BUDAPEST – Non si spengono le polemiche in Formula 1 sull’incidente di Silverstone sul successivo ricorso di Red Bull sulla penalità di Lewis Hamilton. Dopo la decisione degli steward di respingere l’istanza della scuderia di Milton Keynes, Mercedes ha pubblicato un duro comunicato contro la scuderia rivale, in cui accusa attacchi al pilota britannico. Toto Wolff, team principal di Mercedes, ha spiegato il perché del comunicato: “Credo che sia stata superata una linea che non andava superata è il sapore generale del ricorso che non ci è piaciuto, anche se non giudico né la scelta della Red Bull, né il difficile lavoro degli steward che devono infliggere penalità. Non voglio aggiungere altra benzina sul fuoco”. Il team principal di Mercedes ha poi proseguito: “La F1 ha bisogno di contenuti per piacere al pubblico, ma anche di confini, oltre i quali non bisogna andare. Lewis ha detto che rifarebbe la manovra alla stessa maniera? E allora si prenderebbe un’altra volta 10 secondi di penalità. Se ci aspettiamo scuse dalla Red Bull? Non giudico, né chiedo loro delle scuse, sono valutazioni che devono fare loro”.
Il commento di Horner
Dopo il comunicato di Mercedes, il team principal di Red Bull Christian Horner ha spiegato le motivazioni del ricorso, respingendo di fatto le accuse dei rivali: “Nulla di personale contro Lewis Hamilton, è un sette volte iridato e questo la dice lunga su quanto ha fatto. Ma questo non significa che anche i grandi campioni non possano sbagliare o fare errori di valutazione. Quello che abbiamo sostenuto lo avremmo detto anche di qualsiasi altro pilota. Abbiamo presentato dei dati che dimostravano qualcosa di cui restiamo convinti, questa è la F1, la competizione si svolge su tutti i fronti e non potevamo lasciare niente di intentato -ha aggiunto Horner -. Per questo il comunicato della Mercedes ci ha sorpreso. Comunque accettiamo la decisione degli steward e ci concentriamo sulla gara di questo fine settimana” – ha concluso. LEGGI TUTTO