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    La Vero Volley ritrova il sorriso in Europa battendo il Prometey

    Di Redazione

    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]

    La vittoria è la miglior medicina: vale sicuramente per la Vero Volley Milano che, a pochi giorni dalla severa sconfitta in finale di Coppa Italia, riprende subito il ritmo andando a imporsi per 3-1 in casa dell’SC Prometey Dnipro e consolidando il primo posto nella Pool B. Dopo due set dominati, Milano ricorre a qualche cambio nel terzo e accusa un passaggio a vuoto, facendosi annullare due match point (22-24) e cedendo il parziale ai vantaggi. Nel quarto, però, il copione torna quello di inizio gara e la Vero Volley chiude senza difficoltà, sulla scorta di una prestazione strepitosa di Dana Rettke: ben 20 punti per la centrale statunitense con il 71% in attacco, 5 muri-punto e 3 ace.

    SC Prometey Dnipro-Vero Volley Milano 1-3 (19-25, 18-25, 26-24, 14-25)SC Prometey Dnipro: Milenko 11, Niemtseva (L), Dorsman 12, Artyshuk ne, Velikonja Grbac 10, Huseinova ne, Karasova, Velykokon, Maievska ne, Khober 12, Danchak 9, Zharkova ne. All. Petkov.Vero Volley Milano: Stysiak 4, Folie ne, Orro 6, Camera, Parrocchiale (L), Begic 5, Thompson 10, Rettke 20, Stevanovic ne, Negretti (L) ne, Sylla 1, Davyskiba 22, Larson ne, Candi 14. All. Gaspari.Arbitri: Kovar (Rep.Ceca) e Sikanjic (Liechtenstein).Note: Spettatori 150. Prometey: battute vincenti 6, battute sbagliate 10, attacco 30%, ricezione 43%-27%, muri 8, errori 17. Milano: battute vincenti 7, battute sbagliate 11, attacco 43%, ricezione 36%-11%, muri 12, errori 23.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    I voti della finale: partita memorabile di Haak, Larson lontana dalla forma migliore

    Di Alessandro Garotta

    La pallavolo è quello sport in cui si gioca 6 contro 6, ed alla fine vince la Prosecco DOC Imoco Conegliano. La formazione allenata da Daniele Santarelli, nella bella cornice dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, sconfigge la Vero Volley Milano con un rotondo 3-0 e mette in bacheca la sua quinta Coppa Italia, confermando quella fama di cannibale che le permette di vincere ogni trofeo in Italia dal 2019. Da febbraio di quell’anno infatti non c’è alcuna competizione nazionale che sia stata vinta da un’altra squadra, e questo offre la misura della grandezza dell’epopea della compagine gialloblù, che si conferma anche stavolta quella da battere. 

    Ma veniamo alle pagelle per scoprire le migliori e le peggiori della finale.

    foto Rubin – Zani / LVF

    PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO

    Joanna Wolosz voto 9. Occhi sbarrati e mascella che lentamente scende verso il basso. Tante volte vi sarà capitato di replicare questa espressione davanti ad un suo sorprendente gesto tecnico. Senza dubbio, poter contare su una ricezione sempre affidabile (69% di positiva e 48% di perfetta), su tre uscite di palla alta solidissime e su centrali spietate in attacco è il sogno di ogni regista, ma se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve soprattutto all’abilità del fenomeno polacco di trattare il pallone con qualità sopraffina: è questo che rende il suo modo di intendere la pallavolo unico e – da questo punto di vista – forse irripetibile.

    Isabelle Haak voto 9. Partiamo dai suoi numeri, che in questo caso tanto freddi non sono: 23 punti, 54% di positività e 40% di efficienza in attacco, 2 ace, 1 muro. Eppure queste cifre, seppur strabilianti, non rendono in minima parte l’idea dell’impatto che ha la giocatrice svedese quando scende in campo. Il premio di MVP è la logica conseguenza di una partita memorabile in cui l’opposta da un lato conferma di essere un enigma senza soluzione per le avversarie e dall’altro dà un’accelerata paurosa al cammino di Conegliano verso la conquista del terzo trofeo stagionale.

    Kathryn Plummer voto 7,5. A differenza di quello che si era visto nella semifinale contro Novara, in attacco non riesce sempre a fare la differenza e non è solo un problema di palloni messi a terra, ma anche di errori (2). Wolosz la chiama comunque in causa senza curarsene troppo e alla fine mette a segno 9 attacchi su 23 tentativi (26% di efficienza). Il suo contributo più importante, però, è quello che fornisce in ricezione, dato che, destinataria di 19 servizi avversari su 52, ne serve alla regista polacca il 68% in maniera precisa e il 62% perfetta. Numeri fondamentali per garantire al cambio palla grande efficienza.

    Kelsey Robinson-Cook voto 8. Il trend ascendente della schiacciatrice statunitense continua e questo dimostra che non si tratta di situazioni occasionali. Se si eccettua il servizio, colpo che non crea grandi preoccupazioni alle avversarie, negli altri aspetti del gioco vanta un rendimento molto regolare, caratteristica che la rende elemento di equilibrio sul quale appoggiare il gioco di tutta la squadra. Wolosz la innesca quasi quanto Plummer, 18 assist, e lei ne trasforma in punto 10 con un solo errore (50% di efficienza); in seconda linea si dimostra come al solito una garanzia (76% di ricezione positiva e 41% di perfetta).

    Federica Squarcini voto 7. Motivata dal confronto con la sua ex squadra e dalla ferrea volontà di conquistare la prima Coppa Italia della carriera, la centrale toscana attende con pazienza di piazzare le proprie zampate vincenti, dato che riceve appena 5 alzate in tutto il match, comunque ben sfruttate (60% di efficienza in attacco). Una di queste, tra l’altro, permette all’Imoco di chiudere la contesa. A muro risulta granitica con 3 stampate a referto (best blocker della finale), mentre al servizio non trova il giusto ritmo e incappa in 4 errori su 10 tentativi.

    Marina Lubian voto 7. Come Squarcini ha nella assoluta regolarità di rendimento il suo marchio di fabbrica. Anche quando viene chiamata poco in causa dalla palleggiatrice o non le va molto bene a muro, i numeri la premiano ed inoltre è sempre pronta a piazzare la zampata al momento giusto. In attacco fa vedere buone cose (6 su 10 con un errore), a muro ruggisce una volta, in battuta non è devastante come al solito, ma nel complesso i suoi 7 punti non sono certo da buttare.

    Monica De Gennaro voto 8. Prestazione top per il libero dell’Imoco che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante sia in ricezione (80% di positiva e 40% di perfetta) sia in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle compagne: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi delle avversarie, ma anche di regalare alzate molto precise. Tecnicamente spaventosa.

    Non giudicabili: Robin De Kruijf, Alessia Gennari

    Non entrate: Roberta Carraro, Alexa Gray, Ylenia Pericati, Sarah Fahr, Anna Bardaro

    foto Rubin – Zani / LVF

    VERO VOLLEY MILANO

    Alessia Orro voto 5,5. Si innervosisce via via sempre di più, man mano che vede andare in fumo ogni piano della vigilia e soprattutto man mano che prende atto del fatto che la squadra non riesce a cambiare marcia. Nel secondo set prova a difendersi, servendo tutti i palloni che può a Thompson, che risponde presente, però non trova mai validi appoggi in posto-4 e al centro, e alla lunga questo la mette alle strette. Prova costantemente a velocizzare il gioco, forse anche troppo, eppure il sistema muro-difesa avversario non si fa sorprendere e per le attaccanti sono dolori. A complicare la situazione ci si mette una prova senza acuti a muro (0 blocks) e al servizio (0 ace e 1 errore), che contribuisce a toglierle lucidità e fiducia.

    Jordan Thompson voto 7. Strappa un buon voto, perché è l’unica che crea qualche grattacapo a Conegliano, pur attaccando quasi sempre con il muro schieratissimo davanti, e perché il suo 48% di positività in attacco non è certo una percentuale disprezzabile, così come l’efficienza di +14. Vive un passaggio a vuoto solo nella terza frazione, ma per il resto si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare: alla fine, totalizza 17 punti di cui 1 block.

    Miriam Sylla voto 6. Quando tutto fila liscio nel secondo set dà l’impressione di essere un buon fattore (3 su 6 in attacco e tanta reattività in difesa), ma quando il gioco si fa duro non riesce mai a mettere la palla a terra denotando assenza di killer instinct. Da una giocatrice del suo calibro è lecito aspettarsi di più (5 punti con il 30% di positività e 2 errori in fase offensiva, il 45% di ricezione positiva e il 31% di perfetta).

    Jordan Larson voto 4,5. Lontana dalla forma migliore e dagli standard di prestazione a cui ci aveva abituato nella seconda parte della scorsa stagione, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 2 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga sorprendentemente alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (14% di ricezione perfetta) e la sua scarsa vena realizzativa (-10% di efficienza) mette in seria difficoltà Orro.

    Anna Davyskiba voto 6,5. Nel complesso è una prestazione più che sufficiente per la schiacciatrice bielorussa, entrata (forse troppo tardi?) al posto di una Larson impalpabile: ultima ad arrendersi, dimostra grinta da vendere e gioca uno scampolo di partita di spessore. Obiettivo per 3 volte della battuta avversaria, le percentuali sono 66% di ricezione positiva e 33% di perfetta; in attacco mette a referto 5 punti su 7 tentativi (71% di efficienza).

    Raphaela Folie voto 5,5. Tutto lasciava immaginare cose promettenti dopo la buona prova di sabato in semifinale, quando la centrale altoatesina aveva mostrato talento e solidità (8 punti con il 53% in attacco e 1 stampata vincente). Invece, contro Conegliano fatica a entrare in partita e a fare la differenza: in attacco pur ricevendo pochi palloni (9) ne mette a terra 4, mentre a muro ha vita dura (0 blocks).

    Jovana Stevanovic voto 5. In attacco fa ben poco (2 punti), ma questo avviene anche perché riceve solo 5 assist. Poco o nulla combina a muro, dato che non ne mette a segno neanche uno. In battuta invece è una delle poche ad emergere dal grigiore generale, realizzando un ace.

    Dana Rettke voto 6. Coach Gaspari la fa partire dalla panchina, sperando che l’esperienza di Stevanovic potesse dare alla squadra qualcosa in più contro un team organizzato come l’Imoco, ma nel terzo set deve buttarla dentro per cercare di raddrizzare una partita ormai scivolata via. La centrale statunitense risponde presente a muro (2 blocks), ma non dà molto di più della compagna in fase offensiva (0 su 2).

    Beatrice Negretti voto 5. Partita di grande tribolazione per il libero lombardo. Chiude con percentuali piuttosto basse in ricezione (43% di positiva e 31% di perfetta), rimanendo spesso impietrita di fronte alle battute di Haak e compagne. In difesa non è sempre di aiuto alla squadra nel tentativo di avvicinarsi all’efficacia dimostrata da Conegliano, anche perché è troppo spesso fuori posizione rispetto alle traiettorie delle attaccanti avversarie.

    Non giudicabili: Magdalena Stysiak, Letizia Camera, Beatrice Parrocchiale, Sonia Candi

    Non entrata: Edina Begic LEGGI TUTTO

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    Lorenzetti: “Non diventeremo i migliori del campionato, ma possiamo arrivare a buoni livelli”

    Di Redazione

    La Vero Volley torna da Trento senza punti in una gara in cui ha subito nei primi due set la grinta dei padroni di casa soprattutto in battuta e a muro. Solo nel terzo set Monza ha giocato alla pari, ma non è riuscita a riaprire una gara, valida per la sesta giornata di ritorno della SuperLega Credem Banca 22/23, che li aveva visti non chiudere cinque palle set.

    “Siamo stati incisivi in battuta, anche se Monza spesso ci ha contenuto bene, ed efficaci in ricezione come non ci capitava da un po’ di tempo – ha spiegato al termine della gara l’allenatore dell’Itas Trentino Angelo Lorenzetti – . Sostanzialmente abbiamo quindi offerto una buona prova chiudendo col sorriso un mese di gennaio che è stato complicato soprattutto per le tante trasferte sostenute. Ora ci attende un febbraio decisamente più tranquillo da questo punto di vista, ma dovremo sfruttarlo al massimo per ritrovare efficacia in tutti i settori del gioco. Forse non diventeremo la miglior squadra del campionato ma possiamo arrivare ugualmente a buoni livelli”.

    Così invece Massimo Eccheli (allenatore Vero Volley Monza): “C’è mancato lo step definitivo in certe situazioni, essere bravi a spuntarla contro squadre come Trento, che fa proprio di quei momenti il punto di forza. Per noi è stato un test che pur non avendo superato del tutto, perché alla fine il terzo set è andato a Trento, può aiutarci a crescere. Però sono contento perché i ragazzi non hanno mollato, sono cresciuti dentro la partita, hanno mantenuto un atteggiamento propositivo; sono tutti segnali buoni che mi fanno ben sperare”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento difende il secondo posto in classifica, Monza battuta 3-0

    Di Redazione

    L’atmosfera della BLM Group Arena è propedeutica alle ambizioni di alta classifica dell’Itas Trentino in SuperLega. Nella serata in cui ritrovava, a distanza di tre settimane dall’ultima volta, il contatto con il proprio pubblico, la formazione gialloblù ha infatti superato in tre set la Vero Volley Monza nel match valevole per il diciassettesimo turno di SuperLega, conquistando al tempo stesso la prima vittoria casalinga dell’anno solare 2023 – la terza consecutiva negli ultimi otto giorni.Successo utile a confermare il secondo posto in classifica, ma anche a ribadire il buon momento tecnico, mentale e fisico dopo le belle prove offerte recentemente a Civitanova Marche e Kedzierzyn-Kozle. Per fermare la corsa lanciata dei brianzoli, che si sono presentati a Trento forti di quattro vittorie consecutive e di dodici punti raccolti sui quindici disponibili nel girone di ritorno, d’altronde serviva proprio una delle migliori versioni stagionali dell’Itas Trentino. E Kaziyski e compagni hanno risposto presente, approcciando al match con grande determinazione (trascinati dal servizio di Michieletto e dagli attacchi di Lavia, alla fine il migliore) e resistendo anche al tentativo degli avversari di riaprire la partita nel terzo set. In quel frangente Monza ha avuto anche quattro palle per portare la contesa al quarto parziale (tre consecutive sul 21-25 e un’altra sul 24-25), ma non le ha capitalizzate per l’ottimo lavoro a muro dei gialloblù e la grande capacità di mettere a terra le ricostruite di Kaziyski e Lavia. Alla terza opportunità, l’ace di un Sbertoli sempre molto attivo (anche un muro) ha sigillato il 3-0, costruito con una prova continua in attacco (53% di squadra, 68% per Lavia) e con pochissimi errori diretti (solo 11 fra battute e schiacciata).Cronaca.L’Itas Trentino recupera Lisinac e Cavuto, regolarmente a referto dopo aver saltato la trasferta di metà settimana in Polonia, ma per lo starting six Angelo Lorenzetti preferisce confermare i sette titolari visti in campo a Kedzierzyn-Kozle per la Champions League: Sbertoli in regia, Kaziyski opposto, Lavia e Michieletto schiacciatori, Podrascanin e D’Heer centrali, Laurenzano libero. Nelle fila della Vero Volley l’allenatore Massimo Eccheli sceglie di proseguire con lo schieramento visto in campo negli ultimi incontri ufficiali: Zimmermann al palleggio, Szwarc opposto, Maar e Davyskiba in banda, Federici libero, Beretta e Galassi al centro, con quest’ultimo premiato dall’Assessore allo Sport della Provincia di Trento Roberto Failoni assieme agli altri tre compagni di nazionale prima del fischio d’inizio per la vittoria del Mondiale 2022 con la maglia azzurra. L’inizio è tutto di marca gialloblù; Lavia è scatenato a rete e conduce i suoi ad un allungo ben presto sempre maggiore (3-1, 6-3 e 8-4), anche grazie all’incisività del servizio locale (ace di D’Heer per l’11-6). Il time out degli ospiti sortisce qualche effetto; alla ripresa Maar realizza un ace e riduce lo svantaggio (12-9), ma Michieletto risponde con la stessa moneta per il 14-9. Il muro di Podrascanin, i contrattacchi di Lavia e altri tre ace di Michieletto spianano la strada della vittoria del primo set a Trento (16-9 e 21-9), che va al cambio di campo già sul 25-15.Monza prova a replicare in avvio di seconda frazione (1-3, muro di Davyskiba su Kaziyski), ma il suo tentativo di fuga viene immediatamente contratto dall’Itas Trentino, che col solito Lavia ottiene il pareggio già a quota 5 e poi mette la freccia anche grazie alle difficoltà a rete di Szwarc (10-7). Gli ospiti si rifugiano in un time out, ma in seguito, pur ottenendo con continuità il cambiopalla (12-9, 16-13, 17-14), non riescono più ad avvicinare gli avversari, che nel finale dilagano (21-15) approfittando del buon momento a rete di Michieletto e delle battute affilatissime di Lavia. Il muro di Podrascanin su Maar vale il 25-18 ed il 2-0 interno. La Vero Volley ci riprova nel terzo periodo (1-3 e 2-6), attingendo a piene mani al servizio di Galassi e alla vena realizzativa dei propri posti 4. Lorenzetti interrompe il gioco ed ottiene subito risultati concreti per mezzo delle ricostruite di Kaziyski e Lavia (7-8). La contesa continua in maniera altalenante nel punteggio nella parte centrale (9-12, 14-15), con le due formazioni che fanno e disfano in fase di break point. L’ace di Lavia, aiutato dal nastro segna la parità a quota 17 e lancia la volata punto a punto per la vittoria del set; c’è spazio anche per Džavoronok (in campo per Kaziyski) che però commette un’invasione a rete che inverte la tendenza (20-21). Monza ottiene un break point con Beretta (slash) per il 21-23, l’Itas Trentino risale con Kaziyski (di nuovo sul terreno di gioco) e Lavia (muro su Davyskiba) sino al 24-24, annullando tre palle set. Ai vantaggi i padroni di casa respingono un altro tentativo degli ospiti e chiudono alla terza possibilità (30-28, ace di Sbertoli).Itas Trentino–Vero Volley Monza 3-0 (25-15, 25-18, 30-28)Itas Trentino: Sbertoli 2, Michieletto 15, Podrascanin 7, Kaziyski 11, Lavia 20, D’Heer 5, Laurenzano (L), Nelli 0, Dzavoronok 0. N.E. Pace, Cavuto, Berger, Lisinac, Depalma. All. Lorenzetti.Vero Volley Monza: Zimmermann 0, Davyskiba 12, Beretta 5, Szwarc 11, Maar 10, Galassi 6, Federici (L), Marttila 1, Visic 0, Hernandez 1. N.E. Pirazzoli, Di Martino, Rossi. All. Eccheli.Arbitri: Curto, Brunelli.Note – durata set: 23′, 24′, 37′; tot: 84′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano non si ferma mai: travolta Milano, la Coppa è ancora gialloblu

    Di Eugenio Peralta

    La successione può attendere. Non è ancora arrivato il momento di abdicare per la Prosecco DOC Imoco Conegliano, che anzi si conferma nel pieno dell’ennesima annata strepitosa della sua storia. Alla Unipol Arena di Bologna le Pantere mettono in bacheca il loro terzo trofeo stagionale, la Coppa Italia Frecciarossa (quarta consecutiva e quinta di sempre), e lo fanno dopo una vera e propria prova di forza contro la Vero Volley Milano, sconfitta con un 3-0 che ridimensiona – almeno per il momento – le sue ambizioni di prendere il posto delle gialloblu nell’Olimpo del volley italiano.

    Foto LVF/Rubin

    In un palazzetto finalmente traboccante di spettatori (7800 il dato finale) l’Imoco gioca una partita semplicemente esemplare, annichilendo le avversarie in battuta nel primo set, resistendo al loro ritorno nel secondo e poi piegandole definitivamente nel terzo (dopo un’assai inopportuna pausa musicale). La travolgente Isabelle Haak, premiata come MVP dall’alto dei suoi 23 punti, è soltanto la punta dell’iceberg: il successo di Conegliano lo costruiscono i punti fermi Wolosz e De Gennaro, una coppia di centrali italiane – Lubian e Squarcini – in costante crescita e una Kelsey Robinson davvero da lustrarsi gli occhi, con il 76% in ricezione e il 55% in attacco.

    La schiacciatrice statunitense brilla ancora di più nel confronto con la connazionale Jordan Larson, che rappresenta il grande rimpianto della prova di Milano: assolutamente irriconoscibile la campionessa olimpica, autrice di soli 2 punti, e il cambio con Anna Davyskiba (che ne ha messi a segno 5 in metà set) è sembrato davvero tardivo. Senza alternative di palla alta credibili a un’ottima Jordan Thompson (17 punti con il 48%), con due centrali non incisive e una ricezione spesso difficoltosa, ad Alessia Orro sono rimaste poche carte da giocare. Compresa quella del carattere e dell’atteggiamento, che forse tradiscono ancora la scarsa esperienza della squadra di Gaspari in appuntamenti di questo livello.

    LA CRONACA DELLA PARTITA

    Prosecco DOC Imoco Conegliano-Vero Volley Milano 3-0 (25-17, 25-23, 25-19)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Carraro ne, Plummer 10, Robinson 10, Squarcini 6, De Kruijf, Gennari, Gray ne, Lubian 7, De Gennaro (L), Haak 23, Pericati (L) ne, Wolosz 2, Fahr ne, Bardaro ne. All. Santarelli.Vero Volley Milano: Stysiak 1, Folie 4, Orro, Camera, Parrocchiale (L), Begic ne, Thompson 17, Rettke 2, Stevanovic 3, Negretti (L), Sylla 5, Davyskiba 5, Larson 2, Candi. All. Gaspari.Arbitri: Vagni e Pozzato.Note: Spettatori 7800. Conegliano: battute vincenti 2, battute sbagliate 12, attacco 51%, ricezione 69%-48%, muri 6, errori 20. Milano: battute vincenti 2, battute sbagliate 8, attacco 36%, ricezione 48%-29%, muri 3, errori 17. LEGGI TUTTO

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    La Vero Volley Milano si prende un’altra rivincita: 3-0 su Bergamo e finale conquistata

    Di Roberto Della Corna

    La Vero Volley Milano, dopo la rivincita presasi contro Casalmaggiore, si prende di forza anche quella contro il Volley Bergamo 1991, schiantato perentoriamente con un secco 3-0 in nemmeno un’ora e mezza di gioco.

    La potenza milanese è sembrata fin da subito inarginabile per le orobiche che, nonostante il grande cuore, nulla hanno potuto contro gli attacchi di una Jordan Thompson devastante (MVP con 18 punti ed il 55% in attacco), oltre a quelli di una finalmente ritrovata Larson (12). Oltre che l’attacco, poi, ha funzionato anche alla perfezione la ricezione, che a fine partita a fatto registrare il 72%.Dal lato bergamasco non sono bastati i cambiamenti nel sestetto iniziale proposti da Micoli e l’ingresso di Partenio.

    Ora il vero test per Milano sarà quello di domani dove si scontrerà contro la corazzata Prosecco Doc Imoco Conegliano per scrivere un altro pezzetto della propria storia.

    Foto Gabriele Sturaro

    La cronacaGaspari comincia con Orro-Thompson, Folie-Stevanovic, Larson-Sylla e Negretti libero; mentre Micoli risponde con Gennari-Lanier, Butigan-Stufi, Cagnin-Lorrayna più Cecchetto libero.

    Milano parte subito aggressiva e doppia Bergamo sul 6-3 con il pallonetto di Sylla, allungato sulle 4 lunghezze dopo il fallo di muro di Gennari (9-5). Larson trascina le sue sull’11-6 con un pallonetto, suonando nuovamente la carica poco dopo con la pipe del 16-9 che costringe Micoli al primo time-out dell’incontro. Stevanovic gioca in fast il 18-11, con le orobiche che, grazie ai cambi, tentano una timida reazione con Lanier che, con un mani-out mette a segno il 22-16. Questo, però, risulta vano, in qunto il divario è ormai ampio e viene definitivamente chiuso dal colpo di Sylla che vale il 25-17.

    Le orobiche partono decisamente pù determinate nel secondo parziale e tengono l’equilibrio grazie ai colpi di Cagnin in attacco (5-5) fino a quando Frosini sbaglia, concedendo il break alle avversarie: 8-6. La stessa giovane, peò, si fa perdonare pochi istanti dopo con il punto del nuovo pari a quota 10. Equilibrio fino al 14, dove Jordan Larson prende l’ascensore e porta in alto Milano. Il suo mani-out vale il 17-14 ed il conseguente tempo bergamasco. Muro chiama muro, con Thompson che risponde a Butigan con lo stesso findamentale, col punteggio che va sul 21-18. Stevanovic non vuole essere da meno e si iscrive al club sul 23-19, per poi fornire l’assist alla chiusura in pipe di Thompson: 25-21.

    La Vero Volley inizia col piede sull’acceleratore il terzo periodo, mettendo alle corde il Volley Bergamo a suon di block-in. Uno doppio di Thompson porta il 7-2 sul tabellone, poi il colpo di Sylla invita la panchina rossoblu a fermare le ostilità sull’8-2. Orro mura e Stevanovic agisce con precisione dai 9 metri: 15-7. Bergamo ha fretta di recuperare, ma la fretta è una cattiva consigliera. 2 errori in attacco, di fatti, valgono il 17-8 per le milanesi, poi Thompson manda in onda il 23-10. Qui esce la cattiveria bergamasca. Le orobiche non si arrendono e, trascinate da Lorrayna, giungono fino al 23-15, dove, però, devono fermarsi. Lo stop definitivo è imposto da Stevanovic: 25-15 e 3-0 finale.

    Vero Volley Milano-Volley Bergamo 1991 3-0 (25-17, 25-21, 25-15)Vero Volley Milano: Orro 1, Larson 12, Folie 8, Thompson 18, Sylla 11, Stevanovic 6; Negretti (L). Parrocchiale (L), Davyskiba, Candi. N.E. Stysiak, Camera, Begic, Rettke. All. GaspariVolley Bergamo 1991: Cagnin 7, Stufi 4, Gennari, Lanier 6, Butigan 6, Lorrayna 6; Cecchetto (L). Partenio 3, May 1, Frosini 3. N.E. Bovo, Cicola (L), Turlà. All. Micoli.Arbitri: Cappello, CanessaNote: MVP: Jordan Thompson (Vero Volley Milano). Durata set: 30′, 23′, 22′. Tot. 1h 22′.Vero Volley Milano: battute vincenti 1, battute sbagliate 9, muri 9, errori 9, attacco 48%, ricezione 72%.Volley Bergamo 1991: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, muri 4, errori 18, attacco 35%, ricezione 55%. LEGGI TUTTO

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    Trento torna in campo per il big match contro Monza: “Appuntamento insidioso”

    Di Redazione

    Si gioca nel weekend in corso il diciassettesimo turno di regular season di SuperLega Credem Banca 2022/23. Dopo quattro impegni consecutivi in trasferta fra campionato e Champions League, l’Itas Trentino tornerà a sostenere un impegno alla BLM Group Arena, sfidando la Vero Volley Monza in uno dei due incontri programmati domenica 29 gennaio alle ore 18. Diretta su Radio Dolomiti e live streaming sulla piattaforma OTT Volleyball World Tv.

    Messi da parte per almeno un mese i discorsi legati al massimo torneo continentale, la formazione gialloblù riprende ad occuparsi esclusivamente per tre settimane di campionato, affrontando l’ultimo delicato incontro del mese di gennaio.

    “Con la partita di domenica prende di fatto il via il rush finale della regular season; mancano sei partite al termine ed il nostro obiettivo deve essere quello di provare a restare più in alto possibile in classifica – ha spiegato l’allenatore Angelo Lorenzetti presentando l’appuntamento – . Il primo esame da questo punto di vista è molto impegnativo perché la Monza che arriva a Trento è una squadra in grande forma, reduce da due vittorie importanti contro Piacenza e Civitanova che le avranno offerto ulteriori convinzioni nei propri mezzi. Dovremo quindi ritrovare subito concentrazione ed attenzione ai dettagli perché appuntamenti come questi sono particolarmente delicati e pieni di insidie; vogliamo chiudere bene un gennaio ricchissimo di impegni”.

    Il tecnico gialloblù scioglierà solo nell’immediato pre-partita le riserve sul possibile utilizzo di Srecko Lisinac, che nel corso dell’ultima settimana non ha preso parte alla trasferta in Polonia e si è allenato a parte per un risentimento alla zona lombare accusato sette giorni fa durante il match di Civitanova Marche. La preparazione alla partita verrà completata con gli allenamenti di questo pomeriggio e con quello di rifinitura di domenica mattina.

    Tanto in difficoltà nel girone d’andata, quanto efficace ed in forma in quello di ritorno tutt’ora in corso. La Vero Volley Monza si presenta domenica alla BLM Group Arena reduce da quattro vittorie consecutive da tre punti, ruolino di marcia che le ha consentito di raccogliere dodici punti nelle prime cinque giornate della fase discendente della regular season: tanti quanti ne aveva raccolti nei primi undici turni.

    Dalla dodicesima giornata in poi, solo Perugia ha saputo fare meglio della compagine allenata da Massimo Eccheli; sono stati proprio gli umbri, fra l’altro, a costringere i lombardi all’unico ko nell’ultimo mese e mezzo di campionato. Fra i protagonisti assoluti del buon momento del Vero Volley, ci sono sicuramente i due schiacciatori di posto 4 Maar (mvp delle ultime due partite) e Davyskiba, ma anche l’opposto polacco Szwarc che con 72 punti nelle quattro gare più recenti ha dimostrato di poter sostituire ottimamente l’infortunato Grozer.

    I brianzoli possono contare su un servizio molto incisivo (il quarto di tutta la categoria) ed un muro (il terzo del torneo proprio dietro Trento e Cisterna) che si avvale delle capacità di un grande interprete come Galassi (quarto blocker di SuperLega). Il centrale azzurro cresciuto nel Settore Giovanile di Trentino Volley (con cui non ha mai totalizzato una presenza in prima squadra) verrà premiato prima della gara dall’Assessore allo Sport della Provincia Autonoma di Trento Roberto Failoni assieme ai tre compagni di Nazionale Lavia, Michieletto e Sbertoli per la vittoria del titolo mondiale 2022.

    L’incontro sarà diretto dalla coppia composta da Giuseppe Curto (di Gorizia, in Serie A dal 2013) e Michele Brunelli (di Falconara Marittima – Ancona, in massima categoria dal 2019).

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Volley Bergamo 1991 continuare a sognare. In semifinale c’è Milano

    Di Redazione

    Il Volley Bergamo 1991 è pronto a scendere in campo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo) per dare tutta sé stessa in una nuova, emozionante avventura. Di contro ci sarà ancora una volta la Vero Volley Milano, affrontata pochi giorni in campionato e che aveva dato battaglia sino alla fine del tie-break.

    Le rossoblù arrivano alla semifinale di Coppa Italia Frecciarossa di sabato 28 gennaio ancora con i brividi dei quarti di Finale addosso. Insieme a Scandicci, si sono ritrovate protagoniste di una sfida fantastica e sono state capaci di restare in partita anche quando le toscane hanno messo maggior pressione.

    È capitan Stufi a spiegare come il gruppo stia vivendo la vigilia: “Sorrido e sorridiamo ancora oggi che iniziamo a realizzare ciò che abbiamo fatto a Firenze. Solo ieri siamo state circondate da tifosi, applausi e messaggi lasciati per noi al Pala Intred. Sentiamo quest’anima di Bergamo che pulsa con noi! Mi sono imbattuta in una frase di Khalil Gibran che è la perfetta descrizione di ciò che abbiamo vissuto: ‘Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno’. E’ meraviglioso sentire tutto questo. E quello che vogliamo è far uscire il meglio da ognuna di noi“.

    Per la realtà bergamasca raggiungere questo primo traguardo. è solo il primo obiettivo raggiunto, che rappresenta uno dei tanti passi avanti che questa stagione sta riservando al pianeta rossoblù. Per il team di Micoli, però, ora è il momento di tuffarsi nell’avventura della Final Four esattamente con le stesse sensazioni, lo stesso coraggio e la determinazione che hanno portato a dare il meglio nei quarti.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO