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    Caso Baranowicz, la provocazione di Elisabetta Curti: “Spostiamo la gara Vibo-Piacenza”

    Di Redazione
    Ennesimo capitolo della querelle tra Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia e Gas Sales Bluenergy Piacenza sul trasferimento di Michele Baranowicz (il palleggiatore non potrà essere tesserato dagli emiliani fino al 1° novembre perché manca il nullaosta della società calabrese). Al comunicato di oggi del vicepresidente di Vibo Filippo Maria Callipo risponde la presidente della Gas Sales Elisabetta Curti con una proposta provocatoria: spostare lo scontro diretto tra le due squadre previsto per il 24 ottobre (peraltro in diretta tv su RaiSport), per far venire meno il “sospetto” che la posizione della Tonno Callipo sia volta a procurare un danno agli avversari.
    “Siamo veramente amareggiati dalla spiacevole situazione che si è venuta a creare in merito al mancato trasferimento di Michele Baranowicz da Vibo Valentia – esordisce Elisabetta Curti –. Le regole della Fipav prevedono che Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia dovrebbe rinnovare il tesseramento dell’atleta e poi rilasciare il nullaosta al trasferimento con Piacenza: è quindi evidente che per risolvere la questione sarebbe stato sufficiente avere il consenso immediato da parte di Vibo”.
    “Ho cercato personalmente più volte di contattare il Cavalier Callipo ma senza mai avere risposta alle mie telefonate – precisa la presidente piacentina –. Noi continueremo ad investire e credere in questo fantastico sport, nell’ottica di supportare una grande squadra che non ha avuto ancora modo di trovare la tranquillità per esprimersi, anche se in questa epoca particolare la natura umana ci sta riservando sorprese inaspettate”.
    “Immaginando pertanto di comprendere appieno lo spirito collaborativo e la totale estraneità della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia verso condotte antisportive – prosegue Curti – ci sentiamo di proporre un compromesso di buon senso, nel rispetto dei vigenti seppur ambigui regolamenti, con la richiesta dello spostamento dello scontro diretto con Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, una volta che il tesseramento di Baranowicz sia diventato effettivo con la nostra Società”.
    “In caso contrario – è la perentoria conclusione – è evidente come da questa storia ne usciremmo tutti perdenti: Baranowicz che non ha potuto scendere in campo, Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza che non ha potuto schierare il giocatore sia a Modena che a Vibo, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia che, vittima di un regolamento ‘ambiguo’, perde l’occasione di dimostrare quel senso di fair play che sta alla base del nostro sport: quel senso di sportività che fortunatamente continueranno a dimostrare i nostri rispettivi tifosi, da sempre gemellati”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vibo Valentia, si riaprono le porte del PalaMaiata ai tifosi

    Di Redazione
    Sono passati otto mesi dall’ultima volta in cui il pubblico ha fatto da cornice ad una partita della Tonno Callipo. Poi l’emergenza sanitaria da Coronavirus ha imposto regole rigide che non hanno più consentito di avere la presenza degli spettatori sugli spalti: una lontananza dolorosa e forzata che, come accade per i rapporti più solidi e consolidati, non è stata sufficiente per spezzare il legame tra la squadra e i suoi sostenitori. Questi ultimi sempre partecipi, instancabili, sempre pronti ad infondere coraggio e forza ai giallorossi, anche a distanza: ecco perché sono proprio loro i nostri supereroi!
    Ora è tempo di gioire, è tempo di ritrovarsi al PalaMaiata: a partire dalla gara di sabato 24 ottobre alle ore 18 contro Piacenza sarà possibile riaccogliere nella casa giallorossa i tifosi seppur in numero limitato.
    Le normative vigenti (DPCM del 18 ottobre 2020) autorizzano la presenza del pubblico durante gli eventi e le competizioni sportive, ivi compresi quelli riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 200 spettatori nei luoghi chiusi. Condizione imprescindibile è assicurare l’assegnazione preventiva dei posti a sedere e il rispetto delle misure preventive.
    Adeguandosi a tali disposizioni la Tonno Callipo darà accesso a 200 spettatori ai quali è richiesto di attenersi ad alcune regole di comportamento che permetteranno a tutti di divertirsi in totale sicurezza e di tutelare la salute di ogni utente facendo appello al senso di responsabilità di ciascuno: per l’intera durata dell’evento bisognerà indossare la mascherina e mantenere il posto assegnato, senza dimenticare di recarsi al palasport muniti di autocertificazione già compilata (Allegato 5 – scaricabile sul sito al seguente indirizzo: https://www.volleytonnocallipo.com/palazzetto/ dove è consultabile anche il regolamento stilato dalla società).
     Modalità di acquisto dei biglietti:
    L’acquisto dei singoli biglietti potrà essere effettuato esclusivamente online sul sito www.liveticket.it e in prevendita presso i rivenditori autorizzati.
    Il titolo d’accesso sarà nominale in relazione al singolo fruitore del posto assegnato (con obbligo per ogni acquirente di comunicazione dei dati anagrafici, recapiti telefonici ed eventuale email dell’utilizzatore) e non è cedibile a terzi. Bisognerà presentarsi muniti del biglietto e del documento di identità accompagnato di modello di autocertificazione scaricabile dal nostro sito (sezione biglietteria). I posti saranno assegnati nel rispetto del distanziamento tra persone sia laterale che frontale. Anche gli accrediti emessi a favore di categorie specifiche (stampa, sponsor, ecc) saranno gestiti nominalmente.
    Nelle vicinanze e all’interno del PalaMaiata è obbligatorio l’utilizzo della mascherina. All’ingresso del palazzetto verrà rilevata la temperatura corporea. Le persone con temperatura uguale o maggiore a 37,5° C non potranno accedere all’impianto.
    Costo dei biglietti:
    È prevista l’emissione di un biglietto unico al prezzo di 8 euro (valido per ogni categoria a partire dall’età di tre anni).
    La prevendita aprirà a partire da mercoledì 21 ottobre fino ad esaurimento dei posti. Aggiornamenti sulle nostre pagine social.
    Le porte apriranno al pubblico due ore prima dell’inizio della gara.
    Il ritorno del pubblico al PalaMaiata
    L’ultima partita interna della scorsa stagione per la Tonno Callipo risale al 22 febbraio 2020. Al PalaMaiata si giocava Vibo – Padova, quale recupero della seconda giornata di Superlega, in calendario il 16 gennaio ma rinviata per l’indisponibilità del palasport per la Callipo. Finí 3-1 per la formazione calabrese e la vittoria permise di agganciare Cisterna in lotta per la salvezza. In quell’occasione si registrò l’ingresso di 1213 spettatori, calorosi nel sostenere Abouba e compagni verso la vittoria. Ancora più presenze nella penultima gara interna, sempre al PalaMaiata inaugurato ufficialmente in quella serata. Era il match contro Perugia, che segnò il definitivo ritorno della Callipo a Vibo Valentia (dal PalaCalafiore di Reggio Calabria dove si erano disputate le gare della prima parte del campionato 2019-2020) e per la prima volta nel nuovo palasport di località Maiata, sugli spalti furono ben 2133 i cuori giallorossi a battere all’unisono per la Callipo che impaurì la formazione di Leon vincendo il primo set. Poi però furono gli umbri a dettare legge riuscendo ad imporsi 3-1.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Tonno Callipo interviene sulla vicenda Baranowicz: “Rispettati i regolamenti”

    Foto Volley Tonno Callipo

    Di Redazione
    La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia interviene sulla vicenda legata al trasferimento di Michele Baranowicz, il palleggiatore appena ingaggiato dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza, che però non può essere ancora tesserato dal nuovo club in mancanza del nullaosta della società calabrese. Nei giorni scorsi a favore del giocatore si era schierata anche l’AIP (Associazione Italiana Pallavolisti) e proprio ieri Baranowicz aveva manifestato la sua amarezza con un post su Instagram.
    A “fare chiarezza” sull’accaduto è la dichiarazione del vicepresidente di Vibo, Filippo Maria Callipo: “Il 13 luglio 2020 la nostra società, nella figura del direttore sportivo De Nicolo, ha contattato via email il procuratore dell’atleta Baranowicz, signor Di Legge, per chiedere se fossero interessati a rinnovare il vincolo sportivo con la Callipo Sport, dal momento che da lì a poco, il 17 luglio, sarebbe scaduto il certificato medico del giocatore e quindi non sarebbe stato più possibile rinnovare il tesseramento.
    Nonostante l’atleta non avesse più un contratto con la nostra società, abbiamo comunque avuto premura di sottoporre la suddetta proposta, solo ed esclusivamente nel suo interesse, perché consapevoli che sarebbe stato l’unico modo per trasferire il vincolo sportivo ad altra società prima dell’inizio della nuova stagione agonistica.
    Il giorno successivo, 14 luglio, il signor Di Legge, in rappresentanza di Michele Baranowicz, ci rispondeva a mezzo email, comunicandoci ‘la volontà di non essere tesserato dalla Callipo Sport’. Ad oggi quindi l’atleta Baranowicz non è più tesserato con la nostra società. Le regole della FIPAV in merito al tesseramento degli atleti sono chiare e noi le stiamo rispettando. Intendiamo continuare ad agire, come ormai da 107 anni, di cui 27 nel volley, in nome del rispetto delle regole, della legalità e dell’onestà. Tanto ad onor del vero“.
    Secondo il regolamento Fipav, Baranowicz potrà essere regolarmente tesserato a partire dal 1° novembre: gli atleti per i quali non viene rinnovato il tesseramento entro il termine massimo del 31 ottobre vengono infatti cancellati dagli elenchi della società e quindi liberati dal vincolo.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ravenna, Bonitta: “Due punti persi. Merito a Vibo di crederci sempre”

    Di Redazione
    Una sconfitta che brucia e che fa male specialmente per come si era messa la partita. La Consar Ravenna ha alzato bandiera bianca al quinto set tra le mura amiche del Pala De Andrè con la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Due punti persi, così ha dichiarato Marco Bonitta al termine della partita al quotidiano Corriere Romagna, dopo essere stati in vantaggio nel tie break 14-10.
    «Purtroppo questi sono due punti persi, non so spiegare cosa sia successo sul 14-10, forse abbiamo sentito la pressione della prima volta che ci avviciniamo a vincere un tie-break, perché tutti gli altri li avevamo persi abbastanza nettamente. Questa volta eravamo sopra e forse non abbiamo ancora la maturità di affrontare questi momenti, comunque merito anche di Vibo che è andata al servizio senza paura e ci ha messo in difficoltà. Sapevamo che per portare a casa questa partita avremmo dovuto giocarcela punto a punto. Purtroppo ci mancavano anche tre italiani (Recine, Arasomwan e Stefani ndr) e nonostante il risultato e l’amarezza, devo fare un plauso ai ragazzi che non hanno fatto rimpiangere i compagni assenti, non hanno mollato mai. La vittoria era davvero ad un soffio – continua il tecnico della Consar – sono stati molto bravi i nostri avversari a crederci davvero fino alla fine».
    Le assenze nelle fila dei romagnoli hanno condizionato molto le scelte del tecnico ravennate. «L’assenza di tre italiani ha pesato molto sull’economia della partita – continua Bonitta – senza Recine, Arasomwan e Stefani ero praticamente bloccato, abbiamo fatto il possibile. Sicuramente se avessi avuto la squadra al completo sarebbe stata un’altra partita». LEGGI TUTTO

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    Rimonta da urlo per Vibo, la Consar spreca 4 match point

    Di Redazione
    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]
    Non delude le attese la sfida tra due delle squadre più in forma di questo avvio di campionato: la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia la spunta al tie break al Pala De André confermando il quarto posto in classifica. È grande il rammarico per la Consar Ravenna, soprattutto per la grande occasione sprecata nel tie break, quando la squadra di casa era avanti addirittura 14-10 prima di farsi raggiungere e superare sul 14-15 e cedere ai vantaggi (15-17).
    Per Vibo ancora una volta protagonista il francese Thibault Rossard con 25 punti; Ravenna, che sconta la pesante assenza di Recine (influenzato), trova in Eric Loeppky il principale terminale offensivo (22).
    Consar Ravenna-Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 2-3 (25-23, 23-25, 21-25, 25-19, 15-17)Consar Ravenna: Redwitz 1, Loeppky 22, Grozdanov 12, Pinali 20, Zonca 12, Mengozzi 7, Giuliani (L), Batak 2, Kovacic (L), Koppers 1, Pirazzoli 0. N.E. Grottoli, Rossi. All. Bonitta.Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Saitta 2, Rossard 25, Chinenyeze 11, Drame Neto 12, Defalco 15, Cester 8, Sardanelli (L), Rizzo (L), Dirlic 3, Chakravorti 0, Corrado 0. N.E. Almeida Cardoso, Gargiulo, Fioretti. All. Baldovin.Arbitri: Cesare, Zanussi.Note: durata set: 33′, 32′, 28′, 25′, 24′; tot: 142′.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ravenna prova a fermare la striscia positiva della Tonno Callipo nella 6a giornata di andata

    Di Redazione
    Si chiude domani, con la sesta giornata d’andata, il tour de force della SuperLega Credem Banca (5 partite in 15 giorni). E al Pala De Andrè, aperto al 15% della capienza (cioè poco meno di 500 spettatori) si sfidano alle ore 18 Consar Ravenna e Callipo Vibo Valentia, ovvero due squadre che hanno saputo raccogliere molto da questo ciclo di gare e che potranno, quindi, mettere in campo autostima, entusiasmo ed energia positiva.
    La Consar ha portato a casa 5 punti, con il successo sulla Top Volley e i due punti strappati con grande merito a Civitanova e Milano; la Callipo ha preso addirittura 8 punti, grazie a tre vittorie di fila, a Milano e Padova e mercoledì in casa con Verona. “Del gruppo che sta sotto le 5 o 6 squadre importanti sia noi che loro stiamo giocando bene – è l’osservazione di coach Marco Bonitta – e con una certa continuità. Vogliamo prenderci la vittoria ma dovremo fare attenzione perché la Callipo è una squadra molto volitiva, abbastanza omogena, con una bella dose di tecnica e di personalità, e senza reali punti deboli”.
    La Consar arriva a questo match dopo una partita di altissimo spessore giocata a Milano, il cui livello è certificato da alcuni numeri top: gli 86 punti complessivi messi a segno dalla squadra, i 25 di Recine (come Patry, secondo solo a Lagumdzjja), i 5 muri stampati da Grozdanov. Numeri che, aggiunti a quelli complessivi della squadra, prima in ricezione con Kovacic e seonda a muro con Grozdanov (14) e nella classifica dei top scorer con Pinali (97), danno ulteriore fiducia a Bonitta. “Se giochiamo bene, come nelle ultime partite, con lo spirito, la lucidità, con l’energia che ci ha contraddistinto ed esprimiamo la nostra pallavolo credo che possiamo mettere in difficoltà la Callipo e puntare al successo, ma dobbiamo tenere a mente che troveremo un avversario che non starà certo a guardare”.
    Un altro ingrediente di questa partita sarà l’amarcord. Quello breve, due stagioni, dell’esperienza a maglie invertite di Mengozzi e Saitta e quella, invece, che vale fin qui tutto un percorso di Antonio Valentini, oggi nello staff tecnico della Consar, che per la prima volta nella sua vita vedrà la Callipo dall’altra parte della rete.
    “Questa è decisamente una cosa strana, una sensazione che non ho mai provato. Ho fatto quasi 14 anni della mia vita con la Callipo – ricorda Valentini -: ho iniziato che ero un bambino giocando lì e poi ho fatto tutto il percorso, come scoutman, come vice e come primo coach. Durante la partita, come sempre, mi focalizzerò sul lavoro che c’è da fare ma non nego che, quando vedrò spuntare quelle maglie al De Andrè, un effetto particolare lo sentirò”. Era scout man Valentini con Blengini coach nel 2012/13, in quello che, tra tutti i campionati di A1 disputati, è il migliore, come piazzamento e punti, dopo 5 giornate: 3° posto con 11 punti. L’attuale Callipo con il 4° posto e gli 8 punti ha scritto la terza miglior partenza. “Come quella di Blengini, anche questa squadra ha saputo fare una partenza importante  – sottolinea Valentini – perché è una formazione molto equilibrata, che sta dimostrando di giocare una buona pallavolo, con giocatori di esperienza, alcuni nazionali, come Chinenyeze che è il centrale del presente e del futuro della nazionale francese, e un atleta come Rossard che viene da campionati all’estero importanti e che in questo momento sta facendo la differenza”.
    Le ultime dal campo La Consar dovrà fare a meno anche in questa gara di Stefani e Arasomwan, ancora in isolamento fiduciario, mentre Redwitz ha smaltito il dolore al piede destro patito mercoledì sera a Milano ed è regolarmente a disposizione di coach Bonitta.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Davide Saitta, bentornato al Sud: “Non sottovalutate la Tonno Callipo”

    Di Roberto Zucca
    È stato spesso al centro delle cronache non solo per la sua carriera pallavolistica fatta di vittorie e di soddisfazioni, bensì per l’uomo e la voce che è stato capace di imprimere alle sue battaglie, in primis quella riguardante il diritto alla festività del Natale. Succede infatti che Davide Saitta lo scorso anno scriva una lettera direttamente al Pontefice perché la sua squadra, la Consar Ravenna, è costretta da impegni di calendario a giocare in data 25 dicembre contro la Itas Trentino. Nessun diritto quindi per gli atleti delle due squadre di trascorrere la festività con le proprie famiglie in un giorno, che è anche sofferenza per chi in quelle giornate è costretto dal campionato a dover scendere in campo:
    “Molti mi ricordano per questa battaglia e devo dire che il risultato è stato inaspettato. Papa Francesco ha risposto al mio appello mostrandomi la sua vicinanza e il suo appoggio. Conservo la risposta tra le cose più care e sono grato a coloro che gli hanno fatto ascoltare la mia voce e la mia richiesta”.
    Per molti suoi colleghi il Natale è una festività come altre. Lei ne ha evidenziato in primis il carattere religioso.
    “Indipendentemente dal significato che può avere per chi possiede una fede cristiana o meno, è un appello che ho reputato fare perché come atleta e professionista di questa disciplina sento l’esigenza di trascorrere le festività del Santo Natale con la mia famiglia, andando a messa, e celebrando ciò che la mia religione professa. Non vuole essere un sottrarsi agli impegni previsti dalla pallavolo, bensì un diritto che molti lavoratori hanno ottenuto col tempo”.
    Posso chiederle se il suo rapporto con la fede è stato oggetto di critiche o di malcontento negli anni scorsi?
    “Assolutamente no. C’è stata una fase giovanile in cui la mia esigenza è stata oggetto di scherno da parte di qualche compagno di scuola o delle giovanili, ma nell’ambito dell’innocenza. Quindi non ci sono mai rimasto male per questo”.
    C’è stato qualche fattore o accadimento che le ha fatto incontrare la fede?
    “La famiglia. Faccio semplicemente parte di una famiglia cristiana, che crede in Dio e in Gesù Cristo morto e risorto, e che sulla base di questo ha fondato l’educazione dei suoi quattro figli. Ed io spero di essere allo stesso modo un buon esempio per i miei figli”.
    Foto Ufficio stampa Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia
    Intanto congratulazioni. Qualche giorno fa è diventato padre di Giuseppe, il secondogenito di casa Saitta.
    “La ringrazio. Mi spiace non avere la possibilità di stare di più con lui e col resto della famiglia, ma di comune accordo abbiamo deciso che mia moglie Nicoletta rimanga a Brolo con Noemi e Giuseppe e i nonni. Ho avuto il permesso della società di partire dopo la partita di Modena e di andare a trovarlo, anche se con le misure Covid ho potuto vederlo solo alla sera dall’incubatrice. Tutto ciò non ha tolto però l’emozione del momento”.
    Veniamo a Vibo e al perché di questa scelta.
    “Il mio progetto a Ravenna si è concluso senza strascichi, ma con la fortuna di aver militato per due anni in una bellissima realtà. Il presidente Callipo mi ha cercato e voluto, e sono molto contento di aver scelto Vibo perché è una realtà altrettanto bella, fatta da un uomo, Pippo Callipo, che vuole molto bene alla pallavolo e che per questo sport ogni anno cerca di fare il massimo”.
    Vibo è una squadra dalle mille incognite ogni stagione. Saitta potrebbe essere l’uomo della Provvidenza?
    “(ride, n.d.r.) Ci sono anni in cui, come tante squadre non di vertice, ha fatto più fatica ad imporsi ma ha sempre fatto delle ottime squadre. Quest’anno penso di far parte di una squadra tutt’altro che sottovalutabile. Lo abbiamo dimostrato nella partita con Milano, ma penso sia in generale il leit motiv di tutto il campionato. È un tutti contro tutti in cui le sorprese possono arrivare ogni domenica. Adesso ci aspettano sfide importanti e già nei prossimi incontri avremo degli scontri diretti con le nostre concorrenti”.
    Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia
    Ha dichiarato che lei ala lotta per la salvezza non crede.
    “No non sono uno che condanna una squadra solo perché non sta tra le prime quattro della classifica. Vibo ha enormi potenzialità così come Padova, Verona, Ravenna hanno allestito squadre competitive. Pensiamo a Verona che a Trento ha fatto una partita stupenda. Capisco che Civitanova, Trento, Perugia e Piacenza hanno fatto un grande mercato, ma il resto della Superlega non è stata certo a guardare”.
    Nella gara contro Milano ha esaltato Aboubacar e Chinenyeze. A Ravenna ha fatto la stessa cosa con Russo e Rychlicki.
    “Non avevano bisogno di me, perché i giocatori che mi ha nominato sono dei grandi talenti. Detto questo il mio ruolo è anche quello di valorizzare delle individualità. Se qualcuno col mio lavoro è riuscito poi ad emergere, mi fa solo che piacere. C’è tanto merito nella carriera di questi ragazzi“.
    Le piacerebbe rimanere nell’ambiente e magari diventare una guida per i giovani di domani?
    “Sì, ma è troppo presto per pensare al futuro. Io sono uno ancorato al presente. Qualche pensiero anni fa lo feci, anche perché mi piacerebbe far fruttare la mia laurea e i miei studi. Penserò però tra qualche tempo al come e al quando”. LEGGI TUTTO

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    Vibo Valentia, Thibault Rossard: “Dobbiamo mantenere alta la concentrazione”

    Di Redazione
    Sorprende e incanta lo schiacciatore Thibault Rossard. Un volto nuovo nel Campionato italiano dove, per arruolarsi con la Tonno Callipo edizione 2020-21,  è approdato nei mesi estivi del post lockdown.
    Una nuova esperienza con cui il nazionale francese ha deciso di misurarsi dopo le varie esperienze all’estero, tra cui quelle in Polonia e in Turchia, portando per la prima volta il nome della dinastia ‘Rossard’ nel torneo tricolore definito dagli addetti ai lavori il più difficile e affascinante del mondo.
    Sono ottanta i punti che portano la sua firma nelle prime cinque gare di Campionato ed un eloquente ottavo posto personale in classifica generale degli schiacciatori. Ancora prima ci sono da mettere in conto i quarantaquattro punti totalizzati in Coppa Italia che raccontano di un giocatore già calatosi alla perfezione in Superlega.
    Fin dall’esordio a Monza in Coppa (13 punti), Rossard ha mostrato numeri tecnici di alto livello, confermando il suo talento anche nelle gare successive. L’assegnazione del titolo Mvp al termine della lunga maratona di ieri vinta sul campo di casa contro Verona è il meritato riconoscimento per un avvio di stagione eccezionale. Ben 20 punti (top scorer con Kaziyski) realizzati contro gli scaligeri da parte del transalpino, miglior bottino stagionale eguagliato anche nella trasferta di Milano. Sempre nel match di ieri ha registrato un buon 67% in ricezione positiva e 45% in attacco. Di Rossard impressiona favorevolmente quella capacità di variare i colpi in attacco, un mix esplosivo di astuzia e potenza.
    Arrivato forse tardi in Italia, a 27 anni lo schiacciatore d’oltralpe vuol stupire anche nel nostro Paese dopo aver fatto bene in passato: da menzionare risultati di assoluto rilievo quali l’oro alla World League nel 2015 e nel 2017. MVP nel campionato francese 2015-16, miglior schiacciatore World Championships U21 2013, e targa per la migliore ricezione World Championships U19 2011.
    Ieri, ai microfoni di Eleven Sports, Rossard ha esaltato lo spirito di una squadra che deve e può raggiungere ancora più alti livelli, lanciando un naturale proclama per nulla spavaldo o impossibile in vista della prossima trasferta a Ravenna:
    “Innanzitutto siamo molto felici di aver vinto in casa, ed è stata anche la prima partita che vinciamo al PalaMaiata. Poi è vero che non giochiamo allo stesso livello per tutta la partita, dobbiamo provare a sbagliare di meno, specialmente al servizio. Però si è visto che quando giochiamo con più pazienza lo facciamo sicuramente meglio”.
    Appunto, servono dei miglioramenti, a tuo avviso in quale fondamentale? “Penso che ci siano tante cose da dover affinare dal punto di vista tecnico, ma ritengo che i miglioramenti dovranno esserci soprattutto nella testa di ciascuno di noi, ovvero dobbiamo rimanere concentrati per tutta la partita ed essere sempre attenti in ogni situazione. La nostra è una squadra molto rinnovata, per cui c’è naturalmente bisogno di tempo per trovare il giusto assemblaggio ed i necessari automatismi”.
    Che Verona hai trovato dopo poco meno di un mese dal primo match di settembre in Coppa Italia? “Loro sono sempre una buona squadra. Li avevamo già battuti in Coppa per 3-0 ma questa è stata una gara più difficile per noi, se pensiamo che erano andati avanti anche nel punteggio. Ma alla fine di una lunga battaglia siamo riusciti a vincere ed è stato molto importante perché abbiamo raggiunto anche una buona posizione in classifica”.
    Dunque grande soddisfazione per questo terzo successo di fila, ma proiettandoci in avanti vi aspetta un’altra trasferta a Ravenna, come vi preparerete? “Non è facile giocare così tante gare in poco tempo. Dobbiamo recuperare anche dal punto di vista fisico. Domenica a Ravenna è una partita che vogliamo vincere: abbiamo preso confidenza in questo senso con le ultime tre partite, vittoriose per noi, e l’obiettivo è di vincere tutte le partite, sperando anche di giocare bene”.
    Insomma idee chiare per questo mancino in cerca di gloria anche in Italia e le premesse perchè si parli ancora a lungo e bene di lui ci sono tutte. Com’è ormai risaputo Rossard è nato e cresciuto in una famiglia di pallavolisti: uno sport tramandato di generazione in generazione come fosse un connotato genetico ad iniziare dal nonno Jacques per passare al padre Olivier, fino allo zio Philippe, il fratello Quentin ed il cugino Nicolas. E’ proprio il caso di dire che la stirpe Rossard la pallavolo ce l’ha nel sangue.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO