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    Grottazzolina riabbraccia Calarco e promuove Pison e Perini

    Di Redazione
    Torna a Grottazzolina, a distanza di poco più di un anno, Simone Calarco, opposto ravennate classe ’95, dopo un’ottima stagione giocata da titolare a Roma, come avversario della “Videx dei record”. Un ritorno graditissimo per entrambe le parti: Simone ha lasciato infatti a Grottazzolina tantissimi estimatori, con il pubblico grottese che da sempre si affeziona a ragazzi che danno tutto, senza mai essere troppo sopra le righe.
    Arrivato nel 2019 come “settimo uomo” dopo altre esperienze di Serie A vissute da comprimario, l’anno di Grotta rivela un Simone diverso, straordinariamente duttile nell’adattarsi per necessità al ritorno al ruolo di opposto, che aveva già svolto con profitto in Serie B prima di intraprendere la “conversione” a posto quattro. Ed è proprio la necessità il maestro migliore, si dice. Così Calarco si ridisegna in un baleno come opposto, accogliendo l’eredità pesantissima di colui attorno al quale era disegnata quella squadra, ovvero il fuoriclasse “intesserabile” Poey.
    E lo fa con una semplicità quasi imbarazzante, trovando con Manuele Marchiani un’intesa che verrebbe da definire quasi “naturale”, se non fosse che le carriere dei due non si erano mai nemmeno lontanamente incrociate, in precedenza. Un campionato giocato a livelli molto alti, tanto da trascinare a suon di schiacciate quella squadra “tutto cuore” ad un passo, davvero un passo, dalle prime quattro posizioni.
    Ora il ritorno, per rivivere insieme una nuova stagione, storica per Grottazzolina per via del Covid-19 ma anche per effetto del cinquantennale. Una stagione “speciale”, in cui solo chi ha voluto fortemente indossare questa maglia ha finito poi per farlo davvero:“Ovviamente ritorno con uno spirito super agguerrito – dice Simone – sono contentissimo di tornare a Grotta che per me è stata come una seconda casa. L’annata che vivremo sarà molto simile alla 2018-19, con compagni con cui mi sono trovato benissimo, con Massi (Ortenzi ndr) con cui mi sono trovato da Dio, e tutte le persone che venivano al palazzetto… era veramente come una seconda famiglia. Spero, anzi sono convinto, che anche l’anno prossimo sarà una bellissima stagione e spero di contribuire a portare Grotta dove merita, quindi nei piani alti!“.
    Si va delineando, dunque, l’organico definitivo per la Serie A3 2020-21 targata M&G Scuola Pallavolo, che in attesa di presentare l’ultima novità continua aggiungere ulteriori due pedine allo scacchiere attingendo direttamente dalle risorse di casa. Anche in questo caso parliamo infatti di due “cavalli di ritorno”, che riapprodano in prima squadra dopo averne già fatto parte in passato e che sono entrambi reduci da una buonissima stagione nella seconda squadra maschile dell’Universo M&G, ovvero la Serie C targata New Project Volley Monte Urano.
    Stiamo parlando di Francesco Pison e Stefano Perini, rispettivamente palleggiatore classe ’88 e schiacciatore-ricevitore classe ’91, per i quali si riaprono dopo qualche anno le porte della prima squadra. Francesco Pison non ne è in realtà mai uscito, di fatto, essendone sempre rimasto il preparatore atletico; e non è nuovo nemmeno al palcoscenico di Serie A, avendo fatto parte dell’organico Videx nel biennio 2016-2018, oltre ad esserne stato il secondo allenatore nella stagione successiva. Ora vi rientra in scarpe e pantaloncini, come parte attiva dell’organico, a completare col coetaneo Marchiani un reparto di assoluto lusso per la categoria, in considerazione del fatto che Francesco ha già giocato più stagioni in Serie B da protagonista, e che per doti tecniche ed atletiche potrebbe tranquillamente esserne anche un titolare.
    Un ritorno davvero gradito dunque, cui ne fa seguito un secondo da parte di un ragazzo che invece è all’esordio assoluto in Serie A, avendo fatto parte dell’organico di prima squadra nell’ormai lontana stagione 2011-12, appena ventenne, nell’allora Serie B2. A distanza di quasi dieci anni, Stefano Perini è però sempre quello stesso ragazzo “smisuratamente innamorato” di questo sport, tanto da accettare l’opportunità imperdibile di affrontare una stagione in Serie A nonostante impegni lavorativi tutt’altro che leggeri.
    Schiacciatore-ricevitore di circa 190 cm, Stefano è il classico giocatore completo, che ad un’ottima tecnica di base abbina anche un’insidiosa battuta e, non ultima, una buona varietà di colpi d’attacco; non il classico bombardiere “alla cieca”, dunque, ma un giocatore in cui si può leggere a chiare lettere un’impostazione tecnica frutto di tanto lavoro di settore giovanile, e che proprio grazie a questo bagaglio tecnico acquisito in gioventù riesce sempre ad adattarsi al contesto indipendentemente dalla categoria.  
    Grottazzolina che dunque continua ad attingere dal proprio movimento, realtà che sempre più prova ad autoalimentarsi nella ferma consapevolezza che dare spazio ed opportunità a ragazzi locali ed autoctoni possa essere un indubbio elemento di merito in termini etici e sociali, oltre che economici.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Manuele Marchiani e Simone Starace confermati a Grottazzolina

    Foto M&G Scuola Pallavolo

    Di Redazione
    Prende forma giorno dopo giorno il volto della Videx Grottazzolina 2020-2021. Dopo gli addii eccellenti di Giannotti e Snippe, la società montegior-grottese batte un colpo, anzi due, in vista della prossima stagione: è ufficiale la permanenza di Manuele Marchiani e Simone Starace.
    Il regista classe ’89, vero e proprio faro della squadra di coach Ortenzi, si prepara a vivere la sua terza stagione consecutiva a Grottazzolina con l’obiettivo di riprendere un cammino interrotto mesi fa anzitempo: “Come da due anni a questa parte ringrazio la società per la fiducia e la stima che ha nei miei confronti. La volontà di continuare insieme c’è stata fin da subito, soprattutto dopo l’epilogo della scorsa stagione – ha dichiarato Marchiani -. Ripartiamo con la consapevolezza di aver allestito un organico per fare bene anche quest’anno e provare a riprenderci l’opportunità che ci è stata tolta“.
    Arrivato lo scorso anno da Osimo dopo un campionato nella serie cadetta, con l’etichetta di “giovane di belle speranze”, Simone Starace ha conquistato poco alla volta la fiducia degli addetti ai lavori con abnegazione, serietà, talento ed entusiasmo. Una crescita costante la sua, tanto da spingere coach Ortenzi a concedergli sempre maggiore spazio soprattutto nella seconda fase della scorsa stagione.
    Un’occasione dopo l’altra, colte al volo dal classe ’99 di Salerno, mostrando doti che lasciano ben sperare alla vigilia di una stagione che lo vedrà raccogliere la pesante eredità di Snippe: “Il dispiacere per la conclusione della passata stagione c’è stato sicuramente però il tempo dei rimpianti è finito – ha commentato Starace – Una nuova stagione è in arrivo perciò dobbiamo guardare avanti. Spero di ripagare fino all’ultimo la società per avermi dato fiducia, concedendomi questa grande occasione. Ho tanta voglia di ricominciare e di aiutare la squadra a raggiungere il miglior risultato possibile“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina riparte dal “Ministro della Difesa” Roberto Romiti

    Di Redazione
    Dopo Massimo Gaspari, è la volta di ufficializzare un altro elemento di esperienza nel roster della Videx Grottazzolina per la stagione 2020-21, e ancora una volta parliamo di una conferma. Sarà infatti ancora, immancabilmente, Roberto Romiti a guidare la retroguardia della formazione grottese in quella che possiamo definire un’annata sportiva epocale, essendo al contempo la stagione del cinquantennale della pallavolo Grottazzolina oltre che (facendo i dovuti scongiuri) la prima post-Covid.
    “Esperienza”, termine troppo spesso inflazionato ed abusato per descrivere giocatori ormai anagraficamente stagionati. Non nel caso di Roberto, però, perché ciò che la sua carriera racconta è scritta negli annali, ed è lì a parlare per lui. Quella che sta per iniziare sarà infatti la sua tredicesima stagione in Serie A, in un percorso sportivo che l’ha portato spesso a cambiare casacca ed a girare in lungo e in largo per lo stivale, nelle Marche a Castelfidardo, Loreto e Potenza Picena, ma anche in Umbria (Città di Castello e Spoleto) e Lazio (Sora, Latina e Roma), con la Superlega a Molfetta come apice in termini di categoria e di distanza dalla sua terra madre. Nel 2018 “il ritorno a casa”, là dove tutto era iniziato, lui che è montegiorgese nato pallavolisticamente nella cantèra del mitico Giancarlo Fagiani.
    Esperienza vera ed autentica, dunque, quella di Romiti, fatta di migliaia di ricezioni all’attivo e di altrettante pallonate subite, con la straordinaria capacità di tirar su “cose che voi umani non potete neanche immaginare” (cit.), per la gioia dei compagni ma anche la rassegnazione di chi, dall’altra parte, si vede negare l’ebbrezza del punto con relativa esultanza già in atto. 
    “L’esperienza è l’insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame poi ti spiega la lezione“. Un detto che racconta più che bene la realtà della vita. Roberto pensava di averle viste tutte nella sua lunga carriera, eppure nelle ultime due stagioni sportive ha ricordato un “playoff” dal quale si è poi usciti, di fatto, retrocessi, ed un’ultima stagione dominata in lungo e in largo per poi concludersi con un clamoroso nulla di fatto. Non si finisce davvero mai di imparare…
    Roberto Romiti non è però solo un punto di riferimento per tutti in mezzo al campo: costituisce infatti, ogni giorno sempre di più, anche un vero e proprio “faro” per il settore giovanile nel ruolo di allenatore, educatore e guida, e da giovane buon padre di famiglia sa meglio di tutti di quale responsabilità si stia parlando. 
    “Ministro della Difesa”, che si aggiunge ai confermati Vecchi, Romagnoli, Di Bonaventura e Gaspari ed al ritorno di Marco Cubito, per un organico che deve ancora scoprire molte delle sue carte ma che dalle premesse sottintende già una chiarissima ambizione di fare le cose per bene. Conferma tutt’altro che scontata, peraltro, in considerazione del fatto che su di lui aveva messo gli occhi l’ambiziosissima “rinata” Prisma Taranto dell’esperto Di Pinto.
    “Dopo una pandemia si riparte in maniera strana – dice Roberto – con tanta voglia di ricominciare visto che siamo già a quattro mesi di inattività, e quando si ripartirà saranno cinque. Sarà necessario porre tanta attenzione agli infortuni, è una situazione particolare ed il fisico si è fermato per tanto tempo, l’approccio sarà sicuramente diverso rispetto agli altri anni. La cosa positiva è però la voglia di tornare a giocare per tornare ad un barlume di normalità“.
    Rammarico, per nulla celato, riguardo la stagione passata: “La stagione scorsa non si cancella, anche se è stata annullata per noi che l’abbiamo vissuta è stata una cavalcata trionfale, per noi è come se avessimo vinto il campionato. Può essere anche un modo di pensare presuntuoso ma questo è, il valore dimostrato sul campo fino al 8 marzo dice questo e quindi mi sembra giusto pensarla così. Dispiace perché tutti, giocatori e società, avevamo questo obiettivo, ossia vincere il campionato per disputare la A2 in questa stagione. Così non è stato, dunque l’imperativo è riprovarci anche se con un modo diverso di affrontare il campionato. Non saremo forse più la squadra da battere, ma l’organico allestito è comunque molto valido, che certamente può dire la sua contro chiunque. Il campionato sarà più equilibrato, ma soprattutto noi che c’eravamo anche anno scorso abbiamo tutta l’intenzione di dimostrare che meritiamo comunque le posizioni di vertice della classifica, questo sicuro“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Marco Cubito tornerà a vestire la maglia di Grottazzolina

    Di Redazione
    Una firma arrivata ormai da settimane, in risposta ad una scelta di vita. M&G Scuola Pallavolo “blinda” il reparto centrali per la stagione 2020-2021 riabbracciando Marco Cubito, siciliano classe ’92 di Taormina, 202 cm di stazza.
    Dopo il campionato stratosferico disputato due stagioni orsono in maglia Videx in A2, per “Cubo” lo scorso anno è arrivata l’occasione imperdibile di giocare da protagonista in uno dei top team di A2, la New Mater Castellana Grotte in piena lotta playoff prima dello stop forzato per via del lockdown.
    A distanza di una sola stagione però, il “cuore” ha prevalso sul resto: il suo ritorno nel fermano, infatti, corrisponde ad una precisa scelta di vita, dato che è nelle intenzioni di Marco stabilizzarsi nel territorio fermano essendo sentimentalmente legato ad una splendida ragazza conosciuta proprio nell’arco della stagione 2018-19 in maglia M&G. Il ritorno a Grottazzolina, dunque, già auspicato da parte della società mesi fa nell’ambito dei consueti saluti di fine stagione, ancora una volta si concretizza mostrando come sempre più spesso i ragazzi non disdegnano di tornare laddove trovano un ambiente in grado di accoglierli e valorizzarne le doti sportive ma anche e soprattutto umane.
    Il gigante siciliano, figlio di tanta gavetta e dimostrazione di chi fa parlare i numeri per sé, andrà dunque ad aggiungersi ai già confermatissimi Massimo Gaspari e Giulio Romagnoli completando un reparto, quello dei centrali, che certamente non avrà nulla da invidiare a nessuno in categoria.
    “Questo sarà per me un anno di maturazione a tutti gli effetti – racconta Marco – perché al ritorno in una società dove sono stato benissimo si aggiungerà la convivenza, un’importante scelta di vita che mi rende felice. La stagione 2018-19 fu molto positiva per me, ma sfortunata per la società; l’obiettivo del mantenimento della A2 ci sfuggì di un soffio nonostante il livello altissimo del campionato e le note vicissitudini legate al ‘caso Poey’, per cui da parte mia c’è tanta voglia di rivalsa.
    Ho parlato con la società e il mister, è stata allestita una squadra competitiva e ci potremo, anzi dovremo, togliere tante soddisfazioni. Conosco quasi tutti i ragazzi in organico, sono sicuro che faremo molto bene anche per onorare il lavoro egregio fatto dalla società lo scorso anno. Ho seguito per tutta la stagione la cavalcata della Videx, ed ero certo di ritrovarla in A2… surreale che ciò sia stato negato.”
    Un ragazzo con le idee chiarissime, e tanta voglia di ritornare in campo dopo uno stop che ha reso quasi surreale la vita, a maggior ragione per chi fa dello sport e del movimento la sua natura d’essere: “Ho già ripreso gli allenamenti in compagnia di Giulio (Romagnoli – ndr), nel quale credo tantissimo. Sarò ben felice di dargli quei consigli che negli anni sono stati dati a me, e che mi hanno fatto crescere tanto portandomi ad essere un giocatore migliore. Non vedo l’ora di iniziare questo nuovo percorso insieme a tutto il gruppo e ritornare a fare ciò che più ci piace, questo stop sta diventando infinito!”
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Massimo Gaspari al centro della rete per Grottazzolina

    Di Redazione
    Parafrasando il titolo di un celebre film del 2008 diretto da David Fincher, la storia di Massimo Gaspari nel mondo del volley trova un interessante e fantasioso parallelo con quella del protagonista della pellicola, impersonato da Brad Pitt. Benjamin Button, infatti, ha una dote unica, che è quella di ringiovanire col passare degli anni. Stessa sorte che è toccata al centralone ascolano classe ’80, più o meno.
    La storia di Massimo nel mondo del volley è di quelle belle, senz’altro da raccontare. Una storia intrisa di quei famosi “corsi e ricorsi” storici di cui sono piene le pagine della vita di ciascuno di noi. Nato e cresciuto ad Ascoli Piceno, infatti, Massimo cresce nelle fila della squadra più importante del capoluogo piceno, sotto le mani accorte e sapienti di uno che coi giovani ci sapeva fare, ovvero quel Alessandro Brutti che abbiamo tra l’altro ritrovato con piacere qualche settimana fa nell’ambito di Videx Heroes, trasmissione che “in tempi di Covid” sta tenendo compagnia ai tifosi grottesi con l’intento di ritrovare, man mano, i protagonisti della cinquantennale storia del club grottese.
    Ed è stato proprio coach Alessandro Brutti ad aprire a Massimo Gaspari le porte del palasport di Grottazzolina, introducendolo per la prima volta nel volley di Serie A.Da lì è iniziato un percorso, simile a quello di tanti altri sportivi, che ha visto “Gas” girare parecchio per l’Italia tra Marche, Abruzzo, Puglia e Sardegna. La cosa curiosa, tuttavia, è che proprio quando la strada percorsa da Massimo sembrava volgere, pian piano negli anni, verso la sua naturale conclusione agonistica, arriva nel 2017 la [ri]chiamata inaspettata: a 37 anni, infatti, coach Ortenzi gli chiede di tornare a far parte dell’organico della Serie A targata Videx.
    E questo suo rientro nell’Olimpo del volley, in quella stessa porta dove tutto iniziò vent’anni prima, ha messo in mostra un Massimo Gaspari gradualmente di nuovo protagonista, in un crescendo che davvero dimostra come quando una persona fa le cose con la testa, ma soprattutto con il cuore, nulla è davvero precluso. Sarà che l’esperienza ti insegna, negli anni, la capacità di saperti gestire; sarà che quello di Grotta è e rimane un ambiente “a trazione familiare”, fatto sta che quest’ultimo triennio ha messo in mostra un atleta serio, sempre disponibile nel dare una mano agli altri e, addirittura, quasi ringiovanito. Più Benjamin Button di così?
    “Veniamo da una stagione che purtroppo si è interrotta sul più bello – le parole del centrale ascolano – ma per quanto possa dispiacere la beffa subìta credo che vada considerata la ragione per cui ci si è dovuti fermare, e di fronte a ciò tutto passa in secondo piano. Personalmente sono sicuro che ripartiremo più carichi che mai, certi che la società allestirà una squadra comunque di livello e che, aldilà di tutto, continueremo sicuramente a puntare in alto.”
    Parole sagge, di chi ha sempre dato il giusto peso allo sport senza mai perderne la dimensione ludica, aldilà dei risultati (ottimi) raggiunti in carriera. Quella che sta per iniziare, peraltro, sarà una stagione speciale per Gaspari, come ci tiene lui stesso a sottolineare: “La prossima sarà la mia decima stagione in Serie A, quindi ha per me un significato particolare e ci tengo tantissimo a far bene.”
    Decima stagione in Serie A proprio nell’anniversario dei cinquant’anni della pallavolo a Grottazzolina, la società che lo ha lanciato nel top del volley. Davvero un “curioso caso”, non c’è che dire…
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Club Italia cede alla Videx

    Di Redazione L’undicesima giornata di Regular Season pone di fronte alla Videx un ostacolo che all’andata costò carissimo alla truppa di coach Ortenzi, ovvero l’Aeronautica Militare Club Italia Crai Roma di Monica Cresta, squadra giovane ma che con grande spirito battagliero è risultata una delle pochissime compagini in grado di violare il taraflex di Grottazzolina […] LEGGI TUTTO