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    MotoGP, Bezzecchi: “Chiudere al meglio la stagione”

    ROMA – Conquistato il titolo di “Rookie of the Year” come miglior esordiente in MotoGP, Marco Bezzecchi vuole chiudere la stagione da protagonista nell’ultimo GP di Valencia, dopo gli ultimi due quarti posto consecutivi e la pole messa a segno in Thailandia. “Sono concentrato per chiudere al meglio la stagione. Gli ultimi due GP – spiega il pilota classe 1998 – sono andato davvero forte e sono davvero contento degli ultimi risultati”.
    “Pronto per i test”
    Il pilota italiano del Mooney VR46 Racing Team oltre la pole e il titolo di miglior debuttante dell’anno ha conquistato anche il primo podio ad Assen. Ora il sogno di mettere la ciliegina sulla torta a Valencia prima di buttarsi nella nuova stagione già da martedì. “Valencia è una pista totalmente differente dalle ultime due e anche il clima sarà diverso. Ho centrato diversi obiettivi in stagionali, domenica sarò presente al Gala e poi mi concentrerò subito sulla stagione 2023 già dal test di martedì prossimo”, conclude Bezzecchi. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo a Valencia per soffiare il mondiale a Bagnaia: cosa deve accadere

    ROMA – Vincere e sperare in un piazzamento al di sotto del quindicesimo posto per “Pecco”, è questa l’unica possibilità che ha Fabio Quartararo per realizzare un’incredibile rimonta nell’ultimo Gran Premio, quello di Valencia, che significherebbe doppietta mondiale. Un’eventualità molto remota, oltre che per i 23 punti di vantaggio in classifica a favore di Francesco Bagnaia, anche in virtù dei precedenti del campione iridato 2021 a Valencia. Infatti finora Quartararo non ha ancora mai vinto su questa pista, partendo dalla Moto 3, quando centrò al massimo un quattordicesimo posto.
    Un solo podio nel 2019
    A partire dalla Moto 2, migliorano i risultati con un ottavo posto nel 2017 e una clamorosa rimonta dal 32° al sesto posto l’anno successivo. Il primo e unico podio arriva invece nel 2019, anno di esordio in classe regina, con un secondo posto al termine di uno splendido duello con Marc Marquez, dopo aver centrato la pole del sabato. Una sette giorni davvero negativa nel 2020 con prima quattordicesimo posto, dopo una scivolata, e poi caduta la settimana seguente mentre l’ultimo precedente, già da campione del mondo, dodici mesi fa si è concluso con un quinto posto finale. Tutti risultati che non basterebbero per una rimonta che avrebbe dell’assurdo,  tra l’incredibile finale di stagione di Bagnaia e il poco feeling tra Quartararo e il tracciato di Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Quartararo contro il destino per il titolo: il francese non ha mai vinto a Valencia

    ROMA – 23 punti. É questo il vantaggio in classifica di Francesco Bagnaia su Fabio Quartararo quando manca un solo Gran Premio alla fine della stagione, quello di Valencia. “El Diablo” dovrà assolutamente vincere e sperare in un piazzamento al di sotto del quindicesimo posto per “Pecco”, eventualità molto remota anche in virtù dei precedenti del campione iridato nel 2021 a Valencia. Infatti Quartararo non ha ancora mai vinto su questa pista, partendo dalla Moto 3, quando centrò al massimo un quattordicesimo posto.
    Un unico podio nel 2019
    Il bilancio migliora leggermente in Moto 2, con un ottavo posto nel 2017 e una clamorosa rimonta dal 32° al sesto posto nell’anno successivo. Il primo e unico podio arriva invece nell’annata di esordio in classe regina, con un secondo posto al termine di uno splendido testa a testa con Marc Marquez, dopo aver centrato la pole del sabato. Un double-header in sette giorni davvero negativo nel 2020 con quattordicesimo posto, dopo una scivolata, e uscita di scena la settimana seguente mentre l’ultimo precedente, già da campione del mondo, dodici mesi fa recita un quinto posto finale. Tutti risultati che non basterebbero per un clamoroso ribaltone iridato, che tra l’incredibile finale di stagione di Bagnaia e il feeling tra Quartararo e Valencia, avrebbe ancor di più dell’incredibile. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini sulla Malesia: “Ho pensato anche al titolo di Bagnaia”

    ROMA – Enea Bastianini ha dovuto arrendersi anche matematicamente nella lotta per il titolo 2022 di MotoGP. Il pilota del team Gresini non può però essere deluso della stagione che si chiuderà domenica prossima a Valencia, dove a giocarsi il Mondiale ci sarà il suo futuro compagno di squadra in Ducati, Pecco Bagnaia. Nella gara in Malesia i due hanno lottato fino alla fine per la vittoria, andata poi al torinese. Enea ha però ammesso di aver considerato anche la situazione del connazionale durante il duello di Sepang: “Se avessi potuto attaccarlo l’avrei fatto, ma sapevo anche che il titolo è importante per Ducati, quindi era importante non correre rischi – ha detto -. Ora Pecco potrà lottare per il titolo a Valencia, penso che possa essere veloce su quella pista”.
    Le parole di Bastianini
    “È sempre difficile essere brillanti in quei momenti, da pilota si vuole ovviamente vincere – ha aggiunto Bastianini -. Quando combatti con un connazionale, con cui dovrai dividere il box l’anno prossimo e che è in corsa per il titolo, alcune idee sul futuro ti passano per la testa. Ho provato a fare la mia gara, siamo entrambi dei piloti molto forti. Non mi sono tirato indietro, ma avevo anche gli occhi puntati sul futuro”. In conclusione, qualche parole sul 2023 e la nuova avventura in Ducati ufficiale: “Dovrò adattarmi alla nuova moto e alla nuova squadra, le prime gare non saranno facili, ma mi sento pronto e competitivo. Nel box con Bagnaia? Per me sarà una spinta in più per fare ancora meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bastianini terzo nel mondiale: a Valencia tifa anche Bagnaia

    ROMA – Enea Bastianini ha dovuto dire addio, anche matematicamente, al sogno titolo in MotoGP accarezzato per tutta la stagione. Il pilota del team Gresini non può però essere deluso della stagione che si chiuderà domenica prossima a Valencia, dove a giocarsi il Mondiale ci sarà il suo futuro compagno di squadra in Ducati, Pecco Bagnaia. Nella gara in Malesia i due hanno lottato fino alla fine per la vittoria, andata poi al torinese. Enea ha però ammesso di aver considerato anche la situazione del connazionale durante il duello di Sepang: “Se avessi potuto attaccarlo l’avrei fatto, ma sapevo anche che il titolo è importante per Ducati, quindi era importante non correre rischi – ha detto -. Ora Pecco potrà lottare per il titolo a Valencia, penso che possa essere veloce su quella pista”.
    Verso Valencia
    “È sempre difficile essere brillanti in quei momenti, da pilota si vuole ovviamente vincere – ha aggiunto Bastianini -. Quando combatti con un connazionale, con cui dovrai dividere il box l’anno prossimo e che è in corsa per il titolo, alcune idee sul futuro ti passano per la testa. Ho provato a fare la mia gara, siamo entrambi dei piloti molto forti. Non mi sono tirato indietro, ma avevo anche gli occhi puntati sul futuro”. In conclusione, qualche parole sul 2023 e la nuova avventura in Ducati ufficiale: “Dovrò adattarmi alla nuova moto e alla nuova squadra, le prime gare non saranno facili, ma mi sento pronto e competitivo. Nel box con Bagnaia? Per me sarà una spinta in più per fare ancora meglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Bagnaia-Quartararo, questione di mani… e di testa

    TORINO – Le mani sul Mondiale. Quelle salde e sicure di Pecco Bagnaia, quelle instabili e dubbiose di Fabio Quartararo. Il torinese in nove gare ha ribaltato una classifica che in estate lo vedeva impietosamente sesto a 91 punti dalla vetta e fra due domeniche potrà giocarsi a Valencia un secondo match point dal sapore della formalità (il francese può solo vincere, a lui basta comunque arrivare 14°) per regalare alla Ducati il titolo piloti che manca da quindici anni (Casey Stoner 2007), mentre per trovare l’ultimo pilota italiano campione della top class su moto italiana bisogna tornare indietro addirittura di cinquanta (Giacomo Agostini su MV Agusta nel 1972). Insomma un appuntamento con la storia, al quale Bagnaia arriva avendo davvero dimostrato di essere il più forte.

    Le condizioni di Quartararo

    Quartararo invece correrà a Valencia nelle condizioni peggiori possibili. Non solo ha perso tutto il suo vantaggio, ma è precipitato a -23. Un gap che appunto gli concede pochissime chance di confermare il titolo conquistato l’anno scorso con largo anticipo. E l’impresa che sembra quasi impossibile è resta ancora più complicata non solo dall’inferiorità della sua Yamaha rispetto alla Ducati (che a Valencia l’anno scorso ha monopolizzato la prima fila nella qualifiche e il podio in gara, e che in questa stagione è ancora migliorata…), ma anche dall’infortunio patito nelle libere del sabato in Malesia. La frattura alla base del dito medio della… mano sinistra che, come confermato dalla visita effettuata al rientro in Europa, necessita un’operazione chirurgica per essere saldata e stabilizzata al meglio. Intervento che il francese ha deciso di rinviare a dopo Valencia, per essere sicuro di correre l’ultimo GP ma fors’anche più per disputare il test fondamentale del martedì (8 novembre) con la M1 2023, quella nel quale batterà il nuovo motore sul quale ha messo… le mani Luca Marmorini. L’ex motorista Ferrari e artefice della crescita Aprilia come consulente è infatti la carta più pesante giocata in estate dalla Yamaha per convincere Quartararo a rinnovare, convincendolo che quanto meno la Casa di Iwata dal prossimo anno potrà tornare a lottare ad armi quasi pare per lottare per il Mondiale. Convinzione alla quale si aggrappa il francese, che però nelle ultime gare è apparso davvero rassegnato, frustrato come all’inizio della stagione, quando aveva approfittato dai peccati di gioventù della GP22 e di Bagnaia per andare in fuga.

    Questione di testa

    La domanda è: tutta colpa solo della Yamaha? Per noi la risposta è no. Quartararo ha dimostrato di reggere meno la pressione di Bagnaia. La conferma è che quando ha potuto correre “libero” (a Sepang per la prima volta aveva perso la leadership dopo uno stillicidio di punti persi), l’ha fatto di nuovo guidando a modo suo e conquistando il podio nonostante la pista nemica dell’attuale M1 e la mano fratturata. Sarà così anche a Valencia. Probabilmente troppo tardi. Il grande merito di Pecco. E della Ducati. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia quasi campione: “Venite tutti a Valencia”

    Per la corona di re della MotoGP si accetta tutto, anche due settimane di tensione in più. Del resto, se Pecco Bagnaia è uscito vincitore da un weekend che nascondeva un’imboscata dietro ogni angolo, la pesante attesa verso Valencia verrà comunque affrontata meglio. Pecco ha le spalle larghe, quelle di chi ha imparato a vincere anche nei weekend in cui nulla va come previsto: come a Sepang in prova. A sorprendere è stata anche la gara ma, per fortuna del torinese, nel senso opposto, perché con una partenza prodigiosa e una altrettanto eccellente capacità di gestire il duello con Enea Bastianini nel tipico estenuante caldo umido di Sepang, Pecco ha conquistato il settimo successo stagionale, il massimo per un italiano della MotoGP dai tempi del Valentino Rossi iridato. La più grande rimonta nella storia del Motomondiale – dal -91 di metà stagione – non è ancora arrivata a compimento, ma mancano pochi centimetri.
    Invito alla festa
    Quando si è visto sfilare dal missile rosso alla prima staccata, Marc Marquez – che scattava due file davanti a Bagnaia – deve essersi detto: «Questi numeri, una volta, li facevo io». «In effetti è stata la partenza migliore della mia vita» ha detto il leader del Mondiale. Una volta davanti, Pecco ha vissuto la gara auspicata, anche perché Jorge Martin – dopo un avvio con un ritmo infernale, degno della pole da record – gli ha lasciato la leadership volando nella via di fuga di Curva 5. A quel punto è arrivata la nuova replica del duello con Bastianini, da brividi più per chi l’ha visto da fuori – in particolare dal box rosso – che per chi l’ha vissuto da dentro. «Quando Enea mi ha passato, ho pensato a mantenere il mio ritmo, sapevo che il passo non poteva essere tanto migliore. E infatti…» ha proseguito Bagnaia. «Enea andava forte, come sempre, in particolare nei curvoni veloci, io avevo più trazione in uscita dalle curve lente, e questo mi ha aiutato nel sorpasso. Ero tranquillo, perché sapevo il motivo della caduta di sabato. Il problema è quando cado e non so perché… Questa è una delle vittorie più belle e significative, perché ora ci sono 23 punti di margine su Quartararo, che qui è stato incredibile». L’invito di Pecco è quello di invadere Cheste, periferia di Valencia, nel circuito-stadio che un anno fa lo vide vincitore. «Venite in tanti a Valencia!».
    Favore
    Per festeggiare, Bagnaia potrebbe accontentarsi di un favore di uno dei compagni di marca: con un vincitore diverso da Quartararo, Pecco sarà campione. Il favore potrebbe venire da Bastianini, futuro compagno del torinese in un box che ieri ha festeggiato il titolo dei team. Il riminese ha cercato il colpaccio, senza esagerare: «Ho dato il massimo ma ho avuto un occhio di riguardo per il futuro – ha ammesso -. Quando ho perso trazione non ho voluto rischiare. Se avessi potuto attaccarlo lo avrei anche fatto, ma era fondamentale evitare i rischi. Sarei felice per il Mondiale di Pecco, sarebbe meritato e costituirebbe una spinta per me, per fare ancora meglio». Bastianini cercherà il successo a Valencia innanzitutto per se stesso: il terzo posto nel Mondiale è alla portata, visto il calo di Aleix Espargaro. Chi invece ha già raggiunto il proprio obiettivo è Marco Bezzecchi, ieri quarto, dopo aver accarezzato il podio, che avrebbe regalato a Bagnaia il titolo anticipato. «Purtroppo non è andata bene la partenza, e per rientrare ho sollecitato troppo le gomme, però almeno ho passato gente di un certo spessore» ha detto il Rookie dell’Anno, riferendosi in primis a Marquez. Di sicuro, se in MotoGP esistesse un titolo per il linguaggio più caratteristico, Bez vincerebbe anche quello… LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati e Valencia: da Stoner a Dovizioso e Bagnaia, perché Pecco può vincere

    ROMA – Il mondo Ducati è in fermento, tra poco meno di due settimane prenderà il via l’ultimo weekend della stagione di MotoGP, e Francesco Bagnaia è atteso all’ultimo ostacolo per diventare campione del mondo. Il pilota italiano, infatti, arriva a Valencia con 23 punti di vantaggio su Fabio Quartararo, e per perdere il titolo dovrebbe davvero accadere l’impensabile. Il momento è favorevole a Pecco, che nonostante ancora qualche errore qua e là, in generale ha disputato una seconda parte di stagione da urlo, dando prova, nei momenti chiave, di riuscire anche a “usare la testa”, accontentandosi magari di ottenere qualche punto in meno, senza prendersi inutili rischi. Un mantra che dovrà ripetersi anche nella Comunità iberica, e, dove non arriva la ragione, subentrano la scaramanzia e i ricorsi storici. Ecco, quindi, perché i tifosi della Ducati possono sperare in un lieto fine, senza sorprese.
    Ducati a Valencia, Bagnaia sa come si fa
    Il primo elemento di supporto arriva dalla crescita esponenziale della Ducati negli ultimi anni. La scuderia di Borgo Panigale ha potuto contare su una moto via via sempre più potente ma anche efficace, meno scorbutica e difficile rispetto ai tempi di Casey Stoner. Ecco, Stoner. Il pilota australiano, nel 2008, era stato l’ultimo pilota a vincere con la Rossa a Valencia, prima della “nuova epoca” Ducati. Il lungo digiuno è stato poi interrotto nel 2018, dopo dieci anni esatti, da Andrea Dovizioso, in una gara spezzata in due dalla pioggia. Un italiano su una moto italiana, esattamente come Francesco Bagnaia nel 2021. Ebbene sì, perché Pecco a Valencia ha già dimostrato di saper vincere, nonostante dodici mesi fa il mondiale fosse già da tempo nelle mani di Quartararo. Ma questo poco importa, quello che è stato, è stato: ora rimane da scrivere un nuovo capitolo il 6 novembre prossimo.  LEGGI TUTTO