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    Passione Volley – I Sirmaniaci: “Per noi tifosi non è stato fatto nulla”

    Di Agnese Valenti Senza di loro il nostro movimento pallavolistico non potrebbe esistere: sono loro a generare l’entusiasmo che ruota intorno al volley, sono loro a sostenere (economicamente e moralmente) le principali realtà nazionali, e tutto sommato è per loro che scriviamo. I tifosi di pallavolo, quelli che riempiono le tribune dei palazzetti, sono da sempre elogiati come uno dei valori aggiunti della nostra disciplina, per il loro particolare rapporto con il fair play e i valori dello sport. Eppure negli ultimi tempi, a causa delle restrizioni legate alla pandemia ma non solo, questa componente fondamentale del volley tende a passare sotto silenzio, e sembra essere sempre meno tenuta in considerazione anche da istituzioni e società. Per questo abbiamo deciso di iniziare un viaggio tra le tifoserie (organizzate e non) di tutta Italia, alla scoperta delle emozioni e dei sentimenti che muovono i supporter, delle loro storie e – a volte – delle loro legittime lamentele. Nella speranza che il tifo, quello sano e corretto, continui a essere un ingrediente fondamentale delle nostre giornate sui campi. Foto Lega Pallavolo Serie A Cominciamo da un gruppo tra i più noti (e più “caldi”) a livello nazionale: i Sirmaniaci, i sostenitori che da anni portano in tutti i palazzetti i colori bianconeri della Sir Safety Conad Perugia. Nella nostra intervista, Debora Bertola, grande tifosa dei “Block Devils” e responsabile dei canali social del gruppo, ci racconta innanzitutto com’è nata questa grande passione. “Siamo nati come gruppo nel 2014 – racconta Debora –: il presidente Gino Sirci chiamò l’allora tifoseria organizzata del San Giustino (Altotevere volley, n.d.r.), composta da poche persone, chiedendo se fossero disponibili a supportare come tifoseria ufficiale la Sir. Ci disse che aveva preso un ragazzotto serbo che secondo lui era piuttosto promettente e sarebbe diventato forte: era Bata (Atanasijevic)! Siamo nati come tifoseria ufficiale l’anno dopo che Bata arrivò in Italia. Da allora siamo man mano cresciuti come numero e come importanza: insomma, siamo cresciuti insieme alla società e alla squadra. Il boom come tifoseria c’è stato l’anno prima del triplete: dopo Rio, l’arrivo di Zaytsev portò tanta gente. Poi chiaramente le vittorie del 2018 hanno aiutato tanto a fare grandi numeri. Siamo partiti che eravamo una ventina nel 2014, prima della pandemia siamo arrivati a essere 700. Purtroppo negli ultimi due anni c’è stata qualche defezione. Era stata fatta una stima, pre-Covid, ai tempi dell’ultima Coppa Italia giocata con il pubblico, secondo cui probabilmente come tifoseria organizzata, nonostante esistiamo da meno tempo di altre, siamo quelli più numerosi, insieme a Modena e alla Lube“. Sir Safety Perugia Volley Club Qual è stato il momento più bello da Sirmaniaca? “Ti posso raccontare la mia esperienza nella tifoseria: io vivo a Catania e sono abbonata alla Sir. Tutto è nato perché il mio giocatore preferito è sempre stato Luciano De Cecco, quello di mia sorella era Zaytsev. Nel 2017, dato che erano entrambi a Perugia e non avevamo mai visitato la città, ci siamo dette ‘meglio di così non si può, andiamo a fare un giro a Perugia e andiamo a vedere una partita’: da allora ci siamo innamorate della tifoseria e siamo ancora lì. Probabilmente a livello di tifoseria posso dirti che l’esperienza più bella, anche se poi non abbiamo vinto, è stata sicuramente Roma (Final Four di Champions League, titolo vinto poi dallo Zenit Kazan). Anche il primo trofeo vinto a Bari, la Coppa Italia 2018, è stata una grande emozione, e anche lì eravamo un migliaio. Ma la due giorni di Champions a Roma è stata veramente impegnativa: c’era chi suonava i tamburi, bisognava ricordarsi di cambiare le pile ai megafoni, lavorare sulla coreografia. Lo facciamo per passione ma non siamo professionisti, bisogna metterci anche un certo impegno, non soltanto economico ma anche di tempo e di energie: è una bella sfida. Siamo la tifoseria che rappresenta uno dei club più importanti d’Europa e dobbiamo esserne all’altezza: è chiaro che non si può fare sempre la coreografia impegnativa, ma spesso ci perdiamo anche delle settimane! Non ci siamo inventati noi tutti i cori, molti provengono dal calcio: alcuni sono presi dal San Lorenzo in Argentina. Abbiamo anche un certo impegno sui social: ci pregiamo di essere la tifoseria più seguita, almeno su Instagram“. Foto Sirmaniaci Come si vive il tifo nella pallavolo e quali sono le differenze con gli altri sport? “Secondo me siamo simili ai tifosi del rugby: nonostante che noi Sirmaniaci non siamo gemellati con nessuna tifoseria, crediamo che ci possa ovviamente essere rispetto, ma non un gemellaggio. Per carità, le mele marce ci sono anche nella pallavolo, non sempre volano parole ‘auliche’ in curva, ma devo dire che c’è più rispetto in confronto ad altri sport. Per dirti, contro Ngapeth abbiamo vinto solamente una volta (ride, n.d.r.): ma lui ha sempre rispettato noi, e noi abbiamo fatto altrettanto. Episodi brutti ci sono anche nel volley, ma sono più limitati. Non ho quasi mai sentito di forze dell’ordine che sono dovute intervenire in un palazzetto. Credo ci sia anche un ambiente più a misura di famiglia: nei palazzetti i bambini girano tranquillamente, ci sono tantissimi gruppi familiari“. Come avete vissuto questo periodo di pandemia e la lontananza dai palazzetti e dalle competizioni? “Ovviamente male: può sembrare una stupidaggine, ma il tifoso sa che, dopo aver lavorato tutta la settimana, la domenica può andare al palazzetto a vedere la Sir. Ci siamo trovati a non avere più niente di tutto questo: non è stato facile. Attraverso i social, dato che fisicamente non era possibile, si provava a far sentire il proprio sostegno alla società e alla squadra. Purtroppo qualche defezione c’è stata, è stata dura, soprattutto quando si giocava a porte chiuse. Ma anche con il 35% di capienza i palazzetti sono ‘tristi’, mezzi vuoti: non è stato facile. Ora speriamo si arrivi al 100% quanto prima, perché non c’è posto più sicuro del palazzetto. Solo poco ci hanno fatto riportare megafoni e tamburi, a causa della pandemia, ma confidiamo di tornare presto ai livelli pre-pandemia“. Foto Sirmaniaci Quali sono i principali problemi per i tifosi in questo momento e in chiave futura, pandemia a parte? “Il problema serio è inserire delle partite infrasettimanali alle 20.30 o addirittura alle 18.30: nel nostro caso ci è capitato di fare delle trasferte importanti, in giorni feriali, alle 20.30. Si toglie a quasi tutta la tifoseria ospite la possibilità di andarci: ad esempio, Modena è a quattro ore di viaggio da Perugia all’andata, e quattro al ritorno. Diciamo che una partita che inizia alle 20.30 prima delle 22.30 non finisce, e diventa davvero difficile. Per quanto riguarda il costo dei biglietti, non si possono fare i conti in tasca alle società: è chiaro che da qualche parte i soldi devono rinetrare. Spesso c’è da dire che le tifoserie organizzate hanno l’abbonamento con un costo ridotto, tranne per alcune società che vendono già i biglietti e gli abbonamenti a prezzo irrisorio. Da noi si possono raggiungere anche prezzi sui 30 euro per una singola partita: ovviamente se vado a vedere una partita una volta ogni tanto ci può anche stare, ma già una famiglia di tre persone sono quasi 100 euro, e inizia a diventare un problema. Poi ci sono i trasporti, anche se al PalaBarton si trova facilmente parcheggio: è facilmente raggiungibile anche con i mezzi, ad esempio il minimetro. È capitato comunque che la partita durasse di più e un mezzo per tornare: i mezzi ci sono, ma relativamente. Non è un problema solo di Perugia, ma si presenta anche in altre città“. Foto Lega Pallavolo Serie A Secondo te si rischia una disaffezione dei tifosi dalla pallavolo? “Purtroppo sì, anche se ovviamente non posso parlare a nome di tutte le tifoserie, ma mi baso su quello che ho visto e sentito. Partiamo dal presupposto che probabilmente la nostra società è stata l’unica che, quando nel 2020 il campionato si è fermato, non ci ha rimborsato solo le partite che dovevamo giocare, ma quasi mezzo abbonamento: fino a fine playoff avevamo un abbonamento tutto compreso, e siamo stati rimborsati come se fossimo arrivati a gara 5 della finale. L’anno scorso non sono stati fatti abbonamenti e, per le poche partite che sono state giocate a porte aperte, si prendeva il singolo biglietto. Quest’anno l’abbonamento, con un rialzo del prezzo, non tutti se lo sono potuti permettere: c’è anche da dire che tante società hanno sbagliato, noi per primi. Non sono stati coinvolti i tifosi: non c’è stata una singola iniziativa per renderli partecipi. Parlo di tutti i tifosi, non solo delle tifoserie organizzate. Non è stato fatto nulla per noi, neanche banalmente dedicarci un post sui social. Noi senza squadra non avremmo da fare, ma lo stesso si può dire per le società senza i tifosi. Non siamo stati presi in considerazione, e questo ha sicuramente influito sull’allontanamento“. (1° puntata – Continua) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Sirmaniaci sul piede di guerra: “Ci hanno impedito di andare a Modena”

    Di Redazione “Mai vista una cosa del genere! E vogliamo parlare di correttezza sportiva?“. Inizia così il comunicato di fuoco dei Sirmaniaci, il gruppo organizzato della tifoseria della Sir Safety Conad Perugia, che domani non potranno essere presenti al PalaPanini per la sfida con la Leo Shoes PerkinElmer Modena. A detta dei tifosi, le richieste di biglietti per assistere al big match – in un palazzetto che sarà tutto esaurito, nei limiti del 35% della capienza come prescritto dalle norme – non sono state accolte dalla società emiliana. “Stigmatizziamo – si legge nel comunicato – il comportamento di chi ha impedito alla tifoseria organizzata di Perugia di partecipare alla partita. Comportamento inqualificabile, visti anche i precedenti. Solo qualche mese fa, ed anche allora in tempo di contingentamento della capienza, le loro preventive richieste di accrediti sono state tutte soddisfatte. Domani, a Modena, ai Sirmaniaci sarà preclusa questa possibilità, e per loro saranno chiuse le porte del PalaPanini“. “Non ci sfugge – aggiungono i supporter di Perugia – che siamo ancora in un periodo complesso per la gestione organizzativa degli eventi sportivi, ma perché non permettere ad una rappresentanza, anche simbolica, della tifoseria organizzata perugina di essere accolta sugli spalti del palazzetto di Modena? Ci saremmo aspettati comportamento analogo. Chi vuole è in grado di giudicare la vicenda“. Amara la conclusione della nota: “Non sono questi i comportamenti, antisportivi, che favoriscono l’interesse e la crescita della passione per il volley. Questo movimento deve caratterizzarsi per alcuni valori: coinvolgimento e partecipazione dei tifosi. Noi, ad essi, continueremo ad attenerci“. (fonte: Sirmaniaci) LEGGI TUTTO

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    La VBC Casalmaggiore dice addio a Dante Lottici, grande tifoso rosa

    Di Redazione Un grave lutto ha colpito la “famiglia” della VBC Casalmaggiore: ieri è scomparso improvvisamente a 73 anni, a seguito di un incidente domestico, Dante Lottici, storico tifoso della squadra rosa. Come riporta Oglio Po News, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Casalmaggiore l’uomo, residente a San Daniele Po, è rimasto vittima di una caduta accidentale dal tetto di un fienile, su cui era salito per recuperare la legna che vi era custodita. Lottici era molto conosciuto in paese e anche il sindaco Davide Persico ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa. La società lombarda ha dedicato al suo supporter un sentito messaggio di condoglianze: “Dante lascia un vuoto incolmabile sia tra i suoi parenti, ai quali vanno le più sentite condoglianze di tutta la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore, sia tra la sua famiglia acquisita, quella dei supporters che, come lui, seguono incessantemente la squadra casalasca con tanto calore e fervore. Dante, che raggiunge la sua cara moglie venuta a mancare qualche anno fa, rimarrà sempre tra noi a supportare le sue beniamine dall’alto insieme al suo compagno di tifo Corrado Villa. Ciao Dante, fai buon viaggio e salutaci tutti i nostri cari“. La camera ardente allestita all’Ospedale Maggiore di Cremona sarà aperta oggi dalle 16 alle 18 e domani mattina, venerdì 11 febbraio, dalle 8.30. Alle 11 si terranno i funerali presso la chiesa di San Daniele Po. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Accesso garantito ai match interni per gli abbonati Lube

    A.S. Volley Lube comunica che la riduzione degli accessi al 35% della capienza dei palazzetti, introdotta dal decreto per il contrasto alla diffusione della variante Omicron, non rappresenterà un problema per gli abbonati biancorossi.
    I tifosi che hanno aderito alla campagna abbonamenti “Vivi la Lube dal vivo”, acquistando la tessera stagionale per le gare interne della Cucine Lube, avranno l’accesso garantito all’Eurosuole Forum di Civitanova in occasione dei match compresi nel pacchetto.
    Per i restanti biglietti sarà osservata la vendita libera, sia al botteghino del palas che online nel circuito Vivaticket, fino al limite consentito del 35% della capienza.
    Tessere stagionali
    Le tessere stagionali sono valide per i match interni di SuperLega (Regular Season e Play Off), CEV Champions League (Gironi e Play Off) e Coppa Italia.
    Abbonamenti nominativi
    Le tessere stagionali sono nominative e non possono essere ceduti a terzi, nemmeno a un membro dello stesso nucleo familiare.
    Super green pass e mascherine
    Accesso all’Eurosuole Forum consentito solo ai possessori di SUPER GREEN PASS (Certificazione verde Covid-19 ottenuta in seguito a vaccinazione o guarigione) dotati di mascherina FFP2 (l’unico tipo consentito di protezione delle vie respiratorie) da indossare obbligatoriamente per tutta la durata della permanenza all’interno dell’impianto.
    Cibo e bevande
    Divieto di introdurre e consumare cibo e bevande all’interno dell’Eurosuole Forum. Anche i punti di ristoro dell’impianto rimarranno chiusi. LEGGI TUTTO

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    Final Four a Roma: la protesta dei tifosi di Conegliano e Busto Arsizio

    Di Redazione Non ci sono solo i casi di Covid e la polemica sull’eliminazione di Pinerolo – con conseguente solidarietà di molte giocatrici di Serie A – a turbare il percorso di avvicinamento alla Final Four di Coppa Italia Frecciarossa in programma il 5 e 6 gennaio a Roma. Negli ultimi giorni, per protestare contro l’organizzazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile, sono scesi in campo anche i tifosi di due squadre di primo piano: la Gioventù Gialloblu per l’Imoco Volley Conegliano e gli Amici delle Farfalle per la Unet E-Work Busto Arsizio. La tifoseria delle Pantere, prima ancora dei quarti di finale, in un comunicato ha definito “inaccettabile” il trattamento riservato al tifo organizzato: “L’organizzazione di questa competizione dovrebbe capire che relegare al terzo anello, in una competizione cosi importante, la tifoseria organizzata della squadra più titolata degli ultimi anni è una chiara e palese mancanza di rispetto nei nostri confronti e nei confronti di tutta quella gente che è pronta a farsi 1200 km per incitare le proprie giocatrici a questo evento, rischiando di non farsi minimamente sentire all’interno di un palazzetto alquanto dispersivo“. Nel mirino anche date e orari della competizione: “Riteniamo opportuno sottolineare, sebbene sia scontato, come il 5 gennaio sia una giornata lavorativa. Fissare una partita nel primo pomeriggio, significa togliere la possibilità a molti di noi di poter seguire (a 600 km da casa) la propria squadra. Non la troviamo una soluzione corretta verso chi ama questo sport ed investe tempo, risorse e soldi a beneficio anche di tutto il movimento“. La tifoseria di Busto Arsizio, che giocherà soltanto lunedì 3 gennaio il quarto di finale contro Scandicci, contesta invece le tempistiche dei recuperi: “Non capiamo come si possa pensare che possano essere sufficienti 5/6 giorni, dai quarti alle semifinali, per potersi organizzare al meglio. Ci domandiamo come sia possibile non aver pensato ad un cuscinetto di tempo adeguato, dato il periodo di emergenza, per poter recuperare eventuali sospensioni/rinvii di partite; ed anche il non aver mai preso in considerazione le difficoltà di organizzazione per le tifoserie ufficiali delle squadre“. “Purtroppo – continuano gli AdF – non sapendo fino al 3 gennaio se la nostra squadra prenderà parte alle finali (solamente due giorni dopo!), ci troviamo costretti a malincuore e nostro malgrado a rinunciare alla partecipazione all’evento come gruppo organizzato, per la prima volta nei nostri 14 anni di vita! Speriamo che in futuro anche l’opinione delle tifoserie organizzate (di tutte, non solo la nostra) venga presa in considerazione da Lega Volley Femminile, anche perché relegarci al terzo anello in un palazzetto da più di 11.000 posti, o far pagare prezzi alti per gli altri settori (dovremmo essere lo sport delle famiglie), serve solo ad allontanare la gente da questo meraviglioso sport che versa già in difficoltà dopo 2 anni di pandemia. La nostra è pura passione, non vi permetteremo mai di spegnerla!“. (fonte: Facebook Gioventù Gialloblu, Amici delle Farfalle) LEGGI TUTTO

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    Tonno Callipo Volley, il nostro tifo è differente

    I suoi slogan sono diventati un must per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia. Da “Fly High Boys” a “Yes we can”, “We believe in you for ever”, oppure le celeberrime “Time for victory” e “You’ll never walk alone“. Per Domenico Folino, professore di lingua inglese e storico tifoso giallorosso, seguire le gesta dei suoi beniamini si trasforma in un prezioso momento culturale e di aggregazione. Sugli spalti del PalaMaiata, i suoi cartelloni con le scritte colorate non passano mai inosservati, nemmeno alle telecamere delle tv, nazionali e internazionali che sono presenti alle partite della Tonno Callipo Volley. Un modo con cui il nostro speciale sostenitore unisce la passione per lo sport e quella per la lingua inglese.  Un modo di comunicare la propria fede sportiva che è la chiara espressione di una tifoseria genuina e sempre presente ad ogni appuntamento agonistico per incoraggiare la squadra. I messaggi in lingua inglese che campeggiano sui cartelloni sono realizzati a mano libera e hanno sicuramente il merito di rendere più internazionale il tifo vibonese oltre a stabilire una comunicazione diretta con i tanti giocatori stranieri che militano tra le fila della Tonno Callipo.
    Lodevole dunque l’iniziativa del tifoso giallorosso che ha deciso in maniera del tutto originale di lanciare messaggi di sostegno nella lingua tradizionalmente più parlata e conosciuta al mondo esprimendo la sua fiducia nei confronti della squadra e delle sue potenzialità.
    In sequenza alcuni scatti che ritraggono il nostro tifoso con i suoi cartelloni durante le gare al PalaMaiata
     
    Insomma, il professor Folino è un bell’esempio di tifo e di cultura a sostegno dello sport. Non solo, perché proprio i suoi slogan sono apprezzatissimi dagli atleti e dallo staff giallorossi che con i loro supporters hanno oramai un legame saldo.Alla ripresa del campionato dopo la sosta forzata per il Covid-19 che ha visto il gruppo squadra vibonese positivo ai controlli di routine siamo convinti che “Time for Victory” sia lo slogan più indicato. Tornare a giocare e conquistare una vittoria sul campo sarebbe il miglior modo per iniziare il 2022. Lo sport, il senso di appartenenza e la cultura vanno di pari passo, Vibo parla tutte le lingue del mondo, l’inglese del professor Folino è ormai storia del volley.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com

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    F1: per i tifosi il migliore è Verstappen. Sainz preferito a Leclerc

    ROMA – Quando finisce una stagione, soprattutto se con una lotta avvincente ed emozionante fino all’ultima curva come quella tra Verstappen e Hamilton, è sempre tempo di bilanci. Per l’occasione il sito Circus, F1.com ha chiesto agli appassionati di votare il miglior pilota della stagione mettendolo poi a confronto con la scelta di una giuria di esperti e per ironia della sorte la scelta dei primi 10 è la stessa per entrambe, solamente con posizioni finali diverse.
    Le due classifiche
    Sia esperti che tifosi sono stati concordi sui migliori due con il campione iridato Max Verstappen che anche in questa classifica ha preceduto il suo rivale Lewis Hamilton. Cambia molto dalla terza posizione in poi. Mentre per il sito l’ultimo gradino del podio è andato a favore di Lando Norris davanti a Charles Leclerc, i fan hanno premiato la prima positiva stagione in Ferrari per Carlos Sainz, collocandolo davanti a Gasly e Norris. Crollo invece per l’altro ferrarista, che passa dal quarto al nono posto, preceduto anche da Perez. Alonso e Russell. LEGGI TUTTO

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    F1: Verstappen il preferito anche dai tifosi. Sainz agguanta il podio

    ROMA – Il duello fino all’ultimo giro tra Verstappen e Hamilton ha regalato ai tifosi di F1 uno dei finali più belli di sempre. Proprio per questo motivo, dopo la fine della stagione il sito Circus, F1.com ha chiesto agli appassionati di votare il miglior pilota della stagione mettendolo poi a confronto con la scelta di una giuria di esperti e, per ironia della sorte, i primi 10 prescelti sono stati gli stessi da entrambi, solamente con posizioni finali diverse.
    Le due classifiche a confronto
    Anche in questo caso Lewis Hamilton, secondo, ha dovuto cedere il trono a Max Verstappen, eletto il miglior per esperti e tifosi. Cambia molto invece dalla terza posizione in avanti. Mentre per il sito l’ultimo gradino del podio è andato a favore di Lando Norris davanti a Charles Leclerc, i fan hanno premiato la prima positiva stagione in Ferrari per Carlos Sainz, collocandolo davanti a Gasly e Norris. Crollo invece per l’altro ferrarista, che passa dal quarto al nono posto, preceduto anche da Perez. Alonso e Russell. LEGGI TUTTO