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    Festa per lo scudetto della Lube lunedì al Madeira di Civitanova

    Di Redazione C’è stato un po’ da aspettare per l’assenza dei protagonisti, segnatamente il… padrone di casa Robertlandy Simon, ma finalmente i tifosi della Cucine Lube Civitanova potranno festeggiare il settimo scudetto con i loro beniamini. Lunedì 23 maggio alle 20.30 allo chalet Madeira Brazilian Beach and Food di Civitanova Marche, di proprietà del centrale cubano, si terrà l’evento “SCACCO MA7TO” organizzato dalla tifoseria Lube nel Cuore, alla presenza di giocatori, membri dello staff e dirigenti che incontreranno così i Predators, i supporter biancorossi. “Avremmo voluto festeggiare i nostri campioni subito dopo l’impresa per averli tutti presenti – ha spiegato Giuliana Grifantini, rappresentante del gruppo organizzato di supporter –, ma non è stato possibile. Sarà comunque una bellissima occasione per celebrare questo importante traguardo in compagnia della Coppa e di vari ospiti speciali“. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare, entro le 19 di sabato 21 maggio, i numeri 340-2831166 o 339-6414997. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube nel Cuore in festa lunedì al Madeira per il 7° Scudetto biancorosso!

    Dopo una stagione così intensa e uno Scudetto così prezioso, il terzo di fila della Cucine Lube Civitanova, settimo nella storia per il Club biancorosso, non può mancare un momento conviviale tra tifosi, società e protagonisti!
    A chiamare a raccolta i Predators è il gruppo organizzato ‘Lube nel Cuore’ con l’iniziativa ‘SCACCO MA7T0’, cena di lunedì 23 maggio (ore 20:30) allo chalet civitanovese “Madeira Brazilian Beach and Food” sul lungomare sud.
    “Avremmo voluto festeggiare i nostri campioni subito dopo l’impresa per averli tutti presenti – ha spiegato Giuliana Grifantini, rappresentante del gruppo organizzato di supporter -, ma non è stato possibile. Sarà comunque una bellissima occasione per celebrare questo importante traguardo in compagnia della Coppa e vari ospiti speciali”.
    Per info e prenotazioni chiamare entro le 19 di sabato 21 maggio al numero 340.2831166 o al 339.6414997. LEGGI TUTTO

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    Una speciale maglietta gialla per i tifosi trentini a Lubiana

    Di Redazione I tifosi di Trentino Volley si preparano a vivere una domenica sera a Lubiana da grandi numeri per l’assalto alla 2022 CEV Champions League: saranno infatti più di settecento i fans a seguire dal vivo la Finale fra Trentino Itas e Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle in programma il 22 maggio all’Arena Stozice. Si tratta di una schiera nutritissima, derivante dalla somma delle persone che si sono iscritte alla trasferta organizzata dalla Curva Gislimberti con quelle che invece hanno richiesto solamente i biglietti d’ingresso agli uffici di Trentino Volley e che quindi raggiungeranno con mezzi propri la Slovenia. A tutti loro la Società di via Trener regalerà una simpatica maglietta di colore gialla realizzata per l’occasione: l’obiettivo è creare all’interno dell’arena di gioco una splendida e compatta macchia cromatica, facilmente visibile anche in televisione. Tale esclusivo gadget verrà distribuito domenica pomeriggio dalla stessa Curva Gislimberti, poco prima dell’ingresso nell’impianto di gioco; la speranza è di trovare man forte anche fra i tifosi trentini che si sono organizzati individualmente, acquistando il tagliando direttamente tramite il sito internet https://tickets.cev.eu/superfinals2022, e che la Società invita a presentarsi alla Finale con un capo di abbigliamento dello stesso colore. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    1500 tifosi delle Pantere al seguito di Conegliano a Lubiana

    Di Redazione

    In occasione della trasferta di Lubiana, dove domenica 22 maggio si disputeranno le Super Finals di Champions League, la A.Carraro Imoco Conegliano potrà contare sul più numeroso seguito di tifosi della sua storia. Sono infatti circa 1500 i supporter delle Pantere che assisteranno alla sfida decisiva con il VakifBank Istanbul direttamente dalla Stozice Arena: 1000 i biglietti staccati dalla società, che con la collaborazione di Blu Vacanze Conegliano ha organizzato ben 11 pullman messi a disposizione dalla società, mentre almeno altri 500 tifosi si sono organizzati con mezzi propri.

    Una grande fetta dell’impianto sloveno, che può ospitare 12.480 spettatori, sarà dunque gremita da sostenitori gialloblu per spingere Wolosz e compagne all’impresa. Gli ultimi biglietti, che consentono di assistere anche alla finale maschile tra Trentino Itas e Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, sono ancora in vendita sul sito ufficiale dell’evento.

    Il programma di Conegliano prevede per giovedì 19 la partenza della comitiva gialloblù per Lubiana. Venerdì 20 allenamento dalle 14.00-15.30 e alle 16.30 le attività con lo staff digital media della CEV. Sabato 21 le squadre, dopo essersi allenate il primo giorno in una palestra secondaria, faranno conoscenza con il campo di gioco nel primo allenamento all’Arena Stozice, che vedrà l’A.Carraro Imoco impegnata dalle 15.00 alle 16.30. Sempre sabato, ma in mattinata, dalle 10 alle 10.30 la conferenza stampa di coach Santarelli e della capitana Joanna Wolosz. Domenica 22, infine, ultimo allenamento di “rifinitura” dalle 9.30 alle 10.30 e squadre in campo alle 18. 

    Le Super Finals saranno trasmesse in diretta da RaiSport +HD ed Eurosport 1 sia sul digitale terrestre, sia sul satellite e in streaming sulle piattaforme Sky Go, Now, Timvision, Dazn e RaiPlay. Per gli abbonati le finali sono disponibili anche in streaming su Discovery+. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – Irriducibili Rosa: “Il tifo si fa anche in tribuna!”

    Di Agnese Valenti Il nostro viaggio nelle tifoserie del volley italiano questa volta tocca una tappa molto speciale, portandoci alla scoperta di una delle due anime del tifo della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore. I gruppi che seguono la squadra casalasca sono infatti (almeno) due, Passione Rosa Supporters e Irriducibili Rosa, ma questi ultimi hanno una particolarità rispetto a tutti gli altri collettivi che abbiamo conosciuto: seguono la partita dalla tribuna e non dalla curva, la classica “casa” delle tifoserie organizzate. Il perché di questa scelta e le altre caratteristiche degli Irriducibili ce li spiega Alberto Zontini, uno dei responsabili del gruppo: con lui parliamo, come sempre, anche degli aspetti più peculiari e di quelli più problematici del tifo pallavolistico. Un mondo di cui si parla poco ma che – come si sta vedendo chiaramente nelle fasi decisive della stagione – ha un’importanza fondamentale per il presente e il futuro del nostro sport. Ci può raccontare com’è nato il vostro gruppo e qual è la sua particolarità? “Gli Irriducibili Rosa nascono nell’estate del 2018, un po’ dalle ceneri di precedenti esperienze di tifosi più o meno organizzati a Casalmaggiore. L’esigenza è nata con ‘l’avventura’ del trasferimento forzato delle nostre partite casalinghe dal palazzetto di Viadana, dove abbiamo giocato nella prima stagione di A1 e per un pezzo della seconda, in seguito alla nevicata che ha fatto crollare il tetto e ha reso inagibile il palazzetto. La ristrutturazione dell’impianto verrà probabilmente terminata l’anno prossimo, quindi non ci sono grandi prospettive di riuscire a giocare vicino a Casalmaggiore. Ci siamo trasferiti a Cremona: da un lato è stato un problema, dall’altro anche una fortuna, perché ha dato maggiore visibilità alla squadra“. All’interno del PalaRadi a Cremona c’è una particolarità: ci sono ben due gruppi di tifoseria organizzata. “Ci differenziamo perché, mentre l’altro gruppo di tifosi (Passione Rosa, n.d.r.) è formato da persone di Cremona, noi abbiamo voluto mantenere il legame con il luogo di ‘nascita’ della nostra squadra, anche se non giochiamo più a Casalmaggiore dall’arrivo nelle serie maggiori. Già dalla serie A2, infatti, giocavamo a Viadana, poi ci siamo allontanati ulteriormente e noi, proprio per questo, abbiamo voluto creare un gruppo di tifosi ‘locali’. All’interno del palazzetto ci situiamo nella Tribuna Gialla, che per intenderci è di fronte all’inquadratura televisiva, e il nostro non è un tifo per cui si passa in piedi tutta la partita a cantare e urlare: piuttosto realizziamo alcune coreografie ad inizio partita, con striscioni, cartelloni… e cerchiamo di farci vedere soprattutto nella palestra di casa a Casalmaggiore, dove le giocatrici si allenano quotidianamente! Quando non c’era il COVID facevamo anche fisicamente delle comparsate nella nostra palestra: nelle ultime stagioni magari lasciamo qualche cartellone, in accordo con la società abbiamo organizzato dei piccoli rinfreschi e qualche merenda, dei regalini di Natale, alcune decorazioni nella sede… è un modo di tifare per la squadra fatto di presenza magari un po’ più discreta, non tanto “caciarona”, ma di costante vicinanza alla squadra, anche durante la settimana. Casalmaggiore è una cittadina di 15mila abitanti, le atlete vivono tutte qui in paese: è una realtà magari simile, parlando di Serie A1, a Vallefoglia. Capita di vedere le giocatrici in giro al supermercato, oppure il sabato mattina quando c’è il mercato, e di scambiare due parole con loro. Io personalmente negli anni passati ho avuto la fortuna di essere vicino di casa di Carli Lloyd! Questo per dire che c’è ancora quasi un rapporto personale con le giocatrici e i componenti della società“. Com’è il rapporto con l’altro gruppo di tifosi? “Buono! Non ci sono problemi: il nostro è uno stile più tranquillo. Poi ci situiamo in una zona del palazzetto che normalmente sarebbe, dal punto di vista del tifo, ‘fredda’. Questo è un altro motivo per cui ci siamo posizionati in quel settore, per vivacizzarlo un po’: vogliamo far sentire che tutto l’impianto partecipa alla partita e trasmettere l’affetto di tutti alla squadra“. Come avete vissuto questi anni di pandemia, e pensate ci possa essere un allontanamento dei tifosi dalla pallavolo? “Sicuramente un allontanamento c’è stato. Quando è stato possibile vedere le partite in presenza, noi ci siamo sempre stati: come tifoseria organizzata, per una serie di motivi, purtroppo non riusciamo a partecipare alle trasferte, quindi siamo più che altro ‘il gruppo di casa’. In questo senso, lo svuotamento dei palazzetti si è sicuramente sentito, anche a Cremona. Il pubblico è diminuito, prima purtroppo obbligatoriamente, poi magari per abitudinarietà della gente: qualcuno, che aveva smesso di venire al palazzetto a causa del Covid, non è più rientrato. La nostra idea è quella di continuare quest’esperienza, e possibilmente di tornare ad essere più presente alle sessioni di allenamento in casa e soprattutto alle partite casalinghe. Bisogna ovviamente valutare la situazione sanitaria per capire cosa si può fare e cosa no: ad esempio, fino a tre anni fa avevamo sempre organizzato una cena di Natale con varie atlete, l’ultima volta Caterina Bosetti e Mina Popovic. Quest’anno, per fortuna, è stato possibile almeno fare una festa di saluto a fine stagione con la squadra! È chiaro che molta dalla nostra attività dipende dalle possibilità di fare certe cose: ovviamente l’intenzione è quella di proseguire, e nei limiti del possibile di intensificarla“. Quali sono le caratteristiche tipo di un tifoso della pallavolo e cosa c’è di diverso rispetto agli altri sport? “Sicuramente è diverso! Lo dico anche per esperienza diretta, essendo un tifoso di calcio: non ci sono elementi di insulto, non parliamo di violenza, cosa che purtroppo c’è in altri sport. Questo sicuramente è qualcosa che caratterizza gli appassionati di volley, in particolare quello femminile, anche rispetto a quello maschile. Faccio l’esempio della nota vicenda tra Modena e Perugia, che riguarda più che altro i giocatori in campo: è chiaro che la tensione che c’è stata in quel frangente non era del tutto indipendente dall’atmosfera che si respirava intorno al campo e non solo al suo interno. Sicuramente il nostro è un ambiente sereno, sportivo, bello, rumoroso nel modo ‘giusto’. Ci sono persone di tutte le età, famiglie con bambini. I palazzetti sono ambienti belli da frequentare: la pallavolo è sicuramente uno sport piacevole da seguire di persona“. Nell’ambiente del tifo pallavolistico ci sono altri problemi in questa fase? “A volte le variazioni legate alla programmazione televisiva non sono particolarmente comode per i tifosi che si devono recare al palazzetto: per carità, è una cosa molto bella che il volley femminile abbia trovato spazio su Sky, che magari ha anche una visibilità maggiore rispetto a RaiSport. Ma posso anche immaginare che una partita la domenica sera alle 19.30 non sia proprio facilissima da seguire, tanto più che per noi di Casalmaggiore ogni partita è quasi una ‘minitrasferta’ ogni partita, essendo distanti circa 45 km da Cremona! Non è vicinissimo, quindi per noi è comunque uno spostamento che bisogna organizzare, non come a Viadana, quando eravamo a 7 km da casa e potevamo spostarci anche in bicicletta. Per il momento la pallavolo non è uno sport particolarmente ‘caro’. C’è stata una bella iniziativa che è stata fatta dalla nostra società per gli abbonati della prima e sfortunata stagione con il Covid: chi ha voluto confermare la propria presenza al palazzetto di fatto ha avuto l’abbonamento gratuito, avendo pagato la tessera dell’anno precedente senza assistere a nessuna partita. È stata un’iniziativa decisamente lodevole, per mantenere il rapporto stretto con i tifosi. Da questo punto di vista abbiamo avuto un trattamento ottimo, e in generale penso che la pallavolo sia uno sport che non è complicato da vedere. Inoltre, come penso succeda in molti altri palazzetti, a Cremona il servizio campo è svolto a turno dalle giovanili del comprensorio della provincia di Cremona: spesso, quando magari ci sono atleti Under 12 oppure Under 14, vengono a vedere la partita anche i genitori. Così si crea anche un volano promozionale per il nostro sport“. Ci può raccontare qualche momento indimenticabile della sua vita da tifoso di Casalmaggiore? “Purtroppo, sportivamente, le ultime stagioni sono state ‘avare’ nei confronti di Casalmaggiore: chiaramente ripenso subito a quell’anno e mezzo in cui ci siamo ritrovati improvvisamente a vincere una Champions, uno scudetto e una Supercoppa. Sono i ricordi più belli: la festa scudetto, la festa della Champions. Nella Final Four di Montichiari c’era tanta gente del paese che aveva seguito la squadra, anche magari persone che abitualmente non seguono la pallavolo. Si può immaginare cosa significhi per una cittadina di 15mila abitanti essere catapultati in un contesto del genere: in quella settimana tutte le televisioni erano a Casalmaggiore! Quello è stato sicuramente un periodo in cui la pallavolo era un po’ sulla bocca di tutti, il momento di visibilità più bello: per la squadra, per la società, per noi tifosi ma anche per la città. Poi ci sono stati tanti momenti da ricordare con le atlete: le cene di Natale, i ritrovi, la presentazione della squadra e del nuovo roster. Ed è bello che sia proprio la società a farsi sentire con noi per invitarci a questi eventi: ritengo ci sia un buon rapporto tra i tifosi e la dirigenza, credo che sia un interesse reciproco, per noi di essere presenti e per la società di avere un seguito“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu4° PUNTATA – Nobiltà RossoBlu (continua) LEGGI TUTTO

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    Monza punta sui suoi tifosi, anche a Novara: 70 biglietti gratis per la trasferta

    Di Redazione In vista dell’importantissima Gara 1 di semifinale Scudetto, in programma giovedì sera sul campo della Igor Gorgonzola Novara, la Vero Volley Monza fa un bel regalo ai suoi tifosi più appassionati, che potranno costituire un importante valore aggiunto anche al PalaIgor. In occasione della partita di domani, infatti, il Consorzio monzese offrirà in omaggio 70 biglietti per la gradinata ai propri supporter. L’iniziativa è riservata agli abbonati, che avranno la precedenza, e agli iscritti al Vero Volley Club. Per prenotare il proprio posto basta mandare una mail a rsvp@verovolley.com entro le 9 di domani, giovedì 21 aprile, indicando il proprio nome, cognome e codice abbonamento (oppure numero di iscrizione al Vero Volley Club). Si riceverà entro le 12 di giovedì una e-mail di conferma con le modalità di ritiro biglietti al Pala Igor. Il trasporto verso il palazzetto novarese è autonomo; nel caso si volessero richiedere ulteriori biglietti la tariffa promozionale è di 10 euro. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – Nobiltà RossoBlu: “Lealtà e correttezza, i valori della pallavolo”

    Di Agnese Valenti Continua il nostro viaggio nel mondo delle tifoserie di volley, alla scoperta delle sensazioni, dei punti di vista e delle criticità di una componente fondamentale dello sport che amiamo. Questa volta torniamo nel settore femminile per conoscere un’altra realtà storica del tifo italiano, la Nobiltà RossoBlu, con il suo rappresentante Paolo Remondini, membro del gruppo da quasi trent’anni. Oltre a sostenere da sempre i colori di Bergamo, uno dei club più titolati d’Italia, la tifoseria organizzata della città orobica ha una caratteristica unica: a partire da quest’anno, con la nascita del nuovo Volley Bergamo 1991, è parte integrante della società con due suoi rappresentati (tra cui lo stesso Remondini) ed espone il proprio logo direttamente sulle maglie delle giocatrici, a conferma di un legame inscindibile. Che si è manifestato in tutta la sua potenza nel giorno dell’ultima partita di regular season contro Conegliano, quando atlete e membri dello staff hanno raggiunto i supporter in curva per festeggiare insieme la salvezza. Foto LVF/Rubin Come nasce la Nobiltà RossoBlu? “Tutto inizia nel 1993, quando la squadra era ancora agli esordi in Serie A2: un gruppo di ragazzi, chiaramente inizialmente poco numerosi, si è avvicinato a questa società che l’ha appassionato fin da subito. A Bergamo il calcio è lo ‘sport nazionale’, ma un po’ per gioco ci siamo avvicinati anche al volley, ed è nato l’amore che poi ha portato alla creazione ufficiale del gruppo. La scelta del nome è stata fatta per dare un segnale di lealtà e correttezza, e perché ci piaceva il nome ‘nobiltà’ associato ai nostri colori. In questi 29 anni ci sono stati ricambi generazionali, tante persone nuove, due epoche diverse. Il volley è cambiato tantissimo: noi abbiamo iniziato quando non c’era il rally-point system, che è arrivato dopo una decina d’anni. Le partite, allora, duravano dalle tre ore alle tre ore e mezza: dalle 18 si poteva finire alle 22.30! In ogni caso, siamo stati bravi e fortunati, perché 30 anni non sono una cosa da tutti i giorni, al di là della squadra vincente e dei trofei: il tempo passa e le persone cambiano, trovare il ricambio generazionale e l’entusiasmo non è semplice, soprattutto in una città che vive per il calcio. Però diciamo che siamo ancora qua! Abbiamo vissuto tutte le epoche della pallavolo a Bergamo: dal Volley Club Bergamo iniziale, con quattro scudetti, all’era Foppapedretti iniziata nel 2000, all’era Zanetti degli ultimi tre anni e infine a questa nuova realtà nata l’anno scorso“. Foto Nobiltà RossoBlu Com’è cambiato il rapporto con la squadra, ora che ne siete parte integrante? “Siamo sempre stati fautori dell’autonomia decisionale totale tra tifoseria e società, nel senso che c’è e c’è sempre stata collaborazione tra le parti, ma anche indipendenza: ciò vale anche per quest’anno, in cui due di noi sono entrati come soci fondatori della nuova società. Ci abbiamo sempre tenuto che il gruppo debba muoversi indipendentemente dalla società, anche a livello economico: non abbiamo mai voluto, e non vorremmo mai, produrre del materiale a spese degli sponsor, oppure organizzare dei pullman e farceli pagare. Secondo noi, la passione deve essere genuina e le due entità devono rimanere ‘separate’: ognuno deve fare il proprio percorso. Noi non mettiamo becco sulle questioni tecniche che vengono prese dalla società, così come la società, con cui comunque siamo sempre andati d’accordo, non ha mai messo parola nelle scelte della tifoseria“. Foto LVF/Rubin Ha citato termini come “lealtà” e “correttezza”: spesso il tifo della pallavolo è associato a queste parole. Pensa che sia un tipo di tifo diverso rispetto a quello degli altri sport? “Sicuramente lo è. Credo che chi si avvicini alla pallavolo, quantomeno nell’ultimo decennio, sia assolutamente cosciente di questa cosa: tutti sanno che l’atmosfera non è quella di altri sport, senza nulla togliere al basket e al calcio che sono due discipline che seguo personalmente, che mi piacciono e che mi appassionano. Negli ultimi anni si è fatta sempre più forte questa caratteristica del tifo del volley: 25 anni fa comunque la scaramuccia era quasi all’ordine del giorno, anche se il pubblico era molto meno numeroso, e anche 15 anni fa qualche attimo di tensione c’è stato tra tifoserie in alcuni palazzetti. Ormai, da circa un decennio, è un ambiente amichevole in qualsiasi palazzetto si vada“. Foto LVF/Rubin Come avete vissuto il periodo della pandemia e la lontananza dai palazzetti? “Molto male, è stato molto brutto, come credo per tutte le tifoserie e per tutto il resto del pubblico! Ci siamo accorti, viaggiando, che tutte le piazze in Italia, anche quelle con un ottimo seguito, hanno pagato in termini numerici la pandemia. Probabilmente la gente, abituata a non muoversi più e impaurita, soprattutto nei primi periodi, ha un po’ abbandonato i palazzetti. Ho visto questo comune denominatore in tutti i palazzetti dove siamo stati. Forse influisce anche il fatto, sempre legato al Covid, che il biglietto debba essere nominale: questo obbligo forse ha rallentato un po’ l’entusiasmo di andare in trasferta con la squadra. È stato anche così con il calcio: non eravamo abituati, ed è un cambio di mentalità che bisognerà inculcare nella testa delle persone, ci vorrà un po’ di tempo. Speriamo che con la fine della pandemia si ritorni al classico biglietto preso mezz’ora prima della partita al botteghino. Il 70% del pubblico che va al palazzetto compra il biglietto il giorno stesso della partita, mentre solo il 30% lo compra online in precedenza, per non parlare dell’abbonamento. Questo ha un po’ frenato il pubblico nei palazzetti, a mio modo di vedere. O si cambia la mentalità abbastanza alla svelta, oppure si torna indietro. Poi, essendo abituati a ritrovarsi ogni due settimane al palazzetto e due volte al mese in trasferta, è chiaro che seguire in tv e da smartphone la partita non è stata sicuramente una cosa piacevole. Così come non fare più la comparsata all’allenamento post-lavoro, per vedere come va. È stato un cambio totale e radicale delle abitudini che, nel mio caso, coltivavo da 27 anni!“. Foto LVF/Rubin Lei crede che ci siano altre problematiche, non legate alla pandemia, che possano allontanare i tifosi dai palazzetti? “Quando ho iniziato, 27 anni fa, le partite si giocavano alle 17.30, ed era un buon orario, soprattutto per quelle piazze, come Bergamo, oppure come Firenze quando giocava al Mandela, in cui le persone andavano al palazzetto dopo essere uscite dallo stadio. Cambiando anche radicalmente l’orario del calcio, con tantissime partite in mille orari diversi, questa cosa perde valore. Credo che spostare la partita alle 18 sia stato pagato un po’ all’inizio, mentre ora le persone si sono adeguate. Poi ci sono le esigenze televisive: benissimo il sabato sera alle 20.30, anche perché ritengo che i due commentatori di Rai Sport siano davvero eccezionali e competenti! Forse è un problema maggiore quando si parla della diretta su Sky: è chiaro che la partita alle 19.30 della domenica sfavorisce soprattutto la tifoseria che si muove in trasferta, ma sono i dazi che si pagano quando si vince un Europeo: sono bei dazi! Si comincia ad accorgersi che c’è anche la pallavolo, con Sky che investe. Per il caro biglietti, lascio ancora un attimo in stand-by la situazione, in quanto capisco che con le limitazioni di capienza non si possano mantenere dei prezzi ultra-popolari. Il costo del palazzetto è identico: le partite si fanno, i collaboratori devono presenziare durante le partite, il servizio campo c’è, gli allenamenti si fanno, la macchina continua a muoversi, ma con una capienza fino a poco tempo fa al 60%. Costi uguali, introiti diminuiti della metà: speriamo che con il 100% di capienza introdotto all’inizio del mese, e soprattutto a partire dall’anno prossimo, si possa tornare ad un equilibrio che faccia il bene sia del tifoso che, chiaramente, della società“. Foto Nobiltà RossoBlu Concludo chiedendole di riepilogare qualche momento indimenticabile della sua vita da membro della Nobiltà RossoBlu. “Chiaramente siamo stati molto fortunati negli anni, perché siamo la tifoseria della squadra più storica, l’unica piazza rimasta da quando ho iniziato a seguire io il volley. Purtroppo di tutte le squadre storiche, penso ad esempio a Matera o Ravenna, siamo gli unici ancora in A!. Siamo stati fortunati anche a livello di vittorie: scegliere uno o due momenti belli è pressoché impossibile! Ovviamente, le vittorie a cui sono più legato sono quelle degli inizi: il primo scudetto a Modena nel 1995, la prima Champions League a Bergamo, i quattro scudetti di fila tra ’95 e ’99… Mi attirerò le antipatie degli amici del Baluardo (tifoseria di Novara, n.d.r.), ma quella finale a Novara, sotto due partite a zero e due set a zero, con match-point a ripetizione per loro, e vinta in rimonta è stata forse la Finale Scudetto più incredibile da quando ci sono i play off! Un ribaltone del genere non si era mai visto e non si è più visto, quella sicuramente è stata un’esperienza che si ricorderà ancora a lungo. È stato forse lo scudetto più bello, mentre il più inatteso direi quello del 2007, perché le altre squadre si erano molto rafforzate rispetto alla nostra. Circoscrivere è difficile: la Champions a Zurigo, la Champions a Cannes… chiedere quale è stata la più bella è come scegliere se vuoi più bene alla mamma o al papà!“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu (continua) LEGGI TUTTO

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    Cormio: “In Semifinale Scudetto la Lube avrà bisogno dei suoi tifosi!”

    Il dg Beppe Cormio attende fiducioso le partite clou della SuperLega Credem Banca e lancia un messaggio ai tifosi biancorossi. Domani, domenica 10 aprile, la Cucine Lube Civitanova saprà il nome dell’avversaria di Semifinale Scudetto. Alle 18.30, infatti, l’Itas Trentino ospiterà la Gas Sales Bluenergy Piacenza per Gara3 dell’unica serie dei Quarti ancora aperta. La vincente della sfida verrà all’Eurosuole Forum giovedì 14 aprile (ore 20.30 con diretta Rai Sport, Volleyballworld.tv e Radio Arancia) per il primo faccia a faccia del confronto al meglio delle cinque partite contro i biancorossi campioni d’Italia.
    Beppe Cormio: “Aspettiamo di conoscere l’avversaria in vista della Semifinale Scudetto, ma intanto abbiamo assistito a due partite fantastiche tra Trento e Perugia in Champions League. A volte, vedendo rivali che giocano così bene, viene da chiederci se ci esprimiamo allo stesso livello. La risposta è sì e riguarda anche altri Club italiani. Questo ci dà la misura di quanto sia difficile e dispendioso il nostro torneo. Cercheremo di capire se l’impresa europea di Trento potrà favorire lo slancio, la forza e la voglia di vincere dei gialloblù, oppure avrà all’inizio delle ripercussioni sullo stato fisico. Lo vedremo in Gara3 dei Quarti che sulla carta li vede favoriti su Piacenza. Dopo lo stress fisico e mentale degli 11 set di Champions League contro i Block Devils, in un momento avanzato della stagione, vedremo come reagirà l’Itas, squadra giovane con alcuni atleti esperti, e se ci saranno sorprese. Intanto, però, scaldiamo i nostri tifosi sottolineando che alla BLM Group Arena i supporter hanno aiutato i padroni di casa a compiere un’impresa con la Sir e noi ci auguriamo una risposta analoga giovedì. Speriamo che i fan vengano numerosi a sostenere la Lube e diano un grande contributo. Noi abbiamo concluso prima il Quarto di Finale, siamo riusciti a riposarci e ad allenarci al completo recuperando le energie. I problemi che ci hanno accompagnato in stagione non sono del tutto tramontati ed è un bene aver avuto tempo per riprenderci. Nelle ultime annate abbiamo giocato tantissime partite, un po’ come Trento ora. In questa stagione, però, sarebbe stata avere così tanti impegni su tutti i fronti. Il fatto di esserci rimessi in sesto è congeniale, ma adesso sta a noi ripartire con una vittoria importante!”. LEGGI TUTTO