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    I giorni più difficili di Olga Skrypak: “I miei pensieri sono tutti per l’Ucraina”

    Di Alessandro Garotta L’orrore della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina con l’invasione e i bombardamenti di questi giorni sta sconvolgendo il mondo, anche quello della pallavolo. E coinvolge in maniera ancora più diretta tutti i giocatori ucraini lontani dalla propria patria, comprensibilmente preoccupati per le conseguenze di familiari e amici che risiedono nel paese dell’Est europeo. Tra questi anche Olga Skrypak, palleggiatrice ucraina in forza al VK Dukla Liberec in Repubblica Ceca, che sta vivendo giorni di grande apprensione, come ha raccontato in un’intervista esclusiva per Volley NEWS. Prima di tutto, come stanno i tuoi cari in Ucraina? “Si trovano in diverse aree del paese e lo scenario cambia da zona a zona, ma la mia famiglia e tutte le persone a me care sono vive e stanno bene. Perciò, ringrazio coloro che stanno difendendo l’Ucraina, quelli che stanno dando aiuto dall’estero, tutto il mondo che sta con il popolo ucraino. E grazie anche a Dio!“. Cosa ti hanno raccontato? “A Zaporozhye, dove si trova metà della mia famiglia, di tanto in tanto si devono nascondere nei rifugi e nei bunker: suona l’allarme e tutti corrono lì. Sempre in quella regione, la mia città natale è difesa in modo che le truppe russe non possano entrare. Un’altra parte della mia famiglia si trova nella regione di Cherkasy: anche lì i nostri soldati stanno facendo di tutto per difendere le città. Mio marito è a Odessa, dove si trovano anche altri miei cari, e la situazione in città sembra essere più tranquilla al momento, ma lo stesso non può dire la regione intorno. A Kyiv e Kharkov sono morti civili e soldati, e stanno bombardando edifici residenziali… Sì, nonostante quello che dicono, stanno bombardando tutto, che si tratti di una struttura militare o civile. Nelle regioni più colpite del paese, la gente trascorre le notti in metropolitana, negli scantinati, ovunque possano nascondersi. Fanno scorte di cibo e di tutto ciò di cui hanno bisogno. Potrei andare avanti a descrivere questo scenario a lungo, ma per farla breve tutta la mia Ucraina sta soffrendo, senza eccezioni. Le notizie sono in continuo divenire, da qualche parte lo scenario è migliore e da altre è peggiore, ma so per certo che le truppe ucraine stanno facendo di tutto per difendere il mio paese e, grazie a loro, i piani di Putin non stanno andando come previsto“. Foto CEV Qual è lo stato d’animo dei tuoi familiari e amici? “Da quello che ho sentito dai miei parenti e amici, è forte la speranza che alla fine tutto si sistemerà“. Attualmente ti trovi in Repubblica Ceca per la tua esperienza al VK Dukla Liberec. Quali sono i tuoi pensieri in questi giorni? “Ovviamente quando si è lontani da famiglia, parenti e amici in un momento del genere, la sensazione è terribile! Tutto quello che posso fare per aiutare da qui è dare supporto informativo, sostegno alla mia famiglia, al Presidente e alle forze militari dell’Ucraina, e avere fiducia nel mio paese. In questi giorni è davvero difficile concentrarsi sul proprio allenamento, per non parlare delle partite… È impossibile non pensare a quello che sta succedendo al mio paese: i pensieri sono costantemente rivolti all’Ucraina, alla mia famiglia e ai miei connazionali, ma cerco di trovare la forza di allenarmi e giocare“. Hai pensato a come e quando potrai tornare a casa? “Vorrei fortemente tornare a casa dalla mia famiglia. Non ho pensato a come e quando, ma probabilmente appena terminerà la durata del mio contratto in Repubblica Ceca cercherò di tornare a casa“. Cosa deve fare il mondo dello sport in questo momento? “Se ti riferisci al fatto che le partite e le competizioni proseguano negli altri paesi, diventa molto difficile rispondere. È una questione soggettiva e secondo me ci si dovrebbe fermare“. Il tuo appello contro la guerra per una Europa di Pace. “Da quello che ho potuto vedere, tutto il mondo è contrario alla guerra, tutto il mondo vuole che Putin fermi la sua offensiva! Personalmente, chiedo a tutte le persone, alle autorità dei diversi paesi, a tutto il mondo di fare il possibile per fermare questa follia. Non ci sono ragioni che possano spiegare ciò che sta accadendo alla mia Ucraina! Stanno uccidendo persone, distruggendo uno Stato libero e indipendente, invadendo l’Ucraina senza coscienza e vergogna! Vorrei ringraziare il mondo intero che ci sostiene e aiuta il più possibile. Grazie all’Ucraina per l’unità che sta dimostrando. Sono per la pace, in tutto il mondo!“. Foto instagram VK Dukla Liberec Nel Dukla Liberec gioca anche un’altra palleggiatrice ucraina, Angelina Dubianska: la squadra ha dedicato alle due giocatrici un post di sostegno su Instagram con un messaggio di solidarietà: “Condanniamo l’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina. Esprimere solidarietà è il minimo che possiamo fare. Siate forti!“. LEGGI TUTTO

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    Arriva la decisione della FIVB: non si disputeranno in Russia le tappe della VNL

    Di Redazione Dopo l’intervento della Cev, che a seguito della grave situazione in Ucraina, ha stabilito che tutte le squadre russe e ucraine giocheranno in campo neutro le rispettive partite casalinghe fino al termine della stagione, arriva finalmente un primo passo da parte della FIVB, che già nelle ultime ore aveva deciso di posticipare il sorteggio per la prima fase del Campionato mondiale di pallavolo femminile 2022. In risposta al peggioramento della situazione, la Federazione Internazionale ha informato la Federazione Russa di Pallavolo che i due turni della prossima Volleyball Nations League, in programma nei mesi di giugno e luglio sono trasferiti con effetto immediato. Le nuove città ospitanti verranno annunciate a breve. Si riserva invece del tempo per continuare a seguire l’evoluzione della situazione e valutare le eventuali variazioni da applicare agli altri eventi che si terranno in Russia, incluso il Campionato del Mondo Maschile, in programma a fine agosto. “La FIVB è in contatto con le parti interessate, comprese le Federazioni Nazionali, e condivide la loro grave preoccupazione per il popolo ucraino” recita la nota della FIVB. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev contro la guerra: “Non è questa la Russia che conosco io”

    Di Redazione
    Si moltiplicano anche nel mondo della pallavolo i messaggi e gli appelli di atleti, addetti ai lavori e appassionati contro la terribile guerra che sta devastando l’Ucraina.
    Tra le prese di posizione più nette c’è quella dell’azzurro di origini russe Ivan Zaytsev, che in una “storia” Instagram ha espresso così il suo pensiero: “Quello che stanno vivendo i nostri fratelli in Ucraina è terrificante e ingiustificato. Sono addolorato, non è questa la Russia che conosco io. Ci sono tantissime persone che non vogliono questo conflitto nella terra che mi ha dato il cognome che porto. Sono con loro, che hanno il coraggio di protestare, con tutto il popolo ucraino che sta scappando e con coloro che stanno resistendo per proteggere tutto quello che hanno: la loro terra, la loro casa, la loro libertà. L’amore non conosce guerra“.

    Anche la decisione della FIVB di mantenere (almeno per ora) in Russia la sede dei Mondiali 2022 ha suscitato decine di reazioni negative, tra cui quella di uno dei volti più noti del volley mondiale, il campione olimpico Earvin Ngapeth. Il fuoriclasse francese ha condiviso la notizia su Twitter accompagnandola con l’emoticon della risata e con un lapidario “sans moi, merci” (senza di me, grazie), lasciando intravedere la possibilità di un boicottaggio della manifestazione.
    (fonte: Instagram, Twitter) LEGGI TUTTO

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    La CEV sposta in campo neutro le gare delle squadre russe

    Di Redazione Arriva finalmente l’intervento della CEV sulle competizioni europee in conseguenza della guerra in Ucraina. La Confederazione europea ha annunciato oggi una serie di misure per “proteggere la sicurezza dei partecipanti e la regolarità delle competizioni“, che comprendono l’annullamento di qualsiasi competizione di pallavolo, Beach Volley o Snow Volley prevista in Russia (e, ovviamente, in Ucraina) fino a nuove decisioni. Inoltre, per quanto riguarda le Coppe europee, la CEV ha stabilito che tutte le squadre russe e ucraine giocheranno in campo neutro le rispettive partite casalinghe fino al termine della stagione. Una decisione che riguarda direttamente le squadre italiane: saranno modificate infatti le sedi della semifinale di ritorno di CEV Cup tra Zenit Kazan e Vero Volley Monza (prevista per mercoledì 2 marzo) e dell’andata dei quarti di finale di Champions League tra Zenit San Pietroburgo e Sir Sicoma Monini Perugia (in programma mercoledì 9). La decisione della CEV segue la netta presa di posizione di diverse Federazioni nazionali, tra cui quella della Polonia, che in una lettera inviata alla stessa Confederazione continentale e alla FIVB ha chiesto sanzioni ancora più severe, come l’esclusione dei club provenienti dalla Russia: “Al momento non vediamo alcuna possibilità di competizione sportiva con squadre russe e paesi che sostengono l’aggressione del Cremlino. Motiviamo le nostre posizioni con ragioni morali e la preoccupazione per la sicurezza degli sportivi polacchi. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte all’aggressione senza precedenti a cui sta cadendo oggi l’Ucraina“. La Fipav, dal canto suo, comunica che nelle ultime ore si sono svolte diverse conversazioni telefoniche tra il presidente Giuseppe Manfredi, il segretario generale Alberto Rabiti e i vertici CEV e FIVB, nelle quali i dirigenti della Federazione hanno esposto le loro preoccupazioni per la guerra e per i suoi risvolti sull’attività internazionale. “L’obiettivo primario della Federazione Italiana Pallavolo – si legge in una nota – è che vengano adottati i necessari provvedimenti per tutelare i club e le nazionali italiane, oltre a salvaguardare la credibilità del movimento pallavolistico mondiale, da sempre schierato contro ogni tipo di guerra e a favore della pace“. (fonte: Cev.eu, PZPS) LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton sull'Ucraina: “Attacco terribile solo per aver scelto un futuro migliore”

    ROMA – La guerra in Ucraina sta colpendo emotivamente anche Lewis Hamilton. Il pilota della Mercedes, sempre attento alle delicate questioni sociali, ha voluto dedicare un pensiero a tutti coloro che stanno soffrendo per l’invasione russa: “Quando vediamo un’ingiustizia, è importante alzarci in piedi contro di essa – ha scritto su Instagram –, il mio cuore è con tutte quelle coraggiose persone dell’Ucraina che stanno affrontando un così terribile attacco semplicemente per aver scelto un futuro migliore. E sto con i tanti cittadini russi che si oppongono a questa violenza e chiedono la pace, spesso a rischio della loro stessa libertà. Per favore, state tutti al sicuro. Stiamo pregando per voi“.
    Il commento sui test
    Hamilton ha poi commentato il primo tempo ottenuto nel day-3 dei test a Barcellona: “Non si può mai avere un’idea dei valori in campo nella prima settimana – rivela -. Non abbiamo idea di dove siano tutti, di quale lavoro abbiano fatto, di quanto carico di benzina avessero. A ogni modo ho avuto finalmente uno stint solido e abbiamo superato gli ostacoli avuti in precedenza. Sono stati dei giorni interessanti e ci siamo migliorati molto. Naturalmente un pilota vuole sempre più giri, ma sono contento di oggi, ne ho compiuti veramente tanti. Ero un po’ indietro negli ultimi due giorni e la macchina è molto diversa dagli anni precedenti”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton: “Il mio cuore è con tutti gli ucraini, attacco terribile”

    ROMA – Lewis Hamilton rompe il silenzio su ciò che sta accadendo in Ucraina. Il pilota della Mercedes, sempre attento alle delicate questioni sociali, ha voluto dedicare un pensiero a tutti coloro che stanno soffrendo per l’invasione russa: “Quando vediamo un’ingiustizia, è importante alzarci in piedi contro di essa – ha scritto su Instagram –, il mio cuore è con tutte quelle coraggiose persone dell’Ucraina che stanno affrontando un così terribile attacco semplicemente per aver scelto un futuro migliore. E sto con i tanti cittadini russi che si oppongono a questa violenza e chiedono la pace, spesso a rischio della loro stessa libertà. Per favore, state tutti al sicuro. Stiamo pregando per voi“.
    Sui test di Barcellona
    Hamilton ha poi commentato il primo tempo ottenuto nel day-3 dei test a Barcellona: “Non si può mai avere un’idea dei valori in campo nella prima settimana – rivela -. Non abbiamo idea di dove siano tutti, di quale lavoro abbiano fatto, di quanto carico di benzina avessero. A ogni modo ho avuto finalmente uno stint solido e abbiamo superato gli ostacoli avuti in precedenza. Sono stati dei giorni interessanti e ci siamo migliorati molto. Naturalmente un pilota vuole sempre più giri, ma sono contento di oggi, ne ho compiuti veramente tanti. Ero un po’ indietro negli ultimi due giorni e la macchina è molto diversa dagli anni precedenti”.  LEGGI TUTTO

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    Ucraina, l’angoscia di Olga Trach: “Non posso dormire, la mia famiglia è in pericolo”

    Di Redazione La sconvolgente guerra in Ucraina sta avendo riflessi diretti anche sulle vite dei protagonisti della pallavolo. È il caso della centrale Olga Trach, centrale classe 1988 con un lungo curriculum internazionale, che dal 2020 gioca in Francia con il Pays d’Aix Venelles (insieme all’italiana Laura Partenio e agli ordini del tecnico Alessandro Orefice). L’intera famiglia di Trach – genitori, nonni e zii – vive ancora in Ucraina a Dnipro e anche il marito era volato nel Donbass per fare visita ai familiari pochi giorni prima dello scoppio del conflitto; la giocatrice sta vivendo giorni di grande apprensione, come ha raccontato in un’intervista a La Provence. “Mi sono risvegliata la notte dell’attacco alle 5.30 – dice la centrale – senza sapere perché. Poi ho preso in mano il telefono e ho visto la terribile notizia. Ho chiamato mia madre e mi ha detto che era tutto vero, che tutti erano stati svegliati dalle esplosioni. Per me è stato uno choc; ho parlato con mio marito e dietro di lui sentivo le bombe esplodere senza interruzione. Ora nessun posto è sicuro nel paese, i russi sono dappertutto. Tutti cercano di scappare, ma non ci sono treni né aerei, e tutte le strade sono bloccate“. “Sono molto stressata e angosciata – confessa Trach – non riesco a dormire e a mangiare. È orribile pensare che la mia famiglia è in pericolo e che non posso nemmeno contattarli a causa dei bombardamenti“. Le idee della giocatrice sulla guerra sono chiarissime: “Sappiamo tutti che Putin non è normale, ma non potevamo pensare che arrivasse alla guerra. Tutti gli ucraini vorrebbero poter restare a casa loro, in un paese indipendente, e nessuno di quelli con cui ho parlato vuole questo conflitto. Non so cosa potrebbe succedere ora, ma conoscendo Putin, ci si può aspettare il peggio“. Le ultime parole, però, sono di speranza: “A tutti quelli che sono in Ucraina dico che siamo forti e vinceremo. La verità è dalla nostra parte e la verità vince sempre“. In Ucraina, nella capitale Kiev, vive una leggenda del volley mondiale come Elizaveta Tishchenko, 4 volte campionessa d’Europa e due volte argento olimpico con la Russia (ha giocato anche in Italia a Rubiera). L’ex atleta sta tenendo aggiornati i suoi follower tramite Instagram: “Sto cercando di restare calma e forte e ho passato la notte nel mio letto, anche se molti abitanti di Kiev hanno preferito cercare riparo nei rifugi. Nel 1990-91, in Croazia, ho vissuto la guerra: durante i raid dell’esercito yugoslavo a Zagabria mi rifugiavo nei bunker. Era orribile, e quello che sta accadendo oggi mi riporta a quei ricordi“. (fonte: La Provence, Instagram) LEGGI TUTTO

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    Stop War in Ukraine: appello alla pace sui campi di Serie A maschile

    Di Redazione Anche la Lega Pallavolo Serie A si schiera contro la guerra in Ucraina: sabato 26 e domenica 27 febbraio su tutti i campi di Serie A maschile si terrà una campagna di sensibilizzazione fortemente voluta dal presidente Massimo Righi e da AIP – Associazione Italiana Pallavolisti. L’iniziativa prevede l’esposizione di una grafica led con la scritta “Stop War in Ukraine” e la lettura, prima di ogni partita, di un annuncio fonico per esprimere il rifiuto della guerra. “La Lega Pallavolo Serie A ed i suoi Club, insieme all’Associazione Italiana Pallavolisti – è il testo del messaggio – sono uniti nell’esprimere a gran voce il proprio NO ALLA GUERRA IN UCRAINA e solidarietà verso chi sta soffrendo le conseguenze atroci di questo conflitto. Chiediamo a tutto il pubblico di unirsi ai nostri giocatori con un grande applauso. STOP WAR IN UKRAINE“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO