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    Giuseppe Manfredi promuove le VNL Finals: “Che pubblico alla Unipol Arena”

    Di Redazione Malgrado la delusione per la doppia sconfitta subita dagli azzurri, che non sono andati oltre il quarto posto finale, l’Italia ha di che festeggiare per l’andamento delle VNL Finals alla Unipol Arena: l’evento è stato decisamente un successo di pubblico, perlomeno nel weekend, e ha premiato lo “show” organizzato da Volleyball World per la nuova edizione della manifestazione. Il bilancio di Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo, è in questo senso molto positivo: “È stata davvero bellissima la cornice di pubblico dell’Unipol Arena. I nostri tifosi sono stati fantastici, sia per quanto riguarda l’incitamento nei confronti della nazionale azzurra, sia per le presenze durante tutti i match delle finali. In quattro giorni di manifestazione abbiamo registrato un totale di oltre 25000 spettatori: la gente ha dimostrato per l’ennesima volta il grande attaccamento che prova verso il nostro sport, e come la maglia azzurra eserciti sempre un fascino fortissimo“. Sul piano tecnico, naturalmente, la soddisfazione è minore: “Come ho detto ieri sera ai ragazzi dopo la partita – commenta Manfredi – l’importante ora è mettersi alle spalle questa parentesi e, dopo il periodo di riposo, ripartire ancora più carichi. La squadra ovviamente era dispiaciuta per le gare contro Francia e Polonia, però ci siamo confrontati con le squadre più forti al mondo e bisogna accettare il verdetto del campo. Dobbiamo sfruttare questa esperienza per crescere ulteriormente, c’è tutto il tempo per prepararsi bene e farsi trovare pronti in vista del grande appuntamento dell’anno, i Mondiali in Slovenia e Polonia. Questo quarto posto non deve scoraggiare il gruppo, anche perché nelle prime 28 partite ufficiali della gestione De Giorgi sono arrivate 23 vittorie e 5 sconfitte, un cammino assolutamente positivo che ci fa ben sperare per il futuro“. Il numero uno della Fipav conclude dedicando un pensiero alla nazionale Under 17 femminile, fresca vincitrice del titolo europeo: “Per le formazioni azzurre giovanili si tratta della quarta medaglia d’oro stagionale. Un risultato assolutamente straordinario e meritato. Bravissimi i tecnici e le ragazze, dietro ogni successo c’è un lungo e accurato programma di lavoro, che sta permettendo di confermarci ai vertici europei e mondiali in ogni categoria. Le vittorie di quest’ultimo periodo devono essere uno sprone per migliorarsi ulteriormente e di conseguenza far crescere ancora di più tutto il nostro grande movimento“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Giannelli nervoso, Balaso perde la bussola

    Di Paolo Cozzi Si concludono purtroppo nel peggiore dei modi le VNL Finals per i ragazzi dell’Italia, che chiudono mestamente con un doppio tre a zero subito e si devono accontentare della medaglia di legno in un torneo in cui sono stati comunque a lungo protagonisti. E quello che spiace di più è proprio l’involuzione del gioco della nostra nazionale che, dopo aver stupito nei gironi preliminari per continuità di rendimento, è crollata alle prime difficoltà in ricezione e in attacco, senza dimenticare un problema ormai non più da sottovalutare, ovvero che al centro ci manca un giocatore che garantisca almeno 3 muri a partita. Eccezion fatta per Anzani che a muro comunque è un buon interprete e uno dei migliori nel nostro campionato, Galassi e Russo sono apparsi molto lontani dal valore dei centrali avversari, ma se Galassi grantisce almeno credibilità in attacco, Russo deve riprendere quel percorso di crescita arenatosi negli ultimi anni anche causa dei tanti infortuni. È parso in grande difficoltà anche Giannelli, poco propenso a velocizzare il gioco al centro (va detto, anche a causa di palloni spesso molto staccati da rete), e anche parecchio nervoso, come si è visto nel terzo set della finale quandd, dopo un attacco di prima intenzione, è rimasto provocatoriamente a guardare Kurek per lungo tempo. Che dire quindi? Le aspettative erano alte, e forse ci si è dimenticati che questa è una squadra nata da pochi mesi che ha fondamenta ancora pericolanti. Il quarto posto è di per se un buon piazzamento, viste le ultime VNL, ma se ai Mondiali si vuole puntare alla medaglia bisogna analizzare bene queste gare e ripartire, sperando che Lavia e Michieletto, usurati dagli ultimi 12 mesi infernali fra partite, trasferte e allenamenti, riescano a ritrovare quella facilità di gioco e condizione fisica che sono mancate in questi giorni. Foto Zani/Fipav M veniamo alle pagelle degli azzurri nella finale per il terzo posto contro la Polonia. Giannelli voto 5,5. Quando nessun attaccante supera il 50% è normale che la partita del palleggiatore venga messa in discussione. Però di Simone mi è piaciuto molto l’atteggiamento tenuto in campo, soprattutto in difesa, dove ha preso palloni che sembravano già persi. Lo screzio con Kurek mette in mostra tuttavia un Giannelli non sereno, che patisce la situazione, e questo sicuramente lo rallenta. Romanò voto 6. Parte forte nel primo set e sembra possa essere il bomber a cui appoggiarsi per rientrare nel match, invece nel secondo si perde e comincia a sbagliare tanto. Per lui, comunque, mai titolare in Superlega e con poche presenze in nazionale ,una bella esperienza che gli tornerà utile nelle partite a venire. Michieletto voto 5. Giornata complicata per il nostro “pennellone”, che fatica in tutti i fondamentali, a partire dalla battuta e passando per una ricezione che non riesce mai a contrastare le folate polacche. Il suo talento è immenso, normale ci sia stanchezza soprattutto mentale, speriamo ricarichi in fretta le batterie perché ci serve come l’ossigeno. Lavia voto 6 .Dopo la partitaccia di sabato è bravo a rialzare la testa; i primi due set non sono esaltanti, ma con umiltà cerca di rimanere aggrappato al match e di rendersi utile alla causa. Anche per lui serve urgentemente ricaricare le batterie e ritrovare quella fiducia e quella serenità che lo hanno portato a essere titolare a Trento e in nazionale. Anzani voto 4,5. Dopo la panca anche abbastanza a sorpresa in semifinale, mi aspettavo un Simone sugli scudi, soprattutto a muro, e invece patisce il gioco di Janusz per tutto il tempo e in attacco chiude con un mesto 14%. Galassi voto 5. De Giorgi lo schiera per regalare alternative a Giannelli nella scelta delle bocche da fuoco, ma vuoi la ricezione, vuoi il muro polacco, non gli permettono mai di incidere. A muro deve fare ancora uno step per arrivare al livello dei migliori. Russo voto 5. Un set e poco più, ma la sensazione è che il suo livello al momento sia lontano da quello dei top player mondiali. Balaso voto 4,5. Due giorni in grande sofferenza per il nostro libero, che contro i polacchi perde completamente la bussola e regala ben 6 ace. In grande difficoltà anche in difesa, fondamentale nel quale è maestro, ma che gli vede perdere palloni che per lui normalmente sono routine. De Giorgi voto 5,5. Dopo la perfezione dell’Europeo e della prima parte di VNL, si trova a far fronte ai primi veri momenti di difficoltà di questo gruppo. Sabato è sembrato essere rimasto sorpreso anche lui dalla differenza di valori nella partita contro i francesi, decidendo tardivamente alcuni cambi. In finale è sembrato più sul pezzo, capace di alternare bastone a carota e di alleggerire la tensione nei momenti più duri. Per lui comunque tanti spunti su cui lavorare nel futuro immediato, per riportare l’Italia sui gradini del podio e colmare il gap con le nazionali al vertice del volley mondiale. LEGGI TUTTO

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    L’albo d’oro della VNL maschile: primo trionfo per i transalpini

    Di Redazione

    Sarebbe stata comunque una prima volta quella festeggiata domenica sera alla Unipol Arena: nessuna delle quattro nazionali arrivate in semifinale aveva mai vinto la VNL maschile, anche se tutte si erano imposte almeno una volta nella “vecchia” World League. Per la Francia, vittoriosa al tie break nella finale contro gli USA, si tratta quindi del primo successo in VNL e del terzo in assoluto, dopo quelli del 2015 e del 2017. Seconda sconfitta in finale, invece, per gli statunitensi, dopo quella casalinga del 2019 contro la Russia.

    Per l’Italia la competizione, che una volta l’aveva vista dominare, rimane stregata: l’ultimo successo risale addirittura al 2000 e l’ultima medaglia, di bronzo, al 2014, anche se la squadra di De Giorgi può comunque festeggiare la prima qualificazione alle semifinali dall’introduzione del nuovo format.

    VOLLEYBALL NATIONS LEAGUE2018 Russia2019 Russia2020 non disputata2021 Brasile2022 FRANCIA

    WORLD LEAGUE1990 Italia1991 Italia1992 Italia1993 Brasile1994 Italia1995 Italia1996 Olanda1997 Italia1998 Cuba1999 Italia2000 Italia2001 Brasile2002 Russia2003 Brasile2004 Brasile2005 Brasile2006 Brasile2007 Brasile2008 USA2009 Brasile2010 Brasile2011 Russia2012 Polonia2013 Russia2014 USA2015 Francia2016 Serbia2017 Francia LEGGI TUTTO

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    Una Francia pigliatutto stoppa la rimonta USA e va a prendersi la VNL

    Di Eugenio Peralta È festa per la Francia alla Unipol Arena di Bologna, sulle note del can can: al termine di una finale spettacolare e senza respiro, sono i campioni olimpici a conquistare la medaglia d’oro della VNL maschile, la prima nella loro storia. Per farlo, però, devono vincere l’orgogliosa resistenza degli USA, capaci di rispondere ai primi due set di volley champagne con un’entusiasmante rimonta che si infrange soltanto al tie break. Decisivo, in tutti e tre i set vinti dai francesi, il servizio di Antoine Brizard, che scava break impossibili da recuperare. Andrea Giani può festeggiare il suo primo titolo alla guida della nazionale transalpina, ma una cosa è certa: queste due squadre daranno spettacolo fino in fondo, dove per fondo si intendono i Mondiali di fine agosto. Per due set i vincitori dell’oro di Tokyo 2020 sembrano semplicemente ingiocabili: ritmi elevatissimi che costringono gli avversari a una marea di errori, servizi che non lasciano scampo, attacchi al centro dalle direzioni imprevedibili. Poi la reazione degli USA dimostra che, tutto sommato, anche questa squadra di campioni può concedere qualcosa: il CT John Speraw, pur con i limitatissimi mezzi a disposizione, riesce a stravolgere completamente la squadra e a tirarne fuori una prestazione strepitosa. Sorprendono soprattutto i giocatori meno attesi: incredibile l’impatto di Garrett Muagututia (73% in attacco!), strepitoso Jeffrey Jendryk con 9 punti e 3 muri, oltre ovviamente ad Aaron Russell. E non dimentichiamo che a questa squadra manca un certo Matt Anderson… Alla fine, però, a portarsi a casa il trofeo è ancora una Francia che quando vuole sa davvero esprimere la pallavolo più bella del mondo: merito di un trascinatore come Earvin Ngapeth, 22 punti con il 64% in attacco, ma pure del già citato Brizard, di uno Jean Patry sempre più solido, del solito onnipresente Jenia Grebennikov. La quantità di talento che questa squadra ha a disposizione è davvero impressionante: se Giani riuscirà a darle la continuità che fin qui era mancata, saranno davvero dolori per tutti molto a lungo. A Ngapeth va, prevedibilmente, il premio di MVP della competizione. “Monsieur Magique” entra anche nel sestetto ideale insieme a tante vecchie (e attuali) conoscenze del volley italiano: Micah Christenson è il miglior palleggiatore, Jean Patry il miglior opposto, Trevor Clevenot l’altro schiacciatore, Jenia Grebennikov il libero, Mateusz Bieniek e David Smith i centrali. Foto Volleyball World LA CORNICE – Nonostante la delusione per la doppia sconfitta dell’Italia, la Unipol Arena è strapiena ed entusiasta per il gran finale. Buona parte del pubblico di casa prende le parti degli USA, ma sono tanti anche i tifosi francesi. I transalpini, poi, incendiano la platea con un altro dei loro ingressi in campo “spettacolari”: questa volta Ngapeth e compagni superano se stessi, inscenando una partita di football americano con tanto di caschi indossati da tutti i giocatori! I SESTETTI – Entrambe le squadre confermano la formazione della semifinale. Francia con Brizard in palleggio, Patry opposto, Chinenyeze e Le Goff centrali, Ngapeth e Clevenot schiacciatori, Grebennikov libero; gli USA schierano Christenson in regia, Ensing opposto, Jendryk e Smith al centro, Aaron Russell e Defalco in posto 4 e Shoji libero. Foto Volleyball World 1° SET – Dopo le prime schermaglie è subito la Francia a prendere il volo con l’errore di Smith e l’attacco di Patry (5-2). Speraw chiama time out, ma l’ace di Le Goff aumenta il gap sull’8-4. I transalpini giocano a ritmi mostruosi: il servizio di Brizard dà il la un break di 4-0 contraddistinto da una serie di errori statunitensi e chiuso dal muro di Chinenyeze (14-6). Ancora Clevenot porta addirittura il punteggio sul 17-7 e Le Goff fa 21-10 prima che gli USA riescano a recuperare qualcosa, spingendo Giani al time out sul 22-14. Troppo tardi, comunque: Patry si procura 8 set point e Clevenot chiude subito con un muro (25-16). Foto Volleyball World 2° SET – Resta in campo Kyle Russell per gli USA, ma la musica non sembra cambiare: il servizio di Clevenot fa subito volare la Francia sul 7-2 con due muri vincenti di Le Goff, malgrado il time out chiesto dal CT americano. Entra anche Muagututia, che prova a limitare i danni (7-4), ma ancora Brizard si fa sentire al servizio per il 10-5 e Chinenyeze mantiene il vantaggio (13-8). Sul 16-10 altro time out per gli Stati Uniti, che le provano tutte per rientrare e riescono a limare un po’ lo svantaggio con Aaron Russell (18-14): stavolta è Giani a fermare il gioco. La Francia tiene comunque agevolmente il vantaggio e anche il neoentrato Jouffroy dice la sua con un ace: 21-15. Brizard giganteggia, Ngapeth si guadagna il set point ed è lui stesso a sigillare il punto del 25-19. 3° SET – Cambiano completamente assetto gli Stati Uniti, con Defalco opposto e Muagututia in diagonale con Aaron Russell. La mossa sembra dare i suoi frutti: proprio l’ex veronese tiene avanti gli americani nel punto a punto iniziale (3-4), mentre l’errore di Clevenot e l’attacco di Defalco regalano il 5-8 costringendo Giani al time out. Al rientro arriva anche il più 4 firmato Smith, prima che Defalco e Muagututia si esaltino per un tris letale: 9-14. La Francia non riesce a reagire, anzi Chinenyeze sbaglia per l’11-17 e arriva un altro time out. Dentro Toniutti per Brizard, ma Muagututia firma il 13-20 dopo un recupero miracoloso che fa alzare in piedi tutta l’Unipol Arena; Russell si procura ben 9 set point e Defalco riapre la gara mettendo a segno il 15-25. Foto Zani/Fipav 4° SET – Torna a fare la voce grossa Patry in attacco, ma la partita è cambiata e lo si vede dal doppio attacco al centro con cui Jendryk porta i suoi sul 3-5. La Francia pareggia subito, ma a stretto giro di posta arriva il muro di Russell su Ngapeth per il 5-7, e poi Smith si esalta in attacco a muro per l’8-11: time out chiesto da Giani. La gara si infiamma: dopo uno scambio infinito Ngapeth spara fuori il 10-14, ma poi si rifà riavvicinando i suoi e mettendo pressione su Defalco, che sbaglia a sua volta (13-14). Gli USA restano comunque avanti (16-18) malgrado gli ingressi di Toniutti e Boyer, che spreca incredibilmente un gran recupero di Ngapeth: ne approfitta Jendryk per il muro del 18-21 che obbliga Giani a fermare ancora il gioco. Al rientro arriva anche il 18-22 di Muagututia, ma Ngapeth riporta in scia i suoi (20-22) e stavolta il time out è per Speraw. Ci pensa di nuovo Jendryk a sparigliare le carte: muro sul numero 9 e attacco per il 20-24. Patry annulla il primo set point, Ngapeth manda fuori la battuta e si va al tie break (21-25). 5° SET – Grande tensione da una parte e dall’altra in avvio, ma a far saltare subito il banco è la solita battuta di Brizard: l’ace del palleggiatore e il successivo errore di Russell spingono Speraw al time out sul 4-2. Al rientro però la serie continua: altro servizio vincente, poi muro e attacco di Ngapeth (7-2) ai danni di Smith, che esce lasciando il posto a Stahl. Il muro di Jendryk su Clevenot (8-5) dimostra che gli USA ci sono ancora e convince Giani a interrompere il gioco: la Francia resta avanti (10-6) ma Aaron Russell non ci sta e riesce ad accorciare fino all’11-9. Giani tira però fuori dal cilindro la carta Jouffroy e il numero 25 lo ripaga ancora con l’ace del 13-9; l’errore in battuta di Russell spegne le ultime speranze statunitensi (14-10) e Smith spedisce in rete il pallone del 15-10 che incorona la Francia. Francia-USA 3-2 (25-16, 25-19, 15-25, 21-25, 15-10)Francia: Chinenyeze 6, Grebennikov (L), Patry 17, Toniutti, Ngapeth 22, Brizard 5, Boyer, Le Goff 8, Henry ne, Clevenot 11, Louati ne, Diez (L) ne, Derouillon ne, Jouffroy 2. All. Giani.USA: Russell A. 20, Jendryk 9, Ensing 1, Stahl, Defalco 13, Dagostino (L), Christenson 4, Russell K. 4, Tuaniga ne, Muagututia 11, Smith 6, Shoji (L), Kessel ne, Mitchem ne. All. Speraw.Arbitri: Mokry (Slovacchia) e Simonovic (Svizzera).Note: Spettatori: 8490. Francia: battute vincenti 6, muri 6, errori 27. USA: battute vincenti 1, muri 7, errori 30. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Lavia sparisce, Romanò e Giannelli in giornata no

    Di Paolo Cozzi Davanti al caldo pubblico bolognese durano soltanto pochi minuti le speranze dell’Italia nella semifinale di VNL contro la Francia. Sin da subito gli azzurri faticano a trovare ritmo e continuità contro i francesi, che invece ogni volta che spingono creano break importanti. Il nostro muro latita e non riesce mai a leggere le trame di gioco di Brizard, ma la Francia non è solo attacco, è battuta e soprattutto tanta difesa, sintomo di una squadra che è scesa in campo con l’atteggiamento giusto. Tanti cambi per la nostra nazionale, alcuni forse fatti troppo tardi (Zaytsev per Romanò e Sbertoli per Giannelli: De Giorgi non riesce mai a trovare la chiave giusta per rimettere in rotta una barca che, neanche troppo lentamente, va alla deriva. Davvero un peccato, perché questo gruppo ha fatto molto bene nella prima parte di VNL, è cresciuto molto e ha strameritato di arrivare in semifinale; certo ora bisognerà analizzare il match e capire il perché di questa prova incolore, ma forse è anche meglio che certi problemi siano venuti fuori ora, quando ci sono ancora tante settimane di lavoro per preparare i mondiali. Ma vediamo le pagelle dei nostri azzurri che, ahimé, non saranno ovviamente positive, ma non devono scalfire il valore di quanto fatto fino ad oggi dai nostri portacolori. Foto Volleyball World ITALIA Giannelli voto 4,5. Dopo aver guidato il nostro gruppo egregiamente in queste settimane, il Simone nazionale incappa in una giornata no soprattutto nel primo set, dove a fronte di un 65% di ricezione positiva fa chiudere i suoi attaccanti con il 40%. Specialmente in contrattacco gli rimane la palla molto staccata e questo mette in grosse difficoltà Romanò e soci. Poi dal secondo set è costretto a fare km in campo e perde ancora di più il filo della partita. Romanò voto 4,5. Titolare forse anche un po’ a sorpresa in queste Finals, non trova il guizzo che fin qua spesso ha contraddistinto le sue partite in azzurro. Vero, la palla spesso gli arriva dietro e lo costringe ad attaccare senza guardare il muro avversario, però non riesce proprio ad incidere, e lo stesso vale per il servizio, fondamentale in cui è molto falloso. Lavia voto 4. Giornata complicatissima per Daniele, che in attacco non carbura e sbanda spaventosamente anche in ricezione. E fa male vederlo giocare così, perché ho ancora negli occhi alcune partite che ha giocato quest’anno in maglia Itas, da autentico fuoriclasse. Forse c’è da capire perché nei match che contano tende a volte a sparire dal campo (gara 5 di semifinale con la Lube, finale di Coppa Italia) e lavorare più sull’approccio alla gara che sul piano tecnico, in cui è comunque uno dei top player mondiali. Michieletto voto 6,5. È il giocatore più sul pezzo dei nostri, ma da solo può comunque poco. Ancora una volta dimostra di non sentire il peso dei suoi (pochi) anni, giocando disinvolto e rimanendo l’unico che in ricezione mantiene dritta la barra del timone. Un patrimonio della pallavolo da tenerci stretti. Galassi voto 7. In attacco prova a creare qualche apprensione ai Bleus, ma a muro soffre davvero tanto il gioco veloce e imprevedibile dei francesi e finisce per spegnersi alla lunga. Russo voto 5. Primo set da ‘desaparecido’, dimenticato da Giannelli in attacco e assolutamente fuori fase a muro. Meglio nel secondo set, quando trova un paio di spunti sotto rete, ma questa Italia ha bisogno di muri punto e tante palle spizzate che oggi non arrivano. Balaso voto 5. Nella sfida stellare con Grebennikov, parte bene nel primo set, ma poi anche lui comincia a faticare a contenere le fiammate dei francesi al servizio e finisce per capitolare di fronte alla verve dei transalpini. Zaytsev voto 6,5. Come sempre, quando c’è da lottare lo Zar non si tira indietro e ci mette la faccia fino alla fine. Ottimo atteggiamento che dimostra ancora una volta il valore di questo grande atleta. Anzani, Bottolo e Sbertoli s.v. Entrano quando la partita ormai si è incanalata sul binario del TGV e non riescono a raddrizzarla, finendo per accompagnare mestamente gli avversari in finale. De Giorgi voto 4,5. Detto che a parlare dalla tribuna sono buoni tutti, e che solo l’allenatore ha in mano il “sentiment” della squadra, stupisce il cambio tardivo di Giannelli, decisamente meno preciso del solito, e quello di Romanò, con in panca uno scalpitante Zaytsev. Anche Anzani, miglior muratore del trio centrale, a lungo in panchina fa storcere un po’ il naso. Foto Volleyball World FRANCIASui francesi c’è poco da dire: Brizard (voto 8,5) sembra lontano parente di quello non ammirato a Piacenza quest’anno. Veloce, preciso, determinante anche a muro e al servizio. Patry (voto 7,5) arriva da una stagione complicata a Milano, con i meneghini che hanno provato a rifilarlo a chiunque, e invece, dopo un primo set sornione, è semplicemente devastante. Ngapeth (voto 10) e Clevenot (voto 7,5) sono due spine nel fianco per il nostro muro con le loro continue variazioni in attacco e al servizio, dove Earvin è monumentale. Al centro Chinenyeze (voto 8) dimostra di essere quel prospetto molto interessante nel quale ha creduto Civitanova e Le Goff (voto 6,5) fa il suo senza demeritare. Ottimo come sempre infine Grebennikov (voto 7), preciso e puntuale a tenere alto in mezzo al campo tutti i tentativi di forzare degli azzurri. Andrea Giani, infine, si merita un voto 8: bravo bravo a prendere in mano un gruppo sicuramente appagato dopo l’oro olimpico e a spingerlo a giocare con una intensità davvero notevole, tanto da poter pensare di aprire un ciclo. LEGGI TUTTO

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    Gli USA danno una lezione alla Polonia e volano in finale di VNL

    Di Eugenio Peralta [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Gli USA sono la prima nazionale finalista della VNL maschile: alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno i nordamericani travolgono in tre set la Polonia e vanno a giocarsi la medaglia d’oro per la seconda volta nella loro storia, contro la vincente tra Italia e Francia (in campo stasera alle 21). Una lezione davvero severa quella inflitta da Micah Christenson e compagni alla squadra di Grbic, soprattutto nel terzo set, in cui la Polonia viene seppellita sotto una valanga di 7 ace: ben 5 sono di Torey Defalco, uno dei grandi protagonisti delle Finals. I SESTETTI – Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali delle due squadre. Gli USA schierano Christenson in palleggio, Ensing opposto, Jendryk e Smith al centro, Aaron Russell e Defalco schiacciatori, Shoji libero; per la Polonia in campo Janusz in regia, Kurek opposto, Kochanowski e Bieniek centrali, Sliwka e Semeniuk in posto 4 e Zatorski come libero. 1° SET – La prima a passare avanti è la Polonia con un ace di Kurek (3-1), ma Defalco ribatte colpo su colpo e Jendryk pareggia già sul 6-6. È subito lotta punto a punto, con scambio di cortesie a muro tra Sliwka e Smith (11-11); poi Ensing costruisce il break USA con un attacco vincente e un servizio che regala a Christenson la palla del 12-14. Il palleggiatore ci prende gusto e si trasforma di nuovo in attaccante per il 13-16 che costringe Grbic al time out. La Polonia non ci sta e, sul servizio di Kochanowski (un ace) ribalta il risultato: 17-16. Stavolta lo stop è per gli Stati Uniti e al rientro l’inerzia cambia di nuovo: muro e attacco di Smith per il 17-19. Bieniek pareggia (19-19), ma l’errore di Semeniuk rimanda subito avanti gli USA (19-21); di nuovo parità sul 21-21 con Kaczmarek, poi però Russell firma un altro break (21-23) e Defalco con un ace conquista tre set point. Sliwka annulla il primo, sul secondo chiude Russell per il 22-25. 2° SET – Ace di Semeniuk in apertura, ma il set segue il copione del precedente, con un continuo testa a testa (5-4, 8-8). Kochanowski prova a rompere l’equilibrio con un attacco vincente e un muro (13-11); il vantaggio della Polonia stavolta resiste grazie a Sliwka (16-14) ed è Kurek a siglare il 18-15 che spinge Speraw al time out. Al rientro l’attacco out di Sliwka riavvicina gli USA (19-18), Grbic si preoccupa e ferma il gioco: fa bene, perché poco dopo Ensing sale in cattedra con due attacchi consecutivi e ribalta il risultato (20-21). Semeniuk pareggia, ma Smith e Jendryk regalano il break agli americani (21-23) e uno sciagurato errore in battuta di Fornal vale il 22-24. Dopo un primo set point annullato da Kurek, è ancora Christenson a mettere giù il 23-25. 3° SET – C’è Fornal al posto di Sliwka nel sestetto iniziale della Polonia, ma la partenza è ancora da incubo per la squadra di Grbic: doppio errore di Kurek e Semeniuk per il 2-5. Entra anche Bednorz proprio per il neo-perugino, ma non basta: arrivano due ace consecutivi di Defalco a siglare il 3-8. Altro servizio vincente, stavolta di Smith, per il 4-10, e anche Jendryk si iscrive alla festa dai nove metri siglando il 7-14. La Polonia ora sembra in completa balia degli avversari e Smith piazza il muro dell’8-16 su Kurek, che lascia il posto a Kaczmarek. Quando va in battuta Defalco, poi, è davvero notte fonda: ben tre ace consecutivi per lo schiacciatore ex Vibo, che fa volare i suoi fino al 10-21. L’ennesimo ace, stavolta di Kyle Russell, vale l’11-23 e un errore polacco in battuta chiude i conti sul 13-25. Polonia-USA 0-3 (22-25, 23-25, 13-25)Polonia: Popiwczak (L) ne, Kaczmarek 1, Kurek 10, Klos ne, Bednorz 2, Lomacz, Sliwka 4, Kochanowski 7, Semeniuk 7, Zatorski (L), Janusz 1, Bieniek 5, Fornal 3, Butryn. All. Grbic.USA: Russell A. 8, Jendryk 8, Ensing 8, Stahl, Defalco 13, Dagostino (L) ne, Christenson 4, Russell K. 1, Tuaniga ne, Muagututia ne, Smith 9, Shoji (L), Kessel ne, Mitchem ne. All. Speraw.Arbitri: Mokry (Slovacchia) e Collados (Francia).Note: Polonia: battute vincenti 9, muri 6, errori 15. USA: battute vincenti 4, muri 3, errori 21. LEGGI TUTTO

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    Ebadipour protesta con la FIVB: “Troppi viaggi e partite, nessun riposo”

    Di Redazione Non si è parlato soltanto dell’insoddisfazione delle nazionali per l’accoglienza ricevuta a Bologna nella riunione organizzata dalla FIVB con i capitani delle nazionali partecipanti alle VNL Finals. I giocatori, infatti, hanno approfittato dell’occasione per portare alla Federazione mondiale le loro rimostranze anche su un tema annoso e ben più scottante, come quello dell’eccessivo affollamento nei calendari internazionali. “Abbiamo parlato dell’intensità delle competizioni – ha raccontato il capitano dell’Iran Milad Ebadipour, intervistato da TVP Sport – e del fatto che nella nostra vita non c’è nient’altro che la pallavolo. Non c’è riposo, non c’è tempo per vedere le famiglie, non ci sono vacanze. Inoltre il calendario è organizzato in modo tale che si debba viaggiare da una parte all’altra del mondo, e il problema riguarda anche i voli aerei e l’acquisto dei biglietti“. L’assenza di riposo si ripercuote, fa notare Ebadipour, anche sull’integrità fisica degli atleti: “Più giochi, più rischi. Un esempio? Il brasiliano Alan, che ha subito un doloroso infortunio“. Poi, naturalmente c’è l’aspetto dell’ospitalità, che tante polemiche ha suscitato nei giorni scorsi: “Molte cose i tifosi non le possono vedere, non sono sorpreso che Ngapeth ne abbia voluto parlare sui social. Giochiamo in bei palazzetti, ma gli allenamenti spesso sono disastrosi. Alcuni degli hotel che ci vengono proposti non hanno un aspetto dignitoso. Ne abbiamo parlato durante l’incontro, i rappresentanti della FIVB hanno ascoltato le nostre opinioni: vedremo cosa faranno” ha concluso il futuro giocatore di Milano. (fonte: Strefa Siatkowki) LEGGI TUTTO

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    VNL maschile: la Polonia si salva al tie break contro la sorpresa Iran

    Di Redazione Si chiude il quadro delle semifinali della VNL maschile con la qualificazione della Polonia, ma ai campioni del mondo servono cinque set di battaglia per battere un Iran che si conferma un osso durissimo. Gli asiatici, tradizionale “bestia nera” dei polacchi, vanno vicini a un’altra impresa dopo aver battuto i rivali nella prima fase, arrendendosi però di schianto in un tie break dominato da Kurek e compagni. La Polonia vola così in semifinale per affrontare gli USA nella sfida di sabato 23 luglio alle 18 (mentre alle 21 scenderà in campo l’Italia per la sfida contro la Francia). Partita ad altissima intensità e dall’andamento bizzarro, con l’Iran che vive di fiammate a tratti devastanti: ne è un esempio il quarto set, da cui la Polonia esce letteralmente annichilita. Il problema è che gli iraniani puntano tutto sulla grinta e sul carattere, e quando l’adrenalina cala è notte fonda: non bastano un ottimo Amin Esmaeilnezhad (22 punti con il 53%) e i servizi di Milad Ebadipour per rimediare a 39 errori-punto. Dal canto suo la Polonia gioca un po’ col freno a mano tirato, ma quando spinge al servizio è incontenibile (3 ace per Jakub Kochanowski), si supera nel muro-difesa e in attacco sa di poter contare su un chirurgico Aleksander Sliwka (55%) più ancora che su Semeniuk e Kurek. Sarà una bella lotta anche contro i coriacei statunitensi… Polonia-Iran 3-2 (25-21, 24-26, 25-18, 16-25, 15-7)Polonia: Popiwczak (L) ne, Kaczmarek 3, Kurek 15, Klos 6, Bednorz, Lomacz, Sliwka 10, Kochanowski 6, Semeniuk 17, Zatorksi (L), Janusz, Bieniek 9, Fornal, Butryn. All. Grbic.Iran: Jelveh 6, Ebadipour 17, Toukhteh 6, Hazratpour (L), Gholipour (L) ne, Esmaeilnezhad 22, Vadi, Daneshdoust 1, Sarlak 1, Esfandiar 14, Saadat ne, Pazhooman, Malakisorkhi ne, Sharifi 1. All. Nouri.Arbitri: Collados (Francia) e Vera Mechan (Perù).Note: Polonia: battute vincenti 6, muri 10, errori 29. Iran: battute vincenti 6, muri 7, errori 39. QUARTI DI FINALEUSA-Brasile 3-1 (20-25, 25-22, 25-23, 25-17)Italia-Olanda 3-1 (21-25, 25-23, 25-13, 25-22)Francia-Giappone 3-0 (26-24, 25-16, 25-20)Polonia-Iran 3-2 (25-21, 24-26, 25-18, 16-25, 15-7) IL PROGRAMMASemifinali (sab 23/7): Polonia-USA ore 18; Italia-Francia ore 21.Finale per il terzo posto: dom 24/7 ore 18.Finale per il primo posto: dom 24/7 ore 21. LEGGI TUTTO