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    Race of Champions 2022: Schumacher e Vettel ancora insieme

    ROMA – La Race of Champions torna a disputarsi dal vivo a Pitea, nel nord della Svezia dopo l’edizione virtuale del 2020 e la cancellazione del 2021. L’evento in programma tra il 5 e il 6 febbraio 2022 vedrà in gara per la Germania la coppia formata da Sebastian Vettel e Mick Schumacher. Il pilota dell’Aston Martin è da anni uno dei grandi protagonisti della kermesse nella quale ha trionfato ben sette volte, le prime sei, dal 2007 al 2012, proprio con il papà di Mick, Michael Schumacher, con l’ultimo successo che risale al 2017 quando vinse con Pascal Wehrlein.
    Gli altri piloti in gara
    Intanto da tutto il mondo stanno arrivando le prime ufficialità per la gara svedese. Oltre al duo Vettel-Schumacher, alla loro seconda apparizione all’evento dopo quella di Messico 2019, si sta delineando un parterre di assoluto livello. Tra i nomi più prestigiosi spiccano le presenze del due volte campione del mondo F1 Mika Hakkinen, del nove volte campione iridato di rally Sebastian Loeb, il pluri-vincitore di Le Mans Tom Kristensen e il pilota della Mercedes Valtteri Bottas. LEGGI TUTTO

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    Sebastian Vettel: “Non sono in F1 per puntare alla top 10”

    ROMA – Sebastian Vettel ha parlato ai microfoni di “Sky Sports” sulla sua prima stagione in Formula 1 con Aston Martin, che per ora lo vede al dodicesimo posto della graduatoria quando mancano quattro gare al termine del Mondiale 2021: “La soddisfazione quando si taglia il traguardo non è la stessa – ha ammesso -. Una volta che hai vinto una gara e sei salito sul podio e poi ricevi la spinta enorme dai tifosi è, in un certo senso, una conferma. Ora corri e ottieni un ottavo o decimo posto e senti di aver fatto davvero una buona gara, senza errori, ma sei decimo, nono, ottavo, non è proprio per quello che sono qui. Forse sono viziato, mi sono abituato a vincere e stare davanti”.
    Sul passaggio in Aston Martin
    Vettel però non rinnega la scelta di accasarsi alla Aston Martin di Lawrence Stroll: “Lawrence è molto serio e la squadra è sulla strada giusta. Quello che stiamo facendo molto promettente.Tutti vogliamo tornare a vincere, che si tratti della McLaren, Alpine, ci sono due squadre in questo momento in lotta tra loro per il Mondiale, e c’è anche la Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Non sono qui per giocarmi la top 10”

    ROMA – “La soddisfazione quando si taglia il traguardo non è la stessa. Una volta che hai vinto una gara e sei salito sul podio e poi ricevi la spinta enorme dai tifosi è, in un certo senso, una conferma. Ora corri e ottieni un ottavo o decimo posto e senti di aver fatto davvero una buona gara, senza errori, ma sei decimo, nono, ottavo, non è proprio per quello che sono qui. Forse sono viziato, mi sono abituato a vincere e stare davanti”. Queste le parole di Sebastian Vettel ai microfoni di Sky Sport sulla sua prima stagione in Formula 1 con Aston Martin, che per ora lo vede al dodicesimo posto della graduatoria quando mancano quattro gare al termine del Mondiale 2021.
    Sulla scelta di Aston Martin
    Vettel però non rinnega la scelta di accasarsi alla Aston Martin di Lawrence Stroll: “Lawrence è molto serio e la squadra è sulla strada giusta. Quello che stiamo facendo molto promettente.Tutti vogliamo tornare a vincere, che si tratti della McLaren, Alpine, ci sono due squadre in questo momento in lotta tra loro per il Mondiale, e c’è anche la Ferrari”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Troppe gare rendono il mondiale F1 meno speciale”

    ROMA – Non ha risparmiato polemiche l’ufficializzazione del nuovo calendario per la stagione 2022 della F1. Tra i primi ad esporsi c’è stato Sebastian Vettel, che ha espresso i suoi dubbi riguardanti il numero di GP e l’elevato stress a cui verrà sottoposto tutto il Circus. “Esprimo solo una mia opinione, ma non penso che si dovrebbero disputare così tante gare. In primis offrire al pubblico un così elevato numero di Gran Premi finisce col renderli un po’ meno speciali. Inoltre noi piloti siamo dei privilegiati, arriviamo in pista il mercoledì sera e spesso torniamo a casa la domenica sera, ma c’è una grossa parte del personale delle squadre che arriva in pista il lunedì mattina e per molti diventa quasi un’attività da sette giorni a settimana, e non hai davvero tempo per te stesso”, spiega l’ex ferrarista.
    “Serve equilibrio”
    “In un momento in cui le persone stanno tornando consapevoli che la vita è propria, noi inseriamo più gare in calendario. Ovviamente ci sono tanti interessi, ma credo che sia necessario fare in modo che ci sia maggiore equilibrio tra la vita a casa e il tempo trascorso fuori. – continua Vettel –  Per questo motivo un numero equilibrato di gare aiuterebbe anche a mantenere alta la passione di chi lavora nel Circus, evitando che dopo qualche stagione siano costretti a mollare, una cosa che vediamo non così raramente”. Le parole del pilota Aston Martin suonano come un monito per non disperdere un’ampia fetta di lavoratori fondamentali per il mondo F1 che il sempre più alto numero di gare in programma potrebbe “obbligare” a compiere scelte diverse. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Troppi Gran Premi rendono la F1 meno speciale”

    ROMA – Ha subito suscitato reazioni l’uscita del nuovo calendario F1 per la stagione 2022, il primo da 23 GP. Proprio uno dei veterani del Circus, Sebastian Vettel, ha espresso le proprie perplessità in merito ad una scelta che penalizza l’unicità degli eventi ed il lavoro dello staff delle squadre, obbligato a sobbarcarsi una mole di lavoro sempre maggiore. “Questa è solo la mia opinione, ma penso che non si dovrebbero disputare così tante gare per una serie di ragioni. La prima è che offrire al pubblico un così elevato numero di Gran Premi finisce col renderli un po’ meno speciali. Inoltre noi piloti siamo dei privilegiati, arriviamo in pista il mercoledì sera e spesso torniamo a casa la domenica sera, ma una grossa fetta del personale delle squadre arriva in pista il lunedì mattina per effettuare vari lavori e per molti diventa quasi un’attività da sette giorni a settimana, e non hai davvero tempo per te stesso”, afferma il pilota Aston Martin.
    “Serve equilibrio”
    L’ex ferrarista punta sul fatto che già diversi componenti dei team stanno rinunciando al lavoro nei box, privilegiando quello in fabbrica. “In un momento in cui le persone stanno diventando consapevoli che la vita è propria, noi inseriamo sempre più gare in calendario. Ovviamente ci sono tanti interessi, ma credo che sia necessario maggiore equilibrio tra la loro vita a casa e il tempo trascorso fuori. Per questo motivo un numero equilibrato di gare aiuterebbe anche a mantenere viva la passione di chi lavora, evitando di mollare tutto dopo qualche stagione, una cosa che vediamo non così raramente”, conclude Vettel. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Il nostro sport dovrebbe aiutare di più a diffondere messaggi di uguaglianza”

    ROMA – Sebastian Vettel ha parlato in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di “The-Race”. Il pilota tedesco, spesso protagonista di battaglie fuori dal circuito di Formula 1, cerca sempre di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali e sociali. Questo è il mio modo di pensare, e sono felice di esprimere la mia opinione, come di ascoltare quella degli altri – ha detto -. Per salvaguardare la nostra vita e il futuro su questo pianeta, è necessario prendersi cura dell’ambiente. Per quanto concerne i diritti umani e l’uguaglianza, in Formula 1 siamo molto lenti ad appoggiare questo cambiamento. Io sono felice di parlare delle ingiustizie”. L’ex Ferrari ha anche spiegato come, secondo lui, bisognerebbe comunicare in paesi con situazioni difficili in questi settori: “Ci sono argomenti troppo importanti per essere trascurati. Capisco che i paesi hanno regole diverse, governi diversi e scenari differenti, e non posso parlare per tutti i paesi. In alcune di queste nazioni andiamo là e stendiamo un bel tappeto rosso con bei messaggi. Ma penso che più delle parole, siano necessarie azioni”.
    Il commento di Vettel
    “Non so quale sia il modo migliore per comunicare, ma sento che il nostro sport potrebbe esercitare una maggiore pressione ed essere d’aiuto nel diffondere messaggi di uguaglianza – ha aggiunto Vettel -. Il problema principale è che lo sport, così come i paesi, sono governati da individui, e come tali hanno opinioni diverse, che arrivano da esperienze diverse. Sarà difficile, ma è necessario trovare le persone perfette che possano governare il nostro sport e che siano in grado di trovare la strada giusta per il futuro. C’è inoltre un enorme interesse finanziario. Io penso che ad un certo punto le persone avranno bisogno di chiedere a loro stesse: “Lo sport ha una ‘bussola morale’ e dunque può dire di no a determinate cose, oppure bisogna dire di sì ad ogni mega affare dietro l’angolo?’ Questo è il grande disegno che deve stare dietro tutto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Sono felice di parlare delle ingiustizie”

    ROMA – “Questo è il mio modo di pensare, e sono felice di esprimere la mia opinione, come di ascoltare quella degli altri. Per salvaguardare la nostra vita e il futuro su questo pianeta, è necessario prendersi cura dell’ambiente. Per quanto concerne i diritti umani e l’uguaglianza, in Formula 1 siamo molto lenti ad appoggiare questo cambiamento. Io sono felice di parlare delle ingiustizie”. Queste le parole di Sebastian Vettel in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di “The-Race”. Il pilota tedesco, spesso protagonista di battaglie fuori dal circuito di Formula 1, cerca sempre di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali e sociali. L’ex Ferrari ha anche spiegato come, secondo lui, bisognerebbe comunicare in paesi con situazioni difficili in questi settori: “Ci sono argomenti troppo importanti per essere trascurati. Capisco che i paesi hanno regole diverse, governi diversi e scenari differenti, e non posso parlare per tutti i paesi.In alcune di queste nazioni andiamo là e stendiamo un bel tappeto rosso con bei messaggi. Ma penso che più delle parole, siano necessarie azioni”.
    Le parole di Vettel
    “Non so quale sia il modo migliore per comunicare, ma sento che il nostro sport potrebbe esercitare una maggiore pressione ed essere d’aiuto nel diffondere messaggi di uguaglianza. Il problema principale è che lo sport, così come i paesi, sono governati da individui, e come tali hanno opinioni diverse, che arrivano da esperienze diverse. Sarà difficile, ma è necessario trovare le persone perfette che possano governare il nostro sport e che siano in grado di trovare la strada giusta per il futuro. C’è inoltre un enorme interesse finanziario. Io penso che ad un certo punto le persone avranno bisogno di chiedere a loro stesse: “Lo sport ha una ‘bussola morale’ e dunque può dire di no a determinate cose, oppure bisogna dire di sì ad ogni mega affare dietro l’angolo?’ Questo è il grande disegno che deve stare dietro tutto”. LEGGI TUTTO

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    F1, Szafnauer su Vettel: “Sarebbe stato un peccato fermarsi”

    ROMA – La conferma di un pilota del calibro di Sebastian Vettel ha sicuramento sollevato gli animi in casa Aston Martin. Il tedesco correrà con la scuderia anche nel 2022, sempre in coppia con Lance Stroll. La trattativa però non è stata un gioco da ragazzi: “Quando ci sono delle opzioni da entrambe le parti, allora diventa davvero come rinegoziare, ma noi volevamo che Seb continuasse e lui voleva continuare. Abbiamo solo cambiato alcuni dettagli, ma andavano comunque discussi e non sono cose che si risolvono rapidamente”, ha dichiarato Otmar Szafnauer.
    “Bello avere continuità”
    Il team principal dell’Aston Martin è il primo ad esprimere la propria soddisfazione nel proseguire con Vettel: “Sebastian si sta abituando sempre di più alla squadra quindi sarebbe stato un peccato per lui fermarsi e per noi dover prendere qualcun altro che non è abituato alla squadra – prosegue a GPFans.com -. La squadra è nuova, i regolamenti sono nuovi, quindi non sarebbe stato bello. Soprattutto in una fase come questa è davvero bello avere quel tipo di continuità e ora ce l’abbiamo con entrambi i piloti, il che è fantastico”. LEGGI TUTTO