termine di una stagione che l’ha vista tra le migliori nelle classifiche di rendimento del suo ruolo. Stufi, che nel suo palmares conta la vittoria di una Coppa Italia e una Champions League, torna a Bergamo 9 anni dopo la sua prima esperienza orobica, nel lontano 2013-2014: “Una sfida e una gioia tornare in un posto dove sono stata bene e dove ho un pezzetto del mio cuore. Per me Bergamo significa fare della bella pallavolo e ritrovare persone a cui sono rimasta legata“. “Solo poche settimane fa – ricorda Stufi – sono stata qui da avversaria e mi ha colpito rivedere al Palazzetto i tifosi storici che ci seguivano quando indossavo la maglia rossoblù. Mi è sembrato di sentire un messaggio bello e forte: voglia di lottare sempre, indipendentemente dalla squadra che si ha davanti, e con la speranza di raggiungere qualunque risultato“. Stufi non trattiene l’emozione e l’entusiasmo per la nuova avventura: “Bergamo ha vissuto di pallavolo e ha visto passare grandi giocatrici. È sempre stata vista come il top nel mondo della pallavolo, per anni la società vincente per eccellenza. Ma è stata anche la società da cui ho iniziato, giocando nell’Esperia Cremona che era una società affiliata al Volley Bergamo. Perciò essere qui oggi è fantastico. Ora ho un bagaglio di esperienza in più, ma la voglia di giocare e di allenarmi non è cambiata mai dalla prima volta che mi sono messa a giocare a pallavolo in una piazzetta“. Tra le tante esperienze vissute, l’ultima stagione ha lasciato un segno importante per Federica: “È stato un campionato bellissimo, perché si sono innescate molte energie in una città dove abbiamo fatto appassionare alla pallavolo tante persone e dove ho avuto la possibilità di esprimermi, perché c’era un palleggiatore che credeva nel gioco dei centrali. Mi sono divertita tantissimo e ho avuto moltissimo a livello emotivo. Vengo a Bergamo con la serenità che mi ha dato quest’ultima stagione e vengo a costruire qualcosa di bello. Credo veramente in questo progetto“. La centrale ritroverà Stefano Micoli, con cui le strade si erano già incrociate in passato: “Sono felice di reincontrarlo. Le squadre di Micoli sono sempre molto consapevoli dei propri mezzi. Lo conosco bene: a Bergamo ha sempre fatto bene, penso sia un tecnico con occhio critico, non lascia nulla al caso, analizza, studia. È una grandissima persona che crede nel suo lavoro e ci mette tutto se stesso“. La neo rossoblù ha le idee chiare anche sul gruppo che sta per nascere per la nuova stagione: “Penso saremo una squadra mixata tra esperienza e novità. Voglio provare a trasmettere alle mie compagne la tranquillità nei momenti difficili, nei punti più caldi, perché a volte quello che mette in difficoltà un atleta è l’emotività, non la forza fisica, non l’allenamento. Nei momenti incandescenti, bisogna rimanere lucidi. Dovremo fare la nostra strada, trovare il nostro ritmo. Se lo troveremo, sarà difficile per tutti gli avversari giocare contro di noi“. Prima di tuffarsi nella nuova avventura, però, una piccola pausa: “Sarà un’estate di viaggi, beach volley e allenamenti. Voglio caricarmi di belle vibrazioni per essere pronta per Bergamo!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giulia Gennari e la brasiliana Lorrayna tra gli obiettivi di Bergamo

    Di Redazione Sottotraccia e senza quasi mai apparire sulle pagine dei giornali, il Volley Bergamo 1991 è già da tempo impegnato nella costruzione della squadra per la prossima stagione. Ieri è arrivato il primo tassello ufficiale, la conferma dell’allenatore Stefano Micoli, ma la composizione del mosaico è già molto più avanzata e andrà a formare un’immagine molto diversa rispetto a quella della stagione appena conclusa. Molte infatti saranno le partenze, tra cui quelle del capitano Sara Loda e di Emma Cagnin (dirette a Pinerolo?), anche se il mercato parte da una conferma che vale quanto un acquisto: quella di Khalia Lanier, inseguita da diverse squadre, ma alla fine probabilmente destinata a restare a Bergamo per il terzo anno consecutivo. Alla corte di Micoli potrebbero rimanere anche l’altra statunitense Mackenzie May e la centrale croata Bozana Butigan, in un reparto che – secondo L’Eco di Bergamo – vedrà il ritorno dopo 8 anni dell’ex Federica Stufi, e in cui la società orobica è interessata anche alla giovane Emma Graziani da Firenze. In attacco un rinforzo importante potrebbe essere l’opposta Lorrayna, talento classe 1999 del Barueri, nel giro della nazionale brasiliana e seguita anche da altre squadre europee. C’è poi in ballo un possibile tris di arrivi da Conegliano: molto probabile quello di Giulia Gennari, che avrebbe una chance importante da titolare, affiancata dalla confermata Sofia Turlà. La regista romana potrebbe portare con sé anche l’opposta Giorgia Frosini e, soprattutto, l’ambitissima schiacciatrice Loveth Omoruyi, anche lei in cerca di spazio per crescere ancora: per quest’ultima, però, c’è da vincere la concorrenza di Busto Arsizio. LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – Nobiltà RossoBlu: “Lealtà e correttezza, i valori della pallavolo”

    Di Agnese Valenti Continua il nostro viaggio nel mondo delle tifoserie di volley, alla scoperta delle sensazioni, dei punti di vista e delle criticità di una componente fondamentale dello sport che amiamo. Questa volta torniamo nel settore femminile per conoscere un’altra realtà storica del tifo italiano, la Nobiltà RossoBlu, con il suo rappresentante Paolo Remondini, membro del gruppo da quasi trent’anni. Oltre a sostenere da sempre i colori di Bergamo, uno dei club più titolati d’Italia, la tifoseria organizzata della città orobica ha una caratteristica unica: a partire da quest’anno, con la nascita del nuovo Volley Bergamo 1991, è parte integrante della società con due suoi rappresentati (tra cui lo stesso Remondini) ed espone il proprio logo direttamente sulle maglie delle giocatrici, a conferma di un legame inscindibile. Che si è manifestato in tutta la sua potenza nel giorno dell’ultima partita di regular season contro Conegliano, quando atlete e membri dello staff hanno raggiunto i supporter in curva per festeggiare insieme la salvezza. Foto LVF/Rubin Come nasce la Nobiltà RossoBlu? “Tutto inizia nel 1993, quando la squadra era ancora agli esordi in Serie A2: un gruppo di ragazzi, chiaramente inizialmente poco numerosi, si è avvicinato a questa società che l’ha appassionato fin da subito. A Bergamo il calcio è lo ‘sport nazionale’, ma un po’ per gioco ci siamo avvicinati anche al volley, ed è nato l’amore che poi ha portato alla creazione ufficiale del gruppo. La scelta del nome è stata fatta per dare un segnale di lealtà e correttezza, e perché ci piaceva il nome ‘nobiltà’ associato ai nostri colori. In questi 29 anni ci sono stati ricambi generazionali, tante persone nuove, due epoche diverse. Il volley è cambiato tantissimo: noi abbiamo iniziato quando non c’era il rally-point system, che è arrivato dopo una decina d’anni. Le partite, allora, duravano dalle tre ore alle tre ore e mezza: dalle 18 si poteva finire alle 22.30! In ogni caso, siamo stati bravi e fortunati, perché 30 anni non sono una cosa da tutti i giorni, al di là della squadra vincente e dei trofei: il tempo passa e le persone cambiano, trovare il ricambio generazionale e l’entusiasmo non è semplice, soprattutto in una città che vive per il calcio. Però diciamo che siamo ancora qua! Abbiamo vissuto tutte le epoche della pallavolo a Bergamo: dal Volley Club Bergamo iniziale, con quattro scudetti, all’era Foppapedretti iniziata nel 2000, all’era Zanetti degli ultimi tre anni e infine a questa nuova realtà nata l’anno scorso“. Foto Nobiltà RossoBlu Com’è cambiato il rapporto con la squadra, ora che ne siete parte integrante? “Siamo sempre stati fautori dell’autonomia decisionale totale tra tifoseria e società, nel senso che c’è e c’è sempre stata collaborazione tra le parti, ma anche indipendenza: ciò vale anche per quest’anno, in cui due di noi sono entrati come soci fondatori della nuova società. Ci abbiamo sempre tenuto che il gruppo debba muoversi indipendentemente dalla società, anche a livello economico: non abbiamo mai voluto, e non vorremmo mai, produrre del materiale a spese degli sponsor, oppure organizzare dei pullman e farceli pagare. Secondo noi, la passione deve essere genuina e le due entità devono rimanere ‘separate’: ognuno deve fare il proprio percorso. Noi non mettiamo becco sulle questioni tecniche che vengono prese dalla società, così come la società, con cui comunque siamo sempre andati d’accordo, non ha mai messo parola nelle scelte della tifoseria“. Foto LVF/Rubin Ha citato termini come “lealtà” e “correttezza”: spesso il tifo della pallavolo è associato a queste parole. Pensa che sia un tipo di tifo diverso rispetto a quello degli altri sport? “Sicuramente lo è. Credo che chi si avvicini alla pallavolo, quantomeno nell’ultimo decennio, sia assolutamente cosciente di questa cosa: tutti sanno che l’atmosfera non è quella di altri sport, senza nulla togliere al basket e al calcio che sono due discipline che seguo personalmente, che mi piacciono e che mi appassionano. Negli ultimi anni si è fatta sempre più forte questa caratteristica del tifo del volley: 25 anni fa comunque la scaramuccia era quasi all’ordine del giorno, anche se il pubblico era molto meno numeroso, e anche 15 anni fa qualche attimo di tensione c’è stato tra tifoserie in alcuni palazzetti. Ormai, da circa un decennio, è un ambiente amichevole in qualsiasi palazzetto si vada“. Foto LVF/Rubin Come avete vissuto il periodo della pandemia e la lontananza dai palazzetti? “Molto male, è stato molto brutto, come credo per tutte le tifoserie e per tutto il resto del pubblico! Ci siamo accorti, viaggiando, che tutte le piazze in Italia, anche quelle con un ottimo seguito, hanno pagato in termini numerici la pandemia. Probabilmente la gente, abituata a non muoversi più e impaurita, soprattutto nei primi periodi, ha un po’ abbandonato i palazzetti. Ho visto questo comune denominatore in tutti i palazzetti dove siamo stati. Forse influisce anche il fatto, sempre legato al Covid, che il biglietto debba essere nominale: questo obbligo forse ha rallentato un po’ l’entusiasmo di andare in trasferta con la squadra. È stato anche così con il calcio: non eravamo abituati, ed è un cambio di mentalità che bisognerà inculcare nella testa delle persone, ci vorrà un po’ di tempo. Speriamo che con la fine della pandemia si ritorni al classico biglietto preso mezz’ora prima della partita al botteghino. Il 70% del pubblico che va al palazzetto compra il biglietto il giorno stesso della partita, mentre solo il 30% lo compra online in precedenza, per non parlare dell’abbonamento. Questo ha un po’ frenato il pubblico nei palazzetti, a mio modo di vedere. O si cambia la mentalità abbastanza alla svelta, oppure si torna indietro. Poi, essendo abituati a ritrovarsi ogni due settimane al palazzetto e due volte al mese in trasferta, è chiaro che seguire in tv e da smartphone la partita non è stata sicuramente una cosa piacevole. Così come non fare più la comparsata all’allenamento post-lavoro, per vedere come va. È stato un cambio totale e radicale delle abitudini che, nel mio caso, coltivavo da 27 anni!“. Foto LVF/Rubin Lei crede che ci siano altre problematiche, non legate alla pandemia, che possano allontanare i tifosi dai palazzetti? “Quando ho iniziato, 27 anni fa, le partite si giocavano alle 17.30, ed era un buon orario, soprattutto per quelle piazze, come Bergamo, oppure come Firenze quando giocava al Mandela, in cui le persone andavano al palazzetto dopo essere uscite dallo stadio. Cambiando anche radicalmente l’orario del calcio, con tantissime partite in mille orari diversi, questa cosa perde valore. Credo che spostare la partita alle 18 sia stato pagato un po’ all’inizio, mentre ora le persone si sono adeguate. Poi ci sono le esigenze televisive: benissimo il sabato sera alle 20.30, anche perché ritengo che i due commentatori di Rai Sport siano davvero eccezionali e competenti! Forse è un problema maggiore quando si parla della diretta su Sky: è chiaro che la partita alle 19.30 della domenica sfavorisce soprattutto la tifoseria che si muove in trasferta, ma sono i dazi che si pagano quando si vince un Europeo: sono bei dazi! Si comincia ad accorgersi che c’è anche la pallavolo, con Sky che investe. Per il caro biglietti, lascio ancora un attimo in stand-by la situazione, in quanto capisco che con le limitazioni di capienza non si possano mantenere dei prezzi ultra-popolari. Il costo del palazzetto è identico: le partite si fanno, i collaboratori devono presenziare durante le partite, il servizio campo c’è, gli allenamenti si fanno, la macchina continua a muoversi, ma con una capienza fino a poco tempo fa al 60%. Costi uguali, introiti diminuiti della metà: speriamo che con il 100% di capienza introdotto all’inizio del mese, e soprattutto a partire dall’anno prossimo, si possa tornare ad un equilibrio che faccia il bene sia del tifoso che, chiaramente, della società“. Foto Nobiltà RossoBlu Concludo chiedendole di riepilogare qualche momento indimenticabile della sua vita da membro della Nobiltà RossoBlu. “Chiaramente siamo stati molto fortunati negli anni, perché siamo la tifoseria della squadra più storica, l’unica piazza rimasta da quando ho iniziato a seguire io il volley. Purtroppo di tutte le squadre storiche, penso ad esempio a Matera o Ravenna, siamo gli unici ancora in A!. Siamo stati fortunati anche a livello di vittorie: scegliere uno o due momenti belli è pressoché impossibile! Ovviamente, le vittorie a cui sono più legato sono quelle degli inizi: il primo scudetto a Modena nel 1995, la prima Champions League a Bergamo, i quattro scudetti di fila tra ’95 e ’99… Mi attirerò le antipatie degli amici del Baluardo (tifoseria di Novara, n.d.r.), ma quella finale a Novara, sotto due partite a zero e due set a zero, con match-point a ripetizione per loro, e vinta in rimonta è stata forse la Finale Scudetto più incredibile da quando ci sono i play off! Un ribaltone del genere non si era mai visto e non si è più visto, quella sicuramente è stata un’esperienza che si ricorderà ancora a lungo. È stato forse lo scudetto più bello, mentre il più inatteso direi quello del 2007, perché le altre squadre si erano molto rafforzate rispetto alla nostra. Circoscrivere è difficile: la Champions a Zurigo, la Champions a Cannes… chiedere quale è stata la più bella è come scegliere se vuoi più bene alla mamma o al papà!“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu (continua) LEGGI TUTTO

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    Bergamo, l’incasso del match con Conegliano devoluto alla Fondazione Cesvi

    Di Redazione L’incasso di Volley Bergamo 1991-Imoco Conegliano viene devoluto alla Fondazione Cesvi per sostenere il progetto Emergenza Ucraina. “Grazie ai tanti tifosi che hanno riempito le tribune del Palasport nell’ultima gara di Campionato, lo scorso 2 aprile, siamo riusciti a dare il nostro contributo – spiega Paolo Bolis, VicePresidente di Volley Bergamo 1991 – Si tratta di oltre 5.000 euro, per la precisione 5.265, che il Volley Bergamo 1991 devolve alla Fondazione Cesvi. Ci è sembrato giusto fare la nostra parte per sostenere anche in questa missione il nostro Charity Partner dopo che già avevamo dedicato al progetto “Quando sarò grande” il nostro calendario solidale”. Cesvi, ormai da un mese, sta infatti lavorando ininterrottamente per portare supporto alla popolazione duramente colpita dalla guerra in Ucraina con particolare attenzione alle persone con bisogni speciali, come i bambini, le donne e gli anziani. E sta intervenendo in particolare in Ungheria a Záhony, dove ha allestito una tenda di accoglienza che può ospitare fino a 10.000 persone al giorno a cui garantire servizi essenziali, e in Romania, a Sighet, dove accoglie mamme e bambini offrendo protezione e cure in un centro specializzato. Inoltre continua ad assistere gli sfollati interni in Ucraina garantendo aiuti umanitari attraverso i partner europei di Alliance 2015. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Micoli: “Coesione e fiducia, le chiavi per la salvezza”. Ora si pensa al futuro

    Di Redazione Sembrava quasi impossibile a inizio stagione, con un progetto societario nuovo di zecca, una squadra tutta da reinventare e ricostruita in corsa e i risultati che non arrivavano. E invece il Volley Bergamo 1991 ce l’ha fatta, centrando la salvezza e facendo scoppiare la festa al PalaAgnelli nonostante l’ininfluente sconfitta contro Conegliano. Artefice dell’impresa Stefano Micoli, subentrato a Giangrossi a stagione in corso: “Per mia fortuna – commenta nell’intervista di Ildo Serantoni per L’Eco di Bergamo – ho trovato un gruppo che mi ha seguito fin da subito. Me ne sono reso conto già nei primi allenamenti. Vi assicuro che è stato un piacere lavorare con queste ragazze“. “La coesione e la fiducia – continua Micoli – ci hanno consentito di superare alcuni momenti difficili senza mai cadere nello sconforto, ma al contrario guardando sempre avanti, puntando con determinazione verso il nostro obiettivo“. E proprio l’allenatore potrebbe essere uno dei punti fermi da cui ripartire per il futuro, insieme al capitano Sara Loda. Più difficile sarà confermare altre due giocatrici cardine come Bozana Butigan, anche lei arrivata in corsa e risultata decisiva, e soprattutto Khalia Lanier. Il direttore tecnico e sportivo Giovanni Panzetti, intervistato dallo stesso quotidiano, non fa nomi e non si sbilancia sulla conferma del tecnico: “Vedremo se i nostri programmi combaciano con i suoi“. Ma sul futuro non ha dubbi: “Ora c’è una società solida, e di questo siamo orgogliosi. Ci iscriveremo, verificheremo il budget, ci metteremo subito al lavoro. Il programma dipenderà dal budget, e da questo punto di vista stiamo avendo risposte incoraggianti da parte degli sponsor. L’ambizione è di cominciare da una squadra che torni competitiva, in grado di darci soddisfazioni e di tornare in orbita playoff“. LEGGI TUTTO

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    Conegliano, sprint da primato. Ma è festa anche per Bergamo

    Di Redazione La volata finale è della Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano: le Pantere vincono anche l’ultima partita di regular season sul campo del Volley Bergamo 1991 e, con un colpo di reni decisivo, si aggiudicano anche quest’anno il primo posto grazie al miglior quoziente set ai danni di Novara. Un risultato che vale la qualificazione diretta alla prossima Champions League e il fattore campo a favore in tutte le serie dei Play Off Scudetto. Anche le padrone di casa, nonostante la sconfitta, possono però festeggiare: grazie alla sconfitta di Trento, Bergamo rimane in Serie A1. Foto LVF/Rubin La cronaca:Il primo parziale è un monologo gialloblù. Le Pantere partono in quarta e non si fermano più, e con percentuali stellari (oltre l’80% in ricezione e 70% abbondante in attacco) travolgono le malcapitate padrone di casa che subiscono fin dall’inizio: 13-25 il torrenziale risultato del primo set dominato senza appello dalla Prosecco DOC Imoco, che trova anche due ace di Giulia Gennari a coronamento del parziale. Tutt’altra storia nel secondo set, con le padrone di casa che assorbito il colpo cercano di ripartire aggrappandosi a Loda, May e soprattutto al braccio di Lanier che tiene in partita la squadra di coach Micoli fino alla fine. Paola Egonu è scatenata, attacca con decisione e si carica il peso dell’attacco sulle spalle per tutto il set, con percentuali da favola (incredibile il 75% su 20 attacchi nel set!). Sul 18-18 la Prosecco DOC Imoco, che ora affianca a Egonu i colpi della statunitense Plummer, prova ad allungare con decisione (18-20). Asia Wolosz spinge il gioco ed Egonu risponde bene chiudendo i punti che lanciano la squadra (20-23). Plummer continua ad affiancare Paola (15 punti per l’azzurra nel solo secondo set) con efficacia fino al 21-24, ma un improvviso blackout permette a una combattiva Bergamo di risalire con Loda e Lanier (8 punti nel set) fino al 24-24. Plummer annulla anche un set ball prima del rush decisivo firmato da Fahr e Sylla per il 26-28 che consegna anche il secondo set a Conegliano con qualche brivido nel finale: 21-25 e Pantere avanti 2-0. Conegliano avanti in avvio di terzo set, con una ricezione di alto livello e la correlazione muro-difesa che gira capitan Wolosz può tornare a far girare il suo motore e la Prosecco DOC Imoco con un gioco spumeggiante prende subito il vantaggio. Fahr e Vuchkova colpiscono in attacco, Sylla e Plummer danno brio all’attacco e Conegliano avanza decisa: 6-10, poi 9-12. La squadra di casa non molla (13-15), ma le Pantere gialloblù sospinte dai loro tifosi e guidate dal duo De Genmnaro-Wolosz vogliono i tre punti per il primato e con l’ex Miriam Sylla sugli scudi la squadra di coach Santarelli riprende le redini del match (13-18). Da lì in poi le Pantere non si voltano più indietro, scavano il break decisivo con Plummer e il muro di Fahr (14-22). E’ il preludio al finale che vede la Prosecco DOC Imoco chiudere con autorità per 16-25. Sorride Sara Loda a fine partita: “Non sono mai stata così felice dopo una sconfitta! È un’emozione grandissima e un regalo bellissimo per i nostri tifosi“. Volley Bergamo 1991-Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano 0-3 (13-25, 26-28, 16-25)Volley Bergamo 1991: Lanier 13, Loda 10, Schoelzel 1, Di Iulio , Faraone (L), Borgo 1, Butigan 4, May 5, Cagnin 1, Ogoms 3, Cicola (L), Turlà 1, Ohman. All. Micoli.Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano: Wolosz 1, Courtney, De Gennaro (L), Egonu 24, Fahr 8, Omoruyi ne, Gennari 2, Frosini ne, Plummer 14, Vuchkova 7,  Sylla 12, Folie ne, Caravello (L), De Kruijf ne. All. SantarelliArbitri: Braico e Cerra.Note: Durata set: 22′, 38′, 24′. Battute sbagliate BG 6, Co 9, Ace: 1-4; Muri: 4-6. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano, occhio a Bergamo: “In certe partite il divario si annulla”

    Di Redazione Sabato 2 aprile a Bergamo, alle 20.30, si gioca la 26esima e ultima giornata di regular season per la Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano: per la squadra gialloblù c’è in palio la possibilità di chiudere al primo posto la stagione regolare e avere così la testa di serie numero uno negli imminenti Play Off, che cominceranno nel weekend successive con i quarti di finale. Le Pantere, prime a pari punti con Novara ma con un miglior quoziente set, in caso di vittoria per 3-0 o 3-1 resterebbero sicuramente davanti alle rivali. Di fronte, però, ci sarà una Volley Bergamo 1991 in piena lotta per la salvezza e bisognosa di punti per evitare sorprese. Rispetto alla gara di andata che si è recuperata pochi giorni fa al Palaverde, vinta per 3-1 da Conegliano, la squadra orobica potrà schierare le due atlete tesserate a gennaio, cioè la statunitense Mackenzie May e la centrale croata Bozana Butigan, arrivata proprio dall’Imoco. Squadra al completo per coach Santarelli. Tante ex anche in casa gialloblù: Megan Courtney (2018-19), Miriam Sylla (2013-2018), Raphaela Folie (2013-14) e Hristina Vuchkova (2011-12). Emma Cagnin, proveniente dal settore giovanile Imoco Volley, da quest’anno gioca a Bergamo in prestito.  “I risultati di questo campionato, che mai negli ultimi anni è stato equilibrato – ricorda Daniele Santarelli – ci hanno portato ad avere nelle nostre mani la possibilità di conquistare il primo posto in regular season, un obiettivo che solo un paio di settimane fa sembrava lontano. Invece i risultati ci hanno dato una mano ed ora possiamo giocare domenica per il primo posto a cui teniamo, ma sappiamo che non sarà facile perché di fronte avremo una squadra a caccia dei punti per la salvezza matematica. Sarà un’ultima giornata affascinante con tanti verdetti in palio, per noi un vero e proprio anticipo dei play off, che sarà molto utile anche come test in quanto è l’ultimo appuntamento prima della fase decisiva della stagione e sia noi che loro giocheremo con la pressione di dover fare risultato“. “La mia squadra – aggiunge il coach dell’Imoco – è abituata a questo genere di sfide, Bergamo di certo un po’ meno, ma in queste partite il divario che c’è sulla carta si annulla: le nostre avversarie saranno pronte a dare tutto per ottenere il loro traguardo e noi dovremo fare molta attenzione e interpretare bene una partita che sarà di certo complicata. Bergamo, rispetto alla partita che abbiamo giocato la settimana scorsa sarà in casa sua, motivatissima, e in più avrà la possibilità di schierare le due giocatrici che non potevano scendere in campo al Palaverde per questioni di tesseramento, una la conosciamo molto bene. Quindi mi aspetto una partita molto difficile, ma noi stiamo bene e dopo una settimana intera di lavoro in palestra le ragazze sono pronte a scendere in campo per chiudere bene la stagione regolare e poi focalizzarci solo sui play off“. Gli arbitri saranno Braico e Cerra. La partita sarà trasmessa in diretta streaming su Volleyball World TV.  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Casalmaggiore, Bergamo, Perugia, Trento e Roma: volata salvezza per 5

    Di Redazione Il risultato dell’anticipo di ieri, vinto dalla Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia sul campo di Roma, ha reso un po’ meno intricata la volata per la salvezza in Serie A1 femminile: la squadra marchigiana, infatti, è stata la prima a centrare l’obiettivo della permanenza in categoria con una giornata di anticipo. A due giorni dalla conclusione della regular season restano però ancora 5 le squadre in lotta per non retrocedere, un equilibrio quasi inedito nella storia del massimo campionato nazionale. Già questa sera potremmo avere un primo verdetto: se la Bartoccini Fortinfissi Perugia dovesse conquistare anche soltanto un punto nel recupero contro Novara, l’Acqua & Sapone Roma Volley Club sarebbe matematicamente retrocessa in A2. Alle capitoline, ultime in classifica, non basterà infatti una vittoria da tre punti sul campo di Vallefoglia nella sfida di sabato 2 aprile (quando si disputeranno in contemporanea, alle 20.30, tutte le gare dell’ultima giornata): Roma dovrà anche sperare che Perugia non faccia alcun punto nelle ultime due partite e che al tempo stesso la Delta Despar Trentino esca sconfitta (con qualsiasi punteggio) dalla gara contro Monza. Foto Oreste Testa/VBC Casalmaggiore Le umbre, dal canto loro, sarebbero salve già stasera se dovessero battere Novara con qualsiasi punteggio, mentre in caso di sconfitta avrebbero un’ulteriore chance nello scontro diretto di sabato con la VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore, alla quale basta un solo punto per centrare l’obiettivo. Più complessa la situazione del Volley Bergamo 1991, che sabato ospiterà la corazzata Conegliano: per avere la matematica certezza della permanenza in A1 alle orobiche servirebbe una vittoria con qualsiasi punteggio, in caso contrario bisognerebbe attendere il risultato di Trento. La Delta Despar, infine, deve obbligatoriamente vincere all’ultima giornata, e possibilmente da tre punti, per scavalcare almeno una delle rivali: in caso di arrivo a pari punti a quota 21, infatti, la squadra di Bertini sarebbe comunque sfavorita dal minor numero di vittorie rispetto a Bergamo e Casalmaggiore, e dal quoziente set nei confronti di Perugia. La volata per la salvezza si intreccia poi con quella per la vetta, ma in questo caso la situazione è più semplice: alla Prosecco DOC Imoco Volley Conegliano basta vincere da tre punti contro Bergamo per garantirsi il primato, indipendentemente dai risultati della Igor Gorgonzola Novara, che deve invece conquistare almeno 3 punti nelle due sfide con Perugia e Chieri per mettere al sicuro il secondo posto dall’attacco della Vero Volley Monza. IL PROGRAMMAGiovedì 31 marzo ore 18.00Bartoccini Fortinfissi Perugia-Igor Gorgonzola Novara Sabato 2 aprile ore 20:30Reale Mutua Fenera Chieri-Igor Gorgonzola NovaraVolley Bergamo 1991-Prosecco Doc Imoco Volley ConeglianoDelta Despar Trentino-Vero Volley MonzaBosca S.Bernardo Cuneo-Unet E-Work Busto ArsizioSavino Del Bene Scandicci-Il Bisonte FirenzeMegabox Ondulati Del Savio Vallefoglia-Acqua & Sapone Roma Volley ClubVbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore-Bartoccini Fortinfissi Perugia LA CLASSIFICAProsecco Doc Imoco Volley Conegliano 63 (22 vittorie-3 sconfitte); Igor Gorgonzola Novara* 60 (21-3); Vero Volley Monza 60 (19-6); Savino Del Bene Scandicci 54 (19-6); Unet E-Work Busto Arsizio 50 (16-9); Reale Mutua Fenera Chieri 40 (13-12); Il Bisonte Firenze 38 (13-12); Bosca S.Bernardo Cuneo 36 (12-13); Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia 24 (8-17); Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore 21 (7-18); Volley Bergamo 1991 20 (7-18); Bartoccini-Fortinfissi Perugia* 20 (6-18); Delta Despar Trentino 19 (5-20); Acqua & Sapone Roma Volley Club 17 (6-19).*Una partita in meno LEGGI TUTTO