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    Altro raduno per le azzurre prima della partenza per il Giappone

    Di Redazione Si avvicina la partenza per le Olimpiadi di Tokyo 2020 della nazionale italiana femminile che si trasferirà in Giappone, insieme alla nazionale maschile, con un volo da Roma Fiumicino nel pomeriggio di venerdì 16 giugno. In attesa della partenza, le azzurre di Davide Mazzanti si raduneranno domani nel tardo pomeriggio al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti. Questo l’elenco delle 12 convocate che prenderanno parte ai prossimi Giochi Olimpici: Caterina Bosetti, Cristina Chirichella, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Paola Egonu, Sarah Fahr, Raphaela Folie, Ofelia Malinov, Alessia Orro, Elena Pietrini, Indre Sorokaite, Myriam Sylla. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi 2020: per i lettori di Volley NEWS l’Italia è favorita!

    Di Redazione
    Parte con i favori del pronostico la nazionale femminile nel torneo olimpico di Tokyo 2020, almeno secondo i nostri lettori: il sondaggio effettuato tra i visitatori di Volley NEWS sulla squadra vincitrice della medaglia d’oro premia infatti proprio l’Italia, che ha ottenuto il 34,23% delle preferenze rispetto al 21,6% delle campionesse uscenti della Cina e al 10,45% di un’altra grande favorita, la Serbia.
    Per la verità, la stessa percentuale delle azzurre è stata ottenuta anche dall’opzione “Altre“: una preferenza quasi certamente indirizzata alle due finaliste dell’ultima VNL, gli USA, ancora alla ricerca del loro primo oro, e il Brasile, vittorioso nel 2008 e nel 2012. Tra le outsider vanno sicuramente incluse la Turchia, la Russia e le padrone di casa del Giappone, ma l’esito del torneo a cinque cerchi (che partirà il 24 luglio per concludersi l’8 agosto) non è mai scontato…

    Il sondaggio è terminatoNe approfittiamo per dare il via a un altro sondaggio, quello che riguarda la competizione maschile: in questo caso è davvero difficile individuale le favorite, con almeno 6 nazioni che puntano legittimamente al gradino più alto del podio. Abbiamo deciso di privilegiare il Brasile campione olimpico e la Polonia campione del mondo, tra l’altro avversarie nella finale di VNL, insieme naturalmente all’Italia di Blengini; USA, Russia e Francia (tutte inserite nello stesso girone, insieme ai brasiliani), riunite nell’opzione “Altre” insieme a eventuali sorprese, non sono però da meno.
    In attesa della cerimonia di inaugurazione, che si svolgerà il 23 luglio a Tokyo, vi invitiamo dunque a votare la vostra favorita per la medaglia d’oro, ricordando che è solo un gioco e sperando che l’estate olimpica si colori nuovamente di azzurro! LEGGI TUTTO

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    Gli azzurri verso Tokyo: ballottaggio tra Lavia e Michieletto in posto 4

    Di Paolo Cozzi Continua l’avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo per la nostra nazionale maschile che, dopo le settimane di duro lavoro tecnico e fisico, nel weekend passato è stata protagonista delle prime amichevoli in vista dell’imminente partenza per il Giappoe. C’era molta attesa per verificare le condizioni dei nostri ragazzi e anche molta curiosità per vedere quale sestetto sarebbe stato schierato da coach Blengini, ma prima di parlare del presente faccio un piccolo excursus temporale. Nelle ultime settimane, e soprattutto durante la VNL, in cui l’Italia ha schierato una squadra giovane che pur convincendo ha portato a casa un risultato mediocre, da più parti ho visto e letto preoccupazione per il fatto che gran parte del gruppo olimpico sia stato tenuto ad allenarsi anziché confrontarsi con le altre nazionali, alcune nostre dirette concorrenti per una medaglia. Capisco la preoccupazione di chi pensa che giocare sia il modo migliore per crescere e confrontarsi, ma io credo invece che la scelta di Blengini (e di Mazzanti nel femminile) sia stata ottimamente ponderata e strutturata, e credo fortemente che possa essere un plus che diventerà un punto di forza dei nostri gruppi. Mi spiego meglio: giocatori come Juantorena, Giannelli, Zaytsev, che giocano 50 partite all’anno, non hanno bisogno per crescere di giocare altre gare, ma di lavorare bene in palestra sulla tecnica e l’affiatamento e ancor di più di curare la preparazione fisica nei minimi dettagli, alternando momenti di carico ad altri di trasformazione. E proprio il lavoro fisico svolto dai nostri nel mese di giugno potrebbe essere un’importante riserva di energia in un torneo dispendioso come quello olimpico, che richiederà tanto dal punto di vista tecnico tattico, ma anche da quello fisico e mentale. Foto Federazione Italiana Pallavolo Lavoro fisico che sarà importante anche in queste due ultime settimane perché poi, una volta sbarcati nel paese del Sol Levante, non ci sarà più tempo per farsi belli, ma si inizierà uno sprint all’ultimo respiro che terminerà (si spera) solo il 7 agosto… In ultimo va fatto un grande ringraziamento a quegli atleti che sono andati in ritiro sapendo di avere poche chance di guadagnare un posto per Tokyo, ma con impegno e dedizione hanno permesso al sestetto titolare di allenarsi sempre al massimo. Venendo alle due amichevoli con l’Argentina, mi ha stupito un po’ l’aver fatto ruotare tutti i giocatori a disposizione: mi aspettavo un sestetto preciso tenuto sempre in campo, ma la serie di cambi ha dato modo di vedere come tutti i ragazzi della rosa siano in ottime condizioni psicofisiche. Credo che la squadra titolare pensata dal nostro coach possa essere di base quella vista sabato, con Lavia nel sestetto e magari Piano al posto di Galassi, ma la prova d’impatto di Michieletto quando chiamato in causa potrebbe portare a qualche ripensamento e fino all’ultimo il ballottaggio con Lavia tormenterà i sonni del CT. Al centro Anzani, che pensavo dei tre centrali fosse quello certo del posto da titolare, ha mostrato una intesa con Giannelli ancora non perfetta, mentre molto bene hanno fatto Galassi e Piano, con il secondo che in gara 2 ha giocato una partita davvero ottima, specialmente in attacco, che è il fondamentale in cui di solito fatica di più. Anche qua quindi tante frecce nella faretra di Blengini, con Anzani più “completo”, Galassi più offensivo grazie a battuta e attacco, e Piano il migliore a muro oltre che in grado di attingere dalla sua tanta esperienza internazionale. Foto Federazione Italiana Pallavolo Per il resto, Simone Giannelli titolare inamovibile, ancora un po’ in rodaggio sabato, ma già molto più fluido e preciso domenica; già sul pezzo Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena, apparsi già brillanti e a loro agio in campo, sapientemente gestiti da coach Blengini che sa che a Tokyo verranno spremuti fino all’ultima goccia. Venendo ai dati, il muro è il fondamentale che impressiona di più, con tante ottime individualità che riescono a muoversi come un solo unico uomo. Bene anche l’attacco, con i soli Anzani e Lavia che hanno faticato un po’ il sabato, per poi riprendersi nella seconda gara. La ricezione tiene bene e permette a Giannelli di avere quasi sempre tutte le uscite, qualche errore di troppo in battuta e in attacco nella prima amichevole, ma abbiamo bisogno di spingere sull’acceleratore per far giocare palla scontata ai nostri avversari. Insomma qualche dubbio aleggiava sulla nostra nazionale e il suo avvicinamento al Grande Evento, ma penso che queste uscite abbiano dissipato molte delle potenziali ombre e proiettino i nostri a Tokyo, non come favoriti certo, ma come protagonisti sicuramente. E poi bisognerà cogliere al volo ogni occasione per regalare quelle emozioni che tutta Italia spera di vivere!  LEGGI TUTTO

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    Il calendario di Tokyo 2020: gli azzurri debuttano il 25 luglio

    Di Redazione È stato definito il calendario dei due tornei di Beach Volley, maschile e femminile, delle Olimpiadi di Tokyo, che prenderanno il via allo Shiokaze Park della capitale nipponica sabato 24 luglio (giorno di apertura della manifestazione) per concludersi sabato 7 agosto, alla vigilia della chiusura. Come noto sono tre le coppie azzurre al via – due tra gli uomini e una tra le donne – e tutte faranno il loro esordio nella giornata del 25 luglio. I vicecampioni olimpici Daniele Lupo e Paolo Nicolai debutteranno infatti nella Pool F domenica 25 alle 13 contro i tedeschi Thole-Wickler, per poi affrontare i padroni di casa Gottsu-Shiratori alle 3 di notte di martedì 27 e i polacchi Kantor-Losiak alle 9 di venerdì 30. Enrico Rossi e Adrian Carambula, inseriti nella Pool C, vivranno la prima emozione a cinque cerchi in notturna, alle 15 italiane contro gli statunitensi Gibb-Crabb; gli azzurri torneranno in campo mercoledì 28 alle 13 contro Cherif-Ahmed e affronteranno alle 3 del 30 luglio gli svizzeri Heidrich-Gerson. Infine Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth, uniche rappresentanti azzurre nel torneo femminile, inaugureranno la Pool E alle 8 del mattino del 25 luglio contro le russe Makroguzova-Kolomina; alle 14 di mercoledì 28 la sfida alle australiane Artacho Del Solar-Clancy e alle 13 di venerdì 30 quella con le cubane Lidy-Leila. La prima fase dei due tornei si concluderà sabato 31 luglio: le prime due coppie classificate di ogni girone e le due migliori terze passeranno direttamente agli ottavi, insieme alle due “lucky loser” vittoriose nel turno preliminare. Gli ottavi sono in programma domenica 1 e lunedì 2 agosto, i quarti di finale martedì 3 e mercoledì 4 e le semifinali giovedì 5. Nella giornata di venerdì 6 agosto si disputeranno le finali femminili e sabato 7 le finali maschili. IL CALENDARIO DEGLI AZZURRI MASCHILEPool C: Cherif-Ahmed/Heidrich-Gerson dom 25/7 ore 10.00; Gibb-Crabb/Carambula-Rossi dom 25/7 ore 15.00; Gibb-Crabb/Heidrich-Gerson mer 28/7 ore 2.00; Cherif-Ahmed/Carambula-Rossi mer 28/7 ore 13.00; Carambula-Rossi/Heidrich-Gerson ven 30/7 ore 3.00; Cherif-Ahmed/Gibb-Crabb ven 30/7 ore 15.00.Pool F: Gottsu-Shiratori/Kantor-Losiak dom 25/7 ore 3.00; Thole-Wickler/Lupo-Nicolai dom 25/7 ore 13.00; Gottsu-Shiratori/Lupo-Nicolai mar 27/7 ore 3.00; Thole-Wickler/Kantor-Losiak mar 27/7 ore 13.00; Lupo-Nicolai/Kantor-Losiak ven 30/7 ore 9.00; Gottsu-Shiratori/Thole-Wickler sab 31/7 ore 4.00. FEMMINILEPool E: Artacho Del Solar-Clancy/Lidy-Leila dom 25/7 ore 5.00; Makroguzova-Kolomina/Menegatti-Orsi Toth dom 25/7 ore 8.00; Makroguzova-Kolomina/Lidy-Leila mer 28/7 ore 9.00; Artacho Del Solar-Clancy/Menegatti-Orsi Toth mer 28/7 ore 14.00; Artacho Del Solar-Clancy/Makroguzova-Kolomina ven 30/7 ore 8.00; Menegatti-Orsi Toth/Lidy-Leila ven 30/7 ore 13.00. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Marta Menegatti: “Tokyo 2020? Percorso arduo e tortuoso. Voglio divertirmi”

    Di Redazione SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Marta Menegatti, giocatrice italiana di beach volley che, insieme alla ritrovata compagna di squadra Viktoria Orsi Toth, rappresenterà l’Italia a Tokyo 2020. La beacher di Rovigo ha raccontato in che modo si sta preparando alla sua terza Olimpiade, che rientra in una grande carriera costellata di record, successi e di tante medaglie. A Tokyo gareggerai al fianco di Viktoria Orsi Toth, che non ha giocato l’Olimpiade di Rio 2016 per positività al controllo antidoping. Che effetto fa ritrovarla in squadra dopo qualche anno? “La nostra storia è abbastanza travagliata. Questa è per noi la nostra seconda qualifica olimpica insieme, dopo Rio 2016, che Viktoria purtroppo non ha giocato a causa della vicenda del doping e che io affrontai al fianco di un’altra compagna. Poi, ci siamo ritrovate per riprovarci nel 2018, e siamo arrivate ad oggi, con la nostra seconda qualifica, la prima per cui scenderemo in campo insieme. È stato un percorso molto sofferto il nostro: Viktoria rientrava dalla squalifica, partivamo con un anno di svantaggio rispetto agli altri e l’arrivo della pandemia, che ha dilatato i tempi, ha ulteriormente complicato le cose. È stato uno dei processi di qualificazione più ardui, una vera e propria impresa, e anche per questo motivo ci godremo questa esperienza olimpica al 100%”. Al momento sei impegnata in qualche torneo preolimpico? Come ti stai preparando per Tokyo 2020? “Al momento staremo a Roma, dove abbiamo la possibilità di ambientarci a quelle che saranno le condizioni climatiche che poi troveremo a Tokyo, anche se lì saranno ancora più difficili per l’altissimo grado di umidità e per il gran caldo afoso. Per il momento, quindi, rimaniamo a Roma, ma la prossima settimana saremo già in partenza: il 16 luglio partiremo per Tokyo e avremo modo di acclimatarci un po’ prima dell’inizio della gara, che dovrebbe essere il 25 luglio. Ancora non si conoscono con precisione le date e gli orari esatti degli eventi”. Hai staccato il pass olimpico dopo aver conquistato la nona piazza nel Torneo 4 Stelle, valido per il World Tour 2021 che si è disputato a Sochi, in Russia. Tu e Viktoria Orsi Toth siete uscite agli ottavi contro le olandesi Keizer-Meppelink. Avete già intravisto delle coppie che possono risultare a Tokyo delle avversarie dirette? “Tra tutte le Olimpiadi che ho disputato, credo che questa sia l’edizione con il livello più alto di coppie in assoluto. Rispetto a quando ho iniziato, il livello fisico e tecnico si è alzato notevolmente. Ad eccezione, forse, di una squadra del continente africano, penso che, per il resto, tutte le squadre possano vincere contro tutte. Ogni partita sarà una lotta, tutti i gironi saranno complessi e non ci saranno partite semplici. Nessuno dovrà essere sottovalutato. Credo che la possibilità di poter giocare i match a viso aperto contro tutti possa rendere ancora più avvincente il torneo”. Che Marta vedremo a Tokyo 2020? Ti senti cambiata rispetto alle precedenti esperienze olimpiche? “Sì, prima di tutto come atleta, dal momento che l’esperienza della partecipazione a precedenti edizioni olimpiche ti garantisce la serenità, la consapevolezza dell’evento e della sua grande portata. Spesso faccio il paragone con Londra 2012, quando ero giovanissima e mi preparavo alla mia prima Olimpiade: entrare in uno stadio gremito di gente come quello è stato quasi traumatico per me, mi ha messo molto timore e nervosismo, e questo non mi ha permesso di godermi al massimo quell’esperienza. Per questo, il mio obiettivo numero uno per Tokyo 2020 è quello di divertirmi e di giocare più partite possibili, perché, anche se purtroppo non ci sarà pubblico, sarà ugualmente uno spettacolo”. Sarà la tua terza Olimpiade consecutiva dopo Londra 2012 e Rio 2016: quale traguardo speri di raggiungere in questa edizione dei Giochi Olimpici? “Il fatto di poter partecipare credo sia già un’enorme conquista, è come aver vinto una medaglia, perché è stato veramente faticoso il percorso che ci ha portato fin qui. Quando io e Viktoria siamo tornate a giocare insieme, vivevamo l’Olimpiade come un sogno molto lontano, per il quale, però, abbiamo davvero lottato tanto. In ogni caso, credo che io e la mia compagna arriveremo a Tokyo molto preparate, sia fisicamente sia mentalmente, e daremo il nostro meglio, cercando di vivere ogni gara e ogni punto con il massimo entusiasmo, fiere di rappresentare il nostro paese”. (Fonte: Supernews) LEGGI TUTTO

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    Iran, Ghaemi polemico: “Mi avevano garantito che sarei andato a Tokyo”

    Di Redazione Clima infuocato nella nazionale maschile dell’Iran dopo che il tecnico Vladimir Alekno ha annunciato la lista dei 12 giocatori che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo. A suscitare le maggiori polemiche sono le dichiarazioni di un giocatore che solo pochi mesi fa aveva annunciato il suo addio alla nazionale: lo schiacciatore Farhad Ghaemi, richiamato dal CT per l’ultima fase della preparazione ma poi escluso dall’elenco definitivo. “Le parole che il presidente federale mi ha detto il primo giorno – ha rivelato Ghaemi all’agenzia ISNA – sono state che al 100% avrei fatto parte della squadra, con l’approvazione dello staff tecnico. La motivazione del mio inserimento erano i problemi che la squadra ha accusato in ricezione e in difesa, e sapevo che avrei potuto essere d’aiuto“. Da parte sua, il direttore tecnico Amir Khoshkhabar ha spiegato che fin dall’inizio lo staff (di cui fa parte anche l’italiano Tomaso Totolo) aveva voluto in nazionale Ghaemi e il collega di ruolo Mojtaba Mirzajanpour soltanto per valutarli, e non si era mai parlato con la Federazione di un loro inserimento nella squadra per i Giochi. Una precisazione che ha spinto i media iraniani a criticare le presunte ingerenze dei vertici federali nel lavoro dei tecnici. (fonte: Isna.ir) LEGGI TUTTO

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    Eleganza e ricercatezza per il volley italiano ai Giochi olimpici di Tokyo

    Di Redazione Per la nazionale maschile, femminile e di sitting volley, Erreà Sport punta sull’orgoglio azzurro e tutto il prestigio del tricolore Le attese Olimpiadi di Tokyo si avvicinano e in occasione di un palcoscenico di così grande importanza, Erreà Sport presenta le nuove divise create per la Fipav, la Federazione italiana di pallavolo, presente ai Giochi con la nazionale maschile, femminile e di sitting volley. Valore della tradizione e spunti innovativi si fondono in un mix armonico e moderno che esalta al massimo le caratteristiche di raffinatezza, innovazione e grande cura di ogni piccolo dettaglio. Per la tonalità delle divise, Erreà sceglie il rispetto della classicità con il tradizionale l’azzurro “Italia” impreziosito con finiture blu all’interno del collo, nel bordo manica e lungo i fianchi. Il collo è bianco, con un particolare taglio a V rivisitato e chiuso da due lembi incrociati. Protagonista la grafica geometrica in stampa transfer tono su tono con motivi romboidali a movimentare la linea e la bandiera tricolore sfumata inserita al centro e nelle fianchette laterali. A lato cuore lo scudetto Coni e i cinque cerchi in uno speciale silicone termoadesivo. Ad impreziosire la maglia, tutte le cuciture in oro che ne esaltano l’eleganza. Pregiati filati elasticizzati caratterizzano il tessuto tecnico con cui sono prodotte le casacche favorendo la massima estensibilità del capo oltre grande morbidezza. Leggerissime e confortevoli, si distinguono per eccellente resistenza all’abrasione, alle trazioni in gara e all’usura. Smanicate nel caso della nazionale maschile e femminile di volley, le divise si presentano con le maniche corte per la nazionale di sitting volley. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tokyo 2020, i Giochi Olimpici a porte chiuse. Niente tifosi sugli spalti

    Di Redazione Ci avevamo sperato fino alla fine anche se la notizia era preventivabile e, anzi, la si sapeva già da tempo. Oggi è arrivata l’ufficialità da parte del Comitato Olimpico. I Giochi di Tokyo 2020 si disputeranno a porte chiuse. Dunque nessun spettatore potrà essere presente sugli spalti per assistere alle Olimpiadi. Di seguito vi riportiamo quanto apparso sul sito di Tokyo 2020. Oggi, giovedì 8 luglio, a seguito della decisione del Governo del Giappone di dichiarare lo stato di emergenza a Tokyo, le cinque parti (Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), comitato organizzatore di Tokyo 2020, il governo metropolitano di Tokyo (TMG)) si è riunito. Durante questo incontro, il CIO e l’IPC sono stati informati dalla parte giapponese dell’impatto di questa decisione sui Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020. Hanno sostenuto le misure presentate dalle autorità giapponesi. Le principali decisioni sono le seguenti: Il Governo giapponese ha deciso giovedì 8 luglio di dichiarare lo stato di emergenza a Tokyo. Questa estate di emergenza a Tokyo mira ad attuare misure per reprimere il flusso di persone nel tentativo di prevenire la diffusione delle attuali infezioni, a causa del numero di casi confermati di COVID-19 che rimane elevato e del numero in aumento di persone infette da COVID-19 e varianti a Tokyo. La conclusione della riunione delle cinque parti del 21 giugno 2021 recitava in particolare: “Nel caso in cui, dopo il 12 luglio 2021, venissero poste in essere lo stato di emergenza o altre misure prioritarie volte a limitare il tasso di infezione, le restrizioni nel numero di spettatori ai Giochi, inclusa l’assenza di spettatori per determinate competizioni, sarà concordato in base al contenuto dello stato di emergenza o di altre misure in vigore al momento dell’annuncio“. In risposta allo stato di emergenza, tutte e tre le parti giapponesi hanno adottato misure più severe per quanto riguarda le Olimpiadi di Tokyo. Nessuna sede olimpica situata a Tokyo sarà in grado di ospitare il pubblico durante i Giochi Olimpici. Di conseguenza, nelle aree in cui non vengono applicate misure di emergenza. In caso di variazione significativa del numero di contagi, verrà immediatamente organizzato un incontro delle cinque parti per rivedere le capacità di accoglienza degli spettatori. Nella stessa riunione del 21 giugno è stato inoltre deciso che: “Le politiche equivalenti che disciplinano i Giochi Paralimpici saranno decise entro il 16 luglio 2021, una settimana prima dell’apertura dei Giochi Olimpici“. Tuttavia, ora sembra necessario prendere una decisione in base al numero di infezioni al momento giusto. Per questo motivo, la decisione sull’accoglienza degli spettatori per i Giochi Paralimpici verrà presa dopo i Giochi Olimpici. Il CIO e l’IPC rispettano questa decisione e la sostengono nell’interesse di organizzare Giochi Olimpici sicuri per tutti. Le cinque parti si rammaricano, per gli atleti e gli spettatori, che queste misure siano necessarie per i motivi sopra spiegati. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO