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    Curiosità e statistiche: ecco il cammino della Tonno Callipo nella stagione 2021/2022

    Di Redazione A distanza di poco più di una settimana dall’ufficializzazione del calendario degli impegni agonistici che la Tonno Callipo guidata da Valerio Baldovin dovrà affrontare nella prossima stagione c’è modo di metterne in evidenza tutte le curiosità e le note statistiche.    Per iniziare dal numero di volte in cui la formazione vibonese ha registrato un esordio vittorioso nell’arco dei suoi 14 tornei di A1, o anche chi è stato l’avversario più incontrato alla prima giornata. Ed ancora, quante volte l’avvio di stagione è avvenuto in trasferta. Per finire alle gare disputate nel giorno di Santo Stefano e di altre festività ricordate. LA PRIMA VOLTA CON TARANTO. Prima d’ora la Callipo non aveva mai incrociato Taranto in occasione del debutto stagionale. L’ultimo precedente con i pugliesi risale alla stagione 2009-10 e si giocò alla nona giornata. Solo una volta Vibo esordì contro una squadra pugliese, si trattava del Castellana Grotte. Si giocò in casa, nella stagione 2018-19. Per gli altri trascorsi nella giornata d’esordio per ben tre volte i giallorossi se la sono vista con Macerata/Civitanova, due volte con Modena, Verona, Padova, San Giustino, Perugia e Trentino. Quindi per una sola volta hanno sfidato Cuneo, Pineto e Castellana. SI COMINCIA IN TRASFERTA PER LA NONA VOLTA. La trasferta di Taranto alla prima giornata segue i precedenti 8 esordi lontano da Vibo nei 14 tornei di Superlega disputati dalla Callipo. Nella stagione 2004-05 la Callipo esordì a Macerata perdendo 3-0. Dopo tre anni in casa, riecco la seconda trasferta all’esordio a Pineto (2009-10, vittoria 3-0), a seguire ancora Macerata (2010-11, sconfitta 3-0) e due volte sul campo del Trentino (2012-13, vittoria 3-1; 2016-17, sconfitta 3-0), inframmezzate dal debutto interno con Verona. Poi altre due volte in casa, prima del doppio turno esterno negli ultimi due anni: a Padova e Perugia, perdendo 3-1 e 3-0. BUONA LA PRIMA IN CINQUE OCCASIONI. Esordio vittorioso in campionato in cinque gare per la Tonno Callipo: precisamente già al secondo anno di militanza (2005-06) i giallorossi superano Modena 3-2. Poi bisogna attendere 5 stagioni, quando Vibo si impone per tre esordi consecutivi: nel 2011-12 a San Giustino sempre al tie break; a Trento l’anno dopo per 3-1 e tris con Verona in casa per 3-1. Poi ancora sconfitta e subito dopo bis nelle stagioni 2017-18 e 2018-19 con Civitanova e Castellana sempre per 3-1, prima in casa e poi fuori. PRIMA GARA IN CASA CON TRENTO COME NEL 2004, 2009 e 2019. Per Vibo-Trentino sarà poker! La prima partita in casa della Callipo nel prossimo torneo sarà contro l’Itas Trentino. La stessa cosa è accaduta ben tre volte in passato, di cui due alla seconda giornata ed una volta alla terza. La prima nella eccezionale stagione 2004-05 di esordio in A1 per i calabresi: il 3 ottobre 2004 i trentini si imposero al PalaCorvo di Catanzaro al tie break, ed in rimonta sotto 2-0, con 21 punti di Sartoretti, contro i 17 del brasiliano di Vibo, Felizardo. Bis nel 2009-10: stavolta Vibo-Trentino (3-0 per i giallorossi) si giocò al PalaValentia, con 15 punti del venezuelano Marquez. Tris completato nella stagione 2019-20: la Callipo riposò alla prima, quindi esordì a Padova, poi in casa – alla terza giornata da calendario – ancora una volta contro Trentino, ma stavolta al PalaCalafiore di Reggio Calabria, e vittoria ospite per 3-1. CINQUE TURNI INFRASETTIMANALI. Nel calendario di SuperLega Credem Banca 2021/22 sono previsti cinque turni infrasettimanali, ma solo tre di questi effettivamente verranno giocati in giorni feriali: 3 novembre (quarto turno), 24 novembre (ottavo turno) e 29 dicembre (quindicesimo turno). Gli altri due sono infatti programmati in date festive: 8 dicembre (undicesimo turno, ma la Callipo osserverà il suo turno di riposo) e 6 gennaio (sedicesimo turno). NOVEMBRE CON 6 MATCH IN 21 GIORNI. La scorsa stagione furono 4 le gare a novembre, stavolta due in più. S’inizia mercoledì 3 col primo turno infrasettimanale del campionato. Ospite Milano da cui, l’anno scorso una giornata prima, iniziò la cavalcata giallorossa. Stavolta l’andata si giocherà al PalaMaiata. Quattro giorni dopo trasferta a Cisterna, e quindi spazio al doppio turno interno con Ravenna (alla sesta giornata come l’anno scorso, ma stavolta in casa) e Civitanova. Dopo tre domeniche di fila ecco il secondo turno infrasettimanale con la trasferta a Verona. Sesto impegno mensile il 28 tornando in casa con Monza, avversario la scorsa stagione nei quarti di play off scudetto. SANTO STEFANO IN CASA PER LA QUINTA VOLTA E PER LA SECONDA CONTRO TARANTO. In campo a Santo Stefano. La Callipo lo farà per la quinta volta tra le mura amiche e, ironia della sorte, sarà la seconda volta contro Taranto. Accadde anche nella terza stagione di A1 (2006-07), con i giallorossi che persero 0-3. E così anche contro Sora nel 2017-18. Le vittorie invece arrivarono nel 2005-06, col 3-1 in casa contro Latina e 3-0 contro Ravenna nel 2011-12. Colpo grosso invece in trasferta, tre su tre: 3-0 a Piacenza (2010-2011), idem a Molfetta (2016-2017) e 3-2 a Castellana (2018-2019). Callipo a riposo invece nel 2019-2020. ALL’IMMACOLATA VIBO RIPOSA. L’undicesima giornata, l’8 dicembre, sarà di riposo per la Tonno Callipo che tirerà il fiato tra la trasferta di Perugia ed il match interno con Padova. Nel girone di ritorno lo stop sarà il 6 marzo. Nei due unici precedenti della Tonno Callipo in tornei a squadre dispari fu nel 2009-10 (con 15 squadre), con i calabresi che riposarono alla dodicesima di andata. Nella stagione 2019-20 (con 13 squadre) quando i giallorossi sono rimasti fermi ai box alla prima di ritorno. ULTIMA DI REGULAR SEASON IN CASA CON PIACENZA. Così come nella scorsa stagione (contro Civitanova, vittoria per 3-2) anche nel prossimo torneo la formazione vibonese chiuderà in casa la Regular Season, stavolta contro Piacenza. Nel corso dei 14 tornei di A1 la squadra del presidente Callipo ha disputato l’ultima giornata tra le mura amiche sei volte. Oltre che nell’ultima, i calabresi hanno chiuso contro Civitanova anche nel 2006-07 (denominata Lube Macerata), vincendo 3-1 e nel 2012-13, perdendo 1-3. Nelle altre tre gare altrettante vittorie: contro Montichiari (3-0) nel 2008-09, contro Verona (3-2) nel 2010-11 e contro Latina (3-1) nel 2016-17. Non si giocò invece, a causa della sospensione per Covid, nel 2019-20. TRA OTTOBRE E DICEMBRE IN CASA CONTRO LE PRIME 4 DELL’ANNO SCORSO. In 49 giorni, dal 17 ottobre al 5 dicembre, la Tonno Callipo se la vedrà tre volte su quattro nel Palasport amico con le avversarie che l’hanno preceduta nella scorsa stagione. Il 17 ottobre con Trentino, il 21 novembre con Civitanova, il 28 novembre con Monza ed il 5 dicembre a Perugia. CAPODANNO IN PALESTRA. Due gare a cavallo tra vecchio e nuovo anno per la Callipo: il 29 dicembre viaggerà sul campo dell’Itas Trentino per la seconda giornata di ritorno, il 6 gennaio invece match di cartello al PalaMaiata contro Modena che parte sicuramente coi favori del pronostico per lo scudetto. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giovanni Gargiulo resta a Vibo: “Far parte ancora della Tonno Callipo mi inorgoglisce”

    Di Redazione È il centrale 22enne Giovanni Maria Gargiulo (206 cm di altezza) il terzo giocatore riconfermato della Tonno Callipo. Il promettente posto-3 campano si aggiunge al duo della vecchia guardia Saitta (palleggiatore) e Rizzo (libero). Stagione positiva quella passata per il talento sorrentino, che si affacciava per la prima volta in Superlega dopo l’esperienza quinquennale in A2. Considerando tutte le competizioni dell’ultima annata, Gargiulo in 17 gare e 34 set disputati ha totalizzato 26 punti, di cui tre ace e sei muri. Due i picchi più alti a livello di prestazioni, entrambi contro Piacenza: alla settima giornata di andata quando nell’anticipo tv il giovane centrale ha realizzato 6 punti (con 2 ace e 1 muro). E poi alla quinta della Challenge Cup con 5 punti totali ed un muro. Al di là dei dati numerici comunque, per il talentuoso posto-3 si è trattata di un’esperienza molto formativa nel prestigioso ambiente della massima serie, facendosi trovare pronto ogniqualvolta coach Baldovin lo ha chiamato in causa. Arrivato come terzo centrale, Gargiulo si è ritagliato il suo spazio alle spalle di due atleti di notevole spessore ed esperienza quali Cester e Chinenyeze. Così sarà anche nella prossima stagione: al cospetto di Flavio e Candellaro, il lungo centrale ex Castellana non potrà che acquisire sempre più dimestichezza e padronanza nel ruolo, stando a contatto con elementi così titolati e navigati. È chiaro che sono ancora ampi i margini di miglioramento per Gargiulo, che sicuramente metterà a frutto la sua seconda stagione consecutiva in Superlega per crescere e maturare anche sul piano tecnico-tattico. Grazie ai suoi 206 centimetri di altezza Gargiulo diventa imperioso a muro contro gli attacchi avversari, e con elevazione e rapidità sia nelle veloci che in supporto in posto-2 e 4 completa un repertorio personale che si propone di affinare ancora di più nella sua seconda stagione di A1. CARRIERA. Prima dell’ultima stagione giallorossa, Gargiulo era reduce da cinque tornei in A2 con la maglia del Castellana Grotte, nella cui Accademia del Volley Giovanile si è formato a livello pallavolistico, compiendo tutto il percorso con le formazioni under. Nel suo score in A2 ha totalizzato 110 gare, 314 set disputati e 570 punti. Nell’ultima stagione, partito a fari spenti, considerato che era una ‘matricola’ della Superlega, Gargiulo ha colto sempre tutte le occasioni che gli ha offerto coach Baldovin: sia in qualche cambio soprattutto su Cester a partite in corso che, in special modo, nella seconda parte di stagione. Dopo l’eliminazione ad un passo dalle semifinali scudetto infatti, il giovanotto di belle speranze ha avuto più spazio, giocando spesso nel roster iniziale la fase della Challenge Cup e disimpegnandosi con impegno e ardore. Anche un’esperienza azzurra nel recente passato di Gargiulo: per la precisione due estati fa l’atleta campano è tornato a casa con una preziosissima medaglia d’argento, dopo la partecipazione con la Nazionale italiana al Mondiale Under 21 a Manama nel Bahrein. Dopo sette gare vinte in finale il cammino degli azzurri è stato interrotto soltanto dalla corazzata-Iran, che è riuscita ad imporsi al tie-break. Gargiulo si è ben disimpegnato nelle gare contro Canada e Polonia, dimostrando ottime doti sia a muro che in attacco. Ora il percorso di crescita continuerà in questo secondo anno di Superlega, cercando di confermare i progressi già evidenziati la scorsa stagione per dare seguito anche alle legittime ambizioni personali. DICHIARAZIONI. Soddisfatto di aver ricevuto la fiducia dalla Tonno Callipo per la sua seconda stagione in giallorosso, Gargiulo spiega: “Sono contentissimo di restare a Vibo, essere riconfermato in Superlega dopo un’annata come quella passata culminata con lo storico quinto posto in regular season, può fare solo piacere. Sono contento di aver dato una buona impressione alla società e all’allenatore che, dal canto loro, hanno dimostrato di credere in me dandomi spazio nella nuova Tonno Callipo. Personalmente farò di tutto per dare di più rispetto all’anno scorso, mettendoci ancora più impegno. Avere la possibilità di giocare per il secondo anno consecutivo in Superlega, e specialmente a Vibo, mi inorgoglisce tanto. Lo dissi già l’anno scorso al mio arrivo in Calabria: giocare nella società più importante del Sud è una grande soddisfazione. Quest’anno mi attendo un ulteriore miglioramento personale e da parte mia non mancherà mai grande applicazione, sia in palestra che in partita quando servirà il mio apporto”. Sulla prossima Superlega e sulla rinnovata Callipo, il giovane centrale osserva: “La prossima stagione sarà sicuramente molto difficile, nel senso che tante squadre si sono rafforzate per cui il livello si è alzato. E’ chiaro che bisognerà impegnarsi e lottare sempre di più. La società ha tesserato giocatori molto buoni, ad iniziare dai tre brasiliani che sono dei fenomeni, non vedo l’ora di poterli vedere dal vivo, dopo averlo fatto solo in televisione. Anche Candellaro è un grande acquisto: l’ho sempre seguito ed ammirato anche perché gioca nel mio stesso ruolo. Così pure Bisi che ho avuto molte volte da avversario in A2. Sono convinto che saremo un bel gruppo al pari dell’anno scorso”. Breve flashback sul passato e soprattutto sul primo ricordo che riaffiora dall’ultima stagione. “Dico certamente la vittoria ottenuta a Milano: quella diede il via a tutta la nostra splendida cavalcata. Ovviamente ricordo pure quelle contro la Lube oppure a Modena, che resteranno sempre nella mia mente, però preferisco guardare da dove siamo partiti e poi pensare a tutto quello di bello abbiamo realizzato dopo”. E sui suoi nuovi compagni di reparto, Flavio e Candellaro, si mostra entusiasta: “Sicuramente si tratta di due giocatori di caratura mondiale, da cui avrò tanto da imparare”. Infine un pensiero per il pubblico vibonese. “Sperando nella riapertura totale dei palazzetti, dico loro di affollare il PalaMaiata fin dalla prima giornata. Il pubblico giallorosso tiene molto alla squadra ed è da sempre il settimo uomo della Tonno Callipo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tonno Callipo, il sogno di Davide Russo: “Per me l’obiettivo è sicuramente crescere”

    Di Redazione
    Il sogno che si avvera! Ecco la bella storia del promettente Davide Luigi Russo (20 anni lo scorso 9 febbraio, 180 cm di altezza), nativo di Poggiardo nel leccese, che approda alla Tonno Callipo in Superlega dopo una gavetta che lo ha visto iniziare all’Aurispa Alessano in A2 non ancora maggiorenne. Con lui la Tonno Callipo arriva al nono innesto nell’organico che affronterà la stagione 2021-2022.
    Dopo Borges, Flavio, Candellaro, Douglas, Basic, Partenio, Nicotra e Bisi, il giovane pugliese è un altro volto nuovo dei giallorossi chiamato ad occupare la casella del secondo libero nel roster di coach Baldovin. Russo è dotato di spiccate qualità difensive oltre che di una buona impostazione di ricezione. Virtù tecniche, ma anche agonistiche, che lo rendono un talento naturale nel ruolo di libero.
    Pur facendo affidamento su giocatori di grande esperienza nel comporre la squadra a tinte giallorosse, la dirigenza del Club vibonese ha deciso di applicare una politica lungimirante assegnando spazi importanti a giovani interessanti che hanno voglia di dimostrare le proprie capacità e mettersi in gioco. Tra questi c’è Davide Russo che arriva da una terra come la Puglia, ricca di talenti che si sono meritatamente fatti strada nel mondo del volley di alto livello. Per il neo-libero gli indizi sono promettenti, ad iniziare da quelle chiamate nelle Nazionali giovanili che denotano come in Russo anche i tecnici azzurri abbiano intravisto qualità da sfruttare. Ovvio che adesso toccherà a lui in primis e a chi lo guiderà in seconda battuta, trasformare le buone aspettative in risultati concreti. Vibo diventa tappa basilare nel percorso di crescita del promettente Russo, in una realtà che si è sempre contraddistinta come terra fertile per far sprigionare il proprio talento ai giovani atleti.
    NUMERO 3. Russo indosserà la maglia numero 3 ed il motivo suggestivo e romantico lo spiega proprio il neo-giallorosso: “L’ho scelto perché è stato il primo numero che ho preso quando nel 2005 ho iniziato a giocare. Rappresenta il pilastro principale della mia vita. Come si può vedere in questa foto che conservo gelosamente scattata dove tutto ebbe inizio: era il 2005 all’inaugurazione del palazzetto del mio paese, lo stesso in cui i miei genitori mi portavano quando andavano a giocare con i propri amici. Ero davvero piccolo, avevo solo 4 anni, ma da quando misi piede lì, in quella che per me diventò casa, capii che non avrei più potuto farne a meno. Non esistevano giocattoli né play station, l’unica cosa che contava era giocare a pallavolo. Ricordo ancora con tanto amore tutte le persone che insieme a me sono cresciute in quel palazzetto, le foto attaccate sulla parete all’ingresso, il profumo, le sconfitte, le vittorie, le ginocchia sbucciate. Sono stati anni speciali che faranno sempre parte di me. Nella foto c’è anche Piera, la mia allenatrice, colei che mi ha fatto arrivare fin qui. Non è stata una semplice allenatrice: è stata una madre, un’amica, si è sempre presa cura di me, crescendomi e seguendomi. E tuttora gioisce insieme a me per ogni piccolo traguardo raggiunto. A lei devo davvero tanto. Quella foto, quel palazzetto e Piera sono tutto ciò che mi hanno fatto innamorare della pallavolo, ma che soprattutto mi hanno fatto prendere il volo. E spero con tutto il cuore di poter continuare a volare, di poter dare a quel bambino con il numero tre la possibilità di realizzare i suoi sogni”.
    NAZIONALE UNDER 21. Russo è uno dei prospetti più interessanti dell’intero panorama pallavolistico, non a caso ormai da qualche anno è nell’orbita delle Nazionali giovanili. Proprio in questi giorni sta partecipando, dopo quello di giugno, ad un collegiale a Darfo Boario Terme con la Nazionale Under 21 fino al 29 luglio, in preparazione ai Campionati del Mondo di categoria organizzati congiuntamente da Italia e Bulgaria (dal 23 settembre al 3 ottobre), con l’Italia inserita nella pool con Egitto, Repubblica Ceca e Thailandia. Tra l’altro sta condividendo questa avventura con un altro neo-giallorosso, lo schiacciatore Alberto Nicotra. L’indicazione, ormai da tempo, è arrivata direttamente dal direttore tecnico delle formazioni nazionali del settore giovanile Julio Velasco.
    CARRIERA. Ben sei le stagioni ad Alessano per Russo: dal 2015 al 2020, sempre in A2 tranne l’ultimo anno in A3. Quindi l’esperienza della scorsa stagione a Lagonegro, nuovamente in A2, guidato nella seconda parte del torneo dall’ex Tubertini. Il libero salentino ha esordito nella seconda serie nazionale giovanissimo, a dicembre del 2015, quando non aveva ancora 15 anni. Fu coach Livio Bramato nel corso della gara Ortona-Alessano a gettarlo nella mischia al posto del titolare Matteo Bisanti, infortunatosi. Da allora Russo, che ha anche rinunciato all’A2 per una intera stagione per motivi personali, ha collezionato 94 presenze ed altre 17 in A3. Ora per Russo si aprono le porte della Superlega come ulteriore tappa di un percorso, che non deve essere considerato un traguardo bensì un importante trampolino di lancio.
    DICHIARAZIONI. Alquanto carico Davide Russo all’esordio con la Callipo, una società che sventola ormai da oltre vent’anni con orgoglio la bandiera del Sud. “Quando ho ricevuto la chiamata dalla società calabrese – spiega Russo – sono stato sopraffatto da tante emozioni contemporaneamente, ero molto contento del grande interesse e del bel progetto che la Tonno Callipo mi ha prospettato, quasi non riuscivo a crederci. Per me che sono del Sud, è un onore far parte di uno dei Club più blasonati della Superlega ma soprattutto del Meridione”.
    È il sogno di chi gioca a pallavolo approdare nell’Olimpo della Superlega, così anche per Russo, che conferma: “Entrare in questo nuovo mondo è sicuramente una grande responsabilità, ma cercherò di viverla in modo tranquillo e sereno, facendo ciò che più amo”. 
    Sulle aspettative per la prossima stagione a Vibo, Russo è chiaro: “Il mio obiettivo principale è sicuramente crescere tecnicamente, esplorare questo mondo dei grandi e vedere ciò che di bello può trasmettermi”.
    A Vibo troverà il compagno di reparto Marco Rizzo, anche lui salentino e in giallorosso per la terza stagione consecutiva: “Lo conosco e so che è un libero con grandi qualità e proprio per questo cercherò di trarre beneficio dalla sua vicinanza per potermi migliorare”.
    Sull’ultima eccezionale stagione della Callipo dice: “A dir la verità non sono mai stato un grande appassionato di pallavolo come telespettatore, avendo sempre preferito viverla in prima persona anziché guardarla da uno schermo. So dell’ottimo traguardo raggiunto dalla Tonno Callipo col quinto posto finale e credo che abbiamo tutte le carte in regola per puntare ancora più in alto”.
    Russo vanta diverse esperienze con le Nazionali Giovanili, per ultima l’Under 21. Sul significato di tutto ciò per un giovane del Sud, il neo libero della Callipo osserva: “La maglia azzurra è la realizzazione di uno di quei sogni che fin da bambino tenevo custodito nel cassetto, quindi ha un valore fin troppo importante. So che sono ovviamente all’inizio e cercherò sempre di farmi trovare pronto anche in azzurro”.
    E per restare in tema, Russo in Nazionale è stato ‘attenzionato’ dal mitico Julio Velasco e poi convocato da Frigoni. “E di ciò mi ritengo molto fortunato – sprizza gioia Russo che conclude – e soprattutto onorato di avere questa opportunità. Non è una cosa che capita tutti i giorni e mi esorta a fare sempre meglio”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Tonno Callipo si rinforza in seconda linea con l’arrivo di Davide Russo

    Le prime dichiarazioni in giallorosso: “Contento della chiamata della Callipo, quasi non riuscivo a crederci”. 
    La bella favola del giovane libero dalla A2 nel giro della Nazionale Under 21 ed ora anche in Superlega nella Tonno Callipo: “Il pensiero che una società come la Callipo abbia creato un progetto e ha dimostrato un grande interesse nei miei confronti mi rende fiero e felice di quello che ho fatto fino ad adesso. Per me l’obiettivo principale è sicuramente crescere tecnicamente, esplorare questo mondo dei grandi e vedere ciò che di bello può trasmettermi”.
    Il sogno che si avvera! Ecco la bella storia del promettente Davide Luigi Russo (20 anni lo scorso 9 febbraio, 180 cm di altezza), nativo di Poggiardo nel leccese, che approda alla Tonno Callipo in Superlega dopo una gavetta che lo ha visto iniziare all’Aurispa Alessano in A2 non ancora maggiorenne. Con lui la Tonno Callipo arriva al nono innesto nell’organico che affronterà la stagione 2021-2022. Dopo Borges, Flavio, Candellaro, Douglas, Basic, Partenio, Nicotra e Bisi, il giovane pugliese è un altro volto nuovo dei giallorossi chiamato ad occupare la casella del secondo libero nel roster di coach Baldovin. Russo è dotato di spiccate qualità difensive oltre che di una buona impostazione di ricezione. Virtù tecniche, ma anche agonistiche, che lo rendono un talento naturale nel ruolo di libero. Pur facendo affidamento su giocatori di grande esperienza nel comporre la squadra a tinte giallorosse, la dirigenza del Cub vibonese ha deciso di applicare una politica lungimirante assegnando spazi importanti a giovani interessanti che hanno voglia di dimostrare le proprie capacità e mettersi in gioco. Tra questi c’è Davide Russo che arriva da una terra come la Puglia, ricca di talenti che si sono meritatamente fatti strada nel mondo del volley di alto livello. Per il neo-libero gli indizi sono promettenti, ad iniziare da quelle chiamate nelle Nazionali giovanili che denotano come in Russo anche i tecnici azzurri abbiano intravisto qualità da sfruttare. Ovvio che adesso toccherà a lui in primis e a chi lo guiderà in seconda battuta, trasformare le buone aspettative in risultati concreti. Vibo diventa tappa basilare nel percorso di crescita del promettente Russo, in una realtà che si è sempre contraddistinta come terra fertile per far sprigionare il proprio talento ai giovani atleti.
    NUMERO 3. Russo indosserà la maglia numero 3 ed il motivo suggestivo e romantico lo spiega proprio il neo-giallorosso: “L’ho scelto perché è stato il primo numero che ho preso quando nel 2005 ho iniziato a giocare. Rappresenta il pilastro principale della mia vita. Come si può vedere in questa foto che conservo gelosamente scattata dove tutto ebbe inizio: era il 2005 all’inaugurazione del palazzetto del mio paese, lo stesso in cui i miei genitori mi portavano quando andavano a giocare con i propri amici.

    Ero davvero piccolo, avevo solo 4 anni, ma da quando misi piede lì, in quella che per me diventò casa, capii che non avrei più potuto farne a meno. Non esistevano giocattoli né play station, l’unica cosa che contava era giocare a pallavolo. Ricordo ancora con tanto amore tutte le persone che insieme a me sono cresciute in quel palazzetto, le foto attaccate sulla parete all’ingresso, il profumo, le sconfitte, le vittorie, le ginocchia sbucciate. Sono stati anni speciali che faranno sempre parte di me. Nella foto c’è anche Piera, la mia allenatrice, colei che mi ha fatto arrivare fin qui. Non è stata una semplice allenatrice: è stata una madre, un’amica, si è sempre presa cura di me, crescendomi e seguendomi. E tuttora gioisce insieme a me per ogni piccolo traguardo raggiunto. A lei devo davvero tanto. Quella foto, quel palazzetto e Piera sono tutto ciò che mi hanno fatto innamorare della pallavolo, ma che soprattutto mi hanno fatto prendere il volo. E spero con tutto il cuore di poter continuare a volare, di poter dare a quel bambino con il numero tre la possibilità di realizzare i suoi sogni”.
    NAZIONALE UNDER 21. Russo è uno dei prospetti più interessanti dell’intero panorama pallavolistico, non a caso ormai da qualche anno è nell’orbita delle Nazionali giovanili. Proprio in questi giorni sta partecipando, dopo quello di giugno, ad un collegiale a Darfo Boario Terme con la Nazionale Under 21 fino al 29 luglio, in preparazione ai Campionati del Mondo di categoria organizzati congiuntamente da Italia e Bulgaria (dal 23 settembre al 3 ottobre), con l’Italia inserita nella pool con Egitto, Repubblica Ceca e Thailandia. Tra l’altro sta condividendo questa avventura con un altro neo-giallorosso, lo schiacciatore Alberto Nicotra. L’indicazione, ormai da tempo, è arrivata direttamente dal direttore tecnico delle formazioni nazionali del settore giovanile Julio Velasco.
    CARRIERA. Ben sei le stagioni ad Alessano per Russo: dal 2015 al 2020, sempre in A2 tranne l’ultimo anno in A3. Quindi l’esperienza della scorsa stagione a Lagonegro, nuovamente in A2, guidato nella seconda parte del torneo dall’ex Tubertini. Il libero salentino ha esordito nella seconda serie nazionale giovanissimo, a dicembre del 2015, quando non aveva ancora 15 anni. Fu coach Livio Bramato nel corso della gara Ortona-Alessano a gettarlo nella mischia al posto del titolare Matteo Bisanti, infortunatosi. Da allora Russo, che ha anche rinunciato all’A2 per una intera stagione per motivi personali, ha collezionato 94 presenze ed altre 17 in A3. Ora per Russo si aprono le porte della Superlega come ulteriore tappa di un percorso, che non deve essere considerato un traguardo bensì un importante trampolino di lancio.
    DICHIARAZIONI. Alquanto carico Davide Russo all’esordio con la Callipo, una società che sventola ormai da oltre vent’anni con orgoglio la bandiera del Sud. “Quando ho ricevuto la chiamata dalla società calabrese – spiega Russo – sono stato sopraffatto da tante emozioni contemporaneamente, ero molto contento del grande interesse e del bel progetto che la Tonno Callipo mi ha prospettato, quasi non riuscivo a crederci. Per me che sono del Sud, è un onore far parte di uno dei Club più blasonati della Superlega ma soprattutto del Meridione”. È il sogno di chi gioca a pallavolo approdare nell’Olimpo della Superlega, così anche per Russo, che conferma: “Entrare in questo nuovo mondo è sicuramente una grande responsabilità, ma cercherò di viverla in modo tranquillo e sereno, facendo ciò che più amo”.  Sulle aspettative per la prossima stagione a Vibo, Russo è chiaro: “Il mio obiettivo principale è sicuramente crescere tecnicamente, esplorare questo mondo dei grandi e vedere ciò che di bello può trasmettermi”. A Vibo troverà il compagno di reparto Marco Rizzo, anche lui salentino e in giallorosso per la terza stagione consecutiva: “Lo conosco e so che è un libero con grandi qualità e proprio per questo cercherò di trarre beneficio dalla sua vicinanza per potermi migliorare”. Sull’ultima eccezionale stagione della Callipo dice: “A dir la verità non sono mai stato un grande appassionato di pallavolo come telespettatore, avendo sempre preferito viverla in prima persona anziché guardarla da uno schermo. So dell’ottimo traguardo raggiunto dalla Tonno Callipo col quinto posto finale e credo che abbiamo tutte le carte in regola per puntare ancora più in alto”. Russo vanta diverse esperienze con le Nazionali Giovanili, per ultima l’Under 21. Sul significato di tutto ciò per un giovane del Sud, il neo libero della Callipo osserva: “La maglia azzurra è la realizzazione di uno di quei sogni che fin da bambino tenevo custodito nel cassetto, quindi ha un valore fin troppo importante. So che sono ovviamente all’inizio e cercherò sempre di farmi trovare pronto anche in azzurro”. E per restare in tema, Russo in Nazionale è stato ‘attenzionato’ dal mitico Julio Velasco e poi convocato da Frigoni. “E di ciò mi ritengo molto fortunato – sprizza gioia Russo che conclude – e soprattutto onorato di avere questa opportunità. Non è una cosa che capita tutti i giorni e mi esorta a fare sempre meglio”.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    Baldovin: “Modena al posto di Trento tra le favorite con Perugia e Lube”

    Di Redazione Primi commenti sul calendario della Superlega Credem Banca 2021/22 diramato ieri dalla Lega Volley. La Tonno Callipo nel suo 15° torneo di Superlega giocherà la prima giornata a Taranto, e sarà così lontano da Vibo per il terzo anno di fila. L’occasione è propizia per ascoltare le prime impressioni dell’allenatore Valerio Baldovin. L’esordio prevede la partita con la matricola Taranto: che gara sarà? “Il campionato ci insegna che sono tutte partite difficili e complicate e bisogna affrontarle con la giusta mentalità. Definirei l’esordio insidioso. Essendo una squadra neopromossa, Taranto vorrà fare molto bene, tra l’altro davanti al proprio pubblico. Dunque non sarà una partita semplice”. La seconda e la terza giornata prevedono due match probanti, Trento in casa e Modena fuori: due tra gli avversari più temibili? “Tutti gli impegni saranno di alto livello. Trento e Modena sono sicuramente tra le squadre più quotate del campionato. Modena è un roster diverso rispetto a quello della scorsa stagione, hanno cambiato molto con l’arrivo di campioni e giocatori molto esperti. Quindi sarà una squadra che lotterà per vincere”. La modulazione del Campionato prevede mesi molto intensi, in particolare novembre e dicembre con sei gare ciascuno, anche se la Tonno Callipo osserverà il suo turno di riposo il giorno dell’Immacolata: cosa pensa al riguardo? “Ormai da anni il calendario è molto compatto per una serie di motivi. Ci saranno periodi molto difficili ed intensi in cui sarà importante riuscire a recuperare le energie da una partita all’altra. Fa parte del ‘gioco’ e bisogna sapersi adeguare”. La Callipo si presenta alquanto rinnovata e con tanti nuovi elementi esordienti in Superlega: quanto sarà fondamentale il lavoro in fase di preparazione pre-season? “Noi avremo una situazione particolare, in quanto all’inizio della preparazione saranno pochi i giocatori a disposizione visti gli impegni di molti altri con le rispettive Nazionali. Quindi sarà una prima fase in cui non potremo lavorare sui vari sistemi di gioco, ma ci concentreremo di più sull’aspetto fisico-atletico e del ricondizionamento tecnico. Altro fattore importante su cui dovremo puntare è la conoscenza reciproca tra gli atleti oltre che quella tra la squadra e lo staff. Bisognerà capire le dinamiche che scaturiranno e come intraprendere il percorso insieme”. Quali sono le avversarie che partono in pole position? “C’è un blocco di formazioni molto forti e come di consueto sarà difficile affrontarle per noi. Per la vittoria finale credo che Modena e Trento si siano scambiati un po’ i ruoli quest’anno. Probabilmente ai nastri di partenza quelle più accreditate sono Perugia, Civitanova e Modena. Sicuramente bisognerà attendere le prime gare per vedere sul campo chi è performante e quindi testare il vero valore in campo delle formazioni”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tonno Callipo, Agricola: “La sfida sarà riprendere le attività su tutto il territorio”

    Di Redazione È calato il sipario sui Campionati Giovanili che hanno visto gli atleti in erba della Tonno Callipo nuovamente in campo, dopo oltre un anno di pandemia, a partire dallo scorso maggio e senza interruzioni fino alla prima settimana di questo mese. Per tutto il Settore Giovanile già il fatto di essere ritornati sul campo di gioco è stato di per sé un grande successo. Al di là dei buoni risultati tecnici, c’è da sottolineare l’entusiasmo con cui i giovani tonnetti giallorossi sono ritornati in palestra dimostrando il grande feeling che lega i ragazzi alla pratica della pallavolo. Passando al resoconto dei Campionati, ci sono da registrare diversi successi per le categorie maschili; infatti, l’U19, l’U17 e l’U15 hanno vinto i rispettivi raggruppamenti Territoriali, e le squadre Under 19 e Under 17 si sono imposte anche nella fase Regionale accendendo, così, alla successiva fase Interregionale. Molto entusiasmanti sono state le finali Interregionali Under 19 e Under 17, ospitate proprio al PalaValentia, che hanno dato l’opportunità di mettersi in mostra a  diversi giocatori del vivaio giallorosso. Purtroppo la maggiore esperienza delle squadre siciliane e pugliesi ha prevalso sulla compagine vibonese che ha ben figurato, lottando sempre con caparbietà ed impegno, in tutte le gare dimostrando un buon livello tecnico. Positiva è stata anche la stagione della squadra Under15 che alla finale Regionale si è arresa soltanto alla Scuola Pallavolo Paola; i vibonesi hanno comunque evidenziato di avere delle buone basi tecniche ma soprattutto considerevoli margini di miglioramento, considerata la giovane età. ULTIME GARELo scorso 4 luglio sono ufficialmente terminate tutte le competizioni con lo svolgimento delle ultime gare. In Serie D la formazione giallorossa ha chiuso al secondo posto con 18 punti, frutto di 5 vittorie e 3 sconfitte, dietro la Raffaele Lamezia. È stato un torneo molto utile che ha consentito a coach Amerato di far crescere dal punto di vista tecnico-tattico i ragazzi che hanno avuto poco spazio negli altri campionati. Passando al Settore femminile, affidato ai tecnici Cavallaro e Russo, è stata una stagione utile soprattutto a far riprendere alle ragazze il ritmo agonistico e migliorare il loro bagaglio tecnico. Le ultime gare si sono concluse con due  sconfitte  per 3-0 ad opera della Todo Sport sia nel Campionato l’Under 19 che in quello Under 17. IL BILANCIONico Agricola, dal 2018 Responsabile Tecnico del vivaio giallorosso, traccia il bilancio conclusivo di una stagione difficile, caratterizzata da interruzioni, incertezza e difficoltà nella programmazione, dovute principalmente alla pandemia. Soltanto nell’ultimo periodo infatti si è potuto riassaporare un parziale ritorno alla normalità, con alcune gare aperte al pubblico e che permettono di guardare con fiducia al prossimo futuro: “Il consuntivo – inizia coach Agricola – è più che positivo per la Serie B: con un gruppo composto da atleti Under 19 e Under 17, abbiamo ben figurato contro squadre più esperte. Nelle categorie U19 e U17 abbiamo centrato l’obiettivo Regionale e nella successiva fase Interregionale, soprattutto con la Under 17, abbiamo sfiorato la finale Nazionale, dunque siamo soddisfatti”. Su quanto sia stato difficile riprendere durante la pandemia con gli stringenti protocolli anti Covid da rispettare, Agricola spiega: “È stato molto difficile ma grazie all’impegno della nostra Società, che si è attivata ad adeguare gli impianti alle norme Covid, tutti i gruppi agonistici si sono allenati in sicurezza e abbiamo potuto portare a termine questa mini stagione in condizioni ottimali”. Sul piano prettamente tecnico per il coach giallorosso non mancano gli apprezzamenti per il percorso sin qui compiuto: “Sono molto contento dei risultati raggiunti, ma ancor di più dei miglioramenti individuali dei ragazzi sia sotto l’aspetto tecnico che sotto l’aspetto fisico. Ovviamente siamo già con la mente rivolta alla prossima stagione: dobbiamo continuare a lavorare sulle categorie Under 19 e Under 17, oltre che ricominciare l’attività di promozione e sviluppo della Pallavolo nelle Scuole con Progetti mirati sia nella città che nella nostra Provincia. Come ho sottolineato in altre occasioni, la pandemia ha frenato queste nostre attività sul territorio: sicuramente c’è la volontà di riprendere con continuità ed impegno”. La Tonno Callipo coglie l’occasione per ringraziare vivamente tutte le famiglie dei giocatori che hanno vestito la maglia giallorossa per il supporto quotidianamente garantito, in una stagione particolare come quella post lockdown. L’appuntamento per tutti è quindi per la fine di agosto, quando gli allenamenti in palestra riprenderanno per affrontare una nuova avventura. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    È l’opposto mancino Fabio Bisi l’ottavo volto nuovo della Tonno Callipo

    Di Redazione È Fabio Bisi, opposto mancino di 27 anni compiuti lo scorso 16 luglio, l’ottavo volto nuovo della Tonno Callipo edizione 2021-2022. Nato a Modena, l’atleta (2 metri di altezza) è reduce da sei stagioni di fila in Serie A2, cinque disputate a Brescia ed una, tre anni orsono, a Potenza Picena. Giocatore molto tecnico, astuto nel piazzare la palla, dispone di una varietà di colpi che torneranno molto utili alla squadra giallorossa. Cresciuto nel vivaio di Modena, si è ritrovato con i ‘canarini’ ancora 17enne inserito in squadra soprattutto per completare l’organico ed ovviare all’assenza di qualche giocatore senjor. Ecco quindi che la chiamata del Club vibonese rappresenta l’occasione per l’esordio vero e proprio in Superlega e può dirsi che l’opposto modenese arriva nell’Olimpo del volley nel momento di maggiore maturità, tecnica e personale. L’enorme bagaglio accumulato in A2 lo rende di fatto uno specialista della seconda serie nazionale e dunque più che pronto a confermarsi anche nel massimo campionato di pallavolo. Bisi nei sei anni di A2 è sempre andato in triplice cifra, per la bellezza complessiva di ben 2398 punti in 142 partite e 543 set giocati. Quest’anno con i 389 punti (5° nella classifica finale degli schiacciatori) realizzati, di cui 29 ace e 330 in attacco, oltre a 30 muri, ha trascinato il suo Brescia alla finale-promozione per la A1 contro Taranto. Dopo aver superato Siena in semifinale, Bisi e compagni si sono arresi in tre partite al Taranto, dando così il lasciapassare ai pugliesi per il ritorno in Superlega. Delle sei stagioni in A2 quella più prolifica per Fabio è stata la seconda a Brescia, quando realizzò ben 484 punti, disputando anche il maggior numero di set, ben 106, di tutto il suo percorso in A2. CARRIERA Fabio Bisi inizia a giocare nella sua Emilia Romagna, in particolare tra i più promettenti del vivaio gialloblù di Modena dove il mancino viene aggregato per due stagioni alla prima squadra. Nella prima aveva appena compiuto 17 anni e viene inserito nel gruppo a partire dal mese di dicembre del 2011. Anche nella seconda l’intento è stato quello di fare affidamento sul giovane opposto mancino per rendere più completi gli allenamenti settimanali. Due annate che serviranno ad accrescere l’esperienza sul campo, soprattutto dopo essere stato a contatto con i big della prima squadra. Nel 2011 a Modena ci sono atleti del calibro di Anderson (reduce proprio dall’annata di Vibo), Esko, Manià, Kooy, Sala, Casoli e diversi altri, con allenatore Bagnoli; l’anno successivo Kovacevic, Deroo, Molteni, Quesque con in panchina Lorenzetti. Da lì in poi per Bisi cresce l’esigenza di iniziare a giocare e così ecco le prime due annate a Brescia in A2, realizzando 367 punti nella prima e 484 nella seconda che sarà poi il suo best score di tutte le annate in A2. Bisi passa poi a Potenza Picena nel 2017-2018, qui registra la sua seconda migliore prestazione con 459 punti. Quindi il ritorno per altre tre stagioni di fila a Brescia: in sequenza realizza 443, 256 e 389 punti. PASSIONI Non solo volley per l’opposto emiliano che coltiva anche altri interessi. È impegnato a completare gli studi universitari a Modena per la triennale di Economia e Finanza con l’obiettivo di conseguire la laurea ed avere una scelta lavorativa in più nel dopo-pallavolo. E poi stravede per il suo cane, un labrador color cioccolato di nome Gin come il distillato. “Lo avevo adottato quando ero al Potenza Picena – racconta – ed è stato tutto l’anno con me. A Brescia invece non l’ho potuto portare e l’ho lasciato in affidamento ai miei genitori, ora il problema – sorride – è che ormai è praticamente impossibile separarli. Si sono talmente affezionati che mi hanno chiesto di farlo rimanere con loro a Modena. La mia fortuna è poterlo riabbracciare quando torno a casa, ormai il suo padrone è diventato mio padre ed io sono il vice”. DICHIARAZIONI Il lungo percorso fatto di 142 partite e 543 set giocati in A2 porterà dunque Fabio Bisi a misurarsi finalmente in Superlega, e lo farà proprio con la Tonno Callipo. La gavetta inizia da una delle patrie del volley, Modena, che Bisi ricorda così. “Nei due anni lì ho solo dato una mano. Questa sarebbe la mia prima vera stagione in un roster ufficiale di A1 e sono felice che sia quello della Tonno Callipo: so che Vibo è una piazza storica, molto importante e con tanti anni di militanza in A1. Ci ho giocato da avversario solo una volta, in A2, quindi conosco poco di quella che è la sua storia. Però sono curioso di imparare tutto quello che c’è dietro a questa grande società e mi aspetto un anno sorprendente”. Una lunga ‘gavetta’ in A2 utile per maturare ed affinare esperienze, Bisi indica l’annata più bella. “Con così tante stagioni sulle spalle ormai sono diventato un giocatore esperto di A2. Adesso ritorno in una serie in cui di fatto non ho mai giocato, ed in una squadra in cui sarò uno degli esordienti nella massima serie. Ricordo con molto piacere l’ultima stagione, perché è stata alquanto rocambolesca: siamo riusciti ad arrivare in finale play off contro Taranto, ma purtroppo ci è mancata la vittoria. È stata un’annata veramente fantastica anche se molto particolare: soprattutto per tutta la questione-covid e l’assenza di pubblico”. Su come si immagina la prossima di stagione Bisi ammette sinceramente: “So che anche quest’anno il livello sarà altissimo quindi ancora più stimolante. Anche il ritorno dei tifosi al Palazzetto sarà una nota molto positiva”. A dare qualche referenza a Bisi sul Club giallorosso è stato l’ex Cisolla: “Ciso con cui ho giocato tanti anni a Brescia mi ha parlato sempre molto bene della Tonno Callipo descrivendola come una società organizzatissima, molto puntuale e che si avvale di bravi professionisti. Diciamo che è un’opinione diffusa tra i giocatori che sono transitati da Vibo e anche da parte di chi ci ha giocato da avversario”. Interlocutorio sulle aspettative, in un ambiente che sarà per lui tutto nuovo sia come categoria che come posizione geografica, essendo la sua prima volta al Sud. “Ad essere sincero non saprei cosa mi riserva il prossimo futuro, tra l’altro senza neanche conoscere i compagni, né la società essendo proprio il mio primo anno in A1. Sono però convinto che da parte mia porterò tutta l’esperienza accumulata in questi anni, la mia sicurezza e tranquillità su certi aspetti che penso possano essere d’aiuto al gruppo. Anche se credo che quest’anno apprenderò più cose di quello che riuscirò a dare: la differenza dal punto di vista tecnico tra A2 e Superlega è evidente, il livello sarà molto più alto, ma il mio obiettivo è comunque di rendermi utile alla causa giallorossa”. Sulla Callipo che si sta costruendo Bisi individua un aspetto sicuramente fondamentale. “Molti saremo ‘nuovi’ visto che finora i riconfermati sono Rizzo e Saitta, per cui sarà molto importante il lavoro del periodo di preparazione pre-season in modo da cercare l’unione ed il giusto assemblaggio in palestra. Saranno questi i punti di forza su cui fare leva per essere artefici di un buon campionato”. Un passaggio anche sul tecnico Baldovin. “Me ne ha parlato Scanferla e si è espresso in toni entusiastici. Lo ha avuto come allenatore a Padova e lo ha definito un gran lavoratore, molto bravo, che ti dà la possibilità di crescere molto tecnicamente. Quindi non vedo l’ora di potermi allenare con lui per imparare al meglio tutti i trucchi del mestiere della Superlega”. Infine, pur se Bisi non si sente di fare promesse, non può mancare invece un pensiero sulla calorosa piazza di Vibo, tra le più appassionate della Superlega. “Non avendo ancora visto la squadra non me la sento di fare pronostici, però sicuramente prometto che ci metteremo grande impegno. Lo faremo sia negli allenamenti che nelle partite. Lo meritano anche i tifosi che è riconosciuto quanto tengano alla squadra. Nella buona e nella cattiva sorte non hanno mai fatto mancare il loro sostegno”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tonno Callipo, reparto schiacciatori al completo con l’arrivo di Alberto Nicotra

    Di Redazione La Tonno Callipo aggiunge un altro tassello al mosaico giallorosso: si tratta del giovane e promettente Alberto Nicotra che porta entusiasmo e voglia di emergere nella truppa di Valerio Baldovin in un reparto, quello degli schiacciatori, che conta sui navigati ed esperti Borges, Douglas e Basic. Siciliano di Catania, Nicotra (195 cm) compirà 19 anni il prossimo 23 settembre e ha sempre giocato nella sua Sicilia tra B e C, con qualche apparizione la scorsa stagione in A3. Per Nicotra può ben dirsi che il sogno diventa realtà: si presenta per lui infatti l’opportunità di aggregarsi ad un gruppo di atleti talentuosi, affermati e titolati da prendere come esempio per la prosecuzione della sua carriera agonistica. Nicotra, mancino, è un giocatore abile in tutti i fondamentali: dotato di spiccata manualità, possiede anche una qualità non comune tra i suoi coetanei, ovvero una personalità ben definita. Lo ha dimostrato soprattutto negli ultimi 2-3 anni in cui, oltre a risultare spesso il top scorer dei suoi, è stato spesso quel giocatore che si è caricato la squadra sulle spalle, risolvendo sovente le situazioni più delicate. Dunque un elemento interessante che sicuramente ha ampi margini di miglioramento e che potrà crescere sotto gli occhi attenti del tecnico Valerio Baldovin da sempre capace di saper valorizzare i giovani prospetti. Ecco quindi che Nicotra intanto tornerà utile per mantenere alto il livello nel lavoro settimanale e se dovesse presentarsi l’occasione in gara siamo certi che non se la farà sfuggire. Lo schiacciatore siculo è riuscito nell’intento tanto sperato di abbracciare la Superlega poco più che maggiorenne. Ovviamente il giovanissimo attaccante è consapevole che il raggiunto Olimpo del volley deve rappresentare solo un punto di partenza e non un traguardo. Lavorare sodo è l’imperativo categorico, cercando di mostrare capacità e talento in modo da confermarsi nell’èlite del volley. È bene aggiungere che il pubblico della Tonno Callipo ha già avuto modo di apprezzare le qualità tecniche di Alberto Nicotra. Nelle scorse settimane infatti, lo schiacciatore mancino ha impressionato per potenza, elevazione, tecnica ed intelligenza tattica nelle recenti Finali Interregionali Under 19 giocate a Vibo. Nelle fila della Roomy Saturnia Catania, Nicotra si è distinto proprio contro la Callipo (battuta 3-2 in gara-1) realizzando quale best scorer ben 26 punti, oltre che poi ripetendosi anche in gara-3 contro Castellana, accedendo così alle Finali Nazionali di Fano nello scorso weekend. Altra occasione di vederlo all’opera poi, è stata nel campionato di Serie B, Nicotra aveva mostrato grandi qualità nei match contro Vibo come anche nell’arco di tutto il campionato. Insomma arriverà in casa-Callipo un ottimo prospetto annotato già da qualche mese sul proprio taccuino dal ds Ninni De Nicolo che ha intravisto in Nicotra caratteristiche tecniche al di sopra della media. CARRIERA Alberto Nicotra è unanimemente riconosciuto dagli addetti ai lavori quel che si dice un ‘pallavolista promettente’. Il primo approccio del mancino siciliano è stato con il calcio e all’età di 5 anni sembrava proprio essere destinato a dare spettacolo sul rettangolo verde. Invece forse l’influsso positivo e benefico di papà Isidoro, scomparso nel 2016, lo ha indirizzato verso la pallavolo, disciplina dove sta egualmente dimostrando di avere numeri e doti per imporsi. Compie tutta la trafila nella società che lo ha cresciuto ancora adolescente, la Pallavolo Roomy Catania. Dopo qualche stagione arriva la chiamata, appena 16enne, dalla Papiro Volley Fiumefreddo: un torneo in B che ha forgiato il giovanissimo Nicotra, iniziando a fornirgli rudimenti e prime esperienze agonistiche di un certo livello. Quindi nel 2019 il ritorno alla casa madre della Roomy in C, per poi salire in Serie A3 la scorsa stagione all’Aci Castello. Insomma Nicotra porta con sé esperienze formative importanti per la sua giovane età, che adesso si rafforzeranno ancor di più con l’approdo in Superlega con la maglia di Vibo Valentia. Alla Tonno Callipo, società storicamente attenta alle giovani promesse, troverà accoglienza, disponibilità e soprattutto quell’ambiente familiare necessario per far sentire i più giovani a proprio agio. DICHIARAZIONI  Nelle sue prime parole a tinte giallorosse si dice impaziente di iniziare la nuova avventura da sogno in Superlega: “L’adrenalina per il fatto di approdare in A1 – ammette subito Nicotra – non mi fa dormire la notte. Solo il pensiero mi fa venire la pelle d’oca perché questo passo per me significa una grande svolta. Rappresenta un traguardo ma anche un nuovo inizio che mi stimola a dare il massimo e a continuare a progredire, andare avanti e migliorare perché non si finisce mai di imparare”. Tra i vari tornei disputati finora, probabilmente quello in serie B è stato il più importante. “Certamente quella stagione – concorda Nicotra – mi ha aiutato molto permettendomi di maturare a livello caratteriale e tecnico. Tutto è iniziato con una piccola società di Calatabiano, poi sono stato visionato dal tecnico Giovanni Barbagallo che ha deciso di portarmi con lui nella Roomy. Da lì poi sono passati sei anni con importanti esperienze in campo e ora eccomi qui a dover dimostrare il mio valore in Superlega”. Idee chiare sui propositi personali per la stagione a Vibo e sull’ambiente che troverà. “Cercherò di dare il massimo e spero anche di potermi divertire: sono consapevole che mi viene data una grande occasione ed ovviamente non voglio sprecarla. Affrontando la squadra di Serie B quest’anno mi sono reso conto che la società ripone molta fiducia nei giovani”. A Vibo troverà il conterraneo nonché capitano Davide Saitta. “Ovviamente lo conosco anche se abbiamo parlato poche volte. Per me sarà una figura importante ed esperta a cui appoggiarmi se ne avrò bisogno”. Su chi è stato importante per questo suo percorso fino alla Superlega, Nicotra spiega: “Non mi sento di dare il merito tutto ad una persona, questo traguardo è stato possibile grazie al lavoro dei miei compagni, del mio allenatore e di tutti quelli che mi sono stati vicini nelle varie stagioni”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO