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    Vito Insalata carica Bergamo: “Tranquillità e cattiveria per battere Vibo”

    Foto Agnelli Tipiesse Di Redazione Un incontro che più di cartello non si può. E che solo in extremis l’Agnelli Tipiesse Bergamo saprà se dovrà giocare solo contro la capolista Tonno Callipo Vibo Valentia o anche contro l’emergenza, ovvero il cliente indesiderato dell’ultimo mese e mezzo. Sabato 17 dicembre alle 19.30 al PalaIntred è in arrivo la squadra […] LEGGI TUTTO

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    Bergamo già al lavoro. Graziosi: “Non siamo favoriti, ma voglio gli applausi del pubblico”

    Di Redazione Altro che un giorno di festa, Ferragosto ha voluto dire raduno per la nuova Agnelli Tipiesse che ha già iniziato la preparazione in vista della stagione 2022/2023. Una Supercoppa ad arricchire la bacheca, una squadra che non partirà con l’etichetta di “favoritissima”, ma che ha tutte le intenzioni di essere ancora splendida protagonista. Capitalizzando a dovere il ritorno a Bergamo e facendo leva su un gruppo rinnovato ed affamato. Confermati Cioffi, Cargioli e Padura Diaz oltre ai giovani Baldi e De Luca, il serbo Jovanovic in cabina di regia si appresta a telecomandare i rossoblu come nel biennio 2016-2018, attesa per i “colpacci” Cominetti, Copelli, Held e Toscani, ma anche per una serie d’alternative decisamente preziose: da Catone a Mazzon, da Pahor a Lavorato, il “baby” del gruppo.I rossoblù svolgeranno le prime due settimane di lavoro a Cisano Bergamasco poi si sposteranno a Bergamo. Nel palasport cittadino verranno disputati anche gli allenamenti congiunti. Il ds Vito Insalata: “Partiamo con la solita voglia di far bene in un torneo che si prospetta complicatissimo. Fondamentale lo spirito: in palestra ogni giorno per migliorarsi. Trovare la forza e la determinazione per progredire. Con la giusta mentalità, senza alibi e nemmeno distrazioni. Senza obiettivi specifici, se non quello di fare il massimo nel quotidiano. Abbiamo uno staff tecnico d’altissimo livello, il singolo deve approfittare a dovere di questa occasione. Giocare contro Bergamo significa avere una spinta in più, lo sappiamo e dobbiamo essere pronti ad accettare la battaglia. Ma lo dovremo fare sempre divertendoci, con tranquillità, umiltà e spensieratezza”. Il tecnico Gianluca Graziosi: “Una squadra che diverta e che si diverta. E che giochi sempre con il sorriso. Ma soprattutto nel momento in cui dovesse arrivare la sconfitta, vorrei vedere il pubblico che applaude ragazzi che ha dato tutto in campo. Inizia un nuovo ciclo, l’entusiasmo deve essere la benzina. Anche perché la società ha fatto un lavoro straordinario per portare a Bergamo elementi che, statistiche alla mano, nell’ultimo campionato hanno fatto grandi cose oltre a giovani molto promettenti. Avrò a disposizione 14 giocatori che permetteranno di alzare il livello degli allenamenti e d’avere soluzioni ad ogni partita. Inoltre, tutti hanno enormi margini di crescita ma soprattutto voglia di far parte del progetto. Chi è stato scelto ha dato il proprio ok in pochi minuti e questo è un aspetto che la dice lunga. Non sappiamo nemmeno noi dove potremo arrivare, io sono molto fiducioso e non vedo l’ora d’iniziare questo percorso”. L’opposto Williams Padura Diaz: “Finalmente si parte. Sono molto contento delle mosse della società: questa A2 sarà la più competitiva degli ultimi dieci anni. Non credo ci possa essere l’outsider stile Reggio Emilia, Vibo vale la Superlega e sarà quella da battere. Le altre, tutte un passo indietro, non staranno a guardare. Cominciando da noi e da Porto Viro. Ma si sono rafforzate tutte, comprese le matricole Pordenone e Grottazzolina che reputo decisamente interessanti. Personalmente sono felicissimo d’essere rimasto a Bergamo. Cargioli, Cioffi ed io dovremo essere un esempio ed indicare la strada migliore, in modo tale che i giovani ci possano seguire. Siamo pronti a sudare, soffrire e a lavorare con il sorriso. Il roster è molto equilibrato, potremo contare su un 6 vs 6 di livello e soprattutto su un allenatore come Graziosi: con lui si è creata all’istante una sinergia fantastica, sono orgoglioso e fiero d’essere ancora un suo giocatore”. IL ROSTERPalleggiatori: n. 5 Mattia Catone (classe 2001), 17 Igor Jovanovic (1990)Opposti: 11 Andrea Baldi (2000), 14 Williams Padura Diaz (1986)Centrali: 1 Riccardo Copelli (1996), 6 Tommaso Lavorato (2003), 7 Antonio Cargioli (1994), 13 Massimiliano Cioffi (1992)Schiacciatori: 3 Tim Held (1998), 8 Roberto Cominetti (1997), 10 Mitja Pahor (2000), 12 Riccardo Mazzon (1996)Liberi: 9 Alessandro Toscani (1998), 15 Matteo De Luca (2002) STAFF TECNICO1° Allenatore Gianluca Graziosi2° Allenatore Daniele MoratoPreparatore Nicola GibelliniScout Federico Bigoni STAFF SANITARIOMedico Maurizio MuraFisioterapista Matteo BonfantiMassofisioterapista Federico CareniniNutrizionista Marta GambaMental Emanuele Arioli ALLENAMENTI CONGIUNTIMercoledì 7/9 Bergamo-BrugherioSabato 10/9 Bergamo-Reggio EmiliaSabato 17/9 Cuneo-BergamoGiovedì 22/9 Reggio Emilia-BergamoSabato 24/9 Bergamo-CuneoMercoledì 28/9 Bergamo-CantùDomenica 2/10 Bergamo-Porto Viro (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, scoglio Reggio Emilia per Bergamo. Insalata: “Urge ritrovare fame e cattiveria”

    Di Redazione Cambiare spartito per una sinfonia da finale. L’Agnelli Tipiesse, dopo lo 0-3 di Santa Croce, si rituffa nella Del Monte Coppa Italia. Estromessa Cantù, arriva lo scoglio Reggio Emilia, già affrontata e battuta a domicilio mercoledì 19 gennaio. Ma rispetto a quel 3-1 questo sarà un confronto di ben altro tenore perché sarà un nuovo “dentro o fuori” ed anche perché la Conad non solo ha smaltito le problematiche relative al Covid ma è reduce da due pesanti e preziosi successi esterni al tie-break, a Santa Croce e con Motta di Livenza. Formazione con elementi-cardine quali Garnica, Zamagni, Cominetti e Morgese attorno ai quali coach Mastrangelo può far ruotare gli altri potendo contare su un roster di indubbio livello. Come evidenzia il direttore sportivo Vito Insalata: “Reggio Emilia – spiega – sta attraversando un buonissimo momento di forma, come ha dimostrato passando su due campi difficilissimi nell’arco di quattro giorni. Per batterla il mese scorso abbiamo dovuto sudare parecchio, stavolta il compito sarà ancor più complesso. Un mix di giovani ed esperti guidato da uno dei migliori palleggiatori della A2, Fernando Garnica. Lo conosciamo alla perfezione anche per ciò che ha dimostrato nel biennio a Bergamo: da un giocatore così si può solo imparare. Come atteggiamento e come capacità di far fare ai compagni il salto di qualità”. A proposito di atteggiamento, non è stato sicuramente consono quello di Bergamo contro la Kemas Lamipel: “Per passare il turno – prosegue Insalata – va radicalmente mutato. Ci vuole un’altra mentalità, urge ritrovare fame e cattiveria. E gli alibi non possono essere contemplati, di nessun tipo. Dovremo pensare solo a giocare dando più del massimo, con lo stesso spirito che hanno messo in campo i ragazzi di Santa Croce. Il match in Toscana non è stato perso domenica, bensì dal giovedì precedente alla ripresa degli allenamenti. Errore madornale che non può e non si deve ripetere stavolta”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo, prima giornata a Castellana Grotte. Graziosi: “Una partenza dura porterà bene”

    Di Redazione La presentazione dei calendari di serie A si apre con l’augurio del neo eletto Presidente di Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi, che auspica una stagione che avrà come sfida più grande per ogni club quella di poter affrontare un campionato con i propri tifosi. Tre campionati di cui essere orgogliosi, basti pensare che oltre il 50% degli atleti che parteciperanno ai giochi olimpici sono giocatori della serie A Credem Banca. I presupposti sono quelli di 3 grandi campionati che possano essere raccontati in maniera unica e speciale con una comunicazione migliorata a livello di visibilità. 53 club di serie A con alcune novità nei campionati, quali l’ istituzione della Del Monte ®️ Supercoppa alla fine del girone di ritorno di A2 e A3 e con la Coppa Italia calendariata e prevista per ogni categoria. Agnelli Tipiesse sfiderà la BCC Castellana Grotte in trasferta come primo match di campionato il 10 ottobre. A seguire tocca subito un turno di riposo, poi ancora trasferta a Siena e la prima in casa sarà soltanto il 31 ottobre contro la neopromossa Porto Viro. Per i derby lombardi bisognerà attendere dicembre: il derby con Cantù sarà l’8 dicembre mentre quello con Brescia sarà alla 12 giornata il 19 dicembre. Un inizio fuori casa per i rossoblù previsto già da tempo, programmato per permettere ai lavori di ampliamento e restauro del Pala Pozzoni di concludersi entro fine ottobre, nella speranza di poter accogliere una buona percentuale di pubblico seppur contingentato, nel rispetto delle norme che verranno fissate per quella data. Le parole del ds Insalata:” Sono 13 squadre tutte altamente competitive e ci aspetta un campionato tosto ed equilibrato, un inizio sicuramente non dei più facili affrontando subito due squadre di alto livello come Castellana Grotte e Siena, ma sarà lunga e soprattutto complessa, noi abbiamo tutte le carte in regola per arrivare all’inizio del campionato pronti e preparati. Il roster è di ottimo livello, ripetere quanto di buono è stato fatto lo scorso anno non sarà semplice ma non abbiamo nulla in meno delle altre squadre e soprattutto non temiamo nessuno, abbiamo rispetto per ogni club e speriamo di poter avere con noi per il 31 ottobre una buona parte del pubblico che potrà darci la spinta giusta per affrontare al meglio la stagione” Sempre di ottimismo e grande entusiasmo mister Graziosi lo segue con una grande carica: “Le partenze importanti sono di buon auspicio, anche lo scorso anno abbiamo dovuto affrontare subito due grandi corazzate e comunque è stata un’ottima partenza quindi mi auguro che porti bene. Sicuramente sarà complicato gestire due trasferte e subito un turno di riposo perchè il rischio di spezzare un po’ il ritmo c’è, ma se cominci bene superando subito determinati scogli poi anche il resto verrà da sé. Inoltre questo sarà un campionato molto più livellato ed equilibrato rispetto lo scorso anno dove non vedo squadre favorite, perché molti team si sono rinforzati, anche quelli che la scorsa stagione hanno fatto più fatica come Cantù o Lagonegro o anche Santa Croce, e le neo promosse sono tutte ben attrezzate sin dall’inizio. Credo che una partenza dura porterà bene e aiuterà a rimboccarci le maniche sin da subito per guadagnarci una certa continuità in questo campionato”. I quarti della Del Monte®️ Coppa Italia di serie A2 saranno il 6 gennaio con la Finalissima il 13 febbraio, mentre la Del Monte®️ Supercoppa che si disputerà tra la vincente della regular season contro la vincente della Coppa Italia è fissata per il 10 aprile, prima dei play off. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Insalata: “non mi nascondo, Bergamo gioca la miglior pallavolo della serie A2”

    Di Giovanni Saracino
    C’è un pizzico di Puglia nella nordica Bergamo del volley. Vito Insalata, 43 anni, direttore sportivo dell’Agnelli Tipiesse, squadra capace di vincere 15 gare su 15 e di issarsi in vetta al torneo di A2 con ben 13 punti di vantaggio sulla seconda, è originario di Castellana Grotte in provincia di Bari ed ha cominciato la sua carriera di giocatore (giocava al centro) proprio nella sua città natale.
    La notizia del rinvio del big match della quinta giornata di ritorno tra Prisma Taranto (seconda in classifica) e Agnelli Tipiesse Bergamo è giunta proprio alla vigilia della partenza per la difficile trasferta in Puglia.
    “Purtroppo dobbiamo abituarci ad aspettare sino all’ultimo momento l’esito dei tamponi ed in questo caso è toccato a Taranto chiedere il rinvio” – afferma il diesse dei lombardi – “ Mi spiace perché ci saremmo confrontati contro una squadra forte, forse la più forte sulla carta del torneo. Per noi sarebbe stato un ulteriore test per capire la nostra tenuta psico-fisica”.
    A proposito di Covid, la sua squadra è quella che ha patito meno le conseguenze del ritorno all’attività agonistica, ripartendo, a suo tempo, subito forte. Fortuna o altro?
    A fine ottobre scorso abbiamo avuto otto positivi e siamo stati fermi trentacinque giorni. Forse il contraccolpo è stato attutito dal fatto che abbiamo iniziato un mese prima la preparazione rispetto alle altre squadre e questo ci ha un po’ favoriti dal punto di vista fisico. Poi non lo so se siamo stati bravi o fortunati o tutti e due. Fatto sta che siamo riusciti a tornare in poco tempo ad una buona condizione fisica ma le squadre forti alla vigilia del torneo erano altre.
    C’è quasi questa sorta di scaramantico giochino mediatico volto ad indicare come favorite compagini diverse dalla propria. Però alla fine tutte vogliono vincere, non crede?
    Sicuramente in partenza Bergamo non era a livello di Taranto o Siena come nomi. La nostra è un buona squadra, con l’età media di 23 anni che è la più bassa in assoluto ma non era la favorita principale per la promozione alla vigilia della stagione. Certo con il lavoro in palestra ed il talento di questi ragazzi eravamo convinti di poter dire la nostra in questa stagione. Sicuramente, attualmente, non mi nascondo, Bergamo gioca la miglior pallavolo della serie A2. Non capita tutti gli anni di perdere soltanto cinque set in quindici incontri. Sinora abbiamo fatto qualcosa di straordinario.
    Qual è il segreto della costanza di rendimento della sua squadra?
    Il gruppo,. E’ composto da ragazzi talentuosi che hanno una fame incredibile e voglia di migliorarsi ogni giorno il più possibile, coordinato da un allenatore che per la categoria rappresenta un lusso.
    E poi avete un Finoli in più. Un palleggiatore che in tanti vi invidiano…..
    Avevo già avuto modo di vederlo a Catania e ne avevo tratto un’ottima impressione. Appena c’è stata l’opportunità di ingaggiarlo non me la sono fatto sfuggire perché lui in questa categoria è un fuoriclasse. Lo reputo uno dei palleggiatori più forti della A2 e credo che lui possa ben figurare anche in Superlega. Senza nulla togliere agli altri nostri giocatori, lui è il nostro valore aggiunto.
    Che tipo di campionato ha visto sinora? A vedere le prime quattro-cinque posizioni in classifica pare che i valori si stiano allineando alle previsioni della vigilia.
    Si, con il passare del tempo i valori stanno venendo fuori. Le squadre piano piano si stanno assestando e credo che più ci si avvicinerà alla fine della stagione regolare e più la classifica sarà veritiera. Noi, ripeto, stiamo facendo qualcosa di straordinario ma sappiamo bene che i play-off saranno un’altra storia e dobbiamo continuare a lavorare bene per arrivare preparati quanto più possibile. Il torneo è sicuramente di buon livello ma c’è un abisso tra la serie A2 e la Superlega, molto più di quando ero giocatore.
    Rispetto a quando giocava, la pallavolo quanto è cambiata?
    Tanto. E’ meno tecnica e più fisica, non lo scopro certo io. Giocatori come Giani, Bernardi o Papi, faremo fatica a rivederli sul campo. Ora il gioco è sicuramente più spettacolare grazie alla maggiore velocità ma purtroppo gli allenatori, specie quelli dei settori giovanili, stanno mettendo da parte sempre più la tecnica per la potenza fisica. Si allena sempre meno la tecnica e questo è un peccato.
    Il coach di Taranto, Vincenzo Di Pinto, parlando di lei ha detto che da giocatore avrebbe meritato qualcosa di più mentre da dirigente è già diventato molto scafato…..
    Mi fa piacere. Lui ha speso sempre delle belle parole per me e lo ringrazio. Per me sono motivo di orgoglio e mi stimolano a far sempre meglio con grande umiltà.
    Da buon pugliese che cosa può dire di Taranto e Castellana?
    Castellana ormai sono anni che disputa stagioni di buon livello. La società investe sempre tanto, da parte mia c’è massimo rispetto anche perché un pezzo del mio cuore è lì dove ho vissuto per tanti anni. Riguardo Taranto posso dire che sono contento che si sia riaffacciata perché una piazza che ha visto disputare tanti buoni campionati di serie A e spero che per il futuro riesca ad ottenere degli ottimi risultati anche perché il nostro movimento ha tanto bisogno di gente appassionata, come la famiglia Bongiovanni. LEGGI TUTTO

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    Insalata: “Se c’è un gruppo coeso e unito il risultato è sicuro”

    Di Redazione
    Il direttore sportivo Vito Insalata, dal 2015 nella direzione tecnica del team, dopo una brillante carriera da giocatore centrale conclusa proprio durante i play off del team bergamasco cinque anni fa, redige oggi un piccolo bilancio di quest’annata strana e per Agnelli Tipiesse sportivamente indimenticabile, ripartendo con la memoria ad alcuni anni fa, dalla partenza di coach Graziosi per la Nazionale e la Superlega, fino ad oggi, con il suo ritorno.
    Quando ha disegnato questa squadra a partire dall’allenatore credeva potesse esprimersi già da subito a questi livelli?
    Per capire come ha preso forma questo team bisogna fare un salto indietro nel tempo: con Ciccio Graziosi due anni fa ci eravamo lasciati troppo presto, ma la stima reciproca è rimasta durante questo periodo. Quando l’ho chiamato la scorsa estate per capire se ci sarebbe stata la possibilità di sposare un progetto del genere in un momento così difficile che stavamo vivendo come quello della pandemia lui non ha esitato e questo mi ha colpito. Insieme a lui abbiamo cominciato a costruire la squadra, tra mille difficoltà e inizialmente non sapevamo davvero che tipo di squadra sarebbe stata. Poi giorno dopo giorno, con passione e duro lavoro, in più unendo le forze con Cisano abbiamo veicolato le nostre energie con più chiarezza verso una squadra giovane ma competitiva e con grande talento che potrebbe arrivare dappertutto senza porci limiti. Questo io e coach Graziosi ce lo siamo detti spesso, che sulla carta il team aveva grandi potenzialità e per questo oggi i fatti non sono sorprese poi così inaspettate, ma più una conferma che il duro lavoro e la passione avrebbero trasformato il potenziale in risultati. E’ di fatto oggi una squadra che gioca con le caratteristiche dell’allenatore per cui mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto.
    Come vede e come ha vissuto questo sodalizio con Cisano ?
    Questa unione con Cisano è stata davvero una grande idea di Angelo Agnelli: in un momento come quello che stavamo vivendo difficile per la città e lo sport in generale lui ha cercato di unire diverse realtà sportive per mantenere una squadra di élite nel territorio bergamasco e credo sia stato un passo fondamentale se non determinante. Con Cisano c’è stata una trattativa lunga, ci siamo riuniti diverse volte, infine siamo arrivati all’accordo che oggi si rivela essere stata una grande intuizione per poter fare pallavolo di così alto livello. I complimenti vanno al Presidente Agnelli perchè non è semplice scendere a compromessi con realtà vicine riunendole sotto un’unica bandiera e al Presidente Carenini e Perego di Tipiesse che hanno visto in questo sodalizio una bella opportunità che ci permette oggi di chiudere l’anno con il sorriso in un momento drammatico per la nostra Italia.
    Come si lavora in questo ambiente?
    A Cisano si lavora bene in un palazzetto che è diventato giorno dopo giorno la nostra nuova casa,ci permette di lavorare nel miglior modo possibile. Credo che come lavoriamo noi a livello tecnico, con la palestra sempre disponibile 24 ore su 24, sia importantissimo per una squadra di pallavolo di alto livello. Noi a Bergamo con la Zanetti, con il basket avremmo avuto difficoltà non piccole per poterci allenare in questi orari e con chissà quali modalità e condizioni visto il periodo difficile causa Covid. Invece a Cisano questo problema non si è posto, il palazzetto è accogliente e non ci sono altre distrazioni o problematiche di sorta.
    Il ds è a stretto contatto con lo spogliatoio, come definirebbe il gruppo squadra che si è venuto a creare?
    Sono dell’idea che se c’è un gruppo coeso e unito il risultato è sicuro. L’ho visto in prima persona in molti anni da giocatore, ho vinto con gruppi uniti e ho vinto talvolta anche con gruppi meno uniti ma questo team oggi ha qualcosa in più ed è un valore aggiunto per arrivare al risultato, si aiutano l’uno con l’altro con generosità sia in campo nelle difficoltà che fuori e sono umili, e questo è un’arma in più per poter arrivare lontano.
    Un 2020 sportivo da incorniciare quali sono i ricordi o il ricordo più bello di quest’anno?
    Di ricordi ce ne sono stati tanti ma bisogna fare una premessa: in questi cinque anni di A2 la società si è migliorata anno dopo anno, mettendo paletti e obiettivi per migliorarsi. Credo che questo percorso possa aver trovato nel 2020 il suo coronamento nella finale della Coppa Italia vinta a Bologna, perciò posso dire che sia il ricordo più bello e importante di questo 2020, con il grande rammarico di non averla potuta festeggiare insieme ai nostri tifosi perchè questo è il primo grande risultato storico della società e festeggiarlo con loro sarebbe stato doveroso.
    Quale speranza per il prossimo 2021?
    La speranza è sempre quella di migliorarsi, uno deve sempre cercare di fare meglio del passato, rimediando a eventuali errori commessi. Credo che alzando l’asticella sia sempre più difficile migliorare, ma bisogna cercare di fare il più possibile. Provare a vincere ancora e soprattutto con la speranza di festeggiare insieme ai tifosi, aprendo le porte del palazzetto, perchè ce lo meritiamo tutti insieme, il mio sogno è quello di abbracciarci tutti dopo aver vinto qualcosa di importante.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO