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    La lista di Blengini per la VNL. Alle Olimpiadi “obiettivo medaglia”

    Di Eugenio Peralta Dopo Mazzanti è la volta di Gianlorenzo Blengini: il CT della nazionale maschile ha presentato oggi i programmi degli azzurri per l’estate 2021. Come per la squadra femminile, anche in questo caso il gruppo sarà diviso in due, anche se meno rigidamente: 16 giocatori disputeranno la VNL a Rimini e altri 14 continueranno a prepararsi nel corso di tre collegiali tra Roma e Cavalese. A fine giugno verranno poi selezionati tra i due gruppi i 14-16 giocatori da cui usciranno i 12 “fortunati” che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo. Della doppia lista non farà parte Fabio Ricci, escluso in extremis dal gruppo per un problema medico, su cui per ora non si conoscono altri dettagli. Daniele Lavia e Marco Vitelli, inizialmente fuori dall’elenco per la Volleyball Nations League, verranno inseriti nel gruppo nell’unica “finestra” consentita dal regolamento della competizione, l’8 giugno. “La nostra priorità sono evidentemente i Giochi – dice Blengini – intorno ai quali ruota la prenotazione di ciò che avviene prima, cioè la VNL ma anche la preparazione e i collegiali. Ringrazio la Federazione perché mi dà la possibilità di lavorare con due gruppi, su cui certamente non tutti i miei colleghi possono contare. La divisione non è definitiva: il gruppo è diviso in due funzionalmente alle esigenze che l’uno o l’altro giocatore hanno. Voglio dire che i giocatori che andranno alla VNL non hanno meno chance di essere coinvolti per le Olimpiadi: alcuni la faranno perché ritengo che abbiano bisogno di giocare più partite per dare un contributo alla causa olimpica. Ovviamente sarei ipocrita se dicessi che tutti partono dalle stesse possibilità, alcuni sono quasi certi di andare a Tokyo“. Ecco la lista dei 16 giocatori per la VNL di Rimini:Palleggiatori: 15 Riccardo Sbertoli, 21 Luca Spirito.Opposti: 20 Gabriele Nelli, 23 Giulio Pinali.Centrali: 12 Roberto Russo, 11 Gianluca Galassi, 26 Lorenzo Cortesia, 30 Leandro Mosca.Schiacciatori: 18 Alessandro Michieletto, 28 Francesco Recine, 29 Mattia Bottolo, 24 Oreste Cavuto, 1 Davide Gardini.Liberi: 7 Fabio Balaso, 31 Filippo Federici, 27 Leonardo Scanferla.L’allenatore, come già annunciato, sarà Antonio Valentini, assistito da Francesco Mattioli; scoutman Alessandro Zaroli, preparatore atletico Pasquale Libero Piraino, fisioterapista Federico Aoli, medico Fabio Marzilli e team manager Samuele Papi. La fascia di capitano sarà affidata a Riccardo Sbertoli, uno dei giocatori che Blengini terrà particolarmente d’occhio: “È fondamentale che alcuni giocatori come lui, Nelli, Russo, Balaso giochino qualche partita in più a livello internazionale. Il sestetto che ho in testa è Sbertoli-Nelli, Russo-Galassi, Balaso libero, e Michieletto schiacciatore con uno tra Recine, Bottolo e Cavuto. Poi ovviamente dal loro rendimento dipenderà quanto giocheranno, non c’è nessuno che ha il posto assicurato anche se gioca male. L’obiettivo resta quello di vincere più partite possibili“. Il secondo gruppo, che sarà al lavoro a Roma fino al 20 maggio e dal 22 al 31 del mese e poi a Cavalese dal 15 al 26 giugno, è così composto:Palleggiatori: Simone Giannelli, Davide Saitta.Opposti: Ivan Zaytsev, Luca Vettori.Schiacciatori: Osmany Juantorena, Jiri Kovar, Filippo Lanza, Oleg Antonov, Daniele Lavia*.Centrali: Matteo Piano, Simone Anzani, Daniele Mazzone, Marco Vitelli*.Libero: Massimo Colaci.Al fianco di Blengini ci saranno l’assistente allenatore Giacomo Tomasello, lo scoutman Fabio Dalla Fina, il preparatore atletico Alberto Di Mario, i fisioterapisti Davide Lama e Sebastiano Cencini, il medico Piero Benelli e il team manager Giacomo Giretto. “Per questi giocatori – spiega il CT – ho ritenuto che fosse più funzionale un periodo di riposo più strutturato, dopo una stagione così lunga. Il percorso migliore per loro è lavorare con continuità per un tempo più prolungato, con meno necessità di giocare partite a livello internazionale. Le incognite che riguardano la VNL, e mi riferisco alla disponibilità di campi, palestre e sale pesi per gli allenamenti, hanno contribuito a farmi prendere la decisione di non coinvolgerli nemmeno parzialmente nella manifestazione“. Blengini parla anche di due rientri eccellenti in azzurro: “Con Jiri Kovar era una decisione condivisa da tempo. Nelle precedenti convocazioni era rimasto fuori non per sua volontà, ma perché le condizioni fisiche non gli permettevano di partecipare. Per Luca Vettori il discorso è completamente diverso: lui aveva fatto scelte diverse, ma io credo di avere la responsabilità di coinvolgere i giocatori che possono garantire alla squadra il miglior rendimento possibile, al di là dell’anagrafe, dell’esperienza e di tutte le altre considerazioni“. Il programma di lavoro prevederà anche un certo numero di amichevoli (probabilmente 5), anche se Blengini specifica che “non è stato facile reperire nazionali disponibili, ad esempio sono saltate alcune gare con l’Olanda perché è stata richiamata in VNL“. Gli azzurri disputeranno tre test match con la Tunisia nel corso del secondo collegiale, mentre nel quadro del terzo sono in fase di organizzazione altre due partite. Altre due amichevoli, una delle quali contro la Francia, si disputeranno direttamente a Tokyo prima dei Giochi. Sulle Olimpiadi il commissario tecnico non ha dubbi: “L’obiettivo è la medaglia“. Qualche certezza in più riguarda la composizione della rosa per Tokyo: “Credo che non avrò il dubbio sui 3 centrali, il tema sarà piuttosto se portare due liberi o 4 schiacciatori di ruolo. Credo molto che l’Olimpiade sia un torneo in cui avere dei cambi specifici e fissi possa essere funzionale: un cambio in battuta, a muro, o appunto in seconda linea se la squadra ne ha bisogno può essere la chiave“. “Non ho paura – aggiunge Blengini – di presentarmi alle Olimpiadi senza aver prima giocato partite importanti. I nostri sono giocatori che hanno una grande esperienza internazionale e la squadra ha un impianto strutturato da tempo, poi vedremo se ci saranno innesti. È chiaro che una scelta ideale non esiste, bisognava prendere una decisione: ci sarebbero stati rischi sia nel portarli alla VNL, sia nel lasciarli fuori. Le avversarie? Credo che gli equilibri, sulla carta, saranno gli stessi di due anni fa“. Dopo Tokyo ci saranno i Campionati Europei, e Blengini conferma sostanzialmente che sarà ancora lui a guidare la squadra nella rassegna continentale: “Non ho accordi diversi“. Sulla composizione del gruppo invece spiega: “È ancora presto per definirlo in maniera chiara, ma è evidente che con le Olimpiadi alcuni giocatori chiuderanno il loro percorso in nazionale, almeno per quanto mi riguarda. Gli Europei rappresentano già la prima tappa di un nuovo percorso e credo che la cosa più logica sia ragionare su una squadra più simile possibile a quella che disputerà i Mondiali tra un anno e le Olimpiadi tra altri 3“. Una battuta anche sul successivo passaggio di consegne con il futuro CT Fefè De Giorgi: “Sono assolutamente disponibile al confronto e alla condivisione. Stiamo parlando della nazionale e chi rappresenta il movimento, è per il bene di tutti, e poi con Ferdinando abbiamo un ottimo rapporto“. Blengini parla poi del suo ritorno al lavoro, prima con la Cucine Lube Civitanova e poi con la nazionale, dopo quasi due anni di stop: “Quando ci si ferma così a lungo ci si rende conto che è un po’ come andare in bicicletta. I ritmi si innescano subito, anche perché il lavoro stesso ti dà gli strumenti per organizzare la quotidianità. La Lube? Quando alleni la nazionale pensi alla nazionale e non ad altre cose, e viceversa. Devi essere prima di tutto onesto con te stesso e agire di conseguenza“. Ancora una volta alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente federale Giuseppe Manfredi: “Andiamo a Tokyo per giocarsi le nostre chance. Al di là del fatto che la squadra è abbastanza importante e la stanno preparando molto bene dal punto di vista tecnico e fisico, dobbiamo essere coscienti e consapevoli che siamo l’Italia, abbiamo la nostra storia e la nostra esperienza e quindi lotteremo per essere tra le migliori“. LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi 2020: Menegatti-Orsi Toth a un passo da Tokyo

    Di Redazione Si avvicina la conclusione del processo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo anche per il Beach Volley femminile: con soli due tornei ancora da disputare (a Sochi in Russia e Ostrava in Repubblica Ceca), la FIVB fa il punto sulla corsa ai Giochi. Ottime notizie per Marta Menegatti e Viktoria Orsi-Toth: le azzurre sono al momento l’ultima coppia qualificata tramite il ranking, ma vantano ben 680 punti di vantaggio sulle contendenti più accreditate, le ceche Plesiutschnig-Schutzenhofer, che avrebbero bisogno di andare a medaglia in entrambi i tornei per poter effettuare il sorpasso. La corsa più accesa è invece quella tra le coppie statunitensi, dato che soltanto due formazioni per nazione possono partecipare al torneo olimpico: per gli USA le prime sono ovviamente le numero 2 al mondo (e numero 1 del ranking olimpico) Alix Klineman e April Ross, mentre il secondo slot è occupato da Kerri Walsh Jennings – che sarebbe alla sua quinta Olimpiade – e Brooke Sweat. A inseguire queste ultime ci sono Sarah Sponcil e Kelly Claes, che sono nella top ten mondiale ma, se le qualificazioni finissero oggi, sarebbero escluse dai Giochi per 400 punti: per “salvarle” serve almeno una medaglia tra Sochi e Ostrava, a patto naturalmente che le rivali non facciano altrettanto. Anche un’altra coppia degli USA, Stockman-Kolinske, è ancora matematicamente in gara, ma in questo caso i punti di distacco sono 600 e due le posizioni da recuperare, il che rende l’impresa estremamente complicata. Altre 17 coppie sono invece già certe di partire per Tokyo: Ross-Klineman, Pavan-Humana Paredes, Agatha-Duda, Ana Patricia-Rebecca, Clancy-Artacho del Solar, Bansley-Brandie, Betschart-Huberli, Makroguzova-Kholomina, Kelzer-Meppelink, Heidrich-Vergé Dépré, Wang-Yia, Hermannova-Slukova, Sude-Borger, Kozuch-Ludwig, le due vincitrici del torneo di qualificazione del 2019 Liliana-Elsa e Graudina-Kravcenoka e infine le giapponesi Ishii-Murakami in rappresentanza del paese ospitante. Gli ultimi 5 team qualificati arriveranno infine dalle nazioni vincitrici delle rispettive Continental Cup: la fase finale di quella europea, a cui parteciperà anche l’Italia, si terrà a L’Aia dal 23 al 26 giugno. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Il Brasile presenta le nuove maglie per le Olimpiadi

    Di Redazione La CBV (Confederazione brasiliana) ha presentato ieri le nuove maglie delle nazionali Brasile per le Olimpiadi di Tokyo, realizzate da ASICS. Le nuove divise verdeoro nascono da quattro anni di studi realizzati dall’azienda per conferire alle maglie caratteristiche di elevata traspirabilità, elasticità e vestibilità; in particolare è stata sfruttata la tecnologia Actibreeze per identificare le zone del corpo più soggette all’aumento e alla diminuzione di temperatura, in modo da garantire più equilibrio alla temperatura corporea di giocatori e giocatrici. Dal punto di vista estetico la maglia ha una base gialla con stampe triangolari più chiare e più scure e inserti verdi sul colletto e sulle maniche. Le divise sono anche sostenibili a livello ambientale, essendo realizzate con tessuti vegetali e materiali in poliestere ricavati da abiti riciclati, e una tecnica di tintura che utilizza meno acqua rispetto a quelle convenzionali. Le maglie saranno messe in vendita nel corso della settimana al prezzo di 249,99 real (circa 40 euro). (fonte: Cbv.com.br) LEGGI TUTTO

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    Le scelte di Mazzanti per VNL e Olimpiadi. Miriam Sylla nuovo capitano

    Di Eugenio Peralta Tante novità, qualche sorpresa e un approccio radicalmente diverso alla gestione della stagione internazionale: il CT Davide Mazzanti ha svelato oggi i programmi della nazionale femminile per il 2021. L’allenatore azzurro ha chiarito intanto che le 32 giocatrici convocate saranno divise in due gruppi: uno disputerà la VNL a Rimini (entrando in “bolla” il 21 maggio) e l’altro si preparerà per le Olimpiadi di Tokyo. Nessuna giocatrice del gruppo olimpico parteciperà alla Volleyball Nations League, mentre è possibile che una o più atlete del primo gruppo vengano selezionate per i Giochi. L’altra notizia è la nomina di Miriam Sylla come capitano al posto di Cristina Chirichella, che Mazzanti ha spiegato così: “Ho in mente l’idea di portare 3 centrali a Tokyo, e visto il livello delle giocatrici a disposizione ho chiesto a Cristina il sacrificio di rinunciare alla fascia, per dare a tutte le centrali la possibilità di esprimersi al meglio partendo dallo stesso piano, e a me di scegliere basandomi solo sui valori che l’estate mi suggerirà. Questo non toglie nulla, ovviamente, al valore di Cristina. Ho scelto Miriam per quello che ho visto nel corso degli ultimi Europei, per il percorso che ha fatto all’interno della nazionale e per la sua energia molto contagiosa“. Il CT ha poi specificato che Sylla ricoprirà il ruolo di capitano anche in caso di convocazione di Chirichella per le Olimpiadi. Il gruppo di 15 giocatrici per Tokyo sarà così composto:Palleggiatrici: Alessia Orro (Saugella Monza), Ofelia Malinov (Savino del Bene Scandicci), Giulia Gennari (Imoco Volley Conegliano).          Opposto: Paola Egonu (Imoco Volley Conegliano).   Centrali: Cristina Chirichella (Igor Gorgonzola Novara), Anna Danesi (Saugella Monza), Sarah Fahr (Imoco Volley Conegliano), Raphaela Folie (Imoco Volley Conegliano).Schiacciatrici: Indre Sorokaite (Toyota AB Queenseis), Alessia Gennari (Unet E-Work Busto Arsizio), Caterina Bosetti (Igor Gorgonzola Novara), Elena Pietrini (Savino del Bene Scandicci), Miriam Sylla (Imoco Volley Conegliano).Libero: Monica De Gennaro (Imoco Volley Conegliano), Beatrice Parrocchiale (Saugella Monza).La rosa definitiva dovrà comprendere solo 12 giocatrici: ferma restando l’ovvia esclusione di una delle palleggiatrici, Mazzanti ha specificato che al momento la sua intenzione è quella di convocare 3 centrali e un solo libero, dando spazio quindi a 6 tra schiacciatrici e opposte. Lo staff tecnico sarà formato, oltre a mazzanti, dagli assistenti allenatori Luca Pieragnoli e Simone Bendandi, dal preparatore atletico Alessandro Mattiroli, dal fisioterapista Andrea Marconi, dallo scoutman Massimiliano Taglioli, dal team manager Marcello Capucchio e dal medico Alessandra Favoriti. Agli allenamenti in corso a Cavalese partecipano anche tre sparring partner d’eccezione come gli ex giocatori Andrea Giovi e Michele Parusso e il palleggiatore Nicola Daldello, ancora in attività con l’Allianz Milano. Al termine del collegiale in corso sono previsti un raduno del gruppo olimpico a Cavalese (21-29 maggio) e due periodi di allenamento a Caorle, dal 1° al 12 giugno e dal 15 al 26 dello stesso mese. È poi in fase di definizione uno stage di preparazione all’estero, dal 29 giugno al 10 luglio, nel corso del quale si sta cercando di organizzare almeno 8 amichevoli. Infine le azzurre convocate per le Olimpiadi si raduneranno a Roma il 14 luglio e partiranno per Tokyo il 16. Queste invece le 17 giocatrici convocate per la Volleyball Nations League (dal 25 maggio a Rimini), con relativi numeri di maglia:Palleggiatrici: n.2 Francesca Bosio (Reale Mutua Fenera Chieri), n.22 Rachele Morello (Olimpia Teodora Ravenna), n.26 llaria Battistoni (Igor Gorgonzola Novara).Opposte: n.15 Sylvia Nwakalor (Il Bisonte Firenze), n.19 Camilla Mingardi (Unet E-Work Busto Arsizio).Centrali: n.4 Sara Bonifacio (Igor Gorgonzola Novara), n.21 Marina Lubian (Savino Del Bene Scandicci), n.24 Alessia Mazzaro (Reale Mutua Fenera Chieri), n.27 Eleonora Furlan (Delta Despar Trentino), n.30 Federica Squarcini (Saugella Monza).Schiacciatrici: n.12 Anastasia Guerra (Il Bisonte Firenze), n.25 Rebecca Piva (Olimpia Teodora Ravenna), n.28 Giulia Melli (Delta Despar Trentino), n.29 Sofia D’Odorico (Delta Despar Trentino), n.32 Loveth Omoruyi (Imoco Volley Conegliano).Liberi: n.23 Chiara De Bortoli (Reale Mutua Fenera Chieri), n.31 Eleonora Fersino (Zanetti Bergamo).Piva e Morello, impegnate nei Play Off Promozione di Serie A2, saranno le uniche ad unirsi successivamente al gruppo nel corso della “finestra” per i cambi prevista dal regolamento della manifestazione. Lo staff tecnico per la VNL sarà composto dall’allenatore Giulio Cesare Bregoli, dall’assistente Matteo Bertini, dallo scoutman Lorenzo Librio, dal preparatore atletico Davide Partegiani, dal fisioterapista Sandro Gennari, dal medico Marco Penza e dal team manager Federico Cristofori. Riguardo all’inserimento di Bertini, Mazzanti ha specificato che “ha diverse esperienze con la Federazione e può dare un valore aggiunto dal punto di vista tattico“. Il CT ha spiegato così la decisione di separare rigidamente i due gruppi: “È stato un anno complicato e non riuscivo a gestire in modo puntuale le problematiche fisiche delle giocatrici. Anche dal punto di vista della preparazione i tempi erano molto stretti, e inoltre ho tenuto conto delle difficoltà di gestire dal punto di vista mentale un’estate vissuta sempre in ‘bolla’, soprattutto per ragazze che di fatto non ne sono mai uscite, come quelle di Conegliano. Il ‘contro’ è ovviamente il fatto che il gruppo olimpico non potrà disputare match di alto livello: il calendario della VNL, però, non ci proponeva nelle ultime due settimane della manifestazione test validi per riuscire ad accelerare la preparazione“. Per i Campionati Europei in programma ad agosto l’intenzione è quella di puntare ancora sul gruppo olimpico, ovviamente con le integrazioni del caso. “L’anno vissuto sul campo – ha aggiunto poi Mazzanti parlando della composizione della rosa per la VNL – mi ha permesso di vedere ancora più da vicino le atlete; il campionato mi ha detto che ci sono vari percorsi, anche quelli che magari una giocatrice non riesce a completare in ambito giovanile a causa di infortuni importanti o situazioni particolari. A volte ci confonde le idee vedere talenti che esplodono giovanissimi, come Orro o Egonu, ma la normalità è invece riuscire a esprimersi bene dai 22 anni in poi“. Riguardo alla stagione appena conclusa il CT ha detto: “Credo che questo anno abbia lasciato segni più sul fisico che sulla mente. È stata una stagione stressante sia per le vicende di Covid sia per i tanti recuperi, ma dalle difficoltà ci si porta dietro anche il fatto di essere molto più centrati sul lavoro in palestra. C’è un’attenzione alla pallavolo che raramente ho respirato, sia nel gruppo che ha iniziato per primo sia in quello olimpico. La cosa più difficile rispetto agli altri anni sarà gestire le problematiche fisiche, ma dal punto di vista mentale le ragazze sono più concentrate che mai sull’estate che le aspetta“. Una battuta anche su Paola Egonu e sulle sue prestazioni spettacolari tra campionato e Champions League: “Quando guardo le squadre in cui gioca Paola – dice Mazzanti – mi sembra di vedere un concerto dei Queen, con grandi solisti e un grande performer che esprime tutto il suo talento. Noi dobbiamo essere consapevoli di avere tanti solisti che si esprimono alla grande in campo e un performer che forse non ha nessuno al mondo, però a volte nella narrativa si perde il concetto che dobbiamo suonare tutti insieme. Per dare valore a Paola, che se lo merita a mille, a volte non si dà il giusto valore al sistema: Conegliano ha un sistema che funziona, altrimenti le altre giocatrici non sarebbero così in alto nelle classifiche di rendimento“. Infine le Olimpiadi e le grandi attese che circondano le azzurre: “A memoria, le aspettative sulle nazionali alle Olimpiadi sono state sempre altissime – conclude Mazzanti – però di fatto non sono mai state rispettate, abbiamo fatto quasi sempre peggio di quello che ci attendevamo. L’aspettativa è di per sé fragile, perché è legata a quello che è stato fatto in passato. Dobbiamo stare attenti a non cadere in questo tranello, perché le Olimpiadi hanno la capacità di amplificare le emozioni come nessun’altra manifestazione, e il non saper gestire questa situazione potrebbe metterci in difficoltà“. Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche il presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi: “Iniziamo oggi l’avventura, è un momento strano e inusuale ma finalmente riprendiamo l’attività interrotta più di un anno fa. L’obiettivo ovviamente sono le Olimpiadi, sperando di farle. Non possiamo nasconderci, non andiamo a Tokyo come l’ultima arrivata: dopo i risultati di Mondiali ed Europei andiamo per giocarcela, anche perché conosciamo benissimo il valore del nostro lavoro e dei nostri tecnici. Daremo il massimo per le Olimpiadi, poi ci sarà anche l’Europeo ma è evidente che l’obiettivo è puntare al massimo su Tokyo“. LEGGI TUTTO

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    La corsa verso Tokyo: Carambula-Rossi più vicini alla qualificazione

    Di Redazione Potrebbe diventare presto realtà il sogno olimpico Adrian Carambula ed Enrico Rossi. A due tornei dalla conclusione del percorso di qualificazione a Tokyo 2020, la FIVB fa il punto sul ranking e la coppia italiana (allenata da qualche settimana da Andrea Raffaelli) si “scopre” molto vicina ai Giochi, per merito degli ottimi risultati ottenuti nel World Tour 4 Stelle a Cancun: Carambula-Rossi sono ora sedicesimi in classifica con 80 punti di vantaggio sui lettoni Samoilov-Smedins, al momento l’ultima coppia qualificata. Entrambe le coppie, così come i cileni Esteban e Marco Grimalt, dovranno difendere le rispettive posizioni dagli attacchi di almeno 4 coppie: i polacchi Kantor-Losiak, gli svizzeri Heidrich-Gerson, i canadesi Pedlow-Schachter e i tedeschi Fluggen-Ehlers. Teoricamente ancora in corsa, anche se molto distanziati, sono i russi Myskiv-Liamin e gli olandesi Varenhorst-van de Velde. Senza addentrarsi nei complicati calcoli del punteggio, nella sostanza ciascuna delle coppie inseguitrici, per sperare di qualificarsi, deve centrare almeno una semifinale (o una medaglia) negli ultimi due tornei validi, quelli di Sochi in Russia e di Ostrava in Repubblica Ceca. Un ulteriore “slot” sarà poi assegnato alle nazioni vincitrici delle finali di Continental Cup, di cui è in corso in questi giorni la seconda fase. 13 coppie sono già certe della partecipazione a Tokyo grazie al ranking: Mol-Sorum (Norvegia), Alison-Alvaro Filho (Brasile), Fijalek-Bryl (Polonia), Cherif-Ahmed (Qatar), Evandro-Bruno Schmidt (Brasile), Thole-Wickler (Germania), Semenov-Leshukov (Russia), Gibb-Crabb (USA), Lucena-Dalhausser (USA), Brouwer-Meeuwsen (Olanda), Perusic-Schweiner (Rep.Ceca) e Herrera-Gavira (Spagna), anche se per questi ultimi non c’è ancora la sicurezza matematica. A questi nomi si aggiungono i campioni del mondo Krasilnikov-Stoyanovskiy, gli azzurri Lupo-Nicolai e i lettoni Plavins-Tocs (vincitori del torneo di qualificazione del 2019) e infine la coppia giapponese Shoji-Kurasaka, ammessa di diritto in rappresentanza del paese organizzatore. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Luciano De Cecco: “All’Argentina serve una medaglia a Tokyo per non sparire”

    Di Redazione Conclusa in trionfo la stagione di club con la Cucine Lube Civitanova, il regista argentino Luciano De Cecco ha rilasciato un’intervista a Olé, uno dei più noti giornali del paese, in cui traccia il bilancio dell’annata e soprattutto guarda avanti verso una stagione internazionale di cruciale importanza. Sarà infatti l’ultima occasione per il gruppo storico dell’Argentina, formato oltre a De Cecco da giocatori ormai intorno ai 30 anni come Solé, Conte, Pereyra, Poglajen, di centrare un risultato di prestigio alle Olimpiadi. “Non so se ne abbia più bisogno il nostro gruppo o il nostro sport – dice il palleggiatore – ma credo entrambe le cose. In Argentina, se vuoi sopravvivere, devi vincere qualcosa, e la pallavolo ha bisogno di un grande risultato per noi scomparire. Noi siamo ancora nell’ombra di Seul 1988 (quando l’Argentina conquistò l’unico bronzo della sua storia, n.d.r.), è come se mancasse sempre qualcosa. Come gruppo meritiamo una vittoria per tutti gli sforzi fatti fino a oggi“. Obiettivo non impossibile, sostiene De Cecco: “È difficile, ma si può fare. Dipende dall’impegno di tutti“. Il regista della Lube parla anche della Superlega italiana: “È molto competitiva, tutti vogliono venire a giocare qui, anche se ormai c’è una realtà economica che molti club non riescono a mantenere. Ma ci sono almeno 8 squadre ancora di alto livello, con stranieri importanti. Giocare in una squadra di prima fascia comporta pressioni, l’obbligo di vincere, di rappresentare dentro e fuori dal campo un’azienda che investe il capitale. È molto vicino al professionismo“. Per De Cecco sono ormai 11 i campionati disputati nella nostra massima serie: “Oggi sono tranquillo, perché posso fare quello che mi piace nel posto migliore. Penso solo a fare di tutto per non andarmene da qui, perché è qui che voglio essere ed è qui che mi piace giocare. La mia mentalità è cercare di capire, anche dai professionisti, cosa può aiutarmi a rimanere al livello che voglio. Perché gli anni passano e la mentalità resta: dove non arriva il fisico, arriva la mente. Bisogna sfruttare il momento e ogni giorno dev’essere un’opportunità per fare qualcosa di buono“. (fonte: Voley Plus) LEGGI TUTTO