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    La Russia reagisce alle sanzioni: “Chiederemo un rimborso”

    Di Redazione Si è tenuto oggi in Russia un consiglio straordinario del Ministero dello Sport per rispondere alle sanzioni che hanno colpito duramente anche questo settore della vita pubblica del paese in seguito alla guerra in Ucraina. All’appello del CIO a escludere gli atleti e le squadre russe dalle competizioni hanno risposto positivamente gran parte delle Federazioni internazionali, tra cui anche la CEV e la FIVB per la pallavolo. Già in precedenza era stata annullata l’organizzazione sul territorio russo di numerosi eventi sportivi, come i Campionati Mondiali maschili 2022. All’incontro, secondo quanto riporta l’agenzia TASS, hanno partecipato il ministro dello Sport Oleg Matysin e il vice primo ministro Dmitry Chernyshenko, che ha dichiarato: “Il nostro paese aderisce sempre al principio ‘lo sport deve restare fuori dalla politica’, ma è la politica a coinvolgerci costantemente, perché capisce quanto sia importante lo sport nella vita dei russi“. Chernyshenko ha aggiunto inoltre di aver dato la propria disponibilità ad altre organizzazioni internazionali, come l’unione dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), la SCO (Shanghai Cooperation Organization) e la CSI (Commonwealth of Indipendent States) per ospitare le rispettive manifestazioni. Matysin ha invece puntualizzato che le autorità russe chiederanno un rimborso per il mancato svolgimento degli eventi in programma, come previsto dai contratti con le Federazioni internazionali, e che i fondi risparmiati per l’organizzazione verranno utilizzati per la costruzione di nuove infrastrutture sportive. Le sanzioni saranno ulteriormente discusse in una riunione del Comitato Olimpico russo prevista per giovedì 3 marzo. Il ministro dello Sport ha sottolineato che, nonostante le ultime decisioni, la Russia è determinata a collaborare con la comunità sportiva internazionale: “Abbiamo contatti con quasi tutte le Federazioni internazionali, anche se in alcuni casi sono piuttosto complicati. Continueremo questo lavoro per ottenere una risposta rapida. Non vogliamo isolarci. Tutti si rendono conto che è impossibile sviluppare lo sport nel mondo senza il contributo dello sport russo“. Il “lancio” iniziale dell’agenzia riportava anche la notizia che Matysin avrebbe elencato nel corso della riunione i nomi di 1909 atleti russi attualmente impegnati fuori dal paese in 38 diversi sport, affermando che sarebbe stato necessario “rimpatriarli il prima possibile per non mettere a rischio la loro salute e la loro vita“. La frase è poi stata cancellata dalla versione finale dell’articolo. (fonte: TASS) LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: la CEV esclude Russia e Bielorussia da tutte le competizioni

    Di Redazione La decisione di cui tanto si è parlato nelle ultime ore è arrivata: la CEV ha escluso tutte le squadre rappresentanti di Russia e Bielorussia da ogni competizione ufficiale di pallavolo, Beach Volley e Snow Volley (per queste ultime due discipline anche i singoli atleti e i direttori di gara sono sospesi). Una decisione arrivata dopo il richiamo del CIO delle scorse ore e dopo che, inizialmente, la Confederazione continentale si era limitata a spostare in campo neutro le gare casalinghe delle formazioni dei due paesi. Anche i membri delle Federazioni di Russia e Bielorussia sono stati sospesi dalle rispettive funzioni negli organi direttivi della CEV. “In queste circostanze senza precedenti – si legge nel comunicato – la famiglia del volley europeo esprime la speranza che la situazione migliori e che la pallavolo possa tornare a esercitare il suo ruolo e la sua missione di riunire le persone nello spirito del fair play, dell’amicizia e del rispetto reciproco“. La decisione della CEV avrà effetti immediati e decisivi sulle Coppe europee, con l’esclusione di tutte le squadre russe in corsa per la Champions League: due nel torneo maschile (lo Zenit San Pietroburgo, che avrebbe dovuto affrontare Perugia, e la Dinamo Mosca) e tre in quello femminile (Dinamo Kazan, Dinamo Mosca e Lokomotiv Kaliningrad). Anche in CEV Cup maschile lo Zenit Kazan non potrà disputare la semifinale di ritorno contro la Vero Volley Monza, che dunque accede direttamente alla finale. In attesa di nuovi chiarimenti, ecco come dovrebbe cambiare il tabellone delle competizioni europee che vedono coinvolte squadre russe: CHAMPIONS LEAGUE MASCHILESemifinaliSir Sicoma Monini Perugia-vincente Trentino Itas/Berlin Recycling Volleys Zaksa Kedzierzyn-Kozle-vincente Jastrzebski Wegiel/Cucine Lube Civitanova CHAMPIONS LEAGUE FEMMINILESemifinaleVincente VakifBank/Developres Rzeszow-Fenerbahce Opet Istanbul FinaleVincente Vero Volley Monza/A.Carraro Imoco Conegliano-vincente semifinale CEV CUP MASCHILEFinaleVero Volley Monza-vincente PGE Skra Belchatow-Tours VB (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa ribadisce il no: “Nessuna possibilità di giocare con i russi”

    Di Redazione In attesa di una decisione ufficiale della CEV sulla posizione delle squadre russe nelle Coppe europee, che potrebbe arrivare ad ore, sembra sempre più improbabile che possa svolgersi regolarmente il quarto di finale tra Zaksa Kedzierzyn-Kozle e Dinamo Mosca. La squadra campione d’Europa, infatti, ha ribadito il suo categorico no a qualsiasi possibilità di scendere in campo contro i russi, anche in campo neutro: la stessa posizione espressa nei giorni scorsi dalla Federazione della Polonia e condivisa anche dalle altre squadre polacche. “Nell’attuale situazione di conflitto armato in Ucraina – si legge nel comunicato dello Zaksa – non vediamo alcuna possibilità di affrontare la squadra russa. Questo è dovuto principalmente alla sicurezza dei partecipanti agli incontri, anche quelli svolti in campo neutro, e alla necessità di un atteggiamento solidale della famiglia della pallavolo europea nei confronti del dramma in Ucraina. Vorremmo inoltre sottolineare che non incolpiamo gli atleti russi per le azioni militari del loro governo“. La società polacca aggiunge inoltre di non avere intenzione di ritirarsi dal torneo, lasciando quindi la decisione finale alla CEV. Nel frattempo, anche lo Jastrzebski Wegiel, impegnato a sua volta in Champions League, e il PGE Skra Belchatow, semifinalista di CEV Cup, hanno comunicato il loro no a eventuali gare contro le squadre russe nelle fasi successive. (fonte: Plusliga.pl) LEGGI TUTTO

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    Plotnytskyi: “Se giocheremo contro lo Zenit ci sarò. Ma le squadre russe vanno fermate”

    Di Redazione “Se la Sir giocherà contro lo Zenit San Pietroburgo ci sarò”. A parlare è Oleh Plotnytskyi, giocatore in forza a Perugia, in una dichiarazione rilasciata a Carlo Forciniti per il Corriere dell’Umbria. Il suo paese, l’Ucraina, è sotto attacco russo dal 24 febbraio scorso e il giovane talento alla corte di Grbic ha fin da subito preso parte, denunciando la situazione attraverso i suoi canali social, per tenere costantemente aggiornati i suoi follower: “Il mio è un modo per denunciare quanto sta accadendo, ed è drammatico”. “Ti senti come se all’improvviso ti trovi in un altro mondo. Poi realizzi quanto accade e non è affatto facile. Non lo è per me, per la mia famiglia, per tutti gli ucraini. Si dorme male. Guardo di continuo le notizie che arrivano dal mio Paese, soprattutto la notte perché è in quei momenti che i bombardamenti sono più frequenti. Per fortuna, nella mia città natale la situazione è un po’ più tranquilla, se così si può dire”, racconta Plotnytskyi. Il 9 marzo è in programma la sfida di Champions League contro lo Zenit S. Pietroburgo, originariamente prevista in casa dei russi. La Cev ha disposto lo spostamento in campo neutro di tutte le gare russe e ucraine fino al termine della stagione. “Forse giocheremo ad Istanbul. La cosa più giusta sarebbe escludere le squadre russe. Ma i quarti di Champions hanno comunque un valore. Anche per la città. Si può trovare un compromesso pur se capisco che non è facile”, è il commento di patron Sirci. Dello stesso parere anche Plotnytskyi, che chiosa: “Per quanto sta accadendo fino ad oggi, sarebbe giusto che la Cev squalificasse le squadre russe dalle varie competizioni almeno fino alla fine dell’anno. Non mi riferisco solo al mondo della pallavolo, parlo in generale. Vanno fermate. Intanto, la Fivb ha deciso di non svolgere i prossimi Mondiali di volley in Russia ed è giusto così”. LEGGI TUTTO

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    La Fivb ufficializza: la Russia non ospiterà i Campionati del Mondo maschili

    Di Redazione Dopo aver trasferito i due turni di Volleyball Nations League, originariamente in programma nelle città russe di Ufa e e Kemerovo, questa mattina la Federazione Internazionale ha ufficializzato che la Russia non sarà la sede dei Campionati del Mondo maschili inizialmente in programma dal 26 agosto all’11 settembre. La decisione è stata presa dal Board della FIVB in accordo con il Comitato Organizzatore Locale e la Federazione Russa di pallavolo perché naturalmente non esistono più i presupposti per l’organizzazione del torneo.  La FIVB, inoltre, rende noto che è al lavoro per trovare un paese, o più, ospitante che possa garantire il regolare svolgimento della manifestazione in un clima di pace e gioia (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    F1, lettera della Federazione ucraina alla FIA: “Stop ai piloti russi”

    ROMA – Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha ricevuto una lettera dalla Federazione automobilistica dell’Ucraina (FAU). Da Kiev vorrebbero infatti contromisure per escludere Russia e Bielorussia dai vari campionati a quattro ruote. Inizialmente il numero uno della Federazione internazionale aveva comunicato alla FAU “pieno appoggio e supporto dalla FIA” e aveva suggerito di “non esitare a contattarlo per qualsiasi esigenza”. Così, il presidente della Federazione ucraina, Leonid Kostyuchenko, ha proposto vari veti per limitare la presenza della Russia e della Bielorussia dalle competizioni FIA. La Haas, di proprietà dell’imprenditore russo Dmitry Mazepin, è già corsa ai ripari, rimuovendo lo sponsor Uralkali e la bandiera russa dalla livrea della VF-22.
    Rischi per Mazepin?
    La FAU, nello specifico, chiede alla FIA di: “vietare l’uso dei simboli di stato della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia durante le competizioni”, “vietare lo svolgimento di competizioni autorizzate FIA sul territorio russo e bielorusso”. E ancora: “vietare le competizioni della Federazione automobilistica russa (RAF) nel territorio ucraino”, “escludere dalla FIA tutti i membri della RAF e della Federazione automobilistica bielorussa (BAF)”, “escludere dalle commissioni FIA tutte le persone che rappresentano organizzazioni russe e bielorusse” e “vietare ai titolari di tutte le licenze rilasciate dalla RAF e dalla BAF di competere al di fuori di Russia e Bielorussia”. Si complica ulteriormente, dunque, la situazione di Nikita Mazepin, pilota russo della Haas e figlio del patron dell’Uralkali, che l’Ucraina vorrebbe escludere dalla Formula 1. LEGGI TUTTO