consigliato per te

  • in

    Ungheria: il Bekescsaba si ritira, Fatum Nyiregyhaza campione a tavolino

    Di Redazione Il Fatum Nyiregyhaza conquista anche il titolo nazionale dopo la vittoria in Coppa d’Ungheria, ma quello del campionato magiaro è un finale amaro e senza festeggiamenti. La vittoria è infatti arrivata a tavolino a causa del ritiro dell’altra finalista, lo Swietelsky Bekescsaba, che non ha potuto prendere parte alla serie decisiva a causa dei numerosi casi di positività al Covid-19 nel gruppo squadra. Secondo il protocollo in vigore, lo Swietelsky ha dovuto sospendere gli allenamenti e non sarebbe potuto tornare in campo prima del 17 aprile. La Lega ungherese non ha potuto fare altro che assegnare la vittoria al tavolino: “Per quanto sia triste, non potevamo prendere altre decisioni. Non c’era possibilità di posticipare gli incontri, perché i campionati nazionali devono essere completati entro domenica 18 aprile per lasciare liberi i giocatori di raggiungere le nazionali“. Il titolo conquistato dal Fatum è il sesto in assoluto, il primo dal 2007, e regala alla squadra di Nyiregyhaza anche la qualificazione alla prossima Champions League. (fonte: Hunvolley.hu) LEGGI TUTTO

  • in

    Ungheria: il Penzügyor si aggiudica la Coppa nazionale

    Di Redazione
    È sempre il Penzügyor la squadra dominatrice della Coppa d’Ungheria maschile: la squadra campione in carica vince il trofeo conducendo dal primo all’ultimo punto la finale contro il Fino Kaposvar, chiusa sul punteggio di 3-0 (25-21, 25-19, 25-22). Trascinata dal bomber Zoltan Kovacs, top scorer della partita con 21 punti, ma anche dai brasiliani Pedrao (12) e Reffatti (11), la formazione della capitale non incontra particolari difficoltà; soltanto il russo Vitaly Melnikov, autore di 16 punti, prova a opporsi al predominio avversario.
    (fonte: Hunvolley.hu) LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp: dal 2023 un nuovo Gran Premio in Ungheria

    ROMA – Un Gran Premio in Ungheria per la MotoGp? Dal 2023 l’obiettivo diventerà realtà. Dorna ha annunciato un accordo per disputare tra due una nuova tappa nel Motomondiale. L’evento di presentazione si è svolto a Budapest alla presenza del CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, che ha incontrato i partner per il progetto che porterà le due ruote in Ungheria. Il GP dovrebbe svolgersi in un nuovo circuito la cui costruzione dovrebbe avere inizio entro il secondo trimestre del 2021.

    Ezpeleta: “Siamo molto felici”
    “Finalmente questo sta diventando realtà – ha detto Ezpeleta -. Siamo molto felici perché in Ungheria c’è molta passione per questo sport, Gabor è stato campione del mondo e con questo progetto molti più ungheresi inizieranno a venire nelle nostre Talent Cup e nel nostro paddock. Il nostro desiderio è quello di portare il meglio al circuito: spettatori, impatto economico, una copertura televisiva a questa regione in tutto il mondo, ma anche di avere la possibilità di poter accogliere più piloti ungheresi in futuro attraverso i programmi del Road to MotoGP”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp: un Gran Premio in Ungheria dal 2023

    ROMA – La MotoGp ha gettato le basi per un Gran Premio in Ungheria a partire dal 2023. A Budapest si è svolta la presentazione del nuovo progetto che consentirà al Motomondiale di aggiungere una nuova tappa tra due stagioni. Nella capitale ungherese era presente il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta, ha incontrato gli altri partner per il progetto. Il GP dovrebbe svolgersi in un nuovo circuito la cui costruzione dovrebbe avere inizio entro il secondo trimestre del 2021.

    Le parole di Ezpeleta
    “Finalmente questo sta diventando realtà – ha detto Ezpeleta -. Siamo molto felici perché in Ungheria c’è molta passione per questo sport, Gabor è stato campione del mondo e con questo progetto molti più ungheresi inizieranno a venire nelle nostre Talent Cup e nel nostro paddock. Il nostro desiderio è quello di portare il meglio al circuito: spettatori, impatto economico, una copertura televisiva a questa regione in tutto il mondo, ma anche di avere la possibilità di poter accogliere più piloti ungheresi in futuro attraverso i programmi del Road to MotoGP”. LEGGI TUTTO

  • in

    Elizabet Inneh-Varga, la grande speranza dell’Ungheria

    Di Alessandro Garotta
    La pallavolo ha una storia relativamente giovane, i movimenti nazionali che più l’hanno nutrita hanno avuto alti e bassi nei circa 120 anni della sua esistenza, ma quasi nessuno di loro è davvero scomparso. Quasi nessuno ha vissuto un declino tale da non poter essere più considerato competitivo per decenni in un torneo internazionale. Tra le pochissime eccezioni troviamo l’Ungheria. 
    Magari qualcuno ricorderà la selezione femminile ungherese di Ágnes Torma, Éva Sebők-Szalay e Gyöngyi Bardi-Gerevich a cavallo degli anni ’70 e ’80, proprio come si fa con le civiltà perdute e le epoche storiche così lontane nel tempo da risultarci indecifrabili. L’ultima volta che questa Nazionale si è qualificata alle Olimpiadi era il 1980 e non era stato ancora introdotto il sistema 5-1 (un solo alzatore); l’ultima volta che si è spinta fino al podio europeo era il 1983 e non era ancora crollato il muro di Berlino.
    Negli ultimi trent’anni, però, il paese ha praticamente smesso di produrre grandi talenti, come se avesse all’improvviso disimparato una cosa che gli riusciva con naturalezza. Ma oggi c’è una nuova speranza: si chiama Elizabet Inneh-Varga, è l’opposta del Fatum-Nyíregyháza e un giorno sogna di vestire la maglia dell’Ungheria per riportarla sulla mappa del volley mondiale. Prima, però, deve attendere che si risolva la contesa tra la Federazione magiara e quella della Romania, paese in cui è nata e che rivendica la sua nazionalità sportiva. Nel frattempo, la giovane giocatrice si è espressa in esclusiva ai microfoni di Volley NEWS. 

    Ci racconti qualcosa di lei. Chi è Elizabet Inneh Varga? 
    “Sono una ragazza di 21 anni, nata a Budapest, e cresciuta tra la capitale ungherese e Oradea in Romania. Sono un po’ timida con le persone che non conosco, ma allo stesso tempo molto cordiale. Cerco di essere sempre diligente e dare il massimo in tutto quello che faccio, soprattutto per quanto riguarda la pallavolo“. 
    Come ha scoperto il suo talento per il volley? 
    “Ho iniziato a giocare a 11 anni, dopo aver provato un sacco di altri sport, come l’atletica, la pallamano e il basket; però, il volley aveva qualcosa di speciale e mi piaceva di più. Da quel momento la mia passione è diventata più grande giorno dopo giorno. Ricordo bene i miei primi tornei, la prima volta a vedere una partita delle ‘grandi’ di A2 al palazzetto, ma soprattutto ricordo che non mi perdevo le partite trasmesse in TV per nulla al mondo: ammiravo quelle giocatrici e il mio sogno era di diventare brava come loro. Così ho cominciato a prendere la pallavolo molto seriamente e non mi sono mai fermata“. 
    È considerata un grande talento: per lei è uno stimolo a fare sempre meglio? 
    “Sicuramente fa piacere questa buona considerazione, ma io cerco sempre di dare tutta me stessa indipendentemente dalla partita o dagli stimoli esterni“. 
    Come mai non è ancora stata convocata nella selezione ungherese? C’è una ragione particolare? 
    “Il mio percorso come giocatrice è iniziato in Romania e al momento la mia Federazione di Origine è quella rumena; tuttavia, spero presto di avere l’onore e l’opportunità di rappresentare il mio paese natale, l’Ungheria“.  
    Qual è la sua migliore qualità quando è in campo? E dove crede di poter migliorare?
    “Sono una persona molto positiva, quindi cerco sempre di sostenere e aiutare le mie compagne, mettendo la squadra prima di tutto. Penso di avere grandi margini di miglioramento in tutti i fondamentali, senza dimenticare che l’aspetto mentale è altrettanto importante: a volte, mi capita di innervosirmi troppo prima delle partite, ma per fortuna sto imparando a gestire queste situazioni“. 
    Questa è la sua quarta stagione al Fatum Nyíregyháza. Come si trova e quali sono le sue sensazioni dopo questa prima parte di campionato ungherese? 
    “Sono molto contenta di far parte di questo club: qui ho trovato una seconda famiglia e vissuto tanti bei momenti. Per quanto riguarda il campionato, abbiamo avuto un buon avvio e siamo al secondo posto, avendo perso solo una volta. In generale, c’è grandissimo equilibrio, con tante squadre dello stesso livello: ogni partita è interessante e avvincente“. 
    Qual è stato il momento più bello della sua carriera finora? 
    “Conservo nel mio cuore tanti ricordi positivi legati alla pallavolo, ma se proprio dovessi sceglierne qualcuno direi le vittorie della Coppa di Ungheria con la mia squadra nel 2018 e nel 2019. In quelle occasioni ho provato emozioni indescrivibili“. 
    Dove si vede tra cinque anni? 
    “Ora è difficile da dire, ma senza dubbio farò del mio meglio per fare più strada possibile nel prosieguo della mia carriera“. 
    Un sogno nel cassetto? 
    “Il mio sogno più grande è arrivare a giocarmi un titolo in una fase finale di una competizione internazionale o un campionato importante“.  LEGGI TUTTO

  • in

    Agnes Pallag va a rinforzare il Racing Cannes

    Di Redazione Con tanti movimenti incentivati dal recente trasferimento del Volero da Zurigo alla Costa Azzurra, uno dei mercati più dinamici è quello francese. Il Racing Cannes allenato da Riccardo Marchesi ha appena annunciato di aver messo sotto contratto la schiacciatrice ungherese Agnes Pallag, fino allo scorso anno al Paris Saint Cloud. “Quando il Cannes […] LEGGI TUTTO