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    Filippo Lanza ospite al master sulle infrastrutture sportive del Politecnico di Milano

    Foto Ufficio Stampa Vero Volley Monza

    Di Redazione
    Appuntamento accademico in vista per Filippo Lanza: lunedì prossimo lo schiacciatore della Vero Volley Monza interverrà nelle vesti di testimonial nel corso della conferenza “Un approccio integrato alla gestione di infrastrutture sportive“, organizzata da Politecnico di Milano e MIP School of Management nel quadro del Master di I e II Livello in Progettazione, Costruzione e Gestione delle Infrastrutture Sportive (PCGdIS).
    La conferenza, tenuta dal professor Andrea Boaretto, si terrà lunedì 30 novembre dalle 19 alle 21, esclusivamente in forma virtuale. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del Master.
    (fonte: Master.infrastrutturesportive.it) LEGGI TUTTO

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    CUS Torino e il progetto Agon. Ippolito: “L’obiettivo è costruire il loro futuro “

    Foto Salvo Guicciardi/Cus Torino Volley

    Di Redazione
    Il Barricalla CUS Torino non vuol dire solo sport ma è anche sinonimo di cultura e università. Da dodici anni infatti, il CUS Torino, porta avanti il progetto Agon, un programma di borse di studio che permette ai giovani atleti, dall’Italia e dall’estero, di studiare praticando sport in una realtà di eccellenza e la formazione torinese, che partecipa al campionato di Serie A2 Femminile, può contare su ben 10 atlete universitarie come riportato oggi nell’edizione odierna del Corriere Torino.
    “Il progetto è unico in Italia, è nato nel 2008 con 10 borse di studio che oggi sono 24 – spiega Andrea Ippolito, dg del Cus Torino -. Quattordici garantiscono tutoraggio pieno: vitto, alloggio e tasse universitarie gratuiti. Dieci riguardano esclusivamente l’iscrizione all’Università. Il successo è stato grande: abbiamo coinvolto rugby, canottaggio, karate, lotta e tennis tavolo. L’obiettivo è di costruire il futuro dei nostri ragazzi così, quando terminerà la carriera sportiva, potranno essere pronti per il mondo del lavoro. Chi studia è anche un atleta migliore e può diventare una risorsa importante per le imprese del territorio grazie al curriculum universitario“.
    La formazione, che punta ai playoff, al momento è alle prese con l’emergenza Covid: annullato anche il derby del 1° novembre contro Pinerolo. “Abbiamo grandi margini di crescita, i playoff sarebbero un risultato straordinario” conferma Ippolito. LEGGI TUTTO

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    La Lega NAIA, un circuito “alternativo” per gli studenti-atleti

    Di Redazione
    Per continuare il nostro viaggio nelle conference delle Leghe sportive universitarie americane, vi proponiamo un approfondimento sulla National Association of Intercollegiate Athletics (NAIA). I membri di questa associazione sono college e università in genere di dimensioni medio-piccole, per la maggior parte privati e in molti casi religiosi, ripartiti in 2 Divisioni e 21 gironi (conferences).
    Questa lega si estende prevalentemente nel centro-Est e sulla costa Ovest, escludendo alcuni stati del centro degli USA. In ordine alfabetico abbiamo: American Midwest Conference (AMC), Appalachian Athletic Conference (AAC), California Pacific Conference (CAL-PAC), Cascade Collegiate Conference (CCC), Chicagoland Collegiate Athletic Conference (CCAC), Crossroads League (CL), Frontier Conference, Golden State Athletic Conference (GSAC), Great Plains Athletic Conference (GPAC), Gulf Coast Athletic Conference (GCAC), Heart of America Athletic Conference (HAAC), Association of Independent Institutions (AII), Kansas Collegiate Athletic Conference (KCAC), Mid-South Conference (MSC), North Star Athletic Association (NSAA), Red River Athletic Conference (RRAC), River State Conference (RSC), Sooner Athletic Conference (SAC), Southern States Athletic Conference (SSAC), Sun Conference (TSC) e Wolverine-Hoosier Athletic Conference (WHAC).
    La NAIA riconosce 14 sport, tra cui 13 maschili e 12 femminili e svolge 26 campionati annuali. Nella categoria di “emerging sports” ovvero discipline che non sono ancora state ufficialmente riconosciute dalla lega troviamo il Beach Volley femminile e il football femminile. Vista la continua crescente popolarità del Beach Volley nei college e i numeri in costante aumento delle istituzioni che lo stanno aggiungendo, ci si può augurare che entro breve venga ammesso definitivamente tra gli sport sponsorizzati anche dalla NAIA.
    Tra gli sport più competitivi della NAIA al primo posto troviamo la pallacanestro maschile, nella quale molti atleti riescono a continuare la propria carriera professionistica sia in America che in Europa. Un esempio di eccellenza cestistica proveniente dalla lega NAIA è il coach dei Toronto Raptors (campioni in carica NBA) Nick Nurse, fresco di nomina come migliore allenatore dell’anno 2019-20, proveniente dalla Grand View University (Des Moines, Iowa) università appartenente alla Heart of America Athletic Conference (HAAC).
    Ma non solo basket: anche baseball, calcio, wrestling, atletica e pallavolo sono sport che non hanno molto da invidiare al livello della più conosciuta NCAA. Infatti, spesso si pensa che il livello della NAIA non sia all’altezza delle altre leghe, ma in parecchi sport le migliori 20 squadre possono tranquillamente competere con alcune di quelle della NCAA Division 1 e la maggior parte della NCAA Division 2. Ne sono una conferma gli atleti di Sportlinx360 che competono nel campionato NAIA ottenendo ottimi risultati.
    Prima su tutti Margherita Marconi, che dopo essere cresciuta tra le fila della Lardini Filottrano ha avuto la fortuna di conquistare il titolo nazionale NAIA 2018 con Park University: come ha confessato in varie interviste, ha rappresentato uno dei momenti più belli della sua vita. Da quest’anno Margherita potrà contare su un’altra italiana, Vera Beltrame, che è diventata anche lei una delle Pirates ed insieme a Marconi tenterà l’assalto ad un altro nazionale.
    Il percorso di Andrea Maggio (anche lui ha vestito la maglia della Park University) è un’altra testimonianza dell’ottimo livello della lega NAIA. Infatti, dopo un anno di esperienza alla Newcastle University in Inghilterra dove ha conseguito un Master, Andrea ora gioca nella IBB Polonia London, squadra che milita nel massimo campionato d’Inghilterra e che partecipa anche alla Champions League, dove proprio nei giorni scorsi ha affrontato la Trentino Itas.
    Cercando di seguire le orme di Andrea, anche Leonardo Annichini, dopo essere stato conteso dalle migliori squadre della NAIA, ha deciso di vestire la maglia di Grand View University con cui cercherà di vincere il titolo nazionale per i prossimi anni. Tra le altre università al top sia a livello maschile che femminile troviamo la Missouri Baptist University, che ha visto Caterina Cigarini distinguersi sia a livello accademico che sportivo, ottenendo il riconoscimento di All-American tutti e quattro gli anni. Adesso Caterina è rientrata in Italia e milita nel campionato di serie A2 con la Exacer Montale, oltre ad essere entrata a far parte dello staff Sportlinx360.
    Come dimostrato da questi esempi di eccellenza, anche la Lega NAIA può offrire grandi opportunità anche per chi desidera continuare la propria carriera sportiva una volta terminati gli studi universitari. Una realtà che Sportlinx360 non vede l’ora di farvi scoprire. LEGGI TUTTO

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    Non solo NCAA: ecco come funziona la pallavolo nei college americani

    Di Redazione
    Nei college americani, la pallavolo è uno degli sport più popolari. Più indoor che Beach e più femminile che maschile, ma con numeri importanti, se si pensa che le istituzioni universitarie che sponsorizzano la pallavolo femminile sono più di 1800, oltre 200 per quella maschile e circa 170 per il beach.
    Ad ogni modo si tratta di numeri indicativi, poiché ogni anno diverse università decidono di aggiungere nuovi programmi di pallavolo indoor femminile, beach volley o pallavolo maschile: quest’ultimo in particolare può essere definito come lo sport in maggiore crescita, considerando che solo un paio di anni fa era classificato come un “emerging sport” nella lega NAIA e non era ancora nemmeno approvato ufficialmente. Ancora tutto da vedere invece per quanto riguarda il Beach Volley maschile, che solamente quest’anno vedrà le prime università iniziare a competere in questa disciplina, che si prospetta diventare popolare tanto quanto quella femminile, fresca di ufficializzazione anche nella lega dei Junior Colleges.
    Ma andiamo a capire meglio cosa si intende quando parliamo di leghe sportive universitarie americane, dato che differiscono parecchio dalla ripartizione dei campionati italiani. Negli Stati Uniti esistono diverse leghe sportive dei college alle quali le varie università devono essere affiliate per poter competere nei diversi sport (sono oltre 30 gli sport sponsorizzati): l’appartenenza ad una lega piuttosto che a un’altra non è legata solo a parametri sportivi, ma dipende molto anche da fattori che poco hanno a che vedere con lo sport, come la dimensione del college, per citarne uno.
    La lega più conosciuta, la National Collegiate Athletic Association (NCAA), comprende le università di 4 anni più grandi e con più risorse; di conseguenza è anche la più competitiva, dato che le scuole che ne fanno parte hanno la possibilità di mettere a disposizione un numero più alto di borse di studio rispetto alle scuole che competono in leghe minori. Questo in linea molto generale, le variazioni per i singoli sport sono notevoli.  All’interno della stessa NCAA c’è una suddivisione tra Division 1,2 e 3: le Università nella Division 3 non hanno possibilità però di offrire borse di studio per merito sportivo.
    L’altra lega sportiva molto popolare è la National Association of Intercollegiate Athletics (NAIA) che comprende i college di dimensioni più ridotte, ma rimane comunque molto ampia e competitiva; anch’essa è suddivisa in Division 1 e 2 (non per tutti gli sport).
    La lega che raggruppa i college di due anni detti Junior o Community College si chiama National Junior College Athletic Association (NJCAA) e come le altre è ripartita in Divisione 1,2 e 3. A differenza di quanto si può immaginare, la NJCAA rimane una lega di buon livello sportivo che offre un grande numero di borse di studio e si presta ad essere un trampolino di lancio per chi ha intenzione di continuare la carriera nelle università di quattro anni. Oltre a queste tre leghe più conosciute, ci sono anche numerose leghe minori come ad esempio la CCCAA, che comprende i Community Colleges della California.
    All’interno delle Divisions le squadre universitarie sono raggruppate in gironi detti “Conferences” per la regular season, dalle quali le migliori si qualificano poi al National Tournament, ovvero le finali nazionali. Tutto questo si svolge in appena quattro mesi: per la pallavolo femminile da settembre a dicembre, nel semestre chiamato Fall (escluso quest’anno in cui il campionato è stato posticipato al semestre successivo a causa dell’emergenza Covid); per il Beach e per l’indoor maschile da febbraio a maggio, nello Spring Semester. Nonostante i tempi siano più ridotti rispetto ai tipici campionati di otto mesi italiani, il numero di partite giocate rimane più o meno lo stesso perché negli Stati Uniti si giocano più partite a settimana (anche per cercare di ottimizzare le trasferte, che sono decisamente più lunghe rispetto a quanto siamo abituati noi in Italia).
    Ma torniamo indietro e andiamo a scoprire il percorso sportivo degli americani. Un po’ come noi italiani, anche negli USA i giovani pallavolisti giocano nei club giovanili e disputano i vari campionati regionali e nazionali. L’unica differenza è che negli Stati Uniti anche le squadre delle scuole superiori sono molto competitive, quindi gli atleti più talentuosi si ritrovano a dividersi gli allenamenti tra club e squadra della scuola. Successivamente, approdati all’università, le attività con i club cessano e i giocatori competono solamente nelle varie leghe degli atenei che frequentano.
    In questo modo, se un atleta, non solo di pallavolo, ma di (quasi) ogni altro sport, vuole continuare la propria carriera sportiva è in un certo modo “obbligato” a frequentare l’università. Alcuni sport come il basket, il football, il baseball, il calcio (soccer per gli americani) e pochi altri dispongono anche di una lega professionistica che offre la possibilità agli atleti di continuare a giocare; altrimenti, come nel caso della pallavolo, se un atleta volesse continuare a portare avanti la carriera sportiva, una volta completati gli studi universitari è costretto a spostarsi oltreoceano per venire a giocare in Europa, in Asia oppure in Sud America.
    Questo almeno per la pallavolo indoor maschile e femminile, mentre nel Beach Volley il campionato americano è tra i più competitivi al mondo e per questo ci si aspetta che i numeri dei college che offrono Beach Volley continuino a crescere in maniera esponenziale. Solo recentemente si è iniziato a ri-parlare di una lega professionistica di pallavolo femminile negli Stati Uniti che dovrebbe (il condizionale ormai è d’obbligo) partire a febbraio 2021.
    (fonte: Sportlinx360) LEGGI TUTTO

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    Giulia Pisani si laurea in Scienze della Comunicazione

    Foto Facebook Giulia Pisani

    Di Redazione
    È il momento della festa per Giulia Pisani: l’ex giocatrice toscana, oggi apprezzata commentatrice per RaiSport, ha conseguito ieri la laurea in Scienze della Comunicazione all’università telematica e-Campus, con un voto di 106/110. “Chiamatemi Dottoressa Piso” scrive in un post su Facebook Giulia, che aggiunge: “Molte volte ho pensato di non farcela, visti tutti gli impegni, ma alla fine la determinazione, la costanza e la forza di volontà sono sempre prevalse. Grazie alla mia famiglia e alle persone che mi sono state accanto e continueranno a esserci“.
    A Giulia le congratulazioni di tutta la redazione di Volley NEWS!
    (fonte: Facebook Giulia Pisani) LEGGI TUTTO

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    Lucia Bosetti si è laureata in Scienze Motorie

    Foto Instagram Lucia Bosetti

    Di Redazione
    Lucia Bosetti ha realizzato il sogno della laurea: approfittando anche del lungo stop dall’attività dovuto prima all’infortunio e poi alla pandemia di coronavirus, la schiacciatrice della nazionale e della Savino Del Bene Scandicci è diventata dottoressa in Scienze Motorie presso l’Università Telematica Pegaso. La stessa giocatrice ha postato su Instagram le foto della cerimonia, accompagnata dalla celebre citazione di Steve Jobs: “Stay hungry, stay foolish“.
    Congratulazioni a Lucia dalla redazione di Volley NEWS!

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO