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    Yossiana Pressley, talento e spiritualità: “Gioco a volley per onorare Dio”

    Di Alessandro Garotta Il campionato NCAA femminile fornisce sempre buoni motivi per essere seguito. Un po’ perché è il primo palcoscenico realmente competitivo delle protagoniste del team USA del futuro, e la loro evoluzione attira sempre molto interesse; un po’ per la grande tradizione all’interno di ogni ateneo, con i suoi miti e le sue peculiarità; un po’ perché sì, la pallavolo non sarà al livello di quella dei campionati europei più importanti, ma di sicuro è intensa ed emozionante.  Perciò, in avvio della fall-season 2021, Volley NEWS vuole portarvi alla scoperta di una delle promesse più interessanti: la schiacciatrice Yossiana Pressley, che con le Baylor Bears si è guadagnata la luce dei riflettori con prestazioni da urlo, capacità atletiche fuori dal comune e numeri da vera leader. Yossiana, innanzitutto raccontaci come ti sei appassionata alla pallavolo.  “Sono cresciuta provando diversi sport. Per esempio, non mi piaceva il basket, perché non sopportavo il contatto fisico, ed ero terribile come giocatrice. Non volevo fare sport all’aria aperta perché non amavo stare fuori. E così è stata mia zia a farmi incontrare il volley; nonostante che all’inizio fossi un po’ impacciata, la scintilla non tardò a scattare. Mi chiedevo ‘da dove viene questo sport?’. Chiaramente era divino. Mi ero appassionata a tal punto che il mio desiderio di migliorare diventava ogni giorno più forte. Era l’unica cosa che mi trasmetteva la sensazione di essere al posto giusto“. Quali sono stati i passaggi fondamentali della tua crescita come giocatrice?  “Ho iniziato a giocare da centrale nel ‘junior varsity team’ del mio liceo (Cypress Falls HS, n.d.r.), anche se quel ruolo non mi piaceva. Siccome non stavo crescendo molto in altezza, l’estate successiva ho deciso di spostarmi in banda ed essendo migliorata molto grazie a tanto allenamento sono passata in prima squadra. Ero un vero ‘topo da palestra’: ogni volta che mi era possibile andavo ad allenarmi, anche nei giorni di riposo; in quel periodo penso di aver passato la maggior parte del tempo proprio in palestra. Arrivata al college, ero già a un buon livello. Poi coach Ryan McGuyre, coach Jason Williams, coach Sam Erger e l’intero staff di Baylor mi hanno aiutato a crescere ulteriormente sia come giocatrice sia come persona: sono stati importanti in tutti gli aspetti, anche per la mia crescita spirituale“.  Foto Baylor Athletics Quanto è stata importante la tua abilità nel salto per ambire a giocare ai massimi livelli? “Estremamente importante! Per essere una schiacciatrice non sono altissima (183 cm, n.d.r.), ma questa mia abilità ha catturato l’attenzione di un sacco di allenatori: penso che mi abbia aiutato ad essere reclutata in uno dei college delle Power 5 conference“. Nel novembre 2019, SB Nation ha pubblicato un articolo intitolato “La giocatrice di Baylor Yossiana Pressley è il motivo per cui tutti dovrebbero guardare più pallavolo”. Cosa significa questo per te? È una motivazione a fare sempre meglio?  “Non la considero una motivazione in più, ma semplicemente qualcosa di straordinario per il volley in generale. Questo sport riceve meno attenzione di quella che meriterebbe e perciò è fantastico che la gente mi consideri un motivo per cui seguirlo. Giocare ai massimi livelli è un grande sogno, ma io lo faccio solo per Dio. Tutto ciò che ne consegue è straordinario e quindi cerco di mettere a frutto i mezzi che mi ha donato per glorificarlo“. Come descriveresti la tua esperienza a Baylor?  “È un’esperienza incredibile, un’avventura così straordinaria che non avrei potuto immaginare in nessun altro posto. Anche se ho dovuto affrontare diverse sfide e avversità, non cambierei per nulla al mondo ciò che ho vissuto a Baylor. E la cosa più bella è dedicare la mia vita a Cristo. Trovo semplicemente fantastico giocare per qualcosa che è più grande di me“.  Hai iniziato il tuo quinto anno a Baylor. Come mai hai deciso di tornare per questa stagione?  “Il fattore che mi ha spinto a tornare per il quinto anno di college è rappresentato dalle mie compagne di squadra. La scorsa stagione è stata molto strana per via del Covid e non volevo dire addio a Baylor in quel modo. Avevamo un buon record, ma volevo un’altra possibilità di vincere il campionato nazionale. E so che se diamo tutte noi stesse – mente, anima e corpo – potremmo farcela a raggiungere questo obiettivo. Inoltre, mi piacerebbe lasciare una mia ‘legacy’ qui. Certo, le scorse annate sono state ottime, ma sogno di tagliare un traguardo ancora più grande e fare qualcosa di importante così da poter glorificare ancora di più il Signore. Ciò che ha fatto Nicole Thomas (centrale di Baylor dal 2016 al 2020, n.d.r.) nella Final Four nel 2019 è stata per me una grande fonte di ispirazione: nonostante la sconfitta, tutti parlavano di Baylor e di quanto questo team fosse a suo agio a lodare Dio. Ecco perché voglio farlo di nuovo. Avere questa opportunità significa tutto per me“. Foto Baylor Athletics Quali sono le tue aspettative per questa stagione? “Onestamente, non ne ho. Abbiamo solo intenzione di fare del nostro meglio, giocare insieme per il Signore e vedere cosa ci riserva“. Quali sono i tuoi sogni e obiettivi per il futuro?  “Il mio obiettivo è quello di andare a giocare oltreoceano e partecipare alle Olimpiadi. Voglio rappresentare gli Stati Uniti e vestire la maglia del Team USA: sono disposta a tutto per raggiungere questo traguardo, ma se non è nei piani che Dio ha per me, così sia. Farò tutto ciò che è in mio potere per realizzare il mio sogno; e se non ce la dovessi fare, almeno ci ho provato“.  Insieme ad altri student-athletes hai scelto di usare le tue piattaforme social per sensibilizzare alla lotta per la giustizia sociale. Come si è avvicinata al movimento Black Lives Matter? E in che modo ti ha ispirato ad agire? “Sono una ragazza di colore e la mia famiglia è di colore. Personalmente mi spaventa che mio padre, mio fratello o qualunque altra persona come loro possano essere vittime di ingiustizia sociale e violenza da parte della polizia. Sapendo di avere una piattaforma social e di poterla usare per veicolare un certo messaggio, perché stare in silenzio? Lo vedo come un mio dovere, oltre ad essere una tematica che mi sta a cuore“.  Cosa può fare lo sport per aiutare a superare le disuguaglianze razziali?  “Dobbiamo mettere insieme le nostre forze e unirci come se fossimo un tutt’uno, a prescindere da quello che è l’aspetto esteriore di ciascuno di noi. Perché dentro siamo tutti uguali. Certo, ognuno ha la propria personalità, il proprio carattere, i propri valori e costumi, ma in fondo siamo tutte persone“. Un’ultima curiosità. Com’è Yossiana Pressley fuori dal campo? “Yossi è una ragazza solare sia dentro sia fuori dal campo. Mi piace divertirmi. E che le persone attorno a me si sentano ben volute e apprezzate. Amo stare tra la gente, fare passeggiate con altre persone, prendere con loro un caffè o semplicemente dire loro che le penso. Ho diversi hobby, anche se probabilmente dormire è il mio passatempo preferito. Mi piace il paddleboarding, la pesca e trascorrere momenti piacevoli in compagnia dei miei amici“. LEGGI TUTTO

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    Chiara Cucco sbarca in America: giocherà nella Hofstra University

    Di Redazione Un’altra protagonista del volley italiano prende la via dell’America: il giovane libero Chiara Cucco, che ha partecipato all’ultimo campionato di Serie A1 con la maglia della Unet E-Work Busto Arsizio, si trasferisce negli USA per proseguire la carriera come studente-atleta. Giocherà nella squadra della Hofstra University di New York e parteciperà al campionato NCAA. Cucco, classe 2002, aveva vestito la maglia delle giovanili bustocche prima di essere promossa in prima squadra nel 2020. Nello stesso team milita dallo scorso anno anche la schiacciatrice classe 2001 Bianca Bucciarelli, che prima di trasferirsi oltreoceano aveva giocato nelle giovanili della Vero Volley Monza. LEGGI TUTTO

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    Elena Ciulli e l’avventura in Florida: “Un’esperienza che mi ha cambiato la vita”

    Di Redazione Partita da Poggibonsi, cittadina toscana, ed approdata in Florida. Questo è il percorso di Elena Ciulli, che ha viaggiato a migliaia di chilometri di distanza da casa sua per realizzare il sogno di giocare negli Stati Uniti e soprattutto laurearsi in Strategic Communication and Marketing presso Florida Institute of Technology. Una storia, un’esperienza, un’emozione continua che ci ha raccontato in questa intervista. Partiamo dalla fine. Ti sei laureata da pochissimo, quali sono le sensazioni e quali le prospettive future? Cosa ti aspetti ora? “Mi sono laureata da poche settimane e credo che ancora debba realizzare a pieno che la mia esperienza negli States è giunta al termine. Guardo indietro a questi quattro anni già con un po’ di malinconia, ma allo stesso tempo con soddisfazione ed appagamento: adesso è il momento di voltare pagina e di andare avanti“. Parlando a livello professionale, credi che un’ esperienza come questa possa darti maggiori opportunità nel mondo del lavoro? Come ti ha migliorato l’esperienza americana? “Assolutamente sì. L’esperienza del College Americano aggiunge indubbiamente un plus al mio bagaglio personale e professionale. Vivere questo tipo di realtà mi ha fatto scoprire lati del mio carattere che non credevo esistessero e mi ha dato l’opportunità di crescere vivendo una delle esperienze più belle della mia vita“. Entriamo in campo e parliamo di pallavolo. Qual è stato il tuo impatto sportivo negli Stati Uniti e quali differenze hai notato con la pallavolo italiana? “La pallavolo statunitense è senza dubbio vissuta in modo più serio rispetto all’Italia: la vita di uno sportivo è paragonabile a quella di un atleta professionista. Infatti, ho avuto la possibilità di utilizzare strutture incredibili e di allenarmi ogni giorno con uno staff di professionisti“. Foto Florida Tech Per te la pallavolo è una questione di famiglia. Cosa significa per te tutto questo? “A casa mangiamo pane e pallavolo: mio padre ha militato in serie A ed in nazionale Juniores quindi era inevitabile che io e io e mio fratello ereditassimo questa passione. La pallavolo è stata da sempre parte integrante della mia vita e faccio fatica ad immaginarmi senza un pallone in mano“. Se dovessi parlare ad un ragazzo o ragazza che decidesse di fare la tua stessa esperienza, quali consigli gli daresti? “Gli/le direi di abbracciare quest’opportunità senza pensarci due volte: non ci si sente mai pronti al 100%, ma esperienze del genere cambiano la vita e non tutti i ragazzi hanno la possibilità di farlo“. Il tuo viaggio è partito dall’American College Volleyball Showcase organizzato da Sportlinx360 (che quest’anno si svolgerà a Frascati, dal 13 al 15 luglio al femminile e per la prima volta anche al maschile dal 15 al 17 luglio). Che esperienza è stata? “Lo showcase fatto l’estate prima di partire è stato per me di fondamentale importanza. Ho avuto l’opportunità di toccare con mano la realtà dello sport dei college americani, parlando con gli allenatori e confrontandomi con ragazze provenienti da tutta Italia. Inutile dire che i pochi dubbi che avevo sono stati facilmente sciolti grazie all’aiuto del team di Sportlinx360“. Per concludere, raccontaci i momenti migliori e più emozionanti vissuti che porterai sempre con te, in campo o fuori!  “Ciò che mi porterò sempre dietro sono i legami costruiti ed i luoghi visitati in questi quattro anni. Ho conosciuto persone da tutto il mondo, ho imparato lingue che non conoscevo, ho visto posti che non sapevo neanche esistessero… ho realizzato il mio più grande sogno“.  LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: stagione perfetta per Hawaii. La BYU di Gardini cade in finale

    Di Redazione Si chiude con il trionfo di Hawaii il campionato di Division I della NCAA maschile. L’università isolana, testa di serie numero 1 fin dall’inizio dell’anno, ha completato una stagione da sogno, chiudendo con un record di 17 vittorie e 1 sola sconfitta: anche la finalissima per il titolo si è chiusa con un 3-0 (25-21, 25-19, 25-16) ai danni della BYU, la squadra dell’italiano Davide Gardini. Per Hawaii si tratta del primo successo nella storia, dato che il titolo vinto nel 2002 era stato revocato. Ancora una volta grande protagonista della finale è stato il nazionale bulgaro Rado Parapunov, autore di 13 attacchi vincenti e 17 punti totali, ben supportato dallo schiacciatore Colton Cowell (strepitoso 87% in attacco) e dal solito Jakob Thelle con altri 4 ace (sui 10 di squadra). Malissimo Gardini, fermo al 13% in attacco, ma sono tutti i “Cougars” a incappare in una serata davvero storta, compreso l’opposto Gabi Garcia Fernandez (nel mirino di Civitanova) malgrado i 12 attacchi vincenti. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: la sfida per il titolo è Hawaii-BYU

    Di Redazione Tutto come previsto: saranno le due grandi favorite della vigilia, Hawaii e BYU, a sfidarsi domenica nella finalissima della Division I di NCAA maschile. Un duello atteso ormai da due anni, vista la mancata conclusione dello scorso campionato, che i due atenei stavano dominando fino ala sospensione. Nella semifinale di questa notte, Hawaii ha avuto facilmente la meglio sulla UC Santa Barbara per 3-0 (25-21, 25-18, 25-23), mettendo in mostra ancora una volta le qualità del nazionale bulgaro Rado Parapunov e sfondando anche in battuta con 6 ace, 3 dei quali di Jakob Thelle. Più complicato il compito della Brigham Young University contro la Lewis University, che si arrende solo sul 3-1 (25-22, 25-15, 26-28, 25-20): Davide Gardini chiude con 11 attacchi vincenti e 2 ace, anche se il man of the match è ancora una volta Gabi Garcia Fernandez, l’opposto che pare essere nel mirino della Cucine Lube Civitanova per la prossima stagione. La finale per il titolo si disputerà nella notte tra sabato 8 e domenica 9 maggio, con inizio alle 2 italiane. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO

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    La Missouri Baptist University trionfa nel campionato NAIA

    Di Redazione Una settimana dopo la vittoria del titolo maschile da parte di Grand View, è stata incoronata la vincitrice del campionato NAIA femminile, una delle principali competizioni universitarie degli USA. Per la prima volta nella storia dell’università la Missouri Baptist University, ex squadra di Caterina Cigarini, è riuscita nell’impresa di conquistare il titolo nazionale dopo averlo sfiorato più volte, l’ultima nel 2017, quando raggiunse la Final Four proprio con la giocatrice italiana in squadra. Un percorso tutto in salita per le ragazze di Chris Nichols (premiato come Coach of the Year) che entravano nel torneo al quinto posto e si sono guadagnate il titolo con ben tre vittorie al tie break consecutive, di cui quello finale vinto 15-12 contro Midland University. Risultato amaro invece per Park University delle italiane Vera Beltrame e Margherita Marconi, che si fermano nel pool play dopo la sconfitta subita per 3-2 da Dordt University, poi arrivata nella Final 4 prima di essere sconfitta da MBU. Rimane comunque una stagione molto positiva quella delle Pirates che concludono con un record di 21 vinte e 4 perse. Concluse entrambe le finali del campionato NAIA, ora restano da disputare le finali maschili di NCAA Division I, che vedono favorite a contendersi il titolo BYU di Davide Gardini e University of Hawaii del nazionale bulgaro Rado Parapunov, e le finali di Beach Volley femminile NCAA a Gulf Shores (Alabama). LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: Santa Barbara e Lewis in semifinale

    Di Redazione Definito il quadro delle semifinali Play Off nella Division I del campionato NCAA maschile: ad affrontare la testa di serie numero 1 Hawaii sarà l’UC Santa Barbara, mentre la BYU di Davide Gardini se la vedrà con la Lewis University. Nel primo turno dei play off Santa Barbara ha sconfitto Pepperdine per 3-1 (25-23, 25-22, 22-25, 28-26) al termine di una gara molto combattuta in cui è emerso il talento dei due bomber Randy Dewesee e Roy McFarland, autori di 21 attacchi vincenti a testa. La squadra dell’ateneo dell’Illinois ha invece superato per 3-0 Penn State (25-23, 27-25, 25-20 i parziali), che a sua volta aveva eliminato nel primo turno Belmont Abbey, l’unica altra formazione ammessa ai play off. Le semifinali si disputeranno tra giovedì 6 e venerdì 7 maggio: Hawaii-Santa Barbara alle 23 italiane, BYU-Lewis alle 2 di notte. La finalissima per il titolo è invece in programma domenica 9 maggio, sempre alle 2 italiane. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO

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    NCAA maschile: il programma dei play off. BYU in semifinale

    Di Redazione È stato definito in NCAA maschile il tabellone dei play off della Division I: un programma assai ridotto per il massimo campionato universitario degli USA, con sole 7 squadre partecipanti, dato che in più di una Conference non si è giocato a causa della pandemia. La fase finale si disputerà dal 6 all’8 maggio a Columbus (Ohio), e due squadre sono già qualificate alle semifinali: si tratta delle grandi rivali delle ultime due stagioni, Hawaii (testa di serie numero 1) e la BYU di Davide Gardini. Il primo round preliminare del 3 maggio vedrà di fronte Penn State e Belmont Abbey: la vincente di questa sfida incontrerà il giorno successivo la Lewis University nei quarti, con l’obiettivo di andare a sfidare la BYU in semifinale. L’avversaria di Hawaii uscirà invece dal primo turno tra UC Santa Barbara e Pepperdine. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO