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    F1: anche Verstappen cambia motore a Spa, partirà dal fondo come Leclerc

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio, quattordicesimo appuntamento della Formula 1, vedrà Max Verstappen partire dal fondo della griglia di partenza. Il campione del mondo della Red Bull ha infatti sostituito – oltre il limite concesso dal regolamento – tutti i componenti della sua power unit: motore endotermico, turbocompressore, MGU-H, MGU-K, batteria e centralina. Una difficoltà in più per il pilota della Red Bull che deve tenere a bada anche Charles Leclerc, soggetto anche lui a penalità per lo stesso motivo.
    Occasione per Sainz e Perez
    Cambi di power unit e conseguenti penalità anche per Esteban Ocon (Alpine), Lando Norris (McLaren) e Valtteri Bottas. La gara di domenica presenterà dunque molti temi ed incognite, a partire proprio dal duello nelle retrovie tra Verstappen e Leclerc, impegnati nella lotta al Mondiale. Perciò Sergio Perez e Carlos Sainz hanno nel volante l’opportunità di trionfare a Spa-Francorchamps. Alla finestra Lewis Hamilton e George Russell, piloti Mercedes, che non aspettano altro che un passo falso degli avversari per portare a casa la loro prima vittoria in questo 2022. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Hamilton? Preferisco la sfida con Leclerc”

    ROMA – Ferrari contro Red Bull. La sfida che presenta questo 2022 di Formula 1 è ancora dall’esito incerto. Tuttavia, Max Verstappen ha già una certezza in tasca e la rivela in un’intervista concessa a “Sky Sport”: “Preferisco la sfida con Leclerc rispetto a quella con Hamilton. Lo conosco molto bene, è un bravo ragazzo e abbiamo la stessa età, con una differenza di sole tre settimane. E lottiamo contro un avversario di tutto rispetto: la Ferrari”. Sorpassi appassionanti, ma sempre corretti. Il rapporto tra la Red Bull e la casa di Maranello è ottimo e le parole dell’olandese campione del mondo lo confermano: “Mi piace che possiamo congratularci con loro se vincono e viceversa se vinciamo noi. Rispetto molto questa cosa”.
    Le parole di Verstappen
    Continua poi Verstappen: “Ho un ottimo rapporto con Mattia Binotto, ma non solo con lui. Anche con Gino Rosato, sempre in giro per il paddock a fare battute. È una persona speciale, penso a quel sabato sera al Paul Ricard. Le corse dovrebbero essere così: in pista si lotta duramente, cercando di battere l’avversario, ma fuori si può andare d’accordo. Ed è questo che sto apprezzando di questa stagione”. “Invece non starei seduto a ridere allo stesso tavolo con Hamilton e gli uomini della Mercedes, mettiamola così”, risponde schietto Verstappen per concludere, memore dei continui screzi in pista e fuori con il rivale inglese che hanno caratterizzato la scorsa annata, ma che comunque lo hanno portato al primo titolo mondiale della sua carriera. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Preferisco il duello con Leclerc a quello con Hamilton”

    ROMA – “Preferisco la sfida con Leclerc rispetto a quella con Hamilton. Lo conosco molto bene, è un bravo ragazzo e abbiamo la stessa età, con una differenza di sole tre settimane. E lottiamo contro un avversario di tutto rispetto: la Ferrari”. Inizia così l’intervista che Max Verstappen ha concesso a “Sky Sport”, dove parla del duello di quest’anno in Formula 1 con Charles Leclerc. Sorpassi appassionanti, ma sempre corretti. Il rapporto tra la Red Bull e la casa di Maranello è ottimo e le parole dell’olandese campione del mondo lo confermano: “Mi piace che possiamo congratularci con loro se vincono e viceversa se vinciamo noi. Rispetto molto questa cosa”.
    Il confronto con la Mercedes
    Continua poi Verstappen: “Ho un ottimo rapporto con Mattia Binotto, ma non solo con lui. Anche con Gino Rosato, sempre in giro per il paddock a fare battute. È una persona speciale, penso a quel sabato sera al Paul Ricard. Le corse dovrebbero essere così: in pista si lotta duramente, cercando di battere l’avversario, ma fuori si può andare d’accordo. Ed è questo che sto apprezzando di questa stagione”. Stuzzicato sull’argomento Verstappen poi conclude: “Invece non starei seduto a ridere allo stesso tavolo con Hamilton e gli uomini della Mercedes, mettiamola così”. La scorsa stagione è infatti stata segnata da colpi proibiti in pista e fuori, fino al concitato finale di stagione ad Abu Dhabi. LEGGI TUTTO

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    F1, Ferrari favorita in Belgio: Hamilton vuole superare Schumacher

    ROMA – Dopo la pausa estiva la Formula 1 si regala al suo ritorno il Gran Premio del Belgio. Max Verstappen si avvicina al suo secondo titolo mondiale e la Ferrari deve sfruttare ogni gara per cercare di fermare l’asso della Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Tradizione e imprevisti
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Se a ciò si aggiunge che in quattro precedenti edizioni, nessuno è riuscito a trionfare in Belgio per più di una volta, ecco che la gara si fa – se possibile – ancor più interessante. LEGGI TUTTO

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    F1, la storia in Belgio dice Ferrari: Hamilton punta Schumacher

    ROMA – Il Gran Premio del Belgio rappresenta una delle grandi classiche della Formula 1 e quest’anno arriva in un momento delicato del Mondiale. Con Max Verstappen in fuga, la Ferrari deve capitalizzare al meglio ogni occasione per cercare di riacciuffare il campione del mondo Red Bull. Per farlo la casa italiana guarda alle statistiche, che la vedono finora vittoriosa per diciotto volte sull’asfalto di Spa-Francorchamps, dove Charles Leclerc ha già vinto nel 2019. Discorso diverso per Lewis Hamilton, che potrebbe non riuscire ad agganciare il suo mito, Ayrton Senna, al secondo posto della classifica dei piloti più vittoriosi in Belgio. Il brasiliano è infatti a quota cinque, dietro Michael Schumacher, che ha firmato sei successi. Il britannico, però, potrebbe superare proprio il tedesco in termini di podi: entrambi hanno infatti centrato nove volte almeno la terza posizione sullo storico circuito.
    Gp Belgio: la storia
    Costruito nel 1921 sfruttando le strade che collegavano le cittadine di Francorchamps, Malmedy e Stavelot, il circuito di Spa è, con i suoi 7 chilometri, il più lungo della Formula 1. Il primo Gran Premio si è disputato nel 1950 e ha visto la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo. La gara si è sempre caratterizzata per colpi di scena legati anche alle condizioni meteorologiche, come successo nella precedente edizione, quando si è riusciti a correre non più di un giro, per di più dietro la safety car. Velocità e imprevedibilità, dunque, attendono i piloti per una delle gare storiche del Mondiale, che nelle ultime quattro edizioni ha visto vincere quattro piloti diversi. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Se non piaccio a qualcuno va bene così”

    ROMA – Anche i tifosi in Formula 1 sono protagonisti delle grandi rivalità tra i piloti. Lo scorso anno la battaglia tra Max Verstappen e Lewis Hamilton è stata seguita da tanti appassionati, chi più schierato e chi meno. L’olandese, però, ha affermato di non essersi mai fatto influenzare dai tifosi “avversari”: “Quando sei tu a lottare contro il loro pilota preferito, la cosa diventa un po’ più intensa, perché è personale – ha detto ai microfoni di “Channel 4″ -. Un tifoso di Lewis non ha bisogno di adattarsi alla sua personalità. Non si preoccupa molto di chi finisce 18°, ma la situazione diventa un po’ più accesa quando sei tu il diretto rivale. Va bene, ma non dovrei adattarmi a ciò che piace a un fan, perché io sono io e non ho intenzione di cambiare perché diventerei falso. Se a qualcuno non piaccio, va bene così”.
    Il commento di Verstappen
    “Ognuno ha personalità diverse, e lo stesso vale per me, ovviamente – ha aggiunto Verstappen -. Questa è la vita, e non è necessario vivere con tutti quelli che ti circondano. Ognuno si occupa delle proprie cose, ed è così che faccio anch’io, e mi concentro solo sul mio lavoro. Mi piace correre e mi piace vincere, e naturalmente anche in questo caso ci vuole fortuna, per avere la macchina giusta e le persone giuste intorno a te. Inoltre, non ci penso troppo, non mi immagino come possa pensare me un fan di un altro pilota, perché sarebbe solo energia sprecata”. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Non mi adatto a ciò che piace a un fan”

    ROMA – La rivalità dei piloti di Formula 1 continua tra i tifosi dei vari campioni. Lo scorso anno la battaglia tra Max Verstappen e Lewis Hamilton è stata seguita da tanti appassionati, chi più schierato e chi meno. L’olandese, però, ha affermato di non essersi mai fatto influenzare dai tifosi “avversari”: “Quando sei tu a lottare contro il loro pilota preferito, la cosa diventa un po’ più intensa, perché è personale – ha detto ai microfoni di “Channel 4″ -. Un tifoso di Lewis non ha bisogno di adattarsi alla sua personalità. Non si preoccupa molto di chi finisce 18°, ma la situazione diventa un po’ più accesa quando sei tu il diretto rivale. Va bene, ma non dovrei adattarmi a ciò che piace a un fan, perché io sono io e non ho intenzione di cambiare perché diventerei falso. Se a qualcuno non piaccio, va bene così”.
    Le parole di Verstappen
    “Ognuno ha personalità diverse, e lo stesso vale per me, ovviamente – ha aggiunto Verstappen -. Questa è la vita, e non è necessario vivere con tutti quelli che ti circondano. Ognuno si occupa delle proprie cose, ed è così che faccio anch’io, e mi concentro solo sul mio lavoro. Mi piace correre e mi piace vincere, e naturalmente anche in questo caso ci vuole fortuna, per avere la macchina giusta e le persone giuste intorno a te. Inoltre, non ci penso troppo, non mi immagino come possa pensare me un fan di un altro pilota, perché sarebbe solo energia sprecata”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko elogia Verstappen: “Il miglior pilota che abbiamo mai avuto”

    ROMA – Helmut Marko non si è risparmiato nell’elogiare Max Verstappen, che dopo la prima metà di stagione è primo in solitaria nella classifica piloti di Formula 1, con un vantaggio di 80 punti su Charles Leclerc. il consigliere della Red Bull non ha avuto dubbi nel definire l’olandese il pilota più forte che abbia mai corso per la scuderia di Milton Keynes: “Verstappen è chiaramente il pilota migliore che abbiamo mai avuto – ha detto ai microfoni di “Motorsport-total” -. Dopo aver vinto il campionato del mondo, ha cementificato ulteriormente le sue sicurezze. Ed è ancora più veloce, prende meno rischi e consuma meno le gomme. Con una vettura che si adatta meglio a Max, il fattore Verstappen si evidenzia di nuovo.Quando si dispone di un pilota così eccezionale, è importante sfruttarne tutto il potenziale”. 
    Il commento di Marko
    “Perez potrebbe essere tornato indietro a livello di prestazioni, ma essere compagni di squadra di Verstappen non è facile – ha aggiunto -. A Max piace una vettura sovrasterzante, non gli interessa nulla del posteriore. In fin dei conti, si tratta di rendere la macchina il più veloce possibile”. Poi qualche parola sulla lotta al titolo, con Verstappen che potrebbe anche chiudere sempre al secondo posto per portare a casa il secondo Mondiale di fila: “È vero, ma non è né il suo né il nostro obiettivo. Sarebbe inoltre estremamente rischioso. Lo abbiamo visto l’anno scorso, quando improvvisamente abbiamo ottenuto solo secondi posti. Dobbiamo ancora vincere tre o quattro gare. Se poi la Mercedes riuscisse a vincere qualche gara, sarebbe ancora meglio per noi e peggio per la Ferrari, che invece deve essere perfetta per avere qualche possibilità”. LEGGI TUTTO