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    F1, Ocon: “A parità di macchina potrei competere con Verstappen”

    ROMA – Quanto è importante avere una macchina competitiva in F1? Tanto, secondo Esteban Ocon, che in un’intervista al portale olandese NOS ha rilasciato delle dichiarazioni che non sono passate inosservate. “A parità di macchina potrei competere con Verstappen” ha spiegato il francese dell’Alpine, che in carriera può vantare due podi (compresa una vittoria) in F1 ma non ha mai chiuso la stagione più su dell’ottavo posto in classifica generale. Ocon ha però 26 anni ed ancora tanto tempo davanti a sé per fare bene e togliersi altre soddisfazioni.
    Il pensiero di Ocon
    “Verstappen è un super talento. E’ molto competitivo da tempo, ci rispettiamo a vicenda e gli auguro il meglio – ha detto il transalpino, proseguendo con gli elogi – Ha meritato entrambi i titoli mondiali e mi rende fiero il fatto che un pilota cresciuto insieme a me stia facendo così bene. Max è sicuramente tra i grandi della F1”. Ocon però non si sente inferiore rispetto al collega e ammette: “Sono certo che a parità di macchina potrei avere la meglio. D’altronde, se in questo sport non credi in te stesso sei spacciato”.
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    F1, Verstappen e quell’errore di Leclerc: “Lì ho capito che potevo vincere”

    ROMA – Max Verstappen ha parlato della Ferrari in un’intervista ai microfoni di “Viaplay”, in cui ha ripercorso alcuni momenti della stagione 2022 di Formula 1. Il pilota olandese non si è risparmiato nel commentare il Mondiale a due facce della scuderia di Maranello, che ha concluso al secondo posto il campionato costruttori e quello piloti con Charles Leclerc. “La Ferrari ha iniziato molto bene, ma nel corso del 2022 hanno commesso diversi errori – ha detto -. Una cosa di cui noi abbiamo approfittato, soprattutto dopo che nei primi tre GP aveva fatto fatica a trovare il bilanciamento ideale con la macchina. Evidentemente, la pressione ricaduta su di loro non è stata gestita al meglio e quello che è accaduto in pista è stata solo una conseguenza”.
    Le parole di Verstappen
    Verstappen è poi tornato sull’incidente di Charles Leclerc, finito a muro durante il Gran Premio di Francia. Il monegasco ha definito l’errore di Le Castellet come uno dei momenti cruciali del 2022, ma anche lo stesso Verstappen ha ritenuto fondamentale la tappa francese: “Per me è stato un segnale, da quel momento mi sono detto che possiamo fare la differenza”.
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    F1, Verstappen: “La Ferrari non ha saputo gestire la pressione”

    ROMA – “La Ferrari ha iniziato molto bene, ma nel corso del 2022 hanno commesso diversi errori. Una cosa di cui noi abbiamo approfittato, soprattutto dopo che nei primi tre GP aveva fatto fatica a trovare il bilanciamento ideale con la macchina”. Max Verstappen ha parlato così della Ferrari in un’intervista ai microfoni di “Viaplay”, in cui ha ripercorso alcuni momenti della stagione 2022 di Formula 1. Il pilota olandese non si è risparmiato nel commentare il Mondiale a due facce della scuderia di Maranello, che ha concluso al secondo posto il campionato costruttori e quello piloti con Charles Leclerc. “Evidentemente – ha aggiunto -, la pressione ricaduta su di loro non è stata gestita al meglio e quello che è accaduto in pista è stata solo una conseguenza”.
    Su Leclerc
    Verstappen è poi tornato sull’incidente di Charles Leclerc, finito a muro durante il Gran Premio di Francia. Il monegasco ha definito l’errore di Le Castellet come uno dei momenti cruciali del 2022, ma anche lo stesso Verstappen ha ritenuto fondamentale la tappa francese: “Per me è stato un segnale, da quel momento mi sono detto che possiamo fare la differenza”.
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    F1, caos Red Bull: il comunicato del team. Verstappen: “Ricevute minacce”

    ABU DHABI – Max Verstappen ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, valevole per l’ultima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. L’olandese, protagonista di un episodio che ha scatenato le polemiche in Red Bull, avendo sorpassato il compagno di squadra Sergio Perez in lotta per il secondo posto in classifica, ha raccontato di aver subito pesanti attacchi dopo la gara in Brasile: “Sono stato dipinto come il cattivo dai media, ma non sanno come e quanto lavoro per il team – ha detto -. Il fatto più grave è che hanno attaccato e minacciato la mia famiglia dopo la gara in Brasile. Se avete un problema con me ok, ma lasciate stare la mia famiglia. Io ho un ottimo rapporto con Checo e magari un giorno si sapranno tutti i fatti. Però non capisco gli attacchi verso di me e la famiglia. Tante cose scritte sono state ridicole”.Guarda la galleryDalla Ferrari all’Alfa Romeo: Roberto Carlos non resiste al GP del Brasile
    La Red Bull chiarisce
    A chiarire quanto successo in Brasile ci ha pensato la Red Bull, che ha diffuso un comunicato alla vigilia del weekend ad Abu Dhabi: “Il team ha commesso degli errori in Brasile – si legge -. Non avevamo previsto la situazione che si è verificata all’ultimo giro e non avevamo concordato una strategia per un simile scenario prima della gara. Purtroppo Max è stato informato solo all’ultima curva della richiesta di cedere la posizione senza che gli fossero trasmesse tutte le informazioni necessarie. Questo ha messo Max, che è sempre stato un giocatore di squadra aperto e leale, in una situazione difficile con poco tempo per reagire, cosa che non era nelle nostre intenzioni”. Poi, sugli attacchi a Verstappen:Le cose che sono accadute successivamente sui social media  sono del tutto inaccettabili. Il comportamento offensivo nei confronti di Max, Checo, del team e delle rispettive famiglie è scioccante e triste, ed è qualcosa che noi come sport dobbiamo affrontare con regolarità deprimente. Non c’è posto per questo nelle corse o nella società nel suo complesso e dobbiamo migliorare questa situazione”.
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    F1, Verstappen: “Ricevute minacce dopo il Brasile”. La Red Bull: “Abbiamo sbagliato”

    ABU DHABI – “Il sorpasso per il sesto posto in Brasile non era qualcosa per la classifica, ma riguardava una cosa accaduta in stagione. Poi abbiamo parlato e chiarito, anche e quella conversazione avremmo dovuto farla prima con il team. Non sono mai stato un cattivo compagno di squadra, ma abbiamo capito che dobbiamo comunicare meglio”. Max Verstappen ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi, ultimo appuntamento stagionale della Formula 1. L’olandese, protagonista di un episodio che ha scatenato le polemiche in Red Bull, avendo sorpassato il compagno di squadra Sergio Perez in lotta per il secondo posto in classifica, ha raccontato di aver subito pesanti attacchi dopo la gara in Brasile: “Sono stato dipinto come il cattivo dai media, ma non sanno come e quanto lavoro per il team. Il fatto più grave è che hanno attaccato e minacciato la mia famiglia dopo la gara in Brasile. Se avete un problema con me ok, ma lasciate stare la mia famiglia. Io ho un ottimo rapporto con Checo e magari un giorno si sapranno tutti i fatti. Però non capisco gli attacchi verso di me e la famiglia. Tante cose scritte sono state ridicole”.Guarda la galleryRoberto Carlos impazzisce per Sainz, Alonso e Verstappen al GP del Brasile!
    Il comunicato della Red Bull
    A chiarire quanto successo in Brasile ci ha pensato la Red Bull, che ha diffuso un comunicato alla vigilia del weekend ad Abu Dhabi: “Il team ha commesso degli errori in Brasile – si legge -. Non avevamo previsto la situazione che si è verificata all’ultimo giro e non avevamo concordato una strategia per un simile scenario prima della gara. Purtroppo Max è stato informato solo all’ultima curva della richiesta di cedere la posizione senza che gli fossero trasmesse tutte le informazioni necessarie. Questo ha messo Max, che è sempre stato un giocatore di squadra aperto e leale, in una situazione difficile con poco tempo per reagire, cosa che non era nelle nostre intenzioni”. Poi, sugli attacchi a Verstappen:Le cose che sono accadute successivamente sui social media  sono del tutto inaccettabili. Il comportamento offensivo nei confronti di Max, Checo, del team e delle rispettive famiglie è scioccante e triste, ed è qualcosa che noi come sport dobbiamo affrontare con regolarità deprimente. Non c’è posto per questo nelle corse o nella società nel suo complesso e dobbiamo migliorare questa situazione”.
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    GP Brasile, nervi tesi in Red Bull: duro botta e risposta tra Verstappen e Perez

    SAN PAOLO – Per la seconda volta in stagione, la Red Bull non porta nemmeno una monoposto sul podio di una gara di F1. Sul tracciato di Interlagos, che ospita il GP del Brasile, per la prima volta il team campione del mondo fa un passo indietro e dovrà affrontare una settimana delicata. Al di là del sesto e settimo posto finale, ciò che ha attirato l’attenzione è il botta e risposta tra Max Verstappen e Sergio Perez nel finale di gara, che ha evidenziato un rapporto tutt’altro che amichevole tra i due, i quali si sono beccati a vicenda. Andiamo a ripercorrere cos’è accaduto.
    Scintille tra Sergio e Max
    A pochi giri dal traguardo, Verstappen sorpassa Perez nonostante via radio gli sia stato detto di non farlo. A Perez viene dunque detto che Max gli cederà la posizione all’ultimo giro se non dovesse succedere nulla. Ciò però non accade dato che Verstappen va per la sua strada e dice: “Non lascio passare chi non mi ha dato la scia”. Perez ovviamente non la prende bene e, nell’intervista post gara, replica “Se Verstappen ha vinto due Mondiali è grazie a me”. Quindi la giustificazione del campione del mondo: “Red Bull deve capire le mie ragioni. Se ‘Checo’ ne avrà bisogno, ad Abu Dhabi lo aiuterò”.
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    Ordini di squadra, dinieghi, dispetti: la Ferrari e i tanti risvolti della gara in Brasile

    TORINO – Spettacolari, divertenti e – se si può usare un aggettivo un po’ fuori moda – sempre ardimentosi i piloti di Formula 1. Ma a volte, sospinti dalla foga o traditi dall’adrenalina, scivolano su comportamenti (o magari solo in conversazioni via radio) che ne offuscano un po’ l’immagine. Ieri è accaduto con il duo red Bull e, molto meno, con quello Ferrari. Sergio Perez, impegnato nella lotta per il secondo posto nel Mondiale, ha chiesto che Max Verstappen gli lasciasse la posizione, cosa che non è accaduta: «Non capisco – ha detto il messicano – lui ha vinto due titoli mondiali grazie a me». Max ha risposto. Prima alla squadra: «Ne abbiamo già parlato, non dovete darmi ordini di scuderia. Terrò la mia posizione». E poi (indirettamente) al compagno: «Ho le mie ragioni, tutto sommato è bene che siamo riusciti a chiarirci. Ora posso dire che, se necessario, ad Abu Dbahi lo aiuterò». Vecchie ruggini, voglia di primeggiare sempre. Magari nell’ultima gara ci sarà armonia, ma è difficile pensare a due piloti finalmente in sintonia tra loro.

    Nessuna frizione a Maranello, meno male

    In Ferrari le cose sono andate un po’ diversamente. Anche Leclerc ha chiesto la posizione e per ben due volte, ma la squadra non lo ha accontentato. In questo caso, però non ci sono state frizioni con Sainz, semplicemente la squadra temeva che ordini vari avrebbero fatto perdere terreno a tutti e due. Niente polemica, ma resta quella richiesta via radio che è parsa (anche se è facile giudicare dal di fuori) eccessiva; Sainz stava comunque conquistando un podio. Ma la verità è che anche in Ferrari, seppure meno che in Red Bull, gli ordini di squadra restano un tema delicato e spinoso. E forse, senza fare moralismi, non sarebbe male che i piloti riscoprissero l’orgoglio di competere in uno sport individuale.

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    Red Bull, scintille tra Verstappen e Perez a Interlagos: Max non cede la posizione

    SAN PAOLO – Dopo una stagione pressoché perfetta, la Red Bull si scopre umana in Brasile. Sul circuito di Interlagos, per la prima volta nel 2022 i campioni del mondo faticano e, come se non bastasse, nel finale di gara si rendono protagonisti di una brutta figura. Max Verstappen viene infatti avvisato via radio di non superare Sergio Perez, in lotta con Leclerc per la seconda piazza in classifica generale. L’olandese però fa di testa sua e lo sorpassa, con la promessa di restituirgli la posizione nel finale se le cose fossero rimaste così. Quello che succede dopo, però, non passa inosservato.
    Le parole di Sergio e Max
    Giunti all’ultimo giro, Verstappen non accenna a rallentare e taglia il traguardo al sesto posto, davanti al messicano. “Non lascio passare chi non mi ha dato la scia” ha sentenziato il campione del mondo, riferendosi a qualche episodio passato. Per nulla felice Sergio Perez, che dopo aver borbottato nel team radio, ha dichiarato a Sky Sport nell’intervista post gara: “Se Verstappen ha vinto 2 Mondiali è grazie a me”. Dopo la gara è comunque arrivato una sorta di dietrofront di Max, che ha detto: “Se ‘Checo’ ne avrà bisogno, ad Abu Dhabi lo aiuterò. Tuttavia la Red Bull deve capire le mie ragioni”. Una diatriba da tenere d’occhio, anche in vista della prossima stagione, in cui i due piloti dovranno tornare a remare assolutamente nella stessa direzione.
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