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    McGregor accusato di violenza sessuale durante le Nba Finals

    NEW YORK – Prima ha mandato in ospedale “Burnie”, la mascotte Miami, adesso i problemi per Conor McGregor sono ancora più gravi. Il fighter irlandese è infatti accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna. Il fatto sarebbe accaduto proprio nei bagni del Kaseya Center durante le Nba Finals fra i Miami Heat e i Denver Nuggets.
    McGregor nega le accuse 
    La star delle arti marziali miste repinge tutte le accuse e anche i Miami Heat si stanno impegnando per capire cosa è successo veramente in quella serata: “Siamo a conoscenza delle accuse e stiamo conducendo un’indagine”, queste le parole del club. “Le accuse sono false. Il signor McGregor non si lascerà intimidire”, questa la replica della sua legale Barbara Llanes. LEGGI TUTTO

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    Presentata la ricerca di Change the Game sugli abusi nel mondo dello sport

    Di Redazione

    Una ricerca unica nel suo genere, per indagare il fenomeno degli abusi nello sport con numeri e metodologie inedite in Italia. È stata presentata oggi alla Casa dei Diritti del Comune di Milano “Athlete Culture & Climate Survey“, ricerca commissionata a Nielsen da Change The Game, l’associazione di Daniela Simonetti, in prima linea nella lotta contro violenza e maltrattamenti in ambito sportivo, con il supporto del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il sostegno del Consorzio Vero Volley, della Fondazione Candido Cannavò e di Terre des Hommes.

    L’iniziativa mira a fornire una dimensione realistica del fenomeno degli abusi nel nostro paese attraverso una ricerca quantitativa su un campione di 1400 atleti tra i 18 e i 34 anni, equamente ripartiti tra uomini e donne e per fascia di età, che abbiano praticato sport prima della maggiore età; si tratta, come hanno spiegato Marco Nazzari, Managing Director International Sports, e Lorenzo Facchinotti, Head of Research di Nielsen Italia, di uno dei campioni più alti mai utilizzati nello sport. La parte qualitativa dell’indagine prevede invece 20 interviste semi-strutturate a persone che hanno subito abusi durante la loro esperienza sportiva.

    Durante la mattinata è intervenuta Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley, che ha ribadito il suo impegno al fianco di Change the Game e contro le violenze: “Gli abusi nello sport disattendono quello che lo sport veramente dovrebbe fare, migliorare la qualità di vita dei bambini e tenerli lontani dai comportamenti a rischio attraverso la consapevolezza, l’autostima e la capacità di gestire le emozioni. Gli abusi psicologici ed emotivi agiscono proprio su queste aree e sono altrettanto gravi di quelli fisici“.

    “Lo sport di vertice e i giocatori delle squadre di vertice – ha continuato Marzari – devono capire bene per cosa giocano, capire i valori della loro società sportiva e farsene portatori. Questo aiuta tantissimo ed è il loro dovere: abbiamo la straordinaria opportunità di emozionare il pubblico e dobbiamo utilizzarla per far capire bene quello che vogliamo trasmettere. La determinazione non ci deve mai abbandonare, siamo una bella squadra e quando le squadre si allenano i risultati arrivano“.

    Stefania Pizzolla, coordinatrice del Dipartimento per lo Sport, ha ricordato che “il tema riguarda tutta l’infanzia, perché nella maggior parte dei casi gli abusi avvengono nel contesto familiare e amicale. Lo sport naturalmente non ne è esente. Ci mancavano i dati per comporre un quadro completo della situazione: ci servono informazioni quantitative ma anche qualitative, per questo abbiamo creduto nella proposta. Non vogliamo uno strumento per dimostrare qualcosa, visto che sappiamo già che il fenomeno esiste, ma per poter costruire insieme al mondo dello sport strumenti e policy per combatterlo“.

    In apertura d’incontro è stato trasmesso in anteprima il primo spot contro gli abusi nello sport, realizzato con il contributo del Dipartimento della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del progetto “Giochiamo d’anticipo”. Allo spot, con la regia di Claudio Casazza il supporto e la collaborazione di Insolito Cinema e le musiche di Giovanni Faggionato, hanno partecipato circa cento atleti di varie discipline sportive, tra cui anche la pallavolo, rappresentata dalle squadre giovanili del Consorzio Vero Volley. Il messaggio è volto ad esaltare il lato spontaneo e gioioso dello sport, i suoi valori ispiratori come l’amicizia, lo spirito di squadra, il rispetto, che costituiscono il vero antidoto a ogni forma di violenza e abuso.

    Allo spot ha partecipato tra gli altri Fabrizia Marrone, atleta della nazionale italiana di softball, presente anche alla conferenza di oggi insieme all’ex campione del mondo di canottaggio Edoardo Verzotti. Sono inoltre intervenuti i membri del Comitato Scientifico che presiede alla ricerca: Paolo Emilio Adami, Rocco Briganti, Stefano Ferracuti, Paolo Ferrara, Fabio Iudica e Sara Landi, oltre alle stesse Marzari e Pizzolla. Sono invece intervenuti con un messaggio Paola Pendino, anche lei membro del Comitato, e Franco Arturi, della Fondazione Candido Cannavò per lo Sport. LEGGI TUTTO

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    Molestie a una giocatrice di 15 anni: allenatore denunciato in provincia di Varese

    Foto Ufficio Stampa Olimpia Teodora Ravenna Di Redazione Un allenatore di pallavolo della provincia di Varese è stato denunciato alla Procura di Busto Arsizio per molestie sessuali ai danni di una giovane giocatrice di 15 anni. Secondo quanto riportato dal portale Malpensa24, nei prossimi giorni si terrà l’incidente probatorio, al termine del quale il pubblico […] LEGGI TUTTO

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    Radiato l’allenatore accusato di violenza sessuale in un camp a Marina di Massa

    Di Redazione
    Il Tribunale Federale della Fipav ha pubblicato ieri la sentenza di radiazione nei confronti dell’allenatore di pallavolo che circa un anno fa, a ottobre 2019, era stato accusato di violenza sessuale nei confronti di alcune bambine tra i 10 e 12 anni ospiti di un camp estivo a Marina di Massa. Il procedimento giudiziario nei confronti dell’uomo di 47 anni, che era immediatamente stato sospeso dall’incarico ricoperto nello staff della sua squadra, è attualmente in corso: a febbraio 2020 si è svolto l’incidente probatorio in cui le vittime hanno ricostruito i fatti, confermando tutte le accuse, e a luglio il Gip di Massa ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’indagato.
    Nella sentenza di radiazione è precisato che “le gravi accuse mosse dalle minori, il coinvolgimento dei media e l’apertura di un procedimento penale dinanzi al Tribunale di Massa sono tutti elementi idonei e sufficienti a concretare la violazione delle norme di cui al capo di incolpazione“: nel processo sportivo infatti, a differenza di quello ordinario, “il convincimento del Giudice in ordine alla responsabilità disciplinare dell’incolpato (…) non sempre deve presupporre la sussistenza di una prova ‘oltre ogni ragionevole dubbio’. Ne consegue che (…) il Tribunale non ha l’onere di acquisire prova certa e rigorosa in ordine ad ogni singolo episodio ascritto al medesimo, quanto invece quello di accertare che la condotta di questo sia stata idonea a ingenerare quel grave disdoro nei confronti della Federazione espressamente richiamato nel capo di incolpazione“.
    “Non è difficile capire quali e quante conseguenze negative possano scaturire dalla divulgazione di notizie quali quelle diffuse in ordine ai fatti oggetto del presente procedimento” conclude il Tribunale Federale, che ha deciso di applicare la sanzione massima richiesta dalla Procura Federale, considerata la particolare gravità dei fatti e in assenza di circostanze attenuanti.
    (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO