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    Le pagelle della sconfitta: Egonu come Godot. De Gennaro l’unica da 7

    Di Alessandro Garotta Come nei peggiori incubi. Una bruttissima Italia viene annichilita dalla Serbia ed eliminata dal torneo di volley femminile delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per la formazione allenata da Davide Mazzanti, la delusione è grandissima: partita con il chiaro obiettivo di conquistare una medaglia a cinque cerchi, ha dovuto abbandonare i sogni di gloria già nella prima partita a eliminazione diretta. Eppure, preoccupanti segnali erano già arrivati dalle ultime due partite del girone eliminatorie, perse in malo modo con Cina e Usa, dopo aver dominato nelle prime tre Russia, Turchia e Argentina. Veniamo quindi alle pagelle delle giocatrici per valutare il loro percorso nella rassegna olimpica. Paola Egonu voto 5. La delusione è un sentimento di secondo livello, figlio dell’aspettativa, che è una categoria dello spirito per definizione soggettiva. Se però nei nostri sogni magari aspettiamo Godot, a Tokyo aspettavamo l’opposta azzurra. E lei non è arrivata. Un po’ perché la sua intesa con Malinov sembra abbia fatto passi indietro, un po’ perché probabilmente la condizione di forma non è più quella di qualche mese fa, fatto sta che il suo 4% di efficienza in attacco di mercoledì è decisivo per sancire l’uscita di scena dell’Italia ai quarti. Ma a pesare sulle sue prestazioni è soprattutto il numero complessivo di errori (78 di cui 19 in battuta). Comunque nessun dramma: non basta un’Olimpiade deludente a poter mettere in discussione lo spessore del talento di Paola.  Ofelia Malinov voto 5. Dopo il Mondiale 2018 la nostra palleggiatrice non è più riuscita a replicare prestazioni di spessore, almeno in nazionale. Forse ci eravamo illusi che potesse scavalcare qualche gradino nel processo di crescita, invece sbatte il muso contro una pallavolo d’alto livello non semplice da raggiungere. In questo torneo olimpico cerca fin dall’inizio di velocizzare il gioco, forse anche troppo, visto che spesso i suoi palloni non sono facili da gestire per i posti-4. Con le centrali va anche peggio, dato che difficilmente riescono a fare la differenza in attacco.  Alessia Orro voto 6. Quando viene chiamata in causa, offre un contributo tutto sommato positivo, cercando di servire palloni puliti alle compagne. Ci prova anche contro la Serbia, anche se in questo caso le avversarie spesso leggono in anticipo le sue traiettorie e, alla fine, le percentuali della squadra in fase offensiva rimangono piuttosto basse.   Elena Pietrini voto 6. Quando tutto fila liscio dà l’impressione di essere un buon fattore per l’Italia con la varietà di colpi che si ritrova in attacco, ma quando il gioco si fa duro troppo spesso fatica a mettere la palla a terra denotando assenza di killer instinct. Nel complesso è comunque un’Olimpiade sufficiente per la nostra giovane schiacciatrice (51 punti con il 26,6% di efficienza in fase offensiva e il 50,4% di ricezione positiva). Miriam Sylla voto 5. L’infortunio sofferto in una delle amichevoli preolimpiche ne mina la condizione fisica e mentale, trasformandola da posto-4 titolare a giocatrice-spogliatoio a Tokyo. Quando viene chiamata in causa, non trova mai ritmo e continuità: paga grosse difficoltà nei fondamentali di seconda linea e il suo gioco ne risente (19 punti e tanti errori in ricezione).  Caterina Bosetti voto 6,5. Nelle prime partite fa tutto alla perfezione: batte, riceve, attacca e mura con un margine di errore veramente ridotto, dimostrando completezza, attitudine e carattere. Purtroppo nel momento della verità, almeno sotto il profilo dell’importanza della posta in palio, stecca in maniera abbastanza clamorosa; è sembrato quasi irreale vederla annaspare in quel modo contro la Serbia (nel complesso 60 punti, 6 stampate vincenti, il 19,8% di efficienza in fase offensiva e il 71,0% di ricezione positiva).   Indre Sorokaite s.v. In campo solo per alcuni scambi, mette a referto un ace ma anche 5 errori al servizio.  Anna Danesi voto 6. La palla tesa che le viene servita non sempre riesce a creare preoccupazioni alla gabbia muro-difesa avversaria (solo 15 punti in attacco). D’altronde, man mano che cresce il livello di organizzazione delle rivali, si trovano schiacciatrici che mettono le mani sul pallone e centrali velocissime nel raddoppio, quindi urge trovare il modo di restituire efficacia a quel colpo. Nonostante queste criticità, Anna riesce a rendersi utile a muro portando in dote 14 punti nel fondamentale.  Sarah Fahr voto 6. Tutto lasciava immaginare cose pirotecniche dopo un debutto con i fiocchi in cui la nostra giovane posto-3 sciorina talento e solidità, senza farsi intimorire dal massimo palcoscenico internazionale (9 punti con il 50% in attacco e 4 stampate contro la Russia). Tuttavia, dalla sfida contro la Cina il suo rendimento cala: fatica a prendere il ritmo contro le attaccanti avversarie che la mettono costantemente in difficoltà.  Cristina Chirichella voto 5,5. I suoi ingressi dalla panchina non portano alcuna risorsa in più alla squadra, nonostante un atteggiamento positivo: si dimostra sempre grintosa, prova a bucare le avversarie in primo tempo, ma trovare la marcia in più è davvero complicato così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete (alla fine sigla 10 punti di cui 3 muri).  Raphaela Folie s.v. Troppo poco tempo in campo per essere giudicata. Però, quando fa il suo ingresso contro l’Argentina si dimostra sontuosa in attacco e a muro (3).  Monica De Gennaro voto 7. Prestazioni di grande sostanza per il libero campano, che chiude il torneo olimpico con il 70% di ricezione perfetta e se l’Italia tiene abbastanza bene in questo fondamentale è sicuramente merito anche suo. In difesa ci mette la solita determinazione, salvando diversi palloni che favoriscono le rigiocate delle azzurre. Davide Mazzanti voto 4,5. Il cammino della nazionale femminile a Tokyo è tutt’altro che brillante. Vero che si trovava nel cosiddetto girone di ferro dal quale esce indenne, è altresì vero che alle prime tre vittorie convincenti fanno seguito le deludenti prove contro Cina e Stati Uniti, e soprattutto l’eliminazione contro la Serbia. Inevitabilmente sul banco degli imputati finisce il Commissario Tecnico, le cui scelte fin dalle convocazioni hanno lasciato diverse perplessità. Perché, ad esempio, portare una quarta centrale al posto di una ricettrice che avrebbe potuto dare maggior sostanza alla seconda linea in caso di necessità? E ancora, i black out improvvisi, la mancanza di un piano B, i cambi tardivi o spesso sbagliati. O ancora Egonu messa nelle condizioni di brillare solo a intermittenza, complice una forma non ottimale e un gioco troppo spinto ed esasperato. Ora testa ai Campionati Europei, dove non ci possiamo permettere altri passi falsi.  LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi femminili, Australia e USA accedono alla finalissima per l’oro

    Di Redazione Australia e USA accedono alla finalissima di Tokyo 2020 nel torneo di beach volley. Le semifinali che si sono disputate questa notte, ora italiana, hanno visto entrambi i match chiudersi con il risultato secco di 2-0. Tra Svizzera e USA si può dire non ci sia stata storia: 21-12 e 21-11 i parziali in favore delle stelle e strisce Ross e Klineman. Verge-Depre e la compagna Heidrich scenderanno in campo domani contro la coppia Graudina-Kravcenoka per cercare di portare a casa la medaglia di bronzo. Graudina-Kravcenoka che portano ai vantaggi le australiane Artacho-Clancy nel primo set (21-23), ma perdono energie nel secondo (13-21). PROGRAMMA FINALE Artacho-Clancy / Ross-Klineman 7 agosto ore 03.00 italiane Graudina-Kravcenoka / Verge-Depre-Heidrich 7 agosto ore 04.30 italiane (Fonte: Fivb) LEGGI TUTTO

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    Tokyo, è la Russia la prima finalista del torneo maschile: 3-1 sul Brasile

    Di Redazione La Russia (ROC) di Sammelvuo accede alla finale del torneo maschile a Tokyo 2020. Non riesce, infatti, l’impresa del Brasile che vince brillantemente il primo set, per poi perdere concentrazione e gara, lasciando ai russi campo libero. Il tabellino premia il russo Mikhaylov, con 22 punti. Segue il brasiliano Leal con 18 e di nuovo il russo Kliuka con 13. Alle 14, ore italiane, scendono in campo le altre due semifinaliste, Francia e Argentina, per conquistare l’ultimo posto rimasto libero per puntare all’oro olimpico in questa edizione. Brasile-Russia 1-3 (25-18, 21-25, 24-26, 23-25) Brasile: Rezende (3), De Souza (11), Leal (18), De Souza M. (9), Correia (1), Saatkamp (13), Souza (10), souza A. (2), Hoss, Borgesa Almeida, Gil Kreling, Santos. All. Dal Zotto Russia: Podlesnykh (6), Volvich (2), Volkov (7), Iakovlev (12), Pankov (2), Mikhaylov (22), Kliuka (15), Kurkaev (2), Golubev, Kobzar. N.E. Bogdan, Poletaev. All. Sammelvuo (Fonte: Fivb) LEGGI TUTTO

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    Sylla: “Non ha funzionato niente”. Malinov: “Non smettete di credere in noi, ci rialzeremo”

    Di Redazione C’è comprensibile rammarico, ma anche voglia di riscatto, nelle parole delle ragazze della Nazionale italiana. La dolorosa sconfitta che la Serbia ha inflitto loro nei quarti di finale segna l’eliminazione dal torneo olimpico e la fine del sogno medaglia. Adesso la squadra vuole e deve riprendersi in vista del Campionato Europeo, dove si attende una pallavolo migliore di quella vista in campo oggi. MYRIAM SYLLA: “Ho poco da dire perché il risultato parla da sé, ci è mancato qualcosa ma non sappiamo cosa, perché altrimenti avremmo cercato di rimediare. Siamo scese in campo convinte che questa potesse essere la partita della svolta e, invece, non è andata bene. Non ha funzionato niente stasera”. ELENA PIETRINI: “Sono molto dispiaciuta per il risultato, perché ci abbiamo sempre creduto. In tutti i set abbiamo accusato un calo e contro la Serbia non te lo puoi permettere. Bisogna fare i complimenti a loro. Potevamo fare di più nel primo set, invece quelle occasioni sprecate hanno pesato sul resto del nostro match”. CRISTINA CHIRICHELLA: “C’è delusione e rammarico per questa sconfitta, potevamo fare sicuramente meglio e dovevamo credere di più in noi stesse. Dopo un buon avvio di torneo penso che noi abbiamo perso il ritmo, mentre le altre formazioni sono cresciute. Anche oggi il nostro gioco non è stato continuo, troppi sono stati gli errori commessi. In un’Olimpiade le partite importanti sono dai quarti in poi, bisogna battere tutte le avversarie”. OFELIA MALINOV: “C’è poco da dire, dispiace a tutte uscire in questa maniera dal torneo olimpico. A capitolo chiuso sono tante le cose che si potevano meglio, il gruppo però c’ha creduto sempre, anche se non siamo riuscite a far vedere la nostra pallavolo. Non è una scusa ma siamo una squadra giovane e mi piace pensare che questa sia un’esperienza dalla quale acquisire forza per il futuro. Vorrei solo chiedere alla gente di continuare ad avere fiducia in noi, perché adesso ci fa tanto male, ma ce la metteremo tutta per rialzarci”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Brasile elimina la Russia 3-1. Serbia-USA e Brasile-Corea del Sud le semifinali

    Di Redazione Le Big four delle Olimpiadi femminili sono al completo: il Brasile ha spento il sogno della Russia (ROC), battendola per 3-1 (23-25, 25-21, 25-19, 25-22) nell’ultimo quarto di finale in programma. Non bastano, infatti, i 20 punti di Federovtseva, best scorer della partita, per fermare la grinta delle verdeoro. La squadra di coach Guimaraes se la vedrà con la Corea del Sud di coach Lavarini nella semifinale in programma il 6 agosto. La seconda semifinale sarà invece tra USA e Serbia. PROGRAMMA SEMIFINALI Serbia-USA 6 agosto ore 06.00 italiane Brasile-Corea del Sud 6 agosto ore 14.00 italiane LEGGI TUTTO

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    Tokyo, la maledizione dei quarti di finale continua: eliminata la coppia Lupo-Nicolai

    Di Redazione Un’altra eliminazione azzurra in queste Olimpiadi 2020. Dopo le Italvolley femminile e maschile indoor, anche la coppia azzurra Lupo-Nicolai lascia il torneo iridato ai quarti di finale. Daniele Lupo e Paolo Nicolai non hanno trovato il giusto ritmo davanti alla coppia del Qatar Cherif-Ahmed, che si è imposta per 2-0 (21-17, 23-21) e ha strappato il pass per le semifinali. Semifinali che giocheranno contro la coppia Krasilnikov-Stoyanovskiy, in programma domani alle ore 15.00 italiane. L’altra semifinale sarà tra i norvegesi Mol e Sorum e i lettoni Plavins-Tocs che hanno battuto i campioni in carica del Brasile. Delusione cocente per i verdeoro: fuori ai quarti di finale per la prima volta dal 1996. Lupo-Nicolai / Cherif-Ahmed 0-2 (17-21, 21-23) PROGRAMMA SEMIFINALI Mol-Sorum / Plavins-Tocs 5 agosto ore 14.00 Cherif-Ahmed / Krasilnikov-Stoyanovskiy 5 agosto ore 15.00 LEGGI TUTTO

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    Mazzanti: “Noi come Tamberi. Dopo l’infortunio, via il gesso verso l’Europeo”

    Di Redazione L’Italia di coach Mazzanti interrompe il proprio percorso olimpico con una pesante sconfitta subìta dalle Campionesse del mondo della Serbia. Un 3-0 netto, con le azzurre in confusione che non sono riuscite ad imporre il loro gioco, che conferma la maledizione italiana del non aver mai superato i quarti di finale nelle Olimpiadi femminili. Le parole del ct Mazzanti: “Questa è un’eliminazione dolorosa, avevo la sensazione che potevamo stare vicini a loro e giocarcela. Con il passare della partita, invece, ha fatto la differenza la fase battuta-ricezione: molto della nostra sconfitta penso dipenda da quello. Ci hanno messo in grossa difficoltà con il servizio, mentre noi al contrario non ce l’abbiamo fatta. Quando la Serbia gioca poi con palla sulla rete, diventa complicatissimo gestire il match. Dobbiamo tenerci stretto il dolore di quest’Olimpiade, penso che questo sia come una sorta d’infortunio: pensavo per esempio a Tamberi prima dei Giochi di Rio. Certo noi non abbiamo infortuni dal punto di vista fisico, però abbiamo queste cadute che fanno male e adesso dovremo toglierci “il gesso” e ripartire subito perché ci aspetta il Campionato Europeo. Sarà importante capire gli aspetti su cui lavorare, perché alcune cose che credevo venissero fuori in quest’Olimpiade non si sono viste. Il rammarico di aver immaginato un’Italia diversa e purtroppo non siamo mai state in grado di far vedere la pallavolo di cui siamo capaci. Mi dispiace tantissimo uscire dall’Olimpiade anche per il nostro intero movimento, perché sono convinto che quello che fa la Nazionale ha delle ricadute importanti. Ieri sono usciti i ragazzi, oggi noi, un vero peccato perché la pallavolo italiana si nutre dei nostri risultati. Io sono convinto che questo gruppo abbia ancora tanto da raccontare e vogliamo superare questa delusione il prima possibile”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Disastro Italia: la Serbia spicca il volo, le azzurre stanno a guardare

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] La Nazionale italiana di coach Mazzanti saluta le Olimpiadi ancora ai quarti di finale: la maledizione continua. Boskovic contro Egonu. Italia contro Serbia. Le Campionesse del mondo travolgono le azzurre in tre parziali. Boskovic, braccio devastante da 24 punti, e compagne ingranano la marcia fin dal primo set, dimostrando tutta la loro grinta. Dall’altra parte della rete, un’Italia spenta, disordinata. Troppi errori delle azzurre, un blackout lungo tutti e tre i set che servono alla Serbia per strappare il pass e accedere alla semifinale delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Termina qua il percorso dell’Italvolley femminile a Tokyo 2020, dopo l’eliminazione ai quarti anche della Nazionale maschile. Dal sogno olimpico del gradino più alto del podio, da essere favorite per l’oro a uscire ai quarti di finale. Avversario di tutto rispetto, ma l’Italia non è scesa in campo. Serbia-Italia 3-0 (25-21, 25-14, 25-21) Serbia: Busa (5), Popovic (6), Ognjenovic (4), Rasic (10), Boskovic (24), Milenkovic (6), Popovic S. N.E. Mirkovic, Mihajlovic, Bjelica, Aleksic, Blagojevic. All. Terzic Italia: Malinov (1), Folie (2), Orro (1), Bosetti (6), Chirichella (1), Danesi (6), Fahr (2), Pietrini (7), Egonu (16), de Gennaro, Sorokaite, Sylla. All. Mazzanti LEGGI TUTTO